Al Sig. Sindaco del Comune di Padenghe sul Garda

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1 Al Sig. Sindaco del Comune di Padenghe sul Garda OGGETTO: MOZIONE INCENTIVAZIONE RACCOLTA DIFFERENZIATA ANCHE CON L INTRODUZIONE DI MECCANISMI DI TARIFFAZIONE PUNTUALE PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI I sottoscritti Roberta Gandelli, Noemi Bonapace e Monica Zannoni in qualità di Consiglieri Comunali del Gruppo Padenghe sei TU, ai sensi dell art. 56 del Regolamento sul funzionamento e l'organizzazione del Consiglio Comunale presentano la seguente mozione affinchè sia inserita nell ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. PREMESSO che: gli orientamenti in materia di gestione dei rifiuti previsti dalle leggi nazionali e dalle direttive europee privilegiano: 1. la prevenzione e la riduzione alla fonte; 2. il riutilizzo; 3. l ottimizzazione della raccolta differenziata; 4. il riciclo e il recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre materia prima secondaria per l industria e il compost per l agricoltura; nel 2012 il Parlamento Europeo ha approvato la Risoluzione sulla revisione del Sesto Programma d azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il Settimo Programma e tra le priorità per il Settimo programma è indicato al punto 32 che si debbano prevedere ''obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati'' inoltre si ricorda che i rifiuti costituiscono una risorsa che spesso può essere riutilizzata, assicurando un impiego efficiente delle risorse ; nel luglio del 2012, la Commissione Europea ha pubblicato lo studio Screening of waste management performance of EU Member States con lo scopo di valutare la qualità della gestione dei rifiuti negli Stati Membri. I risultati dello Studio hanno confermato l esistenza di grandi differenze all'interno dell'ue 27. Il nostro Paese è stato inserito al 20 posto, nel gruppo dei meno virtuosi di tutta l Europa, insieme a Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia; secondo il d.lgs 152/2006, e in accordo con il principio contenuto nella direttiva europea 2008/98/CE chi inquina paga, il produttore di rifiuti è responsabile della loro gestione e del loro corretto smaltimento. Il costo deve essere equamente ripartito tra i produttori e i detentori di rifiuti in modo tale da rispecchiare il reale costo per l ambiente della loro produzione e gestione e deve tenere in considerazione la quantità di inquinamento effettivamente prodotto;

2 la Direttiva 2008/98/CE pone la prevenzione e il riutilizzo ai primi due posti della gerarchia dei rifiuti, ancor prima della raccolta differenziata. La direttiva promuove una politica che si propone di ridurre l uso delle risorse e l applicazione della gerarchia dei rifiuti e che dia impulso ad una società del riciclaggio, evitando la produzione dei rifiuti ed utilizzando i rifiuti stessi come risorsa. Le priorità nella gestione dei rifiuti sono individuate nella prevenzione, nel riutilizzo e nel riciclaggio dei materiali; PRESO ATTO che la legge di stabilità 2014 (legge 147 del 27 dicembre 2013) con l art. 1, comma 639, ha istituito l Imposta Unica Comunale tra le cui componenti vi è la tassa sui rifiuti (TARI). Così come per la TARES e prima ancora per la TIA, il comune nel rispetto del principio «chi inquina paga», sancito dall articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti; TENUTO conto che dal Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia (P.R.G.R.) approvato con deliberazione di Giunta Regionale n del 20 giugno emerge che: la maggior parte dei comuni lombardi hanno introdotto la tariffa con il cosidetto metodo presuntivo, ovvero aggiungendo al tradizionale parametro della superficie in metri quadrati anche il numero dei componenti del nucleo familiare. Questo metodo in realtà, pur andando nella direzione della responsabilità estesa del produttore ( chi inquina paga ), non fornisce uno strumento utile per pagare di meno non inquinando, proprio perché i parametri dei metri quadri e del numero di occupanti non sono variabili. Molto più incentivante è invece la cosiddetta tariffa puntuale, con la quale viene contabilizzata con strumenti diversi la produzione effettiva di rifiuti, conteggiando prevalentemente l indifferenziato e spingendo così il cittadino, oltre che a produrre meno rifiuti in totale, ad effettuare correttamente le differenziate (cfr di Programma Regionale di Gestione dei rifiuti della Lombardia, Analisi critica diverse modalità tariffazione, da pag 206) ; i Comuni con tariffa puntuale in Lombardia assommano a 39 (Fonte dati ARPA) di cui 8 nella provincia di Brescia e nel Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia vengono presi come riferimento e best practices (cfr di Programma Regionale di Gestione dei rifiuti della Lombardia, Statistiche sui Comuni che hanno introdotto la Tariffa, pag 210); la sensibilizzazione dei cittadini ha un ruolo chiave nell'effettiva implementazione del PRGR. Numerose esperienze e casi studio supportano il fatto che, senza una campagna di incentivazione mirata a vari destinatari ed in grado di coinvolgere efficacemente i portatori di interesse, gli obiettivi più ambiziosi sono più difficoltosi da raggiungere. Questo è a maggior ragione vero ad esempio nel caso di quei Comuni che si trovano ad un livello di raccolta differenziata intorno al 55-60%, con un sistema di raccolta già ottimale, ma con una partecipazione non molto elevata da parte dei cittadini. Essi devono puntare su una campagna in grado di motivare i cittadini e di fornirgli un riscontro ed un riconoscimento sugli sforzi fatti (cfr di Programma Regionale di Gestione dei rifiuti della Lombardia, Diffusione delle campagne di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, pag 420); è auspicabile la diffusione della tariffa sui servizi di igiene urbana basata sul metodo puntuale, ovvero basata sulla stima delle effettive quantità prodotte di rifiuto indifferenziato, al fine di incentivare fattivamente l effettuazione delle raccolte differenziate (cfr di Programma Regionale di

3 Gestione dei rifiuti della Lombardia, Altri obiettivi strategico-gestionali, tariffa puntuale, , pag 453); vi sono numerosi esempi in cui a seguito dell introduzione di una tariffa puntuale comprendente una parte variabile legata alla produzione totale di rifiuti, si sia ottenuto l effetto dell incremento sensibile della raccolta differenziata, e congiuntamente anche una riduzione del totale dei rifiuti urbani prodotti ai fini di una gestione ottimale dei servizi ambientali (cfr di Programma Regionale di Gestione dedi rifiuti della Lombardia, strumenti economico finanziari: l introduzione della tariffa puntuale, pag 620); TENUTO conto altresì che dal Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia emerge che: l incentivazione alla diffusione del riuso rappresenta uno degli obiettivi di prevenzione del Programma, a tale scopo Regione Lombardia ha diffuso sul territorio una nota rivolta alle province e agli operatori del settore, nella quale ha definito le caratteristiche del centro di riuso e delle attività connesse Lombardia (cfr di Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia, Strumenti gestionali: prevenzione tramite i centri del riuso, pag. 621); il centro del riuso è da intendersi quale luogo destinato alla consegna da parte dei cittadini di beni in buono stato di cui non intendono disfarsi, così come dettato dall art 180 l art. 180-bis del D.lgs 152/06 che prevede che Le pubbliche amministrazioni promuovono, nell esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti ( ). Tali iniziative possono consistere anche in: ( ) misure logistiche, come la costituzione ed il sostegno di centri e reti accreditati di riparazione/riutilizzo ;. Tali beni sono messi a disposizione per il riutilizzo, così come è definito dall art. 183 comma 1 lettera r) del D.lgs 152/06: riutilizzo: qualsiasi operazione attraverso la quale i prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti (cfr di Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia, Strumenti gestionali: prevenzione tramite i centri del riuso, pag. 621); la Regione Lombardia incentiva tramite FRISL (Fondo ricostituzione infrastrutture sociali lombardia) centri del riuso allo scopo di prevenire la produzione dei rifiuti e contrastare lo spreco (cfr di Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia, Altre azioni e strumenti di sostegno, pag. 622); CONSIDERATO che con l attivazione di centri per il riuso si perseguono le seguenti finalità: contrastare e superare la cultura dell usa e getta ; sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; promuovere il reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento/smaltimento; realizzare una struttura di sostegno a fasce sensibili di popolazione, come i cittadini meno abbienti, consentendo una possibilità di acquisizione, a titolo gratuito, di beni di consumo usati ma

4 funzionanti ed in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie dei beni stessi; CONSIDERATO che: la tariffa puntuale è la modalità più equa di far pagare ai cittadini il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: oltre ad una parte fissa, ogni utenza paga in base ai rifiuti indifferenziati realmente prodotti e conferiti all azienda che si occupa della raccolta; l applicazione della tariffa puntuale garantisce di norma delle positive variazioni nelle abitudini dei cittadini: la tendenza ad esporre il meno possibile il contenitore (o il sacco) dei rifiuti indifferenziati, per risparmiare il costo di esposizioni dovute soltanto a sacchi e/o bidoni non pieni, può permettere di razionalizzare il percorso dei mezzi di raccolta, consentendo di ottimizzare i costi del servizio di raccolta; nei contesti in cui è stata adottata la tariffazione puntuale (ad es. Trentino Alto Adige) la grande, media e piccola distribuzione hanno cominciato a mettere in commercio prodotti con minor presenza di imballaggi superflui (ad es. latte con vuoto a rendere e prodotti alla spina) per assecondare l interesse dei propri clienti a produrre meno rifiuti; è evidente a tutti che pagare i propri rifiuti e non i propri metri quadri è il modo migliore per incentivare la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata, in una logica di responsabilità ; CONSIDERATO inoltre che: sono sempre di più le città in Italia che hanno deciso di dotarsi di eco-compattatori, cioè raccoglitori di materiali che rilasciano ai cittadini dei buoni sconto da spendere negli esercizi convenzionati; in questo modo si vvicinano i cittadini alle buone pratiche di raccolta differenziata premiandoli con un buono sconto, che può essere utilizzato nelle attività convenzionate, ribaltando il concetto di rifiuto da costo a risorsa con l effetto conseguente di alimentare l economia locale; in questo modo il circolo virtuoso che viene innescato porta ad un grande vantaggio per l ambiente: il materiale raccolto viene direttamente inviato alla fase di riciclo permettendo un consistente abbattimento delle emissioni di CO2 derivanti dalla movimentazione dei rifiuti; PRESO ATTO che i sistemi attualmente utilizzati per l identificazione del contenitore al fine dell applicazione della tariffa puntuale si dividono in: cartellini dotati di codice a barre univoci applicato sui sacchi che viene staccato al momento del ritiro e letto successivamente con lettori ottici; sacco prepagato; sacco pagato in fattura; contenitori riutilizzabili dotati di transponder che vengono letti al momento dello svuotamento;

5 sacchi a perdere dotati di transponder; CONSIDERATO che: il fatto di poter applicare una tariffazione più equa, facendo in modo che ogni cittadino paghi realmente in proporzione al servizio richiesto ed utilizzato, è assolutamente in linea con la volontà dell Amministrazione di distinguersi per virtuosità; le finalità statutarie dell Associazione dei Comuni Virtuosi di cui Padenghe fa parte riguardano, tra l altro, l impegno a promuovere una corretta gestione dei rifiuti, visti non più come un problema ma come risorsa, attraverso la raccolta differenziata porta a porta e l attivazione di progetti concreti tesi alla riduzione della produzione dei rifiuti (progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso, etc), in una politica che aspira al traguardo rifiuti zero ; IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA 1. ad intraprendere ogni iniziativa di propria competenza affinché si adotti, quantomeno in via sperimentale, la tariffa puntuale con il sitema ritenuto più opportuno, con decorrenza dall anno 2015; 2. ad installare sul territorio comunale degli eco-compattatori per la raccolta differenziata di imballaggi in plastica ed alluminio; 3. ad organizzare presso l Isola Ecologica il centro comunale per la riparazione e il riuso, dove beni durevoli ed imballaggi recuperabili, possano essere reimmessi nei cicli di utilizzo, ricorrendo eventualmente anche all apporto di cooperative sociali ed al mondo del volontariato; 4. favorire iniziative imprenditoriali per implementare aziende impegnate nel riciclo e nel riuso dei materiali; 5. favorire l introduzione dell'obbligo d utilizzare stoviglie biodegradabili o riutilizzabili nelle manifestazioni patrocinate dal Comune di Padenghe, favorendo l estensione di detto utilizzo a tutte le manifestazioni che si svolgono nel territorio comunale; 6. ad effettuare delle campagne di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata spinta. I consiglieri del Gruppo Padenghe sei TU Roberta Gandelli Noemi Bonapace Monica Zannoni

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