Ragioni e sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelto

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1 Affidamento del Servizio di Refezione Scolastica nelle scuole del territorio comunale. Relazione di conformitã ai requisiti dell'ordinamento europeo e definizione degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale (comma 20, art. 34 D.L. 179/2012 convertito con l. 221/2012). La presente relazione e' finalizzata ad evidenziare le ragioni ed il rispetto della sussistenza dei requisiti previsti dalla disciplina comunitaria in relazione alle procedure aperte da parte del Comune di Mentana del Servizio di Refezione Scolastica nelle scuole del territorio comunale, nonché a presentare gli obblighi di servizio pubblico universale e ad indicare le compensazioni economiche poste a carico dell'ente, nel rispetto di quanto previsto dal comma 20, art. 34 del D. L. 179/2012 convertito in L. 221/2012 che di seguito si richiama: "Per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto della disciplina europea, la parità tra gli operatori, l'economicità della gestione e di garantire adeguata informazione alla collettività di riferimento, l'affidamento del servizio è effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell'ente affidante, che da conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste". Premessa Il Servizio di Refezione Scolastica e' uno degli interventi che concorre all'effettiva attuazione del diritto allo studio, facilitando la permanenza nella scuola di competenza da parte dell'utenza a fronte di orari prolungati oltre le ore 14.00, mantenendo così l'istituzione Scolastica quel suo ruolo di agenzia secondaria di educazione per i minori. Il Servizio di Refezione Scolastica è svolto nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I grado dislocate sul territorio comunale con un'utenza giornaliera presunta di circa 1200 pasti erogati in favore degli alunni e dei docenti. I pasti sono preparati quotidianamente a garanzia di salubrità e naturalità degli alimenti. I pasti pronti vengono trasportati presso i refettori dove non ci sono centri cottura e somministrati agli alunni dagli assistenti di sala mensa. Il cibo trasportato, per garantire condizioni igieniche ottimali, deve rispondere a precisi requisiti tra i quali, il più importante, è il mantenimento di una temperatura tale da non permettere lo sviluppo di cariche batteriologiche. Tutto il lavoro, dall'acquisto delle derrate, alla produzione, preparazione, trasporto (ove previsto), sporzionatura fino alla pulizia finale dei refettori, compresi anche la rilevazione delle presenze, la prenotazione dei pasti e la riscossione delle tariffe, è svolto in concessione e regolato da un apposito Capitolato.

2 Il controllo della qualità del Servizio si attua durante tutto l'anno scolastico attraverso una rete di verifiche a campione che permette di risolvere nell'immediato eventuali disfunzioni che dovessero verificarsi e di tenere costantemente sotto controllo gli aspetti quali - quantitativi del Servizio: - Controlli da parte dell'ufficio: verifiche periodiche nei refettori per controllare l'organizzazione del Servizio in generale e gli aspetti quali - quantitativi in particolare; - Controlli da parte della Commissione Mensa: composta dal Responsabile del Settore III - Servizi alla Persona del Comune di Mentana, dal rappresentante zonale del Concessionario, da due genitori ed un insegnante dell'istituto Comprensivo "Città dei bambini", da due genitori e da un insegnante dell'istituto Comprensivo "Paribeni" e normato dal Regolamento approvato con D.C.C. n 20 del 29/03/2011. I risultati di questi controlli sono discussi frequentemente in appositi incontri con il Concessionario al fine di migliorare continuamente la qualità del servizio erogato, tenendo conto che i pasti somministrati ad alunni e docenti delle scuole del territorio comunale seguono diete bilanciate da alimenti adeguati all'età degli alunni con menù variegati, in cui sono inseriti prodotti controllati lungo tutta la filiera, di provenienza biologica, a "km 0" e non "OGM", a garanzia di ottima qualità. Il Servizio viene erogato nel modo seguente: - Istituto Comprensivo "Città dei bambini" ~ Scuola Materna Statale - Mentana Centro - Via San Giorgio (centro cottura e refettorio) ~ Scuola Elementare - Mentana Centro - Via San Giorgio (centro cottura e refettorio) - Istituto Comprensivo "Paribeni" ~ Scuola Materna Statale - Casali di Mentana - Via Vigna Santucci (centro cottura e refettorio) ~ Scuola Materna Statale - Castelchiodato di Mentana - Viale Bruno Buozzi (refettorio) ~ Scuola Elementare Statale - Casali di Mentana - Via Vigna Santucci (centro cottura e refettorio) ~ Scuola Elementare Statale - Castelchiodato di Mentana - Piazza Giacomo Matteotti (centro cottura e refettorio) ~ Scuola Media Statale - Mentana Centro - Via Paribeni (refettorio) Con D. G. C. n 19 del 18/04/2013 è stato incaricato il Responsabile del Settore III - Servizi alla Persona di indire procedura aperta ad evidenza pubblica per "l'affidamento in concessione mediante procedura aperta del Servizio di Mensa Scolastica nelle scuole del territorio comunale", per tre anni o per la durata ritenuta, nel rispetto della ragione di investimento del futuro aggiudicatario, con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno, con quanto ne consegue e che, pertanto, consistendo il Servizio di Refezione Scolastica, dunque, nell'approvvigionamento dei prodotti, preparazione, trasporto, distribuzione e sporzionamento dei pasti nelle sedi delle

3 scuole del territorio comunale, oltreché nella registrazione delle presenze, la prenotazione dei pasti e la riscossione delle tariffe, la procedura applicabile avrebbe dovuto essere quella prevista dall'art. 30 del D. Lgs. 163/2006: "Salvo quanto disposto nel presente articolo, le disposizioni del codice non si applicano alle concessioni di servizi. Nella concessione di servizi la controprestazione a favore del concessionario consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio. Il soggetto concedente stabilisce in sede di gara anche un prezzo, qualora al concessionario venga imposto di praticare nei confronti degli utenti prezzi inferiori a quelli corrispondenti alla somma del costo del servizio e dell'ordinario utile di impresa, ovvero qualora sia necessario assicurare al concessionario il perseguimento del l'equilibrio economico - finanziario degli investimenti e della connessa gestione in relazione alla qualità del servizio da prestare. La scelta del concessionario deve avvenire nel rispetto dei principi desumibili dal Trattato e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, paritã di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità, previa gara informale a cui sono invitati alimento cinque concorrenti se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all'oggetto della concessione, e con predeterminazione dei criteri selettivi. Sono fatte salve discipline specifiche che o prevedono forme piã¹ ampie di tutela della concorrenza. Restano ferme, purché conformi ai principi dell'ordinamento comunitario le discipline specifiche che prevedono, in luogo delle concessioni di servizi a terzi, l'affidamento di servizi a le oggetti che sono a loro volta amministrazioni aggiudicatrici. Se un'amministrazione aggiudicatrice concede ad un soggetto che non è un'amministrazione aggiudicatrice diritti speciali o esclusivi di esercitare un'attività di servizio pubblico, l'atto di concessione prevede che, per gli appalti di forniture conclusi con terzi nell'ambito di tale attività, detto soggetto rispetti il principio di non discriminazione in base alla nazionalità. Si applicano le disposizioni della parte IV. Si applica, inoltre, in quanto compatibile l'art. 143, comma 7". Ragioni e sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelto 1) Riferimenti normativi Il quadro normativo comunitario, fondandosi sul principio istitutivo del mercato unico europeo, pone in una posizione di maggior favore le modalità di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica che si basano sulla promozione e sulla tutela della concorrenza; in tal senso, laddove un'amministrazione pubblica ricorra all'affidamento di un servizio ad un soggetto terzo mediante espletamento di procedure ad evidenza pubblica, risulterebbe certamente coerente con il quadro normativo comunitario. Di seguito, si riportano i principali riferimenti normativi, giurisprudenziali e di prassi che ammettano la soluzione delle procedure ad evidenza pubblica:

4 - D. Lgs. 163/06, art. 28: "importi delle soglie dei contratti pubblici di rilevanza comunitaria" - D. Lgs. 163/06, art. 30: "concessione dei servizi" - D. Lgs. 163/06, art. 54: "procedure per l'individuazione degli offerenti" - D. Lgs. 163/06, art. 55: "procedure aperte e ristrette" - D. Lgs. 163/06, art. 81: " - D. Lgs. 163/06, art. 83: "criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa" - D.P.R. 207/10 - Direttiva CEE n 2004/18 CE 2) Sussistenza dei requisiti Il Servizio di Refezione Scolastica risulta possedere le caratteristiche del servizio pubblico locale a rilevanza economica, poiché sussiste in ambito privatistico come distinta attività economica e, in ambito pubblico, non può essere considerata mera attività strumentale per l'amministrazione locale, poiché eroga servizi alla popolazione finanziati, anche se parzialmente, dalle tariffe di contribuzione degli utenti. La nozione di servizio pubblico locale a rilevanza economica, in base alle interpretazioni elaborate al riguardo dalla giurisprudenza comunitaria e dalla Commissione europea, deve essere considerata omologa a quella comunitaria di Servizio di Interesse Generale, ove limitata all'ambito locale. I servizi di interesse generale sono servizi forniti dietro retribuzione o meno, considerati di interesse generale dalle autorità pubbliche e soggetti, quindi, a specifici obblighi inerenti al pubblico servizio. Gli "obblighi di servizio pubblico" definiscono i requisiti specifici imposti dalle autorità pubbliche al fornitore del servizio per garantire il conseguimento di alcuni obiettivi di interesse pubblico. Per quanto riguarda il Servizio di Refezione Scolastica è un servizio pubblico locale ed in quanto tale deve essere offerto con modalità che ne garantiscano l'accesso in condizioni di parità per tutti gli utenti e a prezzi accessibili. Ciò posto, si ritiene che sussistano specifiche ragioni, connesse alla necessità di garantire il conseguimento degli obiettivi di interesse pubblico di cui sopra, per l'affidamento in esclusiva ad un soggetto terzo dei servizi in questione in relazione alla necessità di acquisire in proprio la gestione del servizio pubblico. La forma di affidamento prescelta è la concessione ai sensi dell'art. 30 del D. Lgs. 163/06. Tale forma di gestione, mentre da un lato trasferisce la titolarità del servizio, dall'altro consente di mantenere in capo all'amministrazione la potestà di regolazione e controllo del medesimo, sia per quanto riguarda la regolarità e la qualità delle prestazioni che per la disciplina delle tariffe e dei rapporti con l'utenza. Il periodo triennale con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno ad insindacabile giudizio della Stazione Appaltante, rappresenta un tempo adeguato per le esigenze dell'amministrazione. Lo strumento della concessione, inoltre, consente di tener conto di importanti aspetti qualitativi nella gestione, come ad esempio l'informatizzazione del sistema di registrazione delle presenze, della prenotazione dei pasti e la previsione di diverse modalità di pagamento, in linea anche con le nuove tecnologie; ciò nell'ottica di

5 ottimizzare il servizio, con benefici in termini di organizzazione sia per le famiglie che per gli Uffici comunali. Per quanto riguarda il criterio di aggiudicazione, si intende procedere alla scelta del concessionario tramite l'espletamento di procedura aperta - ai sensi dell'art. 55 del D. Lgs. 163/06 come combinato con l'art. 3, comma 37 del suindicato decreto, nel rispetto della disciplina europea concernente i principi di trasparenza, pubblicità e parità di trattamento tra gli operatori - e da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa - ai sensi dell'art. 83 del D. Lgs. 163/06. Il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa permette, infatti, di tenere in considerazione non solo l'aspetto economico, ma anche e soprattutto, quello tecnico - qualitativo che rappresenta, per il servizio in oggetto, un aspetto fondamentale. Con la predisposizione della documentazione di gara (bando di gara, capitolato, DUVRI, acquisizione CIG, determina a contrarre) si provvede alla progettazione dettagliata del servizio, compresa la definizione dei criteri per poter valutare l'offerta economicamente più vantaggiosa, integrando così i dati economici con quelli tecnici e qualitativi. Il valore della concessione ammonta a presunti ,25 IVA esclusa, di cui 6.490,24 IVA esclusa finalizzati agli oneri per la sicurezza. Tale importo risulta determinato considerando l'erogazione di circa 1200 pasti giornalieri presunti, soggetti a subire variazioni in base alle effettive presenze per il triennio di durata della concessione. La controprestazione a favore del concessionario consiste nel diritto di gestire il servizio, compreso il sistema di registrazione delle presenze, di prenotazione dei pasti e di riscossione diretta delle tariffe stabilite dall'ente. Obblighi di servizio pubblico universale ed indicazione delle compensazioni economiche 1) Riferimenti normativi ufficiali per la definizione di servizio pubblico universale - Allegato al Libro Verde della Commissione Europea del 21/05/2003 sui servizi di interesse generale (Gazzetta Ufficiale C 76 del 25/03/2004) - estratto riferimenti e principi relativi alla definizione di servizio universale "1.1 Servizio universale 1. Il concetto di "Servizio universale" fa riferimento ad una serie di requisiti di interesse generale in base a cui taluni servizi sono messi a disposizione di tutti i consumatori ed utenti finali fino a livello qualitativo stabilito, sul l'intero territorio di uno Stato membro, a prescindere dall'unica zone geografica dei medesimi e, tenuto conto delle specifiche circostante nazionali, ad un prezzo abbordabile Il concetto di "Servizio universale" è dinamico: assicura che i requisiti di interesse generale tengano conto dei progressi in campo tecnologico, economico, sociale e politico e consente, se del caso, di adeguare costantemente tali requisiti alle diverse esigenze degli utenti e dei consumatori.

6 3. Il concetto di "Servizio universale" è flessibile... l'applicazione pratica di tali principi può essere lasciata agli Stati membri, consentendo quindi di tener conto delle diverse tradizioni e di circostanze nazionali o regionali specifiche Il concetto di "Servizio universale" è riferito al contenuto e al metodo di fornitura del servizio. Il contenuto del servizio è definito in modo dinamico: la sua definizione riguarda l'ambito di applicazione dei servizi e le loro caratteristiche in termini di prezzo (che dovrebbero esse accessibili) e di qualità (che dovrebbe essere soddisfacente) Inoltre, per garantire l'efficienza del servizio universale, le norme sul servizio universale dovrebbero essere integrate da una serie di diritti per gli utenti e per i consumatori. Questi diritti comprendono l'accesso fisico indipendentemente dalla disabilità o dall'età, la trasparenza e l'informazione completa sulle tariffe, i termini e le clausole contrattuali, gli indicatori delle prestazioni in termini di qualità e di soddisfazione dei clienti, la gestione dei reclami e i meccanismi di risoluzione delle controversie...." 2) Obblighi e compensazioni Gli obblighi di servizio pubblico definiscono i requisiti specifici imposti dalle autorità pubbliche al fornitore del servizio per garantire il conseguimento di obiettivi di interesse pubblico. Il concessionario espleterà tutte le attività di seguito riportate: il concedente affida al concessionario che accetta il Servizio di Refezione Scolastica che consta "dell'organizzazione, la gestione, l'approvvigionamento, la preparazione, il trasporto e la somministrazione - di regola in tutti i giorni feriali con esclusione del sabato, dei giorni festivi e di vacanza - di un pasto giornaliero a bambini ed insegnanti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che frequentano il tempo pieno o il tempo modulare o prolungato, nonché ad eventuali persone autorizzate dall'ente concedente che usufruiscono del Servizio di Mensa Scolastica nel Comune di Mentana. Il Servizio provvederà all'allestimento dei tavoli nei refettori e/o locali nei quali viene consumato il pasto, lo sbarazzo, la pulizia, il ritiro e successivo lavaggio delle attrezzature, delle stoviglie, degli arredi e di quant'altro utilizzato per l'esecuzione del Servizio; alla gestione tecnico - contabile inerente la riscossione ed il controllo dei pagamenti da parte dell'utenza. La Concessionaria incasserà direttamente dagli utenti gli importi dei pasti erogati, sollevando il Concedente da ogni onere e responsabilità relativi ad eventuali mancati pagamenti e/o recuperi di crediti; il Concedente si impegna a versare al Concessionario il corrispettivo di propria spettanza determinato nella misura seguente: a) 0,90 + IVA al 4%, pari ad 0,96 su ogni pasto erogato; b) l'intero costo per ogni pasto consumato dalle insegnanti in presenza; c) la quota dovuta per ogni pasto consumato dagli alunni eventualmente esentati dall'ente concedente." Art. 1 del CONTRATTO PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO COMUNALE DI MENTANA - AA. SS. 2013/ / /16

7 Per quanto riguardo le compensazioni economiche, l'amministrazione corrisponderà al concessionario la differenza tra il valore complessivo dei pasti prodotti e l'importo complessivamente dovuto dagli utenti del servizio. Il RUP Dott.ssa Maria Cristina Rossi