I= Fax Roma, 6 marzo 2007

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Jacopo Cappelli
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Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Segreteria Generale: Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma Tel. 06.3975901 (6 linee r.a) I= Fax 06.

it Roma, 6 marzo 2007 Dottore Fedele Confalonieri Presidente di MEDIASET MILANO E, per conoscenza: Dottore Massimo DONELLI Direttore CANALE 5 COLOGNO

Penitenziaria ROMA Egregio Dottor Confalonieri, intervengo dopo la messa in onda, ieri 5 marzo 2007, della prima puntata della mini serie "Donne

Sono stati infatti tantissimi gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria che mi hanno sollecitato a scriverle perché si sono sentiti offesi,

Nulla di quanto si è visto corrisponde alla realtà della quotidiana vita penitenziaria - tutt'altro!

1 Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Segreteria Generale: Via Trionfale, 79/A Roma Tel (6 linee r.a) I= Fax info@sappe.it Roma, 6 marzo 2007 Dottore Fedele Confalonieri Presidente di MEDIASET MILANO E, per conoscenza: Dottore Massimo DONELLI Direttore CANALE 5 COLOGNO MONZESE Senatore Clemente MASTELLA Ministro della Giustizia Ministero della Giustizia ROMA Presidente Ettore FERRARA Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ROMA Egregio Dottor Confalonieri, intervengo dopo la messa in onda, ieri 5 marzo 2007, della prima puntata della mini serie "Donne sbagliate" in prima visione tv su Canale 5. Sono stati infatti tantissimi gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria che mi hanno sollecitato a scriverle perché si sono sentiti offesi, mortificati ed umiliati per come la citata Jiction ha inteso rappresentare il lavoro dei poliziotti penitenziari. Nulla di quanto si è visto corrisponde alla realtà della quotidiana vita penitenziaria - tutt'altro! -, ma la ricaduta negativa che essa ha prodotto verso un'opinione pubblica che sconosce del tutto il mondo del carcere e men che meno di chi in esso lavora 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno, è semplicemente dirompente e inaccettabile. E' semplicemente indecente avere rappresentato il lavoro delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria ad un tale livello denigratorio che non Vi fa certo onore. Ci vuole dawero dell'ignoranza e della malafede a immaginare che in un carcere possa accadere le seguenti cose:

Telefonini che passano tranquillamente all'interno delle sezioni detentive, detenute che si aprono e chiudono le celle da sole, colleghi Big Gim che stanno di piantone fuori dagli Istituti, colleghe

le pile che rendono al massimo... Tutto questo è un'offesa inaccettabile alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria!

2 Telefonini che passano tranquillamente all'interno delle sezioni detentive, detenute che si aprono e chiudono le celle da sole, colleghi Big Gim che stanno di piantone fuori dagli Istituti, colleghe che si fanno trovare fuori dal carcere con le chiavi in mano in attesa che arrivino le arrestate o, dulcis in fùndu, colleghi che per flirtare con le detenute si fanno chiamare Duraceli, proprio come le pile che rendono al massimo... Tutto questo è un'offesa inaccettabile alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria! I1 carcere, oggi, si configura quasi come una discarica sociale, un grande magazzino dove la società, senza eccessive remore, continua a riversare tossicodipendenti, malati di AIDS, extracomunitari, malati di mente, pedofili, mafiosi e camorristi, prostitute, travestiti e transessuali, tutto ciò che non si vuole vedere sotto casa e nelle strade. In mezzo a loro, spesso isolato se non dimenticato, il più delle volte anche giovane, l'agente di Polizia penitenziaria, che deve rappresentare la dignità e la legalità dello Stato, la Legge. La rappresenta da solo, con la sua divisa, con la sua coscienza professionale, con il suo coraggio, con il suo rischio. 24 ore su 24,365 giorni all'anno. Rappresenta, dunque, la Legge e la sicurezza della società. E merita rispetto. Cosa che la Vostra mini serie "Donne sbagliate" non solo non fa, ma anzi preferisce mortificarci, umiliarci, offenderci. Non lo accettiamo perché non lo meritiamo. E' per questo che chiedo siano formulate le Sue scuse e quelle degli autori della mini serie televisiva alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Certo di un Suo riscontro, porgo distinti saluti.

3 Ministero della Giustizia Rassegna Stampa mercoledì 7 marzo 2007 Data pubbl.: 07/03/2007 Estratto da pag. 32 Polizia penitenziaria: «Donne sbagliate» di Canale 5 offensivo ROMA. DU~= presa di osizione del Sappe, il indacato autonomo della Polizia penitenziaria, contro la mini serie «Donne sb liate» in prima visione N suounale 5 lunedì sera e ieri. Sotto accusa «la rappresentazione che la fìction fa degli appartenenti al Corpo di Polizia, ridicolinati ed offesi)) afferma il segretario generale a iunto del sindacato R oberto Martinelli. Una lettera di protesta è stata inviata al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, al direttore di Canale 5, Massimo Donelli, al Ministro della Giustizia Clemente Mastella ed al Capo dell'amministrazione Penitenziaria Ettore Ferrara. Pag. 41

4 Ministero della Giustizia Rassegna Stampa mercoledì 7 marzo 2007 Data pubbl.: 07/03/2007 Estratto da pag. 36 FICTION SOTTO ACCUSA La Polizia Penitemiaria contro Canale 5 (("Donne sbagliate" ci ridicolizza)) Dura presa di posizione del Sappe, 21 Sindacato autonomo deiia Polida penitenziaria, contro la mini sede "Donne sbagliate" su Canale 5 ieri e Paltroied. Sotto accusa«larappresentazione che la fiction fadegli appartenenti al Corpo di Polizia, ridicolhati ed offesi)), afferma il segretario generale Roberto Martinelli. Unalettera di protesta è stata inviata al presidente di Mediaset Fedele Confdoiueri, al direttore di Canale 5, Massimo Donelli, 4 Ministro deiia Giustizia Clemente Masteliaed al Capo deii'amministrazione PenitenziariaEttore Ferrara. - i Pag. 42

5 Ministero della Giustizia Rassegna Stampa IL UTTIND -r T LA POLEMICA La polizia penitenziaria contro «Donne sbagliate» - ROMA La prima parte di ((Donne sbagliate)), la fiction di Canale con Manuela Arcuri, Nancy Brilli (nella foto) e Virna Lisi nel ruolo di detenute, subisce due sconfitte: è battuta negli ascolti dalla prima parte di ~(Pompei)~, su Raiuno ( spettatori con il 26,52 di share contro ), e riceve la dura protesta del sindacato della polizia penitenziaria (il Sappe). Sotto accusa è (da rappresentazione che la fiction fa degli appartenenti al corpo di polizia, ridicolizzati e offesi,) afferma il segretario aggiunto del sindacato, Roberto Martinelli. In una lettera indirizzata a Mediaset e al ministrom;istella, il Sappe scrive: (<Nulla di si è visto corrisponde alla realtà della vita penitenziaria, ma la ricaduta L negativa che essa ha prodotto nel pubblico che non conosce il mondo del carcere è dirompente e inaccettabile)) mercoledì 7 marzo 2007 Data pubbl.: 07/03/2007 Estratto da pag. 24 Pag. 43

6 CORRI$B~ DELLA SERA mercoledì 7 marzo 2007 Ministero della Giustizia Rassegna Stampa Data pubbl.: 07/03/2007 Estratto da pag. 55 \ Il sindacato Sappe contesta Canale5 per {(Donne sbagliate)) ambientato in un carcere ((Quella fiction offende i poliziotti» 1 MIMO - Dura presa di posizione del Sappe, il Sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria, contro la miniserie Donne sbagliate in prima visione tv su Canale 5 l'altra sera e ieri. Sotto accusa.la rappresentazione che la fiction fa degli appartenenti al Corpo di Polizia, ridicolizzati ed offesi» afferma il segretario generale aggiunto del sindacato Roberto Martineiii. Una lettera di protesta, firmata dal sewetario ~enerale Mediaset ~edele Confalonieri, al direttore di Canale 5, Massimo Donelli, ai Ministro del-i- Mas t e u a p o deli'amministrazio-itenziaria Ettore Faara. (<Nulla di quanto si è visto corrisponde alla realtà della quotidiana vita penitenziaria La Arcuri in *Donne sbagliate. -si legge nella lettera - ma la ricaduta negativa che essa ha prodotto nell'opinione pubblica che non conosce del tutto il mondo del carcere e men che meno di chi in esso lavora 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno, è semplicemente dcompente e inaccettabile*. *E semplicemente indecente - scrive ancora il Sappe - avere rappresenta- to Li lavoro delie donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria ad un tale livello denigratorio. Con telefonini che passano tranquillamente ali'interno delle sezioni detentive, detenute che si aprono e chiudono le ceiie da sole, colleghi Big Gim che stanno di piantone fuori dagli Istituti, colleghe che si fanno trovare fuori dal carcere con le chiavi in mano in attesa che arrivinole arrestate o colleghi che per flirtare con le detenute si fanno chiamare Duracell, proprio come le pile che rendono al massimo*. Polemiche o meno, la sfida tra le fiction sulle ammiraglie Rai e Mediaset ha visto il peplum Pompei (Raiuno) prevalere sulle Donne sbagliate con Manuela Arcuri: telespettatori (26,5270 di share) contro 4,969,000 (19,51%). Oggi il nuovo verdetto dell'audite1. - Pag. 45

Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Segreteria Generale: Via Trionfale, 79/A 00136 Roma Tel. 06.3975901 (6 linee r.a) Fax 06.39733669 Email: info@sappe.

7 Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Segreteria Generale: Via Trionfale, 79/A Roma Tel (6 linee r.a) Fax TV: SAPPE CONTRO 'DONNE SBAGLIATE', SCRIVE A CONFALONIERI E MASTELLA Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Dura presa di posizione del SAPPE, il Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria, contro la mini serie 'Donne sbagliate' in prima visione tv su Canale 5 ieri sera ed oggi. Sotto accusa "la rappresentazione che la fiction fa degli appartenenti al Corpo di Polizia, ridicolizzati ed offesi" afferma il segretario generale aggiunto del sindacato Roberto Martinelli. Una lettera di protesta, firmata dal segretario generale del SAPPE Donato Capace, e' stata inviata al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, al direttore di Canale 5, Massimo Donelli, al Ministro della Giustizia Clemente Mastella ed al Capo dell'amministrazione Penitenziaria Ettore Ferrara. "Nulla di quanto si e' visto corrisponde alla realta' della quotidiana vita penitenziaria -si legge nella lettera- ma la ricaduta negativa che essa ha prodotto nell'opinione pubblica che non conosce del tutto il mondo del carcere e men che meno di chi in esso lavora 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno, e' semplicemente dirompente e inaccettabile".

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