Servizio Scientifico Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
|
|
- Mariano Venturini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RELAZIONE SCHEDE ANNO 2013 SERVIZIO SCIENTIFICO (SERS) *************** Le schede riportate di seguito, elaborate nell ambito del Piano della performance, contengono, in sintesi, i principali obiettivi che il Servizio Scientifico, in accordo con la Direzione dell Ente, si prefigge di raggiungere per l anno Nelle schede sono state riportate le attività più significative legate allo svolgimento dei principali compiti cui il Servizio è preposto. Coerentemente con le mansioni assegnate al Servizio, le schede riguardano azioni ed attività finalizzate: al mantenimento ed al miglioramento della funzionalità degli ecosistemi naturali attraverso la tutela e la conservazione del patrimonio di biodiversità del parco; al miglioramento delle conoscenze ed all implementazione delle banche dati su flora e fauna selvatica; al miglioramento della gestione di situazioni problematiche.legate alla coesistenza della fauna selvatica con le attività agricole e zootecniche condotte nel territorio del parco; all aumento della consapevolezza e del senso di responsabilità nei confronti dell area protetta attraverso il miglioramento qualitativo dell attività di didattica ambientale e di educazione alla sostenibilità, rivolta sia agli studenti che agli adulti, siano essi residenti o turisti; Le quattro schede obiettivo del Servizio Scientifico si riferiscono a due aree strategiche: Ambiente e Governance e comportano la gestione di oltre euro, il 50% circa dei quali proviene da contributi comunitari o regionali. SCHEDA N. 1 - CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLA BIODIVERSITÀ, DEL PAESAGGIO, DELLA FUNZIONALITÀ DEGLI ECOSISTEMI E VALORIZZAZIONE DELLE ECONOMIE SOSTENIBILI. Sono inserite in questa scheda attività legate a finalità istituzionali dell Ente Parco. Il territorio dell area protetta è caratterizzato da elevata valenza naturalistica con presenza di forme geologiche e geomorfologiche (paesaggio), flora, vegetazione e fauna tipiche e peculiari, con presenza di specie animali e vegetali endemiche, relitte o comunque rare, inserite negli allegati delle Direttive Europee e/o nelle Liste Rosse. Tutte le attività inserite in questa scheda hanno come obiettivo la conservazione della biodiversità e del paesaggio, unitamente alla valorizzazione delle attività agricole e zootecniche attuate in modo sostenibile. Vengono, a tal fine, attuati: Progettazione e stesura di proposte progettuali in ambito regionale nazionale ed europeo Gestione di fondi comunitari dedicati alla conservazione della natura; Interventi di reintroduzione, monitoraggio e tutela del patrimonio faunistico; Controllo e gestione di popolazioni faunistiche problematiche ; 1
2 Monitoraggio dello stato sanitario della fauna selvatica; Interventi di primo soccorso su fauna selvatica ferita ed in difficoltà; Promozione e coordinamento di azioni di salvaguardia e gestione ambientale; Verifica della compatibilità ambientale di piani e progetti tramite rilascio di appositi atti; Interventi di monitoraggio e tutela del patrimonio vegetale; Collaborazione alla gestione forestale tramite esame delle Valutazioni d incidenza ambientale; Gestione di aree faunistiche e di orti botanici. Nell ambito del progetto Life ANTIDOTO, proseguiranno il monitoraggio del territorio da parte del Gruppo Cinofilo Antiveleno per la ricerca di esche e carcasse avvelenate con perlustrazioni preventive e d urgenza e le necroscopie di campo per l accertamento delle cause di morte su carcasse di domestici e selvatici sospettati di avvelenamento. Per quanto attiene al progetto Life CRAINAT, nel 2013 proseguiranno le Azioni C.11 e C.13 relative alla gestione dell incubatoio di Arsita, alla produzione di novellame e al rilascio in natura di Austropotamobius pallipes e l Azione E.9, relativa al monitoraggio del crostaceo nei siti di rilascio e nel sito sorgente del Tirino. Il progetto Life EXTRA, che termina ufficialmente il 31/03/13, prevede che entro il 30/06/13 vengano inviate alla Commissione Europea il rapporto finale e la rendicontazione finanziaria. Gli ultimi adempimenti connessi a quest ultima fase consistono nel coordinamento dei report tecnici e finanziari prodotti da tutti i partner del progetto che dovranno essere sottoposti alla verifica del monitor esterno. In questa fase, inoltre, dovranno essere aggiornati il sito web e definiti i prodotti previsti dal progetto. Nell ambito del progetto Life PRATERIE, che vede nel 2013 il suo primo anno di attività, saranno sviluppate le Azioni A1, A2, F1, di coordinamento e predisposizione degli atti di avvio del progetto e definizione dello staff. Nel 2013, per il progetto Life COORNATA, è previsto il proseguimento dell'azione C1 che prevede la cattura di camosci dalla Majella e dal Gran Sasso per reintrodurli sui Monti Sibillini e sul Sirente In particolare verranno completate le tre attività principali previste dal progetto: individuazione degli animali target e controllo pre-cattura; realizzazione delle catture; monitoraggio post prelievo del nucleo e pianificazione degli interventi successivi. Gli obiettivi saranno dunque quelli di progettare e costruire trappole idonee a catture singole e alla cattura contemporanea di più camosci, secondo i protocolli già elaborati nell ambito del progetto e la cattura e la traslocazione di almeno 20 esemplari dalla Majella e dal Gran Sasso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini e al Parco Regionale del Sirente - Velino. Gli importi di spesa previsti per il 2013 per l azione C1 sono di per la realizzazione delle attrezzature di cattura e di per le operazioni di monitoraggio, cattura e trasloco nelle altre aree protette degli esemplari di Camoscio appeninico. Per quanto concerne l azione C6, relativa al monitoraggio sanitario del bestiame pascolante in sintopia con il camoscio appenninico, oltre al consueto monitoraggio copro parassitologico, per l anno 2013 è prevista anche la realizzazione di un monitoraggio sierologico su campioni di sangue raccolti, per un indagine conoscitiva sulle malattie che 2
3 possono causare aborti nel bestiame. Agli allevatori che hanno aderito al progetto verranno forniti anche trattamenti antiparassitari fitoterapici per i capi allevati. Nell ambito dei finanziamenti regionali previsti per le aree sotto utilizzate (fondi FAS), il Servizio porterà avanti un progetto relativo ad interventi di ripristino e miglioramento pascoli nel territorio del Comune di Acquasanta Terme (AP), finanziato dalla Regione Marche. Per quanto attiene la gestione delle aree faunistiche e la gestione faunistica in senso più generale, verrà eseguita la manutenzione e la gestione ordinaria delle aree faunistiche (area del Camoscio di Farindola, del Cervo di Isola del Gran Sasso, del Gufo Reale di San Pietro, del Gambero di fiume di Arsita e del Sito di integrazione alimentare per uccelli necrofagi di Ofena). Proseguiranno l attività di monitoraggio e di gestione della fauna selvatica del parco, con particolare riferimento alle attività di censimento delle specie problematiche (cinghiale) e delle specie reintrodotte dall Ente (cervo, camoscio e capriolo). unitamente alla manutenzione ed all aggiornamento del materiale tecnico necessario per l esecuzione dei monitoraggi. Verranno inoltre proseguite le attività di monitoraggio faunistico, attuate mediante la tecnica del foto/video trappolaggio, iniziate nell ambito del progetto Life EXTRA, la cui continuazione costituisce uno specifico impegno, assunto dall Ente nei confronti della Commissione Europea nell ambito delle attività after Life. Relativamente all attività di Gestione del Centro Ricerche Floristiche dell Appennino (CRFA), proseguiranno le azioni di monitoraggio delle Emergenze Floristiche (Beni Ambientali Individui), in collaborazione con l Università di Camerino, l Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell Aquila ed il Coordinamento Territoriale per l Ambiente del Corpo Forestale dello Stato per il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nell ambito delle attività svolte dal Centro Ricerche Floristiche vi saranno anche l organizzazione e la supervisione delle attività di manutenzione ordinaria dell Orto Botanico di San Colombo. Si ritiene utile concludere la presente scheda ricordando che l attività istruttoria per la valutazione dell incidenza ambientale e della compatibilità con la normativa sulle aree protette di piani e progetti proposti sul territorio del parco, costituisce un impegno costante che coinvolge molte delle unità di personale tecnico che compongono il Servizio. In tale ambito rientrano l attività legata alla valutazione di incidenza del Piano del Parco e quella relativa ai pareri sulle osservazioni al Piano del Parco. SCHEDA N. 2 - AUMENTO DELLE CONOSCENZE E SINTESI DEI DATI. Per perseguire le finalità istituzionali dell Ente Parco è indispensabile conoscere il territorio in tutti i suoi molteplici aspetti (flora, vegetazione, fauna, tradizioni, storia ) anche al fine di valutare, redigere e sviluppare progetti concepiti in maniera migliore e più confacenti alle esigenze dell Ente. L aumento delle conoscenze, perseguito tramite la ricerca, lo studio delle pubblicazioni, la collaborazione agli studi delle Università e degli altri Enti di Ricerca è indispensabile al fine di un continuo miglioramento della conoscenza e, conseguentemente, del lavoro dell Ente Parco e della gestione del territorio. 3
4 Vengono, a tal fine, attuati: Promozione e coordinamento di ricerche scientifiche in autonomia o in collaborazione con Enti di Ricerca Divulgazione scientifica e naturalistica Gestione e implementazione delle collezioni (erbario, biblioteca, emeroteca) Costruzione e gestione database Redazione cartografie tematiche Coordinamento di tesi di laurea e dottorato Organizzazione di corsi di formazione e divulgazione di buone pratiche acquisite. Nell ambito del Progetto Life ANTIDOTO, relativamente all Azione D.2 il Servizio sarà impegnato nell organizzazione: di un convegno nazionale a Roma presso Ministero della Salute sulla Strategia contro l avvelenamento della fauna in Italia ; del III Corso di Formazione per l addestramento e l utilizzo dei Nuclei Cinofili Antiveleno; del Convegno Internazionale conclusivo del progetto. Per quanto attiene al progetto Life CRAINAT verrà realizzata una pubblicazione scientifica sui risultati del progetto. Nel corso dell anno 2013, il Servizio sarà impegnato nel progetto Predisposizione di indirizzi gestionali a integrazione della pianificazione esistente per la protezione e gestione dei siti Natura 2000 IT , IT , IT , IT , IT , IT nell ambito dei finanziamenti previsti dal P.S.R Regione Abruzzo Asse 3 Bando della Misura 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Grazie a tali finanziamenti verranno realizzati studi su specie ed habitat di interesse comunitario che consentiranno a questo Ente di integrare la Pianificazione del Parco già esistente con ulteriori misure ed azioni da intraprendere per la salvaguardia degli habitat e delle specie della Rete Natura 2000 ricadenti nel territorio dell area protetta. Verranno dunque realizzati i seguenti 10 studi: Studio su presenza e distribuzione di Succiacapre (Caprimulgus europaeus), Falco Pecchiaiolo (Pernis apivorus), Biancone (Circaetus gallicus) e Lodolaio (Falcus subbuteo) nei Siti Natura 2000 della Regione Abruzzo Studio della batracofauna dei Siti Natura 2000 della Regione Abruzzo Studio dell avifauna nidificante delle faggete dei Siti Natura 2000, con particolare riferimento al Picchio dorsobianco (Dendrocopos leucotos). Studio su presenza e distribuzione di Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax) nei Siti Natura 2000 della Regione Abruzzo. Studio della popolazione di Aquila reale (Aquila crysaetos) e Grifone (Gyps fulvus) nei Siti Natura 2000 della Regione Abruzzo. Analisi dei dati acquisiti nell ambito del progetto Atlante Uccelli Nidificanti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Studio su presenza e distribuzione di Moretta tabaccata (Aythya nyroca) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. 4
5 Redazione di una Carta dell uso delle fasce perifluviali e di un disciplinare per la gestione delle aree riparali nei Siti Natura 2000 della Regione Abruzzo. Studio sulla fauna ittica, redazione di una carta ittica, calcolo del Deflusso Minimo Vitale, predisposizione di un disciplinare per la pesca nel parco Studio sulle specie floristiche di Interesse Comunitario dei Siti Natura 2000 della Regione Abruzzo. Parallelamente il Servizio sarà impegnato nella predisposizione dei piani di gestione dei SIC delle regioni Lazio e Marche. Nell ambito di un azione di sistema che coinvolge tutti i Parchi Nazionali centro-appenninici sul tema: Conservazione e gestione degli ecosistemi forestali (boschi vetusti e aree aperte), resa possibile grazie alle risorse finanziarie previste dal Ministero dell Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (capitolo di bilancio 1551), nel corso dell anno 2013 verranno realizzati 4 progetti finalizzati al miglioramento delle conoscenze su alcuni aspetti della biodiversità degli ecosistemi forestali del parco: Studio sull organizzazione spaziale del Cinghiale; Studio sull ornitofauna dei boschi vetusti e delle aree boschive interessate da interventi di taglio; Studio sulla chirotterofauna degli ambienti forestali; Azioni per il contenimento di Senecio inaequidens. Nel 2013, il Servizio sarà impegnato poi nel processo di Catalogazione degli studi sulla consistenza del Capitale Naturale dei Parchi Nazionali, promosso dal Ministero dell Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Nell ambito del progetto Life PRATERIE, sarà sviluppata l azione A4, relativa all acquisizione di dati geografici e fotografici sulle aree maggiormente colpite da erosione o sovrapascolo. Con fondi del Bilancio ordinario, l Ente prenderà parte al progetto Conservazione del Lupo e mitigazione del conflitto nelle aree natura 2000 della Regione Marche ed il Servizio Scientifico curerà l affidamento dell incarico di monitoraggio, collaborerà alle attività di campo, parteciperà alla stesura della pubblicazione finale ed agli incontri di coordinamento. Nell ambito del progetto sono previsti l organizzazione di un corso per l Accertamento dei danni al bestiame causati dalla fauna selvatica destinato a veterinari e tecnici. Il Servizio sarà impegnato, ancora, nella realizzazione di un data base per l archiviazione dei dati faunistici del Parco che consenta una consultazione dei dati il più possibile rapida e precisa. Proseguirà, inoltre, l attività di gestione del data base floristico, di preparazione di campioni d erbario del Centro Ricerche Floristiche Appenniniche di Barisciano che, in collaborazione con l Università di Camerino e con L Ufficio Territoriale della Biodiversità dell Aquila organizzerà un convegno su status e prospettive di conservazione di un endemismo floristico del parco e delle aree immediatamente limitrofe ad esso: il Goniolimon italicum. Per quanto riguarda, infine, l organizzazione di corsi di formazione, verrà organizzato un corso di formazione per l accertamento e la valutazione dei danni al patrimonio agricolo, rivolto al personale del Coordinamento Territoriale per l Ambiente del Corpo Forestale dello Stato per il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. 5
6 SCHEDA N. 3 - DIMINUZIONE DEL CONFLITTO CON LE POPOLAZIONI LOCALI. Il territorio del Parco, oltre ad essere caratterizzato da notevoli valenze naturalistiche, estremamente interessanti dal punto di vista di molte discipline, ha la peculiarità di essere popolato in maniera relativamente intensa, alle quote più basse. Le popolazioni locali sono impegnate in molteplici attività tipiche e tradizionali che la stessa Legge Quadro sulle Aree Protette (L.N. 394/91) tutela (agricoltura e zootecnia locali prevalentemente di tipo estensivo). Alle quota più alte del Parco sono presenti, in maniera puntuale, ma significativa, impianti sportivi per lo sci alpino; tutto il territorio è interessato da una fitta rete sentieristica. Le attività antropiche, a volte, possono essere in contrasto con le finalità della conservazione della biodiversità e del paesaggio. In questi casi il lavoro si snoda attraverso una gestione partecipata delle attività (governance ambientale) prevista tra l altro anche dalla Legge n. 394/91, che prevede la partecipazione dei portatori di interesse nella stesura di Piano e Regolamento del Parco. Queste attività permettono la conservazione della biodiversità e del paesaggio e, nel caso dell agricoltura e zootecnia tipiche, contribuiscono alla conservazione della biodiversità coltivata ed allevata, nonché della biodiversità selvatica legata ai paesaggi agrari tradizionali. Vengono, a tal fine, attuati: Redazione di Piani e Regolamenti concertati Processi partecipativi per la gestione delle conflittualità Prevenzione danni fauna attraverso progettazione e realizzazione di interventi dedicati al miglioramento delle condizioni e delle attività delle aziende agricole e zootecniche; Controllo e supporto sanitario allevamenti e bestiame Gestione indennizzi danni fauna; Collaborazione alla organizzazione e regolamentazione dei flussi turistici/sportivi medie e alte quote; Nell ambito del progetto Life PRATERIE, saranno sviluppate le azioni: A3, relativa alla raccolta e all analisi delle normative comunali riguardanti l uso civico dei pascoli; A5, relativa alla valutazione delle problematiche gestionali legate all allevamento estensivo di bovini ed equini; A7 e C2, relative all identificazione degli allevatori interessati agli interventi strutturali per incoraggiare la pastorizia sui pascoli di elevato valore ambientale. C3, relativa all attività di concertazione per migliorare la gestione dei pascoli, attraverso la definizione di uno specifico regolamento. Le Azioni A.5/A.7/C.2/E.1. prevedono l assunzione a contratto di due tecnici veterinari, pertanto, nel 2013, il Servizio sarà impegnato nel completamento delle procedure per la selezione di due collaboratori veterinari. Nell ambito del progetto di ricerca IL PARCO IN ASCOLTO CONTINUA è previsto lo sviluppo del percorso partecipativo per la revisione del Regolamento danni fauna e l avvio 6
7 dell attività di ricerca sul campo, in particolare nei territori di Barisciano e Arischia individuati come casi di studio durante la prima fase della ricerca. Nell ambito del progetto Life COORNATA, proseguirà il supporto sanitario agli allevamenti con farmaci fitoterapici. Nell ambito delle attività previste dal progetto Predisposizione di indirizzi gestionali a integrazione della pianificazione esistente per la protezione e gestione dei siti Natura 2000 IT , IT , IT , IT , IT , IT , il Servizio si occuperà della gestione dei processi partecipativi relativi alla definizione ed all approvazione di disciplinari e regolamenti contenenti misure di conservazione per specie ed habitat di interesse comunitario. Utilizzando uno specifico finanziamento della Regione Abruzzo, nel 2013 prenderà inizio e verrà concluso un corso di formazione per Guardie Ecologiche Volontarie (GEV). Dando seguito ad un precedente progetto pilota di Human Dimension, condotto ad Amatrice nel periodo , verrà concretizzato il processo partecipativo finalizzato a promuovere la costituzione di soggetti giuridici locali, idonei ad effettuare la gestione dell attività di contenimento della popolazione di cinghiali. Nell ambito del progetto Conservazione del Lupo e mitigazione del conflitto nelle aree natura 2000 della Regione Marche il Servizio sarà impegnato nella preparazione e nella gestione di almeno un incontro partecipativo con le comunità locali sul tema della conservazione del Lupo. Relativamente all attività di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica al patrimonio agricolo, nel corso dell anno 2013, il Servizio sarà impegnato nelle procedure connesse alla realizzazione di una recinzione di protezione delle colture in pali di legno e rete metallica nel territorio del Comune di Barisciano, in località Pian delle Locce. Sempre nell ambito dell attività di prevenzione dei danni alle colture, il Servizio concluderà le procedure relative alla concessione in comodato gratuito di recinzioni in rete metallica e pali di legno e di recinzioni elettrificate, ad agricoltori particolarmente colpiti dai danni arrecati dalla fauna selvatica. Come tutti gli anni, il Servizio sarà impegnato nell attività di accertamento, valutazione e liquidazione dei danni al patrimonio agricolo e zootecnico. Il primo compito che verrà svolto in tale ambito consisterà nella revisione e nell aggiornamento del Regolamento e del Prezziario per l accertamento e la valutazione dei danni al patrimonio agricolo. SCHEDA N.4 AUMENTO DEL COINVOLGIMENTO DI SCUOLE, CITTADINI E ISTITUZIONI IN PERCORSI EDUCATIVI, INCONTRI L'art. 1, comma 3 della Legge 6 dicembre 1991, n. 394, stabilisce le finalità delle aree naturali protette, al punto c) recita: c) promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili. Pertanto una delle aree strategiche interessa l'informazione e l'educazione ambientale e la cittadinanza consapevole e responsabile, sia verso le comunità locali sia verso il visitatore. 7
8 Le attività che consentono il raggiungimento di questa finalità passano attraverso lo sviluppo di progetti e programmi specifici verso tre macro-soggetti del territorio: Scuole (insegnanti-studenti-genitori), Comunità locali (attori istituzionali e gruppi sociali diversi), Visitatori, principalmente da parte del Centro di Educazione Ambientale del Parco CEA CEDAP, coordinato dall Ufficio preposto. Gli obiettivi previsti per il 2013 saranno perseguiti attraverso lo sviluppo di tre principali linee di intervento: lo sviluppo di una progettazione partecipata: la formazione degli educatori ambientali e interpreti naturalistici la promozione di forme di comunicazione pubblica Anche nel 2013 le principali azioni del Servizio saranno finalizzate alla definizione del programma di attività del CEA, alla redazione delle relazioni di consuntivo 2012 e di programmazione 2013 richieste dalla Rete INFEA della Regione Abruzzo di cui il CEA è parte. L Ufficio Educazione Ambientale coordina le attività del Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Parco che è la struttura che si occupa dell educazione alla sostenibilità ambientale nel parco ed è riconosciuta dalla Regione Abruzzo in virtù dei requisiti previsti dalla L.R. 122/99. Il CEA è gestito da un associazione temporanea di imprese ATI CEA CEDAP composta da: L Associazione Interpreti Naturalistici (AIN) L Aquila La Scuola Verde s.c.r.l. di Isola del Gran Sasso (TE) L Associazione Abruzzo Arischia La Soc. Coop. IL BOSSO Bussi sul Tirino La Cooperativa CIEFIZOM Farindola Nell ambito delle attività svolte dal CEA saranno sviluppate alcuni progetti educativi: PARCO IN AULA: Sviluppo della undicesima edizione partita a gennaio 2013 e progettazione e avvio della dodicesima annualità per a.s Nonostante il numero delle adesioni al progetto siano in costante aumento, le restrizioni di bilancio consentono il solo obiettivo di mantenere il numero di ragazzi coinvolti nell ambito dell analogo programma sviluppato nel ANTIDOTO: per sensibilizzare i giovani al rispetto dei diritti degli animali e dell ambiente nella la lotta all'uso illegale del veleno si prevede di passare da 50 ragazzi coinvolti nel primo anno a circa 300 previsti sulla base di prime adesioni informali ricevute dalle scuole del Parco. La realizzazione è consentita da fondi comunitari previsti dall omonimo progetto. Settimana DESS in risposta all invito della Rete INFEA Regione Abruzzo, sarà assicurata, garantendo il massimo coinvolgimento degli attori del territorio, in particolare delle scuole e delle istituzioni locali prevedendo la partecipazione di almeno tre classi (70 ragazzi circa). La formazione degli educatori ambientali che operano nel CEA CEDAP persegue l obiettivo di migliorare l offerta qualitativa e quantitativa dei servizi di educazione ambientale rivolti alle scuole e alla comunità, innovando il profilo qualitativo dei laboratori didattici e del coinvolgimento delle comunità locali. Per il 2013 è prevista la co-organizzazione e la contestuale partecipazione alla formazione nell ambito del 8
9 progetto IL PARCO IN ASCOLTO CONTINUA, gestito da UNIVAQ-CARTOLAB. Gli operatori del CEA del Parco saranno soggetti attivi nella organizzazione della formazione ma anche soggetti in formazione insieme ad altri operatori che saranno invitati e opportunamente selezionati (tra 20 e 30 operatori in formazione). La formazione prevede oltre ad un incontro seminariale, laboratori sul territorio nei due casi studio di Arischia e di Barisciano. Ampliamento della rete degli Ecomusei del Parco e rafforzamento del CEA del Parco tramite la promozione di incontri tra il CEA del Parco ed altre realtà territoriali (Associazioni locali, gestori di musei e centri visita del Parco. Favorire l Accessibilità del Parco offrendo proposte e supporto alle attività delle Associazioni per i disabili quali Il Cireneo, Anfass, che, in passato, hanno già lavorato con il CEA del Parco) Nell ambito delle azioni previste dal progetti LIFE ANTIDOTO, saranno predisposti un bando per un incarico per attività di sensibilizzazione degli operatori turistici sul fenomeno dell avvelenamento della fauna selvatica e un bando per un incarico per il monitoraggio degli effetti e dei risultati che il progetto LIFE ANTIDOTO ha prodotto nel territorio del Parco e in Italia in termini di conoscenza e sensibilizzazione sul problema dell avvelenamento della fauna selvatica. Infine, nel contesto delle attività svolte dal Centro Ricerche Floristiche dell Appennino (CRFA) di Barisciano, saranno organizzate docenze ed attività didattico divulgative inerenti la flora del Parco e le tradizioni locali ad essa legate, con l obiettivo di mantenere il numero di partecipanti dell anno scorso. Assergi, 5 aprile 2013 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RICERCHE SCIENTIFICHE (DOTT.FEDERICO STRIGLIONI) 9
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliStruttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio
DettagliD I C H I A R A Z I O N E D INTENTI
D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliArt. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.
Legge regionale 21 aprile 2008, n. 11 Istituzione del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1.
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliBANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati
BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliALLEGATO A: LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DELLE PRIORITÀ D INTERVENTO
ALLEGATO A: LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DELLE D INTERVENTO PER LA CONSERVAZIONE DELL ORSO BRUNO MARSICANO Riduzione degli impatti legati alle attività antropiche (rif. azioni A1, A3, A4 e A5 del PATOM)
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliREGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011
REGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011 Codice DB1102 D.D. 24 novembre 2010, n. 1352 L.R. 63/78 art. 41. Affidamento all'ima Piemonte dell'incarico per la realizzazione di immagini fotografiche sul paesaggio piemontese
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliAVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ
Allegato alla determinazione n. 91 del 07.08.2009 AVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ 1. PREMESSA L Agenzia regionale denominata Conservatoria delle Coste della Sardegna è stata istituita con l art. 16 della legge
Dettagli1. Servizio / Ufficio! Politiche Ambientali. 2. Dirigente! Viviana De Podestà. 4. Referente per la comunicazione!
[13] 1. Servizio / Ufficio! Politiche Ambientali 2. Dirigente! Viviana De Podestà 3. Account! Vincenzo Terlizzi 4. Referente per la comunicazione! Maria Carla Cuccu 5. Referente sito web! Davide Lombardelli
DettagliDirezione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI
Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI Roma 27 marzo 2008 workshop Financing Natura 2000 PROGRAMMA S.A.R.A. Sistema Aree Regionali
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliArt. 1 (Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri )
Legge regionale 21 aprile 2008, n. 9 Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione del Parco
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliParco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD
Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliI punti di partenza: Direttiva Uccelli selvatici (79/409/CEE) 194 specie di Uccelli (allegato I) e specie migratrici
I punti di partenza: Direttiva Uccelli selvatici (79/409/CEE) 194 specie di Uccelli (allegato I) e specie migratrici Direttiva Habitat (92/43/CEE) 220 tipi di habitat (Al.I) e oltre 800 specie (Al.II)
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliBio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.
Biodiversità in rete. Studio di fattibilità della Rete Ecologica locale tra Adda e Lambro passando per il Monte Barro. Con il contributo di Il progetto nel suo contesto. Il presente progetto è stato presentato
DettagliSCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: COMUNE DI TORINO DI SANGRO Codice di accreditamento: NZ02655 Albo e classe di iscrizione:
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliFunzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità
Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (periodo di riferimento: 2013/2015; allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 7/2013) 1. Introduzione: organizzazioni e funzioni
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliLa Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia
Tavola rotonda: L ISPRA e il Sistema Paese sui temi della Biodiversità La Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia Obiettivo strategico: tutelare la Biodiversità
DettagliPSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT
PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO
REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master
Dettaglidegli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Ai Consiglieri Nazionali Ai componenti il Comitato Amministratore AGROTECNICI/ENPAIA LORO SEDI e-mail
Roma, 12 marzo 2013 Prot. n. 1130/ARA OR/ml Oggetto: competenze professionali in valutazioni di incidenza ambientale. Direttiva n. 92/43/CEE e DPR n. 357/1997. Circolare pubblica. Ai Presidenti dei Collegi
DettagliDirezione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO
DettagliDescrizione sintetica delle attività da svolgere
Regione Puglia Ufficio Parchi e Tutela Biodiversità Avviso pubblico di manifestazione di interesse per le associazioni di volontariato in campo ambientale. Nell ambito del progetto BIG - Migliorare governance
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella
DettagliCOMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco
COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SOVVENZIONI ED ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI GIOVANILI, NONCHE DI ASSOCIAZIONI
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
Dettaglisis i tema m o ga g ni n c i o o d i d i a ree p r p ot o ette
La Lombardia è stata la prima regione a dotarsi di un sistema organico di aree protette (l.r. 86/1983), che comprende: 24 Parchi regionali, 13 Parchi naturali, 65 Riserve naturali, 32 Monumenti naturali.
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliQUALIFICAZIONE, AGGIORNAMENTO, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEDICATO ALL ATTIVITA ISPETTIVA
DEDICATO ALL ATTIVITA ISPETTIVA Fasi Formazione di base Addestramento specifico Esperienza professionale nel settore agricolo e/o agro-alimentare Esperienza di audit Attività 1. Laurea e diploma secondo
DettagliProgrammazione finanziaria 2007-2013 e gestione dei Siti Natura 2000 D.ssa Tina Guida
Regione Lazio Area Natura 2000 e Osservatorio Regionale per l Ambiente Roma 27 marzo 2008 Programmazione finanziaria 2007-2013 e gestione dei Siti Natura 2000 D.ssa Tina Guida SITI NATURA 2000 LAZIO DGR
DettagliAQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA
AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione
DettagliParc Adula Progetto di parco nazionale. Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi
Parc Adula Progetto di parco nazionale Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi 1 Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi, Associazione Parc Adula, Marzo 2011 Missione Il progetto Parc Adula si prefigge
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliTutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale
LEGGE REGIONALE 22/04/2002, N. 11 Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale Art. 1 (Finalita ) 1. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia favorisce e promuove, nell ambito
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliCITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012
PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,
DettagliCarta dei Servizi Servizio Marketing e Turismo
Promozione Carta dei Servizi Servizio Marketing e Turismo Concessione contributi, finanziamenti e patrocini. Contributi e patrocini possono essere concessi per interventi, opere, iniziative e attività
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliCOMPETENZE DEI SERVIZI. 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21)
COMPETENZE DEI SERVIZI 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21) a) la partecipazione, su delega dell Autorità di Gestione, ai Comitati di Sorveglianza nazionali e regionali, ai gruppi
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
Dettaglivalutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;
REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliScheda Progetto L.R. 46/95 Annualità 2008
ALLEGATO Scheda Progetto L.R. 6/9 Annualità 008 Comune Capofila di Porto Sant Elpidio Ambito Territoriale Sociale N Ambito Sociale n 0 Popolazione 8.8 Il Progetto è stato presentato in ٱSingola Forma ٱAssociata
Dettagli- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali
OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
Dettagliproposta di legge n. 376
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 376 a iniziativa del Consigliere Solazzi presentata in data 25 novembre 2013 TUTELA DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO SOGGETTO A PREDAZIONE pdl 376 REGIONE
DettagliIL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE
18 IL VOLONTARIATO Il volontariato di Protezione Civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito l'italia negli ultimi 50 anni: l'alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del
DettagliPOR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura
Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliDavid Bianco - Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale
Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell Abbadessa Parchi e Riserve dell Emilia Romagna David Bianco - Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale Che cosa fa un Parco naturale?
DettagliManuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE
Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione In riferimento alla normativa vigente (leggi 104/92, 170/2010 e direttiva del Miur sui BES del 27/12/2012) si è costituito dallo scorso a.s.
DettagliAIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa
AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliVersione: 2/2015 (19/06/2015) Stato: Approvato
Programma di attività di SERVIZIO SPORTELLO REGIONALE PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Versione: 2/2015 (19/06/2015) Stato: Approvato Responsabile: SACERDOTI RUBEN Email: SportelloEstero@regione.emilia-romagna.it
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliSistema di gestione della Responsabilità Sociale
PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema
DettagliLA GIUNTA COMUNALE DELIBERA
Su relazione dell assessore Stefano Pellizzon LA GIUNTA COMUNALE Richiamato l art. 3 dello Statuto del Comune Sviluppo sociale, culturale ed economico ed in particolare il comma 1), nel quale si dichiarano
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliCarta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010
Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Club Alpino Italiano Gruppo Regionale Lazio. in tema di Collaborazione formativa
PROTOCOLLO D INTESA TRA L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e Club Alpino Italiano in tema di Collaborazione formativa L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO, di seguito denominato USR Lazio,
DettagliGESTIONE DELLA FORMAZIONE E
08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.
DettagliALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO
ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività
DettagliWorkshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche
Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014 RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche 1 Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale..
DettagliPromozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità)
Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ Art. 1 (Finalità) 1. La presente legge disciplina le procedure di individuazione e di riconoscimento dei Distretti Agroalimentare
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale
Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Il decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile
DettagliREGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
DettagliClub di prodotto Parteolla e Basso Campidano
Club di prodotto Parteolla e Basso Campidano Piano di attività Premessa Il territorio del Parteolla e Basso Campidano, puntando sulla qualificazione e promozione unitaria delle eccellenze locali, ha identificato
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliAggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS
Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane
DettagliPROPOSTA DI LEGGE I CONSIGLIERI. Giancarlo D'Anna (primo firmatario)
PROPOSTA DI LEGGE Norme per l'educazione alimentare, la valorizzazione e l utilizzo delle produzioni biologiche e tipiche, tradizionali locali e la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva.
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente
PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
Dettagli