Prevenzione degli incidenti domestici nella popolazione anziana: il ruolo degli operatori sanitari
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- Annibale Bini
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1 Prevenzione degli incidenti domestici nella popolazione anziana: il ruolo degli operatori sanitari RISCHIO ELETTRICO 18 MAGGIO 2016
2 RISCHIO ELETTRICO CONTATTO DIRETTO E così definito il contatto con parti che sono normalmente in tensione
3 RISCHIO ELETTRICO CONTATTO INDIRETTO Si definisce come il contatto con una parte dell impianto normalmente non in tensione, che ha assunto accidentalmente una tensione pericolosa dovuta a un guasto di isolamento
4 EFFETTI SULLA SALUTE La contrazione muscolare: è quel fenomeno per cui i muscoli, se attraversati dalla corrente, si irrigidiscono (tetanizzazione). L'arresto respiratorio: l arresto viene provocato dall'entrata in contrazione dei muscoli respiratori (diaframmatici, intercostali, pettorali) con conseguente paralisi della gabbia toracica ed impedimento dei normali movimenti respiratori. Le ustioni Alla stregua di qualsiasi circuito elettrico anche il corpo umano quando viene attraversato dalla corrente si riscalda.
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6 Zona 1: assenza di reazioni, fino alla soglia di percezione (dita della mano) Zona 2: nessun effetto fisiologico pericoloso, fino alla soglia di tetanizzazione Zona 3: possono verificarsi effetti patofisiologici, in genere reversibili, che aumentano con l intensità di corrente e con il tempo, quali: contrazioni muscolari, difficoltà di respirazione, fibrillazione atriale e arresti temporanei del cuore ma senza fibrillazione ventricolare Zona 4: probabile fibrillazione ventricolare, arresto del cuore, arresto della respirazione, gravi bruciature
7 INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
8 INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
9 La direttiva bassa tensione stabilisce che ciascun prodotto elettrico deve essere fornito sia di marcatura CE che di targa con i dati caratteristici del costruttore e i parametri elettrici per un suo corretto uso
10 L apposizione di tale marchiatura sugli apparecchi elettrici garantisce: l approvazione del costruttore la corrispondenza dell apparecchio alla norma CEI il controllo della produzione
11 PROTEZIONE DEI CONTATTI DIRETTI PRESA A SPINA CON ALVEOLI NON SCHERMATI PRESE A SPINA CON ALVEOLI SCHERMATI
12 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Non togliere la spina dalla presa tirando il filo. Si potrebbe rompere il cavo o l'involucro della spina rendendo accessibili le parti in tensione. Se la spina non esce, evitare di tirare con forza eccessiva, perché si potrebbe strappare la presa dal muro.
13 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Quando una spina si rompe occorre farla sostituire con una nuova Non tentare di ripararla con nastro isolante o con l'adesivo.
14 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Non attaccare più di un apparecchio elettrico a una sola presa. In questo modo si evita che la presa si surriscaldi con pericolo di corto circuito e incendio.
15 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Per qualsiasi intervento sull'impianto elettrico chiedere l'intervento di personale specializzato. Se proprio è necessario sostituire una lampadina, staccare prima l'interruttore generale di zona.
16 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Usare sempre adattatori e prolunghe adatti a sopportare la corrente assorbita dagli apparecchi utilizzatori. Su tutte le prese e le ciabatte è riportata l'indicazione della corrente, in Ampere (A), o della potenza massima, in Watt (W).
17 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Gli adattatori con spina 16 A e presa 10 A (o bipasso 10/16 A) sono accettabili. Quelli con spina 10 A e presa 16 A (o bipasso 10/16 A) sono vietati.
18 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Spine di tipo tedesco (Schuko)) possono essere inserite in prese di tipo italiano solo tramite un adattatore che trasferisce il collegamento di terra E' assolutamente vietato l'inserimento a forza delle spine Schuko nelle prese di tipo italiano. Verrebbe esclusa la messa a terra.
19 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Gli adattatori multipli consentiti dalle norme sono quelli con due sole prese laterali. L'altro tipo, con una terza presa, viene considerato pericoloso perché consente l'inserimento a catena di più prese multiple.
20 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Situazioni che vedono installati più adattatori multipli, uno sull'altro, vanno eliminate.
21 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Se vi sono segni di cedimento o rottura, sia da usura che da sfregamento, nei cavi o nelle prese e spine degli apparecchi utilizzatori, nelle prese a muro non adeguatamente fissate alla scatola, ecc.
22 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Utilizzare gli apparecchi elettrici attenendosi alle indicazioni fornite dal costruttore mediante il libretto di istruzione.
23 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Allontanare le tende o altro materiale combustibile dai faretti e dalle lampade.
24 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Evitare assolutamente di toccare con le mani nude i cocci delle lampade fluorescenti (neon). Le eventuali lesioni sono difficilmente guaribili.
25 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Non coprire con indumenti, stracci o altro le apparecchiature elettriche che necessitano di ventilazione per smaltire il calore prodotto. Se si utilizzano stufette elettriche, tenerle lontane da tende, tappezzeria e altro materiale combustibile. Non appoggiare sulla stufetta stracci umidi per asciugarli. Prima di uscire, spegnere la stufetta e staccare la spina. Non posare contenitori di liquidi e vasi di fiori sopra gli apparecchi elettrici e sopra le prese mobili (ciabatte).
26 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Prolunghe e cavi devono essere posati in modo da evitare deterioramenti per schiacciamento o taglio. Non fare passare cavi o prolunghe sotto le porte. Allontanare cavi e prolunghe da fonti di calore.
27 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Occorre evitare di avere fasci di cavi, prese multiple e comunque connessioni elettriche sul pavimento. Possono essere causa d'inciampo o, sopratutto se deteriorati, costituire pericolo per chi effettua le operazioni di pulizia del pavimento con acqua o panni bagnati. Devono, quindi, venire adottati sistemi per sostenere e proteggere i cavi di alimentazione e di segnale
28 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Quando si utilizzano prolunghe avvolgibili, prima del loro inserimento nella presa, occorre svolgerle completamente per evitare il loro surriscaldamento. La portata del cavo avvolto infatti è minore. La portata del cavo, che deve essere indicata, va sempre rispettata. Quando si finisce di usare la prolunga, staccare prima la spina collegata alla presa a muro. In questo modo non ci sono parti del cavo elettrico in tensione e si evita un rischio inutile.
29 RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO Le spine di alimentazione degli apparecchi con potenza superiore a 1 kw devono essere estratte dalla presa solo dopo aver aperto l'interruttore dell'apparecchio o quello a monte della presa. Non effettuare nessuna operazione su apparecchiature elettriche quando si hanno le mani bagnate o umide.
30 PROTEZIONE DEI CONTATTI DIRETTI
31 IL RISCHIO DI INCENDIO DI NATURA ELETTRICA
32 Nella grande maggioranza dei casi l incendio elettrico è provocato essenzialmente dallo sviluppo di calore e a volte dell arco elettrico; il forte calore sviluppato per effetto Joule aumenta la resistività dei conduttori e dunque il calore: il fenomeno è perciò autoalimentante e, se durevole nel tempo, può innescare l incendio di sostanze combustibili vicine al conduttore
33 Le cause più frequenti di incendio di origine elettrica sono il cattivo contatto e il difetto di isolamento dei conduttori, in particolare di quello superficiale (guaina).
34 Il problema delle emissioni si può presentare anche non in presenza di un incendio ma semplicemente di un forte surriscaldamento, tipicamente questa situazione si crea all interno di quadri elettrici con grosse potenze e magari con cavi serrati male.
35 LE EMISSIONI NOCIVE IN CASO DI INCENDIO I luoghi in cui si sta sviluppando un incendio devono essere abbandonati nel più breve tempo possibile. Infatti, circa l'85% delle vittime in caso d'incendio è causato dall'inalazione di fumi e vapori tossici, mentre solo il restante 15% è da ascriversi alla esposizione diretta alla radiazione termica.
36 Calore e fumi, hanno un differente grado di pericolosità nei confronti dell'uomo. fumi rappresentano un nemico ben più subdolo delle fiamme, in quanto si propagano rapidamente anche a grande distanza dal luogo dell'incendio, ed hanno un meccanismo di azione estremamente rapido nei confronti di un organismo vivente.
37 Gli alogeni, il monossido di carbonio e i fumi raggiungono le massime concentrazioni dopo 30 minuti circa dallo svilupparsi dell'incendio obbligando i soccorritori a esporsi a rischi elevati e ostacolando le operazioni di soccorso. ALOGENI MONOSSIDO DI CARBONIO FUMI UOMO Stordimento, panico Morte Impediscono la fuga COSE Corrosione Inquinamento AMBIENTE Corrosione, inquinamento Inquinamento SOCCORSI Obbligo protezioni Obbligo protezioni Ostacolano, ritardano
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39 -Non utilizzare mai l'acqua per spegnere un incendio di natura elettrica. Sezionare l'impianto e utilizzare estintori a polvere o CO2. - Se qualcuno è in contatto con parti in tensione non tentare di salvarlo trascinandolo via, prima di aver sezionato l'impianto. - Essere a conoscenza della posizione del quadro elettrico di zona (ed. es del piano o dell'appartamento) per essere in grado di isolare l'intera zona.
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