LE SOCIETÀ DI COMODO NEL MODELLO UNICO 2015

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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LE SOCIETÀ DI COMODO NEL MODELLO UNICO 2015 a cura di Gian Paolo Ranocchi 25 maggio MILANO

2 SOCIETÀ DI COMODO I PROBLEMI I problemi per le società non operative e in perdita sistematica: 1) reddito minimo IRES e IRPEF; 2) IRES maggiorata al 38%; 3) valore della produzione minimo IRAP; 4) blocco su utilizzo perdite; 5) blocco IVA su compensazioni (primo step); 6) perdita credito IVA (secondo step). 2

3 SOCIETÀ DI COMODO CONSIDERAZIONI Riforma attuata per le società in perdita sistematica. A quando per le non operative? Immobiliari. Uscita spesso complicata. Massimizzazione dei problemi per chi ha rivalutato. Valutare con attenzione interpello preventivo (OMI, perizie, contratti locazione ecc ). Affitti di azienda (tipicamente alberghi). Grossi problemi anche nella gestione interpelli. Problema dello studio di settore. Diniego interpello. Cosa fare? Impugnare o no? 3

4 SOCIETÀ DI COMODO SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMICA Il periodo di monitoraggio passa da tre a 5 anni La norma entra in vigore dal periodo d'imposta 2014 APPLICAZIONE GIÀ DA UNICO 2015 Le stime dicono che in pratica si disinnesca il problema delle società in perdita sistematica. 4

5 SOCIETÀ DI COMODO SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMICA QUINQUENNIO RILEVANTE IN UNICO Cinque periodi d'imposta in perdita fiscale. Quattro in perdita e uno con un reddito sotto quello minimo. 5

6 SOCIETÀ DI COMODO SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMICA La norma va collocata tra quelle a carattere procedimentale, le quali, come affermato sempre dalla giurisprudenza di legittimità e dalla stessa Agenzia delle Entrate, hanno carattere retroattivo. La nuova norma deve trovare applicazione anche per il passato e non solo dal Chi in passato è diventato "di comodo" per avere dichiarato perdite per tre periodi, potrà sostenere, in sede di difesa, che solo dopo cinque periodi poteva essere considerato tale. CIRCOLARE 6/E/2015 le modifiche operano solamente a decorrere dal periodo d imposta

7 DISINNESCO DISCIPLINA NON OPERATIVE PERDITA SISTEMICA ART. 30, L. 724/94 ART. 2, D.L. 138/11 CAUSE ESCLUSIONE CAUSE DISAPPLICAZIONE CAUSE DISAPPLICAZIONE PROVV PROVV INTERPELLO DISAPPLICATIVO 7

8 CAUSE ESCLUSIONE VALGONO PER ENTRAMBE LE DISCIPLINE CONSENTONO DISINNESCO INTEGRALE VANNO VERIFICATE SULL ANNO DI COMODO (PER UNICO 2015 IL 2014) 2 - SOGGETTI NEL PRIMO PERIODO D IMPOSTA LE PIÙ RICORRENTI 7 - SOCIETÀ CHE NEI DUE ESERCIZI PRECEDENTI HANNO AVUTO UN NUMERO DI DIPENDENTI MAI INFERIORE ALLE DIECI UNITÀ 9 - SOCIETÀ CHE PRESENTANO IL VALORE DELLA PRODUZIONE (A DEL CONTO ECONOMICO) SUPERIORE ALL ATTIVO PATRIMONIALE 11 - SOCIETÀ CHE RISULTANO CONGRUE E COERENTI AI FINI DEGLI STUDI DI SETTORE. 8

9 CAUSE DISAPPLICAZIONE NON OPERATIVE VALGONO SOLO PER SOCIETÀ NON OPERATIVE IN ALCUNI CASI IL DISINNESCO È PARZIALE VANNO VERIFICATE SULL ANNO DI COMODO (PER UNICO 2015 IL 2014) DISAPPLICAZIONE PARZIALE 4 - LA SOCIETÀ DISPONE DI IMMOBILIZZAZIONI COSTITUITE DA IMMOBILI IN LOCAZIONE AD ENTI PUBBLICI OVVERO LOCATI A CANONE VINCOLATO 5 - LA SOCIETÀ DETIENE PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ NON DI COMODO, ESCLUSE DALL APPLICAZIONE DELL ART. 30 O COLLEGATE RESIDENTI ALL ESTERO CUI SI APPLICA IL REGIME DELL ART LA SOCIETÀ HA OTTENUTO L ACCOGLIMENTO DELL ISTANZA DI DISAPPLICAZIONE IN RELAZIONE AD UN PRECEDENTE PERIODO DI IMPOSTA SULLA BASE DI CIRCOSTANZE CHE NON HANNO SUBITO MODIFICAZIONI 9

10 CAUSE DISAPPLICAZIONE PERDITE SISTEMICHE VALGONO SOLO PER SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMATICA IN ALCUNI CASI IL DISINNESCO È PARZIALE VANNO VERIFICATE NEL PERIODO DI SORVEGLIANZA (PER UNICO 2015 IL QUINQUENNIO ) IL PRIMO PERIODO D IMPOSTA ASTRATTAMENTE UTILE (CONSIDERANDO ANCHE LA CAUSA DI DISAPPLICAZIONE AUTOMATICA PREVISTA DALL ART. 1, LETTERA M), DEL PROVVEDIMENTO DEL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE DELL 11 GIUGNO 2012) PER L APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA IN ESAME È IL SETTIMO ANNO DALLA COSTITUZIONE (C.M. N. 6/15) 10

11 Le società di comodo La gestione del prospetto - Beni in leasing costo concedente - Beni ammortizzabil: costo storico - Costi pluriennali: valore residuo - Si partecipazioni estere (se non escluse o operative) - No beni in corso di costruzione - Auto: valore contabile (no 164) - Immobili: compreso valore area - Omogeneità assets proventi - No finanziamenti infruttiferi -No azioni proprie 11

12 Le società di comodo e gli studi di settore Soc. di comodo e studi di settore Società che risultano congrue e coerenti ai fini degli studi di settore - Esclusione: La condizione va verificata per il Perdite sistematica: la condizione va verificata su 2009/ Vale congruità ottenuta anche per adeguamento Effetti dell adeguamento a Gerico - I maggiori ricavi non rilevano nel test di operatività - Il maggior reddito rileva ai fini del reddito minimo 12

13 Le società di comodo Note operative Le verifiche sulle società immobiliari: 1) Contratti di locazione a canone vincolato - disapplicazione 2) Contratti di locazione a enti pubblici o assimilati - disapplicazione 3) Subentro in locazioni stipulate da altri - interpello 4) Locazione a valore di mercato - interpello 5) Bene in costruzione o rimanenza escluso C.T.P.Vercelli n. 13/01/13 Locazioni La locazione infragruppo di un fabbricato il cui canone non è congruo rispetto ai parametri dell'art. 30 della L. 724/94 non determina l'assoggettamento della società locatrice al regime delle società non operative, se il canone è congruo rispetto ai valori OMI. 13

14 Le società di comodo Note operative Le verifiche sulle holding: Disapplicazione legale 1) La società partecipata è esclusa 2) La società partecipata è operativa 3) La società partecipata ha ottenuto l accoglimento dell interpello Interpello preventivo 1) Possesso della sola nuda proprietà 2) La società partecipata non ha riserve di utili sufficienti 3) La società partecipata ha perdite da coprire 4) La società partecipata è in fase di start up 5) La società partecipata appartiene ad un settore in crisi 14

15 Le società di comodo La gestione dell interpello L interpello disapplicativo 2014 scade il 2 luglio prossimo Art. 30, co 4 bis, L. 724/94 la società interessata può chiedere la disapplicazione delle relative disposizioni antielusive ex art. 37bis, co. 8, DPR 600/73 Senza istanza il ricorso è inammissibile (Circ. n.5/e/2007, n. 14/E/2007 e n. 7/E/2009). Per le Entrate Il ricorso è ammissibile anche in assenza di preventiva istanza (C. n.32/e/2010 e 23/E/2012). Scattano però le sanzioni massime se si accerta La giurisprudenza Cass. n /2012: l'istanza è obbligatoria (?) 15

16 Le società di comodo La gestione dell interpello -Cod. da 1 a 3 per disapplicazione da test, perdite, o entrambe - Possibile interpello per disapplicazione parziale: in relazione ai singoli beni o in relazione al comparto impositivo 16

17 Le società di comodo La gestione dell interpello OBBLIGO DI IMPUGNARE IL PROVVEDIMENTO DI DINIEGO Sent. n del 29 novembre 2012 la Corte, con sentenza n del 15 aprile 2011, ha affermato che le determinazioni del Direttore regionale delle Entrate sulla istanza del contribuente volta ad ottenere le disapplicazione di una norma antielusiva ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 37 bis, comma 8, costituiscono presupposto necessario ed imprescindibile per l'esercizio di tale potere. Le determinazioni in senso negativo costituiscono perciò atto di diniego di agevolazione fiscale e sono soggette ad autonoma impugnazione ai sensi del D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 19, comma 1, lett. h). (conforme sent del 13 aprile 2012) Conforme recentemente CTP Venezia n. 134/1/13 del 27 novembre 2013 FACOLTA DI IMPUGNARE IL PROVVEDIMENTO DI DINIEGO Sent. N del 15 ottobre 2012 Ad avviso del Collegio, il diniego del direttore regionale delle entrate di disapplicazione di norme antielusive, ai sensi dell'art. 37-bis, comma 8, del DPR n. 600 del 1973, rientra nel novero degli atti impugnabili, in via facoltativa, da parte del contribuente istante. A tale conclusione inducono vari elementi, i quali escludono che all'atto de quo possa attribuirsi natura meramente endoprocedimentale o di semplice parere interpretativo (al pari di una circolare).. 17

18 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO RAVVEDIMENTO E UNICO 2015 a cura di Gian Paolo Ranocchi 18

19 DICHIARAZIONE TARDIVA Non cambia nulla RAVVEDIBILE ENTRO 90 giorni Si applica la lettera c) dell articolo 13 DLgs. 472/97. Dichiarazione tardiva Sanzione fissa 258 : 10 = 25,80 Imposte non versate Sanzione base 30% : 8 = 3,75% (se si regolarizza prima c è la possibilità di effettuare ravvedimento sprint o breve) COMPILAZIONE DEL MOD. F24: occorre indicare: codice tributo 8911 e anno di riferimento 2015 (anno in cui si è commessa la violazione di tardiva presentazione). La sanzione ridotta si applica per ciascuna dichiarazione (redditi/iva/irap) a prescindere dalla presentazione in forma unificata delle stesse (C.M. 54/2002). 19

20 ATTIVITÀ DI LIQUIDAZIONE DELLE DICHIARAZIONI EX ARRTT. 36-BIS DPR 600/73 E 54-BIS DPR 633/72 Il ravvedimento non può essere effettuato se è stato notificata la comunicazione di irregolarità. Se definisco avviso bonario Sanzione ridotta a 1/3 (10%) posso rateizzare (6 o 20 rate trimestrali) Se mi ravvedo Sanzione ridotta da 1/8 (3,75%) a 1/6 (5%) non posso rateizzare 20

21 RICHIESTA DI DOCUMENTAZIONE 36-TER A SEGUITO DI CONTROLLO FORMALE Il ravvedimento può essere effettuato fino al momento della notifica della comunicazione recante la somme dovute. Se pago comunicazione Se mi ravvedo Sanzione ridotta a 2/3 (20%) posso rateizzare (6 o 20 rate trimestrali) Sanzione ridotta da 1/8 (3,75%) a 1/6 (5%) non posso rateizzare 21

22 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO GE.RI.CO. 2015: novità sui correttivi crisi a cura di Gian Paolo Ranocchi

23 LE NOVITA DI GERICO Studi (da 205 a 204): studio WM32U sostituisce VM32U e VM45U; - Per gli studi revisionati 2014 quadro F semplificato. Il rigo F15 (costo produzione servizi) viene conglobato in F14 (costo acquisto materie prime). -Nel rigo F19 vanno indicate anche le prestazioni di lavoro accessorio -Nel rigo F23 va il 20% dell Imu pagata per gli immobili strumentali - Nel quadro T non vanno i costi variabili del biennio precedente, ma i dati del triennio precedente ( ) relativi ai beni strumentali (valore) e dei dipendenti (numero giornate retribuite) e degli altri addetti all attività tipicamente soci e collaboratori (percentuale di lavoro prestato). 23

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