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3 Realizzazione del Bilancio Sociale Consuntivo 2007 Coordinamento generale Unicoop Tirreno Programma di Responsabilità Sociale d Impresa Coordinamento scientifico Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant Anna di Pisa Marco Frey Massimo Battaglia Lara Bianchi Antonella Maiello Coordinamento e cura editoriale Coop. Itinera - Livorno Chiara Marcucci Progetto grafico ed impaginazione graficavitali - Livorno Archivio fotografico Unicoop Tirreno Foto Engi Bitossi Carlo Bonazza

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5 A colloquio con il Presidente Nota metodologica: comunicare la sostenibilità La Cooperativa in numeri: alcuni dati di sintesi 10 1 Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale di Impresa Il percorso di sviluppo di Unicoop Tirreno ed il Sistema Coop La governance interna La mission cooperativa La mappa dei portatori di interesse Gli strumenti di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa 16 Il coinvolgimento che fa la differenza: il Piano Sociale Partecipato 16 Perché scrivere un bilancio sociale? 1 2 La sostenibilitá economica L impegno di Unicoop in ambito economico 22 Interpretazione del risultato d esercizio Valore aggiunto e distribuzione Gli impatti economici indiretti: il sistema fornitori 2 Il contributo alla crescita economica dei fornitori locali 2 Le provenienze geografiche delle forniture locali 2 I fornitori tipici 31 La qualificazione dei fornitori: il processo di accreditamento 32 3 La performance sociale I Soci 34 Composizione della base sociale 35 Prestito Sociale 36 Governance 3 Convenienza 40 Servizi 41 Informazione e dialogo interno Il Personale 4 Composizione e inquadramento 4 La selezione del personale 51 Crescita Professionale 52 Pari opportunità 53 Formazione 54 Coinvolgimento dei dipendenti 55 Codice di Condotta ex D. Lgs. 231/01 5 Salute e sicurezza Clienti e consumatori 64 Sicurezza e Qualità 65 L ascolto del Cliente 6 Servizi per i consumatori 2 Prodotti a marchio Coop 5 Prodotti non a marchio Coop Convenienza 3.4 La Comunità locale e globale 80 Promozione della cultura ed Educazione al consumo consapevole 1 Promuovere la cooperazione globale e favorire la solidarietà internazionale 4 Il territorio e le relazioni sociali ed istituzionali 6 Relazioni cooperative 0 4 La performance ambientale L interazione diretta con l ambiente 3 I consumi energetici 4 I rifiuti I consumi idrici L interazione indiretta con l ambiente Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo

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7 A Colloquio con il Presidente Innanzitutto a chi ci rivolgiamo con questo documento? La risposta corretta sarebbe a diversi interlocutori, tutti i nostri stakeholder: fornitori, lavoratori cittadini, imprese, associazioni In realtà vi è un destinatario principale, che non vogliamo considerare semplicemente uno stakeholder, ma una parte essenziale della nostra Organizzazione: il socio. Noi abbiamo un patrimonio incommensurabile rappresentato da centinaia di migliaia di persone che ci scelgono tutti i giorni e che si riconoscono nei nostri valori. In un momento storico in cui nel mondo dei consumi emergono delle domande forti di convenienza, sicurezza, qualità, solidarietà, coerenza, il significato profondo dell essere cooperativa si lega strettamente alla Responsabilità Sociale e al rendere conto di quello che si fa. La rendicontazione, o con un termine più ricco l accountability, presuppone però non solamente la comunicazione periodica monodirezionale, ma un vero processo di coinvolgimento dei nostri interlocutori chiave? Assolutamente e da questo punto di vista il nostro percorso si sta arricchendo continuamente di nuove modalità e strumenti di ascolto e interazione. Potremmo dire che il Bilancio Sociale Consuntivo è orami solamente la parte emergente di un iceberg che sotto il pelo dell acqua presenta la sua parte più ricca e articolata. Quest anno, ad esempio, abbiamo introdotto lo strumento del Bilancio Sociale Preventivo che consente di esplicitare in modo molto più strutturato i nostri obiettivi e i relativi traguardi, mettendo i nostri interlocutori in grado di verificare non solamente la nostra coerenza complessiva, ma anche la capacità di mantenere gli specifici impegni assunti. Questo strumento è stato recentemente presentato nelle nostre assemblee dei soci per attivare un dialogo sulla Responsabilità Sociale basato su obiettivi ed azioni concrete, ma anche per ricevere suggerimenti e indicazioni sulle azioni future. Quest anno abbiamo anche preparato un questionario per raccogliere le opinioni dei nostri soci sulla Responsabilità Sociale e a breve saremo in grado di ricavare importanti indicazioni da questa operazione di ascolto. Inoltre vi sono le periodiche occasioni di confronto con gli altri stakeholder nell ambito del Piano Sociale Partecipato. Uno strumento assolutamente innovativo, un nuovo modo di rendere concreta la mutualità cooperativa. In effetti mettendo insieme i diversi strumenti che state sperimentando nell ambito della Responsabilità Sociale si ha la sensazione di assistere ad un vero e proprio laboratorio. È così? In realtà stiamo solamente cercando di supportare con strumenti adeguati quello che è l unico vero modo di agire responsabilmente per un organizzazione quale noi siamo: un impresa fondata sui valori che sappia essere competitiva proprio grazie alle sue caratteristiche distintive. Quindi la Responsabilità Sociale come leva per la competitività. Ma cosa ci vuole per garantire risultati effettivi in questa prospettiva? Occorre rileggere i processi aziendali per comprendere se si possono ottenere risultati contestualmente più coerenti ed efficienti. L orientamento alla responsabilizzazione deve produrre innovazione continua e cambiamenti solidi. Per far ciò è necessario un ampio coinvolgimento di tutti gli attori interni ed esterni.

8 E questa è una sfida tutt altro che banale. In una cooperativa come la nostra tutto dovrebbe essere più facile. Ogni volta che attiviamo un nuovo gruppo di progetto si legge negli occhi delle persone una volontà di contribuire a dei risultati che siano profondamente radicati nel nostro DNA. Nella realtà però anche nella nostra Organizzazione talvolta si vivono dinamiche schizofreniche: una forte tensione al risultato economico di breve periodo, soprattutto di questi tempi, che può non conciliarsi con la valorizzazione di valori più immateriali che forniscono risultati più nel lungo periodo. Non mi stancherò mai però di ripetere che solo avendo una visione olistica e integrata del fare impresa-cooperativa possiamo ottenere i migliori risultati nel lungo come nel breve periodo. Ovviamente bisogna saper dosare le attese, gli stimoli e l impegno. Veniamo ad una domanda canonica. Quali sono state le azioni più significative di quest anno? Oltre a quelle che abbiamo citato, voglio richiamare un azione che abbiamo intrapreso (e che quindi non trovate ancora documentata in questo Consuntivo) e un risultato conseguito. Entrambi riguardano una delle tematiche su cui oggettivamente avevamo più margini di miglioramento e su cui avevamo ricevuto più sollecitazioni: l ambiente. In questo ambito abbiamo attivato attorno ad un tavolo specifico le competenze più significative per produrre azioni concrete. La prima messa in pista riguarda il punto di vendita sostenibile. Si tratta di estendere in un campo più ampio l esperienza di successo sviluppata con il Supermercato dell Accoglienza. Molte sono le azioni specifiche che possono essere valorizzate in questo progetto: una progettazione eco-compatibile, la produzione di energia da fonte rinnovabile, una maggiore efficienza energetica dei nostri punti vendita, una riduzione dei rifiuti, la valorizzazione dei prodotti sostenibili sul punto vendita Al contempo però il funzionamento a regime dell impianto fotovoltaico di Vignale ha dimostrato che i risultati attesi sono stati non solamente raggiunti, ma addirittura superati. Come avevamo detto lo scorso anno presentando il progetto del Supermercato dell Accoglienza, ci capita sempre più spesso di verificare che l impegno su progetti socio-ambientali genera risultati migliori e più estesi di quanto avessimo preventivato. Tutto ciò consolida il nostro impegno. La progressiva valorizzazione del tema ambiente fa intuire che si sta effettivamente procedendo verso un Rapporto di Sostenibilità? Sì, ce lo siamo posti come obiettivo, anche perché i riferimenti internazionali con cui ci confrontiamo (il GRI, ma anche il Global Compact) ci indirizzano in questa direzione. D altra parte il concetto di sostenibilità è profondamente coerente con il nostro modo di agire: dobbiamo ricercare continuamente modi di consumare che garantiscano la migliore qualità della vita non solo a noi e ai nostri territori, ma anche alle future generazioni.

9 Nota metodologica: comunicare la sostenibilità Il Bilancio Sociale Consuntivo di Unicoop Tirreno arriva quest anno alla sua quarta edizione. Dal punto di vista metodologico si è voluto procedere ad un ulteriore avvicinamento agli standard del Global Reporting Initiative (GRI), il cui scopo è quello di provvedere alla creazione di un sistema credibile e attendibile per la rendicontazione di sostenibilità, utilizzabile da organizzazioni di qualsiasi dimensione, settore o paese. In particolare, attraverso il GRI vengono misurati principi ed indicatori ritenuti influenti alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale di una data organizzazione, fornendo importanti indicazioni sulle relative performance a supporto delle decisioni. Unicoop Tirreno, dunque, con questo strumento di reporting ha avviato quel processo teso all integrazione, nell ambito della propria gestione aziendale, degli aspetti economici con quelli sociali ed ambientali. Quali sono le caratteristiche di una crescita aziendale sostenibile? l intergenerazionalità - soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità di quelle future di provvedere ai propri; l interculturalità prestare attenzione alle diversità dei modelli di sviluppo, in particolare alla dimensione internazionale, a quella territoriale e alle diversità di genere; la tridimensionalità applicare un modello di gestione strategico in cui dimensione economica ambientale e sociale siano viste in modo complementare e integrato: La struttura del Bilancio Sociale Consuntivo presenta dunque questo anno tre macro-aree: 1. la sostenibilità economica, con una descrizione dell impegno di Unicoop Tirreno in tale ambito, alcuni dettagli della dinamica finanziaria e strutturale del 2007 ed infine un approfondimento sugli impatti economici indiretti della Cooperativa prodotti dalle relazioni che questa intrattiene con i propri fornitori locali; 2. la performance sociale, con una rendicontazione delle iniziative rivolte al sistema sociale in cui la Cooperativa opera, con particolare riferimento ai propri shareholder (i soci) ed ai propri stakeholder (personale, consumatori, comunità locale e globale); 3. la performance ambientale, in cui verranno descritti alcuni risultati dell implementazione di politiche a tutela dell ambiente che la Cooperativa ha messo in atto nel corso del 2007, nonché alcune analisi di monitoraggio sull utilizzo di alcune risorse ambientali. Questa struttura base del documento verrà anticipata da un introduzione sul sistema Unicoop Tirreno e sulla sua mission; a chiusura verrà sintetizzato il primo Bilancio Sociale Preventivo 2008 come impegno della Cooperativa per la sostenibilità futura. Dal punto di vista metodologico ed operativo, per la costruzione di questo Bilancio, sono stati utilizzati due approcci: uno interno alla Cooperativa stessa, con una sistematica lettura dei documenti (attraverso periodici incontri con i responsabili di funzione), mediante raccolta dei dati (con la compilazione dei Piani dei Conti d area) ed infine con un costruttivo e continuo confronto con il Presidente di Cooperativa; uno esterno, proveniente dal dialogo con gli shareholder e gli stakeholder, in primis attraverso lo strumento del Piano Sociale Partecipato e, quindi, con alcune interviste dirette a rappresentanze delle politiche di coinvolgimento della Cooperativa nella società civile (le Associazioni Fish e CittadinanzAttiva). Il sistema di rendicontazione della Responsabilità Sociale di Impresa di Unicoop Tirreno, e quindi anche il presente Bilancio Sociale, viene redatto con il supporto scientifico della Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant Anna di Pisa.

10 La Cooperativa in numeri: alcuni dati di sintesi Dati di sintesi Dinamica economica e strutturale Vendite lorde Investimento sviluppo rete (ml/euro) 24,5 1,2 25,5 4 Super 4 Super 3 Super Numero punti vendita Iper Iper Iper 4 Piccoli Supermercati 4 Gestincoop 62 Gestincoop Soci Soci Soci prestatori Numero sezioni soci Ammontare prestito sociale (ml/euro) Risparmio per i soci (ml/euro) Partecipazione alle assemblee separate Partecipazione alle assemblee autonome , , , Lavoratori Lavoratori

11 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa 11

12 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa 1.1 Il percorso di sviluppo di Unicoop Tirreno ed il Sistema Coop La storia di Unicoop Tirreno narra di oltre mezzo secolo di cooperazione nell area tirrenica del nostro Paese, rappresenta l evoluzione del sistema della grande distribuzione organizzata, l adeguamento ai cambiamenti economici nazionali, la costante attenzione al socio-consumatore e alla qualità dei prodotti che a questi vengono offerti. Di seguito vengono riportate le tappe principali dell evoluzione della Cooperativa e della sua progressiva estensione territoriale. Ciò è stato reso possibile grazie alle varie fusioni che si sono succedute negli anni: di tutte le cooperative che condividendo i valori e la missione di Unicoop Tirreno si sono unite in un unica grande Organizzazione Nasce in Toscana, a Piombino, La Proletaria 1970 La Cooperativa arriva nel Lazio 1990 La Proletaria diviene Coop Toscana-Lazio 1993 La Cooperativa arriva in Campania 2003 La Cooperativa arriva in Umbria 2004 Coop Toscana-Lazio diviene Unicoop Tirreno 2007 La Cooperativa oggi: oltre 700mila soci, più di 6mila lavoratori, 110 punti vendita Unicoop Tirreno è una delle 9 grandi Cooperative di Consumatori afferenti al sistema Coop, e come tale aderisce all Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori (Ancc/Coop) e alla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue (Legacoop). Nell ambito di questo sistema, insieme a Coop Centro Italia, a Unicoop Firenze e ad altre piccole cooperative di consumo, Unicoop Tirreno forma il Distretto Tirrenico di Ancc, una struttura di sostegno e coordinamento di molteplici iniziative. Altro ruolo fondamentale per la Cooperativa è quello giocato da Coop Italia, il consorzio nazionale che svolge la funzione di centrale di marketing per l intero sistema Coop. Coop Italia è articolato su una struttura dedicata agli acquisti (di Sistema delle 9 Cooperative di Consumatori prodotti alimentari e non) e una dedicata al prodotto a marchio Coop. Unicoop Tirreno è inoltre socia del Consorzio Scuola Coop di Montelupo, la cui missione è la formazione dei manager Coop, dei dirigenti, dei quadri e degli impiegati direttivi per la diffusione della cultura cooperativa, dei suoi valori, della sua storia e della sua identità contemporaneamente allo sviluppo delle competenze sugli aspetti gestionali, tecnici ed organizzativi. Importante ricordare infine che tutti i punti vendita di Unicoop Tirreno, così come quelli delle altre Cooperative di Consumo, vengono realizzati con la consulenza e la progettazione del consorzio INRES, il quale offre inoltre indicazioni per l adozione di nuove tecnologie attraverso i suoi settori più specialistici. 12

13 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa Il Gruppo Unicoop Tirreno è dotato di varie società controllate, quali: Unicoop Tirreno Società Cooperativa: società capogruppo, direttamente controllata dai soci, che gestisce il canale Super e gli ipermercati tosco-laziali e che coordina le altre società; Ipercoop Tirreno S.p.a.: amministra gli ipermercati campani; Gestincoop S.r.L.: gestisce i minimercati ad insegna InCoop; Tirreno Logistica S.r.L.: addetta al servizio logistico di tutta la Cooperativa; Vignale Immobiliare S.p.A. (5% Ipercoop Tirreno, 25% Unicoop Tirreno): gestisce una parte del patrimonio immobiliare; Tirreno Finanziaria S.r.L.: cura alcune partecipazioni di minoranza in società esterne al Gruppo; Vignale Comunicazioni S.r.L.: società editrice delle riviste NoiCoop e Nuovo Consumo. Ad oggi la Cooperativa è suddivisa in tre diverse tipologie di punti vendita: i minimercati, negozi di prossimità con un assortimento alimentare di base (Gestincoop); i supermercati, strutture di vicinato per una spesa frequente (Super); gli ipermercati, punti di vendita adatti ad una spesa di rifornimento, con una vasta gamma di prodotti alimentari e non (Iper). Di seguito i dettagli numerici per il 200: 1.2 La governance interna Le Coop sono dei soci. Essi sono entrati volontariamente in cooperativa, l organizzazione autonoma e democratica che lavora per il loro interesse di consumatori e di risparmiatori. Con queste poche frasi della Carta dei Valori si potrebbe riassumere la struttura di Unicoop Tirreno: essa nasce con e per i soci, i quali esercitano la loro governance attraverso una serie di strumenti partecipativi e la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione, in un sistema di gestione bottom-up. Essi rappresentano per la Cooperativa degli shareholder, in quanto hanno un ruolo diretto nella governance di impresa, a differenza di ciò che accade per gli stakeholder, attori privilegiati di interazione ma esterni alla Cooperativa. 13

14 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa Volendo distinguere tre aree di governo di Unicoop Tirreno potremmo identificare: Un area direzionale, che definisce le politiche, detta le strategie e le linee guida da seguire, ed assicura la conformità della vita Cooperativa coi principi dello Statuto e della Carta dei Valori; di questa area fanno parte: - il Consiglio di Amministrazione, investito dei poteri di direzione della Cooperativa; - le Assemblee dei Soci, disciplinate dal Titolo V dello Statuto, che, tra le altre cose, nominano gli amministratori e approvano il Bilancio Civilistico, nonchè svolgono un ruolo di condivisione e divulgazione dei Bilanci Sociali della Cooperativa; - il Comitato di Direzione, composto dal Presidente, dall Amministratore Delegato e da tutti i Direttori di funzione; - il Collegio Sindacale, che vigila sull osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull adeguatezza del sistema organizzativo e contabile di Unicoop Tirreno. Un area gestionale, che provvede a coordinare le aree funzionali di Cooperativa al fine dell implementazione delle politiche decise a livello di area direzionale. Un area operativa, emanazione concreta delle policy aziendali, di cui fanno parte: - i dipendenti della Cooperativa; - le sezioni soci, disciplinate dal Titolo VII dello Statuto nonchè dal Regolamento delle stesse sezioni, che rappresentano la Cooperativa sul territorio e fungono da collegamento tra la dimensione tecnico-gestionale di Unicoop Tirreno ed i soci-consumatori. AREA DIREZIONALE il CdA, le Assemblee Soci il Comitato di Direzione il Collegio dei Sindaci AREA GESTIONALE i quadri e gli impiegati direttivi AREA OPERATIVA i dipendenti, le sezioni Soci L Organigramma di vertice di Unicoop Tirreno L organigramma di vertice di Unicoop Tirreno è composto: dal Presidente, che è nominato dal CdA, rappresenta la Cooperativa e detiene la firma sociale; dall Amministratore Delegato, nonché Vicepresidente, che mantiene anche la responsabilità dell area Finanza, Sviluppo e Immobiliare; ed infine dai Direttori delle aree funzionali di Cooperativa: Personale; Politiche Sociali; area Commerciale Centrale; Pianificazione, Amministrazione e Controllo; Organizzazione e Sistemi Informativi (questi ultimi due direttamente collegati all Amministratore Delegato). 14

15 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa 1.3 La mission cooperativa La Cooperativa persegue lo scopo mutualistico nei confronti dei propri soci, che consiste nel procurare ad essi beni e merci di qualità, a prezzi e condizioni vantaggiose. Inoltre la Cooperativa persegue, senza finalità speculative e nel rispetto dei principi fissati dalla Carta dei Valori approvata dal X Congresso delle Cooperative di Consumatori e dalle eventuali successive modifiche od integrazioni della stessa, i seguenti scopi: a) assolvere la funzione sociale di difesa degli interessi dei consumatori soci e, compatibilmente con il raggiungimento del fine mutualistico, non soci; b) sostenere la promozione e lo sviluppo della cooperazione; c) stimolare lo spirito di previdenza e di risparmio dei soci; d) promuovere e partecipare a tutte quelle attività ed a quei servizi culturali, mutualistici e socialmente utili che favoriscano l organizzazione del tempo libero, lo spirito di solidarietà e lo sviluppo della vita associativa dei soci, delle loro famiglie e dei consumatori in genere; e) stimolare una attiva partecipazione dei soci alla vita della Cooperativa; f) intervenire in iniziative a sostegno dei Paesi in via di sviluppo e delle categorie sociali bisognose; g) contribuire a tutelare l ambiente. La Cooperativa è per definizione socialmente responsabile, in linea col principio della mutualità costitutiva. Unicoop Tirreno nasce con lo scopo di equilibrare e rendere stabili i tre principi della sostenibilità: quella economica, quella sociale e quella ambientale, con una sintesi ragionata tra i valori cooperativi ed il business. In un processo di apprendimento continuo della policy, dalla propria storia e dalle persone che danno vita a Unicoop Tirreno, si è oggi arrivati ad un equilibrio in tal senso. Le policy in tema di Responsabilità Sociale di Impresa, che costituiscono il core e la ragione d essere della stessa Unicoop Tirreno, sono il risultato delle interazioni tra i soci, tra le diverse realtà economiche e territoriali in cui si sviluppa l Organizzazione, e di questi con la tecno-struttura della Cooperativa. Unicoop Tirreno fa parte della società ed intende con la propria esistenza provvedere ad una sua tutela e salvaguardia, nonché ad un suo sviluppo in linea coi principi cooperativi. 1.4 La mappa dei portatori di interesse di Unicoop Tirreno I principali interlocutori di Unicoop Tirreno i suoi shareholder ed i suoi stakeholder - sono tutti coloro che hanno un interesse nell organizzazione (o perché ne sono parte, o perché vi interagiscono). A questi si indirizza in modo particolare il presente lavoro di rendicontazione, il Bilancio Sociale Consuntivo, per fare in modo che possano valutare quanto l attività della Cooperativa sia corrispondente alle loro richieste e alle loro aspettative, quanto le azioni siano coerenti con le premesse generali rappresentate dalla mission e quale sia l entità degli effetti che dall interazione con la Cooperativa si vengono a manifestare. Il processo organizzativo, il sistema Unicoop Tirreno, deve soddisfare delle soglie per quanto possibile elevate di costo, servizio e qualità, ognuna delle quali diversa e specifica per ognuno dei portatori di interesse, così come rappresentato in figura: Fornitori Ambiente Soci Unicoop Tirreno Comunità locale e globale Dipendenti Consumatori 15

16 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa 1.5 Gli strumenti di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa Il coinvolgimento che fa la differenza: il Piano Sociale Partecipato Il Piano Sociale Partecipato è lo strumento che consente ad Unicoop Tirreno di rendere concreto il principio dell inclusività dei propri portatori di interesse nell ambito dei processi decisionali. Esso rappresenta un importante ausilio nella definizione dei processi - interni ed esterni - necessari ad una pratica reale e coerente della Responsabilità Sociale di Impresa; al contempo assicura e concretizza il diritto di essere ascoltati per coloro che sono influenzati o possono influenzare le attività della Cooperativa, favorendo un orientamento strategico e operativo al miglioramento sociale dell Organizzazione. Negli incontri annuali del Piano Sociale Partecipato viene identificata la rilevanza dei bisogni degli shareholder e degli stakeholder, al fine di delineare specifiche politiche di risposta e soddisfare le loro aspettative, stabilendo congiuntamente la fattibilità e la priorità delle linee di azione proposte. Unicoop Tirreno, in linea con la propria mission, assicura attraverso lo strumento del Piano Sociale Partecipato di non agire in maniera autoreferenziale, creando le condizioni formali e sostanziali per aumentare la partecipazione delle istanze interne e del mondo esterno alla Cooperativa stessa. Il 2007 ha rappresentato il quarto anno di operatività dello strumento. Alcuni risultati concreti del lavoro di questo anno saranno direttamente rendicontati nei prossimi capitoli di questo Bilancio Sociale Consuntivo: l estensione del format del Supermercato dell Accoglienza, l impianto Fotovoltaico di Vignale, la domanda di lavoro unica, la qualificazione dei fornitori locali e l attenzione al processo di filiera, la valorizzazione delle risorse umane, i percorsi per le pari opportunità. Altre iniziative, che prevedono tempi di implementazione più lunghi, hanno invece trovato spazio nel Bilancio Sociale Preventivo del 2008; ne sono esempi il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro e l ottimizzazione del servizio di Prestito Sociale. Durante gli incontri del Piano Sociale Partecipato si riuniscono solitamente cinque commissioni intersettoriali, composte da rappresentanti di Unicoop Tirreno e da diversi portavoce degli shareholder e degli stakeholder interni ed esterni alla Cooperativa. Queste le commissioni: selezione del personale, sicurezza sui luoghi di lavoro e pari opportunità per tutti formazione neo-assunti finanza etica sicurezza alimentare collaudo civico strutture di vendita e sostenibilità ambientale. Questi tematismi identificati si riferiscono ad aree di miglioramento per azioni di Responsabilità Sociale individuate dal Consiglio di Amministrazione di Unicoop Tirreno nel

17 1. Unicoop Tirreno e la Responsabilità Sociale d Impresa Perché scrivere un bilancio sociale? Il Bilancio Sociale Consuntivo (che da quest anno tende a connotarsi sempre più come un Report di Sostenibilità) è uno strumento che consente di illustrare i risultati e gli effetti caratterizzanti il periodo di rendicontazione relativamente ad impegni, strategie e modalità di gestione di un organizzazione. Perché una Cooperativa, che ha già nella mission la Responsabilità Sociale di Impresa, dovrebbe preoccuparsi di rendicontare la propria sostenibilità attraverso lo strumento del Bilancio Sociale? Anzitutto la varietà e la frequenza delle interazioni di Unicoop Tirreno con i propri interlocutori, shareholder o stakeholder che siano, non permettono a tutti di conoscere il sistema di Cooperativa allo stesso modo. Esiste una Cooperativa reale, che si affianca con quella percepita e quindi con quella comunicata. Per far sì che si abbia una corrispondenza tra la percezione dei portatori di interesse e la realtà di Unicoop Tirreno è necessario organizzare e raccontare in un documento condiviso che cosa la Cooperativa è, che cosa fa, e quali sono le strade che intende intraprendere per il futuro. La trasparenza sugli impatti sociali, ambientali ed economici è una componente fondamentale nella gestione di relazioni efficaci con gli stakeholder, nelle decisioni di investimento e nelle altre relazioni di mercato: e la trasparenza può e deve essere facilitata da strumenti metodologicamente strutturati come i Bilanci Sociali. Un altro ruolo chiave della rendicontazione è quello giocato in una prospettiva strategica di lungo periodo: il modello organizzativo della Cooperativa viene ad essere partecipato anzitutto al suo stesso interno. Le grandi dimensioni di Unicoop Tirreno non permettono spesso di far conoscere a tutte le aree funzionali dell Organizzazione che cosa stiano facendo i loro vicini di ufficio. In una prospettiva di lungo periodo il Bilancio Sociale deve rappresentare uno strumento di gestione aziendale, che aiuti a capire i punti di forza e di debolezza della stessa Unicoop Tirreno. In questo Bilancio Sociale viene poi fatto un ulteriore passo avanti: nell ultimo capitolo sarà sintetizzato il Bilancio Sociale di Cooperativa 2008; la rendicontazione di monitoraggio si va quindi ad affiancare con una rendicontazione di programmazione che possa chiudere il cerchio della gestione sociale a livello di azienda. 17

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19 2. La sostenibilità economica 19

20 2. La sostenibilità economica La logica tripartita della sostenibilità prevede che uno dei pilastri sia rappresentato dalla capacità da parte dell organizzazione di mantenere una dinamica economica favorevole, tale da assicurare continuità alle strategie mutualistiche insite nella mission e funzionali a supportare nel lungo periodo uno sviluppo armonico. La dinamica economica della Cooperativa per l anno 2007 è stata profondamente influenzata dagli andamenti che hanno caratterizzato i mercati sia a livello internazionale che nazionale. Sul piano internazionale la crisi dei mutui immobiliari americani da una parte e l aumento delle materie prime energetiche ed alimentari dall altra hanno influenzato significativamente il comportamento dei consumatori, creando una situazione di incertezza che ha portato ad una contrazione rilevante della domanda finale; a livello nazionale, il periodo estivo ha rappresentato un momento di inversione di tendenza ad andamenti congiunturali positivi, facendo segnare una contrazione della produzione industriale e un aumento rilevate del livello di inflazione (con un indice dei prezzi al consumo passato dall 1,7% al 2,6%). Il risultato complessivo è stato dunque al termine dell anno una tendenza generalizzata al calo dei consumi, fatto che sia sull anno in chiusura che in prospettiva lascia qualche preoccupazione in termini di redditività. In questo scenario Unicoop Tirreno nel 2007 ha visto una diminuzione delle vendite sul 2006 dell 1,32%, invertendo un trend di crescita che si era venuto consolidando da ormai diversi anni, con una generalizzata diminuzione di tutti i principali indici di bilancio finanziari e di redditività. Tale andamento, in una logica di analisi multicanale, ha visto un andamento più negativo dei punti vendita appartenenti alla rete degli Iper contro una sostanziale tenuta dell ammontare delle vendite derivanti dalle reti dei Super e dei Gestincoop. Vendite lorde (migliaia di Euro )

21 2. La sostenibilità economica Sul piano degli investimenti, per lo sviluppo delle due principali reti di vendita (Supermercati e Ipermercati), i dati relativi al 2007 mettono in evidenza una rilevante crescita rispetto agli anni precedenti, con un aumento dell impegno posto sulla rete Super e su quella dei Gestincoop. In particolare, riguardo agli investimenti commerciali, è opportuno ricordare l apertura del nuovo Ipermercato di Quarto, in provincia di Napoli, avvenuta a dicembre, e di ben 6 piccoli Supermercati, a Cecina (LI), Ronciglione (VT), Riotorto (LI), Follonica (GR), Pieve Fosciana (LU) ed Acquapendente (VT). A convalidare tale impegno, i dati relativi alla dimensione delle tre tipologie di strutture di vendita evidenziano una crescita del numero di Minimercati (crescita di cui è stato complice anche il passaggio di alcuni Super a Gestincoop) da 49 a 62; di questi, 35 sono oggi localizzati in Toscana, 20 nel Lazio e 7 in Umbria. Investimenti per lo sviluppo della Rete Ipermercati Supermercati GestinCoop Supermercati e Ipermercati Supermercati Numero negozi Area vendita (mq) Media (mq) Ipermercati Numero negozi Area vendita (mq) Media (mq) Minimercati Numero negozi Area vendita (mq) Media (mq) , ,5 21

22 2. La sostenibilità economica 2.1 L impegno di Unicoop in Vendite ambito per economico tipologia di Super Per quanto riguarda specificatamente l andamento delle vendite per le due reti dei Supermercati (intesi per il 2007 come somma tra Super e Minimercati) e degli Ipermercati, i volumi relativi al 2007 confermano le tendenze già rilevate per gli anni precedenti, con una tenuta nelle vendite dei Super e Mini e una sensibile flessione per i secondi (quantificabile in 18,433 milioni di Euro, a fronte dell apertura del nuovo Iper di Quarto) Integrati Vendite > 1000 per tipologia mq n negozi di Super Integrati > 1000 mq vendite* Integrati > 1000 mq n negozi Integrati < 1000 mq n negozi Integrati > 1000 mq vendite* Integrati < 1000 mq vendite* Integrati < 1000 mq n negozi Grandi magazzini: n negozi Integrati < 1000 mq vendite* Grandi magazzini: vendite* Grandi magazzini: n negozi Supermercati: n negozi Grandi magazzini: vendite* Supermercati: Supermercati: n vendite* negozi Supermercati: Piccoli super: n vendite* negozi Piccoli super: n vendite* negozi Piccoli TOTALE super: negozi vendite* TOTALE TOTALI vendite* negozi ** 14.2** 62** 14.2** 101** ** 101** TOTALI * migliaia vendite* euro ** i dati del 200 evidenziati comprendono tra i Super anche i Mini * (di migliaia cui non di si avevano euro dettagli negli anni 2005 e 2006 ** i dati del 200 evidenziati comprendono tra i Super anche i Mini (di cui non si avevano dettagli negli anni 2005 e ** Vendite per Ipermercato (migliaia di Euro) Viterbo Afragola Avellino Casilino Livorno Aprilia Teverola Benevento Quarto TOTALE

23 2. La sostenibilità economica Interpretazione del Risultato d Esercizio 2007 L esercizio 2007 si è caratterizzato per un rilevante peggioramento di performance economica a livello di gestione caratteristica, rispetto a quello dell anno precedente, con un risultato in perdita superiore a 22 milioni di Euro rispetto all utile di 1,5 milioni di Euro registrato nel Il risultato emerge quale conseguenza dell accentuarsi delle difficoltà incontrate negli esercizi precedenti, dovute ad un complesso di fattori di natura globale e locale. Dal primo punto di vista è opportuno ricordare la tendenza, in atto ormai da alcuni anni, alla riduzione dei consumi, tra cui quelli alimentari, come reazione dei consumatori a ripetute spinte inflative che hanno di fatto ridotto il potere d acquisto dei loro redditi. A questo proposito il Gruppo nel 2007 ha dapprima deciso di intensificare le sue iniziative per produrre una maggiore convenienza della propria offerta e, successivamente, di fronte all impennata dei prezzi al consumo di beni primari generata dall aumento dei prodotti energetici e dei cereali, ha avviato ulteriori iniziative di contenimento dei prezzi (quale il blocco avvenuto nell ultimo quadrimestre dei prezzi di tutti i prodotti a marchio Coop). Il risultato economico di tutte queste operazioni a difesa di soci e consumatori ha prodotto inevitabilmente un significativo calo del margine commerciale che è stata la causa principale del peggioramento del relativo risultato. Oltre a questo si è aggiunto anche un elemento di carattere locale, ovvero l aumento della concorrenza nei territori di tradizionale presenza di Unicoop Tirreno, soprattutto per quel che riguarda le grandi strutture di vendita nelle aree metropolitane di Roma e Napoli. Questi elementi di sistema, insieme al forte impulso allo sviluppo che il Gruppo sta portando avanti, hanno obbligato la Cooperativa a cercare di fornire risposte energiche principalmente attraverso una rinnovata strategia commerciale ed un ampio piano di rilancio del sistema degli Ipermercati. Proprio questi ultimi anche nel 2007 hanno continuato a segnare il passo, registrando una perdita gestionale di circa 25,2 milioni di euro. Da segnalare come positiva invece la buona redditività del patrimonio immobiliare del gruppo, gestito in primo luogo dalla controllata Vignale Immobiliare, che registra un positivo risultato nella sua gestione caratteristica per circa 930 mila euro. Analogamente l area finanziaria ha registrato anche quest anno un risultato positivo passando dagli 11,2 milioni di utili del 2006 ai 10,3 dell esercizio in esame, pur in presenza di una crescita dell indebitamento del Gruppo. L aumento dei proventi finanziari netti del Gruppo è stato effetto principalmente di un buon rendimento del portafoglio titoli, pari al 3,95%. 23

24 2. La sostenibilità economica D altra parte si è effettuata la corresponsione degli interessi verso i soci, che hanno deciso di investire i loro risparmi nei libretti di prestito sociale Coop per 34,4 milioni di euro. Questi risultati finanziari vanno valutati molto positivamente soprattutto se si considerano le gravi perdite dei mercati borsistici emerse a partire dall agosto 2007, per effetto della crisi dei titoli subprime, dapprima negli Stati Uniti e poi allargatasi anche ai paesi europei. In tale contesto il portafoglio del Gruppo Unicoop Tirreno ha ben resistito non subendo contraccolpi significativi. A questo proposito occorre ricordare che una gestione prudente ed oculata delle risorse finanziarie derivanti in massima parte dai depositi a risparmio, ha permesso di garantire ai soci la necessaria tutela dei loro risparmi con un rendimento vantaggioso rispetto alle similari forme presenti sul mercato. Dall analisi dell andamento economicofinanziario relativo al 2007 si percepisce la complessità del Gruppo e la sua evoluzione nel senso di una sempre maggiore specializzazione delle funzioni delle varie società, nonché la volontà di mantenere (malgrado congiunture negative) ferma l attenzione sulle tematiche tradizionali di forza della Cooperativa (tutela del risparmio, attenzione ai soci e ai consumatori, attenzione alla qualità dei prodotti immessi sul mercato). Questi tradizionali elementi, nel loro complesso, forniscono garanzie sulla solidità della Cooperativa e sulle sue prospettive di crescita sia in termini quantitativi che di capacità di stare sul mercato assicurando un offerta di servizi commerciali, finanziari e di interesse sociale sempre migliori ed al passo con i tempi. 24

25 2. La sostenibilità economica Valore aggiunto e distribuzione Prospetto di determinazione del Valore aggiunto (migliaia di Euro) Valore della produzione Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni Ricavi e proventi vari Totale della produzione Costi della produzione Costo merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Accantonamento per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Totale dei costi della produzione Valore aggiunto Valore aggiunto caratteristico lordo Saldo gestione accessoria Saldo gestione straordinaria Valore aggiunto globale lordo Ammortamento Valore aggiunto globale netto , , , , ,6 Il Valore Aggiunto è l aggregato contabile dato dalla differenza tra il valore della produzione e i costi per l acquisizione di beni e servizi; esso rappresenta l effettiva ricchezza creata dall impresa attraverso la propria attività di produzione di beni o fornitura di servizi, ovvero il risultato effettivo derivante dall attività economica dell organizzazione. Questo valore è importante perché rappresenta l ammontare di quanto la Cooperativa restituisce effettivamente al sistema economico (e a tutti i suoi attori) quale risultato delle attività da questa svolte. 25

26 2. La sostenibilità economica Distribuzione del Valore aggiunto (migliaia di Euro) Soggetto destinatario Descrizione Totale % Personale Pubblica Amministrazione Capitale di credito Remunerazione dei soci Sistema impresa Sistema cooperativo Comunità locale Remunerazioni dirette e indirette, compresi i contributi sociali a carico dell azienda, nonché i costi diretti di formazione Complesso di imposte e tasse, dirette e indirette Complesso degli oneri finanziari sostenuti nei confronti di tutti i soggetti creditori del Gruppo, ad esclusione dei soci prestatori Interessi passivi corrisposti ai soci prestatori, promozioni a favore dei soci e costi per la produzione della rivista Nuovo Consumo Quota di utili portati a riserva, cioè destinati ad un aumento del patrimonio del Gruppo Contributo economico che il Gruppo apporta allo sviluppo del movimento cooperativo Liberalità erogate sul territorio in aggiunta alle spese direttamente sostenute dal Gruppo per iniziative di utilità sociale, comprese le spese di gestione , ,4-22.6, , ,3 2,2 5,0,3 23,0-10,2 Totale ,96 100% 0,6 1,1 Il Valore Aggiunto anche per il 2007 è stato distribuito tra diversi soggetti; la quota maggiore è andata ancora al personale, mentre una quota pari al 23% è stata distribuita ai soci (+5% rispetto allo scorso anno). Da evidenziare il saldo negativo relativo al sistema impresa quale effetto del risultato negativo dell esercizio che ha portato a dover attingere a riserve già presenti in azienda. Con riferimento alla porzione di Valore Aggiunto destinata alla Pubblica Amministrazione, si è inoltre riportato il dettaglio relativo all andamento nell ultimo triennio dei trasferimenti allo Stato realizzati a mezzo pagamento di tasse e imposte. Tasse e Imposte (migliaia di Euro) IRES IRAP ICI e TARSU Totale ,1 5.4, , ,26 26

27 2. La sostenibilità economica 2.2 Gli impatti economici indiretti: il sistema fornitori I fornitori rappresentano per la cooperativa di consumo uno stakeholder di particolare valore strategico, non solo perché ad essi è legata una quota importante del volume di affari, ma soprattutto perché costituiscono un canale fondamentale per le relazioni con il territorio. In un ottica di Responsabilità Sociale d Impresa e di sostenibilità triple bottom line, la selezione dei fornitori acquista il ruolo di catalizzatore poiché, generando ricadute legate ad ambiti diversi dell attività della Cooperativa, diventa una leva importante per favorire il processo di integrazione delle policy. Dalla scelta dei fornitori derivano infatti impatti ambientali (basti pensare alle implicazioni legate al trasporto delle merci), impatti commerciali per il volume d affari generato dagli acquisti, impatti sullo sviluppo locale dei territori al fine della valorizzazione delle specifiche produzioni. Unicoop Tirreno, individuando nel suo Statuto come criteri di scelta dei propri fornitori quelli di convenienza e qualità dei prodotti, tutela dell ambiente, correttezza delle politiche del lavoro e etica del lavoro, si impegna ad influenzare il più possibile i comportamenti di questi stakeholder, con effetti sociali positivi che si vengono a manifestare a livello territoriale. Nel senso descritto l interazione di tipo commerciale che si viene ad istaurare tra Unicoop Tirreno ed il sistema dei suoi fornitori produce impatti sociali positivi, la cui performance può essere indirettamente misurata; se gli indicatori finanziari informano sulla solidità economica interna dell azienda e quelli commerciali misurano la capacità della stessa di stare sul mercato, la misurazione di questi effetti completa il quadro consentendo di valutare il sistema aziendale in una prospettiva di sostenibilità e di dare forma ad una visione d impresa come sistema ( management approach ). Il contributo alla crescita economica dei fornitori locali Nell ambito della propria strategia commerciale definita nel 2007, Unicoop Tirreno ha messo i fornitori in stretta correlazione con gli obiettivi di qualità e sicurezza alimentare, a testimonianza del valore a questi riconosciuto dalla Cooperativa. In questo senso, se la scelta di prediligere il legame con i territori è propria della politica delle cooperative dalla sua nascita, per Unicoop Tirreno in particolare il potenziamento della quota di fornitori locali nel tempo e del loro percorso di qualificazione costituiscono un risultato da perseguire con costanza ed attenzione. Dai dati relativi alla gestione del 2007 è possibile verificare l attuazione di queste premesse. Dal 2004 ad oggi il numero complessivo dei fornitori locali della Cooperativa è andato aumentando, con un accelerazione considerevole di questo trend proprio nel

28 2. La sostenibilità economica Trend quadriennale del n. di fornitori locali Fatturato 2007 per canale di vendita (migliaia di Euro) SUPER IPER GESTINCOOP Sono 700 i fornitori che nel 2007 sono stati scelti da Unicoop Tirreno localizzati negli stessi territori di produzione e distribuzione della Coopertiva, con un incremento pari quasi al 30% rispetto all anno precedente ed un fatturato totale realizzato di migliaia di euro. A questo quadro contribuiscono in maniera diversa i tre canali di vendita con una netta prevalenza dei Supermercati. Questo dato è in linea, non solo con la generale migliore performance registrata negli ultimi anni e la centralità di questo canale all interno della più ampia struttura di COOP, ma anche con la maggiore capillarità territoriale della sua distribuzione localizzativa. Trend quadriennale del fatturato fornitori locali e tipici Iper e Super (migliaia di euro) FORNITORI LOCALI SUPER Fatturato in Toscana Fatturato in Lazio Fatturato in Campania Fatturato in Umbria Totale fatturato SUPER FORNITORI LOCALI IPER Fatturato in Toscana Fatturato in Lazio Fatturato in Campania Totale fatturato IPER FORNITORI TIPICI Totale fatturato tipici

29 2. La sostenibilità economica Le provenienze geografiche delle forniture locali Totale fatturato dei fornitori locali del canale SUPER nelle singole regioni ed incidenza relativa Toscana % Toscana % Dal punto di vista della provenienza geografica, le diverse aree che confluiscono nel Distretto Tirrenico, pesano in maniera diversa. Numero fornitori locali nelle singole regioni 2007 Toscana 257 Lazio 156 Umbria 30 Totale fatturato Campania dei fornitori locali del canale 121 SUPER nelle singole Altre regioni ed incidenza relativa 136 Totale Lazio 69% Campania 33% Umbria 54% Totale fatturato dei fornitori locali del canale IPER nelle singole regioni ed incidenza relativa Lazio 69% Lazio 21% Campania 33% Campania 66% Umbria 54% Totale fatturato dei fornitori locali del canale IPER nelle singole regioni ed incidenza relativa Toscana 5% Toscana % Lazio 21% Campania 66% Umbria 22% 707 Umbria 22% Composizione geografica della fornitura Toscana 9% Toscana 9% % 19% 4% Toscana Toscana Lazio Lazio Umbria Umbria % 38% Altre Altre Regioni Regioni Campania Totale fatturato dei fornitori locali del canale GESTINCOOP nelle singole regioni ed incidenza relativa Composizione geografica della fornitura % 19% 4% Lazio 10% % 38% Totale fatturato dei fornitori locali del canale GESTINCOOP nelle singole regioni ed incidenza relativa Dal quadro generale della distribuzione dei fornitori locali, emerge un primato della Toscana da cui proviene il 38% del totale dei fornitori locali di Unicoop Tirreno. In ogni singola Regione poi ciascuno dei tre acanli di vendita contribuisce in maniera differente al fatturato complessivo dei fornitori per quella regione, con un ruolo prioritario della Toscana per Gestin e Super e un ruolo più significativo della Campania per gli Iper Lazio 10% Campania 1% Campania 1% Umbria 24% 765 Umbria 24%

30 2. La sostenibilità economica Lo sviluppo in Garfagnana In Garfagnana, a Pieve Fosciana ha aperto il 2 agosto 2007 con un area di vendita di 470 mq, 3 casse, 13 dipendenti e un parcheggio da 80 posti auto, il nuovo Incoop. Il supermercato, localizzato all ingresso del paese (Strada Statale delle Radici), ha come bacino di utenza gli abitanti di Pieve Fosciana e Castelnuovo. Il 62 Incoop propone un assortimento pensato per la spesa quotidiana, con il reparto ortofrutta, il banco gastronomia, la macelleria a taglio, le baguettes calde a tutte le ore, i generi vari, una piccola zona extra-alimentare e lo sportello del Prestito Sociale. L investimento sostenuto è stato di circa euro. La clientela locale dimostra un forte attaccamento ai consumi di prodotti tipici e questo ben si è sposato con la scelta di Unicoop Tirreno di promuovere questo tipo di produzioni. Così l apertura dei nuovi punti vendita è stata l occasione per consolidare rapporti con una delle cooperative del territorio che riunisce molti produttori di farro e farine (farina di castagne, farina di mais, etc.) e produttori di altri beni tipici (miele, formaggi, salumi e pasta) a cui poi si sono aggiunti fornitori di birra, vino, liquori confetture e sughi. Al momento le produzioni tipiche sono tutte rappresentate su banchi del nuovo Gestincoop ma l interesse di Unicoop Tirreno per questo territorio motiva l intenzione di un investimento crescente. L obiettivo è infatti quello di valorizzare un area caratterizzata da produzioni povere ma molto apprezzate dal punto di vista della qualità, basti pensare al riconoscimento IGP conferito al farro della Garfagnana, piuttosto che al pane di patate. 30

31 2. La sostenibilità economica Fornitori tipici Le produzioni tipiche (con cui s intendono tutte le produzioni con marchi UE di determinazione della provenienza e della qualità) rispecchiano, dal punto di vista della provenienza geografica, il quadro generale, con un contributo più importante per Toscana, Lazio e Campania. Composizione geografica della fornitura locale tipica % 3% 3% 37% Se si valuta la performance economica di Unicoop Tirreno nel 2007 viene in rilievo un miglioramento. In particolare confrontando i dati degli ultimi due anni emerge un incremento del 3% del numero di fornitori tipici totali, cui non corrisponde una crescita in termini di fatturato. Toscana Lazio 24% Altre Regioni Campania Umbria Andamento numero e fatturato fornitori tipici numero fatturato Totale fatturato e numero fornitori tipici nel quadriennio fatturato numero Comparando i due indicatori (numero e fatturato) su più anni viene in rilievo una flessione del secondo ed una stabilità del primo. Questo si spiega con la tendenza della Cooperativa a confermare i rapporti di fornitura in base alla rispondenza ai propri criteri di selezione. Pertanto a fronte di un investimento costante nella fornitura locale e tipica, il parco fornitori totale è andato riducendosi nel tempo. 31

32 2. La sostenibilità economica La qualificazione dei fornitori: il processo di accreditamento La provenienza geografica ed il legame al territorio sono solo due dei principali criteri di individuazione e selezione dei fornitori. Il fornitore di Unicoop Tirreno deve infatti innanzitutto rispondere ai parametri qualitativi che la Cooperativa individua per il loro accreditamento. Rispetto al 2004 il numero di fornitori locali accreditati è cresciuto significativamente anche se in maniera incostante N. fornitori qualificati N. FORNITORI QUALIFICATI NEL TEMPO Numero N. test effettuati per progetto qualità N. referenze assegnate per progetto qualità ACCREDITAMENTO FORNITORI QUALIFICATI Il contributo di Unicoop Tirreno al Progetto Qualità di Coop 1, ovvero il coinvolgimento nella fase di verifica e controllo dei fornitori a monte dell accreditamento, è stato rafforzato nel 2007 rispetto al 2006 con un incremento di circa il 27% dei test effettuati nell anno. La percentuale di conformità rivelata da questi test è stata pari al 72,4%. Su oltre test effettuati, 50 sono state le referenze assegnate per il È importante ricordare che l obiettivo di lungo periodo che si intende perseguire con questa azione è quello di accreditare tutte le strutture produttive locali di freschi cui la Cooperativa si rifornisce, in una logica di filiera. Trend quadriennale test effettuati per progetto qualità Numero test effettuati Il progetto Qualità è un azione con cui dal 1992 Coop promuove la qualità dei prodotti commercializzati all interno dei propri punti di vendita attraverso azioni che premiano i produttori e quindi i fornitori più attenti alla tutela del consumatore

33 3. La Performance sociale 33

34 3.1 I Soci Il 2007 è stato caratterizzato dalla definizione da parte di Unicoop Tirreno della nuova Strategia Sociale Questo atto di pianificazione ed indirizzo ha avuto quale obiettivo principale quello di potenziare la posizione di shareholder del socio e quindi il suo ruolo attivo nelle politiche e nelle iniziative dell Impresa. Il termine shareholder indica infatti una categoria di portatori di interesse che hanno un ruolo diretto nella governance di impresa, a differenza di ciò che accade per gli stakeholder. Il Piano Strategico (lo strumento organizzativo che dà corpo al più generale documento di policy) presentato nel 2007, pone inoltre la figura del socio al centro delle fasi sia strategiche che operative della Cooperativa, sottolineando come i soci debbano essere interpretati ad un tempo come il punto di partenza e quello d arrivo della missione di Unicoop Tirreno. Coerentemente con l idea di porre il socio al centro della Cooperativa, la Strategia Sociale ha previsto sin da subito una attenzione particolare al tema dell ascolto, di come le necessità, i bisogni e le aspettative dei soci possano e debbano diventare istanze e stimoli per il management al fine di tradurli in azioni concrete. L attenzione al socio, contenuta nella nuova visione strategica, non dunque è strumentale alle necessità commerciali e di business della Cooperativa, ma è parte della raison d être della Cooperativa stessa, si integra con gli obiettivi commerciali di Unicoop Tirreno e li alimenta secondo le peculiarità che questa tipologia specifica di impresa presenta. 34

35 Composizione della base sociale La base sociale di Unicoop Tirreno nel 2007 conta soci, conservando un tasso di crescita costante del 3% circa. Distribuzione geografica della base sociale nel triennio Campania Toscana Umbria Lazio Trend di composizione della base sociale Contributo percentuale delle singole Regioni alla base sociale Lazio 42% Campania 13% Toscana 43% Umbria 3% Delle quattro Regioni su cui si estende la rete Unicoop Tirreno la Toscana resta quella con il maggior numero di soci. Per il 2007 se ne contano , pari al 9% del totale della popolazione regionale. La crescita più interessante della base sociale nel corso dell anno è stata realizzata in Campania con una percentuale di aumento dal 2006 dell 8% Il contributo dei soci di Unicoop Tirreno si misura anche nella quota di fatturato legato agli acquisti dei soci che pesa per il 66% sul totale. Percentuale fatturato realizzata con i Soci fatturato realizzato con i Soci altre entrate 34% 66% 35

36 Prestito sociale Il contributo economico dei soci assicura la quota maggioritaria di liquidità in Cooperativa, fornendo disponibilità di risorse che agiscono positivamente sul risultato di bilancio. Uno degli strumenti attraverso i quali i soci sostengono Unicoop Tirreno è certamente il Prestito Sociale, un servizio molto apprezzato ed utilizzato dagli stessi proprietari della Cooperativa, come dimostra la crescita del trend del numero dei soci depositanti nel triennio. A fronte di una crescita del numero di soci depositanti, nel 2007 si è però assistito ad una diminuzione del valore economico dei depositi (passati da 553,5 milioni di Euro a 491,9, contro una sostanziale stabilità del valore dei prelievi nel biennio), a conferma di una congiuntura economica complessiva non favorevole caratterizzata da scarse disponibilità liquide dei consumatori e una limitata propensione al risparmio. Prestito sociale: trend triennale del n. di soci depositanti Prestito sociale Soci depositanti Versamenti (ml. di Euro) 5, 553,5 41, Prelievi (ml. di Euro) Operazioni al giorno 43, , Valore dei depositi (ml. di Euro) 1.343,40 1.3, ,5 36

37 Il Prestito Sociale è una delle espressioni più compiute del rapporto mutualistico tra soci e il sistema della Cooperativa. Attraverso i depositi il socio sostiene infatti Unicoop Tirreno, la quale poi restituisce al socio l investimento e la fiducia con prodotti e servizi di assoluta convenienza, oltreché assicurargli una remunerazione del prestito superiore rispetto agli interessi di mercato. Anche nel 2007 a fronte di un tasso medio lordo di prestito della Banca d Italia (tasso sui depositi in C/C applicati alle famiglie) del 1,28 % (pari allo 0,93% netto), Unicoop Tirreno ha mantenuto un tasso del 2,47% lordo (pari al 2,17% netto), favorendo un vantaggio annuo per i soci pari a 17 milioni di Euro. Il grande potenziale di questo strumento e il suo seguito tra i soci hanno portato alla decisione nel 2007 di procedere ad una sua riorganizzazione a cui si lavorerà nei prossimi anni. Sulla composizione totale del prestito sociale hanno un peso importante soprattutto le quote dei soci di Lazio e Toscana, rispettivamente del 30% e del 68%. Distribuzione geografica Soci prestatori 0,% 0,% Lazio Campania 30,5% Toscana Umbria 6,% Distribuzione geografica SDR N. Punti vendita con SDR Toscana Umbria Lazio Campania N. Soci Prestatori* Toscana Umbria Lazio Campania Valore depositi a risparmio (milioni di Euro) Toscana 956,1 982,6 978,13 Umbria 5,7 5,8 5,77 Lazio 374,4 394,6 392,78 Campania 4,2 6,3 6,27 * il totale dei prestatori è maggiore di quello dei depositanti in quanto comprende tutti i soci che hanno un libretto di deposito a risparmio aperto, compresi coloro che nell anno non hanno effettuato movimenti Trend triennale vantaggio annuo per i Soci depositanti milioni di Euro lineare

38 Governance L intera base sociale è organizzata nelle 29 sezioni territoriali, composte da un minimo di soci. L intera struttura della base sociale ha continuato ad operare nel 2007, sia a livello strategico, prendendo parte alle decisioni riguardanti la linee politiche della Cooperativa, nei principali ambiti tematici (commerciale e sociale), sia a livello operativo, nella definizione ed attuazione di azioni ed iniziative, destinate ai soci stessi ma anche all intero territorio in cui esse si inscrivono. In questo senso le iniziative, promosse a vario titolo dai soci attraverso le loro sezioni, nel 2007, sono state ben 250. Tra i compiti dei soci, si ricorda, quello di nomina del Consiglio di Amministrazione; il CdA è oggi composto da 45 membri (l ultima elezione è avvenuta nel 2006), di cui 24 uomini e 21 donne. Organizzazione della base sociale e attività 2007 organo descrizione Incontri 2007 La Consulta delle Presidenze delle Sezioni soci. La Consulta delle Sezioni soci La Consulta d Area Questo organo raccoglie i Presidenti e i Vice Presidenti delle singole Sezioni soci che sono periodicamente invitati a partecipare per discutere di temi strategici della Cooperativa Questo organo raccoglie tutti i membri in carica dei Comitati Direttivi delle Sezioni Soci e si riunisce per esprimere parere su argomenti di elevato contenuto ed importanza Questo organo composto da Presidente e Vice Presidente di ciascun Comitato Direttivo e dai Consiglieri di Amministrazione dell ambito territoriale d interesse, viene convocato dal Presidente del CDA 3 incontri Oggetto: Bilancio preventivo e consuntivo; Strategia Sociale; Commissioni Valori e Regole; Strategia Commerciale; Comitati Direttivi delle Sezioni Soci 1 incontro Oggetto: linee guida ed azioni della Nuova Strategia Sociale 1 incontro Oggetto: congressi regionali della Lega Coop I Comitati Direttivi Questi organi sono composti da un numero variabile tra 9 a 21 membri eletti dalle singole sezioni soci. Oltre ai Comitati Direttivi sono organi delle sezione soci il Presidente, il Vicepresidente ed il Tesoriere dei Comitati Direttivi 1 incontro Oggetto: Nomina dei propri organi Le Assemblee dei soci Si distinguono in due tipologie: - Assemblea Separata, convocata dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dello Statuto Sociale, per l Assemblea generale (ordinaria e straordinaria) dei soci; - Assemblea Autonoma, convocata dal presidente del Consiglio di Amministrazione anche dietro richiesta del Presidente del Comitato Direttivo 83 incontri totali nell anno tra assemblee separate ed assemblee autonome I soci sono considerati terminali con il territorio. La partecipazione attiva degli stessi viene considerata come un fattore di catalizzazione delle energie e delle potenzialità della Cooperativa, che si impegna in questo senso a promuoverla. Il principale momento di partecipazione dei soci è costituito dalle assemblee. 38

39 Le assemblee dei soci: i dati del 2007 Nel 2007 i soci si sono riuniti in 82 assemblee, tra autonome e separate, che hanno coinvolto in tutto soci. Altri momenti di partecipazione sono stati i 26 incontri dell iniziativa SociInsieme, destinata a stimolare il confronto e il dibattito sul tema dell organizzazione dei punti vendita, cui hanno aderito in totale 700 soci. Il ruolo del socio viene concepito in maniera dinamica ed il socio stesso come fonte di rinnovamento per l Impresa e canale privilegiato per le relazioni con il territorio. In questo senso Unicoop Tirreno si è mossa per rafforzare gli organi di governo in cui è organizzata la base sociale. Il 2007 è stato l anno di rinnovamento dei Comitati Direttivi della Sezione soci, un fenomeno che ha interessato nel mese di ottobre i componenti delle 29 Sezioni soci e dei 91 Comitati comunali di Unicoop Tirreno. Complessivamente sono stati eletti 449 soci, di cui 199 uomini e 250 donne, componente questa già maggioritaria in precedenza ed in continua crescita. Le elezioni, organizzate secondo le ultime modifiche del Regolamento Sezioni soci, si sono basate su liste costituite esclusivamente con il criterio dell autocandidatura. Questa modalità ha riscosso un ampio consenso essendo stati 769 i soci ad autocandidarsi ed ha garantito un reale rinnovamento della membership, con 308 (quasi il 70%) di nuovi eletti. L elezione ha visto inoltre un ampia partecipazione della base sociale essendo stati i votanti. All insediamento dei nuovi Direttivi, avvenuto nei mesi di novembre e dicembre, ha fatto seguito la nomina delle principali cariche: Presidente, Vicepresidente e Tesoriere. I nuovi Comitati Direttivi Eletti Numero n. soci eletti 449 n. donne 250 n. uomini 199 età media 52 Categorie pensionati 139 casalinghe 42 lavoratori dipendenti 137 lavoratori autonomi 29 dipendenti Coop 43 stagionali Coop 6 insegnanti 36 studenti 16 disoccupati 1 Nuovi e vecchi eletti n. soci componenti il Comitato uscente 141 n. nuovi soci

40 Convenienza I soci sono i principali consumatori della Cooperativa, contribuendo per oltre il 60% al suo fatturato. Nel 2007 le entrate trasferite dalla base sociale sono state pari a euro, ovvero al 66% del fatturato totale. Questa quota, che subisce una leggera inflessione dell 1% rispetto all anno precedente, resta tuttavia molto rilevante. Per quanto riguarda i singoli canali di vendita il contributo dei soci sul totale del fatturato resta molto elevato nei Super (70,67%) e sempre più nei Gestincoop (67,12%), aumentando di due punti percentuali rispetto all anno precedente. Questo contributo viene poi restituito ai soci in termini di convenienza e servizi ad essi riservati. Il risparmio accumulato nel 2007, grazie all utilizzo delle promozioni offerte dalla Cooperativa, è stato per i soci pari a 11,3 milioni di euro, raggiungendo il livello più alto del triennio ed una crescita del 21% rispetto al Una quota significativa di questo vantaggio complessivo, monetizzato nel loro risparmio annuo, si realizza attraverso l emissione dei punti del catalogo Fidelity Coop e il ritiro dei premi, da parte dei soci, corrispondenti al relativo accumulo. Il vantaggio accumulato dai soci attraverso questo sistema è stato pari a 7,9 milioni di euro. Sul valore di 881 milioni di euro del totale dei punti che hanno costituito il catalogo 2007 una parte pari ad 8,7 è stata emessa dai partner Coop, che nell ultimo anno sono stati in totale 30. Trend triennale del vantaggio dei Soci (milioni di Euro) Euro*) ,4 9,3 milioni di Euro lineare 11, *somma dati del canale Gestin e Super Catalogo Fidelity Promozioni riservate ai Soci Totale Punti Fidelity emessi (milioni) 52 1 Punti Fidelity partners (milioni) 11, 11,4, Numero partners Vantaggi Fidelity (milioni di Euro),,, 40

41 Una misura del valore dei vantaggi ottenuti dai soci attraverso i premi del catalogo fidelity è possibile averla attraverso il dato dell incidenza percentuale delle stesse sul totale del venduto di ogni canale di vendita. Nello specifico, nel 2007 nei Super questo valore è stato pari a 4,2 milioni di euro ovvero allo 0,71%; per i Gestincoop ha corrisposto a 1,2 milioni di euro ovvero allo 0,69% del valore del venduto; mentre per gli Iper è stato pari a 2,5 milioni di euro ovvero allo 0,60% del totale di vendite del canale. Complessivamente i punti Fidelity utilizzati dai soci nel 2007 sono stati , pari ad un valore economico di euro. Trend triennale vantaggio annuo per i Soci depositanti milioni di Euro lineare 2007 Servizi Rispondere ai bisogni dei propri soci è parte della missione di Coop. In questo senso il ventaglio di servizi assicurati in maniera esclusiva ai soci si compone di una lista variegata che annualmente si rinnova, riproponendo iniziative di successo e sviluppandone di nuove. I servizi ai soci sono quindi un asse di distintività del sistema Coop che, nell offerta di qualsiasi tipo di bene di consumo (sia esso un prodotto finito o un servizio), ricerca sempre i criteri di qualità e convenienza. Essere socio di Unicoop Tirreno non vuol dire soltanto poter contare su prezzi agevolati nei punti vendita, ma far parte di un sistema ampio, in grado di proporre prodotti competitivi che rispondano alle domande dei più svariati ambiti di consumo, con vantaggi esclusivi. 41

42 Quadro sintetico dei servizi ai soci offerti nel 2007 Tipologia iniziativa Cos è Novità 2007 Carta SocioCoop Carta soci utilizzabile per pagamento della spesa e per altre operazioni collegate. Vantaggi: Addebito sul conto del socio al 10 del mese successivo a quello in cui l acquisto è stato effettuato. Nuove agevolazioni legate all uso della carta nella spesa (attribuzione di un punto in più per ogni tre euro di spesa) Salvatempo Strumento elettronico per il calcolo autonomo del costo della spesa effettuata direttamente da parte del socio. Vantaggi: Riduzione dei tempi di attesa alla cassa. 3 nuove sedi con servizio Salvatempo e attivazione del Salvatempo più Corsi Coop Corsi indirizzati ad adulti con offerta multidisciplinare (lingua, informatica, sport e ginnastica, ricamo e cultura gastronomica) Vantaggi: prezzi agevolati (fino alla gratuità) in rapporto a quelli di mercato. 13 Nuove sedi Progetto AUSILIO Trasporto a domicilio ai soci non autosufficienti (portatori di handicap, malati, infortunati) della spesa settimanale. Vantaggi: supporto ad una specifica categoria di soci e promozione dei valori di solidarietà. Nuove sedi: Cecina (Li), Massa Marittima (Gr), Avellino Internet point Postazioni internet nei punti vendita ad uso esclusivo dei soci. Vantaggi: tariffe agevolate rispetto a quelle di mercato. Nuove postazioni nei punti vendita di Terracina e Fiuggi Turismo commerciale Lista di agenzie convenzionate, selezionate dalla Cooperativa sulla base dell eticità della loro offerta, e presso le quali il socio riceve agevolazioni. Vantaggi: sconti sul costo del viaggio per i soci. Conclusione fase di start up e attivazione della collaborazione con l International Touring Club (ITC) 42

43 La Carta Socio Coop, abilitata sia al pagamento della spesa che al prelievo dai dispensatori automatici, per i titolari del prestito sociale nel 2007 è diventata anche più vantaggiosa: ogni tre euro di spesa effettuata nei punti vendita è infatti possibile ricevere un punto in più per la raccolta relativa al catalogo premi. In particolare attraverso la carta, la spesa può essere addebitata automaticamente sul conto del Prestito Sociale ed è possibile utilizzarla con funzione bancomat per il prelievo da appositi sportelli presenti nei maggiori punti vendita della cooperativa. Utilizzo Carta SocioCoop Carte SocioCoop abilitate a funzioni finanziarie Pagamenti con carta Valore pagamenti con carta (Euro) 42.5, , ,4 Punti vendita con sportello di prelievo Operazioni prelievo da sportello Valore prelievi da sportello (Euro) , Nel 2007 si è conclusa la fase di lancio dell iniziativa Turismo di Unicoop Tirreno. Nel suo secondo anno di attività questa proposta esclusiva della Cooperativa viene ampliata attraverso l avvio della collaborazione con l International Touring Club (ITC) e l attivazione di oltre 20 nuove convenzioni con agenzie turistiche selezionate. Turismo di Unicoop Tirreno Numero convenzioni attive Numero convenzioni attivate nell anno Proposte del Catalogo Vantaggio per Soci media: 6,4% Max vant.: 14% media: % Max vant.: 25% L obiettivo di lungo periodo è quello di dar vita ad uno specifico catalogo di turismo responsabile e sostenibile, in grado di riunire valori e convenienza. Ad oggi i soci possono ricevere nelle agenzie convenzionate uno sconto di viaggio che nel 2007 è stato pari all 8% rispetto alle migliori offerte praticate. 43

44 Nei servizi che propone, la Cooperativa cerca di includere sempre un valore aggiunto dal punto di vista delle comunità, dei territori e dell inclusione sociale. Il progetto Ausilio, riproposto anche nel 2007 incarna questo approccio. Nel corso dell anno questa iniziativa, a supporto di soggetti non autosufficienti, lanciata nel 2006 a Rosignano e Follonica, è stata estesa ad altri quattro nuovi punti vendita: Massa Marittima; Avellino e Cecina. Il servizio, oltre a fornire una risposta di ordine pratico, viene incontro al problema della solitudine, diffuso in particolare tra la popolazione anziana, attivando nuove reti sociali e territoriali. Il servizio è reso possibile solo grazie al lavoro di volontari (soci e dipendenti) e a quello delle istituzioni locali che contribuiscono a promuoverlo e supportarlo. Tabella AUSILIO. Dati 2007 TOTALE Numero Spese Totali Valore Spese Totale (euro) ,84 Valore Minimo Spesa (euro) 2,24 Valore Massimo Spesa (euro) 175,23 Numero Giornate Dedicate (telef) 174 Numero Giornate Dedicate (consegne) 156 Numero Medio Volontari Impegnati Per Turno 44 Numero Totale Volontari Iscritti 101 Numero Totale Utenti Iscritti 66 In risposta alle esigenze del socio consumatore viene potenziato il servizio Salvatempo, passando a 23 il numero dei punti vendita in cui esso viene inserito. Il servizio è molto utilizzato dai soci come dimostra l andamento triennale. Nel 2007 questo supporto è stato innovato con la proposta del Salvatempo più che consente anche ai soci non titolari di libretti del Prestito Sociale di effettuare il pagamento attraverso la propria carta di credito o bancomat in autonomia, senza passare dalle tradizionali casse. Il successo di questo nuovo servizio è dato dall incremento di soci utilizzatori, che è passato dal 13 al 15% nel breve periodo di attivazione e ha permesso un aumento degli incassi mediamente di 4 punti percentuali a punto vendita. 44

45 Nel 2007 i corsi per il tempo libero, servizio per adulti messo a disposizione da Unicoop Tirreno, sono stati riproposti nei vari ambiti disciplinari - ginnastica e sport; musica; lingua; informatica; master of food con un vantaggio economico per i soci calcolato tra il 15 ed il 20% rispetto ai costi di mercato degli stessi. Queste attività, rivolte per il 2007 in via esclusiva ai soci, sono stati proposti in 13 nuove località con un punto vendita Unicoop Tirreno. I corsi, promuovendo collaborazioni con strutture ed istituzioni locali, generano anche delle ricadute positive sul territorio e la valorizzazione delle relative reti. Corsi Coop Oggetto corso Corsi di musica Corsi di informatica Corsi di lingua Master of food Ginnastica e sport Teatro e arte Musica Sedi dei corsi Bagno di Gavorrano Cecina Follonica Livorno Massa Marittima Piombino San Vincenzo Tarquinia Terracina Salvatempo Numero Soci utilizzatori del Salvatempo N. Soci utilizzatori N. punti vendita con servizio abilitato

46 Nel ventaglio di servizi esclusivi riservati ai soci proposti per il 2007 va annoverato anche il servizio SI.Coop, che riguarda le postazioni internet a disposizione dei soci. In tutto i punti vendita di Unicoop Tirreno dotati di questo servizio sono 7, di cui due (Terracina e Fiuggi) attivati nel Il servizio in generale ha registrato un incremento degli incassi del 38,5%. Il guadagno più alto riportato è stato quello della sede di Roma pari a ,40 euro. INTERNET POINT: utilizzo e vantaggio per i Soci Punti Vendita Unicoop Tirreno con servizio internet Centri SiCoop Roma Laurentino Livorno Settembrini Cecina N soci che hanno utilizzato il servizio N punti vendita con servizio Ricavo da internet point (Euro) ,63 Amelia Montefiascone Terracina Fiuggi COOP VOCE A partire dal 4 giugno 2007 Coop è entrata a far parte dei gestori di telefonia mobile. Il nuovo servizio offerto - CoopVoce - è stato il risultato di test fatti su campione rappresentativo di consumatori. La grande novità del servizio Coop è stata tuttavia quella di essere un servizio distribuito completamente attraverso la rete internet. CoopVoce si serve dell infrastruttura Telecom e di una partnership con il principale gestore di telefonia italiano, con il vantaggio di una copertura che è pari al 99% del territorio nazionale. La ragione dell iniziativa di Coop nel campo della telefonia mobile è scaturito dall attenzione alla salvaguardia del potere di acquisto dei soci, in una voce di spesa che ha acquisito sempre maggiore importanza negli ultimi anni. Fino ad oggi la telefonia a marchio Coop è stata un servizio riservato ai soci (o loro familiari/parenti/affini fino al 4 grado), ma in futuro si prevede di allargare il servizio anche a tutti gli altri potenziali clienti. L esordio di CoopVoce è stato all insegna della trasparenza e semplicità, con una tariffa vantaggiosa, facilmente comprensibile e confrontabile; per soddisfare le esigenze di consumatori diversi, l offerta commerciale è stata poi affiancata da una seconda tariffa, priva dello scatto alla risposta a vantaggio di chi utilizza il telefono per chiamate di breve durata. In generale, vi è stata una positiva risposta iniziale da parte dei soci consumatori, sia per la semplicità dei servizi offerti che per la convenienza. È stata inoltre garantita la portabilità, ovvero la conservazione del vecchio numero di telefono e la duplicazione del traffico acquistato, per i primi mesi del Alla fine di dicembre Unicoop Tirreno è risultata la terza cooperativa del circuito Coop per numero di attivazioni (15.545) ripartite in maniera sostanzialmente paritetica tra il canale Supermercati ed Ipermercati. 46

47 Informazione e dialogo interno I soci riconoscono all informazione Cooperativa un ruolo fondamentale, come dimostrano anche gli esiti della fase di ascolto che ha preceduto la definizione della nuova Strategia Sociale. Unicoop Tirreno indirizza ai propri soci due principali organi di comunicazione: la rivista mensile Nuovo consumo e quella Prestito sociale Notizie. Nuovo Consumo, di proprietà diretta di Vignale Comunicazione e regolarmente iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), si basa su un piano redazionale pluriennale cui vengono apportate annualmente alcune revisioni. Responsabile del processo decisionale sui contenuti di massima è la Commissione editoriale, composta dal Presidente di Unicoop, dal Responsabile dell area soci, da quello dell area comunicazione e dal Direttore di Nuovo Consumo. La redazione della rivista è invece costituita da due redattrici e da un direttore. Dal 2007, sulla scia della nuova Strategia Commerciale che mira a potenziare l informazione interna (e quindi verso i soci), sono previste nella rivista Nuovo Consumo 8 pagine ad hoc sul risparmio, di cui una solo sul servizio il carrello della spesa. Un indagine condotta dall agenzia Modus ha stimato che la rivista per i soci è letta da 2,5 persone per nucleo familiare, giovani compresi. La distribuzione prosegue attraverso l invio diretto della rivista alle case, anche se dalla fine del 2006 si è provveduto a riorganizzare questo aspetto evitando l invio a quei soci che da oltre un anno non frequentano i punti vendita, rinunciando in questo caso a valorizzare la rivista come strumento di coinvolgimento dei soci meno attivi. Con questi aggiustamenti nel 2007 sono state distribuite oltre 4 milioni e mezzo di copie. Nel 2007 i contributi dei lettori possono esser inviati anche via mail e questo ha portato ad una grossa crescita di commenti inviati alla redazione: ben 892 nel Nuovo Consumo N. copie distribuite N. pagine totali rivista N. lettere ricevute dai lettori (lettere e mail) N. lettere dei lettori pubblicate Costo del servizio Prestito Sociale Notizie N. copie distribuite Costo del servizio , Mentre Nuovo Consumo è una rivista ad ampio respiro ed indirizzata a tutti i soci, Prestito Sociale Notizie informa esclusivamente i soci titolari di un deposito. Anche nel 2007 è stata distribuita e redatta mensilmente, sempre in copie 47

48 3.2 Il Personale Il capitale umano rappresenta il motore dell attività di Unicoop Tirreno; per questo è diventata nel tempo sempre più importante una sua valorizzazione e crescita, insieme ed oltre la Cooperativa. Le politiche di direzione del personale nel 2007 si sono distinte per azioni importanti, volte a contribuire alla solidità della stessa Cooperativa nella nuova strategia commerciale e nel nuovo modello organizzativo del canale Ipermercati; in linea con ciò Unicoop Tirreno si aspetta dai propri dipendenti un contributo importante per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento e cambiamento in corso. L attenzione al conseguimento dei risultati aziendali in termini di efficienza e di competitività si devono d altronde coniugare con l impegno al rispetto delle persone che lavorano per la Cooperativa, con l obiettivo prioritario di offrire un ambiente di lavoro positivo, permettendo al contempo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di ognuno. Nei prossimi paragrafi verrà rendicontata l organizzazione del personale di Unicoop Tirreno, con alcune considerazioni in merito all assetto e all inquadramento delle risorse umane. Sarà poi dato ampio spazio alle iniziative che hanno caratterizzato le politiche sul personale durante tutto il Composizione e inquadramento La composizione dinamica del personale nel corso del 2007 registra una leggera crescita del personale impiegato, attestandosi a unità. Permane la netta prevalenza dei contratti a tempo indeterminato con l 80,3% sul totale ed un alta percentuale dei contratti part time (52%). Contratti a tempo determinato e indeterminato: le Percentuali del % 20% Tempo determinato Tempo indeterminato Contratti Part time e Full time: le Percentuali del % 52% Part time Full time RIPARTIZIONE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE TOTALE DIPENDENTI Donne Uomini Totale DI CUI PART TIME Donne Uomini Totale CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO Donne Uomini Totale CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Donne Uomini Totale PASSAGGI DA DETERMINATO AD INDETERMINATO di cui donne di cui uomini Totale passaggi

49 Osservando la composizione del personale per canali di vendita, emergono alcune considerazioni. Anzitutto la componente femminile risulta nettamente prevalente nel canale Iper con oltre il 65% sul totale, mentre vi è una sostanziale parità nel canale Gestincoop (55% contro 45%). Numericamente, nel totale, è il canale Super ad avere più dipendenti, con il 44,5% del totale di Cooperativa. Per quanto riguarda infine la tipologia di contratti, il maggior uso di quelli a tempo determinato si ha nel canale Iper, seppure i contratti a tempo indeterminato rimangano decisamente i più numerosi con il 72%. CANALE IPER CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO Donne Uomini 698 Totale CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Donne 518 Uomini 230 Totale 748 TOTALE DIPENDENTI IPER PERCENTUALE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO SUL TOTALE 72% Ripartizione Donne-Uomini nel canale IPER 35% % Donne Uomini CANALE SUPER CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO Donne Uomini Totale CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Donne 320 Uomini 58 Totale 378 TOTALE DIPENDENTI SUPER PERCENTUALE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO SUL TOTALE 86,4% CANALE GESTINCOOP CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO Donne 355 Uomini 330 Totale 685 CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Donne 77 Uomini 26 Totale 103 TOTALE DIPENDENTI GESTINCOOP 788 PERCENTUALE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO SUL TOTALE 86,9% Ripartizione Donne-Uomini nel canale SUPER 39% % Ripartizione Donne-Uomini nel canale GESTINCOOP 45% % 432 Donne Uomini Donne Uomini 49

50 Per quanto riguarda la durata del rapporto di lavoro, si conferma anche per il 2007 una maggioranza dei dipendenti con un anzianità di servizio che va da 1 a 5 anni, per un totale del 47,2%. In particolare per questa fascia di anzianità sono le donne a prevalere (il 51,3% del totale delle donne occupate ricade proprio in questa fascia, rispetto al 40,5% degli uomini). Gli uomini registrano percentuali di presenza più alte nelle ultime due fasce di anzianità: il 29,8% ha un rapporto di lavoro con la Cooperativa che dura da oltre 10 anni (contro un 24,4% delle donne) e il 20,7% rientra in un anzianità di lavoro che va dai 6 ai 10 anni (contro il 14% delle donne). Nell ambito dell approfondimento del tema relativo alla crescita professionale sarà evidenziato come vi sia una prevalenza di uomini nei livelli medio alti di inquadramento della Cooperativa Ripartizione per anzianità di servizio fino a 1 anno da 1 a 5 anni da 6 a 10 anni oltre 10 anni Per quanto riguarda la ripartizione per fasce di età, il 50,2% del personale rientra nella fascia dai 43 ai 60 anni. In particolare gli uomini risultano di nuovo in maggioranza per le ultime due fasce di età (oltreché per le due ultime fasce di anzianità di servizio), con il 53,4% del personale maschile che ha tra i 43 e i 60 anni (contro il 47,8% di quello femminile), ed il 13,7% con oltre 60 anni (contro il 10,9% delle donne). I più giovani in Cooperativa, al di sotto dei 28 anni di età, risultano di nuovo essere gli uomini con il 3,7% sul totale rispetto al 2,8% della componente femminile Ripartizione per fasce d età fino a 1 anno da 1 a 5 anni da 6 a 10 anni oltre 10 anni 50

51 La selezione del personale Dal 2007 è stato messo a disposizione in tutti i punti vendita della Cooperativa un nuovo modello di domanda di lavoro unico per tutti i canali di vendita e la sede, per il momento cartaceo. Il modello si caratterizza per lo snellimento dei dati richiesti, nonché per il richiamo esplicito alla Carta dei Valori in termini di trasparenza e pari opportunità per tutti. In base al nuovo Codice di Condotta, il Gruppo Unicoop Tirreno ha poi adottato dall anno 2007 un Protocollo di selezione per l assunzione del personale. Si tratta di un documento che disciplina le modalità di svolgimento del processo interno delle attività di scelta dei nuovi dipendenti: dall individuazione dei soggetti responsabili al controllo delle fasi del processo di selezione. TASSO DI ASSOCIAZIONE E TASSO DI SEPARAZIONE ASSUNZIONI Tasso di associazione (percentuale dei nuovi entrati sul totale dei dipendenti) 53,85% 54,1% USCITE Tasso di separazione (percentuale del personale uscente sul totale) 52,88% 51,7% Saldo totale (assunzioni al netto degli uscenti) Tasso di turn over (somma del tasso di associazione con quello di separazione) 1,067% 1,058% L articolo 17 del Codice di Condotta recita: La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati, e delle loro specifiche competenze, rispetto a quanto atteso ed alle esigenze aziendali così come risultano dalla richiesta avanzata dalla funzione richiedente e, sempre, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati. Le informazioni richieste sono strettamente collegate alla verifica degli aspetti previsti dal profilo professionale e psico-attitudinale, nel rispetto della sfera privata e delle opinioni del candidato. La Direzione del Personale, nei limiti delle informazioni disponibili, adotta opportune misure per evitare favoritismi o forme di clientelismo nelle fasi di selezione e assunzione. Le percentuali del personale assunto nel corso del 2007, così come quelle sul personale uscente, non registrano grossi cambiamenti rispetto al Il tasso di turn over della Cooperativa si attesta al 1,058%. RELAZIONI SINDACALI Incontri con RSA Accordi raggiunti Iscritti al sindacato Ore per assemblee sindacali Ore per permessi sindacali Gli iscritti al sindacato registrano una lieve flessione rispetto all anno precedente, così come le ore dedicate alle assemblee sindacali (seppure nel 2006 avesse influito sicuramente sul loro elevato numero l elaborazione e la firma del Contratto Integrativo di Unicoop Tirreno). In netta crescita invece le ore per i permessi sindacali, con un incremento del 10,8% nel GLI ISCRITTI AL SINDACATO NEL 2007 Iscritti con contratto a tempo indeterminato Iscritti con contratto a tempo determinato Gli iscritti al sindacato risultano essere il 61% del totale dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato e il 32,7% di quelli con contratto a tempo determinato. 51

52 Crescita professionale La ripartizione per livello di inquadramento Come già emerso dalle analisi dell Organizzazione svolte in anni precedenti, la maggioranza del personale impiegato in Unicoop Tirreno è donna, con il 62,3% sul totale nel A ciò non fa seguito una relativa equa divisione tra i vari livelli di inquadramento della Cooperativa. Il 97,6% del totale del personale femminile rientra nella categoria impiegati, a fronte dell 87,1% del totale degli uomini. Tra gli impiegati direttivi e i quadri solo il 24,8% è rappresentato dalle donne, mentre per i dirigenti la percentuale si attesta sull 8,3%. L impegno assunto dalla Cooperativa è quello di un riequilibrio entro il 2010 tra la componente maschile e quella femminile nei diversi livelli di inquadramento dell assetto organizzativo di Unicoop Tirreno. Suddivisione del personale per inquadramento e sesso uomini donne 100% 0% 60% 40% 20% 0% 22 2 dirigenti impiegati direttivi e quadri impiegati Nel complesso i passaggi di livello del 2007 sono in numero leggermente inferiore rispetto a quelli del Va però evidenziato che inizia ad esservi un inversione di tendenza sulla percentuale di passaggi della componente maschile rispetto a quelli della componente femminile, a favore di un generale riequilibrio. PASSAGGI DI LIVELLO DONNE UOMINI TOTALE Nel 2007 sono poi proseguite le prove di assessment per il canale Iper, con un incremento del 135% dei partecipanti dal 2006 al 2007 ed un aumento del 63% dei dipendenti per i quali è stato avviato un percorso di carriera Partecipanti a prove di assessment Dipendenti per cui è stato avviato un percorso di carriera

53 Pari opportunità Unicoop Tirreno intende proseguire il proprio impegno nel miglioramento delle politiche di pari opportunità di genere, che ha finora ottenuto risultati importanti sui temi della maternità e sulla conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro. Nel 2007, in occasione dell anno europeo sulle Pari Opportunità, ha preso in particolare avvio il programma Pari opportunità per tutti. Si tratta di un piano triennale, approvato in maggio dal Consiglio di Amministrazione di Unicoop Tirreno, che prevede la tutela delle pari opportunità sul lavoro, ed in particolare mira ad un riequilibrio dei livelli di inquadramento in Cooperativa tra uomini e donne. Sono previste due verifiche del piano, una in itinere a fine 2008 e una nel 2010, atte a garantire l effettiva efficacia del programma. Proprio a seguito della decisione dell Unione Europea di proclamare il 2007 come l anno delle pari opportunità, moltissime sono state le iniziative promosse anche a livello nazionale, a cui Unicoop Tirreno ha deciso di aderire. A tal proposito la Cooperativa nel 2007 è risultata vincitrice di una selezione per l adesione al Progetto S.O.N.O. (Stesse Opportunità Nuove Opportunità) promosso dal Ministero del Lavoro. Scopo principale del progetto sarà quello della costruzione di uno standard di certificazione sulle pari opportunità: il Bollino Rosa. Si tratta di un percorso che porterà Unicoop Tirreno a dimostrare l adozione di strategie e pratiche aziendali non discriminanti per le donne, con una certificazione di qualità di genere rilasciata dallo stesso Ministero del Lavoro. Nel corso del 2007 Unicoop Tirreno si è poi sottoposta ad un indagine svolta da ISfol sul tema più che mai attuale del differenziale retributivo tra uomini e donne; dai risultati emerge che la Cooperativa non presenta discriminazioni salariali a svantaggio delle donne. A proposito della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tema fondamentale nelle policy di Unicoop Tirreno di Responsabilità Sociale, è stato dato l avvio a varie iniziative culturali a sostegno delle pari opportunità di genere. In particolare una di queste iniziative, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana, si è concretizzata in un evento pubblico: Come vi pare purchè pari!. Prosegue inoltre l iniziativa dello Sportello Maternità; servizio nato nel 1999, sta negli ultimi anni vivendo una trasformazione verso un suo rinnovamento ed ampliamento. Allo Sportello vi si può accedere personalmente, telefonicamente o attraverso posta elettronica. Gli addetti al servizio assicurano consulenza normativa e una generale assistenza informativa sui diritti della maternità/paternità. ANNO NUMERO CONTATTI

54 Formazione La nuova Strategia Commerciale di Unicoop Tirreno, il recente Codice di Condotta, così come l implementazione del nuovo modello organizzativo degli Ipermercati e la ristrutturazione di alcuni servizi ai consumatori, necessitavano dal 2007 di un attenzione rinnovata alla formazione del personale. I cambiamenti della Cooperativa non potrebbero infatti essere efficaci ed utili se non venissero accompagnati da rinnovate competenze e valorizzazioni delle professionalità di ogni dipendente. L aumento del personale coinvolto in attività di formazione rispetto al 2006 è stato del 183% per il canale Iper, del 50% per il canale Super e del 380% per il canale Gestincoop. Da sottolineare comunque che a ciò ha corrisposto una diminuzione delle ore pro-capite di formazione, che nel 2006 ammontavano a circa 17 ore per dipendente coinvolto in attività formativa, contro le 10 ore del I costi per la formazione nel corso del 2007 ammontano a Euro. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE: ORE EROGATE Totale ore Iper Super Gestincoop Sede Totale ATTIVITÀ DI FORMAZIONE: DIPENDENTI COINVOLTI Dipendenti coinvolti (almeno 1 contatto formativo nell anno) ANALISI DEI TEMI TRATTATI NEI CORSI DI FORMAZIONE IN IPER E SUPER 20% 16% Iper di cui dirigenti 2 impiegati direttivi e quadri 75 impiegati % 14% Super Gestincoop di cui di cui dirigenti 5 impiegati direttivi e quadri 165 impiegati impiegati direttivi e quadri 40 impiegati 960 Formazione manageriale Formazione ai neoassunti Formazione operativa Formazione obbligatoria per legge Sede di cui Totale dirigenti 3 impiegati direttivi e quadri 55 impiegati 47 In aumento nel 2007 la formazione operativa (dal 43% al 50% sul totale), mentre è in diminuzione quella manageriale (dal 25% al 16%).

55 Coinvolgimento dei dipendenti Meccanismi di Ascolto: l indagine di clima Diffondere nel tempo una cultura aziendale orientata alla valorizzazione delle persone, attraverso un ascolto strutturato e continuo è uno dei nuovi e principali obiettivi della Direzione del personale. Per questo anche nel 2007 si è proceduto ad un indagine di clima sui dipendenti Unicoop Tirreno, con l obiettivo di raccogliere proposte di miglioramento per la Cooperativa, fornendo stimoli di intervento ai capi e alla Direzione del personale sulla gestione delle risorse umane. N dipendenti coinvolti 2.211, di cui 411 capi e altri dipendenti Percentuali di risposte 46% dal campione capi; 29% dal campione altri dipendenti Le aree tematiche del questionario erano: l immagine dell azienda, il rapporto con i capi, il clima di lavoro, le fonti di soddisfazione e insoddisfazione nel lavoro, le proposte di miglioramento. Di seguito alcuni risultati emersi: Punti di forza Solidità dell Azienda Capacità di Unicoop Tirreno di essere in crescita, in evoluzione Sicurezza economica e del posto di lavoro Tempo libero e flessibilità per le esigenze personali Tempi di percorrenza e distanza dalla propria residenza Rapporti interpersonali con i colleghi complessivamente positivi e collaborativi Percezione di lavorare per obiettivi condivisi Punti di debolezza Opportunità di carriera e di crescita Opportunità di formazione/aggiornamento Rapporti tra Capo e Collaboratori Livelli di burocrazia e proceduralizzazione Tempestività nella risposta e nella risoluzione delle problematiche Comunicazione Interna Il progetto di sviluppo della comunicazione interna vede nel 2007 l avvio di un esperimento destinato col tempo ad essere strutturato ed esteso: lo spazio personale. Si tratta di un iniziativa volta a fornire informazioni sui diritti e doveri dei dipendenti, nonché un orientamento chiaro e strutturato alle nuove opportunità previste dal contratto di lavoro e dalla Direzione del personale. In determinati orari i dipendenti hanno a disposizione un numero verde al quale risponde personale della Sede di Vignale, che si impegnano a trovare una risposta alle domande poste. Come sappiamo lo sportello dedicato ai temi della maternità-paternità è in funzione da oltre 9 anni. Strumento ben più consolidato di comunicazione interna è poi la rivista mensile NoiCoop. Il primo numero risale al 1993, quando già l esigenza di stabilire un filo diretto tra Unicoop Tirreno ed i propri dipendenti era sentita come prioritaria nonostante le più ridotte dimensioni della Cooperativa. Dal 1998 la rivista diviene un mensile, strutturato per e con i dipendenti. Nel corso del 2007, con copie stampate e distribuite in busta paga ad ognuno, si è festeggiata la pubblicazione del centesimo numero. Ad oggi NoiCoop rappresenta il principale strumento di comunicazione rivolto al personale, attraverso cui tutti sono puntualmente informati sui principali progetti, azioni e iniziative della Cooperativa, nonché sui propri diritti e doveri. 55

56 Il Progetto 30 e Lode Il Progetto 30 e Lode nasce dalle indicazioni emerse dall Indagine di Clima al personale del L esigenza emersa è stata quella di un ampliamento nella conoscenza dei processi aziendali e delle attività caratteristiche di Unicoop Tirreno, anche attraverso una maggiore valorizzazione del percorso scolastico effettuato dai dipendenti. L iniziativa, che ha preso avvio nel 2007 e si chiuderà con questa prima sperimentazione nel corso del 2008, ha come intento generale quello di mettere a disposizione di 12 dipendenti laureati e laureandi con contratto di lavoro a tempo indeterminato un occasione di stage all interno di un area funzionale della Cooperativa, per favorire un rafforzamento del profilo di conoscenze e competenze personali sui processi gestionali dell organizzazione. In totale sono state presentate 75 candidature (50 donne e 25 uomini), per le quali è seguita una prima tranche di inserimenti di 5 dipendenti donne e di 1 uomo. Di seguito alcuni dettagli sulle candidature pervenute. CANDIDATURE PERVENUTE PER CANALE DI VENDITA Iper 47 Super e Gestincoop 19 Sede 8 Totale complessivo 74 CANDIDATURE PERVENUTE PER REGIONE REGIONE DONNE UOMINI Totale Campania Lazio Toscana Totale complessivo CANDIDATURE PERVENUTE PER LAUREA CONSEGUITA (O DA CONSEGUIRE) Lettere e Filosofia 12 Altro 12 Giurisprudenza 10 Economia e Commercio 9 Scienze Politiche 6 Scienze della Formazione 6 Scienze matematiche-fisiche-naturali 3 Scienze dell Educazione 3 Farmacia 3 Agraria 3 Sociologia 2 Scienze della comunicazione 2 Psicologia 2 Medicina 1 Totale complessivo 74 56

57 Codice di Condotta ex D. Lgs. 231/01 Il D.Lgs. 231/01 relativo alla responsabilità amministrativa degli enti e al rispetto della legalità, stabilisce che questi ultimi, tra cui la Cooperativa, possono adottare dei modelli di organizzazione gestione e controllo finalizzati a prevenire il compimento dei reati richiamati dalla stessa 231. Il modello si compone: di una parte organizzativa (edittale) di affermazione di regole di comportamento da rispettare; di una parte gestionale, con procedure atte a far applicare le regole; di una parte di controllo, con la costituzione di un organo di vigilanza finalizzato a controllare che le predette regole e protocolli vengano applicati. Il D.Lgs. 231/01 introduce per la prima volta nell Ordinamento italiano l obbligo di dover rispondere in quanto persona giuridica per i reati commessi all interno della propria struttura organizzativa. A questo proposito le aziende, in via cautelativa, possono adottare modelli di organizzazione e gestione interna, anche con l emanazione e l utilizzo di Codici di Condotta aziendali. Il Consiglio di Amministrazione di Unicoop Tirreno ha approvato un proprio Codice di Condotta, con lo scopo di affermare, rendendoli evidenti e vincolanti, un insieme di principi e di regole nei quali la Cooperativa si riconosce. La correttezza e la liceità nel lavoro e negli affari sono un valore imprescindibile per Unicoop Tirreno, e per questo la Cooperativa intende assicurarsi che dai propri dipendenti e dirigenti non siano commesse fattispecie di reato quali quelle previste nel decreto 231. Unicoop Tirreno pretende inoltre che, nell ambito delle relazioni di affari instaurate con terzi, sia garantita la conformità dei comportamenti della controparte alle prescrizioni contenute nel Codice. Ad oggi sono stati organizzati specifici corsi di formazione per i dipendenti apicali (quasi trecento persone) a cui è stato spiegato e consegnato il Codice di Condotta. Altre iniziative sono in corso o saranno attivate prossimamente per procedere alla diffusione e sensibilizzazione di tutti i dipendenti. Il Codice è composto da 34 principi che disciplinano in particolare i rapporti con la pubblica amministrazione (dettando regole di condotta e di comportamento finalizzate alla prevenzione delle condotte illecite), il funzionamento dell organizzazione aziendale (per assicurare la tracciabilità e la verificabilità delle operazioni), gli adempimenti in materia civilistica e societaria (per garantire trasparenza e sicurezza). 57

58 I PRINCIPI DEL CODICE DI CONDOTTA DI UNICOOP TIRRENO PRINCIPI GENERALI 1. PRINCIPI ISPIRATORI 2. NORME DI RIFERIMENTO 3. CARTA DEI VALORI 4. PROCEDURE AZIENDALI La Cooperativa ispira la propria attività ai principi contenuti nella Carta dei Valori e nel presente Codice. La Cooperativa ha come principio imprescindibile il rispetto di leggi e regolamenti vigenti nell ordinamento locale, statale o comunitario in cui essa si trova ad operare. La Cooperativa ispira la propria attività alle disposizioni etico-comportamentali contenute nella Carta dei Valori cui la stessa ha formalmente aderito. Gli Organi sociali, gli Amministratori, i Direttori ed i dipendenti tutti sono tenuti al rispetto delle procedure operative aziendali. 5. RAPPORTI CON LA P. A. I soggetti che agiscono per conto di Unicoop Tirreno nei rapporti con la P. A. ispirano ed adeguano la loro condotta al rispetto dei principi di legalità, correttezza e trasparenza. PRINCIPI E REGOLE DI CONDOTTA NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (P. A.) 6. NORME CONTRO LA CORRUZIONE 7. NORME CONTRO I REATI IN GENERE 8. NORME CONTRO LA MALVERSAZIONE AI DANNI DELLO STATO 9. NORME CONTRO LE TRUFFE PER IL CONSEGUIMENTO DI EROGAZIONI PUBBLICHE 10. CONFLITTI DI INTERESSE NEI RAPPORTI CON LA P. A. La Cooperativa condanna qualsiasi comportamento, da chiunque per suo conto posto in essere, consistente nel dare, offrire o promettere, direttamente od indirettamente, denaro od altre utilità a Pubblici Ufficiali e/o Incaricati di Pubblico Servizio, italiani o stranieri, neppure se da ciò possa conseguirne per la Cooperativa un interesse o vantaggio. Le persone incaricate dalla Cooperativa di seguire una qualsiasi trattativa d affari, richiesta o rapporto istituzionale con la P. A. non devono per alcuna ragione cercare di influenzare impropriamente le decisioni che i rispettivi Pubblici Ufficiali o Incaricati di Pubblico Servizio debbono istruire e/o adottare per conto della P. A. in cui sono incardinati. È proibito destinare a finalità diverse da quelle per cui sono stati concessi, contributi, sovvenzioni o finanziamenti ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico, anche se di modico valore e/o importo. La Cooperativa condanna qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire qualsiasi tipo di contributo, finanziamento, mutuo agevolato o altra erogazione dello stesso tipo, da parte della P. A. o di altro ente pubblico, tramite dichiarazioni e/o documenti falsi, o per il tramite di informazioni omesse. La Cooperativa non può farsi rappresentare nei rapporti con la P. A. da soggetti terzi quando si possa, anche solo astrattamente, configurare un conflitto d interesse. 11. PRINCIPI DI CORRETTEZZA I soggetti ai quali è attribuita la rappresentanza giudiziale, e i soggetti responsabili della gestione dei procedimenti giudiziari, devono attenersi a principi di correttezza, lealtà e trasparenza. 58

59 12. LEGGIBILITÀ DELLA FIRMA Tutti gli atti ed i documenti aziendali per i quali è prevista la firma di un dipendente della Cooperativa e che abbiano valenza sia interna che esterna dovranno essere sottoscritti dagli interessati in modo assolutamente leggibile. 13. CONTROLLO SULLE OPERAZIONI E TRANSAZIONI 14. ACQUISTO DI BENI E/O SERVIZI 15. TRATTAMENTO DEL DENARO CONTANTE Ogni operazione e/o transazione che sia rilevante e significativa nell ambito dell operatività aziendale, deve essere legittima, autorizzata, coerente, congrua, documentata, registrata e verificabile entro un congruo termine tale da assicurare l esercizio dei controlli su di essa. I soggetti che effettuano qualsiasi acquisto di beni e/o servizi, incluse anche le consulenze esterne, per conto della Cooperativa, devono agire nel rispetto dei principi di correttezza, economicità, qualità e liceità ed operare con la dovuta e necessaria diligenza. Coloro i quali, nello svolgimento delle mansioni loro attribuite all interno della Cooperativa, effettuano e/o ricevono pagamenti in contanti, possono darvi luogo sempre ed esclusivamente nel rispetto delle procedure aziendali e delle regole di comportamento interne adottate che devono essere coerenti con le normative in materia di antiriciclaggio. PRINCIPI RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 16. REQUISITI DI FORMA DEGLI INCARICHI VERSO TERZI 17.ASSUNZIONE DEL PERSONALE Gli incarichi conferiti a qualsiasi consulente o collaboratore esterno che agiscano ed operino, a qualsiasi titolo, in favore della Società devono essere sempre redatti per iscritto, con l indicazione del compenso pattuito. La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati e delle loro specifiche competenze, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati. 18. CONFLITTO DI INTERESSI IN AMBITO LAVORATIVO E fatto divieto di prestare contemporaneamente la propria opera, a qualsiasi titolo, in favore della Cooperativa e di terzi portatori di interessi conflittuali con quello della Cooperativa stessa. 19. ACCETTAZIONE E DISTRIBUZIONE DI OMAGGI 20. OBIETTIVI DI RISULTATO 21. INFORMAZIONI E RISERVATEZZA Gli omaggi e regali consentiti si caratterizzano sempre per la relativa esiguità del loro valore e per la loro natura meramente simbolica e devono essere documentati in modo adeguato per consentire le prescritte verifiche. Unicoop Tirreno si impegna a fare in modo che nella propria organizzazione aziendale gli eventuali obiettivi annuali prefissati, sia generali che individuali dei dirigenti e dei dipendenti o collaboratori che operano per la Cooperativa, siano focalizzati su di un risultato possibile, specifico, concreto, misurabile e relazionato con il tempo previsto per il suo raggiungimento. Ciascuna Direzione e/o funzione aziendale è responsabile della veridicità, autenticità e completezza della documentazione e delle informazioni rese nello svolgimento dell attività di propria competenza. 59

60 60 PRINCIPI RELATIVI AGLI ILLECITI SOCIETARI ALTRI PRINCIPI 22. PRINCIPI GENERALI 23. DATI E INFORMAZIONI DI BILANCIO 24. ATTIVITÀ DI REVISIONE 25. PATRIMONIO SOCIALE 26. PREGIUDIZIO AI CREDITORI 27. VERIFICA DELLO STATO PATRIMONIALE 28. FORMAZIONE DELLE VOLONTÀ ASSEMBLEARI 29. CONFLITTO DI INTERESSI NEL DIRITTO DI VOTO 30. DIFFUSIONE DI NOTIZIE FALSE E DI NOTIZIE SOCIALI RISERVATE 31. ORGANI DI CONTROLLO 32. ASSOCIAZIONI CRIMINOSE 33. TUTELA DELLA LIBERTÀ PERSONALE 34. ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE La Cooperativa esige che gli Amministratori, i Direttori ed i dipendenti, tengano una condotta corretta e trasparente nello svolgimento della loro funzione. La Cooperativa condanna qualsiasi comportamento finalizzato ad alterare la correttezza e la veridicità dei dati e delle informazioni destinate ad essere recepite nei documenti di cui si compone il bilancio aziendale, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste per legge dirette ai soci, al pubblico e alla società che effettua la revisione contabile. Gli Organi ed i soggetti delegati all intrattenimento dei rapporti con la società di revisione, sono tenuti alla redazione di un apposita informativa all Organismo di Vigilanza, nel caso in cui abbiano a riscontrare eventuali falsità, errori od omissioni, nelle relazioni redatte dai revisori nell espletamento della loro attività. È vietato porre in essere qualsiasi comportamento finalizzato a consentire agli Amministratori di cagionare una falsa rappresentazione e/o una lesione all integrità del patrimonio sociale. Gli Amministratori non devono effettuare alcun tipo di operazione societaria che abbia quale finalità quella di cagionare un danno ai creditori. Gli Amministratori sono tenuti alla verifica dello stato patrimoniale della Cooperativa con particolare riferimento all esattezza e veridicità dei dati ivi riportati. È vietato compiere qualsiasi atto, simulato o fraudolento, teso ad influenzare illecitamente la volontà dei componenti delle assemblee dei soci Chiunque sia incaricato dalla Cooperativa di prendere parte all assemblea di una società alla quale essa partecipi, trovandosi nella condizione di dover esercitare il voto su una materia per la quale sussiste un conflitto di interessi personale, deve darne comunicazione all Organismo di Vigilanza. È vietato diffondere notizie false, sia all interno che all esterno della Cooperativa, concernenti la situazione patrimoniale, l andamento economico/gestionale, l esito di controlli interni ed ogni altra informazione, da considerarsi rilevante, che riguardi la Cooperativa. I Destinatari del presente Codice, in occasioni di verifiche e di ispezioni da parte delle Autorità pubbliche competenti, devono mantenere un atteggiamento di collaborazione nei confronti degli organi ispettivi e di controllo. Chiunque venga a conoscenza della presenza all interno dell azienda di iniziative di promozione, costituzione, organizzazione o direzione di associazioni che si propongono il compimento di atti di violenza, ha il dovere di segnalarle immediatamente all Organismo di Vigilanza della Cooperativa. La Cooperativa stigmatizza e avversa fortemente qualsiasi comportamento volto a violare la libertà personale e la libera formazione della volontà individuale, con particolare riferimento alla tutela dei minori. La Cooperativa condanna e sanziona in maniera particolarmente incisiva la divulgazione di informazioni false, l esecuzione di atti simulati e l abuso di informazioni privilegiate.

61 Salute e sicurezza Unicoop Tirreno è impegnata ad assicurare la tutela della salute dei propri lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e prevenendo comportamenti scorretti dal punto di vista della sicurezza attraverso una sistematica attività di formazione ai propri dipendenti e di attenzione alle strutture lavorative. L impegno della Cooperativa viene annualmente ribadito, oltreché attraverso il rispetto degli obblighi di legge, con la costituzione di un apposita commissione salute e sicurezza nel Piano Sociale Partecipato del Programma di Responsabilità Sociale di Unicoop Tirreno. Una condivisione quindi dei propri impegni in materia di sicurezza con tutti gli stakeholder della Cooperativa, in un ottica di piena trasparenza e volontà di miglioramento continuo. Ribadito anche per il 2007 il ruolo fondamentale giocato dal rispetto delle pari opportunità: le condizioni fisiche dei lavoratori di Unicoop Tirreno devono necessariamente essere prese in considerazione per quanto riguarda la salute e sicurezza dei lavoratori (ad esempio le future mamme, o le persone affette da particolari condizioni psico-fisiche). Entrando nell analisi dei dati, la sorveglianza sanitaria obbligatoria, effettuata a cura e spese del datore di lavoro - Unicoop Tirreno, è mirata a specifici rischi cui i dipendenti sono esposti, al fine di prevenirne gli effetti sulla salute attraverso visite mediche periodiche: nel corso del 2007 vi sono stati sottoposti 247 lavoratori esposti a particolari rischi. DIPENDENTI SOTTOPOSTI A SORVEGLIANZA SANITARIA OBBLIGATORIA IPER SUPER GESTINCOOP 0 0 SEDE Totale dipendenti 243 pari al 3,92% del personale 247 pari al 3,91% del personale 61

62 Il numero degli infortuni nel 2007 è leggermente aumentato, purtroppo in particolare con riferimento agli incidenti gravi (arrivati a 19). La percentuale delle donne che hanno subito un infortunio nel 2007 si attesta intorno al 5,57% sul totale delle dipendenti, mentre per gli uomini il valore è all 8,4%. NUMERO INFORTUNI PER CANALE DI VENDITA E GENERE Infortuni IPER Infortuni SUPER Infortuni GESTIN- COOP Infortuni SEDE 5 0 Totale infortuni di cui 194 di cui 38 di cui 2 di cui 415 di cui 93 donne 88 uomini 107 donne 87 uomini 15 donne 23 uomini 2 donne 0 uomini 217 donne 198 uomini La macrotipologia di infortunio più ricorrente è per il canale Iper quella di urti, colpi e impatti (con 50 casi, in diminuzione rispetto ai 65 del 2006), per il canale Super quella dei tagli (72 casi contro i 61 dello scorso anno), così come per il canale Gestincoop (con 22 casi nel 2007). Con la macrotipologia in itinere si intendono gli incidenti occorsi nel tragitto che i dipendenti svolgono per recarsi da casa a lavoro e viceversa: quest anno la percentuale sul totale degli infortuni è stata del 10,1%, contro il 16% del NUMERO INCIDENTI GRAVI 2007 Incidenti gravi IPER 11 Incidenti gravi SUPER 8 Incidenti gravi GESTINCOOP 0 Incidenti gravi SEDE 0 Totale Incidenti gravi 19 INFORTUNI PER MACROTIPOLOGIE PIÙ RICORRENTI IPER SUPER cadute e scivolamenti tagli urti, colpi e impatti sforzi e movimenti in itinere maldestri GESTINCOOP SEDE

63 INDICE DI FREQUENZA (N. infortuni/ore lavorate *1 milione) per canale di vendita Indice di frequenza - IPER 63,18 62,80 68,86 Indice di frequenza - SUPER 50,72 57,22 64,12 Indice di frequenza - GESTINCOOP 48,27 33,24 33,8 Indice di frequenza - SEDE 8,86 0 5,33 Totale Indice di frequenza 51,75 52,66 57,73 INDICE DI GRAVITÀ (N. giorni/ore lavorate*1000) per canale di vendita Indice di gravità - IPER 116 1,13 1,204 Indice di gravità - SUPER 1,11 1,16 1,714 Indice di gravità - GESTINCOOP 1,04 0,88 0,86 Indice di gravità - SEDE 8,86 0 5,33 Totale Indice di gravità 1,04 1,04 1,307 L indice di frequenza degli infortuni, che mette in relazione il numero degli infortuni e le ore lavorate, dando una misura della ricorrenza degli accadimenti infortunistici, è in aumento per il 2007 in tutti i canali di vendita e nella sede di Vignale. Anche l indice di gravità sugli infortuni, che pone in relazione il numero di giorni di assenza e le ore lavorate, fornendo l indicazione dell entità media degli incidenti, è nel 2007 in aumento rispetto agli anni precedenti. Infine si può evidenziare come la durata media degli infortuni sia risultata in diminuzione nei canali Iper e Gestincoop, mentre abbia registrato un lieve aumento nel canale Super e nella Sede di Vignale. Indice di frequenza e di gravità: Andamento dal 2003 al 2007 indice frequenza indice gravità Durata media degli infortuni (n. giorni/n. infortuni) per canale di vendita: triennio 2005/ , ,96 1,007 1,044 1,04 1,307 1, ,77 46,73 51,75 51,75 57,73 0,8 0, ,4 0, ,35 19,72 22,64 TOTALE 18,39 18,19 17, IPER 21,81 20,25 26,73 SUPER 21,62 26,4 25,4 GESTINCOOP 12, SEDE 63

64 3.3 Clienti e Consumatori I consumatori rappresentano la categoria di portatori di interesse più direttamente legata all attività della Cooperativa. La soddisfazione del consumatore, variamente misurata, è una delle spie più sensibili della performance commerciale e di prodotto dell impresa nonché l ambito in cui meglio si può venire a rilevare il carattere distintivo della Cooperativa, orientata non solo a vendere un prodotto, ma un bene di qualità globale. La nuova Strategia Commerciale, che ridefinisce nel 2007 le politiche commerciali di Unicoop Tirreno, presenta come obiettivo innovativo della Cooperativa quello di individuare attività aggiuntive che creino valore per il consumatore e per la cooperativa, innalzando la soglia percepita della qualità. Qualità dunque quale fattore di distinzione, di differenzazione rispetto agli altri concorrenti di mercato, nell intento di fornire qualità, sicurezza, etica e convenienza ai clienti e garantire loro la piena soddisfazione. Sicurezza e Qualità Nella propria Strategia Commerciale Unicoop Tirreno si prefigge di unificare la verifica dei risultati relativi alla qualità nei canali con quella dei punti di vendita, nell ottica di un progressivo allineamento, nel processo di valutazione, della qualità reale con la qualità percepita. In generale la Cooperativa attua procedure di verifica della qualità su due livelli: su punto vendita, attraverso lo strumento del Piano di Autocontrollo, e su prodotto attraverso il Progetto Qualità. Per questo motivo nel 2007 è nata l idea (che si legge nel documento di Strategia), di sviluppare proposte di attività di verifica innovative quali: mappatura di tutti i servizi presenti all interno dei canali di vendita individuazione di una griglia di conto economico costo/soddisfazione per singolo servizio creazione di un indice di correlazione servizio costo - soddisfazione vendite creazione di un indice di replicabilità creazione di un osservatorio permanente di rilevazione dei servizi erogati dalla concorrenza e da altre insegne, anche se non direttamente concorrenti estensione a tutta la rete di vendita dell immagine Dillo alla Coop L obiettivo è quello di implementare modelli di valutazione del servizio, costituiti su indici di replicabilità degli stessi, e parametri costi-benefici in grado di fornire una misura di qualità omogenea ed oggettiva. Intanto nel corso dell anno sono state conservate le procedure di controllo standard dei due strumenti prevalenti, da cui scaturiscono quindi i principali indicatori di risultato. 64

65 Qualità e sicurezza nelle strutture La sicurezza e la qualità dei punti vendita di Unicoop Tirreno viene monitorata attraverso i piani di autocontrollo e procedure interne previste per legge, e costruita sulla base di strumenti operativi di cui alla normativa HACCP e prassi gestionali interne. Questo strumento è fortemente orientato al consumatore finale, puntando a garantire l igiene degli spazi di esposizione dei prodotti e concentrando le verifiche soprattutto sulle superfici di contatto, destinate a prodotti deperibili. Sicurezza nei punti vendita numero verifiche esterne su efficacia di piano di autocontrollo % di conformità sulle verifiche effettuate ,0% 6,0% L efficacia del sistema di autocontrollo è stata assicurata, come sempre, da procedure di verifica esterne, che nel 2007 hanno fatto registrare un incremento del 4% con un livello percentuale di conformità del 76%, pari a quello dell anno precedente. Nel corso dell anno è stato realizzato l allineamento di oltre il 70% dei piani di autocontrollo del canale minimercati ed effettuato l aggiornamento degli strumenti di controllo CCP (lista attrezzature frigo) e dei calendari di sanificazione. Per il controllo dei sistemi di refrigerazione esistono meccanismi di telecontrollo. Nel 2007 il numero totale di strutture con sistemi di refrigerazione telecontrallati sono state 9 nella rete iper (uno in più rispetto al 2006), 6 nella super e 3 nella mini. I test di salubrità su punti vendita, realizzati sempre nell ambito dei piani di autocontrollo e potenziati di 498 unità nel 2007, hanno fatto registrare anche un incremento di 3 punti percentuali delle conformità rilevate, portando lo standard dall 85% all 87,9% Verifiche esterne su efficacia del Piano di Autocontrollo e percentuale di conformità rilevate Numero verifiche esterne su efficacia di Piano di Autocontrollo % di conformità sulle verifiche effettuate % 7 6 %

66 Test di salubrità su punti di vendita e percentuali di conformità rilevate Numero test igiene e salubrità % di conformità test effettuati Lineare (% di conformità test effettuati) ,9% ,50% Visite ispettive interne Oltre all autocontrollo, le strutture sono sottoposte alle attività di verifica degli enti pubblici (USL, NAS, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Agecontrol, Corpo Forestale, Capitaneria di Porto, Consorzi di Tutela). Nel corso del 2007, su questa tipologia di controlli, è andato stabilizzandosi il numero di verifiche ispettive generali, aumentando in particolare nei piccoli punti vendita del canale Attività di controllo degli organi pubblici super iper gestincoop super iper gestincoop Analisi Sopralluoghi Prescrizioni Sequestri temporanei Gestincoop, al fine di regolamentarne lo standard di adeguatezza, mentre sono andati diminuendo le analisi ed i campionamenti sui prodotti. La tendenza degli enti verificatori è stata dunque quella di spostare l attenzione più sulle specifiche strutturali (e quindi a monte del processo) riducendo il controllo a valle sul prodotto finito. Questo trend si è infine accompagnato al ricorso ad un approccio preventivo, come dimostrato dal generalizzato incremento delle prescrizioni, che supera il 70% nei canali Gestincoop ed Ipercoop. 66

67 Qualità di prodotto I controlli di qualità sui prodotti sono stati invece assicurati dall attuazione delle procedure del Progetto Qualità di Coop Italia, destinato a prodotti food e no food (elettronici, tessili, giocattoli). Il Progetto finalizzato al miglioramento continuo dei prodotti commercializzati da Unicoop Tirreno, interessa il prodotto in tutto il suo ciclo, dai fornitori, a partire dai controlli a campione negli stabilimenti fino alla localizzazione degli stessi nei punti vendita. Nel corso del 2007 il numero delle verifiche, su prodotti interni ed esterni, deperibili a magazzino o che hanno riportato non conformità, è andato aumentando, in rapporto agli anni precedenti. Nel 2007 queste procedure sono state accompagnate dalla realizzazione dei registri di tracciabilità delle produzioni interne per tutti i reparti carne, pesce e ortofrutta, nonché per i reparti forneria, cucina e gastronomia nei supermercati di Cecina, Piombino-Salivoli, Roma-Laurentina e nell ipermercato di Quarto. Progetto qualità: alcuni dati numero test effettuati per produzioni interne del "progetto qualità" numero test effettuati per il "progetto qualità" (produzioni interne ed esterne) Verifiche su prodotti deperibili numero verifiche ispettive merci deperibili numero verifiche ispettive merci deperibili che hanno rilevato non conformità numero test su prodotti deperibili a magazzino

68 Approvato dai Soci e Test Prodotto Coop In Coop La migliore qualità dei propri prodotti viene ricercata dalla Cooperativa anche attraverso il coinvolgimento diretto dei suoi consumatori e il monitoraggio continuo delle corrispondenti offerte dei principali competitors. Così qualsiasi produzione interna, prima di poter ricevere il marchio Coop, viene sottoposta a test effettuati con il coinvolgimento diretto di stakeholder privilegiati, come soci ed addetti. Nello specifico nel 2007 al test Approvato dai Soci è stata affiancata l iniziativa Prodotto Coop in Coop. L Approvato dai Soci, che si fonda sulla distintività del socio il cui status è condizione esclusiva per la partecipazione ai test comparati tra prodotti a marchio e prodotti di marca effettuati all interno dei punti vendita, è stato riproposto con successo nel L obiettivo è stato ancora quello di assicurare che il prodotto a marchio Coop sia buono almeno quanto il prodotto leader, e per fare questo ci si affida proprio al giudizio dei principali destinatari, i soci consumatori. La stessa idea è stata replicata nel 2007 con una nuova proposta di test destinata ai dipendenti. L iniziativa Prodotto Coop in Coop è partita, come azione sperimentale, per il personale della sede di Vignale. I test effettuati dai dipendenti, nelle loro case e tra i loro amici e familiari, sono stati condotti prima di quelli effettuati sui soci consumatori sugli stessi prodotti. Progetti Approvato: Test e partecipanti Test effettuati Soci - consumatori coinvolti Dipendenti coinvolti

69 L ascolto del Cliente Ascolto Nella nuova strategia commerciale Unicoop Tirreno identifica le azioni di ascolto tra le proprie premesse e allo stesso tempo tra i propri obiettivi. La capacità di interpretare i nuovi bisogni dei soci e dei consumatori diventa così il punto di partenza per la definzione delle linee di sviluppo delle politiche dell impresa e la loro soddisfazione il traguardo da raggiungere. Il coinvolgimento crescente dei propri portatori d interesse e dei consumatori in quanto tali si ritrova nelle scelte di Unicoop Tirreno tanto a livello di strategie d impresa (si pensi al programma di Responsabilità Sociale d Impresa e al Piano Sociale Partecipato) che di serivizi offerti (filo diretto; segnalazione e raccolta reclami; misura della soddisfazione) e ne caratterizza l attività per tutto il Canali di ascolto Il rapporto tra Cooperativa e clienti, nella logica della necessità di alimentare continuativamente il rapporto di fiducia alla base della reciproca soddisfazione, necessita della messa a punto di idonei strumenti di comunicazione ed informazione che permettano ai consumatori di rivolgersi alla Cooperativa, favorendo quelle pratiche dell ascolto e del dialogo essenziali al fine della loro fidelizzazione. L ascolto dei consumatori viene garantito attraverso i seguenti canali: telefono, lettere, fax ed , schede da punto vendita. Contatti Ascolto e Dialogo: numero e tipologia Telefono Lettera 14 4 Scheda da punto vendita Fax 0 6 Totale Composizione contatti Ascolto e Dialogo, Telefono Fax/Lettere Punto Vendita 69

70 Il telefono resta anche per il 2007 il canale più utilizzato dai consumatori per richieste di informazioni e segnalazioni; un 2007 che ha visto una crescita superiore al 30% delle segnalazioni rispetto all anno precedente. Particolarmente interessante è stata la crescita delle segnalazioni a mezzo rispetto all anno precedente che pare risultare il naturale sostituto della lettera. Composizione contatti Ascolto e Dialogo, soci e non soci 2005 % su tot % su tot % su tot. Contatti da Soci % % % Contatti da non Soci % % % Totale Nella composizione del numero di soci/non soci che hanno effettuato segnalazioni nel 2007, si rileva che il 65% dei contatti registrati proviene dai soci, il restante da consumatori non soci. Reclami Nel 2007 si è verificato un aumento complessivo dei reclami formalizzati mediante utilizzo del numero verde. Trend dei reclami per modalità di trasmissione reclami mediante PdV reclami mediante Numero Verde I due canali di raccolta dei reclami si attestano quindi nel tempo su uno stesso livello di numero di accessi grazie ad una lieve inflessione dei contatti telefonici e ad una più sensibile crescita delle segnalazioni lasciate a punto vendita Provenienza dei reclami Prodotto Prodotto TOTALE TOTALE TOTALE a marchio non a marchio Reclami a punto vendita Reclami a filo diretto Totale Circa un quarto del totale dei reclami pervenuti hanno riguardato direttamente prodotti a marchio Coop. 70

71 Filo diretto Il servizio di numero verde Filo diretto è stato basato su un modello di gestione dei reclami pervenuti, strutturato su una dettagliata classificazione dei contatti. Le segnalazioni vengono quindi raggruppate sulla base di 18 differenti livelli che rappresentano le varie aree di attività della Cooperativa, dalla convenienza (offerte, promozioni, catalogo premi), all offerta dei prodotti (assortimento, qualità, prodotto a marchio), passando per strutture, servizi al consumatore, servizi al socio e personale. Ciascuno dei 18 livelli è poi suddiviso in uno o due sottolivelli di specifica della richiesta da veicolare, a loro volta articolati nei singoli possibili argomenti di interesse. Questa struttura consente da un lato di garantire un servizio più rapido, prevedendo dei percorsi d accesso guidati e differenziati in base allo specifico soggetto che attiva il contatto, dall altro di monitorare la natura del reclamo, con la possibilità di utilizzare questo servizio non solo come bacino di ricezione delle segnalazioni ma, in un ottica di ascolto attivo, anche di individuazione delle migliori risposte immediate e future. Riepilogo indici sintetici di soddisfazione della clientela (Agenzia Modus per il settore Customer Care) Media* 2005 Media* 2006 Media* 2007 Generale 5, 6,6 5,3 Rete 6,4,1 6,3 Commerciale 5,0 6,1 4,3 Area Industriale 3,5 4,5 2,6 Area freschi 6,0,2 6,1 * Valori medi tra voto minimo e voto massimo Andamento indici (medie) di soddisfazione principali (Agenzia Modus per il settore Customer Care) 75,7 76,4 75,0 76,6 77,1 76,1 totale rete 75,3 76, commerciale lineare (totale) 74,3 Misura soddisfazione L attenzione verso i consumatori porta Unicoop Tirreno a monitorare di anno in anno l indice di soddisfazione del cliente, attraverso rilevazioni assegnate ad una società esterna (Agenzia Modus). I risultati dell indagine, molto diversificati da un punto vendita all altro, hanno rilevato per il 2007 una generale inflessione della misura di soddisfazione della clientela. Per ciascuna delle categorie di riferimento, in cui sono stati raggruppati i risultati finali (generale, commerciale, rete, industriale, freschi) si registra, in maniera uniforme, una variazione negativa di un punto percentuale circa rispetto all anno precedente, con uno scarto lievemente più significativo per l area industriale. Questo riscontro viene tuttavia utilizzato come stimolo al miglioramento continuo dalla Cooperativa, che ne osserva le cause e ne ricerca le risposte trasferendole nelle innovazioni proposte per i propri punti vendita. 71

72 Servizi per i Consumatori Anche per il 2007 la varietà di servizi che la Cooperativa ha messo a disposizione dei propri consumatori è stata elevata. Unicoop Tirreno ha aderito alle iniziative promosse da Coop Italia, contribuendo inoltre, di anno in anno, ad arricchire con proprie proposte, declinate sulla base delle domande locali e delle peculiarità territoriali, il paniere di servizi offerti. Servizio di e-commerce Il servizio di commercio elettronico, attraverso cui Unicoop Tirreno offre ai propri consumatori la possibilità di effettuare la spesa via internet, ha fatto contare per il iscritti, con un aumento della domanda rispetto all anno precedente di 35 unità. Dati sul servizio di e-commerce. La spesa che non pesa 2006 Posti riservati giornalmente 6 6 Spese consegnate Percentuali sul totale delle spese effettuate in e-commerce,5% 2007,2% Box office I box office spazi per l acquisto di biglietti per spettacoli ed eventi - si confermano, nel loro secondo anno di esercizio, come proposta di successo, come dimostrano le cifre fatte registrare nell anno: euro di fatturato per biglietti venduti. Vendite Box Office Carrara - Avenza Viareggio Grafico Trend Box Office , ,07 Rosignano Solvay Follonica via Chirici Livorno via Settembrini Cecina via Pasubio Totale biglietti venduti Questi spazi presenti in diversi punti vendita solo della rete Toscana (Livorno, Cecina, Rosignano, Follonica, Avenza e Viareggio) hanno realizzato nel 2007 una crescita del fatturato di oltre il 9%

73 Spesa a domicilio a ROMA Sempre nella capitale, nel 200 è stata poi lanciata un iniziativa per i consumatori che unifica il servizio per dare un aiuto agli anziani nell estate. Fino al 20 agosto le persone con più di 0 anni e sole (o con un familiare anziano o disabile) hanno potuto usufruire del servizio gratuito di consegna della spesa a domicilio. Questa proposta è quindi riuscita ad unificare il carattere solidale del servizio esclusivo ai soci Ausilio e la praticità della consegna a domicilio per la spesa. Libri randagi L iniziativa di Unicoop Tirreno legata al bookcrossing librirandagi, letture da condividere viene riproposta con successo anche nel 200. Infatti le copie scambiate attraverso il sito web piattaforma principale di condivisione di libri ed informazioni, presentano un continuo aumento nel triennio di attivazione del servizio. I Libri Randagi possono inoltre essere scambiati nelle apposite stanze predisposte in alcuni dei punti vendita, come nel supermercato dell accoglienza inaugurato a Cecina (LI) il 2 marzo 200. Su questa linea di servizio al consumatore orientata alla promozione culturale si aggiunge per il 200 l iniziativa pari o dispari : Si è trattato di un concorso di scrittura creativa indetto da Unicoop Tirreno in occasione dell anno europeo delle pari opportunità e rivolto ai bambini, coinvolti nella scrittura di racconti e poesie sul tema della diversità e dell integrazione sociale. Al concorso, che si è concluso con le premiazioni finali in giugno, a chiusura dell anno scolastico, hanno partecipato 15 bambini. Servizi di Promozione Culturale Libri Randagi Servizio Descrizione del servizio Numeri Sito web dedicato ai libri randagi ovvero ai libri abbandonati con etichetta presso i punti vendita Coop e non solo 100 copie all anno 1500 copie all anno 1000 copie all anno 3

74 Coop Salute La sperimentazione degli health corner gli Angoli della Salute avviata nel 2006 negli Iper di Roma e Livorno, ha avuto significativi sviluppi all interno della rete Unicoop Tirreno nel 2007 con l apertura di altri sei punti vendita (Afragola, Roma Casilina, Aprilia, Viterbo, Avellino e Quarto). La possibilità di acquistare farmaci da banco senza ricetta medica all interno dei supermercati ha riscosso il consenso del pubblico di consumatori e soci; per questo le più significative ristrutturazioni della rete nel 2007 hanno previsto l inserimento di questi spazi. In questi spazi, gestiti da farmacisti di professione assunti dalla Cooperativa dopo un breve periodo di formazione, è possibile acquistare farmaci da banco e parafarmaci a prezzi più bassi di quelli delle normali farmacie; questo aspetto, insieme al carattere di praticità (la possibilità di trovare questa tipologia di prodotto negli stessi luoghi in cui si effettua la spesa ordinaria) ha sostenuto significativamente il successo della proposta. Rispetto ai primi Coop Salute, quelli costruiti nel 2007 sono stati quindi ampliati nella dimensione (mediamente 50 mq) e ne replicano l assortimento: all incirca 1200 referenze, tra prodotti cosiddetti OTC (overthecounter farmaci da automedicazione) e SOP (senza obbligo di prescrizione medica - farmaci di fascia C), su cui viene applicato uno sconto tra il 20 e il 30%, veterinari e parafarmaci (su cui lo sconto si aggira intorno al 15%), per un vantaggio massimo a punto vendita per i consumatori che si aggira intorno ai euro. Portale Coop Trend triennale accessi mensili Portale COOP Anche per il 2007 il sito web si è confermato come strumento consolidato di informazione ai consumatori. Il servizio, gestito a livello centrale per tutte le imprese del sistema delle cooperative, si è caratterizzato per una crescita continua e costante nel triennio considerato. Portale COOP Visite giornaliere Visite mensili

75 Prodotti a marchio Coop La varietà dell offerta COOP trova nei prodotti a marchio la principale evidenza di concretizzazione della mission del sistema cooperativo, capace di tutelare gli interessi economici, la salute e la sicurezza delle persone, fornendo una varietà di prodotti specifici, di qualità, a prezzi minori rispetto ai leader di mercato e capaci di soddisfare le esigenze di tutti i richiedenti. Prodotti a marchio coop Servizio Tutela Bio-logici Descrizione del servizio Prodotto rispondente alle esigenze quotidiane dei consumatori, con buon rapporto qualità/prezzo Prodotto proveniente da agricoltura biologica Essere Specifico per prodotti relativi all igiene e alla cura della persona e abbigliamento intimo Crescendo Prodotto relativo e adatto al mondo dell infanzia Solidal Riferito ai prodotti del commercio equo e solidale Fior Fiore Prodotto che cura e propone le specialità locali e per il quale Coop si avvale della collaborazione di Slow Food Eco-label Prodotto realizzato rispettando le specifiche fissate dalla Comunità Europea per il riconoscimento del marchio ecologico 75

76 Con riferimento ai dati relativi al fatturato derivante dalle vendite dei prodotti a marchio, si può rilevare che questo è diminuito dal 2006 al 2007 per il canale Super passando da 114,5 milioni di Euro a 108,16; non sono possibili invece confronti per gli altri due canali, non essendo stati disponibili i dati per il In termini percentuali i prodotti a marchio rappresentano il 19% del totale del fatturato rilevabile nei Super di Unicoop Tirreno, l 10,7% per quanto riguarda gli Iper e il 24,7% per i Gestincoop. Fatturato vendite prodotti a marchio SUPER IPER MINI , , , , ,

77 Prodotti non a marchio Coop Se il prodotto a marchio rappresenta un elemento su cui la Cooperativa pone particolare attenzione in quanto espressione dell interesse verso i consumatori al fine di una loro fidelizzazione, la garanzia della validità della politica a tutela di qualità e salute viene mantenuta anche nei prodotti non a marchio, sui quali l attenzione in termini di controlli e verifiche di conformità agli standard qualitativi non risultano assolutamente da meno. Espressione specifica di questa attenzione che riflette anche l impegno della Cooperativa nel concetto di qualità totale dei prodotti venduti, risulta la categoria dei prodotti NON a marchio sostenibili. Le referenze sono crescite dal 2006 al 2007 di 80 unità, con un contributo essenziale fornito dai prodotti Equi. Referenze prodotti NON a marchio sostenibili Numero referenze bio Numero referenze celiaci Numero referenze Equi Numero referenze Libera Terra Numero referenze Ecolabel n.d TOTALE

78 Convenienza La convenienza per i consumatori viene garantita attraverso tre strumenti principali: la presenza nell assortimento di prodotti convenienti, il prezzo a scaffale praticato tutti i giorni e le iniziative promozionali. Nel 2007 è aumentato in modo significativo proprio l utilizzo delle promozioni da parte del consumatore, che le considera una modalità per risparmiare in maniera strutturata. Nonostante ciò l andamento del valore di scostamento tra prezzi praticati da Unicoop Tirreno rispetto ai principali competitor, a conferma di una domanda in notevole variabilità, ha avuto nell ultimo triennio un progressivo affinamento della forbice, con la parità del dato con i competitors rilevabile nel Cresciuto ulteriormente invece il tasso di inflazione interno, arrivato nel 2007 al 3%. Dal punto di vista della convenienza particolare rilevanza è assunta proprio dai prodotti a marchio COOP; il risparmio medio rilevabile sui tre canali di vendita esistente tra un prodotto a marchio e i corrispondenti leader di mercato oscilla tra i 77 e i 99 centesimi di Euro, pari ad un valore medio percentuale di poco Indice di convenienza in Unicoop Tirreno inferiore al 30%. Osservando la composizione merceologica, emerge che la convenienza maggiore rispetto ai prodotti leader si è mostrata sui preparati alimentari (sughi pronti), che costano il 67% in meno nel canale Super e su specifiche merceologie di elettrici (che raggiungono punte del -70/-71% nei Mini e nei Supermercati) Andamento annuo inflazione interna verso inflazione Istat (%) -0,3 2,6 3 Delta prezzi sui competitor (%) -1,46-0,4 parità con i competitors 78

79 Politica del carrello della spesa Tra le azioni a vantaggio del consumatore cui Unicoop Tirreno ha aderito nel 200 di grande rilievo è stata la cosiddetta politica del carrello. Questa importante misura di strategia commerciale lanciata da Coop rispecchia la volontà da un lato di partire dal suo destinatario, il consumatore, rispondendo ad una suo bisogno reale (il contenimento dei prezzi di beni primari interessati nel 200 da un livello di inflazione quasi del 50%) e dall altra di garantire il vantaggio competitivo dei prodotti Coop e quindi il loro riposizionamento sul mercato. Per fare questo Coop è partita proprio dal carrello andando al di là del risparmio sul singolo prodotto e proponendo un offerta più complessa attenta realmente al potere d acquisto del cliente e quindi al suo paniere di spesa globale, e coniugando in questo modo l interesse commerciale d impresa con la sua responsabilità nei confronti dello stakeholder. Unicoop Tirreno ha aderito all iniziativa in cinque diversi momenti: bloccando nei mesi di gennaio e febbraio 200 i prezzi nei generi vari e freschi industriali in tutti i punti vendita dei tre canali, per un totale di prodotti; bloccando, a settembre e per i successivi 4 mesi, i prezzi di tutti i prodotti a marchio COOP, e stabilizzando così un risparmio del 20-30%. La politica applicata soprattutto ai prodotti a marchio COOP, è stata tuttavia estesa anche a prodotti di marca e non di marca, oltre che freschi (carni, ortofrutta, salumi, latticini, pane e latte), garantendo risparmio su quei prodotti che rientrano nella spesa quotidiana e necessaria del cliente. La politica è stata applicata a tutti i 110 punti vendita di Unicoop Tirreno con un risparmio stimato per i consumatori pari a circa milioni di euro. Praticamente sugli scaffali e nei banchi i soci e consumatori hanno trovato le nuove etichette con i nuovi prezzi contenuti e raggruppati nelle tre articolazioni del Carrello: il Prodotto Coop, il Prezzo leggero e il Primo prezzo. Tutti insieme esprimono la Convenienza sicura, cioè la nuova proposta commerciale di Coop per quanto riguarda la spesa di tutti i giorni. Convenienza dei prodotti a Marchio Coop per canale di vendita (confronto con altri prodotti leader) Super Iper Gestincoop Valore medio (Euro) -0,4-0, -0, Valore medio percentuale -2% -2% -2% CHIMICI Detersivi e igiene domestica -3% -42% -43% Cosmetici e igiene personale -3% -3% -3% ALIMENTARI Surgelati -26% -2% -2% Conserve -22% -2% -24% Dolciari e preparati -26% -2% -2% Prodotti da frigo -1% -20% -1%

80 3.4 La Comunità Locale e Globale Il principio di mutualità viene posto da Unicoop Tirreno alla base del modello cooperativo; esso non solo indirizza la mission e lo scopo dell attività della Cooperativa di consumo 1, ma costituisce uno dei criteri che ne informa tutta l attività sociale e può essere identificato come il filo conduttore di tutto il suo operato. Lo Statuto definisce la mutualità tra le attività individuate per il raggiungimento degli obiettivi sociali ( diffondere e rafforzare i principi della mutualità cooperativa ). Il principio di mutualità è per Coop ad un tempo fine e mezzo e trova in tal senso un ambito di attuazione compiuto nelle attività di solidarietà e cooperazione, sia su scala nazionale che internazionale. Nel merito il Codice di Condotta introduce l impegno della Cooperativa per le comunità dichiarando che: la Coop ritiene vitale per la comunità lo sviluppo di una cooperazione democratica, unita e efficiente, con scopi di mutualità, di solidarietà verso i più deboli e svantaggiati, di equità e di benessere e senza fini di speculazione privata. Le attività che Coop propone per le Comunità puntano quindi a promuovere lo sviluppo dei territori non solo mediante l erogazione di sostegni unilaterali, ma anche attraverso la diffusione del modello cooperativo, inteso come sistema in grado di produrre ricchezza economica e promuovere coesione sociale, incentivando le singole comunità all autonoma valorizzazione delle loro risorse a scala locale e alla cooperazione con le altre su scala globale. Unicoop Tirreno si inserisce perfettamente in questa cornice, contribuendo attraverso il proprio impegno alle azioni di Coop e innovando il complessivo quadro d azione con le proprie proposte. 1. L intero sistema Coop si configura ormai come modello a mutualità prevalente. Anche nel 2007 infatti le vendite ai soci, come ben documenta il Bilancio civilistico, hanno superato il tetto del 50% 80

81 Promozione della cultura ed Educazione al Consumo Consapevole Anche nel 2007 Unicoop Tirreno ha proseguito il proprio impegno nella diffusione dell informazione e dell educazione al consumo critico e consapevole (ECC). Le iniziative attuate nel corso dell anno su questo asse tematico sono state diverse e specifiche per categorie sociali e classi d età. Per gli studenti e le scuole Unicoop Tirreno si è presentata per l anno scolastico con un programma rinnovato. Le azioni, emanazione delle proposte e considerazioni emerse nell ambito della conferenza nazionale di Lucca, sono state: nove nuove animazioni redazione di una nuova guida avvio di una raccolta dei materiali per l Archivio nazionale di ECC presso la Scuola Coop di Montelupo stesura di un manuale di sintesi avvio di azioni di ascolto degli insegnanti e degli animatori come monitoraggio delle nuove attività. Queste nuove proposte per le Scuole sono state poi accompagnate anche da un innovazione sotto il profilo metodologico. Da un lato infatti i progetti educativi sono stati tarati sui consumi giovanili (cioccolato; telefono cellulare; scarpe da ginnastica; merendine etc..) e finalizzati a trasmettere la dimensione poliedrica del consumo, ovvero le interconnessioni che queste scelte hanno con l esterno (ambiente, economia, società). Dall altro per veicolare questo messaggio è stato ridefinito il ruolo degli animatori, concepito non più solo come vettore di conoscenze ma come attore capace di fornire spunti di riflessione e indicazioni operative. Per le scuole secondarie e la fascia d età degli adolescenti, Unicoop Tirreno ha promosso alcune differenti iniziative: supporto per un indagine di ANCC e Università di Messina sull uso e la conoscenza dei farmaci in adolescenza, presso il Liceo classico Plauto di Roma organizzazione, previa richiesta, di corsi sui temi della Responsabilità Sociale d Impresa, del commercio equo e solidale e del volontariato d impresa; interessante in proposito è stato il coinvolgimento attivo di alcune classi nell ambito della settimana fai la spesa giusta per la promozione dei prodotti della linea solidale progetto Non la bevo nel Versiliese, per la prevenzione all abuso di alcool. 81

82 I dati relativi al livello di coinvolgimento nelle iniziative di ECC promosse nel 2007 evidenziano un notevole aumento rispetto agli anni precedenti sia nel numero di studenti che nel numero di classi, scuole e docenti coinvolti, segno di un crescente interesse maturato sui temi del consumo ma anche del dinamismo della Cooperativa nel riuscire a proporre sempre temi nuovi e di interesse per la collettività. Le iniziative destinate al target adulti si sono invece concentrate sul tema dell alimentazione in generale e della sicurezza a tavola. Proposte sotto forma di ciclo di incontri, si sono sviluppate intorno a strutture come i centri terri- Educazione al consumo consapevole Animazioni Studenti coinvolti Classi coinvolte Docenti coinvolti Scuole coinvolte Genitori informati (media) toriali di educazione per l età adulta, le organizzati appositi dibattiti e seminari università del tempo libero, le sezioni sul tema della sicurezza alimentare, soci, le biblioteche, i centri commerciali. tra i quali la campagna della Regione All interno di questo filone un Toscana occhio al piatto, promossa contributo particolare è stato quello dalle varie ASL, dipartimenti di igiene fornito dai territori toscani dove sono e sicurezza degli alimenti. stati predisposti presidi informativi e CATALOGO MONDOVIVO Nell ambito delle azioni di promozione di comportamenti attenti alle tematiche sociali da parte dei cittadini prosegue l adesione di Unicoop Tirreno all iniziativa no profit Catalogo Mondovivo, per la promozione del turismo responsabile. Nel 2007, 8 nuove agenzie sono state selezionate sul territorio del distretto tirrenico in base alla rispondenza della loro offerta al decalogo del turismo solidale e responsabile e secondo un diverso coinvolgimento delle singole regioni. Un altro elemento di innovazione introdotto nel 2007 è relativo alla composizione del catalogo stesso. La presentazione delle proposte di viaggio è stata strutturata intorno a concetti chiave nuovi quali: cassa comune, quota di solidarietà, quota di iscrizione. L idea a monte è quella di fornire, in questo modo, al viaggiatore le informazioni e gli elementi per costruire in autonomia il proprio percorso di viaggio, in maniera responsabile, in modo non solo da orientarlo ad una forma critica di consumo, ma di trasferire tutte le informazioni per una maggiore coscienza ed educazione al sistema di mercato. 82

83 BIBLIOTECA Tra le iniziative di promozione culturale è proseguita nel 2007 quella relativa alle Biblioteche. Nel corso dell anno grazie alla ristrutturazione del punto di vendita di Cecina, secondo il format Superstore di Coop Italia, è stato possibile aprire un ulteriore sede per il servizio di prestito e consultazione di libri, che si aggiunge a quelle del Laurentino e di Portoferraio. L esperienza pionieristica della biblioteca del Laurentino in particolare ha proseguito la sua attività anche nel corso del 2007, raccogliendo 212 nuovi iscritti e conservando un elevato numero di accessi, come testimonia il dato sui prestiti. Libreria del Laurentino Nuovi iscritti Numero prestiti annuale Adesione al Catalogo Mondovivo Agenzie di promozione del catalogo Toscana Lazio Campania Concentrazione geografica agenzie di promozione Mondovivo Tutte le informazioni relative a questa iniziativa saranno poi rinvenibili sul sito www. mondovivo.it progettato ed ultimato proprio nel corso del Campania 43% Toscana 33% Lazio 24% 83

84 Promuovere la cooperazione globale e favorire la solidarietà internazionale Anche il 2007 ha visto un impegno rilevante della Cooperativa sul piano della promozione di iniziative di solidarietà a valenza nazionale ed internazionale (in favore dei Paesi in via di sviluppo), sia attraverso l adesione a progetti promossi a livello di intero sistema cooperativo, sia attraverso iniziative autonome promosse da Unicoop Tirreno. Gli strumenti adottati per sensibilizzare le comunità locali alla raccolta dei fondi da destinare a queste iniziative sono stati, anche quest anno, convegni, eventi sportivi, spettacoli, cene, dibattiti e presidi nei negozi. Tra i progetti certamente più rappresentativi è da annoverarsi il progetto Buon Fine, avviato da Unicoop Tirreno nel 2004, e che durante il 2007 si è esteso a tutta la rete di vendita supermercati e ipermercati. Molte le associazioni ONLUS che hanno collaborato e migliaia le persone assistite attraverso varie strutture (mense dei poveri, case di riposo ecc.). Altra iniziativa sostenuta anche nel 2007, sicuramente non meno importante, è identificabile nel Progetto Matteo, progetto di cooperazione internazionale promosso in collaborazione con il Movimento Shalom, realizzato a Gorom Gorom, nel Burkina Faso in Africa. Del resto la collaborazione tra Unicoop Tirreno e il Burkina Faso risulta oggi consolidata: dal 2002 ad oggi nel villaggio di Gorom Gorom sono stati costruiti 4 pozzi per l acqua, un orfanotrofio Casa Matteo che ospita 70 bambini senza famiglia, una foresteria Hotel delle Dune per il soggiorno dei volontari e per promuovere un turismo etico e responsabile, un dispensario farmaceutico e una sala parto. Sempre su scala internazionale è da segnalare il progetto Sostegno a distanza: Cuore di Coop ; si tratta di un impegno fortemente legato alla storia di Coop, alla vocazione per la difesa dei diritti e della dignità umana. Grazie a Cuore di Coop, in collaborazione con la Fondazione AVSI ONG, la Cooperativa è in grado di proteggere l infanzia, garantire la salute, una casa, e consentire ai bambini di ricevere una istruzione adeguata rimanendo nei loro Paesi di origine dentro la loro cultura, con l unico obiettivo di regalar loro un futuro migliore. I bambini cui sono giunti gli aiuti dal 2001 al 2007 sono stati complessivamente 740, appartenenti ai paesi di Rwanda, Uganda, Brasile, Albania, Romania, Messico, Ecuador, Russia. Sempre grazie ad iniziative delle Sezioni soci e alla donazione dei punti del catalogo fidelity, sono stati raccolti nel 2007 fondi destinati al progetto Campagna AttivaArci- Mozambico, realizzato da ARCI e Croce Rossa Mozambicana, e finalizzato al sostegno di due centri di assistenza per bambini di strada nelle località Boa Esperanca a Maputo e il Centro Tinotenda a Beira. Il progetto è finalizzato a sostenere la scolarizzazione dei bambini delle suddette comunità per tutto l anno 2007, coprendo le spese per l immatricolazione, il vestiario, il materiale educativo e didattico al fine di consentire loro l ingresso in un ambiente sereno, lontano dalle violenze della strada. Un ultima iniziativa da richiamare avviata dal 2007 promossa da Coop riguarda il progetto Stop World Poverty, una campagna di solidarietà internazionale lanciata con l obiettivo della lotta alla povertà in alcune realtà dell America Latina, Africa, Asia e Medio Oriente. La campagna, in linea con quanto indicato anche negli obiettivi del Millennio dell ONU, mira al finanziamento di molti progetti finalizzati a sviluppare e rafforzare filiere produttive agricole, l accesso di questi prodotti nel mercato del commercio equo e solidale e una loro presenza nei punti di vendita di Coop con il marchio Solidal o Terra Equa. Con questi progetti Coop intende contribuire alla creazione di una alleanza tra produttori del Sud del Mondo e consumatori italiani, per promuovere in realtà caratterizzate dal sottosviluppo, il cooperativismo; l obiettivo è qui quello di rafforzare le relazioni sociali e economiche basate sul rispetto dei diritti, una giusta retribuzione del lavoro, garanzie sanitarie e educative per la famiglia e i figli. L adesione di Unicoop Tirreno ha permesso (e permetterà) ai propri soci di contribuire direttamente al finanziamento dei singoli progetti destinando alla Campagna Coop Stop World Poverty una parte dei punti dei cataloghi fidelity. 84

85 Principali Progetti di solidarietà nazionale ed internazionale attivi nel 2007 Progetto Buon Fine Basta 1 gesto Progetto Solidarietà internazionale Progetto Terra Equa in progress Progetto Matteo Cuore di Coop Sostegno a distanza internazionale Obiettivo Promuovere la riduzione degli sprechi a vantaggio delle famiglie meno abbienti Per il sostegno delle categorie sociali più deboli Sostegno e sviluppo delle piccole cooperative di produttori In Burkina Faso Sostegno delle infrastrutture della comunità di Gorom Gorom in Burkina Faso con la collaborazione del Movimento Shalom Progetto a tutela dell infanzia in collaborazione con AVSI Ong Informazioni anno 2007 Nel 200 il progetto Buon fine è stato esteso a tutta la rete di vendita Super e Iper; 4 punti di vendita Gestincoop sono stati coinvolti per un valore economico complessivo di oltre euro Il contributo fornito dai soci Unicoop Tirreno per questa iniziativa nel 200 ammonta a euro. Questi fondi sono stati messi a disposizione da parte della Cooperativa per realtà del terzo settore (associazioni e/o cooperative sociali) in grado di presentare un progetto a favore delle persone disabili. Questo ambito di intervento è stato scelto da 5.3 soci, su un totale di , che hanno partecipato, votando nei punti vendita Unicoop Tirreno toscani, laziali e campani Nel 200, presso i punti di vendita Unicoop Tirreno sono stati venduti confezioni di fagiolini Terra Equa, prodotti in Burkina Faso e trasportati in Italia attraverso l attivazione dello scalo aereo pisano, per un valore economico pari a euro. Il progetto di filiera, di cui Unicoop Tirreno è partner, da lavoro a persone di 24 villaggi a nord della capitale Burkinabè Ouagadougou Nel 200 hanno devoluto il proprio contributo al progetto Matteo soci per un totale di 1.43 euro. Nell ambito del Progetto Matteo nel 200 sono state costruite ed attrezzate sale parto ed un dispensario di presidi medico farmaceutici Grazie al contributo di nuovi soci nel 200 per il sostegno internazionale a distanza sono stati devoluti 2.456,00 euro Progetto Guatemala Progetto di affidamento educativo a distanza per ragazzi guatemaltechi Nel corso del 200, 300 soci Coop hanno devoluto il proprio contributo per questo progetto per un ammontare pari a 3.6,16 euro Campagna AttivArci Mozambico Progetto per l assistenza ai bambini di strada nella comunità di Boa Esperanca a Maputo in collaborazione con ARCI e Croce Rossa mozambicana Al progetto Mozambico hanno contribuito nel donatori, con un ammontare totale di euro 85

86 Il territorio e le relazioni sociali ed istituzionali Fattore distintivo storico dell azione di Unicoop Tirreno risulta la stretta relazione che questa ha sempre mantenuto con i propri territori, cercando di interpretare le esigenze delle aree in cui svolge la propria attività e cercando di rispondere a questi territori fornendo contributi e azioni in grado di segnare la propria presenza in modo rilevante. Da questo punto di vista, nato sullo stimolo del Programma di Responsabilità Sociale d Impresa di Unicoop Tirreno, oggi uno degli elementi che distingue la Cooperativa in modo evidente sulle aree del proprio insediamento risulta il Supermercato dell Accoglienza, il format progettuale basato sui criteri dell accessibilità universale e adottato per la prima volta nel Super di Gavorrano. Tale format rappresenterà per il futuro il criterio di riferimento per la costruzione dei nuovi punti vendita e per le ristrutturazioni degli esistenti. Oltre tutte le barriere. L impegno di Unicoop Tirreno e la collaborazione con FISH per il Supermercato dell Accoglienza Intervista a Pietro Barbieri Presidente Fish FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell Handicap, è uno dei soggetti che hanno accompagnato ed accompagnano Unicoop Tirreno nel percorso di Responsabilità Sociale d Impresa avviato e di realizzazione, al suo interno, del Piano Sociale Partecipato. Nella proficua sinergia tra l Associazione e la Cooperativa è possibile ripercorrere le tappe di un processo caratterizzato dallo sforzo collettivo di superare barriere non solo fisiche ma soprattutto culturali, per realizzare un servizio migliore e socialmente più responsabile. Tutto questo è emerso nel racconto di Pietro Barbieri, Presidente di FISH. Da cosa nasce l incontro tra Unicoop Tirreno e FISH? Il contatto tra FISH e Unicoop Tirreno è stato attivato attraverso Cittadinanzattiva, nell ambito del Collaudo civico dei Punti Vendita. In proposito la Federazione è stata coinvolta sui temi della disabilità come associazione di secondo livello per un confronto specifico sull accessibilità delle strutture della Cooperativa. Come è avvenuta a livello operativo la collaborazione? Quale l approccio di fondo? Il confronto sul tema delle disabilità, condotto nell ambito del Collaudo civico della strutture di cui al Piano Sociale Partecipato, è stato affrontato da tre punti di vista accessibilità, accoglienza, inserimento lavorativo e il dibattito è stato organizzato attraverso gruppi di lavoro. La premessa è stata quella che il coinvolgimento di FISH non fosse solo nella fase ex-post, per mera verifica sull operato, ma sin dalla fase progettuale. Così a tutti gli incontri preliminari hanno preso parte associati della Federazione, rappresentanti dell Associazione in quanto portatori di handicap, e nei momenti progettuali successivi tecnici ed esperti di FISH (spesso essi stessi disabili, quindi con effettiva cognizione di causa sulle necessità di una struttura dell accoglienza). Dovendo individuare alcuni momenti significativi del percorso di costruzione del Supermercato dell Accoglienza quali indicherebbe? Il supporto tecnico con cui FISH ha fornito il suo contributo alla Cooperativa ha generato un intenso flusso di conoscenze ed informazioni, dalla Federazione alla Cooperativa ma anche viceversa, e questo tanto 6

87 sul tema dell inserimento lavorativo che su quello dell adeguamento delle strutture e degli spazi. Il trasferimento di conoscenze sul tema delle disabilità non è stato solo nozionistico, ma ha riguardato anche gli aspetti culturali relativi all accoglienza. Questo ha comportato una necessaria formazione preliminare di FISH stessa sull organizzazione interna di Unicoop Tirreno e le relative dinamiche aziendali. Lo scambio di informazioni è stato molto importante anche per trattare il tema in chiave di inserimento lavorativo dei disabili: in questo caso infatti è stato molto importante conoscere le politiche di selezione e assunzione del personale. Si è così scelto di partire dal sistema della Cooperativa per applicare ad esso la filosofia della Federazione: mettere le persone giuste al posto giusto. In seguito è stato necessario declinare le metodologie individuate al rispetto della normativa vigente in materia di disabili e sicurezza sul lavoro, nonché definire un coordinamento ed un interlocuzione con le istituzioni competenti. Dopo il trasferimento di informazioni tecniche e metodologiche da parte di FISH, ai fini pratici e per tutti gli aspetti burocratici di attuazione delle azioni proposte, Unicoop Tirreno ha dovuto interfacciarsi con i locali Centri dell Impiego, e per tutto il lavoro sulla mediazione lavorativa il ruolo e la collaborazione delle istituzioni locali ha giocato un ruolo cruciale. Per quello che ha riguardato il lavoro sulle strutture, l intervento più significativo è stato quello degli spazi di cassa adeguati ad accogliere personale con disabilità. Riguardo al tema delle strutture potrebbe indicare alcuni elementi tecnici attraverso cui FISH ha contribuito alla progettazione? In generale il concetto di accessibilità quello direttamente connesso agli aspetti strutturali - che FISH ha voluto veicolare è strettamente legato a quello di accoglienza: accessibilità a 360, nel senso dello spazio (cioè sia all interno che all esterno) ma anche dei comportamenti (imparare a non vedere nel disabile un malato). Sul piano più specificamente tecnico la scelta più importante è stata quella di adottare, nel ridisegno degli spazi, l appoggio ischiatico (spazi ampi provvisti di microaree per la sosta, di bordature per non vedenti). In questo senso quello che si è realizzato è stato un incontro straordinario tra tecnici FISH e tecnici Unicoop Tirreno e attraverso il coinvolgimento anche di INRES (il Consorzio che si occupa della progettazione dei punti vendita delle Cooperative) è stato possibile dare corpo all idea di diffondere questa pratica anche alle altre cooperative. In questo senso Unicoop Tirreno è stato un pioniere. Quali le criticità incontrate lungo il percorso? Quella che Unicoop Tirreno sta portando avanti è un programma complesso di RSI e come tutti i percorsi ambiziosi non è di facile raggiungimento. Per ciò che riguarda specificamente lo sviluppo dei punti vendita dell accoglienza, e in particolare in riferimento alle strutture, i nodi che restano e attorno ai quali potrebbero essere sviluppate le linee d azione e di progettazione future riguardano l accessibilità del prodotto ovvero: modalità di distribuzione dei prodotti sugli scaffali, per facilitare l orientamento tra i vari reparti anche delle persone con disabilità fisiche (si pensi ai non vedenti) e la struttura degli scaffali stessi. Come è stato inserito il modello ICF (international classification of functioning disability and health)? Questo modello è stato trasferito soprattutto all interno della formazione del personale a punto vendita. In questo senso il modello ICF rientra nel trasferimento dei contenuti culturali che FISH ha fornito ad Unicoop Tirreno. Per garantire accoglienza nei punti vendita si è cercato di correggere alcuni comportamenti diffusi nei confronti dei disabili, come ad esempio il rivolgersi all accompagnatore piuttosto che alla persona o gli atteggiamenti assistenzialistici superflui che sfociano nel pietismo. Questo è stato fatto attraverso il ricorso a metodi formativi empirici, sul modello della ricerca-azione. 87

88 Verso la Cittadinanza d Impresa di Unicoop Tirreno. Il supporto metodologico di CITTADINANZATTIVA e i primi riscontri Intervista a Giustino Trincia - Vice segretario nazionale Cittadinanzattiva, il movimento di partecipazione civica per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini nato nel 1, nel suo impegno per la giustizia sociale e la qualità della vita, punta sulla sensibilizzazione e l informazione dei singoli attori che della società fanno parte, affinché ciascuno, conoscendo i propri diritti e doveri, operi in maniera socialmente responsabile. Tra gli attori a cui il Movimento rivolge la sua attenzione non mancano le imprese, cui è riconosciuto un ruolo sociale importante e cui si chiede, per tanto, un contributo attivo e attento ai diritti civili, nella definizione delle proprie missioni e nella realizzazione delle stesse. Unicoop Tirreno accoglie e condivide questa visione e le sfide ad essa connesse, e così da anni collabora con Cittadinanzattiva, uno dei soggetti attivi nel processo di definizione ed attuazione del programma di Responsabilità Sociale d Impresa (RSI) della Cooperativa. Il percorso che ha portato alla nascita di questa collaborazione consente di coglierne la natura e le finalità, e ciò non può che aiutare ad inquadrare meglio l intero sistema di Responsabilità Sociale di Unicoop Tirreno, o l intero sistema di Cittadinanza d Impresa, come preferisce definirla Giustino Trincia, Vicesegretario generale del Movimento, cui è stato chiesto di ricostruire e raccontare questo processo. Quando e perché nasce la collaborazione tra Unicoop Tirreno e Cittadinanzattiva? nel 2004 con l avvio del Piano Sociale Partecipato. Il Piano sociale Partecipato è stata infatti la proposta metodologica di Cittadinanzattiva per il lancio del programma di RSI della Cooperativa. In questo senso il ruolo del nostro Movimento è stato quello di fornire un supporto tecnico, nella facilitazione di questa fase di avvio del Programma. Quindi dopo un primo periodo di riflessione generale maturato nel corso del 2004 per la definizione dei principi e dei metodi, si è passati alla scelta dell adozione del Piano e alla definizione della sua struttura: le commissioni ed i possibili ambiti tematici, tra cui sicurezza alimentare, collaudo civico delle strutture di vendita e sostenibilità ambientale, formazione neoassunti. Nel 200 si sono poi aggiunti altri temi di approfondimento quali: selezione del personale, elementi di finanza aziendale, sicurezza sui posti di lavoro e pari opportunità per tutti. A livello operativo il punto di partenza per l attuazione dello strumento è stata la formazione interna della struttura dirigenziale e dei dipendenti, poiché la condivisione di fondo della validità di avviare un simile percorso da parte di chi costituisce l impresa stessa è condizione necessaria per il suo funzionamento: il coinvolgimento diretto dei suoi interlocutori interni ed esterni è infatti la premessa perchè essa adotti un comportamento di attivismo civico. Nello svolgimento del suo ruolo con quali funzioni dell organigramma aziendale di Unicoop Tirreno Cittadinanzattiva ha collaborato maggiormente? Il supporto metodologico fornito da Cittadinanzattiva e la messa in opera del Piano Sociale Partecipato sono stati lavori del tutto trasversali all organizzazione dell Impresa. Tutte le direzioni aziendali sono state coinvolte e i dipendenti hanno dimostrato interesse e grande disponibilità alle attività proposte. Del resto la partecipazione globale della struttura è una delle premesse metodologiche dello strumento proposto.

89 Quali sono i primi riscontri di questo impegno della Cooperativa dopo tre anni dal suo avvio? Il forte coinvolgimento di stakeholder, sia interni che esterni, facilitato dalla struttura in Commissioni, ha innescato un proficuo dibattito attraverso cui è stato possibile canalizzare le energie nell attivazione di proposte d azione innovative, volte a rispondere a bisogni reali. Per fare un esempio concreto: dal confronto sul tema del collaudo civico è nata l idea del Supermercato dell Accoglienza, che è poi diventata realtà con l esperienza del punto vendita di Bagno di Gavorrano. Quali possono essere, in questa fase di sviluppo del programma, i suoi punti di forza? I punti di forza di questo processo sono almeno tre e possono essere identificati su tre livelli diversi: a) coinvolgimento degli stakeholder; b) sistema interno della Cooperativa; c) comunità circostante. a) Per quanto riguarda il primo punto va sottolineato che il coinvolgimento degli stakeholder è stato attuato in maniera attiva e preventiva. I vari attori inclusi nel processo non sono stati chiamati a partecipare a valle ma all origine del processo decisionale, venendo messi così nelle condizioni di fornire un contributo effettivo al sistema stesso della Cooperativa. L apertura del sistema d impresa, promossa dal programma di RSI e attuata attraverso il Piano, apporta alla Cooperativa nuovi flussi di informazioni e quindi know how, soprattutto in termini di conoscenze del territorio, da cui può scaturire l attivazione di scambi sempre più fertili con esso. b) Dal punto di vista della struttura interna il programma di RSI si propone di stimolare un cambiamento culturale-organizzativo in grado di modificare l autopercezione dell Impresa (ovvero dei suoi organi e delle persone che li formano). Il lavoro condotto attraverso il Piano Sociale Partecipato è stato attuato con un approccio di ricerca-azione, volto cioè a promuovere un cambiamento cognitivo in itinere mediante il coinvolgimento diretto dei destinatari dell azione, per stimolare la maggiore consapevolezza degli stessi sulle proprie potenzialità e sugli obiettivi verso cui orientarle. c) Infine il percorso di Cittadinanza d Impresa avviato da Unicoop Tirreno sta generando ricadute positive interessanti sui territori e le comunità circostanti. Il Supermercato dell Accoglienza ancora una volta è esemplificativo: costruire dei punti vendita con parcheggi più ampi, senza barriere architettoniche, in generale più accessibili ed accoglienti è un ottimo servizio restituito al territorio e a chi lo abita. Questo risultato, che ha anche delle ricadute indirette importanti per l Impresa dal punto di vista della sua percezione da parte della comunità locale, è il frutto di un processo realmente inclusivo in cui cioè non c è stata generica consultazione, ma concreto coinvolgimento degli attori al processo: dall individuazione delle problematiche alla vera e propria progettazione....e i relativi punti di debolezza? io non parlerei in questa fase di punti di debolezza, ma più che altro di criticità, potenziali o reali da controllare e gestire per il corretto sviluppo del processo. In altri termini esistono degli snodi cruciali da cui il sistema di RSI non deve ma svincolarsi e che devono restare delle costanti, come il coinvolgimento attivo degli stakeholder. In secondo luogo la gestione sul lungo periodo del programma di RSI sarebbe favorita dalla creazione all interno della Cooperativa di una struttura dedicata, di una funzione ad hoc che ne curi la facilitazione e l accompagnamento (monitoraggio e aggiornamento del programma). Questo anche per non disperdere la prolificità di contenuti e di conoscenze che il processo genera e le sue potenzialità in termini di integrazione dell Impresa con il territorio. Infine, nelle fasi future e più mature di attuazione del programma, sarebbe utile procedere ad una mappatura ragionata e condivisa degli stakeholder volta ad assicurare una successiva partecipazione attiva. Nel 2007 è stato possibile raccogliere i primi frutti di questo impegno corale che si esprimono nella consapevolezza condivisa che un percorso di Cittadinanza d Impresa conferisce un vero valore aggiunto alla Cooperativa, riposizionandola sul mercato con una nuova identità più vicina ai suoi stakeholder ed al suo territorio. 89

90 Sul piano delle relazioni territoriali è poi importante, oltre alle iniziative concrete promosse dalla Cooperativa, il proprio ruolo di interazione che questa è in grado di mantenere con i media attraverso mezzi diversi quali quotidiani, agenzie di stampa, comunicati radio e TV o informative veicolate attraverso siti internet. Rapporti con i media Numero comunicati stampa Numero conferenze stampa Numero contatti stampa (agenzie, radio, TV, internet) Numero contatti stampa locale (testate) 125 Numero contatti stampa nazionale (testate) 55 Gli eventi che hanno avuto nel corso del 2007 la maggiore rilevanza dal punto di vista delle comunicazioni sono stati l istallazione dell impianto fotovoltaico a Vignale, la collaborazione con l associazione Libera, le iniziative promosse dal catalogo Mondovivo, le iniziative di solidarietà nazionale ed internazionale, la redazione del primo Bilancio Sociale Preventivo di Unicoop ed infine le attività sviluppate nell ambito del Programma di Responsabilità Sociale; particolare importanza infine, proprio per l innovatività che portavano sui diversi territori, è stata data alle aperture di nuovi punti vendita e nuovi punti Coop Salute. Relazioni cooperative Oltre allo strumento della comunicazione assumono importanza i rapporti che la Cooperativa intrattiene con il sistema cooperativo complessivamente inteso. Nella tabella relativa ai Contributi associativi sono riportati i flussi finanziari che vengono a manifestarsi proprio dall interazione con tale sistema. Contributi associativi (migliaia di Euro ) 2005 Ass. di settore 222 Ass. distrettuale Fondo mutualistico 220 Totale ,

91 4. La Performance Ambientale 91

92 4. La Performance Ambientale La terza dimensione della sostenibilità è identificabile specificatamente in quella ambientale: la difesa dell ambiente e lo sfruttamento razionale delle risorse (tale da non comprometterne la naturale capacità di rigenerazione) rappresentano priorità assolute nell ambito delle politiche di sviluppo armonico e un fondamento per una crescita economica duratura e sostenibile nel lungo periodo. All interno della Cooperativa la salvaguardia ambientale rappresenta da sempre una priorità, rilevabile sia a livello di Carta dei Valori (in cui si sottolinea come l ambiente rappresenti un bene di tutti, che va salvaguardato dagli attacchi della speculazione, dall uso scriteriato dei beni di consumo, dall incuria, dal malgoverno) sia a livello statutario, dove all art. 3, punto g) si legge espressamente tra gli scopi della Cooperativa quello di contribuire a tutelare l ambiente. Operativamente le azioni che possono rendere questo impegno concreto coinvolgono la Cooperativa in base a due ordini di interazioni che si possono venire a delineare con l ambiente esterno: Interazione diretta: in questo caso gli effetti sull ambiente si vengono a manifestare come conseguenza dell attività quotidiana svolta da parte della Cooperativa e dal suo personale. Ne sono esempi i consumi energetici, i rifiuti provenienti dai punti vendita, gli effetti sull ambiente prodotti dalla mobilità dei dipendenti, l impatto prodotto dalle strutture commerciali presenti sui diversi territori. Con riferimento a questo ambito l impegno della Cooperativa prevede azioni preventive di mitigazione degli impatti ambientali nelle fasi di progettazione dei propri punti di vendita e magazzini, e di minimizzazione degli stessi in fase operativa di gestione delle proprie attività, puntando su azioni di promozione del risparmio energetico, riduzione dei rifiuti prodotti, monitoraggio delle diverse fonti di potenziale impatto e verifica continua di adottabilità delle migliori pratiche e soluzioni tecnico gestionali disponibili. Interazione indiretta: in questo caso gli effetti sono legati alle conseguenze indotte dalle scelte operate da parte di tutti quei portatori di interessi con cui Coop si trova ad interagire nello svolgimento della propria attività, e che afferiscono alle caratteristiche qualitative dei prodotti (in tutto il loro ciclo di vita) e alle attività svolte da parte dei consumatori. Ne sono esempi le politiche di sensibilizzazione dei consumatori, le iniziative di adesione a campagne e a promozioni orientate a diffondere la cultura del rispetto dell ambiente e a promuovere comportamenti corretti nell utilizzo delle risorse, ed infine le politiche di selezione di prodotti da immettere sul mercato e dei fornitori che abbiano mostrato attenzione alla tutela ambientale. Entrando nel merito dell entità delle interazioni dirette esistenti tra Unicoop Tirreno e l ambiente, gli ambiti di interesse possono essere ricondotti ai seguenti aspetti ambientali: CONSUMI ENERGETICI (energia elettrica e combustibili) RIFIUTI (produzione e gestione) CONSUMI IDRICI 92

93 4.1 L interazione diretta con l Ambiente 4. La Performance Ambientale Il 2007 ha visto l intensificazione delle iniziative promosse in collaborazione con Associazione Nazionale Cooperative Consumatori (ANCC) nell ambito del Gruppo Nazionale Ambiente che raccoglie referenti ambientali di tutte le organizzazioni aderenti al sistema delle cooperative di consumo (Coop Italia, NovaCoop, Coop Liguria, Coop Lombardia, Coop NordEst, Coop Estense, Coop Adriatica, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Centro Italia, INRES). Il ruolo di questo Gruppo è quello di monitorare gli indirizzi di politica ambientale dell Unione Europea e del nostro Paese, mantenere e incrementare le relazioni esistenti con associazioni ambientaliste ed istituzioni interessate al tema dell ambiente, coordinare le attività in favore della salvaguardia ambientale promosse a livello di singola cooperativa ed infine definire strumenti e criteri di monitoraggio e rendicontazione ambientale all interno delle diverse cooperative. L organizzazione del Gruppo Nazionale Ambiente è per aree di lavoro al fine di agevolare le attività di analisi, progettazione e realizzazione delle diverse iniziative promosse, attraverso riunioni periodiche fissate con una frequenza all incirca trimestrale. Le aree di lavoro ad oggi definite sono 4; nella seguente tabella si riportano i temi di competenza di ciascuna area che sono stati trattati nel corso del 2007: Area di lavoro Energia Imballaggi e rifiuti Accountability Biodiversità Indicazione ambiti di competenza Coordinamento progetto Coop4Kyoto Formazione con formatori di Cooperativa in materia energia Competenze del Mobility Manager Adottabilità di soluzioni per risparmio energetico (campagna Energy Saver) Marcatura degli imballaggi Pratiche di riduzione, riciclo, riutilizzo di rifiuti Pratiche di gestione degli imballaggi a punto vendita Promozione di iniziative premianti per soci e clienti che adottano comportamenti ambientali coerenti Organizzazione della raccolta dati ambientali necessari al Rapporto Sociale di ANCC Definizione dello Schema di Rapporto Sociale per la sezione di competenza Definizione dei potenziali contenuti di un Bilancio Ambientale di sistema Trattazione dal punto di vista dell evoluzione normativa e di gestione interna alle diverse cooperative dei seguenti temi: agricoltura biologica OGM pesca 93

94 4. La Performance Ambientale Consumi Energetici Il 2007 è stato l anno per Unicoop Tirreno dell avvio del nuovo impianto fotovoltaico istallato sulla sede di Vignale che ha preso a funzionare dal mese di luglio e che produce il 20% circa del fabbisogno energetico della sede centrale della Cooperativa. Si tratta del secondo impianto fotovoltaico per dimensioni in Italia, con moduli in silicio policristallino da 170 W, una potenza di picco di 420 kwp ed una produzione annua stimata di energia elettrica pari a kwh (corrispondente all incirca al consumo di 180 famiglie italiane) per kg di CO2 equivalente risparmiata; l investimento complessivo effettuato da Unicoop Tirreno è stato pari a Euro. Da luglio ad oggi l impianto ha prodotto kwh di energia elettrica, con un risparmio di circa kg di CO 2 risparmiata. L inaugurazione ufficiale dell impianto è avvenuta il 16 luglio alla presenza dell allora Ministro dell Ambiente e del Ministro dell Università e Ricerca Scientifica; al taglio del nastro hanno partecipato anche l Assessore all Ambiente della Regione Toscana, il Sindaco di Piombino e il Presidente di Unicoop Tirreno. L impianto ha ricevuto lo scorso agosto il premio Buone Pratiche per le Energie Rinnovabili assegnato annualmente dal centro Nazionale per le Energie Rinnovabili di Legambiente. Impianto Fotovoiltaico di Vignale: il frutto di una politica cooperativa che rischia di dare risultati migliori degli attesi Il tema delle Fonti Energetiche Rinnovabili e dell adozione di sistemi che permettano di limitare sempre di più l utilizzo di energia elettrica da combustibili fossili rappresenta per l intero universo del sistema cooperativo una assoluta priorità. Il programma promosso a livello di ANCC coinvolge 5 cooperative e prevede entro il 31 dicembre 2008 l istallazione di un totale di 24 impianti (rispetto ai 6 di adesso) con una potenza di picco complessiva pari a 5000 kwp. In questo quadro il programma specifico di Unicoop Tirreno prevede entro fine 2008 l istallazione di 4 nuovi impianti (ubicati a servizio di un Mini e tre Super) e di ulteriori 7 nell anno successivo (con il coinvolgimento anche di un Iper). La scelta di continuare ad investire su questo ambito è stata anche alimentata dai positivi risultati ottenuti nei primi mesi di funzionamento dell impianto di Vignale, risultati migliori anche rispetto alle attese. L andamento dei consumi mensili di energia elettrica relativi alla sede di Vignale risulta per il 2007 in crescita (tranne febbraio) rispetto al biennio precedente fino al mese di luglio, entrata in funzione dell impianto fotovoltaico. Da quel momento si assiste ad una diminuzione rilevante essendo parte dell energia consumata prodotta dalla stessa sede. La cosa risulta ancora più evidente osservando le variazioni dei consumi rispetto all anno precedente e guardando al risparmio in termini di Euro che tale maggiore produzione ha implicato per la Cooperativa. 94

95 4. La Performance Ambientale Energia elettrica in kwh kwh 0 mesi gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Energia elettrica in euro Sulla base dei consumi monitorati nel periodo luglio dicembre e ipotizzando (con i dovuti aggiustamenti legati alle condizioni stagionali diverse) di stimare i consumi per il periodo gennaio luglio 2008, il quantitativo risultante di produzione di energia elettrica risulterebbe al termine dei 12 mesi intorno ai kwh, un dato superiore anche alla stima progettuale di kwh anno. euro 0 mesi gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre ,2 2306,1 245,5 226, 245,2 3324, , 3105, ,56 223,65 214, , kwh , ,4 212, , ,5 330,26 452,5 356,43 35, 31646,56 236, , ,4 260, , ,6 3565, , , 3622, 3034,2 220, 2636,21 25,65 Variazioni kwh gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

96 4. La Performance Ambientale Nell ambito delle attività promosse dal Gruppo Nazionale Ambiente, in materia energetica Unicoop Tirreno nel corso del 2007, oltre a portare avanti le azioni previste dal protocollo Coop4Kyoto, ha contribuito all avvio di altri due tipi di iniziative: effettuazione di audit energetici presso due punti vendita (Livorno e Vada) al fine del ripristino e ottimizzazione di situazioni critiche rilevate sugli impianti in funzione promozione della vendita di lampade a basso consumo al fine dell ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica. In ambito controllo e monitoraggio, nel 2007 Unicoop Tirreno ha incrementato anche il numero di controllori programmabili distribuiti sulle diverse fonti di consumo e collegati alla centrale operativa; tali controlli riguardano l impianto di illuminazione, di condizionamento, ed altre utenze importanti, eccetto la refrigerazione che è dotata di un proprio sistema; nel 2007 il numero di controllori è cresciuto da 39 a 41. Dal punto di vista dei consumi relativi al 2007, si possono riportare i dati relativi ai consumi di energia elettrica e di combustibili per riscaldamento locali. Nel 2007 i consumi di energia elettrica complessivi sono stati pari kwhche equivalgono al consumo di Tep. Gran parte di questi consumi sono imputabili al canale Super che copre quasi il 50% del totale. Consumi di energia elettrica Ipermercati Supermercati Minimercati Centro di distribuzione merci di Vignale Centro di distribuzione merci di Ariccia Totale kwh kwh/mq (superficie di vendita) kwh ,21 6,2 664, * kwh/mq (superficie di vendita) 610,54 0,25 1, * il dato ha già scorporata la quota prodotta da luglio a dicembre dall impianto fotovoltaico e riguarda la sola quota fornita dalla società Idroenergia I dati mettono in evidenza una crescita dal 2006 al 2007 dei consumi di energia elettrica per Minimercati e Supermercati, mentre evidenziano una diminuzione dei valori per Iper e per i due centri di distribuzione di Vignale e Ariccia. Contributo nei consumi di e.e. di ciascuna rete Supermercati 4% Ipermercati 2% Minimercati 1% Cedi 4% 96

97 4. La Performance Ambientale Oltre all energia elettrica i punti vendita necessitano anche dell energia termica per il riscaldamento dei locali. Tutte le caldaie a servizio delle strutture di Unicoop Tirreno sono alimentate a metano, combustibile decisamente meno inquinante rispetto ad altri, come il gasolio. Nel 2007 i consumi di metano totali sono risultati pari a circa mc, pari a 667 Tep; i dati relativi ai consumi per gli Iper sono il risultato di una stima. In aumento anche il dato relativo ai due centri di distribuzione merci. Consumi di gas metano Ipermercati Supermercati Minimercati Centro di distribuzione merci di Vignale Centro di distribuzione merci di Ariccia Totale m m 3 /mq (superficie di vendita) m ,14 2,4 6, Costi per il consumo di energia elettrica e gas metano ( ) m 3 /mq (superficie di vendita) 6,24 4,1 5,04 Il canale Super (che ha visto la perdita di alcuni punti vendita nel 2007 passati al sistema dei Minimercati) mostra un indicatore di prestazione ambientale in sensibile peggioramento rispetto al 2006, a fronte di un miglioramento dei Minimercati e di una sostanziale stabilità degli Iper. Anche in questo caso è possibile fornire i valori relativi al contributo di ciascun canale rispetto al totale; in questo caso il canale che registra i maggiori consumi è proprio quello Iper. In termini economici i consumi elettrici e di metano per il biennio evidenziano una complessiva crescita per gran parte dei canali analizzati, sia in riferimento a energia elettrica (in cui il valore cresce dal 2006 al 2007 di 1 milione di Euro circa), sia per il metano (in cui la crescita si attesta sui Euro). Ipermercati Supermercati Minimercati Centro di distribuzione merci di Vignale Centro di distribuzione merci di Ariccia Totale Energia elettrica Contributo nei consumi di metano di ciascuna rete Ipermercati 3% Supermercati 33% Minimercati 16% Cedi 12% Gas metano

98 4. La Performance Ambientale I Rifiuti L importanza della corretta gestione degli scarti di lavorazione e degli imballaggi rappresenta oggi uno dei temi più critici che interessano il nostro Paese. La Cooperativa per effetto della propria attività produce principalmente materiali riconducibili a 3 categorie di rifiuti: Rifiuti urbani e assimilati: che sono costituiti da rifiuto indifferenziato derivante da attività analoghe a quelle domestiche; Rifiuti speciali non pericolosi: si tratta prevalentemente di rifiuti da imballaggio, che si originano nelle operazioni di rifornimento, di scarti di lavorazione di ortofrutta, di rottami ferrosi derivanti dalla sostituzione delle attrezzature, e oli esausti e scarti di origine animale; Rifiuti speciali pericolosi: che sono costituiti prevalentemente da tubi fluorescenti, batterie, toner, frigoriferi, banchi frigo, computer, stampanti e pile. La gestione dei rifiuti risulta differenziata a livello di singolo punto vendita, sia per i quantitativi diversi di rifiuti prodotti nelle diverse strutture di vendita, sia per i diversi accordi che possono essere stati stipulati a livello locale con le Amministrazioni e con i diversi gestori dei servizi di pubblica raccolta; in alcuni contesti infatti si è deciso di trattare la totalità dei rifiuti prodotti (anche gli assimilabili) come speciali, mentre in altri contesti è stata preferita la soluzione del conferimento al gestore del servizio di pubblica raccolta della quasi totalità dei rifiuti prodotti. Malgrado questa differenziazione nella gestione, si stima comunque che, indipendentemente dalla soluzione adottata, oltre il 90% dei rifiuti prodotti da Unicoop Tirreno siano avviati ad operazioni per il recupero e riuso della materia prima. Rifiuti prodotti IPER - anno 2007 (Kg) Carta e cartone Plastica Ferro Legno Materiali misti Grasso e ossa Oli esausti Avellino Viterbo Afragola Roma Casilino Aprilia Benevento Quarto Teverola Livorno Totale

99 4. La Performance Ambientale Rifiuti prodotti SUPER e MINI - anno 2007 (Kg) Carta e cartone Plastica Ferro Legno Materiali misti Grasso e ossa Oli esausti Livorno Settembrini Pietrasanta Massa Viareggio Avenza Cecina Rosignano Piombino Gori Piombino Berlinguer Portoferraio San Vincenzo Venturina Donoratico Massa Marittima Bagno di Gavorrano Follonica Cast. D. Pescaia Orbetello (3-) Grosseto Inghilterra Velletri Aprilia Frosinone Terracina Solofra Nocera Inferiore Castell. di Stabia Tarquinia Viterbo Soccavo Civitavecchia Genzano Pomezia Cerveteri Colleferro Roma Franceschini Roma Laurentina Roma Agosta Sede Vignale Totale Servizio di pubblica raccolta Servizio di pubblica raccolta 524 Servizio di pubblica raccolta Servizio di pubblica raccolta Servizio di pubblica raccolta Servizio di pubblica raccolta Servizio di pubblica raccolta 54 Servizio di pubblica raccolta

100 4. La Performance Ambientale Anno La gestione dei rifiuti, per il loro smaltimento/recupero o per il loro ritiro da parte del gestore del servizio pubblico di raccolta, rappresenta per Unicoop Tirreno un costo rilevante Costi TARSU Costi smaltimenti Supermercati + Magazzini e Sedi Piccoli Supermercati Ipermercati (diretto per smaltimento/recupero o indiretto tramite pagamento della TARSU); dall analisi dei costi relativi agli anni 2006 e 2007 sostenuti per queste finalità emerge un sostanziale aumento nel biennio, con particolare riferimento ai Mini e Ipermercati Anno Costi TARSU Costi smaltimenti Supermercati + Magazzini e Sedi Piccoli Supermercati Ipermercati

101 4. La Performance Ambientale Consumi Idrici Le risorse idriche vengono utilizzate all interno delle strutture della Cooperativa principalmente per i servizi igienico sanitari, pulizia e lavorazioni interne. Si stima che nel 2007 i consumi di acqua, complessivamente intesi, siano stati pari a circa m 3 contro i m 3 (i dati sono stimati dalle bollette), con un significativo miglioramento della prestazione (miglioramento confermato anche dai dati per mq); in termini di contributo dei diversi canali di vendita, ruolo prioritario continua a mantenerlo il canale Super, con un consumo superiore al 50%. Consumi di acqua Ipermercati Supermercati Minimercati Centro di distribuzione merci di Vignale Centro di distribuzione merci di Ariccia Totale m m 3 /mq (superficie di vendita) m ,4 4,33 1,1 Contributo nei consumi idrici di ciascuna rete Supermercati 52% Ipermercati 32% Minimercati 12% Cedi 4% m 3 /mq (superficie di vendita) 1,54 1, 1,13 In termini economici, malgrado la diminuzione significativa dei consumi, i costi associati (risultati di stime sulle bollette) sono cresciuti sensibilmente dal 2006 al 2007 a causa dell incidenza rilevante dei costi fissi e dell aumento delle tariffe: Costi per il consumo di acqua ( ) Ipermercati Supermercati Minimercati Centro di distribuzione merci di Vignale Centro di distribuzione merci di Ariccia Totale

102 4. La Performance Ambientale 4.2 L interazione indiretta con l Ambiente Dal punto di vista delle interazioni indirette con l ambiente, le iniziative promosse da Unicoop Tirreno per il 200 hanno riguardato principalmente azioni di sensibilizzazione di consumatori e soci verso scelte di acquisto di prodotti che avessero valenza ambientale e l adesione a campagne che tendessero a valorizzare comportamenti dei singoli cittadini compatibili con l ambiente. Innanzitutto è opportuno ricordare l adesione alla campagna promossa da Coop Italia per la promozione della linea di prodotti a marchio Coop ECO LOGICI, riguardante prodotti di carta, detersivi, piatti e bicchieri monouso caratterizzati dalla certificazione di qualità ambientale promosso direttamente dall Unione Europea Ecolabel. Unicoop Tirreno ha fornito il proprio contributo organizzando convegni, dibattiti, presidi presso i diversi punti vendita, passeggiate ecologiche e laboratori, sempre in collaborazione con le diverse sezioni soci. CAMPAGNA COOP PER L ECOLABEL Il Marchio Europeo di qualità ecologica Ecologica ECOLABEL testimonia l impegno di una azienda nei confronti della natura. Per ottenere questo marchio i prodotti devono dimostrare di possedere dei requisiti ambientali molto restrittivi lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. In particolare Ecolabel garantisce la riduzione dei consumi di energia e altre risorse naturali, il controllo delle emissioni di gas nocivi per l ambiente, causa dell effetto serra, e garantisce inoltre un utilizzo responsabile delle materie prime nonché della loro eliminazione dopo l uso. Ne guadagna la qualità dell acqua e dell aria, ne guadagna la natura e quindi anche voi. 102

103 4. La Performance Ambientale Anche nel 2007, inoltre, Unicoop Tirreno ha partecipato all iniziativa promossa il 15 febbraio di ogni anno (data simbolica in quanto anniversario della firma del Protocollo di Kyoto) dalla trasmissione radiofonica di Radio 2 - Caterpillar denominata M illumino di meno e avente quale obiettivo quello di ricordare a tutti l importanza dell ambiente e del risparmio energetico. In particolare vengono invitate le organizzazioni, le amministrazioni, i singoli cittadini ed in generale tutte le associazioni a dare un segnale di interesse su questi temi promuovendo una serie di azioni simboliche proprio in quel giorno nei territori e nei settori di loro ompetenza. Il sistema delle Cooperative ha aderito in massa al progetto; il contributo fornito specificatamente da Unicoop Tirreno è stato rilevante e ha coinvolto 9 Ipermercati, 11 Super e 9 Mini, con iniziative che hanno permesso un risparmio di kwh (-709 Kg di CO 2 ) pari al consumo giornaliero di 152 famiglie italiane. Ultima iniziativa innovativa promossa da Unicoop Tirreno tra settembre e ottobre ha riguardato la raccolta di firme nell ambito della campagna nazionale ItaliaEuropa: Liberi da OGM (Organismi Geneticamente Modificati). L iniziativa prevedeva che in occasione di manifestazioni, assemblee, feste, ai cittadini fosse proposta una scheda che poneva un quesito al quale era possibile rispondere con un sì o con un no, aggiungendo i dati del firmatario: Vuoi che l agroalimentare, il cibo e la sua genuinità siano il cuore dello sviluppo, fatto di persone e territori, salute e qualità, sostenibile e innovativo, fondato sulla biodiversità, libero da OGM?. Unicoop Tirreno ha organizzato 4 giornate in 47 punti vendita (6 Iper, 21 Super e 20 Mini). Partner dell iniziativa a fianco della Cooperativa sono stati i maggiori organismi italiani di agricoltura, commercio e ambiente, portavoce di uno sviluppo agroalimentare moderno e innovativo, ma sempre mirato alla qualità della vita e della salute, attento alle biodiversità e rispettoso dell ambiente e del clima; tra di essi per citarne alcuni Slow Food, WWF, Legambiente, Greenpeace, Coldiretti, Federconsumatori, Libera, Codacons. 103

104 104

105 5. Gli impegni per il futuro 105

106 5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008 A conclusione di questo Bilancio Sociale Consuntivo, in cui è stato rendicontato il percorso di Responsabilità Sociale della Cooperativa svolto nel corso del 2007, viene da quest anno ritenuto strategico riportare anche gli obiettivi previsti per l anno a venire. L intento è quello di ampliare la sezione relativa agli Spunti di miglioramento presente nelle precedenti edizioni del Bilancio Sociale di Unicoop Tirreno, chiudendo il cerchio del percorso tra verifica delle azioni sulla Responsabilità Sociale (Bilancio Sociale Consuntivo) e loro programmazione (Bilancio Sociale Preventivo). Di seguito vengono riportate per macro-aree le linee di azione previste per l anno 2008, con un dettaglio sui tempi di attuazione ed il budget assegnato. Politiche a favore dei Soci Azioni Tempi Budget Costruzione e somministrazione di un questionario per i soci: si tratta di un indagine conoscitiva sui soci, il cui obiettivo è quello di conoscere le loro esigenze economiche, sociali e culturali, per permettere alla Cooperativa di rispettarle e seguirle al meglio Ufficio Prestito Sociale: ottimizzazione dell organizzazione (in particolare sede e negozi): miglioramento della comunicazione ai soci con particolare riferimento al governo degli addetti, all aggiornamento dei contenuti delle attività formative, al Piano di ammodernamento delle strutture Ufficio Prestito Sociale: aggiornamento e miglioramento della documentazione e della modulistica per i soci: analisi della modulistica in collaborazione con Cittadinanzattiva. Costituito un team di lavoro misto Unicoop Tirreno / Cittadinanzattiva Ottimizzazione dell organizzazione Prestito Sociale Attività di formazione sociale e R.S.I. per addetti: formazione soci attivi Aggiornamento Manuale delle procedure operative e relativa formazione addetti: il manuale consente l identificazione delle funzioni e dei compiti dei soggetti responsabili Comunicazione ai soci e dipendenti - a) strettamente legato alla revisione della documentazione e modulistica Comunicazione ai soci e dipendenti - b) innovazione nei supporti per la comunicazione (istituita una cartellina informativa) Primo semestre 200 dal Risorse interne Risorse interne 106

107 5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008 Politiche di Solidarietà Azioni Tempi Budget Rilancio iniziative di solidarietà sviluppate sino ad ora (aumento partecipazione soci e dipendenti, miglioramento comunicazione, integrazione con l Educazione al Consumo Consapevole): Mantenere il quadro attuale di sostegno a distanza Cuore di Coop (almeno 30/anno); nel catalogo fidelity Sostenere ancora il progetto Matteo (Hotel, Casa Matteo, Sala parto); nel catalogo fidelity Sostenere il progetto Guatemala (costruzione di un convitto nel Villaggio di Salquin Grande); presente anche nel catalogo fidelity, è sostenuto con i punti spesa Sostenere progetto Mozambico (a favore dei bambini dei centri di Maputo e Beira durante tutto l anno scolastico); il sostegno avviene direttamente dalle sezioni soci Progetto Basta un gesto: prevista nel 200 l ultima fase del progetto, con cui vengono destinati, per volontà espressa dei soci, ricavi provenienti dai punti spesa non utilizzati per iniziative a sostegno di persone disabili Nuovi progetti di solidarietà internazionale: contributo a un progetto di portata internazionale promosso da COOP Promozione di iniziative da sviluppare a livello di sezioni soci: sviluppo iniziative di tutela e solidarietà locali, nei singoli presidi territoriali Ulteriori opportunità di investimento etico: emissione di una obbligazione di Banca Etica diretta a sostenere Cooperative siciliane e campane (in corso di valutazione) Rilancio iniziative solidarietà L investimento previsto: 1-1,5 ml. di euro Azioni Tempi Budget Miglioramento comunicazione: Ringraziamento soci/genitori per risultati grazie al loro impegno Utilizzo Nuovo Consumo, Radio Coop, Intranet, Noi Coop, e-coop Maggiore visibilità nei punti di vendita (pannelli, Book, locandine) Creazione DVD da utilizzare nei punti di vendita Miglioramento Partecipazione soci attivi: Informazione periodica tramite la Consulta dei Presidenti delle sezioni soci e tramite il CdA dei consiglieri Presidi nei punti di vendita per distribuire materiale informativo e divulgare i risultati Creazione di momenti incontro con soci/genitori che hanno donato punti Convegno Giornata dedicata alla Solidarietà Cene per la solidarietà Festa solidarietà e altri spettacoli coinvolgendo teatri già partner Aumento partecipazione dei dipendenti: Formazione/informazione su progetti e risultati Coinvolgimento nella realizzazione di iniziative sia nei punti di vendita che all esterno Iniziative di formazione ed informazione ai soci: incontri con studenti e insegnanti per dare informazioni sui progetti Unicoop Tirreno, con interventi insieme a volontari e operatori. Obiettivo è la promozione di consapevolezza e conoscenza delle condizioni di bisogni in cui versano gli amici dell altro mondo Lancio di un concorso artistico e/o letterario Sinergie con iniziative di Consumo Consapevole (nel 200; budget non ancora quantificabile per gli anni successivi) 107

108 5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008 Solidarietà internazionale Azioni Tempi Budget Progetto BRASILE - frutta amazzonica per succhi e marmellate: Rafforzamento delle capacità produttive e commerciali di due cooperative di produttori di frutta amazzonica Studio di fattibilità per trasformazione agrumi da parte di una cooperativa Avvio attività turismo sostenibile nella fattoria didattica di Terra Madre Progetto BURKINA FASO - produzioni orticole stagionali (marchio Terra Equa): miglioramento della produzione sul territorio del Burkina Faso; obiettivo 200: produzione 500 tonnellate di prodotti da distribuire anche nei punti vendita Coop; per il 200 prevista anche la stesura di un bilancio di rendicontazione sugli effetti che il Progetto ha prodotto sul territorio dal 2006 ad oggi 3 anni (dal 200) 5 anni (dal 2006) (divisi sul triennio) autofinanziamento Pari opportunità Azioni Tempi Budget Sviluppo carriera per le donne: strategia di riequilibrio della componente femminile nei diversi livelli aziendali; impegno concreto nell eliminazione della forbice adesso presente al 3 livello Promozione cultura pari opportunità: come vi pare, purché pari, evento rivolto ai dipendenti di un PdV toscano sui temi delle pari opportunità; Rappresentazione teatrale Passi Affrettati (D. Maraini) in occasione del centenario della festa della donna Tutela / assunzione / inserimento dei soggetti con disabilità psico-fisica: costruzione di un codice di autoregolamentazione interna che indichi come utilizzare l opportunità di assunzione di soggetti con disabilità grave Sportello maternità: assistenza legale in maternità, assistenza tecnica per il reinserimento nella mansione lasciata durante i mesi di maternità/aspettativa Conciliazione tempi di vita e di lavoro - isole del tempo: estensione ad altre barriere casse della possibilità di autodeterminazione del proprio orario di lavoro su base plurisettimanale SONO - Stesse Opportunità Nuove Opportunità: partecipazione della Cooperativa alla costruzione sperimentale di uno standard di certificazione sulle pari opportunità Dal 200 entro il Iper di Aprilia 200 Risorse interne 108

109 5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008 Salute e Sicurezza dei lavoratori Azioni Tempi Budget Sistema di Gestione della Sicurezza: requisito organizzativo e gestionale che mira ad un ottimizzazione delle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro, attraverso un sistema di plan, do, check, act Adeguamento alle nuove normative in materia di sicurezza del lavoro: impegno a dare attuazione rapida ed efficace alle nuove leggi che nel corso del 200 verranno emanate in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Riorganizzazione delle responsabilità e dei ruoli ai fini del controllo e del coordinamento: propedeutico alla messa a punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, servizio di protezione e prevenzione sui luoghi di lavoro con una sensibilizzazione da diffondere sui temi in oggetto, rivolta ai responsabili negozi e capi reparti Verifica dei progetti di formazione sul D.Lgs. 626/1994: sistematizzazione delle esigenze, pianificazione, svolgimento e verifica dell efficacia Promozione della cultura della Sicurezza e Pari opportunità Adozione defibrillatori: acquisto defibrillatori per emergenze Corsi di primo soccorso: corsi diretti a soci e dipendenti Esperto in psicologia del lavoro: attività di counseling e gestione dei conflitti Percorsi educativi alla sicurezza ed alla prevenzione: processi formativi ed informativi strutturati e diretti a soci e scuole Pillole di sicurezza: informazioni spot giornaliere nella intranet aziendale dirette ai dipendenti Newsletter sulla sicurezza: informazione strutturata di aggiornamento diretta ai datori di lavoro Risorse interne a corso Risorse interne 109

110 5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008 Qualità e sicurezza alimentare Azioni Tempi Budget Formazione del personale addetto sulla qualità e sicurezza alimentare: controllo dei processi e della formazione degli addetti; erogazione di formazione funzionale al raggiungimento/mantenimento di elevati standard di qualità e igiene Qualità percepita: comprende piani di informazione, comunicazione interna ed esterna, ed è rivolta ai consumatori e ai dipendenti per rafforzare la consapevolezza della garanzia di Qualità, in coerenza con la missione Ascolto (e servizi): definizione di un processo di innovazione strategico per l esplorazione ed il monitoraggio mirato dei bisogni emergenti dei clienti, delle iniziative della concorrenza e delle opportunità offerte dalle tecnologie. Riguarda inoltre la mappatura e la selezione dei servizi che rispondono maggiormente al concetto di macchina di ascolto e sintonia, funzionale alla loro valorizzazione e diffusione omogenea. Prevede attività di formazione e informazione e la creazione di una banca dati strategica, quale frutto dell attività di ricerca e innovazione Mantenimento standard qualitativi prefissati: adeguamento e mantenimento standard definiti da Coop Italia e dalla Cooperativa su: qualità dei fornitori, magazzini, prodotti e processi, allineando le performance dei punti di vendita all interno dei canali, aumentando le aspettative e i risultati e individuando attività aggiuntive che creino valore per il consumatore e per la cooperativa, innalzando la soglia percepita della qualità Ruolo nell ambito del tema Punto di vendita sostenibile : partecipazione alla valutazione comune interna all Organizzazione sulle Nuove linee-guida Coop di Buona progettazione dei nuovi punti vendita; completamento delle pratiche di aggiornamento delle autorizzazioni sanitarie dei punti di vendita del Gruppo Standard di Qualità Controllo catena del freddo: attività di monitoraggio del mantenimento della catena del freddo dei prodotti deperibili e della igienicità del trasporto (contenitori isotermici) Controllo su filiera logistica: attività di rilevazione dei tempi di vita dei prodotti all ingresso nella filiera logistica Coop (shelf-life residua) a partire dai dati di avarie e da rotazioni critiche per evidenziare aree di miglioramento gestionale Controllo prodotti locali: svolgimento del controllo pianificato dei prodotti dei fornitori locali in assortimento applicando a livello locale quanto previsto dal Progetto Qualità di Coop Italia (standard, laboratori, regole e garanzie) Certificazioni produzioni locali: certificare il prodotto di alcune piccole filiere locali Controllo su logistica: proseguimento dell attività di verifica nelle piattaforme logistiche e presidio delle azioni di miglioramento richieste; completamento delle verifiche interne a tutte le attuali strutture di servizio logistico ai punti vendita (magazzini Coop e piattaforme esterne) 200 (quota parte di una programmazione triennale) dal 200 dal 200 Pianificazione 200 come da programma triennale Risorse interne Non ancora 200 stabilito 200 Territorio Azioni Tempi Budget Qualificazione dei fornitori locali: obiettivo dinamico, legato allo sviluppo ed alla fisiologica rotazione dei fornitori. Da considerare tra questi piattaforme private, i magazzini Coop, i nuovi fornitori in ingresso, singoli e a gruppi (es. per aree geografiche nuove) Mantenimento in qualifica dei fornitori locali: obiettivo dinamico: il numero è in crescita ed è legato alla prima qualificazione Terminare l accreditamento in qualifica dei fornitori locali attuali nel fornitori locali nel

111 5. Gli impegni per il futuro: sintesi del Bilancio Sociale Preventivo 2008 Ambiente Azioni Tempi Budget Gestione sostenibile del Punto Vendita: migliore definizione delle modalità per una gestione del punto vendita attenta all ambiente (ad esempio, riduzione della produzione di rifiuti, risparmio idrico ed energetico) e sua diffusione. Data l ampiezza del concetto di sostenibilità, che contiene anche gli aspetti dello sviluppo economico e dell attenzione sociale, si tratta di un vero e proprio obiettivo/laboratorio per la sperimentazione di attività in materia Miglioramento delle performance ambientali Costituzione di un Tavolo tecnico Ambiente e Sostenibilità: l istituzione di un tavolo tecnico rappresenta un modo per sopperire alla fisiologica frammentazione delle responsabilità in ordine ai temi dell ambiente e della sostenibilità. Esso si pone l obiettivo di creare sinergie con continuità nel tempo tra tutte le aree funzionali interne potenzialmente coinvolte Accordo di Programma per l installazione di depositi temporanei di oli esausti: in primis verrà sottoscritto un accordo di programma volontario con il C.O.U. e la Regione Toscana per la razionalizzazione territoriale dello stoccaggio degli oli esausti. Esso comporterà negli anni a venire l installazione di ben 5 siti operativi. Tali accordi verranno sottoscritti anche nelle altre regioni in cui opera Unicoop Tirreno, compatibilmente con le dinamiche che caratterizzano ciascun territorio Installazione di impianti solari fotovoltaici per gli Ipermercati, i Supermercati ed i Minimercati: installazione di impianti fotovoltaici presso punti vendita dei tre canali di vendita. Si tratta di impianti ad elevata potenzialità, che rappresentano un contributo importante per il miglioramento della performance ambientale di Unicoop Tirreno. Si pensi ad esempio agli obiettivi sottoscritti dalla Comunità Europea nell ambito del Protocollo di Kyoto Valutazione tecnico - economica - di impatto ambientale dell impianto solare fotovoltaico installato nella sede di Vignale: sulla base dei dati di funzionamento dell impianto, monitorati nell arco di un anno di funzionamento, sarà possibile una valutazione dei risultati concretamente ottenuti, che verranno poi adeguatamente resi noti. Si fa riferimento, ad esempio, alla produzione effettiva di energia rinnovabile, ai suoi usi, all incidenza rispetto ai fabbisogni ed al risparmio in termini di CO 2 emessa Studio di fattibilità sul Punto Vendita Sostenibile: analisi costi/benefici per la costruzione di un PdV sostenibile, prodromico all individuazione di un vero e proprio format. Gli aspetti che vengono considerati sono molteplici: dall uso dei materiali ai sistemi di illuminazione e approvvigionamento idrico ed energetico, ai metodi di riscaldamento e rinfrescamento, ai materiali per l isolamento, alle modalità di gestione Monitoraggio della performance ambientale: elaborazione di indicatori di prestazione ambientale e reperimento di dati certi e comparabili per la Regione Toscana Piano programmatico triennale In via di definizione Prima fase circa Risorse interne 111

112 112 Finito di stampare a Giugno 2008 Media Print srl - Livorno

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