EVENTI ALLUVIONALI DEI GIORNI 27 APRILE-19 MAGGIO 2013 IN PIEMONTE
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- Bernadetta Sorrentino
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1 EVENTI ALLUVIONALI DEI GIORNI 27 APRILE-19 MAGGIO 2013 IN PIEMONTE TORINO, 14 GIUGNO 2013 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste
2 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste Corso Bolzano, Torino direzioneb14@regione.piemonte.it telefono: fax:
3 Gli eventi meteopluviometrici del 27 aprile-19 maggio 2013 in Piemonte EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI Gli eventi meteopluviometrici del 27 aprile-19 maggio 2013 in Piemonte Il presente documento rappresenta una sintesi dei due rapporti di evento, redatti rispettivamente in data 13 e 29 maggio 2013, dalla Direzione OO.PP., Difesa del Suolo ed Economia Montana a Foreste della Regione Piemonte. I rapporti sono disponibili sul sito della Regione Piemonte In Piemonte, la primavera 2013 è stata caratterizzata da intense precipitazioni che hanno interessato la regione a più riprese a partire da inizio marzo; dalla seconda metà di aprile al 20 maggio una serie di eventi hanno determinato una pioggia cumulata media sul piemonte di 350 mm con i valori più elevati nei bacini dell Orco, Stura di Lanzo, Sesia e Toce con oltre 600 mm. Figura 1 precipitazioni cumulate in Piemonte nel periodo 1 marzo-19 maggio 2013 Per un periodo più ampio, 1/3-19/5 2013, i massimi di precipitazione cumulata sono stati (fig. 1): 1158 mm a Montecrestese (VB); 1146 mm a Trivero (BI); 1117 mm a Traversella (TO) e Corio (TO); 679 mm ad Angrogna (TO); 612 Briga alta (CN). In altri termini, le precipitazioni di tale periodo hanno uguagliato o superato le precipitazioni media annue regionali. In due periodi, in particolare, le precipitazioni hanno raggiunto valori tali da innescare effetti al suolo anche rilevanti: 27 aprile-2 maggio e maggio. A partire dalla giornata di venerdì 26 aprile e, con particolare veemenza, il pomeriggio di sabato 27 aprile 2013, violenti fenomeni temporaleschi hanno colpito con notevole intensità un estesa fascia montana e pedemontana nord orientale del Piemonte. Le zone in cui si sono rilevati maggiori effetti sono state il Canavese, l Eporediese e la Valchiusella, gran parte del Biellese, la media e bassa Valsesia e parte del Verbano Cusio Ossola. Il giorno 2 maggio un violento nubifragio ha colpito un settore della bassa Langa Cuneese. Fenomeni isolati di intensità minore hanno altresì interessato altre aree della fascia pedemontana/collinare. 1
4 In continuità con gli eventi di cui sopra, precipitazioni piovose molto persistenti, abbondanti e diffuse su tutto il territorio regionale, contrassegnate in alcuni casi da picchi di intensità molto forte, hanno continuato a colpire nel mese di maggio 2013, fino a domenica 19, l intero territorio piemontese. Il 15 maggio 2013 un estesa saccatura sull Europa occidentale ha convogliato correnti meridionali umide sul Piemonte provocando precipitazioni diffuse, con un intensificazione dei fenomeni nelle successive ore, in particolare sul settore settentrionale e sulle zone al confine con la Liguria. Il 16 maggio 2013 l area di bassa pressione responsabile del maltempo ha continuato a convogliare aria umida ed instabile sul nordovest. Nel pomeriggio del 17 maggio locali condizioni di marcata instabilità postfrontale hanno determinano rovesci e temporali, in particolare sulla fascia pedemontana occidentale, dove la convergenza di correnti meridionali in quota ed orientali nei bassi strati ha causato fenomeni molto forti con abbondanti grandinate sulle Valli di Lanzo e sul Canavese. I massimi di precipitazione oraria si sono registrati a Front (TO) con 40.4 mm, Locana (TO) con 32.6 mm e Corio (TO) con 32.2 mm. In Val Soana tra le ore 12 e le 20 sono stati registrati a Rosone (TO) 83.6 mm ed a Bertodasco (TO) 80.8 mm. Il 18 maggio 2013 il flusso di masse umide in quota ha determinato una convergenza a ridosso della fascia pedemontana nordoccidentale, con un ulteriore intensificazione dei fenomeni. Nella mattinata del 19 maggio 2013 i fenomeni si sono gradualmente esauriti. Nel corso del periodo considerato, gli effetti delle precipitazioni al suolo si sono spesso sovrapposti ed amplificati anche per la ormai ridotta capacità dei suoli di assorbimento delle acque. Ne è prova la piena del fiume Po, che ha raggiunto più volte la soglia di attenzione a causa dell innalzamento generale dei livelli idrici dei suoi tributari. Per tutto il periodo 27 aprile -19 maggio la competente Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste, si è organizzata per far fronte all emergenza. Lo schema organizzativo messo in atto ha previsto: attivazione della sala operativa di Protezione Civile regionale quale riferimento per tutte le attività concernenti la fase emergenziale. attività di ricognizione, censimento ed analisi dei danni da parte degli uffici tecnici della Direzione. Nel corso degli eventi è stata condotta una periodica attività di informazione attraverso l emanazione di Comunicati stampa riportati sul sito Web della Regione. Per quanto riguarda l impiego del Volontariato, si sono registrati interventi, di supporto alla gestione delle attività di presidio del territorio, sorveglianza e contenimento degli effetti degli eventi in circa 50 comuni, impiegando complessivamente circa 500 volontari. Gli effetti al suolo delle precipitazioni sono stati rilevanti e localmente gravi. I Comuni maggiormente interessati dagli eventi (fig. 2), che coprono complessivamente una superficie dell ordine dei 4000 km 2, sono circa 150. La popolazione residente in detti Comuni risulta essere di circa abitanti. A questi si aggiungano alcune decine di comuni ove vengono segnalati danni ad infrastrutture di competenza provinciale. Nell area colpita sono presenti importanti vie di collegamento, anche internazionali. Sono stati segnalati, inoltre, numerosi e diffusi danni alle diverse piste, mulattiere e tratturi ad uso agro-silvopastorale, inducendo un evidente disagio in un territorio montano ad alta vocazione di utilizzo e valorizzazione dei pascoli e del patrimonio colturale. Le amministrazioni comunali, supportate dai Tecnici della Direzione Regionale OO.PP. Difesa del Suolo ed Economia Montana a Foreste hanno emesso circa 150 ordinanze volte a evitare il peggioramento delle situazioni in atto, per lo sgombero di edifici, per il blocco della viabilità e per l effettuazione dei primi interventi. In totale le persone temporaneamente evacuate sono state un centinaio. Numerosi sono stati i disagi e gli impatti sulla collettività sia relativamente alla normale convivenza sociale sia, segnatamente, all assetto e al patrimonio economico. A causa degli intensi fenomeni si sono registrati casi di interruzione della viabilità dovuti sia ad attività dei corsi d acqua che a movimenti di versante; frequenti i casi di isolamento di frazioni, allagamento di edifici, trasporto e deposito di materiale in carico ai corsi d acqua, esondazioni, intasamento e rigurgito della rete di smaltimento acque reflue, ostruzione di attraversamenti, cedimenti di muri, asportazione del manto stradale, episodi di persone intrappolate in auto ecc.. 2
5 Gli eventi meteopluviometrici del 27 aprile-19 maggio 2013 in Piemonte Figura 2 Quadro complessivo dei comuni maggiormente colpiti nel periodo 27 aprile-19 maggio
6 I principali effetti rilevati sono i seguenti: fuoriuscita di numerosi corsi d acqua della rete idrografica minore con alluvionamento di aree abitate; crisi delle reti urbane di smaltimento delle acque superficiali non adeguate alla caratura dei nubifragi; dissesto delle pavimentazioni urbane a causa del ruscellamento concentrato; dissesti diffusi (sia di tipo funzionale che strutturale) sulla viabilità provinciale, comunale e agro-silvopastorale per allagamenti o frane; numerosi danni a strutture private, per frana od allagamento; riattivazione di alcuni grandi fenomeni franosi permanenti, con evoluzione ed aggravamento di casi puntuali pregressi. Per quanto attiene ai fenomeni franosi di taglia media e grande occorre notare come molti effetti si paleseranno nelle settimane o nei mesi successivi agli eventi, in quanto tali fenomeni potrebbero ancora evolvere nel medio termine causa la risposta differita che presentano rispetto al picco di precipitazione. Valutazioni precise degli effetti legati a tali dislocazioni saranno possibili solo a seguito di apposite campagne di rilievi e monitoraggio. Precisato quanto sopra, si può asserire che: le parti del territorio che sono state oggetto di adeguate attenzioni negli anni passati, con la realizzazione di opere e di interventi consoni alla tutela dei luoghi e dei beni non hanno evidenziato problemi di grande rilievo; in generale i problemi idraulici si sono manifestati in modo particolarmente significativo sui corsi d acqua minori con il coinvolgimento di porzioni di abitati; si registra un certo numero di effetti indotti da frane che interessano soprattutto la rete stradale, le infrastrutture acquedottistiche e fognarie, nonché da dissesti idraulici sul reticolo minore che in genere rivestono caratteristiche di notevole urgenza a tutela della pubblica incolumità e igiene; i rapporti di evento redatti dalla Regione Piemonte il 13 ed il 19 maggio 2013 contengono una prima valutazione di massima degli interventi necessari. Alcuni interventi tra quelli proposti sono assolutamente da realizzarsi a breve per evitare l innesco incontrollato di conseguenze peggiori in caso di reiterazione dei fenomeni; in taluni casi si sono rimarcati gravi problemi in presenza di note e conclamate situazioni di dissesto che necessitano di una radicale soluzione; si sono localmente manifestati anche episodi di particolare intensità, con allagamenti e forte grandine che ha localmente indotto gravi danni all agricoltura con sensibili riduzioni stimate della produzione agricola per l anno in corso. la vulnerabilità del territorio è confermata soprattutto in concomitanza di intenso utilizzo dei suoli; la distribuzione nel tempo e nello spazio delle precipitazioni ha limitato l insorgere di criticità lungo il reticolo idrografico principale. Nella massa dei casi gli oneri necessari per il ripristino delle infrastrutture primarie danneggiate e la mitigazione del rischio per le popolazioni trascendono le capacità economiche delle singole amministrazioni. Come noto, infatti, i comuni piemontesi, quelli alpini in particolare, hanno dimensioni, popolazione, e di conseguenza risorse, estremamente limitate. Gli eventi dal 27 aprile al 19 maggio 2013 hanno comportato danni complessivamente valutabili nell ordine dei 56 M. La tabella della pagina seguente riassume il quadro dei fabbisogni. Quanto sopra con esclusione dei ristori ai privati, di incerta quantificazione ma numerosi a causa dei dissesti occorsi. La raccolta delle segnalazioni relative ai danni a soggetti privati, peraltro, è demandata ai singoli comuni ed è ancora in corso. Le strutture della Regione Piemonte sono istituzionalmente competenti al coordinamento degli interventi ed alla gestione delle operazioni di rientro alla normalità, successivamente alla durata dello stato di emergenza. Con le note a data del 3 e del 24 maggio 2013 è stata richiesta al Dipartimento di Protezione Civile la dichiarazione di stato di emergenza ai sensi della legge 225/1992; l istruttoria del Dipartimento stesso è risultata positiva e si è in attesa, nel giro di pochi giorni, della Deliberazione del Consiglio dei Ministri per il riconoscimento richiesto. 4
7 Direzione Opere pubbliche, difesa del suolo ed economia montana e foreste Quadro sinottico del fabbisogno per il ripristino dei danni causati dalle piogge verificatesi tra il 27 aprile e il 19 maggio 2013 con esclusione dei danni a privati Stime danni eventi aprile-maggio Comuni e altri soggetti già eseguite ancora da eseguire a evento 27 aprile- 2 maggio valutazione economica accertata , , , ,77 b1 valutazione economica preliminare stimata , , , ,00 evento maggio Somma urgenza Interventi urgenti b2 di cui già accertata , , ,00 Totale a+b , , , ,77 Totali Stime danni eventi aprile-maggio Amministrazioni provinciali già eseguite Somma urgenza ancora da eseguire Interventi urgenti a evento 27 aprile- 2 maggio valutazione economica accertata , , , ,00 b1 evento maggio valutazione economica preliminare stimata , , , ,00 Totale a+b , , , ,00 Totali Stime danni eventi aprile-maggio Totale complessivo già eseguite ancora da eseguire a evento 27 aprile- 2 maggio valutazione economica accertata , , , ,77 b1 valutazione economica preliminare stimata , , , ,00 evento maggio Somma urgenza Interventi urgenti b2 di cui già accertata , , ,00 Totale a+b , , , ,77 Totali N.B. Per l'evento dei giorni 27 aprile - 1 maggio i dati economici sono sostanzialmente consolidati. Per l'evento dei giorni maggio le ricognizioni, alla data del 14 giugno, sono in piena attuazione e i dati sono stimati per proiezione sulla base di quanto già verificato sia dagli uffici regionali sia da quelli provinciali per le opere di rispettiva competenza
8 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste Corso Bolzano, Torino direzioneb14@regione.piemonte.it telefono: fax:
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