LA RICERCA DEL MIGLIOR APPROCCIO METODOLOGICO ALLA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEI SITI INQUINATI DI INTERESSE NAZIONALE E REGIONALE
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1 LA RICERCA DEL MIGLIOR APPROCCIO METODOLOGICO ALLA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEI SITI INQUINATI DI INTERESSE NAZIONALE E REGIONALE Dott. Sergio Cappucci ** Dott. Vito Cicconi **** Dott. Luca Falconi ** Dott. Riccardo Levizzari ** Ing. Massimo Maffucci** Prof. Enrico Rolle *** Dott. Marco Venanzi * ise (Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per la Competitività- Direzione Politica Industriale) ENEA (Ente per le Nuove tecnologie l Energia l e l Ambientel Ambiente-Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile Università di Roma La Sapienza Facoltà Ingegneria (Dipartimento di Idraulica Trasporti e Strade) * (Consulente DITS)
2 RIFERIMENTI NORMATIVI D. Lgs. 4/2008, Art. 252 Bis: Comma1 (Reindustrializzazione( Reindustrializzazione)
3 PROCEDURE di MISE(Messa Messa In Sicurezza d Emergenza) ) e Bonifica D.lgs 152/06 e s.m.m.i.
4 ENEA nel PSS L attivazione degli interventi diretti alla competitività del sistema produttivo deve avvenire congiuntamente agli interventi di bonifica, superando l impostazione l finora prevalente che vedeva la reindustrializzazione rinviata ad un momento successivo (incerto e lontano) alla bonifica. Premessa per l attivazione l dei fondi previsti (oltre tre miliardi di euro) è che esistano progetti di riqualificazione industriale finanziati direttamente dalle aziende interessate. La responsabilità del Programma è attribuita, dalla Delibera CIPE, al MiSE d intesa d con il MATTM. L Agenzia Nazionale per l attrazione l degli investimenti e lo sviluppo d impresa d si avvale del supporto di SIAP Il Progetto Strategico Speciale (PSS), approvato dall delibera del CIPE del 2 aprile 2008 n. 61, al paragraf riporta: L ENEA, attraverso la stipula di apposita convenzion svolgerà funzione di supporto tecnico-istruttori istruttori all OdP sia con riferimento alle varie fasi ded procedimento, sia con riferimento all analisi analisi all individuazione delle migliori tecniche innovative pe gli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza bonifica dei siti contaminati.
5 Convenzione ENEA-MiSE Accordo Quadro del 29/10/2007 Convenzione del 5/5/2008 Le attività di ricerca riguarderanno: Metodi messa in sicurezza di corpi idrici soggetti a contaminazione proveniente da siti industriali e loro analisi costi/benefici benefici; Tecnologie avanzate di bonifica di corpi idrici contaminati Trattamento dei sedimenti marini contaminati da attività industriali Analisi costi/benefici delle attività necessarie per la bonifica di siti inquinati Individuazione ed effettuazione di «esperimenti pilota»,, allo scopo di sviluppare metodologie e tecnologie di messa in sicurezza e bonifica innovative. 5
6 IL GRUPPO DI LAVORO NAZIONALE ENEA Saluggia SIAP ENEA Casaccia Facoltà Ingegneria La Sapienza DITS (Roma) MISE ENEA Trisaia
7 PIANO OPERATIVO ENEA presterà il supporto tecnico-scientifico al MiSE fornendo attività raggiungimento dei seguenti principali obiettivi: finalizzate al istruttoria e valutazione dei potenziali effetti ambientali degli interventi di reindustrializzazione innovativi sul territorio interessato; studi a livello sistemico e tecnologico relativi alla bonifica dei siti inquinati; analisi sanitario-ambientale ambientale degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e/o riparazione del danno ambientale, al fine di garantire la tutela della salute e pubblica; conduzione di istruttorie relativamente agli aspetti tecnici inerenti i siti oggetto di finanziamento.
8 PIANO OPERATIVO I. Istruttoria e valutazione dei potenziali effetti ambientali degli d interventi di reindustrializzazione innovativi sul territorio rio interessato. Valutazione della ricaduta sull ambiente di sistemi, cicli e tecnologie industriali presenti sul territorio Inquadramento territoriale degli interventi di reindustrializzazione con riferimento all impatto sulle varie componenti ambientali Determinazione, anche mediante indicatori, dell effetto effetto migliorativo degli interventi intrapresi rispetto ai limiti iti normativi per le varie componenti ambientali II. Studi a livello sistemico e tecnologico relativi alla bonifica dei siti inquinati Metodi di messa in sicurezza di corpi idrici soggetti a contaminazione azione proveniente da siti industriali e loro analisi costi/benefici Tecnologie avanzate di bonifica di corpi idrici contaminati Trattamento di sedimenti marini contaminati da attività industriali. Analisi costi/benefici delle attività necessarie per la bonifica di siti inquinati Individuazione ed effettuazione di esperimenti pilota,, allo scopo di sviluppare metodologie e tecnologie di messa in sicurezza e bonifica innovative. III. Analisi sanitario-ambientale ambientale degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e/o riparazione del danno ambientale, al fine di garantire la tutela della salute pubblica Valutazione dello stato epidemiologico dell aree Evidenziazione del miglioramento ambientale a seguito degli interventi di Bonifica/reindustrializazione reindustrializazione. IV. Conduzione di istruttorie relativamente agli aspetti tecnici inerenti i siti oggetto di finanziamento Analisi tecnico-economiche economiche relative ad iniziative, progetti e interventi specifici di risanamento ambientale Assistenza e partecipazione a tavoli tecnici di confronto, alle Conferenze di Servizi relative ai siti di interesse nazionale e regionale e conservazione della relativa documentazione one Sopralluoghi ed eventuali riunioni con i vari soggetti interessati, ti, pubblici e privati, con particolare riguardo agli interlocutori industriali
9 SITI DI INTERESSE NAZIONALE Venezia (Porto Marghera) Veneto Napoli Orientale Campania Gela Sicilia Priolo Sicilia Manfredonia Puglia Brindisi Puglia Taranto Puglia Cengio e Saliceto Liguria-Piemonte Piombino Toscana Massa e Carrara Toscana Casal Monferrato Piemonte Litorale Domizio Flegreo ed Agro Aversano Campania Pitelli Liguria Balangero Piemonte Pieve Vergonte Piemonte Sesto San Giovanni Lombardia Napoli Bagnoli Coroglio Campania Pioltello e Rodano Lombardia Fiumi Saline e Alento Abruzzo Tito Basilicata Crotone Cassano Cerchiara Calabria Sassuolo Scandiano Emilia Romagna Fidenza Emilia Romagna Trieste Friuli-Venezia Giulia Laguna di Grado e Marano Friuli-Ven Giulia Frosinone Lazio Cogoleto Stoppani Liguria L 426/98 388/002 L 388/00 L 388/00 D.M. 468/013 D.M. 468/ Cerro al Lambro Lombardia Milano Bovisa Lombardia Basso bacino del fiume Chienti Marche Campobasso Guglionesi II Chienti Molise Basse di Stura (Torino) Piemonte Bari Fibronit Puglia Sulcis Iglesiente Guspinese Sardegna Biancavilla Sicilia Livorno Toscana Terni Papigno Umbria Emarese Valle d'aosta Mardimago Ceregnano Veneto Bolzano Provincia autonoma Bolzano Trento nord Provincia autonoma Trento Brescia Caffaro Lombardia Broni Lombardia Falconara Marittima Marche Serravalle Scrivia Piemonte Laghi di Mantova e Polo Chimico Lombardia Orbetello Toscana Aree del litorale vesuviano Campania Aree industriali di Porto Torres Sardegna Area industriale della Val Basento Basilicata Bacino idrografico del F Sarno Campania Milazzo Sicilia Bacino idrografico del Fiume Sacco Lazio Discarica Le Strillaie Toscana L 468/01 L. 179/024 L. 179/02 L. 266/055 D.Lgs. 152/066 9
10 PRINCIPALI PROBLEMATICHE ACQUE DI FALDA Barriere fisiche - idrauliche - trattamento 10% 37% 53% B. Idrauliche B. fisiche I.trattamento SEDIMENTI SEDIMENTI INDICATI IN VERDE concentrazioni inferiori ai valori di intervento per cui non è necessario avviare interventi di bonifica SEDIMENTI INDICATI IN GIALLO concentrazioni per le quali è necessario l avvio di interventi di bonifica SEDIMENTI INDICATI IN ROSSO Concentrazioni non pericolose ma tali da richiedere l avvio immediato di interventi di bonifica SEDIMENTI INDICATI IN VIOLA concentrazioni pericolose tali da richiedere l avvio immediato di interventi di bonifica Valore d intervento Colonna B 152/06 Limite pericolosi 10
11 GESTIONE FALDE Per interventi di MISE e Bonifica le tecnologie utilizzate sono differenti Barriere fisiche - idrauliche - trattamento 41% 7% 3% 1% 13% 1% 34% Pozzo Trincea Well Point PRB Palancolato Diaframma c/b Jet Grouting I. trattamento 11
12 CARATTERISTICHE DELLE PRINCIPALI TECNOLOGIE D INTERVENTOD Barriere fisiche: diaframmi, palancole e jet grouting PUNTI DI FORZA Capacità di contenimento del contaminante PUNTI DI DEBOLEZZA Profondità del livello impermeabile di ammorsamento influente sui costi Influenza irremovibile sulla circolazione idrica sotterranea Non rimozione della fonte inquinante (se non associato ad altro tipo di intervento) Necessità di monitoraggio per controllo dell integrità e dell efficienza dell opera Fonte immagini: Prof. Napoleoni, Corso CERI; web sites Lombardi
13 CARATTERISTICHE DELLE PRINCIPALI TECNOLOGIE D INTERVENTOD Barriere idrauliche: pozzi, trincee e well point PUNTI DI FORZA Capacità di azione anche a notevoli profondità Influenza removibile sulla circolazione idrica sotterranea Trattamento del materiale contaminante (pump & treat) Costo di realizzazione modesto PUNTI DI DEBOLEZZA Incertezza nel contenimento del contaminante Necessità di monitoraggio per controllo dell efficienza dell opera Costo elevato per la gestione nel tempo Fonte immagini: Cohen, 1997
14 CARATTERISTICHE DELLE PRINCIPALI TECNOLOGIE D INTERVENTOD Barriere reattive PUNTI DI FORZA Capacità di contenimento del contaminante Trattamento del materiale contaminante PUNTI DI DEBOLEZZA Influenza sulla circolazione idrica sotterranea solo parzialmente removibile Incertezza nel contenimento del contaminante Necessità di monitoraggio per controllo dell efficienza dell opera
15 PRINCIPALI CASI EMBLEMATICI Piombino CRITICITA Area agricola adiacente il sito non caratterizzata Potenziale migrazione del pennacchio al di fuori dell area d intervento Discontinuità e profondità livello impermeabile A) barriera fisica estesa + drenaggio B) barriera fisica ridotta + barriera idraulica 15
16 GESTIONE SEDIMENTI Riutilizzo dei sedimenti (Decreto attuativo dell art. 996 finanziaria 2007) 1) Discarica per rifiuti pericolosi 2) Casse di colmata (fino a ppm di cancerogeni) 3) Ripascimenti per valori entro i limiti indicati dal D.M 367/03 o valori di fondo individuati dalle regioni 16
17 PRINCIPALI PROBLEMATICHE Rada di Augusta 17
18 PRINCIPALI PROBLEMATICHE Massa Carrara Volume destinato a ripascimento tramite ondazione m 3 Volumi effettivamente movimentati nel documento periodo : m 3 Volume scaricato al largo: m 3 Volume destinato al riempimento di strutture portuali: m 3 18
19 BONIFICA E REINDUSTRIALIZZAZIONE Proposta di riutilizzo delle aree bonificate Produzione energetica con interventi innovativi Campi fotovoltaici termodinamico solare Campi eolici 19
20 PRODOTTI (ENEA) 1. Quadro normativo e premessa alla descrizione delle tipologie di bonifica di siti contaminati 1.1. Quadro normativo nazionale in tema di bonifica dei siti inquinati 1.2. La scelta della tipologia di intervento per la bonifica o la messa in sicurezza di un sito contam 2. Bioremediation Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile Metodologie di messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati 2.1. La bioattenuation e le attività di biostimulation e bioaugmentation 2.2. Le principali tecniche di bioremediation per la bonifica delle matrici ambientali 2.3. Landfarming Western Canada KwaZulu-Natal Midlands, South Africa 2.4. Biopile Area urbana Palazzi, Milano 2.5. Sistemi a fase semisolida Southeastern Wood Preserving (Canton, Mississipi) - USA French Superfund Site (Crosby, Texas) - USA 2.6. Bioventing Seoul site (Korea) 2.7. Biosparging Savannah River Site, Aiken, South Carolina (USA) 2.8. Phytoremediation Lo stato dell arte in Italia: applicazioni e ricerche nel campo della phytoremediation Sito nucleare di Chernobyl - Ucraina Sito Kremikovtzi Steel Works (Sofia) - Bulgaria 3. Trattamenti chimico - fisici 3.1. Air sparging Wood Villane (Oregon) - USA Columbia site (South Carolina) USA 3.2. Soil Vapor Extraction 3.3. Soil washing King of Prussia Technical Corporation Site (New Jersey) - USA 3.4. Soil flushing Hill Air Force Base Site, Layton (Utah) - USA Marine Corps Base Camp, Lejeune (North Carolina) USA 4. Trattamenti termici 4.1. Desorbimento termico 4.2. Trattamenti di temodistruzione Allegato - Tecniche di messa in sicurezza e bonifica di corpi idrici sotterranei
21 ENEA-LA SAPIENZA (DITS) 1 - La messa in sicurezza di emergenza delle falde (MISE) Le opzioni tecnologiche per la MISE Trattamento e destinazione delle acque emunte o drenate Dalla MISE alla bonifica delle falde Approccio alternativo di MISE/bonifica: BPR 4 - Valutazione ed ottimizzazione dei costi (Cost assessment) 5 - Valutazione ambientale nel ciclo di vita (Life Cycle Assessme 2 - Generalità su barriere idrauliche e barriere fisiche verticali Barriere fisiche verticali Generalità e specifiche tecniche Procedure per la realizzazione Procedure per la gestione (Operation and Maintenance) Caratteristiche prestazionali attese Controllo delle prestazioni Barriere idrauliche Generalità e specifiche tecniche Procedure per la realizzazione Procedure per la gestione (Operation and Maintenance) Caratteristiche prestazionali attese Controllo delle prestazioni 6 - Barriere permeabili reattive Generalità e configurazioni Meccanismi di trattamento Composti organici alogenati e ferro zero-valente Composti inorganici Metodologie di progetto Stima dei costi
22 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Difficoltà nella definizione delle soluzioni d intervento basate sulle stime dei costi degli interventi pregressi a causa della notevole variabilità delle caratteristiche dei siti e dei relativi costi unitari Risultati preliminari relativi a 17 SIN (ENEA- DITS LA SAPIENZA)
23 ATTIVITA DI RICERCA FUTURE CAMPO SPERIMENTALE PER PROVE SU TECNOLOGIE DI MISE E BONIFICA DI ACQUE DI FALDA PRESSO LA SEDE DI CASACCIA PARTECIPAZIONE AL GRUPPO DI LAVORO ISPRA-ISS-ISPESL SULL ANALISI DI RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGATO ALLA RISOSPENSIONE DEI SEDIMENTI Progetto WATERS - Wetlands Assessment in Transitional Environments using Remote Sensing Wetlands Assessment in Transitional Environments using Remote Sensing Importo del progetto:
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