I rischi da interferenza FORMAZIONE SPECIFICA SICUREZZA SUL LAVORO
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1 I rischi da interferenza FORMAZIONE SPECIFICA SICUREZZA SUL LAVORO
2 L ART. 26 DEL D. LGS. 81/08 Obblighi connessi ai contraa d appalto o d opera o di somministrazione: a) Verifica idoneità professionale b) Cooperazione e coordinamento c) Duvri d) Contra:o d appalto e cos< della sicurezza e) Tesserino di riconoscimento
3 L ART. 26 DEL D. LGS. 81/08 Committente/datore di lavoro Contratto di appalto, subappalto o d opera ART. 26 D.Lgs 81/2008 Appaltatore/datore di lavoro/lavoratore autonomo
4 CAMPO DI APPLICAZIONE ART. 26 DEL D. LGS. 81/08 L arpcolo 26 D. Lgs. 81/2008 si applica se: a) il commi:ente è datore di lavoro b) il commi:ente affida lavori/aavità a imprese, servizi, forniture o lavoratori autonomi c) il luogo di lavoro è l azienda, una unità produava o comunque è nell ambito del ciclo produavo del commi:ente
5 PROBLEMA LUOGHI E LAVORAZIONI IL TITOLO IV DEL D. LGS. 81/08 CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI CAMPO DI APPLICAZIONE Qualunque luogo in cui si effevuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell'allegato X ALLEGATO X Lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristru:urazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanen< o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee ele:riche e le par< stru:urali degli impian< ele:rici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, mariame, idroele:riche e, solo per la parte che comporta lavori edili i di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elemen< prefabbrica< u<lizza< per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. NOTA: ciò che discrimina il Titolo IV dall art. 26 è il <po di aavità svolta nell appalto
6 COS E UN INTERFERENZA Conta:o tra il personale del commi:ente e quello dell appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale e che può comportare rischi; derivan< da sovrapposizioni di più aavità svolte da operatori di appaltatori diversi; immessi nel luogo di lavoro del commi:ente dalle lavorazioni dell appaltatore esisten< nel luogo di lavoro del commi:ente, ulteriori rispe:o a quelli specifici dell aavità propria dell appaltatore; derivan< da modalità di esecuzione par<colari richieste esplicitamente dal commi:ente (che compor<no pericoli aggiun<vi rispe:o a quelli specifici dell aavità appaltata.
7 AFFIDARE UN LAVORO IN APPALTO
8 AFFIDAMENTO DI LAVORI IN AZIENDA Affidamento di lavori a soggea terzi comporta una serie di conseguenze: A. GesPone della prevenzione (art. 26 D. Lgs. 81/08) - Scambio di informazioni - Obbligo di cooperazione e coordinamento - Obbligo di verifica dell idoneità dei soggea B. Redazione DUVRI se interferenze C. Indicazione cosp sicurezza D. Responsabilità commivente / appaltatore per:
9 COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
10 ART OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D APPALTO O D OPERA O SOMMINISTRAZIONE COMMA 2 2. I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) Cooperano all a:uazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro inciden< sull aavità lavora<va ogge:o dell appalto; b) Coordinano gli interven< di protezione e prevenzione dai rischi cui sono espos< i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovu< alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell esecuzione dell opera complessiva.
11 ART OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D APPALTO O D OPERA O SOMMINISTRAZIONE COMMA 2 GIURISPRUDENZA a) Cooperare ovvero contribuire aavamente, dall una e dall altra parte, a predisporre e applicare le misure di prevenzione e protezione (Cassazione penale, Sez. IV, 20 se4embre 2002, n ) b) Coordinare ovvero collegare razionalmente le varie fasi dell aavità in corso, in modo da evitare disaccordi, sovrapposizioni, intralci che possano accrescere notevolmente i pericoli per tua coloro che operano nel medesimo ambiente (Cassazione penale, Sez. IV, 20 se4embre 2002, n )
12 ART OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D APPALTO O D OPERA O SOMMINISTRAZIONE COMMA 1b b) Fornisce agli stessi soggea devagliate informazioni sui rischi specifici esisten< nell ambiente in cui sono des<na< ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza ado:ate in relazione alla propria aavità.
13 LA GESTIONE DELL EMERGENZA Il datore di lavoro dell azienda commi:ente per garan<re l informazione dei subappaltatori potrebbe: predisporre l accoglienza della di:a appaltatrice informando un referente interno e gli addea all emergenza; fornire il piano di emergenza aziendale e le istruzioni per l evacuazione; durante il sopralluogo far visionare le vie di fuga e il luogo sicura in caso di evacuazione
14 LUOGHI A DISPOSIZIONE DELL IMPRESA APPALTATRICE E buona norma che il datore di lavoro dell impresa commi:ente me:a a disposizione aree o armadi idonei nel caso in cui l impresa appaltatrice u<lizzi materiali, sostanze o a:rezzature specifiche, o che, quanto meno, ci sia una ges<one ada:a a prevenire eventuali rischi derivan< da tale presenza presso la propria sede
15 VERIFICA IDONEITA PROFESSIONALE
16 ART OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D APPALTO O D OPERA O SOMMINISTRAZIONE COMMA 1a 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda, o di una singola unità produava della stessa, nonché nell ambito dell intero ciclo produavo dell azienda medesima: verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all ar<colo 6, comma 8, le:era g), l idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contra:o d opera o di somministrazione.
17 ART. 26 VERIFICA IDONEITA PROFESSIONALE acquisizione del cer<ficato di iscrizione alla camera di commercio, industria e ar<gianato; acquisizione dell autocer<ficazione dell impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisi< di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;
18 IL DUVRI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZE
19 ART OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D APPALTO O D OPERA O SOMMINISTRAZIONE COMMA 3a 3. Il datore di lavoro commi:ente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indiche le misure ado:ate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. [con<nua]
20 ART OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D APPALTO O D OPERA O SOMMINISTRAZIONE COMMA 3bis 3- bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellevuale, alle mere forniture di materiali o a:rezzature nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai 5 uomini giorno, sempre che essi non compor<no rischi derivan< dalla presenza di agen< cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi par<colari di cui all allegato XI.
21 CONTENUTI DEL DUVRI 1. Iden<ficazione dei criteri u<lizza< per valutare i rischi (metodologia); 2. Descrizione dell azienda commivente, delle aree di lavoro, delle aavità svolte presso i repar< interessa< dai lavori in appalto; 3. Descrizione delle aavità svolte dagli appaltatori; 4. Organizzazione delle lavorazioni e misure generali di sicurezza: Iden<ficazione dei locali a disposizione dell appaltatore Servizi igienici Refe:ori Viabilità interna
22 CONTENUTI DEL DUVRI 5. Misure di coordinamento rela<ve all uso comune di apprestamen<, a:rezzature, infrastru:ure, mezzi e servizi di protezione; 6. Rischi negli ambienp di lavoro (rischio chimico, cancerogeno, biologico, rumore, vibrazioni, incendio, esplosione); 7. Cronoprogramma dei lavori per l iden<ficazione delle sovrapposizioni temporali (nei singoli luoghi di lavoro
23 IL SOGGETTO INCARICATO «Decreto del FARE» (Legge 98/2013) In sos<tuzione del DUVRI nelle aavità a basso rischio di infortuni e malaae professionali, è prevista una figura preposta al controllo delle aavità interferen< il SOGGETTO INCARICATO che dovrà essere in possesso di formazione e di competenze professionali specifiche per lo svolgimento dell incarico. A tu: oggi devono ancora essere individuate quali sono le aavità a basso rischio, poi è probabile che in alcuni casi non sarà più necessario redigere il DUVRI.
24 CONTRATTO E COSTI PER LA SICUREZZA
25 ART. 26 I COSTI DELLA SICUREZZA COMMA 5 devono essere specificamente indica< a pena di nullità ai sensi dell ar<colo 1418 del Codice civile i cos? delle misure ado4ate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivan? dalle interferenze delle lavorazioni. I cos? di cui al primo periodo non sono soggeh a ribasso.
26 LA TESSERA DI RICONOSCIMENTO
27 ART. 26 TESSERA DI RICONOSCIMENTO COMMA 8 Nell ambito dello svolgimento di aavità in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro.
28 CADUTA, INCIAMPO, SCIVOLAMENTO, URTI
29 MISURE DI PREVENZIONE SCIVOLAMENTO Informare sempre i lavoratori dell azienda commi:ente delle aavità in essere presso la propria sede Segnalare pavimen< bagna< con idonea cartellonis<ca
30 MISURE DI PREVENZIONE URTI E INCIAMPO Dovrà essere sempre vietato lasciare incustodi< materiali e altre a:rezzature u<lizzate nelle operazioni di pulizia evitando quindi di creare ostacoli lungo i percorsi di passaggio. Divieto di depositare materiali al di fuori delle aree assegnate, lungo i corridoi di esodo o davan< alle uscite di emergenza. Segnalare in maniera idonea le aree in lavorazione o gli ostacoli che possono cos<tuire pericolo.
31 GESTIONE RISCHIO MATERIALI E SOSTANZE PERICOLOSE
32 MISURE DI PREVENZIONE: SOSTANZE PERICOLOSE Informare sempre i lavoratori dell azienda delle aavità in essere presso la propria sede e della presenza di sostanze pericolose. Fare divieto ai propri lavoratori di entrare in conta:o con tali sostanze. Fornire, ove possibile, all azienda appaltatrice idonee aree o armadi per la conservazione delle sostanze pericolose. Assicurarsi della presenza delle schede di sicurezza a cura dell impresa appaltatrice
33 MISURE DI PREVENZIONE: SOSTANZE PERICOLOSE Deve essere, inoltre, evitato l u<lizzo di sostanze o materiali classifica< come pericolosi per la salute, la sicurezza o l ambiente. Qualora non fosse possibile evitarlo, l u<lizzo di tali sostanze o materiali deve essere rido:o al minimo tecnicamente possibile
34 RISCHIO RUMORE
35 MISURE DI PREVENZIONE: RUMORE Privilegiare i processi lavora<vi e le a:rezzature meno rumorosi. Le sorgen< rumorose devono essere tenute il più possibile separate e distan< dagli altri lavoratori. Le zone cara:erizzate da eleva< livelli di rumorosità devono essere segnalate. Se necessario, dovranno essere forni< idonei disposi<vi di protezione individuale (tappi)
36 RISCHIO CADUTA MATERIALI DALL ALTO
37 MISURE DI PREVENZIONE: CADUTA MATERIALI DALL ALTO Delimitare le aree prossime alla lavorazione in quota eseguita con scale, ponteggi, traba:elli, ecc. con barriere fisse o con nastri segnalatori. Fare divieto di transitare in prossimità delle aree in cui si svolgono lavorazioni in quota
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