Passaggio parametri puntatore

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1 Passaggio parametri puntatore Corso di Ingegneria Clinica BCLR Domenico Daniele Bloisi

2 Docente Ing. Domenico Daniele Bloisi, PhD Ricercatore Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti Via Ariosto 25 (adiacente Piazza Dante, Manzoni Tram 3 fermata via Labicana) bloisi@dis.uniroma1.it home page: Pagina 2

3 Ricevimento In aula, subito dopo le lezioni Su appuntamento (tramite invio di una ) presso: Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti, via Ariosto 25 - II piano, stanza A209 Si invitano gli studenti a controllare regolarmente la bacheca degli avvisi Pagina 3

4 Orari Lunedì Aula 4, via del Castro Laurenziano 7A Martedì Aula 15, Laboratorio Didattico via Tiburtina 205 Mercoledì Aula 4, via via del Castro Laurenziano 7A Pagina 4

5 Sommario Memoria, indirizzamento e puntatori Tipo void * e conversioni sui puntatori Gestione dinamica della memoria Tempo di vita delle variabili allocate dinamicamente Problemi di deallocazione della memoria Passaggio dei parametri tramite puntatori Pagina 5

6 Tempo di vita delle variabili allocate dinamicamente (1/2) Per le variabili allocate dinamicamente il tempo di vita corrisponde al periodo che va Dal momento in cui la variabile viene allocata Al momento in cui la variabile viene deallocata. Il tempo di vita di una variabile allocata dinamicamente è definito solo al momento dell'esecuzione del programma. Pagina 6

7 Tempo di vita delle variabili allocate dinamicamente (2/2) Se una variabile allocata dinamicamente non viene deallocata esplicitamente, il suo tempo di vita si prolunga fino alla terminazione del programma. Può verificarsi il caso in cui una zona di memoria allocata non sia più accessibile, in quanto non ci sono variabili che la riferiscono. Tale zona di memoria rimarrà inutilmente occupata per tutta la durata del programma. Pagina 7

8 Esempio: tempo di vita variabili dinamiche int* creaint(int a) { int* temp = malloc(sizeof(int)); *temp = a; return temp; } int main() { int* pt2 = creaint(5); printf("*pt2 = %d\n", *pt2); } Pagina 8

9 Esecuzione: Tempo di vita variabili dinamiche Il codice precedente stampa *pt2 = 5 poiché la variabile allocata dalla funzione creaint viene restituita alla funzione che l'ha invocata e rimane accessibile anche al termine dell'esecuzione della funzione. Le variabili create dinamicamente non rispettano le regole di campo di azione. Pagina 9

10 Esempio Esaurimento della memoria // sciupa Memoria int *temp, k; for (k = 1; 1 ; k++) { printf("k = %d\n", k); temp = malloc(sizeof(int)); } L'esecuzione comporta una richiesta infinita di memoria (si noti che la condizione del ciclo è sempre verificata). Pagina 10

11 Esecuzione Esaurimento della memoria L esecuzione produrrà una richiesta infinita di memoria che in C comporta (dopo un numero di cicli piuttosto alto) l interruzione dell esecuzione con un messaggio simile al seguente: dynamic(1320) malloc: *** mmap(size= ) failed (error code=12) *** error: can t allocate region Nota: Ad ogni ripetizione del ciclo, la memoria allocata al ciclo precedente risulta inaccessibile. Pagina 11

12 Problemi di deallocazione della memoria int *pt1; pt1 = malloc(sizeof(int)); // allocazione della variabile *pt1 = 1; printf("*pt1 = %d\n", *pt1); // uso della variabile free(pt1); // la locazione di memoria rimane accessibile dopo free!!! printf("after free\n"); printf("*pt1 = %d\n", *pt1); // la stessa locazione di memoria potrebbe essere ri-allocata!!! int *pt2 = malloc(sizeof(int)); printf("after malloc\n"); printf("*pt2 = %d\n", *pt2); Pagina 12

13 Esecuzione Pagina 13

14 Discussione Problemi di deallocazione della memoria Nell'esempio precedente può verificarsi che la memoria rimanga accessibile anche dopo il rilascio (free) e addirittura che il suo contenuto sia ancora immutato (anche se non è garantito). In aggiunta, la riallocazione immediata potrebbe portare ad avere la variabile pt2 nella stessa posizione della memoria che aveva pt1 e quindi con lo stesso valore (anche questo non è garantito). In ogni caso, entrambe le situazioni sopra delineate vanno evitate accuratamente, in quanto potrebbero generare errori e comportamenti instabili del programma. Pagina 14

15 Puntatori appesi Si consideri il seguente frammento di codice int *pt1; pt1 = malloc(sizeof(int)); *pt1 = 1; printf("*pt1 = %d\n", *pt1); int *pt2; pt2 = pt1; printf("prima di free(pt1)\n"); printf("*pt2 = %d\n", *pt2); free(pt1); printf("dopo di free(pt1)\n"); printf("*pt2 = %d\n", *pt2); Pagina 15

16 Esecuzione Puntatori appesi *pt1 = 1 prima di free(pt1) *pt2 = 1 dopo di free(pt1) *pt2 = In questo caso, il rilascio della memoria puntata dalla variabile pt1 lascia la variabile pt2 puntare a una locazione di memoria rilasciata e quindi suscettibile di modifiche arbitrarie da parte del sistema operativo. Questa situazione di puntatore appeso (dangling) deve essere evitata assolutamente, in quanto fonte di errori difficili da individuare. Pagina 16

17 Passaggio di parametri (1/2) L uso di variabili di tipo puntatore consente di simulare la modalità di passaggio dei parametri per riferimento. Nel passaggio di parametri per valore, in genere utilizzato per i dati di tipo primitivo, il parametro formale può essere considerato come una variabile locale che viene inizializzata al momento della chiamata della funzione con il valore corrispondente al parametro attuale. Pagina 17

18 Passaggio di parametri (2/2) Il passaggio di parametro per valore effettuato con il tipo puntatore consente di aggirare una proprietà cruciale del passaggio di parametri per valore, cioè la garanzia che la funzione non abbia effetti sul programma chiamante (a eccezione della restituzione del valore calcolato). Pagina 18

19 Esempio Passaggio parametri puntatore void swap(int *a, int *b) { int temp; temp = *a; *a = *b; *b = temp; } Pagina 19

20 Esempio Passaggio parametri puntatore int main (){ int x, y; x = 12; y = 27; printf("x = %d\n", x); printf("y = %d\n", y); swap(&x, &y); printf("after swap\n"); printf("x = %d\n", x); printf("y = %d\n", y); } Pagina 20

21 Esecuzione x = 12 y = 27 after swap x = 27 y = 12 Pagina 21

22 Nonostante il passaggio di parametri sia per valore, il risultato dell esecuzione della funzione swap consiste proprio nel modificare il valore di due variabili del programma principale. Passando alla funzione i puntatori a due variabili è possibile modificare il valore delle variabili puntate, anche se il valore delle variabili puntatore rimane inalterato. L uso dei puntatori nel passaggio di parametri per valore consente di effettuare in pratica il passaggio di parametri per riferimento. Pagina 22

23 Passaggio per valore VS passaggio tramite puntatori void swap(int *a, int *b) { int temp; temp = *a; *a = *b; definizione *b = temp; } void swapval(int a, int b) { int temp; temp = a; a = b; definizione b = temp; } swap(&x, &y); invocazione swapval(x, y); invocazione Cosa succede se si invoca swapval(&x, &y);? Pagina 23

24 Esecuzione Pagina 24

25 Esempio Intestazione di funzione con parametri puntatori void f(int*, double*); Parametro formale di tipo puntatore ad int Parametro formale di tipo puntatore a double Pagina 25

26 Chiamata tramite parametri puntatore (per indirizzo): funzione chiamante Quando la funzione viene chiamata, devono essere passati come parametri gli indirizzi delle variabili Il passaggio degli indirizzi potrà essere ottenuto applicando l operatore & alla variabile che deve essere modificata Sono passate le celle fisiche dove i valori sono memorizzati &a a int a; double b; a = 2; b = 3.2; f(&a, &b); b &b Pagina 26

27 Chiamata per indirizzo Nell intestazione della funzione chiamata deve essere usato l operatore * per le variabili passate per indirizzo void f(int *pa, double *pb) { *pa = 6; *pb = 7.4; } pa pb &pa &a &pb &b Pagina 27

28 Chiamata per indirizzo: esecuzione int a; double b; a = 2; b = 3.2; f(&a, &b); a &a 6 &pa int *pa = &a; double *pb = &b; pa void f(int *pa, double *pb) { *pa = 6; *pb = 7.4; } pb &pb b &b 7.4 Pagina 28

29 Vantaggi del passaggio per riferimento Il passaggio di parametri di tipo puntatore è particolarmente utile quando i dati che devono essere scambiati tra funzione chiamata e funzione chiamante sono voluminosi. Il passaggio per riferimento risulta molto più efficiente sia in termini di occupazione di memoria che di tempo di calcolo (infatti, occorre la copia del solo puntatore ai dati, non di tutto l insieme dei dati). Pagina 29

30 Valori restituiti di tipo puntatore double* puntatore(double a) { double *r = malloc(sizeof(double)); *r = a; return r; } int main () { double *pd = puntatore(5.4); printf("pd = %p\n", pd); printf("*pd = %f\n", *pd); return EXIT_SUCCESS; } La funzione puntatore crea un puntatore ad una variabile di tipo double e la inizializza con il valore passato come argomento Pagina 30

31 Esercizi Esercizio 6.5 Scrivere un programma che legga tre valori in tre distinte variabili small, medium, large, e ne scambi i valori in modo da avere il più grande nella variabile large, il più piccolo nella variabile small ed il restante nella variabile medium. Definire una funzione per lo scambio dei tre valori che utilizzi il passaggio di parametri puntatore. Pagina 31

32 Esercizi Esercizio 6.6 Scrivere una funzione che dati due valori interi a e b restituisca quoziente e resto della divisione a/b. Scrivere un programma di prova per tale funzione, che legga l input da tastiera. Pagina 32

33 Appendice: memoria 0 Memoria La memoria del calcolatore può essere idealmente descritta come un insieme di celle ORDINATO UNIVOCAMENTE n Pagina 33

34 Appendice: assegnazione 0 int x = 1; x L istruzione di assegnazione permette di scrivere un valore all interno di una cella simboleggiata da un nome di variabile n Pagina 34

35 Appendice: valore di una variabile 0 int x = 1; printf("x = %d\n", x); produce x x = 1 n Tramite il nome di una variabile è possibile leggere il contenuto della cella simboleggiata da quella variabile Pagina 35

36 Appendice: indirizzo di una variabile 0 int x = 1; printf("&x = %d\n", &x); produce x &x = n Tramite l operatore & applicato al nome di una variabile è possibile leggere l indirizzo della cella simboleggiata da quella variabile Pagina 36

37 Appendice: puntatore x_ptr int x = 1; int *x_ptr; x_ptr = &x; x printf("*x_ptr = %d\n", *x_ptr); printf("&x_ptr = %d\n", &x_ptr); printf("x_ptr = %d\n", x_ptr); produce n *x_ptr = 1 &x_ptr = x_ptr = Pagina 37

38 Appendice: valore tramite un puntatore x_ptr x Tramite l operatore * applicato al nome di un puntatore è possibile leggere il contenuto della cella il cui indirizzo è contenuto nella cella simboleggiata da quel puntatore n Pagina 38

39 Soluzioni Esercizio 6.2 Scrivere un programma che legga 10 numeri interi e restituisca il minimo tra essi, usando variabili di tipo puntatore a int anziché variabili di tipo int. Pagina 39

40 Soluzioni #include <stdio.h> #include <stdlib.h> int main() { int i, v, min; int *min_ptr, *v_ptr; min_ptr = &min; v_ptr = &v; printf("inserisci 10 interi:\n"); scanf("%d", v_ptr); //printf("ho letto %d\n", *v_ptr); *min_ptr = *v_ptr; for(i = 1; i < 10; i++) { scanf("%d", v_ptr); //printf("ho letto %d\n", *v_ptr); if(*v_ptr < *min_ptr) *min_ptr = *v_ptr; } printf("minimo = %d\n", *min_ptr); return EXIT_SUCCESS; } Pagina 40

41 Soluzioni Esercizio 6.3 Scrivere il programma dell esercizio precedente tramite allocazione dinamica della memoria. Deallocare la memoria utilizzata prima della terminazione del programma. Pagina 41

42 Soluzioni #include <stdio.h> #include <stdlib.h> int main() { int i, *min, *v; min = malloc(sizeof(int)); v = malloc(sizeof(int)); printf("inserisci 10 interi:\n"); scanf("%d", v); //printf("ho letto %d\n", *v); *min = *v; for(i = 1; i < 10; i++) { scanf("%d", v); //printf("ho letto %d\n", *v); if(*v < *min) *min = *v; } printf("minimo = %d\n", *min); free(v); free(min); return EXIT_SUCCESS; } Pagina 42

43 Soluzioni Esercizio 6.4 Scrivere una funzione stampaptr che dato in ingresso un puntatore ne stampi la dimensione in byte, il valore, l indirizzo di memoria ed il valore della variabile puntata. Scrivere un programma che verifichi il comportamento di stampaptr. Pagina 43

44 Soluzioni void stampaptr_int(int **ptr) { printf("dimensione del puntatore: %d\n", sizeof(*ptr)); printf("valore del puntatore: %p\n", *ptr); printf("indirizzo del puntatore: %p\n", &(*ptr)); printf("dimensione della variabile puntata: " "%d\n", sizeof(**ptr)); printf("valore della variabile puntata: %d\n\n", **ptr); } int main() { int i = 5, *ptr_i; ptr_i = &i; infoptr_int(&ptr_i); } Si provi a scrivere una funzione void stampaptr_double(double **ptr) Pagina 44

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