BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31

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1 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Presidenza Settore Attività Internazionali BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N , per favorire la promozione di una cultura ispirata ai valori della pace e del riconoscimento dei diritti dell uomo; DECRETO 18 luglio 2008, n certificato il L.R. 55/97 interventi per la promozione di una cultura di pace. Approvazione bando e modulistica per l erogazione dei contributi anno IL DIRIGENTE Visto l art. 3 della Legge regionale , n. 26 e successive modifiche e integrazioni; Vista la Legge regionale 5 Agosto 2003 n. 44 Ordinamento della Dirigenza e della struttura operativa della Regione. Modifiche alla legge regionale 17 marzo 2000 n. 26 (riordino della legislazione regionale in materia di organizzazione del personale) ed in particolare l art. 8 ; Visto il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 51 del con il quale si definiscono le competenze della Direzione Generale della Presidenza e si costituiscono le relative aree di coordinamento interne; Visti i Decreti del Presidente della Giunta regionale n. 112 del con il quale si conferma la declaratoria di competenze della Direzione generale della Presidenza e n. 131 del con il quale si definiscono le relative Aree di Coordinamento interne; Richiamato altresì il decreto del Direttore Generale della Presidenza n del 27 Ottobre 2005 con il quale si ridefinisce la struttura organizzativa della Direzione generale della Presidenza e con il quale è stata attribuita al sottoscritto la responsabilità del Settore Attività Internazionali ; Vista e preso atto di quanto contenuto nella legge regionale 30 luglio 1997, n. 55 Interventi per la promozione di una cultura di pace ; Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 49 del , con la quale si approva il Piano regionale di indirizzo per la promozione di una cultura di pace per il triennio ; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 542 del , con la quale si approva il documento di attuazione anno 2008 relativo al Piano regionale di indirizzo per la promozione di una cultura di pace per il triennio ; Considerato che la legge e il piano succitati, dispongono il finanziamento di interventi in forma di contributo ai soggetti indicati nell art. 2 della L.R. 55 del Visto l Allegato A, al presente atto Avviso pubblico per la presentazione dei progetti integrati anno 2008 con il quale si precisano i criteri di ammissibilità, le modalità e i tempi di presentazione e i criteri di valutazione dei progetti già contenuti nel piano di indirizzo sopra citato; Considerato che saranno valutate le domande presentate su apposito Formulario (Allegato B) e Budget (All. C), secondo quanto precisato nell Avviso pubblico (All. A), con le specifiche indicazioni contenute nelle Linee guida (All. D), e che il termine per la presentazione di tali progetti è fissato per il giorno 08 settembre 2008; Ritenuto opportuno di procedere all approvazione dell Avviso pubblico (All. A), del Formulario (All. B), del Budget (All. C) e delle Linee guida (All. C) allegati al presente atto, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale; Vista la L.R. 9/95 e la L.R. 23/2007 recanti disposizioni in materia di pubblicità e pubblicazione dei provvedimenti amministrativi; DECRETA 1. di stabilire nella data del il termine di scadenza per la presentazione dei progetti integrati relativi al Piano di indirizzo per una cultura di pace già citato; 2. di approvare l Avviso pubblico per la presentazione dei progetti integrati anno 2008 allegato A, il Formulario allegato B e le Linee guida per la compilazione del formulario di un progetto integrato allegato C, che costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso; 3. di procedere con successivo atto ad approvare la graduatoria delle domande di contributo ammesse al finanziamento e di quelle dichiarate non ammissibili e ad impegnare le relative somme sulle risorse disponibili nel bilancio di competenza per l anno Il presente atto, è pubblicato integralmente (compresi gli allegati A, B, C e D) sul Bollettino Ufficiale della regione Toscana ai sensi dell art. 5, comma 1 lettera i, della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale i sensi dell art.18, comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Il Dirigente Fabrizio Pizzanelli SEGUONO ALLEGATI

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 All. A REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 30 LUGLIO 1997, N. 55 INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DI PACE PIANO REGIONALE PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DI PACE PERIODO 2007/2010 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI ANNO 2008 A. Criteri di ammissibilità dei progetti 1. Tutte le condizioni dalla lettera A) alla lettera J) di seguito previste costituiscono requisiti essenziali di ammissibilità dei progetti. A. I progetti devono essere presentati esclusivamente dai soggetti indicati all articolo 2 della L.R. 55/1997, aventi sede in Toscana. Possono essere presentati progetti da parte di Enti Locali, altri enti pubblici, soggetti privati senza finalità di lucro. Per gli enti privati diversi dalle ONG, dalle ONLUS e dalle associazioni l assenza della finalità di lucro deve essere dichiarata esplicitamente nello statuto. B. I soggetti privati che presentano progetti per la prima volta devono allegare alla domanda: Copia conforme dello statuto vigente; Curriculum delle attività già svolte da almeno due anni nel settore della cooperazione internazionale e della pace; Bilancio consuntivo relativo all anno precedente. C. I progetti devono essere presentati da soggetti che abbiano una loro sede operativa in Toscana, anche in forma di rappresentanza, di comitato o sede Regionale, e che siano costituiti legalmente da almeno due anni precedenti la scadenza del bando. D. I progetti devono avere almeno un partner. Nel partenariato di ogni progetto deve essere obbligatoriamente presente almeno una scuola. E. Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, unico responsabile della gestione e della rendicontazione del contributo regionale. I progetti presentati dalle Università devono essere sottoscritti dal Rettore. F. Ogni soggetto ammissibile può presentare solo un progetto. G. Le azioni progettuali finanziabili devono svolgersi in Toscana. H. I progetti devono essere redatti sugli appositi formulari completati in ogni loro parte e corredati delle lettere di adesione dei partner. I. I progetti dovranno pervenire entro i tempi indicati al successivo paragrafo 8. J. Sono escluse le domande di finanziamento presentate da soggetti beneficiari di precedenti contributi regionali, che non abbiano presentato la rendicontazione puntuale delle spese sostenute nei termini stabiliti, salvo gravi e motivate eccezioni, specificamente autorizzate.

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N B. Modalità e tempi di presentazione 2. I progetti devono essere presentati in duplice copia, trasmesso anche per posta elettronica, redatto sul formulario allegato all Avviso Pubblico e dovranno essere compilati in tutte le loro parti con le informazioni richieste. 3. Al progetto potrà essere allegata ulteriore documentazione a discrezione del soggetto proponente, allo scopo di illustrare l iniziativa in modo dettagliato. 4. I formulari per la presentazione dei progetti e le linee guida esplicative, sono disponibili presso il Settore Attività Internazionali e sul sito web della Regione Toscana ( e della Cooperazione Decentrata Toscana ( 5. Ai formulari dovranno essere allegate, come parte integrante, le lettere di adesione dei partner. 6. I progetti completi devono essere inviati a mezzo servizio postale Raccomandata con Ricevuta di Ritorno al seguente indirizzo: REGIONE TOSCANA DG PRESIDENZA SETTORE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI - Via Martelli, FIRENZE e in formato elettronico all indirizzo a.aiazzi@regione.toscana.it 7. Qualora si presentassero difformità tra la versione cartacea e quella elettronica del progetto presentato fa fede la copia cartacea. 8. I progetti dovranno essere inviati agli indirizzi indicati entro e non oltre il giorno 08 settembre 2008 (fa fede il timbro postale). C. Durata dei progetti 9. I progetti devono avere, al massimo, durata annuale. D. Partner 10. I progetti devono avere almeno un partner. 11. Nel partenariato di ogni progetto deve essere obbligatoriamente presente almeno una scuola. 12. La lettera di adesione del partner deve essere indirizzata al presentatore del progetto ed è allegata dal medesimo quale parte integrante e sostanziale del progetto. La lettera deve specificare le azioni progettuali svolte dal partner e le risorse apportate al progetto, anche in termini di valorizzazioni. E. Aspetti finanziari 13. Nel progetto e nel relativo bilancio deve essere chiaramente indicata la partecipazione finanziaria del proponente e di ogni partner del progetto, gli eventuali contributi richiesti ad altri soggetti (Ministeri, Unione Europea, Enti ed Organismi Internazionali).

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Fatte salve le specifiche condizioni di ammissibilità imposte da altri soggetti finanziatori, nel bilancio può essere previsto un finanziamento in termini di valorizzazione di lavoro e di risorse degli attuatori del progetto, ammontante a un massimo del 25% del costo totale generale del progetto. La somma eventualmente eccedente tale limite verrà ad esso ricondotta d ufficio. 15. Nel bilancio deve essere specificato chiaramente il contributo richiesto e le azioni progettuali che si intende finanziare con tale contributo. 16. Non sono considerate ammissibili le spese generali di coordinamento e amministrative che eccedano il 6% delle spese ammissibili (sub-totale dei costi diretti del progetto). Le somme eventualmente eccedenti tale limite saranno riportate d ufficio entro il limite stesso. 17. Può essere prevista un attività di informazione e di documentazione riguardante il progetto, la metodologia seguita, i risultati conseguiti. Possono essere previsti costi a carico del progetto per un massimo del 5% delle spese ammissibili (sub-totale dei costi diretti del progetto). 18. Non sono concessi finanziamenti per coprire costi relativi ad Imprevisti, Altri costi o a Varie o voci equivalenti. 19. Il contributo richiesto alla Regione Toscana non può superare il 50% del costo totale generale del progetto e comunque non può superare l importo di Euro (quindicimila). 20. Le spese previste nel progetto sono ammissibili a partire dalla data di approvazione della graduatoria (decreto del dirigente del Settore Attività Internazionali). F. Criteri e tempi di valutazione dei progetti 21. La valutazione dei progetti è basata su due serie di parametri, ad ognuno dei quali viene attribuito un punteggio, la cui somma complessiva massima è pari a 100 punti: a) la valutazione della qualità progettuale ( max. 40 punti); b) la coerenza con gli obiettivi specifici e le priorità indicate dal Piano Regionale per la promozione di una cultura di pace, Periodo ( max. 60 punti). c) I progetti che non raggiungono il punteggio minimo di 30 punti non saranno inseriti nell elenco dei progetti ammissibili ai finanziamenti. Tabella riepilogativa dell articolazione dei punteggi di valutazione ex ante: a. Qualità progettuale 40 punti Valutazione generale di congruenza 20 punti Capacità di mobilitare risorse finanziarie aggiuntive 10 punti Progetti a dimensione europea o internazionale 10 punti b. Coerenza con gli obiettivi specifici indicati dal piano regionale per la promozione di una cultura di pace, Periodo 2007/2010 Costruzione partenariati multiattore Percorsi didattici articolati Complementarietà con progetti di cooperazione internazionale 60 punti 25 punti 10 punti 25 punti a) Valutazione qualità progettuale: La valutazione della qualità progettuale si basa su tre aspetti: A.1 una valutazione generale di congruenza del progetto; A.2 la capacità di mobilitare risorse aggiuntive rispetto a quelle regionali; A.3 la dimensione europea e/o transnazionale.

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N A.1 Valutazione generale di congruenza del progetto Tale valutazione mette in relazione gli obiettivi del progetto e le azioni progettuali con i risultati attesi e il relativo piano finanziario, verificandone la relativa congruenza. Saranno inoltre considerati gli aspetti del progetto riguardanti la sostenibilità, il monitoraggio e la valutazione. Punteggio attribuito: fino a 20 punti A.2 La capacità di mobilitare risorse finanziarie aggiuntive rispetto a quelle regionali Viene premiata la capacità di mobilitare risorse superiori al minimo richiesto per l ammissibilità. (per minimo richiesto per l ammissibilità si intende il 50% del costo totale del progetto espresso in contanti). Punteggio attribuito: fino a 10 punti A.3 Progetti a dimensione europea o internazionale Sono valorizzati i progetti con un partenariato europeo o internazionale, che facciano riferimento a un programma dell Unione Europea o ad una campagna delle Nazione Unite o di altra Organizzazione Internazionale. Punteggio attribuito: fino a 10 punti b) Coerenza con gli obiettivi specifici indicati dal Piano Regionale per la promozione di una cultura di pace, Periodo : La coerenza con gli obiettivi della politica regionale si basa su tre aspetti: B.1 la costruzione di partenariati multiattore; B.2 la presenza di percorsi didattici articolati; B.3 la complementarietà con progetti di cooperazione internazionale. B.1 Massima integrazione delle esperienze progettuali e delle risorse a livello locale, attraverso la costruzione di partenariati multiattore. Il punteggio massimo è attributo ai progetti integrati con una dimensione di rete a livello territoriale provinciale o interprovinciale, con la partecipazione della Provincia e di altri Enti Locali. Punteggio attribuito: fino a 25 punti B.2 Costruzione di percorsi didattici articolati che rispondano ad esigenze educative documentate di intere unità scolastiche con azioni rivolte a studenti e docenti; Punteggio attribuito: fino a 10 punti B.3 Complementarietà della progettualità sia con le azioni della cooperazione internazionale vista come strumento di pace e di dialogo sia con le tematiche dell emergenza in aree di conflitto, cosi come definite nel Piano Regionale della cooperazione internazionale di cui alla L.R. 17/1999. Punteggio attribuito: fino a 25 punti 22. In sede di valutazione dei progetti a parità di punteggio prevale il progetto che ha ricevuto il punteggio più alto sulla Qualità progettuale (di cui al punto A). 23. L istruttoria delle domande viene effettuata entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande stesse. Nei successivi trenta giorni viene adottato l atto amministrativo che approva la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento. I progetti vengono indicati nella graduatoria in ordine di punteggio e priorità. 24. La comunicazione dell esito delle richieste viene inviata per scritto agli interessati entro 15 giorni dall esecutività dell atto amministrativo di ammissione al contributo regionale.

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 G. Modalità di utilizzazione, erogazione e rendicontazione dei contributi 25. I contributi regionali assegnati, possono essere utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per le attività previste dal progetto, a copertura delle relative spese previste. 26. Il pagamento dell importo dovuto ai soggetti beneficiari viene così effettuato: il 75% all atto della comunicazione da parte del beneficiario dell avvenuto inizio delle attività relative all intervento finanziato; il saldo alla presentazione del rendiconto finale del progetto. 27. Il rendiconto delle spese deve essere presentato entro 60 giorni dalla conclusione delle attività. 28. I materiali prodotti nei progetti finanziati con il contributo della Regione Toscana in base alla L.R. 55/1997, dovranno recare la dizione Realizzati con il contributo della Regione Toscana Legge Regionale 30 luglio 1997, n. 55 (Interventi per la promozione di una cultura di pace), e dovranno essere inviati unitamente al rendiconto all Ufficio competente. 29. Coloro che risulteranno assegnatari del contributo regionale dovranno comunicare alla Regione Toscana, entro 90 giorni dalla comunicazione ufficiale, l effettivo avvio del progetto. I contributi relativi a progetti non avviati entro tale periodo saranno dichiarati decaduti. Il provvedimento di revoca del contributo al beneficiario dispone la riattribuzione dell importo ad altro/i intervento/i non finanziato/i, secondo l ordine di precedenza stabilito nell atto di approvazione della graduatoria.

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N All. B REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Servizio Attività Internazionali Legge Regionale 30 luglio 1997 n. 55 Interventi per la promozione di una cultura di pace FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO - ANNO 2008 (La compilazione del formulario e del budget allegato è obbligatoria in ogni sua parte. È facoltativa esclusivamente la compilazione del punto 19). A. INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE AL PROGETTO 1. Titolo del progetto max. 15 parole 2. Luogo di realizzazione del progetto 3. Soggetto proponente e partner dell iniziativa 4. Durata del progetto max. 12 mesi 5. Breve descrizione del progetto max. 1 pagina

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Descrizione dello scenario max. 2 pagine 7. Analisi dei problemi max. 1 pagina 8. Beneficiari ed altre parti interessate 8.a. Descrizione dei beneficiari e delle altre parti interessate max. 1 pagina Studenti: Numero Studenti Classi Scuola dell infanzia: Scuola primaria: Scuola secondaria di primo grado: Scuola secondaria di secondo grado: Università: Insegnanti: Numero Scuola dell infanzia: Scuola primaria: Scuola secondaria di primo grado: Scuola secondaria di secondo grado: Università: Altri soggetti (specificare numero e categoria):

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N b. Descrizione del coinvolgimento dei beneficiari e delle altre parti interessate nel progetto max. 1 pagina B. STRATEGIA D INTERVENTO 9. Obiettivo/i generale/i, indicatori di valutazione e fonti di verifica Obiettivo Indicatori di Valutazione Fonti di Verifica Obiettivo specifico (per contribuire al raggiungimento dell obiettivo/i generale/i di cui al punto 9.), indicatori di valutazione e fonti di verifica Obiettivo Indicatori di Valutazione Fonti di Verifica Risultati attesi (il prodotto delle attività previste), indicatori di valutazione e fonti di verifica Risultati Attesi Indicatori di Valutazione Fonti di Verifica 1. 2.

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Attività (per produrre i risultati attesi come da punto 11.) 12.a. Descrizione delle attività ATTIVITÀ 1 Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n.: Attività N : Mezzi: Soggetto attuatore: Descrizione dettagliata dell attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: ATTIVITÀ 2 Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n.: Attività N : Mezzi: Soggetto attuatore: Descrizione dettagliata dell attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: ATTIVITÀ Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n.: Attività N : Mezzi: Soggetto attuatore: Descrizione dettagliata dell attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione:

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N b. Cronogramma delle attività Anno 1 Attività 1. Mese 1 Semestre 1 Semestre Sostenibilità nel tempo max. 1 pagina 14. Strumenti di monitoraggio e valutazione finale previsti dal progetto max. ½ pagina

12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 C. DESCRIZIONE DEL SOGGETTO PROPONENTE E DEI PARTNER DELL INIZIATIVA 15. Soggetto proponente 15.a. Dati identificativi Nome ufficiale dell organizzazione Natura dell organizzazione (Ente Pubblico, ONG, ONLUS, Istituto d Istruzione, Università) Indirizzo Sito web dell organizzazione Data di costituzione (solo per soggetti privati) Codice Fiscale/Partita IVA Coordinate bancarie (Banca nr C/C codice ABI codice CAB) Nome del Referente del Progetto Ruolo ricoperto all interno dell organizzazione Telefono/fax/ del Referente del Progetto 15.b. Descrizione del soggetto proponente e della sua capacità di gestione del progetto 15.b.i. Finalità e obiettivi dell organizzazione max. 1 pagina 15.b.ii. Numero di dipendenti/personale a contratto 15.b.iii. Esperienze pregresse o in corso nel settore d intervento del progetto max. ½ pagina

13 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N b.iv. Budget complessivo per progetti di cooperazione per la promozione di una cultura di pace gestiti nel 2005 e nel b.v. Altre richieste di finanziamento inoltrate alla Regione Toscana negli ultimi 3 anni 16. I partner dell iniziativa 16.a. Percorso che ha portato all identificazione dei partner dell iniziativa max. 1 pagina 16.b. Descrizione dei partner (questa tabella deve essere compilata per ciascun partner) Partner 1 Nome ufficiale dell organizzazione Natura dell organizzazione (Ente Pubblico, ONG, ONLUS, Istituto d Istruzione, Università) Finalità ed obiettivi Dell organizzazione Numero di dipendenti/personale a contratto Indirizzo Sito web dell organizzazione Esperienze pregresse nel settore di intervento del progetto

14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 Rapporti pregressi di collaborazione con il proponente e/o altri partner dell iniziativa Ruolo e coinvolgimento nell implementazione del progetto Nome del Referente Ruolo ricoperto dal Referente all interno dell organizzazione Tel/Fax/ del Referente 17. Funzionamento del partenariato max. ½ pagina D. COLLEGAMENTO CON LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TOSCANA E CON POLITICHE ED ATTORI EUROPEI ED INTERNAZIONALI 18. I collegamenti con la cooperazione toscana, europea e internazionale 18.a. Collegamento con progetti di cooperazione internazionale toscana max. ½ pagina 18.b. Collegamento con azioni della cooperazione internazionale per la pace ed il dialogo e con le tematiche dell emergenza in aree di conflitto max. ½ pagina

15 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N c. Collegamento con programmi dell Unione Europa, Campagne delle Nazioni Unite o di altra Organizzazione internazionale max. ½ pagina E. DIFFUSIONE DEI RISULTATI 19. Diffusione dei risultati e visibilità del contributo della Regione Toscana max. ½ pagina

16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 F. PIANO FINANZIARIO 20. Costo totale del progetto 21. Budget (v. Allegato 1) 21.a. Finanziamento richiesto alla Regione Toscana 21.b. Altre fonti di finanziamento 1. Nome ente finanziatore Contanti Importo Valorizzazioni 2. DOCUMENTI DA ALLEGARE AL FORMULARIO Budget. N...letter... di adesione de...partner (Obbligatorio, v. PUNTO 2.2 LETT. J DELL ALLEGATO 1 al Piano Regionale per la promozione di una cultura di pace - Periodo ).

17 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N I soggetti privati che presentano progetti per la prima volta devono allegare la documentazione prevista dal PUNTO 2.2 LETT. B DELL ALLEGATO 1 al Piano Regionale per la promozione di una cultura di pace - Periodo Data Qualifica, Firma e Timbro Soggetto Proponente

18 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 ALLEGATO 1: BUDGET BUDGET DEL PROGETTO PER VOCI DI SPESA (ANNO: I) Spese (1) Unità Numero di unità Costo unitario Totale costi Contributo Regione 1. Risorse Umane (2) 1.1 Stipendi personale esperti/tecnici mese/persona personale amministrativo/di supporto mese/persona Subtotale: Risorse Umane 2. Viaggi 2.1. Viaggi internazionali Biglietti aereo/treno 2.2. Trasporti locali Biglietti aereo/treno rimborso taxi/bus Subtotale: Viaggi 3. Apparecchiature e Forniture (3) 3.1 Apparecchiature ufficio/aule (pc, stampante, telefoni, fax, ausili didattici ) ad apparecchio 3.2 Parti di ricambio/apparecchiature, strumenti forfetario 3.3 Affitto auto a veicolo 3.4 Altro (specificare) Subtotale: Apparecchiature e Forniture ALLEGATO C Contributo Proponente Contanti Valoriz.ni Contanti Contributo partner e/o altri finanziatori Valoriz.n i

19 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Costi operativi (4) 4.1 Affitto di uffici/aule/strutture al mese 4.2 Forniture materiale di consumo d ufficio (carta, cancelleria ) al mese Subtotale: Costi operativi 5. Altri costi, servizi 5.1 Eventuali servizi esternalizzati (esami di laboratorio, ristrutturazioni ) 5.2 Pubblicazioni, studi, ricerche 5.3 Costi di valutazione 5.4 Traduzioni/interpreti 5.5 Costi per il funzionamento partenariato 5.6 Rapporto di fine progetto Subtotale: Altri Costi, Servizi 6. SUB-TOTALE COSTI DIRETTI DEL PROGETTO (1-5) 7. Costi generali di coordinamento e amministrativi (max 6% del subtotale) (5) 8. Informazione e documentazione (max 5% del sub-totale) (6) 9. COSTO TOTALE GENERALE Indicare nelle relative colonne il Totale dei costi eleggibili del progetto (6+7+8), il contributo totale richiesto alla Regione Toscana, il contributo totale dato dal proponente", il contributo totale dato dagli altri partner e/o altri eventuali finanziatori.

20 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 NOTE 1. Il budget deve coprire tutti i costi del progetto, non solo il contributo della Regione Toscana. La descrizione delle voci deve essere sufficientemente dettagliata e tutte le voci devono essere suddivise nei loro maggiori componenti. 2. L ammontare richiesto deve essere espresso come ammontare lordo. Indicare inoltre se lo staff è impiegato full-time o part-time e uniformare di conseguenza l'unità di misura (ad esempio, se una segretaria è impiegata 12 mesi part-time, indicare come unità 6) 3. Costi di acquisto o noleggio.tali costi sono ammissibili solo se connessi e coerenti con le attività previste dal progetto. 4. Questi costi coprono esclusivamente le strutture utilizzate espressamente per la realizzazione delle attività previste dal progetto e non coprono i normali costi di affitto o noleggio delle strutture pre-esistenti che rientrano nelle spese amministrative. 5. I costi generali di coordinamento e amministrativi non possono superare il 6% del sub-totale dei costi diretti del progetto e non dovranno essere documentati in fase di rendicontazione. 6. Le spese di informazione e documentazione non possono superare il 5% del sub-totale dei costi diretti del progetto. Nota Bene: A) il contributo della Regione Toscana non può superare il 50% del costo totale generale del progetto e comunque non può essere superiore a Euro 1 B) il totale delle valorizzazioni non può superare il 25% del costo totale generale del progetto.

21 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N ALLEGATO 1: BUDGET BUDGET DEL PROGETTO PER ATTIVITÀ (ANNO:I) SPESE PER OGNI ATTIVITÀ DEL PROGETTO* PROPONENTE PARTNERS LOCALI PARTNERS REGIONE ALTRI FINANZIATORI TOTALE Contanti Valoriz. Contanti Valoriz. Contanti Valoriz. Contanti Contanti Valoriz. Contanti Valoriz. Generale ATTIVITÀ Risorse umane 1.2 Viaggi 1.3 Apparecchiatura e forniture 1.4 Altri costi TOTALE ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ Risorse umane 2.2 Viaggi 2.3 Apparecchiatura e forniture 2.4 Altri costi TOTALE ATTIVITÀ 2. SUB-TOTALE Spese generali di coordinamento e amministrative (max 6% del sub-totale) Spese per informazione e documentazione (max 5% del sub-totale) COSTO TOTALE GENERALE *** **

22 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 Nota Bene: * le spese relative al personale devono essere imputate a ciascuna attività in base all effettivo apporto in termini di risorse umane. ** il totale delle valorizzazioni non può superare non può superare il 25% del costo totale generale del progetto. *** il contributo richiesto alla Regione Toscana non può superare il 50% del costo totale generale del progetto e comunque non può superare la somma di Euro

23 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N All. D REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza Settore Attività Internazionali Legge Regionale 30 Luglio 1997, n. 55 Interventi per la promozione di una cultura di pace LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO DI PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO Anno 2008

24 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 INDICE 1. PREMESSA 2. TIPOLOGIE DI INTERVENTI ATTUATI DAI SOGGETTI TERZI E FINANZIABILI CON CONTRIBUTI REGIONALI: I PROGETTI INTEGRATI 3. MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI 4. GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO A. INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE AL PROGETTO B. STRATEGIA D INTERVENTO C. DESCRIZIONE DEL SOGGETTO PROPONENTE E DEI PARTNER DELL INIZIATIVA D. COLLEGAMENTO CON LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TOSCANA E CON POLITICHE ED ATTORI EUROPEI ED INTERNAZIONALI E. DIFFUSIONE DEI RISULTATI F. PIANO FINANZIARIO ALLEGATI

25 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N PREMESSA La Regione Toscana ha predisposto ai sensi dell art. 3 della L.R. 55/97 Interventi per la promozione di una cultura di pace il Piano Regionale per la promozione di una cultura di pace per il triennio Lo scopo principale del Piano è di accrescere il ruolo della Toscana come centro propulsore per la diffusione di una cultura della pace e la tutela dei diritti umani, promuovendo le attività di diplomazia diffusa di pace che la regione, gli Enti Locali, le Associazioni ed i cittadini della Toscana stanno attuando da vari anni. La Regione con il nuovo Piano si propone di accrescere il ruolo della Toscana come centro di eccellenza e/o laboratorio sui temi della riconciliazione e della pace, rileggendo la cooperazione alla luce della pace e della democrazia e coordinandone gli sforzi reciproci in termini di definizione delle priorità e degli strumenti operativi al fine di realizzare un Sistema toscano integrato della cooperazione internazionale e di promozione di una cultura della pace. In particolare per la promozione di una cultura di pace la Regione ha individuato i seguenti obiettivi specifici: 1. sviluppare un ruolo attivo della Toscana quale soggetto di mediazione e pressione a livello internazionale nelle aree di conflitto; 2. approfondire la conoscenza, le indagini e il monitoraggio dei conflitti, del peacekeeping, della giustizia riconciliativa proseguendo e ampliando le attività già realizzate con il mappamondo dei conflitti e l osservatorio del commercio delle armi; 3. enfatizzare e valorizzare il ruolo di principale riferimento teorico assunto dalle Giornate regionali della pace: il Meeting sui diritti umani Fai la cosa giusta ed il Meeting di San Rossore come occasioni di dialogo e di promozione della partecipazione della società toscana sul tema della tutela dei diritti umani e sull obiettivo di globalizzare la pace, istituendo un legame diretto e programmato da un lato con i temi delle principali campagne internazionali sui diritti umani (Meeting 10 dicembre) e dall altro con gli Obiettivi del Millennio promossi dalle Nazioni Unite; 4. sviluppare la mobilitazione e l impegno della Regione contro la Pena di morte enfatizzando il patrimonio culturale e morale della Toscana; 5. proseguire e sviluppare le iniziative di dialogo ed accoglienza interculturale e interreligiosa sul modello dello studentato internazionale di Rondine Cittadella della Pace e della Rete internazionale della città rifugio, quali esempi innovativi di partecipazione e creazione di network a valenza internazionale enfatizzandone le potenzialità di raccordo con la progettualità della cooperazione; 6. sostenere le tematiche della promozione del dialogo interreligioso e interculturale; 7. sostenere le iniziative di pace, dialogo e riconciliazione a livello locale e nelle situazioni di conflitto in sinergia con il piano per la cooperazione internazionale (L.R. 17/1999); 8. favorire la massima partecipazione dei soggetti locali impegnati in attività di cooperazione e di pace, cercando opportune intese con le Province e con i Comuni per la costituzione di Forum territoriali della cooperazione internazionale e della pace. L attuazione del Piano si sostanzia nella elaborazione, valutazione e realizzazione di: a) Progetti di Iniziativa Regionale (PIR), riconducibili a due differenti tipologie: PIR d iniziativa della Regione Toscana e PIR d iniziativa dei Tavoli di area geografica; b) Interventi attuati da Soggetti Terzi beneficiari dei contributi regionali. La Regione Toscana come previsto nel Piano destina fino ad un massimo del 30% delle risorse complessivamente assegnate alla promozione della cultura di pace ai Progetti Integrati realizzati da Soggetti Terzi con contributi regionali e le risorse residue ai Progetti di Iniziativa Regionale (PIR).

26 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 Le presenti Linee Guida rappresentano uno strumento di supporto per chi in tende promuovere un Progetto Integrato con il sostegno della Regione. La lettura parallela dei due documenti Linee Guida e Formulario - può facilitare la compilazione di quest ultimo da parte dei vari soggetti interessati alla presentazione di un Progetto Integrato. 2. TIPOLOGIE DI INTERVENTI ATTUATI DAI SOGGETTI TERZI E FINANZIABILI CON CONTRIBUTI REGIONALI: I PROGETTI INTEGRATI Al fine di creare efficaci partenariati territoriali per la pace, capaci di integrare al massimo la progettualità di province e comuni con quella della scuola e dell extrascuola, i soggetti terzi beneficiari dei contributi regionali per la promozione di una cultura di pace dovranno lavorare in rete. Lo strumento più adatto individuato dalla Regione per la realizzazione del Sistema Toscano integrato della cooperazione internazionale e di promozione di una cultura di pace è quello dei progetti integrati (introdotto con la programmazione ) per la capacità dimostrata di promuovere la massima partecipazione dei soggetti locali, la costruzione delle reti, di evitare la frammentazione delle proposte e la dispersione delle risorse. I PROGETTI INTEGRATI devono prevedere iniziative locali, promosse da più soggetti in partenariato tra loro. I progetti possono essere presentati esclusivamente dai soggetti indicati all art. 2 della L.R 55/1997, aventi sede in Toscana: 1. le Province, i Comuni, le Circoscrizioni di decentramento comunale, le Comunità Montane; 2. i Provveditorati agli Studi,la Sovrintendenza Scolastica Regionale, l istituto Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Aggiornamento Educativi (IRRSAE), le Istituzioni scolastiche 3. le Università degli Studi e gli Istituti di Ricerca; 4. le Associazioni e i Comitati costituiti ai sensi di legge che per statuto svolgano attività di educazione alla pace e sensibilizzazione contro la guerra. Nel partenariato dei progetti deve essere presente obbligatoriamente una scuola o un unità scolastica. I progetti possono prevedere azioni rivolte sia agli studenti che ai docenti. Potranno inoltre essere previste azioni volte alla formazione di operatori, alla sensibilizzazione e all informazione di tutta la popolazione, alla ricerca, alla promozione di campagne nazionali e internazionali per la pace e i diritti umani, con particolare riferimento alla costruzione di specifiche reti. Le azioni finanziabili devono comunque svolgersi esclusivamente in Toscana. La partecipazione alla selezione dei progetti richiede la compilazione di un preciso formulario dove devono essere indicate tutte le informazioni necessarie alla valutazione del progetto stesso. 3. MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI Il progetto deve essere presentato con le modalità e nei termini previsti dall Avviso Pubblico per la presentazione dei Progetti Integrati Anno 2008.

27 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO A. INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE AL PROGETTO La seguente sezione costituisce la presentazione sintetica del progetto. Le informazioni richieste concernono, oltre al titolo del progetto e l area nella quale questo intende intervenire, una breve descrizione degli obiettivi da conseguire. 1. Titolo del progetto max. 15 parole Il titolo dovrà fornire indicazioni sul contenuto e sugli obiettivi del progetto e non dovrà essere superiore alle 15 parole. 2. Luogo di realizzazione del progetto Indicare il luogo preciso di attuazione del progetto (Provincia/Comune/Quartiere ). 3. Soggetto proponente e partner dell iniziativa Indicare i nomi del soggetto proponente e di tutti i partner dell iniziativa. 4. Durata del progetto Indicare la durata di realizzazione del progetto espressa in mesi. La durata totale non può essere superiore ai 12 mesi. 5. Breve descrizione del progetto max. 1 pagina Presentare una breve descrizione del progetto, al massimo una pagina, al fine di fornire un idea sintetica, ma completa del progetto. La descrizione deve contenere tutte le informazioni rilevanti: obiettivo/i generale/i e obiettivo specifico; tipo e numero di beneficiari diretti e indiretti; principali attività programmate; risultati attesi. Descrivere, inoltre, le circostanze, i rapporti istituzionali e le richieste che hanno portato alla formulazione del progetto.

28 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Descrizione dello scenario max. 2 pagine Descrivere il contesto dove si andrà ad operare. Lo scenario deve essere illustrato dal generale al particolare, descrivendo il contesto con specifico riferimento a: gli attori chiave che operano nella realtà di intervento, la situazione dei beneficiari. È in questo punto che deve essere spiegata la ragion d essere del progetto (giustificazione/motivazione). 7. Analisi dei problemi max. 1 pagina Descrivere le caratteristiche e i problemi del settore d intervento del progetto. Tale descrizione sarà di maggior respiro rispetto all area specifica di intervento del progetto e servirà ad inquadrarlo in un contesto più ampio, al fine di individuare i problemi del settore che, pur non essendo direttamente toccati dalle attività progettuali, potranno avere un impatto sulla buona riuscita del progetto. Una buona analisi dei problemi è essenziale per definire la successiva strategia d intervento, dal momento che la corretta individuazione dei problemi permetterà di definire meglio la formulazione e la realizzazione del progetto (v. Sezione B). I problemi dovranno essere formulati, in maniera sufficientemente dettagliata, come situazioni negative e problemi reali (non come problemi immaginari e non come assenza di una soluzione), al fine di individuare una possibile soluzione piuttosto che delle cause che rendono necessaria l attuazione degli interventi. Considerato che nel partenariato di ogni progetto deve essere obbligatoriamente presente una scuola, illustrare in questo punto del formulario quali sono e come sono state individuate le esigenze formative di studenti e/o insegnanti ed allegare l eventuale documentazione rilevante. 8. Beneficiari ed altre parti interessate 8.a. Descrizione dei beneficiari e delle altre parti interessate max. 1 pagina Descrivere: il percorso che ha portato all identificazione e alla scelta strategica dei beneficiari; il percorso che ha portato all identificazione di tutte le altre parti interessate (coloro che potrebbero avere un interesse o sentirsi minacciati dal progetto); i beneficiari diretti e indiretti dell iniziativa, a seconda che siano direttamente interessati dal progetto (target) o di riflesso.

29 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Indicare nelle apposite tabelle il numero stimato di studenti, insegnanti ed altri soggetti beneficiari diretti ed indiretti del progetto. Esempio Se il progetto mira a sensibilizzare i 500 studenti di un Istituto scolastico sulle diverse possibilità di volontariato a favore delle popolazioni più povere del mondo, i 500 studenti ed il corpo docente coinvolto (es. 6 professori) saranno i beneficiari diretti. Beneficiari indiretti saranno le famiglie e gli amici degli studenti coinvolti, nonché le associazioni di volontariato presso le quali alcuni studenti svolgeranno attività di tirocinio. 8.b. Descrizione del coinvolgimento dei beneficiari e delle altre parti interessate nel progetto max. 1 pagina Indicare se e come i beneficiari e le altre parti interessate sono stati coinvolti nella fase di analisi dei bisogni e nell identificazione dell idea progettuale. Illustrare come i beneficiari e le altre parti interessate saranno coinvolti nelle fasi di implementazione delle attività, nonché nei processi di monitoraggio e valutazione finale del progetto. B. STRATEGIA D INTERVENTO L identificazione della strategia d intervento è strettamente collegata all analisi dei problemi (v. punto 7.). Infatti, una volta identificati i problemi del settore d intervento del progetto, si dovrà procedere a scegliere il problema principale che si vuole affrontare, che diventerà il problema centrale del progetto (es. esigenza formativa di docenti e studenti). La scelta di tale problema dipenderà da numerosi fattori, tra cui: le competenze e l esperienza specifica dell organizzazione che presenta il progetto, le risorse finanziarie disponibili, la fattibilità dell azione, la partecipazione dei beneficiari, le attività già concluse ed in corso di realizzazione implementate da altri attori operanti nello stesso contesto, ecc. La soluzione del problema centrale, diventerà l obiettivo specifico del progetto che andrà formulato come la situazione futura desiderata.

30 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 Esempio Problema: scarsa conoscenza fra i giovani delle opportunità e delle modalità di partecipazione a iniziative di solidarietà e volontariato a favore delle popolazioni del Sud del mondo presenti nel Comune toscano xy. Obiettivo specifico: promuovere nelle Scuole superiori del Comune toscano xy le opportunità e le iniziative di solidarietà e volontariato presenti sul territorio. Successivamente, andranno definite le attività, ossia ciò che il progetto intende concretamente fare per produrre i risultati necessari al conseguimento dell obiettivo specifico. Una o più attività possono contribuire al raggiungimento di ciascun risultato. Il raggiungimento dell obiettivo specifico permetterà al progetto di contribuire, insieme ad altri progetti, al conseguimento dell obiettivo o degli obiettivi generali. Il collegamento tra le attività, i risultati attesi e gli obiettivi è la strategia d intervento del progetto. Rappresentazione grafica di una strategia d intervento: OBIETTIVO GENERALE 1 OBIETTIVO GENERALE 2 OBIETTIVO SPECIFICO Risultato 1 Risultato 2 Risultato 3 Attività 1.1 Attività 1.2 Attività 1.3 Attività 2.1 Attività 3.1 Attività 3.2

31 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Esempio Obiettivo generale: sviluppare nei giovani una maggiore sensibilità ai temi della solidarietà internazionale e della promozione di una cultura di pace. Obiettivo specifico: promuovere nelle Scuole superiori del Comune toscano xy una migliore conoscenza circa le opportunità e le iniziative di solidarietà per la pace e volontariato internazionali presenti sul territorio. Risultati attesi: 1) partecipazione degli studenti delle scuole superiori del Comune toscano xy alle associazioni di volontariato e solidarietà internazionali presenti sul territorio accresciuta. 2) Attività: 1.1 Realizzazione di sessioni informative sulle differenti forme di volontariato presenti sul territorio in tutte le scuole superiori del Comune xy; 1.2 Organizzazione di uno sportello informativo e di orientamento a supporto degli studenti delle Scuole superiori del Comune xy che li avvicini al mondo della cooperazione internazionale Per chiarimenti e approfondimenti sull individuazione della strategia d intervento si consiglia di consultare uno dei numerosi manuali di progettazione che utilizzano la metodologia del quadro logico. Fra i tanti si segnala che è disponibile il Manuale di formazione on-line sulle Nuove Opportunità della Cooperazione Decentrata, a cura dell OICS e del CeSPI, al seguente indirizzo web: 9. Obiettivo/i generale/i, indicatori di valutazione e fonti di verifica Indicare l obiettivo/i generale/i del progetto. L obiettivo generale può essere uno o più e rappresenta il più alto livello degli obiettivi ai quali il progetto contribuisce. Data l ampiezza dell obiettivo generale, infatti, per il suo raggiungimento occorreranno una molteplicità di interventi.

32 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 L obiettivo generale del progetto dovrà essere indicato in termini di miglioramento, superamento, potenziamento, ampliamento, ecc. Nella descrizione dell obiettivo generale deve essere inoltre dimostrata la capacità del progetto di concorrere al raggiungimento di uno o più degli obiettivi generali individuati nel Piano Regionale per la promozione di una cultura di pace per il triennio Esempio Accrescere nei giovani la sensibilità ai temi della solidarietà internazionale e della promozione di una cultura di pace. Elencare gli indicatori di valutazione. Gli indicatori sono parametri quantitativi e qualitativi che permettono di controllare fino a che punto gli obiettivi sono stati raggiunti in un dato lasso temporale e in uno specifico luogo. Devono essere: - oggettivamente misurabili; - osservabili empiricamente; - misurabili a costi accettabili. Per ogni obiettivo generale si possono utilizzare uno o più indicatori di valutazione. Esempio Obiettivo generale: accrescere nei giovani del Comune toscano xy la sensibilità ai temi della solidarietà internazionale e della promozione di una cultura di pace. Indicatore: numero di studenti delle Scuole superiori che hanno partecipato agli incontri di sensibilizzazione e informazione con le associazioni di solidarietà e volontariato internazionali presenti sul territorio superiore a 350, su una popolazione scolastica di 500 studenti. Indicare le fonti di verifica, cioè i documenti, i rapporti, le ricerche e le altre fonti interne o esterne al progetto che permettono di verificare gli indicatori. Per ogni indicatore si possono identificare una o più fonti di verifica. Esempio Indicatore: numero di studenti delle Scuole superiori che hanno partecipato agli incontri di sensibilizzazione e informazione con le associazioni di

33 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N solidarietà e volontariato internazionali presenti sul territorio e superiore a 350, su una popolazione scolastica di 500 studenti. Fonte di verifica: registro delle presenze degli incontri. 10. Obiettivo specifico, indicatori di valutazione e fonti di verifica Indicare l obiettivo specifico del progetto. L obiettivo specifico, unico, è l obiettivo centrale del progetto (la soluzione del problema centrale v. Strategia d intervento). Esempio promuovere nelle Scuole superiori del Comune toscano xy una migliore conoscenza circa le opportunità e le iniziative di solidarietà per la pace e volontariato internazionali presenti sul territorio. Anche per l obiettivo specifico andranno evidenziati gli indicatori di valutazione e le fonti di verifica (v. punto 9.), che possono essere uno o più di uno. Esempio Obiettivo specifico: promuovere nelle Scuole superiori del Comune toscano xy una migliore conoscenza circa le opportunità e le iniziative di solidarietà per la pace e volontariato internazionali presenti sul territorio. Indicatore: numero di studenti, tra coloro che hanno partecipato alle sessioni informative, che si sono rivolti allo sportello informativo e di orientamento (una delle attività progettuali) pari al 10% dell intera popolazione scolastica in 12 mesi dalla data di apertura dello stesso sportello. Fonte di verifica: Rapporto annuale dello sportello.

34 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Risultati attesi, indicatori di valutazione e fonti di verifica Indicare i risultati attesi, cioè il prodotto delle attività previste. Esempio partecipazione degli studenti delle Scuole superiori del Comune toscano xy alle associazioni di volontariato e solidarietà internazionali presenti sul territorio accresciuta. Indicare, inoltre, a livello di risultati attesi, gli indicatori di valutazione e le fonti di verifica, che possono essere uno o più di uno. Esempio Risultato atteso: partecipazione degli studenti delle Scuole superiori del Comune toscano xy alle associazioni di volontariato e solidarietà internazionali presenti sul territorio accresciuta. Indicatore: aumento delle esperienze di volontariato presso le associazioni del territorio d intervento del 5% in 12 mesi dalla fine del progetto. Fonte di verifica: rapporto annuale delle associazioni di volontariato presenti nel territorio d intervento. 12. Attività Per attività si intende cosa fa concretamente il progetto per produrre i risultati attesi (formare il personale, ecc ). Una o più attività possono contribuire al raggiungimento di un risultato atteso e dovranno essere descritte il più dettagliatamente possibile per permettere l identificazione delle risorse necessarie. 12.a. Descrizione delle attività Per ogni attività progettuale andrà compilata la tabella riportata al punto 12.a. del formulario come segue: 1. nella prima riga indicare per ogni risultato di progetto (così come precedentemente individuati al punto 11. del formulario) l attività che sarà di seguito descritta;

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