BILANCIO CONSOLIDATO 2002 FINMECCANICA

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1 BILANCIO CONSOLIDATO 2002 FINMECCANICA

2 INDICE ORGANI SOCIALI 2 RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE LO SCENARIO 3 2. I RISULTATI DEL GRUPPO FINMECCANICA EVENTI DI RILIEVO DEL 2002 ED INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE DEL GRUPPO ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITA INFORMATIVA RELATIVA ALL ANDAMENTO DELLA GESTIONE PER CATEGORIA DI ATTIVITA INFORMATIVA RELATIVA ALL ANDAMENTO DELLA GESTIONE PER AREA GEOGRAFICA FINMECCANICA E LA RICERCA E SVILUPPO FINMECCANICA E LE PERSONE PIANO DI STOCK OPTION EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 91 STATO PATRIMONIALE 93 CONTO ECONOMICO 96 NOTA INTEGRATIVA 98 SCHEMI RICLASSIFICATI INTERNAZIONALI 161 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO CONSOLIDATO DELL ESERCIZIO 2002 RELAZIONE DI CERTIFICAZIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO DELL ESERCIZIO 2002

3 ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (per il triennio 2000 / 2002) PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI Presidente/Amministratore Delegato (dal 24 aprile 2002) ROBERTO TESTORE Amministratore Delegato/Direttore Generale (dal 24 aprile 2002) LORENZO BINI SMAGHI Consigliere COLLEGIO SINDACALE (per il triennio 2000 / 2002) DOMENICO PIACENZA Presidente GIORGIO CUMIN, FRANCESCO FORCHIELLI, DOMENICO LUNEDEI, ANGELO NATILI Sindaci Effettivi PIERLUIGI ALEMANNI, PIERO SANTONI Sindaci Supplenti SERGIO MARIA CARBONE Consigliere ALBERTO CLO Consigliere ACHILLE COLOMBO Consigliere MAURIZIO DE TILLA Consigliere ERNESTO MONTI Consigliere CORRADO PASSERA Consigliere MAURIZIO PRATO Consigliere VITTORIO RIPA DI MEANA Consigliere FRANCESCO SANNA Consigliere CARLO TAMBURI Consigliere ALBERTO LINA Presidente/Amministratore Delegato (dimissioni 23 aprile 2002) GIUSEPPE BONO Amministratore Delegato/Direttore Generale (fino al 23 aprile 2002) Consigliere (dal 24 aprile; dimissioni 20 maggio) LUCIANO ACCIARI Segretario del Consiglio SOCIETA DI REVISIONE (per il triennio 2000 / 2002) RECONTA ERNST & YOUNG S.p.A. 2

4 Il Gruppo Finmeccanica Finmeccanica è una delle principali realtà industriali manifatturiere italiane e la prima nel settore delle alte tecnologie. Il Gruppo Finmeccanica opera nel settore dell Aerospazio e Difesa, ma possiede importanti competenze e asset produttivi anche nei settori dei Trasporti, dei Servizi di Information Technology e dell Energia, oltre ad una partecipazione in STMicroelectronics, attiva nel settore della microelettronica. Principali attività del Gruppo Aeronautica: componenti strutturali per aerei regionali e per aerei da trasporto civile, velivoli militari da trasporto, e da combattimento, manutenzione e trasformazione velivoli militari e civili Spazio satelliti scientifici, per telecomunicazioni e per telerilevamento, infrastrutture spaziali, sistemi satellitari multimediali, centri di controllo per sistemi spaziali, software per applicazioni spaziali, stazioni di terra e servizi per telecomunicazioni Elicotteri elicotteri completi militari e civili Sistemi di Difesa Missili e sistemi missilistici, veicoli corazzati e sistemi d arma terrestri e navali, sistemi navali di superficie e subacquei Elettronica per la Difesa radar, sistemi di comando e controllo terrestre e navale e sistemi di controllo del traffico aereo e navale, sistemi ed equipaggiamenti avionici, sistemi opto-elettronici, reti integrate di comunicazione per applicazioni terrestri, navali, satellitari ed avioniche Trasporti treni completi, treni ad alta velocità, locomotive elettriche e diesel, elettrotreni a due piani, EMU Electric Multiple Unit -, carrozze passeggeri, veicoli per metropolitane, tram, sistemi completi per ferrovie e metropolitane, sistemi e apparati di segnalamento, automazione e controllo del traffico ferroviario

5 Servizi di Information Technology progettazione, integrazione e fornitura di sistemi di Information Technology per il miglioramento dei processi produttivi e per la soluzione di problemi logistici di aziende dei settori Industria, Banche, Servizi Pubblici e Privati, Poste; fornitura di servizi quali l outsourcing di sistemi informativi, la gestione e manutenzione evolutiva di impianti e sistemi, la fornitura di servizi amministrativi e di gestione del personale; produzione e assistenza tecnica di sistemi per la meccanizzazione dei processi postali. Energia turbine a gas e a vapore, sistemi in ciclo semplice e combinato, centrali idroelettriche, turbogeneratori, generatori idroelettrici, repowering di centrali a vapore, manutenzione servizi di assistenza per centrali e componenti Microelettronica circuiti integrati a semi-conduttori e dispositivi discreti Le principali società del Gruppo Holding FINMECCANICA Aeronautica Spazio Elicotteri Elettronica per la Difesa Sistemi di Difesa 100% 100% 50% Alenia Aeronautica Officine Aeronavali Lockheed MartinAlenia Tactical Transp. Systems 100% 100% 100% 100% Alenia Spazio Laben Space Software Italia Telespazio 50% 45% AgustaWestland Bell Agusta Aerospace Co. 100% 100% 50% Galileo Avionica Marconi Mobile (*) 100% 100% Alenia Marconi Systems 25% Oto Melara WhiteheadAlenia Sistemi Subacquei MBDA Microelettronica Servizi IT IT Trasporti Energia 18% STMicroelectronics 100% ELSAG 100% Ansaldobreda Ansaldo Energia 100% 100% Ans. Trasp. Sist. Ferr. Soc. Controllate Joint Venture 100% Ansaldo Signal (*) dal Marconi Selenia Communications

6 PRINCIPALI DATI ECONOMICI E FINANZIARI CONSOLIDATI DEL GRUPPO mil Valore della Produzione Risultato operativo Risultato Netto ante STM (2) Risultato netto Risultato netto di competenza di Finmeccanica Capitale Investito netto Patrimonio netto Indebitamento finanziario netto 636 (409) 249 Investimenti in immobilizzazioni Spese per Ricerca e Sviluppo Risultato operativo % (R.O.S.) 5,9% 6,1% 5,7% Risultato operativo su Capitale investito netto medio 16,0% 20,6% 22,1% (R.O.I) (esclusa partecipazione in STM) Valore Aggiunto Economico * Ordini Portafoglio Ordini Addetti (unità) (*) Area di consolidamento omogenea con bilancio 2001 Ricavi Consolidati 2002: mil Sistemi di Difesa 12% Elettronica per la Difesa 17% Spazio 7% Elicotteri 15% Energia,I.T e altre attività 17% Aeronautica 16% Trasporti 16%

7 Relazione sulla gestione 1. Lo scenario In un contesto di crescente incertezza geo-politica ed instabilità economico-finanziaria, i fenomeni che avevano reso il 2001 un anno di svolta rispetto al decennio si sono manifestati con pienezza nel corso del 2002, giustificando il punto di vista di coloro i quali ritengono che il mondo sia entrato in un ciclo storico nuovo, caratterizzato da variabili non del tutto note, destinato a durare a lungo ed a ridisegnare profondamente le relazioni tra stati ed economia internazionale. La ripresa del terrorismo internazionale, simboleggiata dall attentato dell 11 settembre 2001, se non ha generato (come alcuni prevedevano) conseguenze immediate devastanti sull economia e sulla finanza mondiale, ha avuto sicuramente grande parte nella creazione di condizioni tipiche di uno scenario economico e finanziario dotato di significativi rischi di recessione. L incertezza e l instabilità delle condizioni geopolitiche sono note. Il conflitto afgano, le persistenti tensioni nel vicino Oriente dovute al conflitto israelo-palestinese e la campagna per il disarmo dell Iraq hanno influenzato l evoluzione dei rapporti e condizionato e caratterizzato le relazioni all interno del mondo occidentale. Il ruolo predominate degli Stati Uniti d America sulla scena politica internazionale si è affermato con caratteri assai più marcati che in passato e gli USA hanno teso a rendere indiscutibile la propria leadership mondiale nella costruzione dei rapporti e delle alleanze. Tale nuovo orientamento politico e diplomatico, non solamente ha influito sulla considerazione di affidabilità di alcuni paesi riguardo ai temi della sicurezza internazionale modificando di conseguenza la mappa dei rapporti economici e commerciali mondiali, ma ha anche modificato significativamente le relazioni tra i paesi dell Alleanza Atlantica. 3

8 Quanto la diversità di posizioni tra paesi occidentali rischi di divenire un elemento strutturale dello scenario internazionale non è oggi dato sapere. Resta peraltro il fatto che la delicata e critica congiuntura mondiale ha evidenziato il limitato ruolo politico dell Unione Europea. L articolata percezione del possibile ruolo dell Europa (unico caso di una regione pacificata in pochi decenni dopo secoli di conflitti) sembra derivare non solamente da diverse visioni dei governi di alcuni importanti paesi europei ma anche, ed in misura rilevante, dall assenza di un efficiente struttura militare dell Unione in grado di intervenire nelle situazioni di crisi, rendendo così credibili le scelte di politica estera compiute dall Europa. In quest ambito si collocano le difficoltà vissute dal processo di integrazione europea. Nel momento in cui l Euro inizia ad affermare il proprio ruolo di valuta di riserva, all importante e storico processo di allargamento ad Est dell Unione non sembra corrispondere l altrettanto necessario percorso di approfondimento e centralizzazione delle scelte e competenze politiche rilevanti, mentre il processo costituente avviato con il vertice di Nizza potrebbe essere messo in difficoltà dalle divergenze citate. La crisi delle relazioni internazionali ha inciso, ed è probabile che inciderà, in misura significativa sulla congiuntura economica e sull andamento dei mercati finanziari. La prima vittima (forse non del tutto incolpevole) della situazione sopra descritta sembra essere il processo di globalizzazione dell economia mondiale così come si era andato affermando durante gli anni 90 dello scorso secolo. L obbiettivo primario di consentire un continuo ampliamento delle opportunità di investimento del capitale e l ottimizzazione della sua allocazione in un ambito di crescenti (e non sempre del tutto giustificati) ritorni dell investimento, avevano condotto a rapide evoluzioni in fatto di armonizzazione delle normative societarie e fiscali dei singoli paesi, di liberalizzazione dei movimenti di capitale e di quei mercati ancora non pienamente esposti ad una piena concorrenza. Da qui la crescente internazionalizzazione delle grandi imprese, tese a percepire il mondo come un unico mercato ed a delocalizzare la propria attività, entrando in settori e 4

9 mercati prima considerati inaccessibili. L industria finanziaria ha assecondato con convinzione questo fenomeno, favorito da politiche monetarie (in particolare quelle della Federal Reserve) volte espressamente ad accompagnare il processo di finanziarizzazione dell economia mondiale e da un limitato e relativamente stabile prezzo delle materie prime. A sua volta il conseguente basso costo del capitale ha favorito quel vorticoso processo di integrazione tra imprese e di sparizione di numerosi operatori di medie dimensioni che ha caratterizzato lo scorso decennio. La rapida ridefinizione delle relazioni internazionali, l emergere di contraddizioni intrinseche al processo di globalizzazione (tra cui l eccessiva crescita dei corsi azionari delle società della new economy ed i ripetuti scandali aziendali quali quelli delle statunitensi Enron ed Worldcom) e la riappropriazione da parte della politica di quote di potere a suo tempo per così dire trasferite al mondo dell economia (ed in particolare della finanza), hanno mutato radicalmente lo scenario. Ad un economia cresciuta a tassi significativi (+ 2,9%) negli Stati Uniti, ha fatto riscontro la sostanziale stagnazione dell Europa, dove non solamente il Prodotto Interno Lordo è aumentato di un insoddisfacente 1,3% nel corso del 2002 ma, fatti ancora più gravi, gli investimenti fissi si sono ridotti del 3% e la produzione industriale dello 0,5%. In questo contesto, aggravato da una maggiore instabilità dei prezzi delle materie prime e del petrolio in particolare (la varianza di quest ultimo è aumentata del 28% tra l inizio e la fine dell anno), i mercati finanziari mondiali, influenzati anche dal peggiore andamento economico delle società, si sono contratti in misura violenta e significativa: l indice delle Borse mondiali si è ridotto di oltre il 25% nel 2002 mentre la capitalizzazione dei mercati azionari è oggi pari al 50% del massimo raggiunto nel La minor redditività delle società e la scarsa capacità di assorbimento dei mercati hanno reso difficile la raccolta di capitali di rischio sul mercato, mentre (fatto di grande importanza) si è avviato, e dura tuttora, un processo di razionamento del credito bancario e finanziario. Le imprese, anche quelle dotate di una solida struttura finanziaria, non sono oggi nelle condizioni di sfruttare compiutamente i bassi tassi d interesse (che sono scesi, per il comparto a lungo termine, dal 4,98% al 4,20% nel corso del 2002) e trovano significative difficoltà a rifinanziare il proprio indebitamento 5

10 ed allungarne la scadenza. Il fenomeno rappresenta un ulteriore impedimento alla crescita degli investimenti e della produzione. * * * Lo scenario tratteggiato esplica i suoi effetti anche nei settori di pertinenza di Finmeccanica. Da questo punto di vista gli effetti sono assai articolati e come tali sono stati recepiti dai mercati finanziari: l indice mondiale dei titoli Aerospazio & Difesa si è ridotto nel corso del 2002 del 37%, ma al proprio interno gli investitori hanno penalizzato le società operanti maggiormente nei comparti civili, mentre gli operatori più specificamente militari (in particolare quelli statunitensi) sono stati assai meno influenzati dalla riduzione dei corsi azionari. Le difficoltà nei comparti civili dell Aerospazio & Difesa sono infatti significative. Le compagnie aeree versano in uno stato di generale difficoltà sia finanziaria (i loro flussi di cassa si sono significativamente contratti) che economica: la limitata crescita del Prodotto Interno Lordo comporta una più che proporzionale (1,5 volte) riduzione del tasso di incremento del traffico aereo. Così, le consegne di aeromobili per il 2002 sono cadute a circa 670 esemplari rispetto ai 930 previsti mentre l iniziale previsione di produrre 980 apparecchi nel 2003 si è ridotta a 575. A tale fenomeno si è affiancata una ricomposizione della domanda a favore degli aeromobili a minor costo di funzionamento e delle forme di acquisizione finanziariamente più sostenibili quali il leasing, con effetti diluitivi della capacità di generazione di cassa dei produttori, mentre resta alto il numero di aerei, per così dire, a magazzino e quindi di fatto disponibili ad essere messi sul mercato. Analoghe problematiche sono emerse nel comparto civile dell attività di produzione e lancio di satelliti. Come è noto, la profonda crisi delle società di telecomunicazioni, principali proprietari ed utilizzatori di satelliti commerciali, ha generato un crollo della domanda privata nel settore spaziale solo scarsamente compensata dall avvio di pur importanti programmi istituzionali i quali, almeno in Europa, riescono con difficoltà ad essere effettivamente avviati a causa sia delle ormai croniche difficoltà a reperire nei 6

11 bilanci pubblici europei risorse finanziarie per tali investimenti, sia della necessità di raggiungere non sempre facili accordi tra i governi e le agenzie spaziali dei paesi interessati. Si presenta evidentemente diverso lo scenario relativo all industria della difesa. L emergere di nuove esigenze di carattere politico e militare ha avuto, ed avrà probabilmente ancora di più in futuro, impatti significativi sul settore. Mentre la consistente crescita dei budget per la difesa per l esercizio 2002 è attribuibile quasi esclusivamente al bilancio federale statunitense, nei prossimi anni anche i principali paesi europei dovrebbero incrementare i propri stanziamenti. Tra il 2003 ed il 2008 Francia e Gran Bretagna prevedono un incremento complessivo di circa 11 miliardi di Euro portando le spese per la difesa rispettivamente al 2,3 % ed al 2,9% del Prodotto Interno Lordo. L Italia da parte sua ha stanziato per la specifica Funzione Difesa l 1,04% del PIL 2002 ed è difficile immaginare incrementi rilevanti nei prossimi anni. L Europa, sia in modo unitario sia attraverso i singoli paesi ha più volte manifestato la volontà di dotarsi di sistemi e strumenti di difesa maggiormente ampi ed efficienti, sostenendo un incremento della spesa militare: a quest ultima, come recenti studi hanno dimostrato, è associato un elevato moltiplicatore della domanda aggregata, con significative ricadute nell industria civile, spesso tributaria di quella militare per ciò che concerne innovazioni tecnologiche e scientifiche. In realtà, la prevista, e per certi versi auspicata, crescita degli investimenti nella difesa si è confrontata con i vincoli di bilancio dei paesi europei i quali, in presenza di una crescita del Prodotto Interno Lordo limitata ed a tassi tali da non consentire una significativa riduzione della disoccupazione, non sono stati in grado di ridurre le spese per trasferimenti ed ammortizzatori sociali creando così margini per altri interventi. La minor crescita delle spese militari in Europa, come noto, accentua il divario tecnologico con gli Stati Uniti, divario divenuto probabilmente incolmabile in alcuni importanti settori dell industria militare e che, data la citata relazione tra tecnologia 7

12 militare e civile, rischia di avere conseguenze di lungo periodo sulla capacità tecnologica europea in numerose industrie non militari. Peraltro, al di là dei minori stanziamenti (le spese europee per il procurement militare rappresentano circa il 60% di quelle statunitensi) si pone un noto e grave problema di efficienza degli investimenti compiuti ed ottimizzazione del capitale impiegato dalle forze armate europee le quali, in condizioni di limitato coordinamento tra loro, soffrono sia una parcellizzazione dell attività di ricerca sia di dotazioni di sistemi d arma e di difesa non sempre compatibili tra loro. Il futuro delle forze armate europee e la loro capacità di coordinamento dipenderà in misura cruciale dagli equilibri che emergeranno a seguito della crisi attualmente in corso, dalla quale potrebbe discendere tanto un rinnovato stimolo allo sviluppo della Politica Europea di Sicurezza Comune, quanto, in alternativa, una diversa articolazione delle forze armate europee nei loro rapporti con le forze armate americane. Il contesto descritto appare al tempo stesso denso di incognite, ma anche dotato di significative opportunità per l industria europea della difesa. La prevedibile crescita della domanda nel medio periodo (meno probabile nel breve in virtù della lunghezza dei processi di aggiustamento produttivo dell industria) si accompagnerà ad un incremento del contenuto di tecnologia dei prodotti e dei servizi richiesti ed offerti. In questo senso, il processo di consolidamento avviatosi negli anni 90 potrà riprendere vigore non necessariamente e non solamente sulla base dell integrazione tra le forze armate europee, ma grazie ai crescenti fabbisogni di integrazione dei processi di ricerca e tecnologici rappresentati dai requisiti e dalle specifiche richieste dai clienti. I gruppi industriali operanti nel settore si trovano dunque di fronte alla richiesta di sviluppare e realizzare per i propri clienti (soggetti, quelli europei in particolare, ai vincoli di spesa sopra accennati) prodotti dotati di elevato contenuto tecnologico al costo minore possibile. Ciò pone un immediata esigenza dimensionale ed economica: mentre è accertata l esistenza di una relazione progressiva tra dimensioni e flussi di cassa nell industria della difesa, solamente grandi dimensioni consentono la generazione 8

13 di ammontari di cassa tali da compiere quegli investimenti in ricerca necessari allo sviluppo dei prodotti richiesti. D altra parte, solamente un gruppo dotato di una solida struttura economica patrimoniale e finanziaria è nelle condizioni di sfruttare appieno le opportunità offerte dalla dimensione. Finmeccanica, da parte sua, si è mossa tenendo conto delle variabili sopra indicate. Sul piano gestionale, la continua e costante ricerca dell efficienza gestionale ha condotto non solo al mantenimento, in un contesto incerto, di adeguati livelli di redditività; ma ha anche consentito la creazione di condizioni di solidità finanziaria tali da permettere al gruppo di affrontare la non facile congiuntura internazionale ed interna, affrontando le difficoltà connesse con la limitatezza del budget italiano per la difesa ed i provvedimenti governativi volti a contenere l espansione del fabbisogno finanziario dello Stato. L impossibilità, dovuta sia all andamento dei mercati sia alla sua peculiare struttura azionaria, di utilizzare il proprio capitale per compiere investimenti di portafoglio, ha condotto il Gruppo a porre estrema attenzione al mantenimento di condizioni finanziarie tali da consentire la raccolta di capitali di debito a costi compatibili, quale strumento per finanziarie le iniziative di investimento e crescita. Dal punto di vista strategico, infine, Finmeccanica non solamente ha proseguito il cammino intrapreso negli anni passati volto a rendere maggiormente internazionale il proprio portafoglio ordini collegandolo con quello degli altri gruppi europei del settore. Il Gruppo ha anche intrapreso un percorso di crescita dimensionale, di qualificazione delle proprie attività e di acquisizione di nuove competenze utile al fine di soddisfare le esigenze prima descritte. Come si vedrà in seguito, Finmeccanica ritiene di disporre delle risorse e delle caratteristiche per poter svolgere un ruolo non subalterno nell evoluzione dell industria europea dell aerospazio e difesa. 9

14 2. I risultati del Gruppo Finmeccanica In un contesto di mercato caratterizzato da una crescente instabilità economicofinanziaria che si è riflessa negativamente su molte delle principali Società a livello mondiale, il Gruppo Finmeccanica ha realizzato nel 2002 risultati positivi ed in crescita rispetto a quelli già apprezzabili prodotti nell esercizio precedente. In questo senso, il Gruppo conferma la stabilità patrimoniale, economica e finanziaria acquisita dopo un periodo di intensa attività straordinaria e di ristrutturazione ed è nelle condizioni di conseguire un ordinato processo di crescita dimensionale e reddituale. L esercizio 2002 si chiude con un utile netto consolidato di mil. 203 rispetto ai mil. 188 di utile del Il risultato del 2002 comprende il contributo di mil. 79 della partecipazione in STMicroelectronics NV, valutata con il metodo del patrimonio netto. Tale contributo risulta in crescita rispetto al precedente esercizio, in cui era pari a mil. 53, in linea con le evidenze manifestate dal mercato dei semiconduttori che comincia a mostrare i primi ancorché assai timidi segnali di ripresa, dopo una fase congiunturale negativa caratterizzata da un eccesso di capacità produttiva. Escludendo il contributo di STMicroelectronics NV il risultato netto di competenza di Finmeccanica prodotto nell esercizio, pur in presenza di un maggior utile operativo ( mil. 441 rispetto a mil. 411 del 2001), presenta una lieve riduzione rispetto all esercizio precedente (da mil. 135 a mil. 124), che aveva beneficiato di una plusvalenza sulla cessione di una quota della partecipata indiretta STMicroelectronics NV conseguente al processo di riorganizzazione della struttura azionaria. L utile netto di competenza della capogruppo Finmeccanica (al netto degli interessi di Risultato netto consolidato ( m) Risultato netto di competenza di Finmeccanica ( m) Finmeccanica ante STM Contributo STM Totale Finmeccanica ante STM Contributo STM Totale 10

15 terzi per mil. 3) è pari a mil. 199 rispetto ai mil. 212 dell utile del In linea con gli obiettivi di crescita, il valore della produzione nel 2002 registra un significativo incremento (+14,5%) passando da mil del 2001 a mil del 2002 con un aumento in valore assoluto di mil La maggiore attività produttiva è da attribuire principalmente alle aree dell elettronica per la difesa e dei sistemi di difesa che, congiuntamente, aumentano il proprio volume di affari di circa mil Tale incremento è determinato, in parte, dal mutato perimetro di consolidamento a seguito dell acquisizione del 100% della Marconi Mobile (con effetti economici a partire dal mese di agosto del 2002) e della complessa operazione che ha portato all ingresso di Finmeccanica a fine 2001 nella JV MBDA (25%) ed al contestuale trasferimento nella medesima società delle attività missilistiche della AMS che a sua volta ha acquistato da BAE System il ramo d azienda CARS. In presenza di una lieve diminuzione del settore aeronautica (-5%), che ha compensato il significativo calo delle forniture verso i principali produttori di velivoli civili con una crescita sugli altri programmi, l aggregato dei settori dell aerospazio e difesa accresce pertanto i volumi di Valore della produzione ( m) produzione di mil ,50% % Aerospazio e Difesa Altro Totale del Gruppo con un Nell ambito delle altre attività il settore trasporti contribuisce positivamente alla crescita complessiva incremento di mil. 154 (+14%) che segue l eccezionale aumento di volumi realizzato nel 2001 (+21%). La gestione operativa mostra un significativo miglioramento: il risultato operativo consolidato prima degli ammortamenti (EBITDA) è stato infatti pari a mil. 698 con un incremento di mil. 57 rispetto ai mil. 641 del 2001 (+9%). 11

16 Tale miglioramento interessa in misura equivalente sia l aggregato aerospazio e difesa che le altre attività del Gruppo. L aggregato aerospazio e difesa, in particolare, evidenzia una crescita di mil. 47 ( mil 584 nel 2002 contro mil. 537 nel 2001) che, pur in presenza di un significativo calo dell Aeronautica e dello Spazio che hanno risentito della negativa congiuntura, è stato più che compensato dal settore elicotteri e dall effetto derivante dal già citato diverso perimetro di consolidamento. EBITDA Consolidato ( m) EBITDA Aerospazio e Difesa ( m) ,9% 8,6% Positiva la crescita del settore trasporti, che contribuisce con un incremento dell EBITDA di mil. 19 (+25%) frutto, oltre che dell aumento di volumi, anche delle azioni di risanamento e rilancio avviate negli esercizi precedenti. ROS 6,1% 5,7% Il risultato operativo consolidato (EBIT), a fronte di una sostanziale stabilità del valore degli ammortamenti industriali (al netto dell assorbimento dei contributi impianti), mostra una crescita di mil. 30, pur in presenza di una leggera riduzione della redditività operativa (ROS) dal 6,1% del 2001 al 5,7% del 2002 per effetto del significativo incremento degli ammortamenti dell avviamento relativo alle nuove acquisizioni. 12

17 EBIT Consolidato ( m) EBIT Aerospazio e Difesa ( m) ,3% 2,5% Il risultato operativo consolidato ante ammortamenti dell avviamento (EBITA) rimane infatti sostanzialmente stabile in termini di incidenza sul valore della produzione (dal 6,6% al 6,5%), con un incremento in valore assoluto di mil. 54 (da mil. 448 a mil. 502). EBITA Consolidato ( m) ,1% L aggregato dei settori dell aerospazio e difesa ha generato un EBIT di mil. 413, di poco superiore al precedente esercizio ( mil. 403): aeronautica, pur costituendo la più importante fonte di redditività del Gruppo, mostra una riduzione dovuta, rispetto al passato esercizio, sia agli effetti della crisi del mercato civile che, soprattutto, alle maggiori attività di sviluppo autofinanziate (programma A380); spazio, con un risultato operativo negativo, conferma le difficoltà sia di mercato sia gestionali, i cui primi segnali si erano già manifestati nell esercizio precedente ed a fronte delle quali sono state avviate incisive azioni di ristrutturazione e di riorganizzazione; elicotteri, anche grazie al completamento del piano di ristrutturazione annunciato lo scorso esercizio ha realizzato un significativo incremento di redditività; elettronica per la difesa, cresce anche per il contributo della acquisizione di Marconi Mobile; 13

18 sistemi di difesa, mostra un deciso calo di redditività per effetto dei maggiori ammortamenti dell avviamento emergenti dalla citata operazione MBDA, pur presentando una variazione positiva in valore assoluto. Le altre attività del Gruppo contribuiscono con una crescita di circa mil. 20, risentendo positivamente delle azioni di risanamento compiute in particolare nel settore trasporti. Il positivo apporto degli interventi sulla gestione avviati nei precedenti esercizi si manifesta anche sul flusso di cassa che, escludendo gli effetti delle acquisizioni di Marconi e Telespazio, mostra un saldo ampiamente positivo. L indebitamento finanziario netto al risulta pari a mil. 249 ed include l aumento dei debiti determinato dalle acquisizioni sopra citate ( mil. 845) e dall erogazione di dividendi ( mil. 84) deliberata in sede di approvazione del Bilancio Posizione finanziaria netta ( m) ante acquis e dividendi 845 effetto Marconi e Telespazio 84 erogazione dividendi Non considerando tali poste, la posizione finanziaria netta al , confrontabile in termini omogenei con il , risulta pertanto positiva per mil. 680 contro i mil. 409 alla fine del 2001, con un saldo positivo dell esercizio di mil Al contenimento del debito finanziario è stata affiancata, nel corso del 2002, una intensa attività di rimodulazione del medesimo, con l obbiettivo di rendere il più omogenee possibili le condizioni e la durata del debito con la struttura dei contratti di fornitura tipicamente a medio-lungo termine. A tal fine Finmeccanica, percepita dal mercato come un debitore solido e relativamente stabile nel medio periodo, ha parzialmente rifinanziato il proprio indebitamento collocando sul mercato un prestito obbligazionario per mil. 297 ad una durata di 6 anni; inoltre è stata accesa una linea di credito a 5 anni con un gruppo di istituti di credito italiani per mil. 150 attualmente non utilizzata. La 14

19 vita media residua del debito finanziario del Gruppo è cresciuta da 2 anni a 2,9 anni, maggiormente in linea con la vita media dei contratti acquisiti dal Gruppo. Il contenimento dell indebitamento finanziario ed una attenta gestione del medesimo in termini di tassi e di rischio di cambio, hanno consentito di minimizzare gli oneri finanziari netti, i quali, anche tenendo conto dell indebitamento raccolto per le acquisizioni sopra citate, sono risultati pari a mil. 18 corrispondenti al 4% dell EBIT consolidato. A conferma della stabilità gestionale del Gruppo, infine, gli oneri straordinari netti ammontano a circa un settimo di quelli realizzati nel 2001, i quali erano stati parzialmente compensati dalla plusvalenza derivante dalla cessione indiretta di 30 milioni di azioni STMicroelectronics. Per il 2002, tali oneri netti ammontano a complessivi mil. 119,6 e sono costituiti in buona parte ( mil. 74) da stanziamenti per attività di ristrutturazione, mentre circa mil. 30 concernono gli oneri collegati alla conclusione della vertenza AMX, già descritta in occasione della relazione semestrale Nel 2002 le spese per l attività di ricerca e sviluppo sono state pari a mil , rispetto agli mil. 850 del 2001, a testimonianza della costante attenzione rivolta al consolidamento ed alla crescita del patrimonio tecnologico del Gruppo. Il capitale investito netto del Gruppo è cresciuto da mil a mil prevalentemente a seguito dell acquisizione dei gruppi Marconi e Telespazio, mentre sarebbe rimasto sostanzialmente in linea ( mil ) con quello del 2001 in assenza di questi fenomeni. Nonostante tale crescita, il ritorno sul capitale investito (ROI) presenta un ulteriore miglioramento rispetto all esercizio 2001 (20,6%) raggiungendo un valore del 22,1%, in linea con le azioni poste in essere sia in relazione ai progetti di recupero dell efficienza operativa che in termini di contenimento del capitale circolante (il rapporto è stato calcolato escludendo dai capitali investiti iniziale e finale il valore della partecipazione in STMicroelectronics che, essendo valutata con il metodo del patrimonio netto, non contribuisce al risultato operativo consolidato). 15

20 Quanto al capitale circolante è da segnalare come esso sia rimasto stabile nonostante le società acquisite mostrino valori relativi ben maggiori di quelli medi del gruppo Finmeccanica. Il contenimento del circolante è infatti dovuto ad una costante attenzione posta ad evitare evoluzioni non controllate di tale variabile ed il Gruppo, a parità di perimetro, ha realizzato nel corso del 2002 una riduzione del circolante di circa mil. 78. ROI 20,6% 22,1% L attività commerciale ha registrato l acquisizione, a livello consolidato, di ordini per mil con un incremento di mil rispetto al L aumento degli ordini acquisiti è relativo, oltre che alle nuove società incluse nel perimetro di consolidamento, al positivo andamento di alcune società dell area di business sistemi di difesa (Oto Melara e WASS) ed al deciso miglioramento del settore trasporti che beneficia tra l altro di un contesto di mercato in espansione. Il portafoglio ordini a fine 2002 si attesta pertanto a mil (con un incremento di mil rispetto al 2001), assicurando al Gruppo mediamente un carico di lavoro equivalente ad oltre due anni di attività. Gli organici del Gruppo raggiungono a fine anno le unità con un aumento di unità rispetto alle unità di fine L acquisizione delle società di Telespazio e Marconi contribuisce per unità all incremento registrato nell esercizio, mentre il resto del Gruppo mostra una riduzione di oltre unità frutto delle azioni di efficientamento e delle dismissioni attuate nell esercizio. 16

21 Di seguito si riporta una breve descrizione dell andamento gestionale dei settori di business del Gruppo. Il settore Aeronautica ha operato in un contesto di mercato ancora difficile, caratterizzato da evidenti criticità nel segmento civile. Ne ha risentito il Valore della produzione, pari nell anno a mil ed inferiore del 5% rispetto al 2001, pur beneficiando di una crescita delle attività militari. Il Risultato operativo, pari a mil. 139 ha fatto registrare una riduzione di mil. 36 rispetto al precedente esercizio, essenzialmente per maggiori attività spesate di Ricerca e Sviluppo, su cui hanno inciso in modo particolare quelle relative al programma A380. A partire dall inizio del 2002 l Azienda ha avviato azioni volte a fronteggiare il negativo andamento del mercato civile, riflesse in una riduzione di organico pari a 297 unità. Il settore Elicotteri, in cui Finmeccanica è presente con la joint venture paritetica AgustaWestland (consolidata al 50%, ma qui descritta con riferimento al totale delle sue attività) ha beneficiato di un andamento positivo del mercato, sia nella predominante componente militare sia in quella civile. Il Valore della produzione è risultato pari a mil , con un incremento del 2,7% rispetto al Il Risultato operativo, che si attesta a mil. 300, si presenta in netta crescita rispetto al precedente esercizio, sia in termini assoluti (+ mil. 54) che come incidenza sul valore della produzione, con un R.O.S. pari al 12,1% (superiore di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2001). Nel corso dell esercizio l AgustaWestland ha completato l attuazione del piano di ristrutturazione, con la chiusura di uno dei due siti inglesi, che ha comportato una riduzione di organico di circa 800 unità. L andamento commerciale ha registrato un buon incremento degli ordini (+6,8%), con importanti acquisizioni anche sui mercati non domestici, a conferma dell ottimo posizionamento competitivo della joint venture. Per quanto riguarda il settore Spazio, il cui perimetro include la società Telespazio recentemente acquisita (consolidata da dicembre 2002), permangono significative criticità e incertezze sulle prospettive di sviluppo a breve termine del mercato, in presenza di una stagnazione della domanda istituzionale e, soprattutto, del segmento commerciale. Ciò ha comportato, pur in presenza di un incremento del Valore della 17

22 produzione, pari ad mil. 528 (+6,8%), un netto scadimento del risultato e della redditività industriale del settore. E stato infatti consuntivato un Risultato operativo negativo per mil. 2 (era positivo per mil. 29 nel 2001), per l effetto combinato di un peggior mix produttivo, maggiori attività di sviluppo ed extra costi su alcune commesse e di una ridotta saturazione dei fattori produttivi. Tale andamento ha imposto l attivazione di un piano di ristrutturazione e razionalizzazione, che si è già sostanziato nell adozione di un nuovo modello organizzativo e sta comportando l adeguamento delle strutture produttive nonché significative azioni di contenimento dei costi. Al riguardo sono state avviate azioni di razionalizzazione degli organici, incluso un programma di mobilità e cassa integrazione. Finmeccanica è presente nell Elettronica per la Difesa tramite la controllata Galileo Avionica (100%), la Alenia Marconi System in forma di joint venture paritetica con BAE Systems (consolidata proporzionalmente al 50%) ed il neo acquisito gruppo Marconi che è consolidato a far data dal 2 agosto Le attività comprendono la produzione di apparati avionici, velivoli teleguidati, sistemi radar, sistemi di comando e controllo terrestri e navali, sistemi di controllo del traffico aereo e sistemi e reti integrate di comunicazione per applicazioni terrestri navali satellitari ed avioniche. Nel corso dell esercizio il Valore della produzione è risultato pari ad mil (confronti con il 2001 non sono significativi a causa della variazione di perimetro conseguente all acquisizione di Marconi), con un Risultato operativo di mil. 68 ed un ROS del 5,0%, che beneficia di sensibili miglioramenti reddituali sia dei sistemi avionici sia della joint venture Alenia Marconi System. Il settore Sistemi di Difesa comprende le attività della MBDA (joint venture con BAE Systems ed EADS di cui Finmeccanica detiene una quota del 25% ed i cui dati economici sono consolidati, proporzionalmente, a partire dal 2002) nei sistemi missilistici, della Oto Melara SpA nei sistemi d arma terrestri, navali ed aeronautici, della WASS SpA negli armamenti subacquei (siluri e contromisure) e sistemi sonar e della Divisione Sistemi Navali Internazionali che gestisce i rapporti con Horizon SAS per il contratto di produzione di 4 fregate classe Orizzonte per le marine italiana e francese. Nel 2002 il Valore della produzione è risultato pari a mil. 968, con un 18

23 risultato operativo di mil. 58, beneficiando dell effetto del consolidamento della JV MBDA, che peraltro presenta una redditività inferiore a quella media del comparto. Al riguardo, il Management della joint venture, nell ambito del processo di integrazione delle diverse realtà aziendali, ha definito un profondo piano di ristrutturazione industriale, che è stato avviato nel corso del primo semestre 2002, ed i cui benefici si dovrebbero manifestare già a partire dal prossimo esercizio. La Oto Melara presenta invece un sensibile miglioramento, con un ROS che passa dal 6,1% a 9,1%, mentre la redditività della WASS si conferma su livelli di assoluta eccellenza (ROS pari al 21,2%). Il settore Trasporti ha operato in un mercato mondiale dei sistemi ferrotranviari che ha confermato il trend degli ultimi anni, caratterizzato da una moderata crescita a livello mondiale, mentre sul mercato italiano i recenti ordini assegnati testimoniano una ripresa degli investimenti infrastrutturali. Il Valore della produzione è risultato in decisa crescita, risultando pari nel 2002 a mil , contro mil consuntivati nel 2001 (+13,6%), grazie a maggiori attività di Segnalamento e Sistemi. Anche il Risultato Operativo dell esercizio, pari a mil. 53, mostra un netto miglioramento rispetto all anno precedente, quando era risultato pari a mil. 34, con un R.O.S. che passa dal 3,0% del 2001 al 4,1% del Il settore Energia, Information Technology e Attività Diverse è costituito sostanzialmente da Ansaldo Energia (impianti e componenti per la produzione di energia a ciclo combinato e semplice, service e nucleare) ed Elsag (servizi di Information Technology) a cui si aggiungono anche altre società minori tra cui BredaMenarinibus, Elsacom, Otto, Mecfin, Iritech, Finmeccanica Finance. Per quanto riguarda il mercato dell Energia, dopo la crescita registrata negli ultimi anni, si assiste ad una battuta di arresto con un calo degli ordini delle turbine a gas e di quelle a vapore. In tale scenario di riferimento Ansaldo Energia ha consolidato la propria quota di mercato al 3% su scala mondiale; più marcata la presenza nel mercato domestico che, per il turbogas, ha raggiunto nel 2002 il 60%. Nel mercato in cui opera Elsag è invece proseguita la fase di rallentamento dell Informatica, evidenziata già nel precedente esercizio, per cui non si rilevano ancora segnali di ripresa. Ciò ha comportato una 19

24 maggiore pressione competitiva, che si riflette sulla redditività media del comparto. A fronte della negativa fase congiunturale la Elsag ha da un lato avviato specifiche azioni di efficientamento, dall altro sta progressivamente riorientando il proprio portafoglio d offerta verso attività a più elevato valore aggiunto. Finmeccanica detiene una partecipazione indiretta pari a circa il 18% nella società STMicroelectronics, terzo produttore mondiale sul mercato dei semiconduttori, valutata nel bilancio Finmeccanica con il metodo del patrimonio netto. L azienda progetta, sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di circuiti integrati a semiconduttore e dispositivi discreti usati in diverse applicazioni microelettroniche, con applicazioni nelle telecomunicazioni, nell informatica, nell elettronica di consumo, nell elettronica per l automobile e nei sistemi di controllo e automazione industriale. L esercizio 2002 ha costituito per la società un periodo di progressivo miglioramento, pur in un mercato che permane difficile, caratterizzato da volatilità dei prezzi e di limitata visibilità sulla domanda. Si è infatti registrata una crescita solida nel risultato operativo e nell utile netto, in presenza di volumi di produzione sostanzialmente allineati a quelli dell esercizio precedente. 20

25 3. Eventi di rilievo del 2002 ed intervenuti dopo la chiusura dell esercizio L esercizio 2002 è stato caratterizzato, per il Gruppo Finmeccanica, da numerose iniziative volte sia ad adeguare la propria struttura alle esigenze di una sempre più attenta ed efficiente gestione, sia a proseguire un processo di sviluppo volto ad espandere e rafforzare l attività ed il ruolo del Gruppo nelle principali aree di attività. Dal punto di vista della struttura e dell organizzazione del Gruppo, Finmeccanica ha avviato, in modo coordinato tra loro, alcune iniziative volte a consentirle di svolgere il proprio ruolo di holding di controllo industriale e strategico. Nella fattispecie, la capogruppo si è dotata di alcune nuove importanti funzioni. Al fine di rafforzare l incidenza della capogruppo sull attività tecnologica ed industriale, sfruttare le sinergie esistenti tra le diverse aree del Gruppo ed armonizzare, in un ottica di efficienza, lo sviluppo dei programmi è stata istituita la funzione Product Policy. Allo stesso modo, l esigenza di coordinare non solamente in Italia ma anche, se non soprattutto all estero, l attività commerciale delle società componenti il Gruppo, ha condotto Finmeccanica ad istituire la funzione centrale Marketing and Commercial Affairs. Si è inoltre ritenuto di rendere effettivo il noto e crescente interesse del Gruppo ad affiancare all attività manifatturiera quella di servizi a favore della clientela militare: la creazione della funzione Logistic Services risponde sia allo scopo di incrementare e coordinare l attività delle società del Gruppo nel settore dei servizi per la difesa sia a sviluppare per così dire in proprio le attività relative a questo settore. Infine, il 2002 ha visto la conclusione di un processo volto a concentrare in capo a Finmeccanica l attività finanziaria del Gruppo per ciò che concerne la gestione dei rapporti finanziari per cassa, l emissione di fideiussioni collegate all esecuzione di contratti e la gestione dei rischi di cambio e tasso. A ciò si è aggiunto l avvio di nuovi e più completi sistemi di controllo economico e finanziario delle commesse così da garantire una tempestiva informazione in merito all andamento dei contratti e quindi la possibilità di intervenire nella gestione di eventuali scostamenti. 21

26 Nel corso del 2002 e nei primi mesi dell esercizio 2003 Finmeccanica si è nuovamente impegnata sul mercato degli investimenti di portafoglio. Il Gruppo, grazie anche alle disponibilità finanziarie derivanti dalla ristrutturazione della propria partecipazione indiretta in STMicroelectronics operata nel 2001, ha investito (tra prezzi pagati ed accollo di debiti finanziari) circa 1 miliardo di Euro, avviando così un processo volto a completare il proprio portafoglio prodotti nell elettronica per la difesa e la sicurezza, ad entrare nell industria dei servizi satellitari ed a rafforzare il proprio ruolo nell aeronautica, sia civile che militare, individuando precisi segmenti di presenza. In particolare, è stato acquisito il controllo di Marconi Mobile Holding e di OTE da Marconi (Bruton Street Ltd), e quello di Telespazio da Telecom Italia, mentre sono in corso le procedure per la conclusione dell acquisizione del 74,5% di Aermacchi, già detenuta dalla controllata Alenia Aeronautica per il restante 25,5%. Marconi Mobile, il cui valore aziendale è stato determinato in mil. 571 più l accollo di debiti finanziari, aveva registrato nell esercizio 2001 un valore della produzione pari a mil. 576 e un EBITDA di mil. 66. Marconi Mobile, oltre a detenere una posizione di leadership nel mercato nazionale, ha una forte posizione competitiva su alcuni mercati esteri, quali la Gran Bretagna, dove realizza il 20% del fatturato, la Germania, dove controlla le attività della Difesa precedentemente di proprietà di Bosch, e la Turchia. La sua posizione di leasdership europea (insieme con altri gruppi quali Thales e Bae Systems) nei sistemi di comunicazioni militari e strategiche uno tra i segmenti caratterizzato da maggiori tassi di crescita prospettici - consente al Gruppo Finmeccanica di completare il proprio portafoglio di prodotti nell elettronica per la difesa in generale e nei sistemi di comando e controllo ed avionici in particolare. L integrazione di Marconi metterà inoltre Finmeccanica nelle condizioni di accrescere il proprio ruolo nel processo di evoluzione dell industria mondiale della difesa. Le attività di Marconi Mobile presentano un elevato grado di integrazione con quelle di Finmeccanica, considerata la trasversalità applicativa dei sistemi di comunicazione. Attualmente il 30% è indirizzato ai sistemi avionici (area di presenza Finmeccanica sia nelle piattaforme sia nell avionica con Galileo Avionica) ed ai sistemi di Sicurezza delle 22

27 Comunicazioni, mentre il restante 70% delle attività di Marconi Mobile proviene da Sistemi Terrestri (inclusi i terminali satellitari) o da piattaforme navali (tutte aree di presenza Finmeccanica tramite AMS, MBDA, OtoMelara). OTE è la principale azienda italiana nel settore delle radiocomunicazioni mobili private per Polizia, Carabinieri e altri utenti istituzionali. La società è leader nello sviluppo del nuovo sistema di comunicazione radiomobile digitale per servizi di pubblica utilità, trasporti e pubblica sicurezza denominato Tetra. OTE ha registrato nel corso dell esercizio 2001 un fatturato di mil. 79 e un Margine Lordo Industriale pari a mil. 19. Il portafoglio ordini attuale ammonta a circa mil Telespazio offre servizi satellitari e gestione di operazioni spaziali. Il prezzo di acquisto è stato di mil. 127, cui si sommano mil. 93 di debiti finanziari e mil. 20 di debiti per leasing. Telespazio SpA aveva conseguito nel 2001 un valore della produzione pro forma (escludendo l impatto della commessa Astrolink) di mil. 301 ed un margine operativo lordo (EBITDA) di mil. 34. L acquisizione è maturata nell ambito di un settore che vive da tempo una crisi dell attività manifatturiera specialmente tra le aziende europee. Peraltro, a limitati tassi di crescita presenti e prospettici nella progettazione e costruzione di satelliti e componenti, fanno riscontro previsioni di sviluppo significativo della domanda di servizi sia essa di natura commerciale ovvero istituzionale, civile o militare. L acquisizione di Telespazio consente non solo di tutelare l attività satellitare esistente ma, soprattutto, di disporre di un soggetto attivo in un segmento in crescita e, più in generale, di incrementare le quote di servizi offerte dal Gruppo coerentemente con la strategia di far evolvere il portafoglio di Finmeccanica verso attività a maggiore valore aggiunto. All interno del mercato dei Servizi Satellitari, Telespazio occupa una posizione di rilievo operando nella navigazione satellitare (settore in cui partecipa al progetto Galileo, il primo sistema integrato di navigazione progettato per fini civili); nel sistema Cosmo-SkyMed per l osservazione della Terra; nei servizi televisivi; nelle 23

28 telecomunicazioni e nell osservazione della Terra (fornitura di immagini e scansioni satellitari di aree geografiche per usi civili). Come detto entrambe le acquisizioni sono state finanziate da Finmeccanica con fondi propri. Grazie al flusso di cassa prodotto dall attività gestionale e alla ristrutturazione della partecipazione nella società di semiconduttori STMicroelectronics, ridotta da circa il 22% a circa il 18% nel dicembre 2001, Finmeccanica è stata in grado di mantenere una solida struttura patrimoniale anche dopo le due acquisizioni. Aermacchi, storico produttore italiano di aerei, è una società operante nel settore aeronautico, sia civile che militare. La società ha registrato per l esercizio 2001 un valore della produzione di mil. 295, ed ha realizzato un EBITDA pari a mil. 56. Il contratto di acquisizione del 75%, per l esecuzione del quale sono in corso le previste attività di due diligence, è basato su un prezzo per il 100% della società pari a mil Nel settore dell aeronautica civile Aermacchi opera prevalentemente nel campo delle realizzazione di aerostrutture e di gondole motore in partnership con le principali aziende europee del settore. Aermacchi è tra i principali produttori europei di aerei da addestramento militare. Il modello MB 339 è stato venduto in 10 paesi del mondo ed in 224 esemplari. E in corso di finalizzazione lo sviluppo di un nuovo e moderno addestratore, l MB 346 che punta a divenire, vincendo la concorrenza di altri produttori europei, l elemento principale del programma Eurotrainer, per il tramite del quale si dovrebbero dotare le aeronautiche militari dei paesi europei di un sistema di addestramento al volo omogeneo. Tra gli altri eventi da segnalare, si mette in evidenza che nel mese di agosto 2002, attraverso un accordo sottoscritto dalla Alenia Aeronautica S.p.A e dal Ministero della Difesa, è giunta a conclusione la controversia relativa al programma aeronautico AMX per le modifiche tecniche dei velivoli volte a consentire loro di svolgere le prestazioni richieste. 24

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