RAPPORTO 2015 DATI ANNO 2014

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1 STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN PROVINCIA DI TRIESTE RAPPORTO 2015 DATI ANNO 2014 Persone in borsa lavoro, soggetti attuatori, tipologie degli strumenti Provincia di Trieste Area Servizi Tecnici U.O. Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Sociali Osservatorio provinciale Politiche sociali Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Area Servizi Sociali e integrazione socio-sanitaria Gestione Sistema informativo servizi sociali e Osservatorio politiche di protezione sociale

2 Provincia di Trieste Assessorato Politiche Giovanili, Politiche Sociali, Disabilità Area Servizi Tecnici U.O. Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Sociali Ufficio Politiche Sociali Osservatorio provinciale politiche sociali Novembre 2015

3 PERSONE IN BORSA LAVORO 1 E I SOGGETTI ATTUATORI NEI DIVERSI CONTESTI TERRITORIALI Nella provincia di Trieste nel corso del 2014 lo strumento borse lavoro ha coinvolto complessivamente 939 utenti. Questi si distribuiscono come indicato nella tabella n.1, organizzata per tipologia di strumento adottato e soggetto attuatore. In merito alla tipologia di strumento utilizzato, si nota come il maggior numero di beneficiari sia stato coinvolto attraverso lo strumento del tirocinio formativo rivolto a soggetti disabili (L.R.18/05 e L.R.41/96), che ha interessato il 40,8% degli utenti, pari complessivamente a 383 persone. Questo dato conferma l importanza di tale misura nell ambito degli strumenti formativi e di sostegno all inserimento lavorativo: si tratta di una peculiarità dell area triestina, dovuta alle modalità organizzative dei servizi di inserimento lavorativo rivolti ai disabili, che prevedono due canali di attivazione (da un lato il Servizio di Integrazione Lavorativa SIL, incardinato nel Comune di Trieste, e dall altra il Servizio Lavoro della Provincia di Trieste). Le borse lavoro gestite dai Servizi sociali comunali degli ambiti distrettuali o direttamente dai Comuni sono 236 e costituiscono il 25,1% di quelle attive nel 2014: di queste 221 sono a carico del Comune di Trieste, mentre 15 dei Servizi Sociali Comunali 1.1 e 1.3. Tra quelle erogate dal Comune di Trieste, 81 erano rivolte a minori in situazione di disagio e 140 ad adulti, pari rispettivamente all 8,6% e al 14,9% del totale delle borse lavoro dell area triestina Si evidenzia, infine, la percentuale di borse attive nell area sanitaria (Borse Lavoro Salute Mentale- DSM e Borse Lavoro Dipendenze-Dip. Dip.), che insieme coprono il 34,1% delle borse erogate, pari a 320 utenti, di cui 191 (20,3%) a carico del DSM e 129 (13,7%) del Dipartimento delle Dipendenze dell Azienda per l Assistenza Sanitaria 1 Triestina. Rispetto alle informazioni riportate nella tabella n. 1 va fatta un ulteriore precisazione relativa alle borse disagio e devianza, attivate nell ambito di specifici progetti a valere su fondi della L.R. 6/06, integrata dalla L.R. 1/07, ai sensi del D.P.Reg. 0146/2012. Infatti, analogamente al 2013, si evidenzia che anche per il 2014 non è stato possibile rilevare il dato. A tal proposito si ricorda che questi dati riguardanti le borse attivate in favore di adulti detenuti, ex detenuti e inseriti nel circuito di esecuzione penale esterna sono stati raccolti fino al 2012, quando erano complessivamente 5 per l area adulti e 72 per quanto riguarda i minori dai 16 ai 21 anni a rischio di disagio e devianza. Dal 2013 nell area triestina l organizzazione di tale intervento è mutata: a seguito del nuovo regolamento regionale per la concessione di fondi a favore di persone a rischio di esclusione sociale, anche di età minore, nonché di persone detenute, ex detenute e in esecuzione penale esterna, i SSC 1.1 e 1.3 hanno attribuito al Comune di Trieste del ruolo di Ente capofila per la realizzazione di tali misure. A tal fine, inoltre è stato istituito un tavolo di lavoro con l Ufficio Servizio Sociale per i minorenni (USSM) e l Ufficio di Esecuzione penale esterna (UEPE), per la progettazione di tali attività. Infine, considerata la possibilità offerta dal regolamento 0146/2012 di attuare tali strumenti con il concorso dei soggetti del terzo settore, l Ente capofila Comune di Trieste, tramite apposito bando, ha individuato i soggetti interessati alla coprogettazione e alla gestione degli interventi insieme al tavolo di lavoro composto dai SSC 1.1, 1.2, 1.3, dall USSM e dall UEPE 2. In questo modo il Comune di Trieste ha erogato al terzo settore i finanziamenti 1 I termini borsa lavoro e borsista nel presente documento vengono usati in maniera semplificativa per includere tutti gli strumenti formativi e di sostegno all inserimento lavorativo messi in atto dai diversi soggetti attuatori (borse lavoro, tirocini per disabili, progetti personalizzati, ecc.) 2 Si segnala che i soggetti ammessi alla co-progettazione sono stati: ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE Comitato territoriale Trieste, ASSOCIAZIONE JONAS TRIESTE Onlus, Cooperativa Sociale Impresa Sociale CONSORZIO 609, Cooperativa Sociale Impresa Sociale Onlus DUEMILAUNO AGENZIA SOCIALE,

4 utili alla realizzazione delle attività di inclusione socio-lavorativa, attuando un meccanismo di esternalizzazione delle attività che ad oggi non permette il loro monitoraggio. Tab. 1 Utenti in Borsa lavoro per tipologia di strumento utilizzato e soggetto attuatore. Borse lavoro SSC/Comunali per svantaggiati Borse lavoro SSC disagio e devianza Tirocini formativi disabilità LR 18/05 Tirocini formativi disabilità LR 41/96 Borse Lavoro Salute Mentale TIPOLOGIA STRUMENTO SOGGETTO ATTUATORE UTENTI IN BORSA LAVORO % UTENTI SU TOTALE SSC 1.1 e SSC 1.3 SSC ambiti distrettuali 15 1,6 Minori e adulti fino a 21 anni Comune TS Comune di 81 8,6 Adulti Comune TS Trieste ,9 TOT. BORSE LAVORO SSC/COMUNALI PER SVANTAGGIATI ,1 Minori e adulti fino a 21 anni SSC ambiti n.d. n.d. Adulti distrettuali n.d. n.d. TOT. BORSE LAVORO SSC DISAGIO E DEVIANZA n.d. n.d. TFSSVCOM Tirocini di Formazione in Situazionemodulo sviluppo competenze Sil 53 5,6 Provincia Servizio Lavoro ,1 Sil 2 0,2 TFSA Tirocini di Formazione in Situazione modulo assunzione Provincia 31 3,3 Servizio Lavoro TOT. TIROCINI FORMATIVI DISABILITÀ LR 18/ ,3 TFSCON Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza 14 1,5 TFSCOM Tirocini di formazione in situazione Sil modulo costruzione compatibilità 29 3,1 ISL Inserimenti socio lavorativi 84 8,9 TOT. TIROCINI FORMATIVI DISABILITÀ LR 41/ ,5 Assegno per le Attività di Riabilitazione e Socializzazione Assegno di Formazione al Lavoro DSM AAS ,3 TOT. BORSE LAVORO SALUTE MENTALE ,3 Borse Lavoro Alcoologia 23 2,4 Dipendenze Tossicodipendenza 72 7,7 Dip Dip AAS1 Borse di Studio Alcoologia 12 1,3 Dipendenze Tossicodipendenza 22 2,3 TOT. BORSE DIPARTIMENTO DIPENDENZE ,7 Totale utenti in borsa lavoro ,0 Di seguito, il grafico n. 1 evidenzia il numero di utenti coinvolti rispetto alle diverse tipologie di strumenti individuati. Le borse lavoro per svantaggiati attivate dal Servizio Sociale dei Comuni degli ambiti distrettuali o direttamente dai Comuni hanno riguardato complessivamente 236 beneficiari, pari al 25,1% degli utenti registrati a livello provinciale. Nello specifico questa misura fa Cooperativa Sociale Onlus EOS, Società Cooperativa Sociale LA QUERCIA, Società Cooperativa Sociale Onlus LYBRA, Comunità educativa OPERA VILLAGGIO DEL FANCIULLO, Società Cooperativa Sociale Onlus RESET.

5 riferimento alle borse attivate dai Servizi sociali comunali 1.1 (Duino Aurisina) e 1.3 (Muggia San Dorligo della Valle), e dal Comune di Trieste, corrispondete al Servizio Sociale Comunale 1.2. Per quanto riguarda il Comune di Trieste (SSC 1.2), vengono complessivamente gestiti 221 soggetti così suddivisi: 81 appartenenti all area minori e adulti fino ai 21 anni e 140 appartenenti all area del disagio adulto. Queste sono borse lavoro comunali gestite direttamente dal S.I.I.L. (Servizio Inserimento e Integrazione lavorativa) dell Area Servizi e Politiche Sociali del Comune di Trieste. Le prime, rivolte ai giovani fino a 21 anni, costituiscono uno strumento formativo, in situazione lavorativa, indirizzato a giovani che abbiano assolto l obbligo scolastico e che si trovino in situazione di difficoltà e/o disagio, i quali vengono ospitati da un azienda o da una struttura di lavoro per acquisire la capacità di rapportarsi con il mondo del lavoro. Le seconde indirizzati agli adulti sono uno strumento indirizzato a cittadini /e o stranieri/e, con regolare permesso di soggiorno, iscritti nelle liste di collocamento del Centro per l Impiego, residenti nel Comune di Trieste, che presentino situazioni di disagio personale e/o sociale e che si trovino a rischio di emarginazione e/o devianza. Per quanto riguarda il SSC 1.1. gli utenti che hanno usufruito delle borse lavoro, che sul territorio prendono il nome di Progetti di contrasto all esclusione, sono stati 8 utenti. Nell ambito del SSC 1.3 Muggia nel corso del 2014 sono state attivate 7 borse. A tal proposito si sottolinea come nel novembre 2014 l Assemblea dei sindaci dei Comuni dell Ambito 1.3 ha approvato le nuove Linee guida per l attivazione di interventi e strumenti per l integrazione socioassistenziale a valenza socioeducativa in contesti lavorativi delle persone a rischio di esclusione sociale in carico al SSC Tali linee guida meritano un particolare approfondimento in quanto organizzano lo strumento borse lavoro a disposizione del SSC 1.3 intorno a cinque finalità che, a seconda del profilo dell utenza, possono essere attivate, prevedendo anche una durata e un compenso economico diversificati. Nello specifico sono previsi i seguenti interventi: Borsa di continuità formativa: intervento educativo e formativo finalizzato a sostenere il completamento del ciclo di studio o l acquisizione di una qualificazione/riqualificazione professionale. Borsa di primo ingresso: si tratta di un percorso di inclusione socio-relazionale, comportamentale, che mira ad una prima valutazione delle potenzialità della persona. La finalità è di offrire al destinatario una esperienza in ambito lavorativo allo scopo, in particolare, di far acquisire capacità di introiezione del ruolo lavorativo, capacità relazionali e professionali. Borsa di continuità formativa per il periodo estivo: ha finalità osservative e conoscitive della persona inserita in un normale contesto ed ambiente lavorativo. Alla conclusione dell esperienza, la valutazione congiunta individua gli elementi atti a stabilire l opportunità di una possibile continuità della borsa nell anno successivo, anche in relazione all andamento del percorso scolastico e del completamento del ciclo di studi. Borsa Sociale: ha obiettivi di mantenimento delle competenze socio-relazionali esistenti, di socializzazione in ambiente adulto, di integrazione sociale, di autonomia e di riconoscimento sociale. 3 L approvazione delle nuove linee guida è connessa all obiettivo 9.1 del Piano di Zona , Utilizzo di strumenti di re-inserimento lavorativo-sociale secondo una logica di attivazione che mira all autonomia della persona, e rientra nell ambito delle Misure di contrasto alla povertà-integrazione con le politiche del lavoro.

6 Borsa di inclusione socio-lavorativa: viene attivata prioritariamente nei confronti di persone in età lavorativa che hanno già condotto esperienze di borse sociali, di cui alle presenti linee guida, o esperienze formative analoghe promosse da altri soggetti, con esito e valutazione integrata positiva, ovvero nei confronti di persone già inserite nel mercato del lavoro che necessitino di riqualificazione professionale specie in presenza di bassi profili occupazionali. Nel complesso si tratta di un articolazione dello strumento che all occorrenza può essere declinato a seconda delle esigenze dell utenza: da una temporanea occupazione estiva a veri e propri strumenti sociali di inserimento lavorativo. I tirocini formativi disabilità L.R. 18/05 sono i percorsi di integrazione lavorativa di persone diversamente abili iscritte al collocamento mirato, o comunque, in possesso della certificazione prevista dalla L. 68/99. Essi sono finalizzati all acquisizione ed allo sviluppo di competenze in prospettiva di un eventuale assunzione ai sensi della L. 68/99. La loro realizzazione è in carico in parte al Servizio di Integrazione Lavorativa SIL, incardinato nel Comune di Trieste- Servizio Inserimento e Integrazione lavorativa (S.I.I.L.), a seguito di convenzione con la Provincia di Trieste, e in parte direttamente al Servizio Lavoro della Provincia di Trieste, anche in collaborazione con l AAS n.1 Triestina 4 e complessivamente nel 2014 hanno riguardato 256 persone a livello provinciale (27,2%) ripartite tra: Tirocini di Formazione in Situazione- modulo sviluppo competenze (TFSSVCOM): 223 persone complessivamente coinvolte, di cui 53 in collaborazione con il Sil (5,6% del totale) e 170 (18,1% del totale) gestite direttamente dal Servizio lavoro della Provincia di Trieste; Tirocini di Formazione in Situazione modulo assunzione (TFSA): 33 persone complessivamente coinvolte (3,5% del totale), di cui 2 in collaborazione con il Sil (0,2% del totale) e 31 (3,3% del totale) gestite direttamente dal Servizio lavoro della Provincia di Trieste. Nello specifico il SIL ha compiti di gestione delle attività e degli strumenti di tirocinio di cui alla D.G.R. n. 217/06, nonché compiti di mediazione, di supporto e di monitoraggio negli interventi di collocamento mirato di cui alla Legge n. 68/99, in favore di persone disabili con particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento. Il CPI gestisce direttamente gli stessi strumenti (D.G.R. n. 217/06) per quelle persone disabili che necessitano di percorsi propedeutici all'inserimento lavorativo, ma che non hanno una disabilità complessa. Si segnala a tal proposito che la convenzione tra S.I.I.L. Comunale e Servizi lavoro della Provincia è valida fino a dicembre 2015, seguirà in virtù dei recenti cambiamenti istituzionali, che hanno servizi per il lavoro provinciali che sono divenuti di competenza regionale 5 nuova convenzione con la Regione FVG. I tirocini formativi disabilità L.R.41/96, gestiti dal SIL dell Area Servizi e Politiche Sociali del Comune di Trieste, sono percorsi propedeutici all integrazione lavorativa e nel 2014 hanno coinvolto 127persone, pari al 13,5% del totale dei fruitori delle borse lavoro nell area triestina. Essi si possono distinguere come segue: 4 Il Servizio Lavoro della Provincia di Trieste nel corso degli anni ha lavorato con l obiettivo di migliorare la qualità dei servizi erogati attraverso una comunicazione di rete tra tutte le realtà coinvolte nelle dinamiche occupazionali, per questo motivo la Provincia di Trieste Servizio Lavoro ha sottoscritto con l Azienda per i servizi sanitari n.1 Triestina un protocollo operativo che prevede l impegno da parte del CPI a favorire l inserimento lavorativo delle persone segnalate dall AAS n.1 con l utilizzo degli strumenti TFSSVCOM e TFSA. 5 Si fa riferimento alla L.R. 12 dicembre 2014, n. 26 Riordino del sistema Regione-Autonomie locali del FVGL e riallocazione di funzioni amministrative.

7 Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza (TFSCON), che hanno il compito di fornire un percorso propedeutico alla formazione e all'integrazione lavorativa, hanno coinvolto 14 beneficiari; Tirocini di formazione in situazione modulo costruzione compatibilità (TFSCOM) con 29 utenti; Inserimenti socio lavorativi (ISL) con l obiettivo di offrire un'opportunità socio-lavorativa anche a persone disabili difficilmente spendibili nel mondo del lavoro hanno coinvolto 84 beneficiari. Le borse lavoro Salute Mentale gestite dal Dipartimenti di Salute Mentale dell AAS n. 1 interessano il 20,3% dei beneficiari a livello provinciale, per un totale di 191 utenti. Si tratta in questo caso di borse lavoro che possono prevedere sia un assegno di formazione lavoro (borse A.F.L) sia un assegno di formazione lavoro per attività riabilitative e sociali (borse A.A.R.S.) ed entrambe sono attivate sulla base della L.R. 72/1980 (regolamento attuativo legge 180/1978). Le borse lavoro Dipendenze gestite dal Dipartimento per le Dipendenze dell AAS n. 1 hanno visto nel beneficiari a livello provinciale, pari al 13,7% dell utenza complessiva. Esse si distinguono come segue: borse lavoro del circuito Alcologia per un totale di 23 utenti (2,4%); borse lavoro del circuito Tossicodipendenze per un totale di 72 utenti (7,7%). Tali misure si riferiscono a borse di formazione professionale per tossicodipendenti e alcoldipendenti disoccupati in carico al Dipartimento, orientate a facilitare i soggetti ad inserirsi nel mondo del lavoro, nonché borse di studio che prevedono un assegno in denaro, da intendersi come incentivo alla frequenza a corsi di studio e qualificazione professionale con lo scopo di inserire questi soggetti nel circuito lavorativo. Il Dipartimento Dipendenze dell AAS n. 1 inoltre eroga delle Borse di studio dipendenze, all interno del progetto RELI implementato, che finanzia percorsi di riabilitazione e reinserimento socio-lavorativo attraverso percorsi formazione-lavoro. Anche queste misure sono suddivisibili in: borse lavoro del circuito Alcologia per un totale di 12 utenti (1,3%); borse lavoro del circuito Tossicodipendenze per un totale di 22 utenti (2,3%). Si segnala, inoltre, che accanto a queste misure la Provincia di Trieste ha attivato nel corso del 2014 ulteriori tirocini formativi rivolti a soggetti svantaggiati (tirocini DPreg 166/2013): nello specifico sono i destinatari sono 33 persone, di cui 29 richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale e 4 certificati svantaggio ai sensi della L 381/91. Dei 29 richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale, 23 percorsi sono stati finanziati dal Fondo Immigrazione, 2 dal fondo progetto In rete contro la tratta FVG e 4 si sono avvalsi del rimborso dell azienda ospitante. Graf. 1 Persone in Borsa lavoro nel 2014 per macro - tipologia di strumento utilizzato e soggetto attuatore

8 Nella tabella n. 2 e grafico n. 2 sono indicati i borsisti distribuiti per soggetto attuatore. Nel contesto provinciale, l incidenza maggiore degli utenti in borsa lavoro si registra presso i Servizi sociali degli ambiti distrettuali che si rivolgono al 25,1% dell utenza, erogando nel complesso 236 borse. Come evidenziato in precedenza, tale numero è in gran parte imputabile al peso delle borse erogate dal Comune di Trieste - Area Servizi e Politiche Sociali del Comune di Trieste (SSC 1.2), che coinvolgono 221 utenti, pari al 23,5% delle borse lavoro censite nella provincia di Trieste. Seguono i soggetti seguiti dai Servizi di Inserimento lavorativo della Provincia attraverso la misura dei tirocini disabili (L.R. 18/06), che conta 201 utenti ( pari al 21,4%). Leggermente meno sono gli utenti in borsa lavoro inseriti nei percorsi del Dipartimento di Salute mentale dell AAS n.1 Triestina (191 utenti, pari al 21,% del totale). Rilevante è anche il numero dei borsisti in carico ai Servizi di inserimento lavorativo del Comune di Trieste (182 utenti pari al 19,4% del totale). Infine, il Dipartimento delle Dipendenze dell AAS n.1 Triestina (alcologia e tossicodipendenza) copre il 13,7% delle borse erogate nella provincia con 129 borsisti. Tab. 2 - Utenti in Borsa lavoro per soggetto attuatore (v.a. e val %) SOGGETTO ATTUATORE UTENTI IN BORSA LAVORO % UTENTI SU TOTALE SSC ambiti distrettuali (SSC1.1. e SSC 1.3)- Comune di Trieste ,1 Servizi di Inserimento lavorativo ,4 Servizi di Inserimento lavorativo gestiti dalla Provincia ,4 Dipartimenti di Salute Mentale ,3 Dipartimenti Dipendenze ,7 TOTALE UTENTI IN BORSA LAVORO ,0

9 Graf. 2 Persone in Borsa lavoro nel 2014 per soggetto attuatore Confrontando la serie storica dei dati rilevati tra il 2009 e il 2014 (Grafico n. 3), si evidenzia un aumento nel numero di beneficiari totali. Graf. 3 Persone in Borsa lavoro in provincia di Trieste: serie storica

10 Guardando all ultimo biennio, si nota una differenza positiva tra il 2014 e il 2013 con un +141 unità (Tabella n. 3). Questo dato è probabilmente dovuto all incremento della domanda di inserimento lavorativo in un contesto di crescente difficoltà occupazionale che interessa complessivamente il mercato del lavoro locale e non solo i soggetti che presentano un qualche tipo di svantaggio nel mercato del lavoro. In questo frangente, le problematicità nel trovare un lavoro aumentano esponenzialmente per i soggetti svantaggiati, chiedendo un impegno maggiore da parte degli attori preposti nel fornire una risposta adeguata. Tab. 3 Utenti in Borsa lavoro per tipologia di strumento negli anni variazione annuale (v.a.). TIPOLOGIA STRUMENTO Var Borse formazione lavoro Provincia SSC 1.1 e SSC Borse lavoro SSC/Comuni Minori e adulti fino a 21 anni Comune TS per svantaggiati Adulti Comune TS Borse lavoro comunali per svantaggiati (ISO) Borse lavoro disagio e Minori e adulti fino a 25 anni* n.d. n.d. n.d. devianza Adulti n.d. n.d. n.d. Tirocini formativi TFSSVCOM Tirocini di Formazione in disabilità LR 18/05 Situazione- modulo sviluppo competenze TFSA Tirocini di Formazione in Situazione modulo assunzione Tirocini formativi disabilità LR 41/96 TFSCON Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza TFSCOM Tirocini di formazione in situazione modulo costruzione comp ISL Inserimenti socio lavorativi Borse Lavoro Salute Mentale Borse Lavoro Dipendenze Borse lavoro Borse di studio Totale utenti in borsa lavoro * Fino al 2012 tali borse erano riservate ai minori di 21 anni, dal 2013 il criterio dell età è stato esteso fino ai 25 Osservando nel dettaglio gli interventi in essere, nel 2014 si osserva una crescita dei seguenti interventi. Borse lavoro svantaggiati Adulti del Comune di Trieste che passano da 102 nel 2013 a 140 nel 2014 (+38 unità); 6 Nel dettaglio, si segnala a partire dal 2013, il definitivo esaurimento dei seguenti strumenti: le borse formazione lavoro per persone con disagio socio/economico attivate e gestite direttamente dal Servizio Lavoro della Provincia di Trieste, mirate esclusivamente all inserimento lavorativo realizzato attraverso un progetto individualizzato di inserimento o reinserimento lavorativo; le borse lavoro per svantaggiati attivate dal singolo Comune di Trieste intervento straordinario e temporaneo per l occupazione (ISO), attivato dal Comune di Trieste a partire dal 2010, prorogato nel 2011 e presenti in misura residuale anche nel 2012.

11 Tirocini formativi disabilità (L.R. 18/05): i TFSSVCOM (formazione in situazione modulo sviluppo competenze) aumentano di 5 unità, i TFSA (formazione in situazione- modulo assunzione) che aumentano di 8 unità. Tirocini formativi disabilità (LR 41/96), che contrariamente a quanto accadeva lo scorso anno mostra un leggero incremento per tutte e tre gli interventi (TFSCON +4 unità, TFSCOM +1 unità, ISL + 4 unità). Si osserva, al contrario, una diminuzione di soggetti in carico per quanto riguarda le seguenti tipologie. Borse lavoro SSC 1.1 e 1.2 per svantaggiati: nello specifico, diminuiscono in particolare le borse attivate dal SSC 1.3 (Muggia, San Dorligo della Valle) che passano da 47 del 2013 a 15 del 2014, in quanto il servizio è stato impegnato nella realizzazione delle Linee guida per l attivazione di interventi e strumenti per l integrazione socioassistenziale a valenza socioeducativa in contesti lavorativi delle persone a rischio di esclusione sociale che sono state approvate il 20/11/2014, rendendo di fatto possibile attivare borse lavoro a partire dal dicembre Le Borse lavoro svantaggiati Minori e adulti fino a 21 anni del Comune di Trieste evidenziano una leggera diminuzione, passando da 91 nel 2013 a 81 nel Borse lavoro del Dipartimento delle Dipendenze: diminuiscono sia le borse lavoro (meno 4 unità) sia le borse di studio legate al Progetto RELI che è in fase conclusiva (- 16 unità). Si segnala, infine, un lievissimo calo (- 2 unità) delle Borse Lavoro Salute Mentale. Osservando il Grafico n. 4 è possibile cogliere le dinamiche di flusso annuali per macro area di intervento (Svantaggio sociale, che comprende le BL erogate da SSC e Comuni; Disabilità con le borse di SIL e Provincia di Trieste; Salute mentale ovvero le BL dal Dipartimento di Salute mentale; BL Dipendenze comprendenti le BL del Dipartimento delle Dipendenze). Prendendo come anno base il 2009, si nota una sostanziale stabilità delle BL Salute mentale, mentre le altre tre tipologie mostrano una crescita rilevante fino al Tra il 2013 e il 2014, l incremento continua per l area disabilità, mentre si contrae per l area Svantaggio sociale e per l area Dipendenze. Graf. 4- Variazione percentuale persone in "Borsa lavoro" per area/problematica di riferimento dello strumento utilizzato dal 2009 al 2014

12 SPESA DELLE BORSE LAVORO Nel 2014 per far fronte alle diverse tipologie di strumento messe in atto dagli enti attuatori è stata sostenuta una spesa pari a euro ,80 (in crescita rispetto al 2013 in cui era stata di euro ,61). Nella tabella n. 4 è stata riportata la spesa distribuita per tipologia di borsa erogata. La spesa maggiore è stata sostenuta per la gestione dei tirocini rivolti ai disabili. Nel complesso, infatti, nel 2014 sono stati spesi ,75, di cui ,29 per tirocini ai sensi della L.R. 18/05 e ,46 per tirocini erogati n base alla L.R. 41/96. Seguono, i ,00 erogati per la realizzazione delle 191 borse lavoro Salute Mentale. Per le Borse lavoro SSC/Comunali per svantaggiati sono stati utilizzati ,05 per 236 utenti. Chiudono abbastanza distanziati gli importi relativi alle Borse Lavoro Dipendenze con ,00 e i Tirocini formativi disabilità (LR 18/05) con ,08 euro. La ripartizione % della spesa per tipologia di soggetto attuatore è stata riportata anche nel grafico n. 5. Graf. 5 Spesa per borse lavoro suddivisa per tipologia di strumento Nella tabella 4, inoltre, è stata indicata anche la configurazione dei diversi strumenti in termini di compenso mensile e di durata del beneficio (in mesi). Si nota il permanere di una certa eterogeneità, tanto che i compensi variano da un minimo di 129,0 euro a fronte di 10 ore settimanali per le BL SSC minori ad un massimo di 420 euro per 20 ore settimanali per le borse lavoro svantaggiati del SSC di Muggia. La durata in mesi della borsa va da un minimo di 2settimane ad un massimo di 36 mesi ( dei Tirocini formativi disabilità LR 41/96).

13 Tab. 4 Spesa 2014 per tipologia di borsa lavoro, importi minimi e massimi mensili, durata media. TIPOLOGIA STRUMENTO N Utenti SPESA Compenso mensile Durata Borse (mesi) Minimo ore sett Massimo ore settim. Min Max Borse lavoro SSC per SSC 1.1 e SSC ,30 200, ,5 12 svantaggiati Minori e adulti fino a 21 anni ,66 310,0 20 h h 6 12 Adulti ,09 129,0 10 h h 3 18 TOT. BORSE LAVORO SSC/COMUNALI PER SVANTAGGIATI ,05 Tirocini formativi TFSSVCOM Tirocini di Formazione in 35 disabilità LR 18/05 Situazione no TFSA Tirocini di Formazione in ,29 181,0 20 h 348,0 35 h 3 limiti Situazione 2 TOT. TIROCINI FORMATIVI DISABILITÀ LR 18/ ,29 Tirocini formativi TFSCON Tirocini formazione situazione disabilità LR 41/96 modulo conoscenza 14 Borse Lavoro Salute Mentale Borse Lavoro Dipendenze LR 57/82 (fondi ASS) Borse di Studio Dipendenze TFSCOM Tirocini formazione in situazione costruzione comp. 29 ISL Inserimenti socio lavorativi 84 TOT. TIROCINI FORMATIVI DISABILITÀ LR 41/ ,46 Assegno per le Attività di Riabilitazione e Socializzazione ,46 226,0 20 h 350,0 35 h , h h 1 12 Assegno di Formazione al Lavoro , h h 1 12 TOT. BORSE LAVORO SALUTE MENTALE ,00 Alcoologia 23 Tossicodipendenza ,00 270,0 15,0 350, Alcoologia 12 Tossicodipendenza TOT. BORSE DIPARTIMENTO DIPENDENZE ,00 Totale , ,00 3,50 euro /ora euro/mese 100H MESE Variabile in base al percorso

14 FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO Gli strumenti adottati dai soggetti attuatori e rivolti a persone svantaggiate o in difficoltà denominate nel presente report in forma generica Borse lavoro presentano diversi scopi, che possono essere riassunti in cinque categorie principali: finalità terapeutiche e riabilitative della persona, formative, educative, di inserimento lavorativo e, infine, assistenziali. Nella tabella n. 5 è stata riportata la distribuzione dei borsisti censiti nel 2014 in base a queste cinque categorie di finalità e al soggetto attuatore. Come si nota, la percentuale più elevata degli utenti in borsa lavoro è relativa alla finalità inserimento lavorativo (39,3% pari a 369 utenti), in cui spiccano in qualità di soggetto gestore i Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia con 201 utenti e il Dipartimento di Salute mentale con 146 utenti. Seguono le borse lavoro con finalità formative (283 utenti par al 30,1% del totale), in cui per il 66,1% dei casi (187 utenti) si tratta di interventi attivati dai SSC/Comuni e per il 33,9% (96 utenti) di interventi in carico al Servizi di Inserimento Lavorativo del Comune di Trieste. Seguono a larga distanza le borse lavoro attivate con finalità terapeutiche riabilitative che hanno coinvolto il 18,5% dei beneficiari, pari a 174 persone: in particolare queste sono state attivate da strutture di tipo sanitario (in 129 casi dal Dipartimento delle dipendenze e in 45 dal Dipartimento di Salute Mentale). Infine, il 9,6% dei beneficiari segue percorsi con finalità assistenziali (pari a 90 utenti, di cui 84 attivate dai Servizi di Inserimento Lavorativo e le restanti 6 dai SSC/Comuni) e il 2,4% con finalità educative (23 utenti). Nello specifico, questi ultimi beneficiari di borse lavoro con finalità educative sono minori seguiti dai SSC. È significativo evidenziare che, data la complessità delle problematiche di cui sono portatori i soggetti che usufruiscono delle Borse lavoro, esse siano finalizzate direttamente all inserimento lavorativo misura limitata rispetto al numero di beneficiari: nella maggioranza dei casi si tratta di percorsi di socializzazione e integrazione. Tab. 5 - Utenti in Borsa lavoro per tipologia di soggetto gestore e finalità dello strumento Terapeutiche Inserimento Formative Educative Assistenziali Totale Riabilitative lavorativo SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia Servizio Lavoro Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze v.a Totale Provincia di Trieste % 18,5 30,1 2,4 39,3 9,6 100,0 Se si entra nel merito delle misure erogate per soggetto attuatore (Grafico n. 6) emergono notevoli differenze tra le tipologie di strumento adottate. Un caso specifico è quello delle borse lavoro con finalità terapeutica-riabilitativa: si tratta di misure che coinvolgono persone in programmi di formazione/lavoro che possono godere di un sostegno economico a forte valenza terapeutico/riabilitativa. Tali interventi vengono attivati in misura specifica dal Dipartimento delle Dipendenze e dal Dipartimento di Salute Mentale. In particolare, il Dipartimento

15 delle Dipendenze adotta strumenti finalizzati esclusivamente alla riabilitazione delle persone seguite. Infatti, nel 2014 ha erogato 129 borse con queste finalità. Si tratta di borse formazione lavoro a carattere terapeutico finalizzate, oltre che all inserimento lavorativo, anche all acquisizione di competenze interpersonali per consolidare la propria identità sociale. Il DSM eroga due tipologie di borse: assegni di formazione lavoro, che vengono erogati ad una tipologia di persone con un grado di disagio psichico che non pregiudica un eventuale loro successivo inserimento lavorativo, assegni per attività riabilitative sociali, che vengono erogati a persone il cui disturbo psichico comporta un percorso di inserimento in attività sociali meramente riabilitative e socializzanti tese a favorire i loro processi di apprendimento e di integrazione sociale, piuttosto che il loro inserimento lavorativo. In tal senso nel 2014, 45 utenti hanno beneficiato di borse lavoro con finalità terapeutica-riabilitativa (il 23,6% dei borsisti del DSM), mentre 146 pari al 76,4% avevano finalità di inserimento lavorativo. Il SSC e i Comuni adottano strumenti con diverse finalità, anche se la maggior parte di essi ha uno scopo formativo (187 soggetti pari al 79,2 dell utenza). Minoritarie sono quelle caratterizzate da finalità educative (23 pari al 9,7%), finalizzate all inserimento lavorativo (20 utenti pari all 8,5% del totale) e, infine, caratterizzate da finalità assistenziali (6 pari al 2,5% del totale). Il SIl adotta strumenti prevalentemente a carattere formativo rivolti alle persone disabili (L.R.18/05 e L.R. 41/06): nel territorio triestino parte di queste misure sono gestite a livello Provinciale e parte a livello Comunale. In particolare, la totalità delle misure adottate dal Sil gestite dal Servizio Lavoro della Provincia è volta all assunzione e all acquisizione di competenze esclusivamente con la finalità ultima dell inserimento lavorativo (201 beneficiari, di cui 170 con modulo sviluppo competenze e 31con modulo assunzione). I Servizi di Integrazione Lavorativa comunali nel corso del 2014 hanno seguito 182 soggetti attraverso borse lavoro di natura formativa, in misura minore assistenziale e in forma residuale di inserimento lavorativo. Nello specifico il 52,7%, pari a 96 beneficiari, usufruiscono dei tirocini di formazione che permettono una crescita professionale grazie all acquisizione di competenze idonee nonché una conoscenza reciproca tra azienda ospitante e beneficiario con lo scopo di entrare definitivamente nel circuito lavorativo e produttivo, grazie anche alla possibilità del datore di lavoro di computare, qualora sia soggetto alla riserva di posti per le persone diversamente abili, il tirocinante nella quota d obbligo prevista dalla legge 68/99. Il 46,2% dei tirocinanti (84 utenti) è inserito in percorsi formativi che hanno un esito assistenziale e riguardano persone disabili difficilmente collocabili nel mondo del lavoro perché non in grado di garantire una produttività sufficiente e che necessitano di un assistenza protetta, mentre solo 2 persone (ovvero il rimanente 1,1% dei soggetti) sono inserite in percorsi finalizzati alla formazione e alla progressiva acquisizione di capacità lavorative (inserimento lavorativo)

16 Graf. 6 Incidenza delle finalità delle Borse Lavoro tra i diversi soggetti gestori LUOGHI INSERIMENTO LAVORATIVO Gli interventi attivati nel 2014 che hanno riguardato 939 soggetti inseriti tra le misure finalizzate ad attività formativo/lavorative sono classificabili anche attraverso i luoghi dove le persone hanno svolto le proprie attività. Nella tabella 6 sono stati indicati gli utenti che hanno beneficiato degli strumenti di formazione/lavoro per soggetto attuatore e luogo di inserimento. Si nota che nel 2014 il luogo principale dove sono stati indirizzati i soggetti è l impresa privata (30,9% pari a 290 utenti), seguito dalle cooperative sociali (21,5% pari a 202 soggetti) e gli inserimenti indicati dall etichetta altro (9,2% pari a 86 utenti) dove sono state raggruppate strutture non riconducibili nelle altre categorie. Chiudono gli inserimento presso l Ente pubblico (8,7% pari a 82 utenti) e, infine, le quelli realizzati presso associazioni o enti ecclesiastici (8,3% pari a 78beneficiari). Si segnala infine che non è stato possibile rilevare i luoghi di inserimento lavorativo delle BL realizzate dal Servizio di Integrazione Lavorativa gestito dalla Provincia, equivalenti al 21,4% degli utenti complessivi.

17 Tab. 6 - Utenti in Borsa lavoro per tipologia di soggetto gestore e luogo di inserimento lavorativo. Ente pubblico Coop sociali Impresa/ ditta privata Associazioni Enti ecclesiastici Altro N.D. Totale SSC ambiti distrettuali/comuni Servizi di Inserimento 0 Lavorativo Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia Servizio Lavoro n.d. n.d. n.d. n.d. n.d Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Totale Provincia di v.a Trieste % 8,7 21,5 30,9 8,3 9,2 21,4 100,0 Per avere un quadro più dettagliato di come si distribuiscono i beneficiari degli interventi di formazione/lavoro, nel Grafico n. 7 viene rappresentata l incidenza in percentuale dei luoghi di inserimento per soggetto attuatore. È evidente la differenza tra attuatori degli interventi: il SSC degli ambiti distrettuali inserisce i borsisti in prevalenza presso le imprese o ditte private (62,7%), il 16,5% sono collocati presso cooperative, il 7,6% presso associazioni/enti ecclesiastici o altri soggetti solo il5,5 % presso enti pubblici. Anche il SIL inserisce buona parte dei suoi borsisti nell impresa privata: infatti il 30,8% degli utenti del SIL comunale sono inseriti in imprese private, tuttavia appaiono molto rilevanti anche gli inserimenti presso enti pubblici (29,7%). Le cooperative e altre strutture hanno inserito rispettivamente il 19,2% e il 11,5% degli borsisti del SIL; infine, l 8,8% dei borsisti SIL è presso associazioni/enti ecclesiastici. Per quanto riguarda il SIL gestito dalla Provincia, a causa dei numerosi cambiamenti normoistituzionali intercorsi e ai conseguenti mutamenti organizzativi, quest anno non è stato possibile rilevare le informazioni relative alle tipologie di inserimento effettuati. Il Dipartimento di Salute Mentale colloca poco meno della metà dei borsisti nel mondo della cooperazione (44%) e il 24,6% nelle imprese/ditte private. I rimanenti borsisti del DSM si distribuiscono tra le associazioni/enti ecclesiastici (17,8%) e tra gli enti pubblici (6,8%) o altre realtà (6,8%).. Il Dip Dip colloca i propri borsisti prevalentemente nel mondo della cooperazione sociale (34,1%)e secondariamente presso imprese/ditte private (30,2%). Il 26,4% invece è collocato in altre strutture e, infine, il 7,8% è collocato presso associazioni/enti ecclesiastici e solo un residuale 1,6% degli inserimenti è svolto presso enti pubblici.

18 Graf. 7 - Incidenza dei luoghi di inserimento lavorativo per soggetto attuatore NON DISPONIBILE ESITI DEGLI STRUMENTI ADOTTATI Nonostante i diversi strumenti applicati dai soggetti attuatori e le specifiche peculiarità che li connotano e che caratterizzano l utenza che ne beneficia, l assunzione rimane un buon indicatore, anche se non l unico, di successo della misura adottata. Nella tabella 7 sono distribuiti gli utenti per soggetto gestore ed esito dello strumento utilizzato. L assunzione riguarda il 5,3% dei beneficiari (pari a 50 utenti), un discreto risultato se si considera che la natura di alcuni strumenti non è finalizzata a questo scopo. Gli utenti che vendono proseguire lo strumento di inserimento lavorativo anche nel 2015 sono numerosi, pari al 34,6% dei beneficiari (325 borsisti). Rilevante è anche il numero di coloro i quali hanno chiuso l attività per altri motivi: si tratta infatti del 38,7% dei soggetti (pari a 363 soggetti) specificati nella tabella 9. Si segnala infine che nel leggere i dati riportati nelle tabelle 7, 8 e nel grafico 5 è necessario tener conto del fatto che non è stato possibile rilevare gli esiti delle BL realizzate dal Servizio di Integrazione Lavorativa gestito dalla Provincia, equivalenti al 21,4% degli utenti complessivi.

19 Tab. 7 - Utenti in Borsa lavoro per tipologia di soggetto gestore e esito della borsa (Prosecuzione della borsa lavoro nel 2014, Chiusura BL per assunzione, Chiusura BL per altra motivazione). Chiusura per Prosecuzione Chiusura per altra N.D. Totale BL assunzione motivazione SSC ambiti distrettuali/ Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia Servizio Lavoro n.d. n.d. n.d Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Totale Provincia di v.a Trieste % 34,6% 5,3% 38,7% 21,4% 100,0% Rispetto alle 50 assunzioni realizzate nel corso del 2014 (Tabella n. 8), 27 sono state realizzate in favore di utenti del DSM, 10 erano rivolte a utenti del SSC/Comuni, 9 del Dipartimento delle Dipendenze e 4 appartenevano al SIL. Nella maggior parte dei casi (40) si tratta di assunzioni realizzate nella stessa azienda e sede in cui è stata fatta l esperienza di Borsa lavoro, mentre per 10 soggetti essa è stata realizzata presso un altra sede. In questi ultimi casi, quindi l esperienza di Borsa lavoro pur non portando direttamente all assunzione è plausibile che abbia fornito conoscenze che hanno facilitato una successiva occupazione. Per quanto concerne la tipologia di contratto in cui è esitata l assunzione a termine della borsa lavoro, si evidenzia come in 36 casi si tratta di assunzioni con contratto a tempo determinato mentre in 8 casi di assunzioni a tempo indeterminato (per 6 casi non è stato possibile precisare tale variabile). Tab. 8 - Utenti con Borsa lavoro chiusa con assunzione nel 2014 per soggetto gestore e tipologia di contratto Assunz, presso stessa sede della BL Assunz presso altra sede Assunzione a tempo determinato Assunzione a tempo indeterminato Tot. assunti SSC ambiti distrettuali/ Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia Servizio Lavoro n.d n.d n.d n.d n.d Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Totale Provincia di Trieste Nel Grafico n.8 viene rappresentata la distribuzione dei principali motivi di chiusura dei percorsi attivati per soggetto erogatore. In generale si osserva che le assunzioni rappresentano l esito minoritario del percorso della borsa lavoro, pur non essendo un valore trascurabile come evidenziato in precedenza. Trasversalmente ai vari enti, infatti, le assunzioni quale esito di borsa lavoro a livello provinciale si assestano attorno al 5,3% ma tale dato, in considerazione delle situazioni personali dei borsisti e della difficile congiuntura economica in corso, costituisce comunque un discreto risultato. Nel dettaglio, si osserva come le assunzioni siano più frequenti tra i borsisti dell area sanitaria, ovvero tra i

20 beneficiari del Dipartimento di Salute Mentale, (14,1%) e tra quelli del Dipartimento delle Dipendenze (7%). In tutti gli enti gestori di borse lavoro (ad eccezione dei borsisti appartenenti al Servizio di Inserimento Lavorativo), la maggioranza dei beneficiari ha visto, invece, la chiusura del percorso a causa di altre motivazioni imputabili, come accennato in precedenza, a motivazioni di varia natura, riferibili sia a difficoltà personali dei soggetti inseriti sia a difficoltà dei servizi da cui vengono seguiti. Tale dato è particolarmente rilevante tra i borsisti del Dipartimento delle Dipendenze (74,4%) e del Dipartimento di Salute Mentale (53,9%). Osservando, invece, le prosecuzioni a seguito del percorso della borsa lavoro, si osserva come la percentuale più elevata sia imputabile ai borsisti dei Servizi di Inserimento Lavorativo (80,2%), seguiti in modo abbastanza distaccato dagli utenti dei SSC (39,8%). Nell area sanitaria, per quanto concerne le prosecuzioni, rilevante appare il gap tra le prosecuzioni tra le borse erogate dal Dipartimento di Salute Mentale (31,9%, pari a 61 utenti) e quelle erogate dal Dipartimento Dipendenze (18,6%, pari a 24 utenti). Graf. 8 Persone in borsa lavoro per soggetto attuatore e esito della borsa (prosecuzione della BL nel 2015; chiusura BL per assunzione; chiusura BL per altri motivi) NON DISPONIBILE In merito alle motivazioni di chiusura chiusura per altre motivazioni - (tabella 9) in primo luogo sono state indicate altre motivazioni (130 soggetti pari al 31,5% degli utenti con BL chiuse nel 2014): vi è una conferma della varietà delle possibili difficoltà che incontrano i soggetti inseriti e i servizi che li seguono. Infatti, in questi casi rientrano, ad esempio, gli inserimenti in altri percorsi di formazione come WE, aggravamenti delle condizioni personali di svantaggio, ecc. I soggetti che hanno, invece, interrotto la borsa lavoro per motivazioni legate al raggiungimento degli obiettivi pre-fissati sono stati 92 (22,3%). Rilevante è anche il numero degli abbandoni/fallimenti del percorso di borsa lavoro, pari al 17,4% (72 casi): questo dato rammenta la precarietà e la fragilità delle situazioni con cui hanno a che fare i servizi impegnati nel collocamento di queste persone. Nel 14,3% dei casi (59 utenti) la motivazione della chiusura è legata al raggiungimento dei limiti massimi per i quali è possibile usufruire della borsa lavoro, mentre solo per 50 utenti la borsa lavoro è sfociata in un assunzione. Si segnala, infine, che per 10 utenti l esito della borsa lavoro è legato all indisponibilità dell azienda ospitante a continuare la

21 collaborazione; a tal proposito è possibile ravvisare una lieve diminuzione del dato rispetto al 2013 quando le chiusure per indisponibilità ammontavano a 14 utenti (3,9% del totale delle BL chiuse nel 2013). Tab. 9 - Utenti con Borsa lavoro chiusa nel 2014 per soggetto gestore e motivazione della chiusura. Assunzio ne Raggiunti limiti temporal i Obiettivi raggiunti o assenza bisogno Mancanza di fondi Indisponibilità azienda Abbandon o/ fallimento Altro Totale SSC ambiti distrettuali Borse lavoro SSC disagio e devianza n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Servizi di Inserimento Lavorativo Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia Servizio Lavoro n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Totale Provincia di v.a Trieste % 12,1 14,3 22,3 0,0 2,4 17,4 31,5 100,0 PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO DEGLI UTENTI Nel complesso i beneficiari di borse lavoro residenti in provincia di Trieste sono stati 939, pari al 27,8% degli utenti nella Regione FVG. Si tratta di 6,6 utenti ogni abitanti: è il valore più elevato a livello regionale, dove si registrano 4,4 utenti ogni abitanti. I dati raccolti rendono possibile tracciare un profilo di massima dell utenza che ha beneficiato nel 2014 degli strumenti di formazione/lavoro erogati dai diversi soggetti attuatori, tuttavia è necessario tenere presente ancora una volta che per il 21,4% degli utenti che hanno usufruito dei tirocini disabilità L.R. 18/05 attivati dalla Provincia di Trieste non è stato possibile precisare le caratteristiche sociodemografiche. Nella tabella 10 è stata messa in evidenza la distribuzione degli utenti in borsa lavoro rilevati per tipologia di ente gestore, per grandi classi d età e genere, dati riassunti anche dai grafici n. 9, 10 e 11. Tab. 10- Utenti in Borsa lavoro per tipologia di soggetto gestore per grandi classi d età e sesso. Minori Adulti anni Adulti anni Totale

22 Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine SSC ambiti distrettuali Servizi di Inserimento Lavorativo Servizi di Inserimento Lavorativo gestiti dalla Provincia Servizio Lavoro n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Totale Provincia di Trieste La fascia d età più rappresentata è quella anni (405 utenti pari al 43,1% del totale), seguita dalla fascia che copre un terzo del totale delle borse (285 persone ovvero il 30,4% del totale) e dalla fascia under 18 che riguarda 48 soggetti (5,1%). La prevalenza di utenti adulti over 35, che si nota anche osservando il grafico n. 10, è imputabile alla cronicità e alla conseguente reiterazione delle borse lavoro che si rivolgono a soggetti con molteplici problematiche. Considerando i soggetti attuatori (Grafico n. 9) si nota che la coorte degli adulti anni è quasi sempre la più rappresentata, con un picco massimo tra gli utenti del SIL dove tale fascia d età costituisce l 80,2% dell utenza. Unica eccezione a tale tendenza è costituita dalle borse lavoro promosse da SSC/Comuni dove gli over 35 sono il 25,4%, mentre è maggiormente presente la fasica intermedia 54,2% e i giovani fino a 21 anni 20,3%, che come precedentemente evidenziato trovano presso il comune di Trieste uno strumento dedicato loro in modo esclusivo. Graf. 9 - Persone in "Borsa lavoro" per grandi classi d'età e tipologia di soggetto attuatore (%) NON DISPONIBILE Per quanto riguarda il genere, complessivamente si registra una prevalenza di maschi rispetto alle femmine (46,3% maschi, 32,3% donne e 21,4 non disponibile),tendenza che si manifesta in modo speculare in tutte le fasce d età considerate (grafico n. 10). Inoltre si evidenzia come in linea generale l utenza maschile prevalga su quella femminile trasversalmente a tutti gli enti gestori (grafico n. 11). In particolare, netta predominanza di utenti maschi viene rilevata nell area sanitaria: il Dipartimento

23 Dipendenze, infatti, conta tra i suoi utenti ben 96 maschi (pari al 74,4% della sua utenza) e il Dipartimento di Salute Mentale 113 utenti (pari al 59,2% della sua utenza). La distribuzione di genere appare, invece, appare più equilibrata tra i beneficiari di borse erogate da SSC/Comuni (52,5% maschi, 47,5% femmine) e tra gli utenti dei Servizi di Inserimento Lavorativo (46,3% maschi, 32,3% femmine). Graf. 10 Piramide d età delle persone in borsa lavoro Graf Persone in "Borsa lavoro" per sesso e tipologia di soggetto attuatore (%) NON DISPONIBILE A completare, infine, il profilo degli utenti in borsa lavoro nella provincia di Trieste la tabella n. 11 che indica, sul totale dei borsisti, la percentuale di chi tra questi è in possesso di una certificazione di invalidità civile. La totalità degli utenti in carico ai Servizi di Inserimento Lavorativo provinciali e comunali è in possesso di tale certificazione. Nell area sanitaria invece, la percentuale più elevata di invalidi civili si riscontra tra gli utenti del Dipartimento di Salute Mentale (49 soggetti pari a circa un quarto degli utenti del servizio), mentre è inferiore tra le persone in carico al Dipartimento delle Dipendenze (24 persone pari al 18,6%). Mentre non c è alcun invalido civile tra i beneficiari degli strumenti adottati da SSC e Comuni.

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