PROGETTO DEFINITIVO DELLA PISTA CICLO PEDONALE NEL PARCO FLUVIALE LUNGO IL FIUME SIEVE (DICOMANO)
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1 COMUNE DI DICOMANO SERVIZIO LAVORI PUBBLICI PROGETTAZIONE MANUTENZIONE ED AMBIENTE Piazza della Repubblica, Dicomano (FI) C.F. : P. IVA: Tel Fax PROGETTO DEFINITIVO DELLA PISTA CICLO PEDONALE NEL PARCO FLUVIALE LUNGO IL FIUME SIEVE (DICOMANO) I STRALCIO, TRATTO PIANDRATI CONTEA (ARGINE) dal progetto definitivo per il percorso attrezzato lungo i fiumi Sieve ed Arno della C.M. Montagna Fiorentina Relazione tecnico - illustrativa TECNICO: Dott. For. Alessandro Bartolozzi n 506 Albo dei dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Firenze Data: novembre 2013
2 PROGETTO DEFINITIVO DELLA PISTA CICLO PEDONALE NEL PARCO FLUVIALE LUNGO IL FIUME SIEVE (DICOMANO) I STRALCIO, TRATTO PIANDRATI CONTEA COMMITTENTE: Comune di Dicomano Servizio lavori pubblici Progettazione Manutenzione e Ambiente Piazza della Repubblica, DICOMANO (FI) PROGETTISTA: Dott. For. Alessandro Bartolozzi 1
3 INDICE 1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1.1. Premessa pag Normativa di riferimento pag Descrizione del percorso pag Caratteristiche dimensionali pag Regimazione delle acque superficiali e attraversamento di fossi pag Realizzazione opere accessorie per la coltivazione dei fondi pag Cantiere pag Segnaletica pag RELAZIONE TECNICA 2.1. Descrizione dei lavori pag. 8 2
4 1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1.1 PREMESSA. Il tradizionale rapporto della popolazione della Comunità di Dicomano con il F. Sieve ed il T. Comano ha profonde radici storiche e culturali, che sono state oggetto, nel corso degli anni, di vari studi e ricerche, quali tra i più recenti il PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI DICOMANO (approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 22 febbraio 2007 con delibera n. 3). In questi studi sono stati analizzati, tra l altro, la dinamica fluviale, l influenza sull azione antropica, la volontà di governo delle acque, la criticità dell'esondazioni e la ricchezza dell ambiente fluviale. I caratteri ambientali del bacino del F. Sieve, inizialmente sono stati ampiamente rilevati, analizzati e discussi nell'opera TUTELA AMBIENTALE DEL FIUME SIEVE A VALLE DELLA DIGA DI BILANCINO realizzata dal Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale dell'università degli Studi di Firenze in collaborazione con la Progetto Ambiente S.c.r.l., per conto della Comunità Montana Zona "E" Alto Mugello - Mugello - Val di Sieve. Tale lavoro datato 1993 costituisce la naturale base di partenza per alcuni approfondimenti relativi alla zona oggetto della presente indagine. Il progetto di un percorso attrezzato di tipo ciclo pedonale, lungo i principali corsi d acqua del Mugello, della Val di Sieve e del Valdarno, nasce quindi, dalla crescente sensibilità ambientale e dalla volontà di favorire una rinnovata fruibilità delle fasce fluviali, e di valorizzarne le potenzialità turistico ricreative. La Comunità Montana della Montagna Fiorentina, prima attraverso lo STUDIO DI FATTIBILITÀ CIRCA LA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO ATTREZZATO LUNGO IL FIUME SIEVE E IL FIUME ARNO TRA DICOMANO E LECCIO realizzato nel dicembre 2002 dal dott. Alessandro Bartolozzi; poi con il PROGETTO PRELIMINARE DEL PERCORSO ATTREZZATO LUNGO IL FIUME SIEVE E IL FIUME ARNO TRA DICOMANO E LECCIO dell agosto 2004; seguito dal PROGETTO DEFINITIVO PER IL PERCORSO ATTREZZATO (PARCO FLUVIALE) LUNGO IL FIUME SIEVE E IL FIUME ARNO TRA DICOMANO E LECCIO (REGGELLO), del giugno 2006; ed infine con il PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO ATTREZZATO LUNGO I FIUMI SIEVE ED ARNO TRA DICOMANO E PONTE AL RUPINO del dicembre 2007, tutti svolti dalla Progetto Ambiente Engineering s.r.l. di Borgo San Lorenzo; ha inteso proseguire nell intento di valorizzazione delle fasce fluviali. Attraverso tali fasi di approfondimento, dal progetto di massima, valutando l inserimento ambientale e le possibili varianti, si è giunti infine alla progettazione esecutiva. 3
5 Questa relazione fa riferimento al progetto definitivo, in particolare, del tratto Dicomano (località Piandrati) Contea (argine), che viene considerato come un unico percorso per le caratteristiche di omogeneità di progettazione che lo contraddistinguono in modo tale da venir così indicato come I STRALCIO. 1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le norme tecniche relative alla progettazione de esecuzione delle piste ciclabili in genere trovano riferimento nel Decreto Ministeriale 30 novembre 1999 n. 557 "Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili (G.U. n. 225, 26 settembre 2000, serie generale). Per gli aspetti idraulici, allo stato attuale la principale normativa in materia è di seguito indicata: R.D. 523/1904 (Testo unico sulle opere idrauliche delle diverse categorie) R.D. 368/1904 (Testo unico sulla bonifica di paludi) R.D. 2669/1937 (tutela opere idrauliche di 1 e 2 categoria e opere di bonifica) D.P.R. 8/1972 (trasferimento alle Regioni a statuto ordinario delle funzioni amministrative statali in materia di urbanistica e viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale) D.P.R. 616/1977 (attuazione della delega art. 1 L. 382/1975) L. 431/1985 (Galasso disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale) L. 183/1989 (norme per il riassetto della difesa del suolo) Progetto preliminare parco fluviale sul fiume Sieve - Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio di Firenze - Via San Gallo 34/A 13 L.R. 34/1994 (norme in materia di bonifica) L. 36/1994 (disposizioni in materia di risorse idriche) L. 37/1994 (norme per la tutela ambientale delle aree demaniali di fiumi, torrenti, laghi e altre acque pubbliche) D.C.R. 155/97 (direttive per interventi di difesa idrogeologica) D. Lgs. 112/1998 (conferimento funzioni e compiti dello Stato alle Regioni ed enti locali) D.L. 180/1998 (misure urgenti per prevenzione rischio idrogeologico) L.R. 91/98 (norme per al difesa del suolo) D.P.R. 238/1999 (regolamento con norme d'attuazione L. 36/1994) D.P.C.M. 226/1999 (approvazione piano stralcio relativo alla riduzione del rischio idraulico del bacino del fiume Arno) - Autorità Bacino Arno Del.C.I. 139/1999 (adozione misure salvaguardia per aree a pericolosità e rischio idraulico molto elevato) 4
6 L.R. 39/2000 (legge forestale della Toscana) D.G.R. 822/2001 (circolare per l'applicazione dell'art. 12 L.R. 91/98 e s.m.) R.P.G.R. 48/R/2003 (attuazione della legge forestale Toscana n. 39/2000) L.R. 01/2005 (norme per il governo del territorio) D.P.G.R. 36/R/2009 D.P.G.R. 32/R/2010 (modifiche al regolamento emanato con D.P.G.R. n 48/R) D.P.G.R. 53/R/ DESCRIZIONE DEL PERCORSO. Il tracciato in progetto, procedendo da monte verso valle, ha inizio in prossimità di località denominata Piandrati, posta sulla S.S. n 67 detta Tosco Romagnola, poco a valle dell abitato di Dicomano. Il percorso si sviluppa in prossimità della sponda, in sinistra idrografica al margine della area residenziale denominata Il Palazzo. Oltrepassata l area dell impianto di fitodepurazione, prosegue su poderali, tra il fiume ed i seminativi, raggiungendo l argine trasversale di S. Biagio, presso la frazione di Contea. 1.4 CARATTERISTICHE DIMENSIONALI Seguendo parallelamente il fiume ed adeguandosi al tracciato esistente, la pista (vedi sezione alla pagina seguente) è costituita da una carreggiata della larghezza di 2,50 m. Il cassonetto stradale di cui è formata, ha uno spessore complessivo di 0,35 m, ed è costituita da una fondazione stradale di 0,20 m, da una massicciata stradale di 0,10 m, ed una rifioritura superficiale di materiale stabilizzato di 0,05 m. Al lato della carreggiata si sviluppano poi: una banchina in terra battuta della larghezza di 0,50 m, una cunetta in terra, a sezione trapezoidale (larghezza massima 0,80 m), predisposta per la raccolta e lo scolo delle acque provenienti da monte; ed infine di una fascia di rispetto dall adiacente coltivo di 1,00 m. La carreggiata è realizzata con tipologie diverse a seconda della presenza o meno di strade sterrate, viottole campestri, sentieri, terreni agricoli. Di conseguenza i lavori da effettuare variano da nessun intervento, al semplice riporto di stabilizzato, al rimodellamento della sezione, per arrivare all ultima tipologia dove viene previsto lo scavo per il cassonetto e la successiva realizzazione del corpo stradale completo. La pista, come già detto, costeggia per la maggior parte il Fiume Sieve ricalcando il tracciato già esistente e la distanza minima dal corso d acqua risulta sempre superiore a m 4,00 salvo alcuni brevi tratti. 5
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8 La lunghezza complessiva del tratto Piandrati (Dicomano) Contea (argine) risulta essere di 1691 m (posti interamente nel Comune di Dicomano) tutti in sinistra idrografica fiume Sieve a cui sono da aggiungere 440 m di strade d accesso esistenti (170 m per l accesso da La Fornace e 270 m per l accesso dal passaggio a livello di San Biagio). 1.5 REGIMAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI E ATTRAVERSAMENTO DI FOSSI Quando la pista interrompe il normale deflusso superficiale delle acque, queste sono intercettate dalle cunette (base minore 0,20 m - base maggiore 0,80 m - profondità 0,30 m), raccolte da pozzetti con copertura lapidea e allontanate mediante tubazioni in polietilene ad alta densità (PEHD), strutturate e coestruse, a doppia parete corrugate esternamente e lisce internamente del Ø 31,5 cm. Sull altro lato della pista, una canaletta di scolo permetterà alle acque di raggiungere il fiume. Nell attraversamento dei fossi esistenti (punti 6 e 7), viene nel primo caso realizzato un guado a pettine; nel secondo caso il ponticello in muratura sarà fatto oggetto di manutenzione straordinaria per il consolidamento, e questa verrà effettuata con la messa in opera di una scogliera longitudinale sulla riva del fiume Sieve, ed il successivo ripristino della muratura in pietrame. 1.6 REALIZZAZIONE OPERE ACCESSORIE PER LA COLTIVAZIONE DEI FONDI Tra le opere accessorie agli adiacenti coltivi, ubicate tra il tracciato ed il fiume e delle dimensioni 5,0 m x 3,0 m circa, sono previste otto piazzole. Queste saranno realizzate per permettere lo stazionamento di pompe carrellabili e dei relativi trattori usati per irrigare a pioggia i seminativi. Naturalmente ciascuna piazzole sarà dotata di una tubazione di sottopasso alla pista e di due pozzetti all estremità fatti in modo tale da permettere il passaggio delle condutture per l irrigazione. Saranno inoltre previsti quattro passi carrabili per l accesso dei trattori ai fondi. 1.7 CANTIERE Per la realizzazione delle opere è stato individuato due siti delle dimensioni di circa 1200 mq, localizzati lungo l asse del percorso (punti F e H). Tali cantieri avranno carattere temporaneo e verranno dismessi al completamento dell opera. 7
9 1.8. SEGNALETICA La pista ciclabile viene dotata d idonea segnaletica verticale con cartellonistica provvista d appositi simboli che ne contraddistinguono l uso, anche nel caso in cui la sede stradale sia destinata a veicoli a motore. La simbolistica usata è uniformata a quella in uso su altre piste ciclabili già realizzate o in fase di realizzazione nella Regione. 2. RELAZIONE TECNICA 2.1 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI L intero tratto E - F H, è posizionato su terreno agricolo, è lungo 1691 m, il percorso avrà una larghezza di 2,5 m. Gli interventi di questo tratto riguardano: - l installazione di due cantieri temporanei per lo stoccaggio dei materiali; - lo sfalcio meccanizzato della vegetazione per una superficie complessiva di mq; - il taglio di alberature non nobili a macchiatico negativo per una superficie complessiva calcolata in mq; - il taglio di alcune piante arboree isolate (n 15) con diametro tra i 20 ed i 40 cm; - lo scavo del cassonetto con una profondità media di 0,35 m, per tutto il percorso; - il piano di posa per cassonetti in sbancamento, per la messa in opera del tessuto non tessuto, per tutto il percorso; - il rivestimento con geotessile non tessuto a filo continuo, per tutto il percorso; - la realizzazione di fondazione stradale con rullatura e compattatura dello spessore finale di 0,20 m, per tutto il percorso; - la messa in opera della massicciata stradale compresa rullatura e compattatura dello spessore finale di 0,10 m, per tutto il percorso; - la rifioritura con pietrischetto e la sua stesura e compattatura dello spessore finale di 0,05 m, per tutto il percorso, con leggera baulatura; - lo scavo a sezione trapezia per la formazione di una scolina, posta a monte del tracciato, (dimensioni 0,80 m base superiore, 0,20 base inferiore, profondità 0,30 m) per la raccolta ed il deflusso delle acque provenienti dai coltivi, per l intera lunghezza; - lo scavo per la messa in opera di pozzetti prefabbricati in cls e del relativo attraversamento stradale (in n di 21, uno ogni 80 ml di tracciato); - l acquisto e la messa in opera di 21 pozzetti prefabbricati in cls di adeguate dimensioni (106 x 106 x 95h) e delle relative lapidi; 8
10 - l acquisto e la messa in opera di tubazione di polietilene alta densità a doppia parete corrugata esternamente e liscia internamente, per il deflusso verso il fiume delle acque superficiali intercettate dalla zanella e dai 21 pozzetti; - la messa in opera di una piccola scogliera in corrispondenza dei deflussi dai pozzetti sopraindicati, per evitare fenomeni di erosione spondale; - l acquisto e la messa in opera di tubazione di polietilene alta densità a doppia parete corrugata esternamente e liscia internamente, per la realizzazione di 5 passi carrabile per l accesso dei trattori ai coltivi; - la regolarizzazione e profilatura della superficie per la realizzazione di n 8 piazzole di 3,0x5,0 m per lo stazionamento di pompe carrellabili per l impianto d irrigazione e dei relativi trattori; - lo scavo per la messa in opera di pozzetti prefabbricati in cls e del relativo attraversamento stradale (in n di 16, due ogni postazione di attingimento); - l acquisto e la messa in opera di 16 pozzetti prefabbricati in cls di adeguate dimensioni (80 x 80 x 77h) e delle relative lapidi; - l acquisto e la messa in opera di tubazione di polietilene alta densità a doppia parete corrugata esternamente e liscia internamente, per il passaggio delle condutture per l irrigazione; - scavo a sezione obbligata per la messa in opera di una scogliera posta a valle del ponte in muratura di pietrame (punto 7), profondità media dello scavo 1,20 m; - realizzazione di scogliera con massi da 0,1 0,5 t della lunghezza di 6 m e della larghezza media di 3 m (punto 7); - muratura in pietrame di spessore minimo di cm 45, eseguita con scapoli di pietra locale per struttura murarie verticali, per il restauro del ponte in muratura di pietrame (punto 7); - la demolizione del ponticello in calcestruzzo armato posto sul fosso del Conia (punto 6); - lo scavo a sezione larga obbligata eseguita con mezzi meccanici, per realizzare la fondazione del guado a pettine (punto 6); - la posa in opera di un solettone alto 0,50 m di magrone (punto 6), - la realizzazione del corpo del guado a pettine in calcestruzzo armato (punto 6); - la messa in opera di grigliato in acciaio zincato con carico uniformemente distribuito, con piatto 40 x 3 mm, maglia rettangolare 22 x 76 mm e duna luce di 500 mm, capace di sopportare una portata di 180 q.li/mq - fornitura e realizzazione di staccionata sfilabile a croce di S. Andrea in pali di castagno decorticati, posta a protezione del ponte (punto 7). 9
11 Il tratto G - F è una viabilità di accesso esistente, di uso pubblico, è lungo 170 m, con una larghezza variabile ma mediamente di 2,5 m. Gli interventi di questo tratto riguardano: - la rifioritura con pietrischetto e la sua stesura e compattatura dello spessore finale di 0,05 m, per tutto il percorso, con leggera baulatura; - acquisto di segnaletica stradale verticale (cinque) e relativa messa in opera su sostegno metallico adeguato; - la fornitura e posa in opera con scavo per fondazione plinto in calcestruzzo per sbarra di chiusura accesso pista. Il tratto H - K è una viabilità di accesso esistente, di uso pubblico, è lungo 270 m, con una larghezza media di 2,5 m. Gli interventi di questo tratto riguardano: - la rifilatura dei cigli e la formazione di terreno sulle banchine; - rifioritura con pietrischetto e la sua stesura e compattatura dello spessore finale di 0,05 m, per tutto il percorso, con leggera baulatura; - acquisto di segnaletica stradale verticale (cinque) e relativa messa in opera su sostegno metallico adeguato; - la fornitura e posa in opera con scavo per fondazione plinto in calcestruzzo per sbarra di chiusura accesso pista. PROGETTISTA: Dott. For. Alessandro Bartolozzi 10
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