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2 PROTOCOLLO D'INTESA - Il Capo di Stato Maggiore della Difesa che sottoscrive il presente atto nell'interesse del Ministero della Difesa; - Il Presidente della Regione Lazio che sottoscrive il presente atto nell'interesse della Regione Lazio; - II Sindaco del Comune di Roma che sottoscrive il presente atto nell'interesse del Comune, PREMESSO CHE: - l'amministrazione della Difesa intende rilanciare le più ampie iniziative volte a dare soluzione alle note problematiche alloggiative del personale militare e che per tali finalità ha costituito apposito Gruppo di Lavoro denominato "Progetto Casa"; - il Comune di Roma, di concerto con la Regione Lazio, ha in corso di finalizzazione un accordo di programma con operatori privati - di cui all'art. 34 del decreto legislativo n. 267/ per la realizzazione, nel quadro di interventi di riordino e riqualificazione edilizia ed urbanistica, di edilizia residenziale con cessione di alloggi al Comune di Roma per far fronte all'emergenza abitativa; - il Ministero della Difesa, la Regione Lazio e il Comune di Roma valutano positivamente la possibilità di cooperare per l'individuazione di condivise linee d'azioni finalizzate al reciproco soddisfacimento delle rispettive esigenze. IN FORZA DI TALI PREMESSE: il Ministero della Difesa, la Regione Lazio, il Comune di Roma,

3 nel rilevare l'opportunità di un razionale, eterogeneo e completo utilizzo degli insediamenti abitativi conseguenti alla finalizzazione dell'accordo di programma in premessa tra la Municipalità ed operatori privati: I) convengono di: - estendere al personale dell'amministrazione Difesa, militari e civili, agente in regime privatistico l'opportunità di aderire al programma per l'acquisizione dell'abitazione in forma diretta o tramite apposite strutture all'uopo costituite; - promuovere ogni azione al fine di determinare le più favorevoli condizioni per l'accesso alla casa di proprietà da parte del citato personale; II) si impegnano a promuovere opportunamente il citato programma per soddisfare le esigenze abitative del personale della Difesa; III) concordano sull'istituzione di un Gruppo di Lavoro Congiunto ai fini della valutazione di elementi di situazione eventualmente favorevoli per la stipula di singoli e specifici accordi di programma. IL CAPO DI SM DELLA DIFESA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE IL SINDACO DI ROMA

4 SCHEDA OGGETTO: Accesso alla prima casa da parte del personale militare e civile della Difesa. Attività G. di L. "Progetto Casa". 1. Al fine di individuare ogni possibile provvedimento per agevolare l'accesso alla prima casa da parte del personale militare e civile dell'esercito, è stato costituito un apposito G. di L., "Progetto Casa", presso l'ispettorato delle Infrastrutture dell'esercito. Il G. di L., strutturato in maniera sufficientemente "snella", ha il compito di: - costituire una nicchia d'eccellenza di conoscenza della normativa del settore; - diffondere tale patrimonio conoscitivo in ambito F.A.; - proporsi come punto di riferimento per il personale che intende associarsi in cooperative edilizie; - promuovere gli opportuni contatti con le Amministrazioni regionali e locali, finalizzati anche al reperimento di aree edificabili. 2. Nel più ampio contesto dei compiti affidati all'ufficio "Progetto Casa", anche al fine di ricercare aree edificabili da concedere alle Cooperative Edilizie costituite tra personale appartenente alle Forze Armate, sono stati avviati incontri con l'assessorato alle Politiche del Patrimonio, Politiche Abitative e Promozione Progetti Speciali del Comune di Roma. In tali incontri, caratterizzati da un clima di reciproca e fattiva collaborazione, l'assessorato ha manifestato ampia disponibilità a favorire con ogni mezzo l'amministrazione Militare per la soluzione dell'annoso e gravissimo problema abitativo, anche attraverso una ricerca congiunta delle possibili agevolazioni per l'acquisizione della prima casa da parte del personale militare e civile della Difesa. 3. Lo scorso 4 luglio si è tenuta una specifica riunione, presieduta dal Capo di SME e alla presenza dell'ispettore alle Infrastrutture dell'esercito, durante la quale l'assessore, Dottor Claudio MINELLI, ha rappresentato la possibilità che la Difesa 1

5 aderisca all'iniziativa, messa in atto dalla Municipalità e concertata con la Regione Lazio, finalizzata all'acquisizione da parte del Comune di unità abitative da destinare alle categorie socialmente deboli. In sostanza, il Comune ha indetto un bando di gara (con possibilità di essere reiterato) per stimolare la vendita da parte di privati alla Municipalità di unità abitative - da realizzare su aree non residenziali - cui sarebbe modificata la destinazione urbanistica del PRG (Piano Regolatore Generale) in cambio della congruità ("imposizione/calmieramento") dei prezzi delle abitazioni da parte Comune stesso. 4. A seguito del predetto bando di gara, sono state ritenute accettabili 17 offerte di complessi abitativi definite con elaborati plano-volumetrici di massima: - per un totale di circa unità abitative, dislocate sostanzialmente in prossimità del Grande Raccordo Anulare; - ad un prezzo medio di acquisto "chiavi in mano", compreso tra i 1.500,00 e i 2.500,00 /mq; - realizzate secondo i canoni dell'edilizia economica e popolare; - di tipologia variabile secondo la superficie commerciale (45, 70 e 100 mq), in grado di soddisfare una larga fascia di utenza. 5. L'Amministrazione Capitolina sarebbe interessata ad acquistare meno della metà delle abitazioni (circa 1000). Delle restanti abitazioni, oltre potrebbero essere destinate al versonale della Difesa che le acquisirebbe a costi vantaggiosi. Peraltro, l'assessore MINELLI ha rilevato che, attraverso la reiterazione del bando di gara in tempi successivi, è possibile giungere ad un complessivo di circa unità abitative. L'esito della gara è stato approvato dalla Giunta Comunale il 4 marzo 2006 e, presumibilmente entro il mese di luglio 2006, riceverà la definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale. 6. Nella consapevolezza di dover cogliere ogni opportunità per la soluzione del problema casa del personale della Difesa, si ritiene che l'iniziativa sia da perseguire in quanto: 2

6 - il prezzo che si potrebbe spuntare sarebbe assolutamente favorevole rispetto alle condizioni del libero mercato, consentendo la partecipazione al programma anche al personale della Difesa economicamente più debole; - la tipologia, l'ubicazione e i costi delle abitazioni consentirebbero grande flessibilità di scelta; - le abitazioni sarebbero localizzate in aree non eccessivamente decentrate e comunque ben collegate, tramite trasporto pubblico, con il centro urbano; - il buon esito dell'operazione ha ampi margini di garanzia in quanto il pagamento sarebbe contestuale all'atto di acquisto - rogito; - un gran numero di dipendenti potrebbe accedere alla prima casa in un tempo relativamente breve (3-4 anni). 7. La F.A., attraverso il citato G.d.L. "Progetto casa", dovrebbe svolgere le funzioni di "intermediario" tra i singoli militari/civili che operano in regime privatistico e le società private proprietarie: - svolgendo adeguata e capillare azione informativa; - mettendo in contatto l'acquirente con il venditore; - fornendo consulenza di carattere tecnico - legale al fine di superare eventuali difficoltà/diffidenze che talvolta scoraggiano e fanno desistere dal perseguire il raggiungimento dell'obiettivo. 8. Il prosieguo dell'attività intrapresa implica: - l'elaborazione di un protocollo d'intesa tra l'a.d., da un lato, e il Comune di Roma e la Regione Lazio, dall'altro, per consentire l'accesso alla casa di proprietà nei termini sopra indicati; - la ricerca di possibili contributi a fondo perduto da parte dello Stato o della Regione Lazio; - l'individuazione delle più favorevoli condizioni per l'accesso a mutui agevolati INPDAP. Fondo Casa. ecc.). 9. Al fine di proseguire le attività del G. di L., secondo quanto sancito dal Capo di SMD nella lettera del 10 ottobre u.s., è stata approntata una bozza di Protocollo 3

7 d'intesa (annessa in copia) tra Difesa, Regione e Comune, ove sono riepilogati sostanzialmente gli intendimenti condivisi dalle tre Amministrazioni per la soluzione dei problemi connessi con l'accesso alla prima casa da parte del personale militare e civile della Difesa. 10. In particolare tale bozza è stata di massima concordata con: - l'assessore MINELLI, in apposito incontro presso l'assessorato del Comune di Roma in data 31 ottobre 2006 (Gen. Ispettore e Capo G. di L.); - l'assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa della Regione Lazio (Dott. Bruno ASTORRI accompagnato dall'arch. Antonio SPERANDIO) nell'incontro del 10 novembre 2006 (Assessore MINELLI, Gen. Ispettore e Capo G. di L.). In tale circostanza l'assessore ASTORRI ha manifestato ampia disponibilità a venire incontro alle esigenze del personale della Difesa, lasciando intravedere anche la possibilità che la Regione destini dei contributi per l'esigenza, a partire dal Parallelamente, al fine di individuare e porre in essere un'apposita struttura organizzativa, esterna alla Difesa, che possa essere maggiormente aderente alle istanze dei futuri inquilini e presentarsi in maniera unitaria sul "mercato delle abitazioni", si sono presi contatti con il Dottor Francesco GENTILONI SILVERI, titolare della Soc. Gentiloni Silveri & Partners Consulting. In due differenti riunioni avvenute il 7 e il 29 novembre scorsi, sembra essersi consolidata l'idea di costituire una struttura patrocinata dalla Difesa/Tesoro, controllata dalla Banca d'italia, costituita essenzialmente da: - Società di Gestione del Risparmio (SGR), individuabile tramite gara pubblica indetta dalla Difesa/Tesoro e responsabile della gestione complessiva della struttura; - property manager e consulenti, soggetti individuati dalla SGR e specializzati nell'amministrazione di immobili; - Banca Depositaria che garantisce la regolarità delle attività finanziarie poste in essere dalla SGR; 4

8 - Società di Revisione per la revisione contabile della struttura individuata; - Organo di Controllo, che inizialmente può essere costituito da personale delle 4 F.A. e in un secondo tempo da soggetti eletti da coloro interessati all'acquisto delle abitazioni. I vantaggi di una tale struttura, sostanzialmente simile ai cosiddetti FONDI COMUNI, sono i seguenti: - lascia la Difesa comunque svincolata da qualsiasi responsabilità patrimoniale; - garantisce agli acquirenti che il pagamento avvenga in maniera contestuale al titolo della proprietà, senza sorprese di sorta; - dà la possibilità, a chi non intende acquisirne la proprietà, di ricevere un'abitazione in uso, con patto di futura vendita nel caso cambiasse idea, pagando un corrispettivo modico, inferiore al normale affitto. 5

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