Rapporto finale sull influenza stagionale in Toscana /2014

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rapporto finale sull influenza stagionale in Toscana /2014"

Transcript

1 Rapporto finale sull influenza stagionale in Toscana /2014 Documento a cura di: Monica Da Frè 1, Cristina Epifani 2 1 Settore Sociale, Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia regionale di sanità della Toscana 2 UO Epidemiologia, AUSL 4 di Prato Hanno collaborato alla realizzazione del documento: Emanuela Balocchini, Lucia Pecori, Sara Gallicchio (Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria - Regione Toscana); Alberta Azzi (Dipartimento Igiene e sanità pubblica - Università di Firenze); Fabio Voller, Francesco Innocenti (Settore Sociale, Osservatorio di epidemiologia - Agenzia regionale di sanità della Toscana) ed Elena Marchini (PO Tecnologie dell informazione e comunicazione - Agenzia regionale di sanità della Toscana).

2

3 Introduzione I dati riportati in questo documento derivano dalla Rete nazionale di sorveglianza della sindrome influenzale, InfluNet, coordinata dall Istituto superiore di sanità (ISS), in collaborazione con il Centro interuniversitario per la ricerca sull influenza (CIRI) di Genova. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le AUSL e le Regioni. I medici e i pediatri segnalano, ogni settima e per tutto il periodo di sorveglianza (42 a settimana dell anno precedente e 17 a settimana del successivo) i casi di Influenza-like Illness (ILI - sindrome influenzale) osservati tra i propri assistiti. I dati raccolti sono analizzati, aggregati a livello nazionale e pubblicati settimanalmente sul sito del Ministero della salute e quindi resi disponibili per gli organismi di riferimento internazionale (OMS, ECDC). La Toscana ha aderito, anche nella stagione in esame, al sistema di sorveglianza; sono stati coinvolti in media 54 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta toscani (tra 45 e 57 medici per settimana), appartenenti alle 12 AUSL della Regione, che hanno inviato i casi osservati in ogni settimana al CIRI di Genova, una delle due emireti in cui si articola il sistema nazionale. La popolazione sorvegliata, suddivisa per classe di età, è riportata nella Tabella 1. In media sono stai coinvolti assistiti (range ), pari all 1,8% della popolazione residente nella regione. Tabella 1. Popolazione residente assistita (media settimanale) e proporzione di assistiti sottoposti a sorveglianza sul totale della popolazione per classe di età (Fonte: ISTAT) Popolazione 0-4 anni 5-14 anni anni 65 anni totale Popolazione al 01/01/ Assistiti medi per settimana % assistiti sorvegliati 1,8 2,1 1,7 1,9 1,8 In Italia è stata sorvegliata una popolazione media di assistiti per settimana, pari al 2,2% della popolazione italiana (range ) I. Il periodo di sorveglianza è iniziato il 14 ottobre 2013 (42 a settimana) e si è prolungato fino al 27 aprile 2014 (17 a settimana). I dati presentati in questo documento fanno riferimento all intero periodo di sorveglianza epidemiologica (dalla 42 a settimana del 2013 alla 17 a del 2014).

4 Sorveglianza epidemiologica della sindrome influenzale Nel periodo di sorveglianza sono stati segnalati in Toscana casi di ILI, il numero dei casi nelle diverse settimane e la relativa incidenza sono riportati nella Figura 1. Il numero dei malati ha presentato un modesto e lento aumento dalla terza settimana di ottobre all ultima di dicembre, passando dai 23 casi ai 96 della 52 a settimana. Nelle prime settimane del 2014 l incremento è stato molto più rapido e ha raggiunto il picco epidemico nella 5 a e 6 a settimana con, rispettivamente, 301 e 304 casi segnalati. In seguito si è osservata una modesta riduzione con stabilizzazione dei valori tra l 8 a e la 10 a settimana (in media 236 casi). Un modesto aumento si è, quindi, verificato nella 11 a settimana (254 casi), seguito da un successivo rapido declino fino a raggiungere i 24 casi segnalati nell ultima settimana di sorveglianza. I tassi d incidenza settimanali, espressi come numero di sindromi influenzali per assistiti, hanno mostrato valori inferiori ad 1 caso per fino alla 47 a settimana e, quindi, un aumento progressivo fino a 1,7 per nella 52 a settimana. L incidenza è aumentata rapidamente nelle prime settimane del 2014 con il picco di massima incidenza nella 6 a settimana, 4,5 per Tassi d incidenza molto vicini a quelli del picco epidemico si sono osservati anche nella 5 a settimana, 4,4 per 1.000, e nella 7 a settimana, 4,3 per 1.000, per tutto il periodo tra la 3 a e l 11 a settimana i tassi sono rimasti abbastanza vicini a quelli di massima incidenza, costantemente superiori a 3,5 per Nelle settimane successive si è osservata una modesta riduzione dei valori con un andamento stabile fino alla 10 a settimana e poi un modesto incremento nell 11 a settimana, quando è stato raggiunto il tasso di 3,7 per La frequenza di ILI ha, quindi, presentato una riduzione progressiva con ritorno ai valori di base, 0,3 per 1.000, nell ultima settimana di sorveglianza. Figura 1. Numero dei casi e tasso d incidenza (per 1.000) della sindrome influenzale in Toscana nel periodo dal 14 ottobre 2013 al 27 aprile 2014 (Fonte: InfluNet CIRI) 400 5, tot casi incidenza 0,4 0,4 0,4 0,5 0,6 0,9 1,0 1,2 1,1 1,5 1,7 2,1 2,6 3,6 3,7 4,4 4,5 4,3 3,6 3,6 3,5 3,7 2,3 1,6 1,5 1,0 0,8 0,3 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Il periodo epidemico, vale a dire quello in cui è stata superata la soglia d incidenza di 2 casi ogni 1.000, è iniziato in Toscana nella 1 a settimana del 2014 (2,1 per 1.000) ed è terminato nella 12 a settimana (2,3 per 1.000). La durata del periodo in Toscana è stata minore rispetto a quanto

5 osservato in Italia, dove il periodo epidemico si è protratto dalla 52 a settimana del 2013 (2,23 per 1.000) alla 13 a settimana del 2014 (12 settimane in Toscana contro le 14 dell Italia) II. Anche dal confronto dei dati di sorveglianza toscani con quelli italiani si è evidenziata la minore intensità della stagione influenzale in Toscana, i tassi d incidenza settimanali sono stati per tutto il periodo costantemente inferiori a quelli italiani ed il picco epidemico, raggiunto in entrambi i casi nella 6 a settimana del 2014, è stato in Toscana più basso, 4,49 per a fronte di 6,67 per dell Italia (Figura 2). La curva epidemica italiana, inoltre, non ha mostrato l aumento nella frequenza di ILI nell 11 a settimana, come invece si è osservato in Toscana. Anche considerando l incidenza cumulativa, il valore toscano è risultato inferiore rispetto a quello italiano, 57,3 casi per assistiti toscani contro i 78 casi per assistiti italiani III. Nel confronto tra le regioni italiane, la Toscana è fra quelle che hanno presentato un valore di picco epidemico tra i più bassi, inferiore o uguale a 5 per come la Lombardia, la Puglia e la Sicilia, mentre le altre regioni hanno mostrato valori superiori (superiore o uguale a 9 casi per e Valle d Aosta, Marche, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna tra 5,1-8,9 per le restanti regioni) IV. Figura 2. Incidenza totale (per 1.000) delle sindromi influenzali in Toscana e in Italia dal 14 ottobre 2013 al 27 aprile 2014 (Fonte: InfluNet CIRI) 8,00 Toscana Italia 7,00 6,67 6,00 5,00 4,49 4,00 3,00 2,00 1,00 0, Si può stimare che in Toscana, nella stagione influenzale in esame, si siano verificati casi di ILI, pari al 6% della popolazione residente, mentre in Italia i casi sarebbero , pari all 8% della popolazione (Tabella 2) 1. Nella stagione precedente i casi stimati sono stati in Toscana e in Italia. 1 Stimata applicando l incidenza ottenuta dal sistema InfluNet alla popolazione toscana residente, 3 milioni e 667mila (dati ISTAT al 01/01/2013), e italiana residente, 59 milioni 685 mila (dati ISTAT al 01/01/2013).

6 Tabella 2. Casi stimati in Toscana e in Italia per settimana nel periodo dal 14 ottobre 2013 al 27 aprile 2014 Settimana Casi stimati in Toscana Casi stimati in Italia Totale La curva epidemica nell attuale stagione influenzale è quella tipica delle stagioni epidemiche precedenti e successive alla stagione pandemica, con i primi casi alla fine del 2013 e il picco epidemico nelle prime settimane del 2014 (Figura 3). Il valore di massima incidenza raggiunto nella stagione in esame è risultato nettamente inferiore rispetto alle due precedenti stagioni influenzali (8,48 per nel e 7,21 per nel ), collocandosi in una situazione medio-bassa, superiore solo al valore più basso osservato nella regione nel (2,66 per 1.000). Il picco epidemico della stagione si colloca, infatti, tra i valori più bassi, simile a quello della stagione (4,81 per 1.000), ma inferiore a quello della stagione influenzale con la maggiore intensità del (16,46 per 1.000) e anche a quello di tutte le altre stagioni successive (7,42 per nel , 5,68 per nel , 11,08 per nel , 8,57 per nel ).

7 Figura 3. Incidenza delle sindromi influenzali in Toscana, dalla stagione 2004/05 alla stagione 2013/14 (Fonte: InfluNet CIRI) Casi per assistiti / / / / / / / / / / settimane Anche in questa stagione sono stati più frequentemente coinvolti i bambini, considerando l incidenza cumulativa si è osservato che nell intero periodo si sono verificati 150,6 casi per tra 0 e 14 anni, a fronte di 110,3 casi ogni nei bambini tra 5 e 14 anni. Nei giovani adulti la frequenza è stata minore, 57,3 casi per e, ancora più bassa negli anziani, 24,6 casi per In Italia l incidenza cumulativa è stata nei bambini di 212 casi per tra 0-4 anni e di 121 casi per tra 5 e 14 anni, mentre nei giovani adulti di 71 casi per e di 32 casi per negli ulta64enni. I valori italiani sono, quindi, stati superiori a quelli toscani in tutte le classi di età, in particolare in età pediatrica V. Anche in questa stagione il picco epidemico più alto è stato raggiunto nei bambini, tra 0 e 4 anni la massima incidenza, osservata nella 5 a settimana, è stata di 11,9 per 1.000, mentre tra 5 e 14 anni il valore raggiunto è stato di 11,0 per nella 6 a settimana (Figura 4). Come nella precedente stagione la curva epidemica nei bambini più piccoli ha mostrato un andamento diverso rispetto a quello delle età successive, con un aumento precoce e rapido dei casi dalla 43 a settimana e con un tasso d incidenza di 7,8 casi per alla 52 a settimana. In seguito si è verificata una riduzione e quindi un nuovo aumento, a partire dalla 3 a settimana del 2014 (9,9 per 1.000) e fino a raggiungere il picco epidemico nella 5 a settimana (11,9 per 1.000). I tassi d incidenza sono rimasti alti, intorno al valore di 9,8 per 1.000, fino alla 9 a settimana (9,2 per 1.000), e quindi, dopo una flessione nella 10 a settimana, si è osservato un modesto aumento nell 11 a (9,9 per 1.000). In seguito l incidenza di ILI è rapidamente diminuita fino ai valori di base nella 17 a settimana. Tra i bambini più grandi, 5-14 anni, l incidenza di ILI è aumentata molto più lentamente, il tasso raggiunto nella 52 a settimana è stato di 3,6 casi per 1.000, l aumento è continuato in maniera più rapida nelle prime settimane del 2014 fino alla massima incidenza, 11,0 casi per 1.000, nella 6 a settimana. L incidenza si è mantenuta elevata anche nella 7 a settimana (9,4 casi per 1.000), poi si è verificata una riduzione e quindi un nuovo incremento nella 9 a settimana, con un tasso di 8,4 per Nelle settimane successive si è osservata una progressiva riduzione fino ai valori di base dell ultima settimana di sorveglianza (0,1 per 1.000).

8 La curva epidemica nelle età successive si è modifica molto più tardivamente, nei giovani adulti (15-64 anni) i tassi hanno superato i 2 casi per nelle prime settimane del 2014 con un progressivo aumento fino al picco epidemico di 4,3 casi per nella 5 a e 6 a settimana. L incidenza si è lievemente ridotta nelle settimane successive con un modesto aumento nell 11 a settimana (3,8 per 1.000). I tassi settimanali sono poi diminuiti fino ai valori di base (0,4 per 1.000). Negli anziani l aumento della frequenza della sindrome è stato molto contenuto, alla fine del 2013 il tasso rilevato è stato solo di 0,8 casi per e il picco epidemico, osservato nella 7 a e 8 a settimana del 2014, è stato di 2 casi per Dalla 12 a settimana il trend è lentamente tornato ai valori di base. In questa stagione influenzale i picchi epidemici osservati nelle diverse classi di età sono stati tra i più bassi di quelli osservati nelle stagioni successive alla pandemica, in particolare nei bambini i valori dell ultima stagione sono risultati ridotti della metà rispetto alla stagione precedente (tra 0 e 4 anni nel il valore era di 23,7 per e tra 5 e 14 anni di 22,5 per 1.000) e inferiori anche ai valori rilevati nelle stagioni influenzali post-pandemiche. Una marcata riduzione dell incidenza di ILI si è osservata anche nei giovani adulti sia rispetto alla precedente stagione (8,2 per 1.000) sia di tutte le stagioni successive alla pandemica (9,9 per 1.000). In età avanzata non si sono osservate variazioni rilevanti nel picco di massima incidenza raggiunto nelle diverse stagioni influenzali. Figura 4. Incidenza totale e per fasce di età (per 1.000) delle sindromi influenzali in Toscana nel periodo dal 14 ottobre 2013 al 27 aprile 2014 (Fonte: InfluNet CIRI) 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0, ,0 0,8 1,4 1,7 0,7 1,4 1,0 3,1 4,1 2,7 7,8 4,2 6,1 9,9 8,9 11, 8,9 10, 10, 9,2 6,5 9,9 6,1 3,1 2,4 0,7 0,3 0, ,0 0,0 0,3 0,0 0,6 1,6 1,6 1,2 1,8 3,2 3,6 3,9 3,9 5,8 8,8 9,9 11, 9,4 6,8 8,4 6,9 6,2 4,8 2,6 1,3 1,2 1,0 0, ,5 0,6 0,3 0,6 0,8 1,1 1,2 1,4 1,0 1,5 1,2 2,1 2,6 3,5 3,5 4,3 4,3 3,9 3,4 3,4 3,7 3,8 2,0 1,6 1,8 1,2 0,9 0,4 65 e + 0,2 0,2 0,5 0,3 0,3 0,3 0,3 0,7 0,5 0,6 0,8 1,2 1,5 1,9 1,2 1,3 1,7 2,0 2,0 1,1 1,2 1,2 1,2 1,0 0,4 0,4 0,4 0,2 totale 0,4 0,4 0,4 0,5 0,6 0,9 1,0 1,2 1,1 1,5 1,7 2,1 2,6 3,6 3,7 4,4 4,5 4,3 3,6 3,6 3,5 3,7 2,3 1,6 1,5 1,0 0,8 0,3

9 Sorveglianza virologica influenza Nel corso del periodo di sorveglianza sono stati esaminati in Toscana 322 campioni biologici (compresi 8 campioni inviati nella 18 a settimana), il 21,4% di questi è risultato positivo per virus influenzali (Tabella 3). In prevalenza sono stati isolati virus influenzali di tipo A (82,6% dei campioni positivi) e in misura minore di tipo B (17,4%). Rispetto al tipo A, nella regione hanno circolato in maniera simile sia il sottotipo AH1N1pdm09 (50,9% dei campioni di tipo A) sia il sottotipo AH3N2 (49,1%). Il primo campione positivo si è osservato nella 52 a settimana del 2013 e la massima frequenza di positivi si è verificata nella 6 a settimana, in corrispondenza della massima incidenza di ILI, con 12 positivi sui 26 campioni esaminati (92,3%). I virus influenzali di tipo B sono stati isolati più tardivamente, dalla 2 a settimana del Tabella 3. Sorveglianza virologica influenza in Toscana (Fonte: Dipartimento Igiene e sanità pubblica - Università di Firenze) Numero FLU A Anno Settimana campioni raccolti Totale H3N2 H1N1v FLU B Anche in Italia VI entrambi i virus hanno circolato contemporaneamente nella stagione, con una netta prevalenza dei virus di tipo A, che hanno rappresentato il 97,0% dei virus identificati a fronte del 3,0% dei virus di tipo B. Tra i virus di tipo A (42%) il sottotipo più frequentemente isolato è stato il virus AH3N2 (58%), quindi il virus AH1N1pdm09 (35%), mentre il restante 7% dei campioni positivi per virus A non è stato tipizzato. Come atteso, i virus A hanno circolato più precocemente nella stagione, il primo isolamento si è verificato nel corso della 48 a settimana, mentre i virus B nella 52 a. Entrambi i virus nell ultima stagione hanno circolato contemporaneamente anche in Europa, con una netta prevalenza del tipo A (97,6%). La variante pandemica AH1N1pdm09 è stata

10 quella dominante tra i virus A ed ha rappresentato il 49,6% dei virus A identificati e il 48,4% dei campioni positivi. Il sottotipo AH3N2 ha costituito il 43,1% dei virus A, mentre il 7,3% non è stato identificato. I virus B sono stati isolati nel 2,4% dei campioni positivi VII. Analogamente i virus A sono stati prevalenti anche negli altri paesi dell emisfero settentrionale, soprattutto il virus AH1N1pdm09 è stato quello dominante in Canada (97% dei virus A) VIII, negli USA (97%) IX, in Cina (72%), mentre in Giappone X la variante pandemica e il virus AH3N3 sono stati co-dominanti. In Giappone, inoltre, il 7% dei virus esaminati ha mostrato una mutazione associata con la resistenza all oseltamivir, mentre in Europa e negli altri paesi occidentali questa caratteristica è risultata presente nell 1% dei campioni XI. I risultati delle analisi di caratterizzazione antigenica e molecolare hanno evidenziato una stretta omologia con i ceppi vaccinali sia nel caso dei virus influenzali A sia in quello dei virus B, che sono stati inseriti anche nel vaccino per la stagione influenzale XII.

11 Accessi al Pronto soccorso Nel periodo di sorveglianza gli accessi ai Pronto soccorso (PS) della Toscana per sindrome respiratoria sono stati , pari all 8,2% degli accessi totali osservati nello stesso periodo. Il numero di accessi al PS per sindrome respiratoria è stato abbastanza stabile fino alla 50 a settimana, con una media di accessi giornalieri, quindi si è osservato un aumento nella 51 a (2.138 accessi) e soprattutto nella 52 a con accessi (Figura 5). Nelle prime 4 settimane del 2014 il numero si è ridotto ed è rimasto stabile intorno al valore medio di accessi giornalieri, solo nelle 3 settimane in cui è stata raggiunta la massima incidenza (5 a -7 a settimana) gli accessi sono lievemente aumentati a al giorno. In seguito gli accessi si sono ridotti lentamente e in misura molto contenuta, intorno al valore medio di accessi al giorno. Come nelle due passate stagioni ( e ), considerando l intero periodo di sorveglianza, il ricorso ai PS toscani per sindrome respiratoria non ha mostrato sostanziali variazioni rispetto all aumento dell incidenza di ILI. Figura 5. Numero di accessi per sindrome respiratoria (codici ICDIX-CM 462, 466.0, 466.1, , 786.0, 786.2, 786.5, 793.1, 780.6) ai Pronto soccorso nella stagione influenzale e tasso d incidenza di ILI. Regione Toscana. (Fonte: Elaborazioni ARS su Archivio regionale degli eventi del Pronto soccorso) accessi PS ,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 Incidenza ILI ,0 Accessi PS Incidenza ILI

12 I ricoveri ospedalieri Nella stagione la sorveglianza dei casi gravi e complicati di influenza è stata prevista dal Ministero della salute con la CM del 15 gennaio 2014 Monitoraggio dell andamento delle forme gravi e complicate di influenza stagionale , che ha ribadito l obbligo della segnalazione dei casi gravi e complicati di ILI secondo le modalità di notifica delle malattie infettive di Classe I (DM 15 dicembre del 1990), per le quali la segnalazione deve essere immediata (entro 12 ore) e devono essere raccolte specifiche informazioni aggiuntive. In Italia, nella stagione in esame, sono stati segnalati 93 casi gravi e severi di influenza che hanno richiesto il ricovero ospedaliero, in Toscana si è verificato 1 caso. La distribuzione per età dei casi severi ha mostrato una prevalenza di soggetti in età avanzata e con patologie croniche concomitanti (80%). Tra questi si sono verificati 16 decessi, in 14 dei quali sono risultate presenti condizioni di rischio preesistenti. Tutte le forme gravi di influenza hanno presentato una conferma virologica e il virus isolato nella maggior parte dei casi è stato il virus A(H1N1)pdm09 (48%). Questo è stato identificato anche nel 69% dei deceduti XIII. Per valutare l impatto della sindrome influenzale sulle strutture di ricovero sono stati analizzati i ricoveri per influenza, per malattie respiratorie acute o croniche, polmoniti ed insufficienza cardiaca, rilevati nelle Schede di dimissione ospedaliera (SDO). In Toscana, nel periodo di sorveglianza, vi sono stati 110 ricoveri per influenza (ICD-9 487), in riduzione rispetto all ultima stagione influenzale in cui i ricoveri sono stati 253, ma anche alle precedenti stagioni post-pandemiche (Figura 6). Come nella precedente stagione, il maggior numero di ricoveri si è verificato nei primi tre mesi dell anno, in particolare nel mese di febbraio, in concomitanza con il periodo di massima incidenza. Un andamento analogo hanno presentato anche i ricoveri per polmonite (ICD ), che sono stati più numerosi rispetto alla precedente stagione ( a fronte di della stagione ). Il numero più alto dei ricoveri si è verificato nel mese di gennaio (1.866), ma anche febbraio e marzo (rispettivamente e 1.741) hanno presentato valori tra i più alti in confronto alle stagioni precedenti (Figura 7). I ricoveri per malattie respiratorie acute o croniche sono risultati in linea con quelli degli anni precedenti, con un aumento nei primi mesi dell anno. I ricoveri nella stagione epidemica sono stati in totale , numero superiore a quello della stagione (31.986), ma anche a quello delle altre stagioni post-pandemiche (Figura 8). Il numero più alto dei ricoveri si è verificato nei mesi di gennaio (5.146) e di marzo (5.018). Rispetto ai ricoveri per insufficienza cardiaca l andamento nella stagione è stato simile a quello delle precedenti stagioni con un numero di ricoveri simile a quello della stagione ( a fronte dell attuale ) (Figura 9).

13 Figura 6. Ricoveri per influenza avvenuti in Toscana (ICD in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: Elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 7. Ricoveri per polmonite avvenuti in Toscana (ICD-9 da 480 a 486 in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

14 Figura 8. Ricoveri per malattia respiratoria acuta o cronica avvenuti in Toscana (ICD-9 460, 462, 465, 466, da 480 a 487, da 500 a 518 in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 9. Ricoveri per insufficienza cardiaca avvenuti in Toscana (ICD in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

15 Copertura vaccinale La vaccinazione antinfluenzale, come raccomandato nella circolare del Ministero della salute del 19 agosto 2013 Prevenzione e controllo dell influenza: raccomandazioni per la stagione , è offerta ogni anno agli anziani ( 65 anni) e ai soggetti di qualsiasi età con malattie croniche a rischio di complicazioni in caso di influenza, nonché alle donne al II o al III trimestre di gravidanza, ai medici e al personale sanitario di assistenza, ai familiari di soggetti ad alto rischio, agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e al personale che, per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. In Toscana hanno partecipato alla campagna vaccinale le AUSL, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Sono state somministrate in totale dosi di vaccino (Tabella 4), in modesto aumento rispetto alla stagione precedente ( ) ma minore rispetto alle dosi somministrate nella stagione ( ). La maggior parte dei vaccini sono stati somministrati agli ultra64enni, dosi pari al 75% delle dosi totali somministrate, mentre ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio di età inferiore (25%). La copertura vaccinale raggiunta nella popolazione generale è stata di 19,4%, lievemente superiore rispetto a quella ottenuta nella precedente stagione (18,5%) ma inferiore rispetto al 22,2% della stagione e, in particolare, rispetto alla stagione pandemica (24,9%). La Toscana ha comunque presentato una proporzione di immunizzati nella popolazione generale superiore a quella media italiana (15,6% ) collocandosi nella graduatoria delle coperture vaccinali per regione al secondo posto dopo l Umbria XIV. Considerando le diverse età dei vaccinati si è osservato che sono più frequentemente vaccinati i soggetti nelle età estreme della vita, in particolare, escludendo gli ultra64enni, i bambini fra 2 e 4 anni (8,4%) e gli adulti di anni (11%). Tabella 5. Coperture vaccinali raggiunte nella stagione influenzale in Toscana per classe di età (Fonte: Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria Regione Toscana) Classe di età (anni) Numero vaccinati 6-23 mesi , , , , , , , ,2 Totale ,4 Copertura vaccinale Negli anziani le coperture vaccinali raggiunte nella stagione hanno mostrato importanti oscillazioni tra AUSL che variano dal 68,0% di Arezzo al 55,0% di Empoli. Hanno superato il valore medio regionale (60,2%), oltre ad Arezzo, le AUSL di Lucca (60,7%), Prato (66,7%), Livorno (62,1%), Firenze (60,1%) e Viareggio (62,1%) (Figura 10). Rispetto alle stagioni precedenti la copertura vaccinale negli ultra64enni ha mostrato un lieve aumento, nel è stata di 58,9%, invertendo quindi la riduzione osservata costantemente negli ultimi anni dopo la massima copertura raggiunta nella stagione (71,1%).

16 Figura 10. Coperture vaccinali nella popolazione ultra64enne raggiunte nella stagione influenzale nelle diverse AUSL della Toscana (Fonte: Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria Regione Toscana) ,1 60,7 58,4 66,7 57,5 62,1 56,3 68,0 56,4 60,1 55,0 62, MS LU PT PO PI LI SI AR GR FI EMP VIAR copertura vaccinale 2013/14 obiettivo

17 Conclusioni L influenza ha un impatto rilevante sulla salute della popolazione per l elevato numero di casi che si verificano ogni anno e per la possibile comparsa di forme gravi e severe. La sorveglianza epidemiologica e virologica della malattia è necessaria per allocare in maniera appropriata le risorse disponibili, per valutare l efficacia protettiva del vaccino e per monitorare la possibile emergenza di nuove malattie respiratorie o nuove varianti virali. Questo è avvenuto anche di recente in Italia XV, dove nel corso di un epidemia del pollame causata dal virus AH7N7, un virus aviario altamente patogeno che non infetta normalmente l uomo, sono stati coinvolti alcuni addetti agli allevamenti avicoli. La condizione di coinfezione tra virus umani ed aviari è particolarmente temuta per il rischio di acquisizione di caratteristiche che rendono il virus aviario idoneo alla trasmissione interumana. L ultima stagione influenzale, , è stata caratterizzata da un andamento tipico e da una bassa intensità, sia in Italia che in Europa. La Toscana ha presentato un intensità ancora minore rispetto alla media italiana, sono infatti stati coinvolti il 6% dei toscani contro l 8% degli italiani. Anche rispetto alle stagioni precedenti viene confermata la bassa frequenza di ILI riportata nella stagione, i tassi d incidenza sono risultati simili a quelli della stagione influenzale e superiori solo alla stagione Il picco epidemico raggiunto (4,49 per 1.000) è stato inferiore a quello italiano (6,67 per 1.000) e uno dei più bassi delle stagioni influenzali , superiore solo a quello della stagione (2,66 per 1.000). La sindrome, come negli anni passati, ha colpito soprattutto l età infantile e in particolare i più piccoli, i tassi osservati sono stati notevolmente inferiori rispetto alle stagioni precedenti. È verosimile, infatti, che proprio a questa scarsa circolazione del virus in età pediatrica sia da attribuire la scarsa incidenza di ILI nella stagione influenzale in esame. Come nella stagione precedente, i bambini tra 0 e 4 anni hanno presentato il picco epidemico più alto, con un valore dimezzato rispetto a quello della passata stagione e delle stagioni successive alla pandemica (20,5 per 1.000). Analogamente, il picco epidemico osservato nei ragazzi tra 5 e 14 anni (11,0 per 1.000) è stato della metà rispetto alle precedenti stagioni. Anche la riduzione della frequenza di ILI in età giovane-adulta può, comunque, aver contribuito alla bassa intensità della stagione. La bassa incidenza di ILI nella stagione può suggerire un basso ricorso ai servizi ospedalieri, come sembrerebbe per il numero ridotto di casi gravi, solo 1 in Toscana, e per il numero ridotto di ricoveri per influenza. Nessuna variazione o, addirittura, nessun aumento si sono osservati invece per i ricoveri per le altre patologie influenza-correlate. Tra i virus circolanti, i virus A sono stati prevalenti, questi sono stati isolati nell 82,6% dei campioni positivi, mentre il virus B nel restante 17,4%. Rispetto al tipo A, nella regione hanno circolato in maniera simile sia il sottotipo AH1N1pdm09 (50,9% dei campioni di tipo A) sia il sottotipo AH3N2 (49,1%). Anche in Italia i virus prevalenti sono stati quelli di tipo A (97,0% dei virus identificati a fronte del 3,0% dei virus di tipo B), il sottotipo più frequentemente isolato è stato il virus AH3N2 (58%), seguito dal virus AH1N1pdm09 (35%). Quest ultimo è stato invece il virus dominante nella maggior parte dei paesi europei così come negli altri paesi dell emisfero settentrionale. I risultati delle analisi di caratterizzazione antigenica e molecolare hanno evidenziato una stretta omologia con i ceppi vaccinali sia nel caso dei virus influenzali A sia in quello dei virus B, che sono stati inseriti anche nel vaccino per la stagione influenzale

18 I InfluNet, Rete italiana sorveglianza influenza. Rapporto epidemiologico InfluNet. Stagione influenzale n.25 del 36 aprile 2014: II Vedi nota I. III Circolare del Ministero della salute del 14 settembre 2014 Prevenzione e controllo dell influenza: raccomandazioni per la stagione influenzale : IV Vedi nota I. V Vedi nota III. VI Istituto superiore di sanità. Sorveglianza virologica dell influenza Stagione influenzale Rapporto N.24 del 30/04/2014: VII ECDC. Risk Assessment. Seasonal influenza in the EU/EEA countries February 2014: VIII Public Health Agency of Canada. Flu Watch 26 January to 1 February, 2014 (Week 05): IX CDC. Situation Update: Summary of Weekly FluView: X National institute of infectious diseases [Japan]. Weekly reports of influenza virus isolation/detection, from week 18 of 2013 to week 4 of 2014, Japan. Tokyo: Ministry of Health, Labour and Welfare; 2014: XI Vedi nota VII. XII Vedi nota VI. XIII Istituto superiore di sanità. FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale: Numero 13 del 7 maggio 2014, aggiornamento alla 17 settimana del 2014 (21-24 aprile 2014): XIV Ministero della salute. Vaccinazione antinfluenzale: stagione Coperture vaccinali per 100 abitanti, 10 giugno 2014: XV Puzzelli S, Rossini G, Facchini M, et al. Human Infection with Highly Pathogenitic A(H7N7) Avian Influenza Virus, Italy, Emerg Infect Dis Oct;20(10):

L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia.

L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia. L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia. Caterina Rizzo e Antonino Bella (Istituto Superiore di Sanità) Premessa L influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a causa

Dettagli

Toscana: il punto della situazione sull influenza stagionale e A/H1N1v

Toscana: il punto della situazione sull influenza stagionale e A/H1N1v Toscana: il punto della situazione sull influenza stagionale e A/H1N1v Aggiornamento al 31 gennaio 2010 Numero 4 In breve Influnet - Centro Interuniversitario di Ricerca sull Influenza (CIRI) I nuovi casi

Dettagli

Toscana: il punto della situazione sull influenza stagionale e A/H1N1v

Toscana: il punto della situazione sull influenza stagionale e A/H1N1v Toscana: il punto della situazione sull influenza stagionale e A/H1N1v Aggiornamento al 14 febbraio 2010 Numero 6 In breve Influnet - Centro interuniversitario di ricerca sull influenza (CIRI) Influnet

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte

Le sindromi influenzali in Piemonte Le sindromi influenzali in Piemonte 18 a settimana 21 dal 3 al 1 maggio AGGIORNAMENTO alla 18a settimana 21 (dal 3 al 1 maggio 21) L incidenza totale delle sindromi influenzali è a livelli di base (,8

Dettagli

In E videnza. Rapporto Epidemiologico Settimanale. InfluNet. Casi gravi e decessi. InfluWeb. Accesso ai Pronto Soccorso

In E videnza. Rapporto Epidemiologico Settimanale. InfluNet. Casi gravi e decessi. InfluWeb. Accesso ai Pronto Soccorso FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 5, del 13 Febbraio 1 FluNews : aggiornamento alla settimana del 1 (3-9 Febbraio 1) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

In E videnza. Rapporto Epidemiologico Settimanale. InfluNet. Casi gravi e decessi. InfluWeb. Accesso ai Pronto Soccorso

In E videnza. Rapporto Epidemiologico Settimanale. InfluNet. Casi gravi e decessi. InfluWeb. Accesso ai Pronto Soccorso FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla settimana del 1 (- Gennaio 1) Numero 3, del 3 Gennaio 1 Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza delle

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-12 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-01 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2017-02 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Rapporto Epidemiologico

Rapporto Epidemiologico 2012-42 2012-44 2012-46 2012-48 2012-50 2012-52 2013-02 2013-04 2013-06 2013-08 2013-10 2013-12 2013-14 2013-16 Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2013-06 Il rapporto presenta

Dettagli

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE Descrizione dell epidemia Stagione Influenzale 2016-2017 Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna La stagione influenzale appena trascorsa

Dettagli

REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità

REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale L epidemia influenzale da A/H1N1 nella Regione Campania Rapporto n. 19 Napoli 1 APRILE 20 Il rapporto è visibile e scaricabile

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-51 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE Stagione Influenzale 2015-2016 Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna Descrizione dell epidemia. La stagione influenzale appena

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto N. 10 del 4 gennaio 2017 Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-52 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 11, del 1 Febbraio 213 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 6 settimana del 213 ( - 1 Febbraio 213) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-05 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Rapporto Epidemiologico

Rapporto Epidemiologico Risultati Nazionali Rapporto Epidemiologico InfluNet 2015-10 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal Centro nazionale

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2015-49 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Influenza pandemica (A/H1N1p)

Influenza pandemica (A/H1N1p) Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 25.03.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 25 Marzo 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

La sorveglianza Influnet

La sorveglianza Influnet NOTA EPIDEMIOLOGICA Influenza stagionale 2016-2017 nota 2 Regione Marche AGGIORNAMENTO relativo alla settimana 1/2017 (2-8 gennaio 2017) (Osservatorio Epidemiologico Regionale Agenzia Regionale Sanitaria)

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Comunicato stampa n. 524 22 novembre 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali UFFICIO STAMPA Influenza A/H1N1 Il punto della situazione al 22 novembre 2009 Aggiornamento ore 17.00

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Comunicato n. 546 29 novembre 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali UFFICIO STAMPA Influenza A/H1N1 Il punto della situazione al 29 novembre 2009 Aggiornamento ore 17.00 Aggiornamenti

Dettagli

Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella

Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - Istituto Superiore di Sanità La vaccinazione antinfluenzale

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Comunicato n. 571 5 dicembre 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali UFFICIO STAMPA Influenza A/H1N1 Il punto della situazione al 5 Dicembre 2009 Aggiornamento ore 17.00 Aggiornamenti

Dettagli

RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELL EPIDEMIA INFLUENZALE STAGIONE ASL 2 - LUCCA

RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELL EPIDEMIA INFLUENZALE STAGIONE ASL 2 - LUCCA RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELL EPIDEMIA INFLUENZALE STAGIONE 2009-2010 - ASL 2 - LUCCA Premessa L influenza rappresenta un importante problema di Sanità Pubblica, perché causa ogni anno epidemie stagionali

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico Regione Puglia. Report Sorveglianza dell influenza in Puglia, stagione 2011/2012

Osservatorio Epidemiologico Regione Puglia. Report Sorveglianza dell influenza in Puglia, stagione 2011/2012 Report Sorveglianza dell influenza in Puglia, stagione 2011/2012 Nell ambito degli interventi di Sanità Pubblica la prevenzione dell influenza costituisce un azione prioritaria. L influenza rappresenta

Dettagli

Oggetto: Pandemia influenzale da virus A(H1N1v) Report situazione epidemiologica nella Regione Puglia al

Oggetto: Pandemia influenzale da virus A(H1N1v) Report situazione epidemiologica nella Regione Puglia al Oggetto: Pandemia influenzale da virus A(H1N1v) Report situazione epidemiologica nella Regione Puglia al 6.11.2009. Si riporta qui di seguito il Report contenente la situazione epidemiologica in Puglia,

Dettagli

SDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive

SDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre

Dettagli

Influenza pandemica (A/H1N1p)

Influenza pandemica (A/H1N1p) Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 11.02.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 11 Febbraio 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

SORVEGLIANZA SENTINELLA DELL INFLUENZA TRA GLI ASSISTITI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE Regione Sardegna - Stagione

SORVEGLIANZA SENTINELLA DELL INFLUENZA TRA GLI ASSISTITI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE Regione Sardegna - Stagione ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Servizio Prevenzione INTRODUZIONE SORVEGLIANZA SENTINELLA DELL INFLUENZA TRA GLI ASSISTITI DEI MEDICI DI MEDICINA

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico Regione Puglia

Osservatorio Epidemiologico Regione Puglia Osservatorio Epidemiologico Report Sorveglianza dell influenza in Puglia, stagione 2013/2014 Nell ambito degli interventi di Sanità Pubblica la prevenzione dell influenza costituisce un azione prioritaria.

Dettagli

Il resoconto è stato chiamato FluNews per facilitarne una rapida identificazione anche rispetto ad altre fonti di informazione.

Il resoconto è stato chiamato FluNews per facilitarne una rapida identificazione anche rispetto ad altre fonti di informazione. FluNews AGGIORNAMENTO SETTIMANALE SU INFLUENZA STAGIONALE E A/H1N1v numero 1, 26 ottobre-1 novembre 2009 (44 settimana) Una delle caratteristiche principali della sorveglianza epidemiologica è la flessibilità.

Dettagli

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna Stagione Influenzale 01- Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna DIREZIONE GENERALE SANITÀ E Descrizione dell epidemia influenzale Alla fine di aprile si è conclusa la sorveglianza epidemiologica

Dettagli

Influenza pandemica (A/H1N1p)

Influenza pandemica (A/H1N1p) Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 20.05.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 20 Maggio 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità

La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità Outline della presentazione 1. Inquadramento dell attività 2. Obiettivi

Dettagli

HIV/AIDS: l epidemiologia in Toscana

HIV/AIDS: l epidemiologia in Toscana HIV/AIDS: l epidemiologia in Toscana Fabio Voller, Monia Puglia, Monica Da Frè Osservatorio di Epidemiologia, Settore Epidemiologia dei Servizi Sociali Integrati Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

Dettagli

Rapporto N. 10 del 20 gennaio 2016

Rapporto N. 10 del 20 gennaio 2016 NIC - MIPI Istituto Superiore di Sanità Rapporto N. 10 del 20 gennaio 2016 CENTRO NAZIONALE INFLUENZA/NIC-MIPI Responsabile: Maria Rita Castrucci Gruppo di lavoro: Simona Puzelli Angela Di Martino Annapina

Dettagli

InfluNet - Casi Gravi - InfluWeb - Accessi ai Pronto Soccorso

InfluNet - Casi Gravi - InfluWeb - Accessi ai Pronto Soccorso FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 13, del 7 Maggio 21 FluNews : aggiornamento alla 17 settimana del 21 (21-2 Aprile 21) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di

Dettagli

BOLLETTINOEPIDEMIOLOGICOLOCALE

BOLLETTINOEPIDEMIOLOGICOLOCALE REGIONE DEL VENETO - AZIENDA ULSS 2 MARCA TREVIGIANA DISTRETTO PIEVE DI SOLIGO BOLLETTINOEPIDEMIOLOGICOLOCALE Supplemento n. 3 - Marzo 2017 Servizio Igiene e Sanità Pubblica Ufficio Epidemiologico La sorveglianza

Dettagli

FluNews. A colpo d occhio. AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero novembre settimana

FluNews. A colpo d occhio. AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero novembre settimana Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute - Istituto superiore di sanità FluNews AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero 2 2-8 novembre 2009 45 settimana A colpo

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Dettagli

La sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali: 16 anni di sorveglianza Dr. Antonino BELLA

La sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali: 16 anni di sorveglianza Dr. Antonino BELLA La sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali: 16 anni di sorveglianza Dr. Antonino BELLA Istituto Superiore di Sanità, CNESPS Roma, 15 maggio 2015 Le origini di InfluNet Nasce in Italia nella

Dettagli

Rapporto N. 12 del 3 febbraio 2016

Rapporto N. 12 del 3 febbraio 2016 NIC - MIPI Istituto Superiore di Sanità Rapporto N. 12 del 3 febbraio 2016 CENTRO NAZIONALE INFLUENZA/NIC-MIPI Responsabile: Maria Rita Castrucci Gruppo di lavoro: Simona Puzelli Angela Di Martino Annapina

Dettagli

FluNews. A colpo d occhio. AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero novembre settimana

FluNews. A colpo d occhio. AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero novembre settimana Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute - Istituto superiore di sanità FluNews AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero 3 9-15 novembre 2009 46 settimana A colpo

Dettagli

IMOVE: Studio per la valutazione dell efficacia sul campo del vaccino antinfluenzale in Italia. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità

IMOVE: Studio per la valutazione dell efficacia sul campo del vaccino antinfluenzale in Italia. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità IMOVE: Studio per la valutazione dell efficacia sul campo del vaccino antinfluenzale in Italia Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità Outline della presentazione 1. Inquadramento dell attività

Dettagli

Le sindromi influenzali in PIEMONTE

Le sindromi influenzali in PIEMONTE Le sindromi influenzali in PIEMONTE IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA INTEGRATO IN PIEMONTE A colpo d occhio La stagione influenzale 2013/2014 ha fatto registrare in Piemonte l incidenza cumulativa più bassa

Dettagli

Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici. MIF NEWSLETTER ANNO 2005 Le malattie infettive nel Distretto di Modena

Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici. MIF NEWSLETTER ANNO 2005 Le malattie infettive nel Distretto di Modena MIF NEWSLETTER ANNO 25 Le malattie infettive nel di Nell anno 25 sono stati notificati, nel solo distretto di, 627 casi di malattia infettiva (58 casi singoli e 119 casi riuniti in 26 focolai). Il tasso

Dettagli

Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione

Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione 2016-2017 STRUTTURE COMPETENTI REDAZIONE A CURA DI Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Dott. Filippo

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 21 maggio 2010

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 21 maggio 2010 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 21 maggio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di

Dettagli

Aggiornamento del

Aggiornamento del Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 12.09.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 12 Settembre 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

Le sindromi influenzali in PIEMONTE

Le sindromi influenzali in PIEMONTE Le sindromi influenzali in PIEMONTE IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA INTEGRATO IN PIEMONTE A colpo d occhio La stagione influenzale 2013/2014 ha fatto registrare in Piemonte l incidenza cumulativa più bassa

Dettagli

L incidenza dell epidemia influenzale: la sorveglianza Influnet

L incidenza dell epidemia influenzale: la sorveglianza Influnet Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute - Istituto superiore di sanità FluNews AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO SETTIMANALE numero 20 8-14 marzo 2010 10 settimana L incidenza

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 01 Settembre 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 01 Settembre 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 1 Settembre 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 30 Aprile 2010

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 30 Aprile 2010 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 30 Aprile 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di

Dettagli

Protocollo Operativo

Protocollo Operativo Sorveglianza sentinella dell influenza tra gli assistiti dei medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta Regione Sardegna Stagione 2014-2015 Protocollo Operativo INTRODUZIONE La sorveglianza

Dettagli

INFLUENZA UMANA DA NUOVO VIRUS A/H1N1 SWL (Swine lineage)

INFLUENZA UMANA DA NUOVO VIRUS A/H1N1 SWL (Swine lineage) INFLUENZA UMANA DA NUOVO VIRUS A/H1N1 SWL (Swine lineage) Aggiornamento del 18 novembre 2009 Durante l ultima settimana di sorveglianza virologica sono stati segnalati 2.062 casi dai laboratori afferenti

Dettagli

INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010

INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010 Si comunica che a seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione

Dettagli

Influenza pandemica (A/H1N1p)

Influenza pandemica (A/H1N1p) Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 17.06.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 17 Giugno 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

Influenza stagionale: al via le vaccinazioni

Influenza stagionale: al via le vaccinazioni SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Influenza stagionale: al via le vaccinazioni Parma, 8 novembre 2013 Tasso di copertura vaccinale (%) nella popolazione

Dettagli

Rapporto N. 9 del 13 gennaio 2016

Rapporto N. 9 del 13 gennaio 2016 NIC - MIPI Istituto Superiore di Sanità Rapporto N. 9 del 13 gennaio 2016 CENTRO NAZIONALE INFLUENZA/NIC-MIPI Responsabile: Maria Rita Castrucci Gruppo di lavoro: Simona Puzelli Angela Di Martino Annapina

Dettagli

SCENARIO EPIDEMIOLOGICO IN TOSCANA HIV/AIDS/HBV/HCV/SIFILIDE

SCENARIO EPIDEMIOLOGICO IN TOSCANA HIV/AIDS/HBV/HCV/SIFILIDE SCENARIO EPIDEMIOLOGICO IN TOSCANA HIV/AIDS/HBV/HCV/SIFILIDE Caterina Silvestri Settore Sociale Osservatorio di epidemiologia Convegno Donazione differita: dalle esperienze alle prospettive di sistema

Dettagli

Protocollo Operativo

Protocollo Operativo Sorveglianza sentinella dell influenza tra gli assistiti dei medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta Regione Sardegna Stagione 2013-2014 Protocollo Operativo INTRODUZIONE La sorveglianza

Dettagli

OGGETTO: 1) Pandemia da influenza umana da virus A/H1N1v Aggiornamento 74. Aggiornamento settimanale.

OGGETTO: 1) Pandemia da influenza umana da virus A/H1N1v Aggiornamento 74. Aggiornamento settimanale. Direzione Sanità Settore Promozione della Salute e Interventi di Prevenzione Individuale e Collettiva sanita.pubblica@regione.piemonte.it Data 17 Novembre 2009 Protocollo n 0041392/DB.2001 - Ai Sigg. Direttori

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 10 Agosto 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 10 Agosto 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 1 Agosto 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Dettagli

CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE

CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE 2015-2016 Inizia il prossimo 9 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale della ASL di Carbonia-Iglesias. L'influenza ogni anno colpisce

Dettagli

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE 1 Aids in Italia e in Europa 2 HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ AIDS IN ITALIA E IN EUROPA Giovanni Rezza Centro Operativo Aids - Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione

Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione 2015-2016 STRUTTURE COMPETENTI REDAZIONE A CURA DI Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria Settore Promozione e

Dettagli

Oggetto: Indicazioni in merito alla Campagna antinfluenzale in Regione Lombardia. Trasmissione nota Ministeriale.

Oggetto: Indicazioni in merito alla Campagna antinfluenzale in Regione Lombardia. Trasmissione nota Ministeriale. Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data 28/07/2009 Protocollo HI.2009.0028340 Ai Direttori Generali Ai Direttori Sanitari: ASL Aziende Ospedaliere IRCCS di diritto pubblico IRCCS di diritto privato

Dettagli

16/01/2017. Regione Puglia

16/01/2017. Regione Puglia Regione Puglia Lo stato di salute dell anziano in Puglia e i benefici delle corrette politiche vaccinali per la prevenzione di influenza, polmonite pneumococcica e herpes zoster Cinzia Germinario 1 Epidemiologia

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte Stagione 2011/2012

Le sindromi influenzali in Piemonte Stagione 2011/2012 Le sindromi influenzali in Piemonte Stagione 211/212 La sindrome influenzale L'influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che si verifica

Dettagli

Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione

Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza nella Regione Veneto, stagione 2013-2014 STRUTTURE COMPETENTI REDAZIONE A CURA DI Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria Settore Promozione e

Dettagli

Rapporto N. 21 del 6 aprile 2016

Rapporto N. 21 del 6 aprile 2016 NIC - MIPI Istituto Superiore di Sanità Rapporto N. 21 del 6 aprile 2016 CENTRO NAZIONALE INFLUENZA/NIC-MIPI Responsabile: Maria Rita Castrucci Gruppo di lavoro: Simona Puzelli Angela Di Martino Annapina

Dettagli

L influenza è ancora oggi in Italia la terza causa di morte per patologia infettiva dopo l AIDS e la tubercolosi. Secondo le stime dell

L influenza è ancora oggi in Italia la terza causa di morte per patologia infettiva dopo l AIDS e la tubercolosi. Secondo le stime dell 1 2 L influenza è ancora oggi in Italia la terza causa di morte per patologia infettiva dopo l AIDS e la tubercolosi. Secondo le stime dell Organizzazione Mondiale della Sanità l influenza colpisce ogni

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 12/215 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza delle sindromi influenzali: InfluNet il sistema di sorveglianza

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte Stagione 2010/2011

Le sindromi influenzali in Piemonte Stagione 2010/2011 Le sindromi influenzali in Piemonte Stagione 21/211 La sindrome influenzale L'influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che si verifica

Dettagli

Conferenza Stampa Influenza stagionale: al via la campagna di vaccinazioni 2010

Conferenza Stampa Influenza stagionale: al via la campagna di vaccinazioni 2010 Conferenza Stampa Influenza stagionale: al via la campagna di vaccinazioni 2010 13/10/2010 ore 14.30 sala riunioni Via Spalato 2 AUSL di Parma Intervengono: Per l Ausl: Gianluca Pirondi, direttore Dipartimento

Dettagli

Rapporto N. 18 del 22 marzo 2017

Rapporto N. 18 del 22 marzo 2017 NIC - DMI Istituto Superiore di Sanità Rapporto N. 18 del 22 marzo 2017 CENTRO NAZIONALE INFLUENZA/NIC-DMI Responsabile: Maria Rita Castrucci Gruppo di lavoro: Simona Puzelli Angela Di Martino Annapina

Dettagli

Dalla aviaria alla suina: dare i numeri sull influenza

Dalla aviaria alla suina: dare i numeri sull influenza Pistoia 24 Febbraio 2012 Dalla aviaria alla suina: dare i numeri sull influenza Serena Frau Percorso L influenza in breve La rete di sorveglianza Da epidemia a pandemia I 3 strumenti per combattere l influenza:

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di

Dettagli

FORTEMENTE RACCOMANDATO;

FORTEMENTE RACCOMANDATO; CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2015/2016 L Influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per l attuazione delle misure di controllo

Dettagli

Flu News - vaccinazioni Piemonte 1

Flu News - vaccinazioni Piemonte 1 Servizio di riferimento Regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle Malattie Infettive SeREMI Servizio Regionale Epidemiologia Malattie Infettive Servizio Sovrazonale

Dettagli

Dal mese di maggio non è più stato possibile definire nuovi focolai in quanto l epidemia si è estesa sull intero territorio regionale.

Dal mese di maggio non è più stato possibile definire nuovi focolai in quanto l epidemia si è estesa sull intero territorio regionale. Focolai di morbillo in Piemonte: la situazione al 9 luglio 10 A distanza di soli 2 anni dalla precedente, si sta manifestando in Piemonte una nuova epidemia di morbillo, che è esordita a gennaio 10, a

Dettagli

Conferenza Stampa Giovedì 30 ottobre ore 11. Sala di Rappresentanza della ASL

Conferenza Stampa Giovedì 30 ottobre ore 11. Sala di Rappresentanza della ASL Conferenza Stampa Giovedì 30 ottobre ore Sala di Rappresentanza della ASL Campagna di vaccinazione antinfluenzale Autunno Inverno 008/009 Campagna di vaccinazione antinfluenzale Autunno Inverno 008/09

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 30 GIUGNO 2011

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 30 GIUGNO 2011 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 3 GIUGNO 211 MORBILLO Le segnalazioni trasmesse dalle Aziende Usl dal 1-1-211 al 3-6-211, attraverso i sistemi regionali di

Dettagli

CONFERENZA STAMPA. Influenza stagionale: l ASL di Brescia dà il via alla campagna vaccinale

CONFERENZA STAMPA. Influenza stagionale: l ASL di Brescia dà il via alla campagna vaccinale DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838280 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA STAMPA Influenza stagionale:

Dettagli

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014 LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014 LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE (MIB) Recepita nel 2008 in Piemonte, dove dal 2003 era attiva la sorveglianza di laboratorio di tutte le infezioni

Dettagli

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007 Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007 La presenza e la circolazione naturale nei volatili selvatici, in particolar modo negli anatidi,

Dettagli

MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI

MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI Nei primi tre mesi del 2016 sono stati segnalati 61 casi. Allerta dei medici campani: senza vaccinazione si rischia una epidemia simile

Dettagli

Rapporto N. 15 del 24 febbraio 2016

Rapporto N. 15 del 24 febbraio 2016 NIC - MIPI Istituto Superiore di Sanità Rapporto N. 15 del 24 febbraio 2016 CENTRO NAZIONALE INFLUENZA/NIC-MIPI Responsabile: Maria Rita Castrucci Gruppo di lavoro: Simona Puzelli Angela Di Martino Annapina

Dettagli

La vaccinazione per l influenza stagionale

La vaccinazione per l influenza stagionale La vaccinazione per l influenza stagionale Sigismondo Ferrante 1 12 settembre 2009 2 Roma, 23 luglio2009 1 Obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l influenza riduzione del rischio individuale

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0035160-01/12/2015-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex DG PREV Prot.DGPREV.V/P/ T E L E F A

Dettagli

Influenza Aviaria. La malattia

Influenza Aviaria. La malattia 1 INFLUENZA AVIARIA La malattia Influenza Aviaria L influenza aviaria è causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenzavirus A. Si distinguono stipiti a bassa patogenicità

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 11 Settembre 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 11 Settembre 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 11 Settembre 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

cosa ci aspetta P. Crovari Prof. Emerito di Igiene e Medicina Preventiva Università di Genova

cosa ci aspetta P. Crovari Prof. Emerito di Igiene e Medicina Preventiva Università di Genova Workshop Migliorare con l esperienza Sala Ordine dei Medici 9giugno 2010 cosa ci aspetta P. Crovari Prof. Emerito di Igiene e Medicina Preventiva Università di Genova Che cosa si intende per pandemia influenzale

Dettagli

Regione Toscana: incidenza delle malattie trasmesse da vettore

Regione Toscana: incidenza delle malattie trasmesse da vettore Regione Toscana: incidenza delle malattie trasmesse da vettore Monica Da Frè, Fabio Voller Settore Epidemiologia dei servizi sociali integrati Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità

Dettagli

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016.

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016. Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016. Come per gli anni precedenti, nel periodo compreso tra il 23 Maggio 2016 e il 04 Settembre 2016 presso il Servizio

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte

Le sindromi influenzali in Piemonte Le sindromi influenzali in Piemonte L'influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che si verifica durante il periodo invernale in Europa

Dettagli

2.L assistenza pediatrica ospedaliera

2.L assistenza pediatrica ospedaliera 2.L assistenza pediatrica ospedaliera Prof.ssa Maria Pia Fantini Dott.ssa Lorenza Luciano Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Percorso di aggiornamento

Dettagli