COMUNE DI MONTECORVINO PUGLIANO ( PROVINCIA DI SALERNO)

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1 Geologo Vincenzo Di Mauro Studio di Geologia Applicata all Ingegneria e all Ambiente Via Fravita Pellezzano (SA) tel. e fax cell e mail dimaurodrenzo@tiscali.it COMUNE DI MONTECORVINO PUGLIANO ( PROVINCIA DI SALERNO) Progetto di Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata Della Coop. STELLA MARIS In sottozona C RU 2, località Pagliarone In catasto Foglio 12 P.lle 745; 746; 751; 753; 755; 756; 757; 760; 1199; 1266; 1268; 1269; RELAZIONE DELLE INDAGINI GEOLOGICHE E GEOGNOSTICHE Ai sensi della L.R. n 9 del e D.M e STUDIO DI COMPATIBILITA GEOLOGICA Ai sensi dell art. 42 del P.S.A.I. Allegato 1 CARTOGRAFIE (corografia , aerofotogramm , catastale 5.000) Allegato 2 CARTE TEMATICHE ( P.U.C. P.A.I. P.U.A.) Allegato 3 SONDAGGI A CAROTAGGIO CONTINUO E STRATIGRAFIE Allegato 4 PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO E INDAGINE SISMICA COMMITTENTE Carlo Di Leva Presidente coop. Edil. Stella Maris A.r.l. IL TECNICO dott. Geol. Vincenzo Di Mauro

2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Ministeriale Testo Unitario Norme tecniche per le Costruzioni Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio Circolare 2 febbraio Pericolosità sismica e Criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale. Allegato al voto n. 36 del Leggi Regionali in materia di pianificazione e di Vincolo Idrogeologico. P.S.A.I. Autorità di Bacino in Destra Sele e Variante P.A.I. adottata con Decreto del Comitato Istituzionale n 23 del 1/7/2010 P.U.C. Piano Urbanistico Comunale. 1. PREMESSA Il sig. Carlo Di Leva, in qualità di presidente della Coop. Edilizia STELLA MARIS A.r.l., è titolare di un progetto di Piano Urbanistico Attuativo, da realizzare in area perimetrata nel P.U.C. in sottozona C RU 2, località Pagliarone del comune di Montecorvino Pugliano e pertanto ha conferito al sottoscritto geologo Vincenzo Di Mauro, regolarmente iscritto all Albo dei Geologi della Regione Campania al n 203, di condurre un indagine geognostica e redigere relative relazioni a corredo del progetto di P.U.A. L area d indagine rientra nell area della lottizzazione Aurora acquisita al patrimonio comunale a seguito della ordinanza della Corte di Appello di Salerno sezione penale del , e successivamente trasferita al Trust Comune di Montecorvino Pugliano, ove insistono gli immobili della cooperativa edilizia Stella Maris. Per adempiere all incarico conferitogli lo scrivente ha condotto una serie di indagini e prove come previsto dalla Normativa tecnica vigente finalizzate ad acquisire quanto di seguito: la potenza e la giacitura degli strati costituenti il sottosuolo dell area in esame, fino alla profondità di m. dal piano di campagna; la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo; l andamento della piezometrica; la caratterizzazione sismica dei terreni. Sono state redatte le seguenti Carte Tematiche: o Carta Geolitologica; o Sezioni Geolitologiche o Carta Geomorfologica e delle pendenze; o Carta Idrogeologica; o Carta della zonazione in prospettiva sismica E stato inoltre eseguito uno studio di Compatibilità Geologica del progetto come previsto dall art. 42 della normativa che disciplina il P.A.I.

3 3 2. INDAGINI ESEGUITE Le indagini commisurate all entità e la tipologia del progetto ed al contesto geologico e geomorfologico locale, sono state eseguite secondo un programma definito di concerto con il progettista, esse comprendono: 2.1 Rilevamento geologico Il rilevamento geologico è stato esteso ad un ambito geologico territoriale significativo in relazione alla complessità geologica del sito. Nel corso di questa fase d indagine, previo un inquadramento geologico geomorfologico generale sono stati acquisiti i lineamenti geomorfologici della zona ed i processi morfoevolutivi correlati a eventuali dissesti in atto o allo stato potenziale o ad una fase di stabilità; la successione stratigrafica locale con la descrizione della natura, della distribuzione spaziale dei litotipi e la descrizione dello stato fisico di essi, quali lo stato di alterazione, fratturazione e degradabilità, i caratteri geostrutturali generali e lo schema della circolazione idrica superficiale e profonda. 2.2 Sondaggi meccanici diretti a carotaggio continuo, prelievo di campioni In questa seconda fase, per l esecuzione dei sondaggi ed il prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi e prove geotecniche di laboratorio è stato dato incarico alla I.GE.M. S.r.l. con sede in S. Prisco (Ce), società con Autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture n del per l esecuzione e certificazioni di indagini geognostiche, prelievo di campioni e prove in sito art. 59 D.P.R. 380/01. La sonda utilizzata è il tipo MDT 1000, a rotazione avente il carotiere del diametro 100 mm., con circolazione d acqua per l espulsione delle carote e con possibilità di circolazione a secco. Nel corso dei sondaggi sono state prelevate le carote di sondaggio e sistemate in apposite cassette catalogatrici, sono state utilizzate per ricostruire la successione litologica dei terreni attraversati. In totale sono stati eseguiti 3 sondaggi siglati con S1, S2, S3, e ubicati come da allegata planimetria catastale, tale da poter ricostruire la successione litostratigrafica del sottosuolo. La profondità raggiunta è stata per ogni sondaggio maggiore di 20 m. Avendo individuata una formazione argillosa che costituisce il substrato geologico locale, la continuità litologica è stata accertata mediante la determinazione delle Vs 30 con indagine sismica del tipo Masw. Nel corso di ogni sondaggio è stato prelevato un campione allo stato indisturbato, scelto tra quelli ritenuto più significativo, a varie quote dal piano di campagna, per essere sottoposti ad analisi e prove geotecniche di laboratorio.

4 4 2.3 Analisi e prove geotecniche di laboratorio Le analisi e le prove di laboratorio sono state eseguite dalla DIMMS CONTROL S.r.l. con sede in A.S.I. di Avellino Via Campo di Fiume 13, Arcella di Montefredane, laboratorio autorizzato ai sensi della Circ. Min. 349/STC dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I campioni, prelevati allo stato indisturbato mediante fustella in acciaio avente diametro di mm 85 e lunghezza di mm 500 venivano catalogati con le sigle e prelevati dalle quote : S1 campione C1, profondità di prelievo 4,00 m. a 4,50 m. S2 campione C1, profondità di prelievo 13,50 m. a 14,00 m. S3 campione C1, profondità di prelievo 8,50 m. a 9,00 m. Il campione S1C1, veniva sottoposto al seguente programma di analisi e prove: 1. Caratteristiche fisiche generali (certificato N del ) ; 2. Granulometria umida (certificato N del ); 3. Analisi granulometrica per sedimentazione (certificato N del ) 4. Prova di Taglio (certificato N del ); 5. Prova edometrica (certificato N del ); Il campione S1C2, veniva sottoposto al seguente programma di analisi e prove: 1. Caratteristiche fisiche generali (certificato N del ) ; 2. Granulometria umida (certificato N del ); 3. Analisi granulometrica per sedimentazione (certificato N del ) 4. Prova di Taglio (certificato N del ); Il campione S1C3, veniva sottoposto al seguente programma di analisi e prove: 1. Caratteristiche fisiche generali (certificato N del ) ; 2. Granulometria umida (certificato N del ); 3. Analisi granulometrica per sedimentazione (certificato N del ) 4. Prova di Taglio (certificato N del ); 2.4 Indagine sismica (metodo sismico MASW) Il metodo MASW è un metodo utilizzato per la valutazione della stratigrafia delle onde S basandosi sulla propagazione delle onde superficiali di tipo Rayleigh e quindi trascurando gli effetti dovuti alle onde P e SV. Va precisato che le onde Rayleigh trasportano circa i due terzi dell energia generata dalla sorgente, inoltre, allontanandosi dalla sorgente subiscono una attenuazione geometrica inferiore rispetto alle onde P e SV.

5 5 Tale metodo è basato sulla misura della velocità di fase di ciascuna componente in frequenza delle onde sismiche. Rispetto alle onde di volume, le onde superficiali hanno un contenuto predominante caratterizzato da frequenze più basse e pertanto vengono solitamente utilizzati geofoni a bassa frequenza (solitamente da 4,5 hz). Il metodo sismico MASW può essere di tipo attivo (vengono misurate onde generate da una apposita sorgente sismica), passivo (viene registrato il rumore sismico) o combinato. I vantaggi di questo metodo, rispetto ad una sismica in foro di tipo Down Hole, risiedono soprattutto in un impiego più facile ed immediato in quanto non si richiede la predisposizione di un foro che comporta quindi costi molto superiori. Tuttavia lo svantaggio è un maggiore margine di errore basato sul fatto che modelli di velocità differenti possono generare una stessa curva di dispersione. Per l indagine in oggetto è stato utilizzato il metodo MASW di tipo attivo. Per la registrazione del segnale si è utilizzato un sismografo della MAE Mod. A6000-S 24 bit a 24 canali ed uno stendimento costituito da 24 geofoni da 4,5 Hz. Come sorgente energizzante si è adoperata invece una massa battente da 8 kg. I geofoni sono stati posizionati con un intervallo intergeofonico di 1,50 mt mentre la sorgente è stata posta ad una distanza di 3,00 mt dal primo geofono. Per l elaborazione dei risultati è stato adoperato il software di calcolo SurfSeis2 della Kansas Geological Survey. Dopo la descrizione della geometria dello stendimento si è proceduto alla analisi dei segnali registrati e successiva elaborazione della curva di dispersione. 3. MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO 3.1 Caratteri Geologici Geomorfologici e Idrogeologici del Territorio Comunale Il territorio comunale di Montecorvino Pugliano è costituito da terreni terziari affioranti nel settore collinare e da terreni neozoici di ambiente continentale che affiorano alle quote più basse. In particolare i terreni affioranti e che condizionano la morfologia e l assetto geostatico e idrogeologico del territorio, dal punto di vista litologico si distinguono in: - depositi piroclastici ed eluviali; - masse detrico eluviali; - argille plastiche; - conglomerati; - argille scagliose. L assetto morfologico del territorio è strettamente connesso ai caratteri geolitologici e geotecnici dei litotipi affioranti.

6 6 Le argille scagliose affioranti nella zona centro occidentale conferiscono una morfologia aspra e accidentata dovuta alla distribuzione di masse litoidi disposte in modo caotico, presentano dossi allungati con superfici sommitali sub pianeggianti. Le argille plastiche e gli affioramenti di conglomerati, modellano la parte orientale del territorio con prevalenza di forme arrotondate. Esse localmente sono ricoperte da depositi piroclastici ed eluviali umificati, generalmente confinati in concavità morfologiche poco estese. Le masse detritico eluviali, derivanti dal disfacimento delle puddinghe e dei nuclei litoidi inglobati nelle argille scagliose caratterizzano la zona di raccordo tra le aree collinari e quelle di bassa collina. L idrografia superficiale presenta un differente sviluppo del reticolo idrografico nelle diverse aree del versante. Nelle aree di media collina è poco sviluppato ed è limitato al vallone del Trauso che incide per un tratto i terreni conglomeratici. Nelle aree di bassa collina comprende tre bacini principali: il bacino del Trauso, del Cerra e dell Acqua Fetente nei quali confluiscono aste secondarie. Infine nell area valliva il reticolo idrografico comprende il torrente Asa e il torrente Diavolone. 3.2 Caratteri Geomorfologici e Idrogeologici del sito L area interessata dal progetto di P.U.A. della coop. edilizia Stella Maris, rientra nel complesso geomorfologico a carattere pianeggiante del territorio comunale di Montecorvino Pugliano, precedentemente definita area valliva che si raccorda con le aree di bassa collina del territorio comunale. In particolare è ubicata alla località Pagliarone del Comune di Montecorvino Pugliano, nell area compresa tra il tracciato dell Autostrada A3 SA-RC e quello della SS n 18 Tirrenia Inferiore., ove è ubicata alla quota topografica di circa 40 m s.l.m ed è caratterizzata da pendenze poco significative, praticamente sub-orizzontali. I terreni affioranti sono depositi alluvionali antichi e recenti, costituiti da sedimenti prevalentemente fini di piana costiera. Per quanto riguarda le caratteristiche litostratigrafiche dell area, dai risultati delle indagini geognostiche effettuate, descritte nel paragrafo 2.2, è stato possibile verificare che il sottosuolo dell area in oggetto è costituito da depositi terrigeni, di origine sostanzialmente alluvionale, derivanti dai processi di colmata della depressione tettonica della Piana del Sele. Trattasi di depositi sabbioso-limosi, mediamente addensati e poco coesivi, presenti fino alla profondità di circa 13 m dal piano campagna, sovrapposti a depositi tipicamente argillosi, coesivi e consistenti, presenti fino alla massima profondità raggiunta.

7 7 Dal punto di vista idrogeologico sono terreni caratterizzati da una permeabilità, per porosità, variabile in relazione alla prevalenza delle differenti classi granulometriche. In particolare il primo strato (0, m dal p.c.) è dotato di una permeabilità media mentre lo strato profondo (13,00 fino a fondo foro) è caratterizzato da una permeabilità sostanzialmente bassa. Fino alle massime profondità raggiunte non è stata rilevata la presenza di una vera e propria falda freatica, ma solamente livelli saturi intercalati agli strati impermeabili. Il reticolo idrografico costituito dal torrente Diavolone e torrente Asa si presenta poco denso e intrecciato, gli alvei sono abbastanza stabili e i corsi d acqua provenienti dalla parte alta hanno cessato la loro tipica attività erosiva ed hanno acquistato regime di deiezione. La modesta pendenza della zona ha ridotto la velocità di deflusso delle acque per cui i corsi fluviali presentano numerose anse. Le caratteristiche geomorfologiche dell area evidenziano di aver conseguito una condizione di equilibrio e di stabilità e sono compatibili con le opere previste in progetto. 3.3 Successione stratigrafica e caratteristiche fisico meccaniche dei litotipi. litologica: Dall esame delle carote estratte nel corso dei 4 sondaggi si rileva la seguente successione S 1 0,00 m. a 1,00 m. Terreno vegetale, con inclusi litoidi 1,00 m. a 4,00 m. Limo sabbioso poco argilloso di colore marrone scuro mediamente addensato a comportamento incoerente con scorie di lapilli e pomici nella parte superficiale dello spessore di circa 50 cm.; 4,00 m. a 9,30 m. Argilla limosa di colore giallo paglierino, mediamente consistente;, 9,30 m. a 12,70 m. Limo sabbioso con inclusi litoidi eterometrici, eteroformi spigolosi di natura calcarea marnosa, saturo; 12,70 m. a 20,00 m. Argille grigie con rari elementi litoidi da medi a grossolani di natura calcarea. S 2 0,00 m. a 1,00 m. Terreno vegetale, con inclusi litoidi di natura Diversa; 1,00 m. a 3,80 m. Limo sabbioso poco argilloso di colore marrone scuro mediamente addensato a comportamento incoerente con scorie di lapilli e pomici;

8 8 3,80 m. a 7,50 m. Argilla limosa di colore giallo paglierino, mediamente consistente;, 7,50 m. a 9,50 m. Limo sabbioso con inclusi litoidi eterometrici, eteroformi spigolosi di natura calcarea marnosa, saturo; 9,50 m. a 20,00 m. Argille grigie con rari elementi litoidi da medi a grossolani di natura calcarea. S 3 0,00 m. a 1,00 m. Terreno vegetale, con inclusi litoidi di natura Diversa; 1,00 m. a 4,00 m. Limo sabbioso poco argilloso di colore marrone scuro mediamente addensato a comportamento incoerente con scorie di lapilli e pomici dello spessore di circa 50 cm.; 4,00 m. a 13,00 m. Argilla limosa di colore giallo paglierino, mediamente consistente;, 13,00 m. a 17,50 m Argilla limosa, di colore giallo ocra con inclusi litoidi eterometrici eteroformi, spigolosi di natura calcarea, discretamente consistente, passante gradualmente ad argilla grigia; 17,50 m. a 20,00 m. Argille grigie, altamente plastica, consistente Caratterizzazione Geotecnica del Sottosuolo Sulla scorta degli esiti dei sondaggi a carotaggio continuo, delle indagini sismiche e delle analisi e prove geotecniche di laboratorio, il sottosuolo dell area interessata dal progetto di P.U.A. è costituito da depositi terrigeni, di origine alluvionale, derivanti dai processi di colmata della depressione tettonica della Piana del Sele. La caratterizzazione geotecnica del sottosuolo ha interessato i terreni posti al di sotto del piano di posa delle fondazioni dei manufatti che insiste alla quota 4,00 m. dal piano di campagna. Non è stato considerato la coltre vegetale e la formazione di copertura. Dagli esiti delle indagini e prove è stato possibile distinguete il sottosuolo, sia dal punto di vista litologico che geotecnico. Dal punto di vista litologico, si distinguono in limi sabbiosi e argille limose, mediamente addensati e poco coesivi, sovrapposti a depositi tipicamente argillosi, coesivi e consistenti, presenti fino alla massima profondità raggiunta, di oltre 40 metri dal piano di campagna che costituiscono il substrato geologico locale.

9 9 litotecniche: Dal punto di vista geotecnico, il sottosuolo può, può essere distinto in tre unità 1 Unità litotecnica: comprende i terreni posti immediatamente sotto le fondazioni, costituiti da argille e limi di media consistenza. Dalle analisi e prove di laboratorio eseguite su un campione S1 C1 prelevato allo stato indisturbato, dalla quota -4,00 m. a 4,50 m., sono stati ricavati i seguenti parametri: Def. granulometrica Argilla con limo, sabbiosa Wn Umidità naturale = 26.24% g Peso unità di volume = KN / m y Peso di volume immerso = KN / m y sat Peso di volume saturo = KN / m y s Peso spec. dei grani = KN /m g d Peso di volume secco = KN / m e Indice dei vuoti = 0.71 Porosità Sr Grado di saturazione = 99% C Coesione = KN/m F Angolo di attrito = E ed Modulo Edometrico = KN/m 2 ( vedi tabella certificato) 2 Unità litotecnica : comprende la parte bassa dello strato che si differenzia dalla parte alta per la presenza di una frazione sabbiosa ed elementi ghiaiosi. Le prove di laboratorio eseguite su un campione S2 C1 prelevato allo stato indisturbato dalla quota 8,50 m. a 9,00 m., hanno fornito i seguenti parametri: Def. granulometrica Limo con argilla debolmente sabbioso Wn Umidità naturale = 27.64% g Peso unità di volume = KN / m y Peso di volume immerso = KN / m y sat Peso di volume saturo = KN / m y s Peso spec. dei grani = KN /m g d Peso di volume secco = KN / m e Indice dei vuoti = 0.75 Porosità Sr Grado di saturazione = 99% C Coesione = KN/m F Angolo di attrito = Unità litotecnica : comprende i terreni indagati più profondi, caratterizzati da una buona consistenza. Le prove di laboratorio eseguite su un campione S3 C1 prelevato allo stato indisturbato dalla quota 13,50 m. a 14,00 m., hanno fornito i seguenti parametri:

10 10 Def. granulometrica Limo con argilla, con sabbia Wn Umidità naturale = 25.34% g Peso unità di volume = KN / m y Peso di volume immerso = KN / m y sat Peso di volume saturo = KN / m y s Peso spec. dei grani = KN /m g d Peso di volume secco = KN / m e Indice dei vuoti = 0.71 Porosità Sr Grado di saturazione = 96% C Coesione = KN/m F Angolo di attrito = CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL SITO Il territorio comunale di Montecorvino Pugliano, come si evince dal D.G.R. n 5547 del della Regione Campania, ricade nella Zona sismica 2 categoria. In questa Zona Sismica si ha un accelerazione orizzontale con probabilità di superamento del 10% in 50 anni compresa tra 0,15 e 0,25 ag/g, che si traduce in un accelerazione orizzontale di ancoraggio dello spettro di risposta elastico pari a 0,25 ag/g (suoli rigidi). Dai risultati delle indagini sismiche, consistenti in due stendimenti, ubicati come in allegato, si individua una microzona caratterizzata da valore delle Vs 30 = 216 m/s e 286 m/s. Ai fini dell azione sismica l Ordinanza definisce le seguenti categorie di profilo stratigrafico del suolo di fondazione (le profondità si riferiscono al piano di posa delle fondazioni): A Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di V S,30 superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione, con spessore massimo pari a3 m. B - Rocce tenere e depositi di terreni a grana molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V S,30 compresi tra 360 m e 800 mis (ovvero resistenza penetrometrica N SPT > 50, o coesione non drenata c >250 nei terreni a grana fina kpa). C - Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da valori di V S,30 compresi tra 180 e 360 m/s (15 < N SPT < 50 nei terreni a grana grossa e 70 <cu < 250 kpa nei terreni a grana fina). D - Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V S,30 <180 m/s (ovvero N SPT <15, nei terreni a grana grossa e c u30 <70 kpa nei terreni a grana fina). E Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessori non superiori a 20 m, posti sul substrato di riferimento (con V S > 800 mis). La Vs30 di cui sopra viene calcolata con la seguente espressione: hi = Spessore in metri dello strato i-esimo

11 11 Vi = Velocità dell'onda di taglio i-esima N = Numero di strati dove h e V indicano lo spessore (in m) e la velocità delle onde di taglio (per deformazioni di taglio T < 10-6) dello strato iesimo, per un totale di N strati presenti nei 30 m superiori. La velocità delle onde di taglio è stata calcolata conoscendo la velocità delle onde P sui litotipi utilizzando la relazione che le lega e tiene conto del modulo di Poisson. Dalla stratigrafia del sito, interpretata sulla base dei dati ricavati dall analisi quantitativa delle indagini eseguite e dalla media pesata dei valori di VS nei primi 30 m determinano il tipo di profilo stratigrafico del suolo di fondazione cui è associato uno spettro di risposta elastico. Pertanto la categoria di profilo stratigrafico del suolo di fondazione è C. Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da valori di V S,30 compresi tra 180 e 360 m/s (15 < N SPT < 50 nei terreni a grana grossa e 70 <cu < 250 kpa nei terreni a grana fina). Categoria topografica T1 = Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i CARTE TEMATICHE DELLE AREE - Scala 1: La redazione delle Carte Tematiche per il progetto P.U.A. nella sottozona C RU 2, rappresenta un approfondimento che segue i dettami della L. R. n 9 del e D.M , dei risultati acquisiti dal comune di Montecorvino Pugliano per gli studi del P.U.C., per verificare la compatibilità delle previsioni Urbanistiche con i Caratteri Geomorfologici dei luoghi. Per la stesura delle Carte Tematiche, considerata l omogeneità morfologica e litologica in senso areale della zona, è stata adottata una scala 1:5.000 sufficiente a rappresentare un ambito geomorfologico significativo dell area d indagine. Sono state redatte le seguenti Carte Tematiche: CARTA UBICAZIONE DELLE INDAGINI in coordinate GAUS BOAGA WGS84 CARTA GEOLITOLOGICA, individua e delimita i litotipi affioranti costituiti da: Depositi alluvionali antichi e recenti, limo sabbia e ghiaia; Depositi alluvionali Antichi, sabbiosi- limosi - argillosi. In profondità è conservato un paleosuolo bruno scuro con componente piroclastica. SEZIONI GEOLITOLOGICHE - Scala 1:1.000 CARTA IDROGEOLOGICA, individua due acquiferi: o Complesso Alluvionale recente, dotato di permeabilità alta per porosità; o Complesso alluvionale Antico, dotato di permeabilità medio alta per porosità; Non è stata rinvenuta alcuna falda idrica, ma livelli saturi intercalati da strati impermeabili.

12 12 CARTA GEOMORFOLOGICA Dalla Carta Geomorfologica si rilevano le incisioni fluviali delle aree limitrofe un terrazzo fluviale ed il fondo valle con pendenze < del 5%. CARTA DELLA ZONAZIONE IN PROSPETTIVA SISMICA L esecuzione di prospezioni sismiche ha evidenziato una omogeneità sia in senso areale che nel sottosuolo. Il parametro caratteristico le Vs 30, rilevato mediante due stendimenti sismici, varia da 216 a 286 m/sec. Che collocano l area interessate dal progetto tra quelle di Categoria C. 6. COMPATIBILITA GEOLOGICA DEL PROGETTO La valutazione del rischio, è stata eseguita tenendo conto delle Carte tematiche del P.U.C.. di Montecorvino Pugliano, delle perimetrazioni contenute nella Cartografia Tematica del P.A.I. e soprattutto dalle evidenze dei risultati delle indagini eseguite come previsto dalla L.R. n 9 del e del D.M. del Dall esame della Cartografia del P.U.C. di Montecorvino Pugliano, l area in progetto è caratterizzata dall affioramento di depositi alluvionali del complesso detritico alluvionale, rientra tra le aree stabili per condizioni topografiche favorevoli. Nel territorio comunale dichiarato sismico di II categoria rientra in una microzona con sottosuolo di Categoria C. Da un esame della Cartografia Tematica del P.A.I., l area interessata dal Progetto di Piano Urbanistico Attuativo in Sottozona C RU 2, in località Pagliarone del comune di Montecorvino Pugliano, si evince quanto di seguito: dalla Carta del Rischio Frana, su base topografica 1:5.000, elemento e , della Cartografia Tecnica della Regione Campania - Scala 1:5.000, compresa in contesto geomorfologica pianeggiante, non rientra tra quelle a pericolosità e rischio Frana. Dalla Cartografia del Rischio alluvioni del P.A.I. si evince che l area d interesse compresa tra il torrente Asa, posto a Nord Ovest ed il torrente Diavolone a Sud Est., non è coinvolta dal regime d influenza delle aste torrentizie sopra citate. In particolare non rientra tra le area inondabili, non è compresa tra le fasce fluviali, ne tra quelle a rischio alluvioni del torrente Asa. Il torrente diavolone scorre in un alveo di piena ordinaria, sufficientemente distante dall area d interesse. I risultati delle le indagini condotte dallo scrivente, sintetizzati nelle Carte Tematiche per il P.U.A., rappresentano un approfondimento puntuale di quanto acquisito con gli studi del P.U.C. e sono coerenti con gli stessi.

13 13 Dall analisi degli elementi emersi nel corso delle indagini si ritiene che il progetto sia, con le caratteristiche geologiche e geomorfologiche e idrogeologiche dell area, Compatibile con i vincoli imposti dal P.A.I. La compatibilità geologica in prospettiva della realizzazione del Piano Attuativo in progetto, sarà assicurata dalle opere previste dal progetto mirate al controllo mediante la raccolta e smaltimento delle acque pluviali di gronda e di quelle ad uso domestico. 7. CONCLUSIONI 7.1 Sintesi dei risultati acquisiti La presente relazione è stata redatta secondo quanto previsto dalla L.R. n 9 del e D. M , nonché della Normativa che Disciplina il P.A.I. dell Autorità di Bacino in Destra Sele e Variante adottata con Decreto del Comitato Istituzionale n 23 del 1/7/2010. Le indagini hanno consentito di acquisire: o la potenza e la giacitura degli strati costituenti il sottosuolo dell area in esame, fino alla o profondità di 30 m. dal piano di campagna; o la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo; o l andamento della piezometrica; o la caratterizzazione sismica dei terreni. Sono state redatte le seguenti Carte Tematiche: Carta ubicazione delle indagini con coordinate Gaus - Boaga Carta Geolitologica; Sezioni Geolitologiche Carta Idrogeologica; Carta Geomorfologica; Carta della zonazione in prospettiva sismica. E stato inoltre eseguito uno studio di Compatibilità Geologica del progetto come previsto dall art. 42 della normativa che disciplina il P.A.I. L area d indagine, situata in località Pagliarone, rientra nel complesso geomorfologico a carattere pianeggiante, noto in letteratura come Piana del Sele, posta tra la sinistra orografica del torrente Asa e la destra del torrente Diavolone a quota 40 m. s.l.m. La geologia è caratterizzata dall affioramento di depositi alluvionali antichi e recenti, ricoperti da una coltre eluviale. La morfologia è tipicamente pianeggiante. Dal punto di vista litologico, i terreni si distinguono in limi sabbiosi e argille limose, mediamente addensati e poco coesivi, sovrapposti a depositi tipicamente argillosi, coesivi e consistenti, presenti fino alla massima profondità raggiunta, di oltre 40 metri dal piano di campagna che costituiscono il substrato geologico locale. Dal punto di vista geotecnico, il sottosuolo può, può essere distinto in tre unità litotecniche, come descritte nel paragrafo 3.4.

14 14 L indagine sismica al sottosuolo, mediante la determinazione delle Vs 30, attribuisce ad esso la cat. C e rientra in Zona Sismica di 2 categoria, come si evince dal D.G.R. n 5547 del della Regione Campania. Dall analisi degli elementi emersi nel corso delle indagini, i risultati acquisiti sono coerenti con quelli acquisiti dal comune di Montecorvino Pugliano rilevati nel corso degli studi geologici di cui alla L.R.n del 9/83 art.li 11,12 e 14, nonché della cartografia del P.A.I., prodotta e approvata dalle Autorità di Bacino in Destra Sele, in base alla quale l area interessata dal progetto di P.U.A., non rientra tra quelle a rischio idrogeologico. 7.2 Compatibilità tra gli interventi urbanistici in progetto e la caratterizzazione geomorfologica del territorio L area non presenta problemi di instabilità geostatica e di dissesti di carattere idrogeologico, per cui si ritiene idonea dal punto di vista geologico alla destinazione previste dal Progetto, in particolare si può dichiarare che: sussiste Compatibilità tra la Previsione Urbanistica degli interventi a farsi e la caratterizzazione Geomorfologica del territorio, come si evince dalla cartografia sovrapponile. 7.3 Compatibilità Geologica con il P.A.I. Alla luce dei dati scaturiti dalle indagini di campagna di laboratorio e sismiche, la valutazione del Rischio atteso in prospettiva dell intervento evidenzia che detto rischio, non supera la soglia di rischio accettabile previsto dal P.A.I. per cui si ritiene che sussistono le condizioni di Compatibilità Geologica dell intervento previsto in progetto. Questo è quanto dovuto in merito all incarico conferitomi. Capezzano di Pellezzano, marzo 2011 IL GEOLOGO

15 15 I N D I C E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. PREMESSA pag INDAGINI ESEGUITE pag Rilevamento Geologico pag Sondaggi meccanici diretti a carotaggio continuo, prelievo di campioni pag Analisi e prove geotecniche di laboratorio pag Indagine sismica (metodo sismico MASW) pag MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO pag Caratteri Geologici Geomorfologici e Idrogeologici del Territorio Comunale pag Caratteri Geomorfologici e Idrogeologici del sito pag Successione stratigrafica e caratteristiche fisico meccaniche dei litotipi pag Caratterizzazione geotecnica del sottosuolo pag CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL SITO pag CARTE TEMATICHE pag COMPATIBILITA GEOLOGICA DEL PROGETTO pag CONCLUSIONI pag Sintesi dei risultati acquisiti pag Compatibilità tra gli interventi urbanistici in progetto e la caratterizzazione geomorfologica del territorio pag Compatibilità Geologica con il P.A.I. pag. 14

16 16 ELENCO ALLEGATI: Allegato 1 CARTOGRAFIE Inquadramento Territoriale da corografia -Scala 1:25.000; Stralcio aerofotogrammetrico -Scala 1: 5.000; Stralcio Catastale - Scala 1: 5.000; Allegato 2 CARTE TEMATICHE - Scala 1: Stralcio Carte Tematiche dal P.U.C. o Stralcio Carta Geolitologica; o Stralcio Carta Idrogeologica; o Stralcio Carta Geomorfologica; o Stralcio Carta della Stabilità; o Stralcio Carta della Zonazione Sismica; Stralcio Carte tematiche dal P.A.I. Destra Sele o Stralcio Carta delle Aree Inondabili; o Stralcio Carta delle Fasce Fluviali; o Stralcio Carta delle Aree a Rischio Idraulico; Stralcio Carte Tematiche del progetto P.U.A. eseguite come previsto L.R. n 9 e D.M o Carta Ubicazione Indagini con coordinate Gaus Boaga o Carta Geolitologica o Sezioni Geolitologiche o Carta Idrogeologica o Carta Geomorfologica o Carta della Zonazione Sismica. Allegato 3 o Foto postazioni e cassette catalogatrici o Ubicazione sondaggi a carotaggio continuo o Stratigrafie Allegato 4 o o Analisi e Prove Geotecniche di Laboratorio Indagine sismica BIBLIOGRAFIA: elaborati del P.U.C. di Montecorvino Pugliano

17 17 VERBALE DI ASSEVERAZIONE Il sottoscritto geologo Vincenzo Di Mauro, nato a Vietri Sul Mare il , residente a Pellezzano, Via Fravita 122, iscritto all'albo del Geologi Della Regione Campania al N. 203, in riferimento alla Relazione delle Indagini Geologiche e Geognostiche e dello Studio di Compatibilità Geologica, ai fini del progetto del Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata della coop. edilizia Stella Maris in sottozona C RU 2, località Pagliarone del comune di Montecorvino Pugliano (SA) ASSEVERA Che le indagini sovra citate sono state eseguite come previsto dalla L.R. n 9 del e D.M. del e dell art. 42 della disciplina Normativa del P.A.I.. Sulla scorta dei risultati conseguiti, si può ASSEVERARE, che sussiste compatibilità degli interventi a farsi e la caratterizzazione geomorfologica del territorio. Sussiste, inoltre la compatibilità Geologica del Progetto, come prescritto dalla normativa che disciplina il P.S.A.I. Pellezzano, 14 marzo 2011 IL GEOLOGO

18 18

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