Progetto Integrato d Animazione e Formazione Arianna Misura 3.09 PIT 24 ETNA Piano di sviluppo regionale e nuova programmazione comunitaria

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2 Progetto Integrato d Animazione e Formazione Arianna Misura 3.09 PIT 24 ETNA Piano di sviluppo regionale e nuova programmazione comunitaria Azienda Agrituristica Passopomo Zafferana Etnea 14 marzo 2008 Giuseppe Spina Direttore dell Ente Parco dell Etna

3 Superficie, zone e livelli di tutela nel Parco L'area complessiva del Parco è pari a circa ettari e ricade interamente nella provincia di Catania interessando il territorio di 20 comuni. I confini territoriali del Parco sono individuati nell'allegato "B" del D.P.R.S. n. 37 del 17 marzo Il territorio e suddiviso nelle zone A, B, C e D a cui corrispondono diversi livelli di tutela. Nell area di "riserva integrale" (zona A ),lanaturaèconservatanellasua integrità; nell area di riserva generale (zona B ), si coniuga la tutela con lo sviluppo delle attività economiche tradizionali; nelle aree di "protezione a sviluppo controllato" (pre-parco) costituita dalle zone "C" e "D", che si presenta notevolmente antropizzata, si persegue uno sviluppo economico compatibile con il rispetto del paesaggio e dell ambiente ambiente. D 16% C 7% A 33% B 44%

4 Superficie, zone e livelli di tutela nel Parco La zona A ha l obiettivo di garantire in modo integrale il mantenimento della diversità ecosistemica i propria del Vulcano nonché di difendere gli equilibri biologici generali. La zona B, che si estende al di sopra della cintura dei paesi etnei, è caratterizzata t dalla presenza di estese aree in condizioni di naturalità che si intrecciano alle quote inferiori con aree agricole montane di grande valore culturale e paesaggistico. Le zone C, costituite da aree di grande pregio paesaggistico in contiguità con la zona B, sono zone di protezione nelle quali possono essere realizzate strutture ricettive e ricreative finalizzate ad assicurare servizi ai turisti del Parco. La zona D rappresenta un anello che circonda tutta la superficie del Parco. In essa sono consentite attività economiche (agricole, artigianali ed industriali) purché compatibili con le finalità e gli obiettivi del Parco.

5 I Comuni del Parco Adrano 4319 Ha Belpasso 1712 Ha Biancavilla 3830 Ha Bronte Ha Castiglione di S Ha Giarre 1 Ha Linguaglossa 4120 Ha Maletto 3564 Ha Mascali 331 Ha Milo 1117 Ha Nicolosi 3271 Ha Pedara 896 Ha Piedimonte E. 793 Ha Ragalna 2504 Ha Randazzo 6270 Ha Sant'Alfio 1843 Ha S.Maria di Licodia 443 Ha Trecastagni 1296 Ha Viagrande 93 Ha Zafferana E Ha

6 Siti di Importanza Comunitaria

7 I boschi dell Etna I boschi dell Etna si estendono su una superficie di circa Ha (oltre un terzo dell intera superficie del Parco). La vegetazione forestale, nonostante la sua alta vocazione nel territorio, risulta avere una copertura frammentaria e discontinua a causa di eventi naturali e antropici. Le cenosi boschive si spingono fino a quote che variano dai 2100 ai 2400 m secondo il versante; mentre il loro limite inferiore sfuma nelle fasce basali del vulcano, dove l attività agricola e l urbanizzazione hanno preso il sopravvento.

8 I castagneti puri sono concentrati sul versante Est dell Etna. Tradizionalmente gli assortimenti di minore diametro sono utilizzati per i pali di sostegno nel vigneto mentre quelli di diametro maggiore come legname da opera

9 L agricoltura investe prevalentemente terreni acclivi L agricoltura investe prevalentemente terreni acclivi spesso sapientemente sistemati in terrazze

10 Manufatti rurali come masserie, palmenti, magazzini costellano il paesaggio agrario etneo

11 Produzioni vitivinicole di eccellenza che valorizzano vitigni autoctoni come il nerello mascalese e il carricante che danno luogo alla D.o.c. dell Etna Bianco, Rosso, Rosato e B. Superiore

12 Un edificio rurale etneo ristrutturato in territorio di Castiglione di Sicilia ed adibito a cantina per la produzione di vini Igt.

13 La stessa cantina con vista nel prospetto di sud-ovest.

14 Un area coltivata a vigneto con un recente impianto realizzato nel territorio di Castiglione di Sicilia

15 Un impianto di vigneto di recente impianto realizzato con un sesto d impianto di 0,90 x 0,90 mt

16 Olio D.O.P. Monte Etna cvv. Nocellara, Brandofino

17 Il pistacchio di Bronte cvv Napoletana Femminella Agostara Natalora cvv Napoletana, Femminella Agostara, Natalora riconosciuto come Dop in protezione transitoria.

18 Ficodindia dell Etna D.O.P. cvv. Gialla Sulfarina Rossa Sanguigna Bianca Muscaredda

19 La ciliegia dell Etna con le più tradizionali cultivar quali Mastrantonio, antonio Maiolina, Raffiuna, Napoleona, riconosciuta come Dop in protezione transitoria

20 Il panorama frutticolo tradizionale comprende le mele Gelato Cola, Cola, Gelato, Lappio, Cirino, Rotularu

21 Le pere Spinelle da conservare e mangiare cotte, e le Ucciardone sono le tradizionali pere invernali. Fra le varietà estive Bergamotta, Faccibedda e Fraccuneddu

22 La coltivazione della fragolina di bosco, di un ecotipo locale, derivato dalla Madame Moutot, e di diverse varietà di fragola rifiorente caratterizza il comprensorio di Maletto

23 Allevamenti ovicaprini e bovini transumanti caratterizzano il territorio del Parco soprattutto sui versanti Nord e Ovest

24 Pecorino siciliano D.O.P. a pasta compatta prodotto con latte crudo intero di pecore e allevate ate al pascolo e caglio di agnello in pasta.

25 Il pane tradizionale: vastedda fatto con semola di grano duro, acqua, sale lievito madre (criscenti). Cotto nel forno a legna.

26 Produzioni tradizionali di miele castagno e millefiori

27 La raccolta dei funghi è fra le attività tradizionali ed g economicamente complementari

28 P.S.R. SICILIA Per classificare il territorio regionale siciliano in funzione del grado di ruralità sono state identificate ifi quattro tipologie i di aree rurali e, tra queste, le uniche ad interessare il territorio del Parco dell Etna sono: - C. Aree rurali intermedie; - D. Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo. Nelle aree C rientrano esclusivamente territori di collina significatimente rurali con una certa diversificazione delle attività economiche. Nelle aree D rientrano territori meno popolati e con una riduzione della popolazione nell ultimo decennio.

29 Misura 121 P.S.R. SICILIA Asse 1 Ammodernamento delle aziende agricole. Le categorie di investimento previste sono: - l acquisto di terreni agricoli per un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili; - la realizzazione di impianti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti; - la realizzazione di nuovi impianti colturali; - l acquisto di macchine agricole, macchinari e attrezzature per la trasformazione e commer- -cializzazione dei prodotti agricoli; - gli investimenti i i per il risparmio i energetico e per la produzione di energia rinnovabile; - gli investimenti per il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali; - gli investimenti finalizzati all introduzione di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione - ambientale; - la realizzazione dei punti vendita delle produzioni aziendali; - l acquisizione di hardware e software.

30 Misura 311 P.S.R. SICILIA Asse 3 Diversificazione ifi i verso attività non agricole. La misura prevede le seguenti azioni: a. Agriturismo; a. Produzione di energia da fonti rinnovabili; a. Altre forme di diversificazione.

31 Misura 311 Azione A - Agriturismo Gli interventi ammissibili sono i seguenti: - ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento dei fabbri- -cati esistenti, compresa la possibilità di ampliamento della volumetria - realizzazione di volumi tecnici e servizi igienici strettamente necessari all attività i agrituristica; i i - acquisto di attrezzature, arredi, corredi e attrezzature info-telematiche; - realizzazione di investimenti per il risparmio idrico, energetico, per la gestione dei rifiuti e per impianti energetici da fonti rinnovabili; - spazi da destinare ad agri-campeggio; - opere ed attrezzature finalizzate ad ampliare l offerta dei servizi.

32 Misura 311 Azione B Produzione di energia da fonti rinnovabili Gli interventi i ammissibili ibili sono i seguenti: - impianti di raccolta, cippatura, pellettizzazione e stoccaggio di bio- -masse agro-forestali; - centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets; - impianti per la produzione di biogas; - piccoli liimpianti i iper la produzione dibio-diesel; - piccoli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnova- -bili (fotovoltaico) aventi potenza massima di 30 Kw.

33 Misura 311 Azione C Altre forme di diversificazione Gli interventi ammissibili sono i seguenti: - nuove realizzazione a adattamento di spazi esterni compresi il ripristino della viabili di accesso; - ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento dei fabbricati esistenti; - realizzazione i di volumi itecnici iie servizi iiii igienici iistrettamente tt t necessari alle attività; ttiità - opere ed attrezzature connesse all attività da realizzare; - acquisto di attrezzature e reti iinfo-telematiche i per l accesso a collegamenti a b. larga - investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili dimensionati alla dimensione aziendale.

34 Lo spazio dedito alla vendita dei prodotti tipici del Parco dell Etna all interno del centro commerciale di Etnapolis in provincia di Catania

35 L interno dello spazio vendita

36 La zona centrale dello spazio vendita

37 La zona dei vini dell Etna Doc

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39 Campo Collezione della Banca del Germoplasma Vegetale

40 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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