Sistema di distribuzione Librio 192 Ausiliari elettrici per C40, C60, C120, 194 ID C40, ID, C40 Vigi, I-NA Ausiliari di telecomando per C40, C60 197

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1 Sistema di distribuzione Librio 92 Ausiliari elettrici per C4, C6, C2, 94 ID C4, ID, C4 Vigi, I-A Ausiliari di telecomando per C4, C6 97 Interruttori G25 2 Ausiliari elettrici per G25 22 Ausiliari elettrici per C32H-DC, Reflex XC4 25 Interruttori differenziali ID 26 Blocchi Vigi adattabili per interruttori C4 27 Blocchi Vigi adattabili per interruttori C6 28 Blocchi Vigi adattabili per interruttori C2 29 Blocchi Vigi adattabili per interruttori G25 2 Ausiliari elettrici per blocchi Vigi G25 22 Blocchi Vigi adattabili e dispositivo di sgancio 23 a distanza MOD per Reflex XC4 Relè di controllo intensità di corrente RCI, 24 tensione RCU, fase RCP Scelta e installazione degli SPD 29 SPD per reti di comunicazione 224 Limitatori di sovratensioni PF, PRD, PRC, PRI 225 Ausiliari elettrici per PRD, PRC, PRI 226 Teleruttori TL 227 Contattori economizzatori CDS 228 Multimetro PM9 23 Contatori d energia digitali ME 23 Contatori elettronici d energia CE/CEr 232 Trasformatori di corrente TA 234

2 Sistema di distribuzione Librio Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di un concetto estremamente semplice e geniale: il poter mixare, sotto lo stesso ripartitore, prodotti con funzioni differenti quali: interruttori automatici P+ e 3P+; interruttori differenziali; interruttori magnetotermici differenziali P+ e 3P+; ausiliari di segnalazione e comando; ausiliari per il telecomando (contattori e teleruttori); apparecchiature di controllo e comando. Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori RP C4 che sono la spina dorsale del Sistema di Distribuzione Librio. Grazie ai ripartitori RP C4 è oggi possibile realizzare quadri elettrici in modo più semplice e professionale: la disposizione degli apparecchi all interno dei quadri rispecchia fedelmente lo schema elettrico; protezione differenziale generale e gruppi di partenze associate disposte sulla stessa fila; partenze disposte in gruppi; organizzazione dei gruppi a scelta dell installatore in piena libertà, ad esempio: per tipo di utenze (illuminazione, prese, condizionamento, ); per zone (uffici, laboratori, ); risparmio di tempo nella realizzazione dei quadri; cablaggi ridotti al minimo indispensabile ed estetica del quadro con un aspetto più curato e professionale. La particolare disposizione dei denti dei ripartitori (per ogni modulo di larghezza sono disponibili sia il dente di neutro che un dente di fase) e la presenza di apposite cave sulla parte alta delle apparecchiature, consentono di affiancare sulla stessa guida DI e sotto lo stesso ripartitore tutti gli apparecchi di controllo e comando più frequentemente utilizzati nei quadri di distribuzione nei settori domestico e terziario. Gli apparecchi di protezione (sia monofasi che trifasi) vengono alimentati direttamente dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli apparecchi di controllo e comando possono essere frapposti tra gli apparecchi di protezione (ad esempio ogni apparecchio di controllo e comando può essere posizionato direttamente a fianco del proprio interruttore di protezione Utilizzo dei ripartitori i ripartitori RP C4 sono tagliabili a misura utilizzando un semplice seghetto, senza dover smontare e rimontare le barrette di rame; i punti di taglio sono identificati da apposite scanalature che semplificano l accesso del seghetto e permettono di rispettare le corrette dimensioni modulari; con i ripartitori vengono forniti dei copridenti isolanti, che assicurano la copertura dei denti non utilizzati, e delle chiusure laterali per garantire le corrette distanze d isolamento; identificazione delle differenti fasi e del neutro sulla parte anteriore del ripartitore in corrispondenza di ogni dente; i denti sono immobilizzati nell isolante per semplificarne l inserimento nei morsetti degli apparecchi; alimentazione possibile tramite: interruttore generale di gruppo, cavi inseriti direttamente nei morsetti degli interruttori, connettori opzionali per cavi di sezione maggiore. 92

3 Installazione posizionare le apparecchiature su Guida DI; installare il ripartitore; serrare a fondo i morsetti di collegamento per assicurare l alimentazione dei dispositivi di protezione; posizionare gli appositi copridenti per garantire l isolamento dei denti non utilizzati. 3 2 Rimozione delle apparecchiature È possibile rimuovere un prodotto installato con i ripartitori RP C4 senza dover smontare questi ultimi: aprire l interruttore di protezione generale della fila; 2 2 aprire i morsetti dell apparecchiatura da smontare (➀); 3 portare in posizione di aperto le clips bistabili dell apparecchio, posizionate sia in alto che in basso, (➁); estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo verso l alto e tirandolo successivamente verso il basso (➂). Protezione magnetotermica/differenziale per le singole partenze È la funzione tradizionalmente utilizzata nei quadri elettrici, con ingresso cavi nei morsetti a monte dell interruttore magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti a valle del blocco differenziale. C6 23V~ 3mA si C32 4V~ 45 3mA si X4 vigi X4 S X4a vigi X4 S Protezione differenziale e magnetotermica/ differenziale di gruppi di partenze È una nuova funzione che si viene a creare con l utilizzo del Sistema di ripartizione Librio; consiste nell avere entrata ed uscita cavi sempre a monte, dando così la possibilità di poter installare questi dispositivi sulla stessa linea (guida DI) degli interruttori tradizionali e di poterli utilizzare come interruttori generali di fila. Questo è reso possibile dalla particolare conformazione di interruttori differenziali puri (ID C4) e blocchi differenziali (Vigi C4) che, nella denominazione uscita a monte riportano i morsetti di uscita cavi nella parte alta del prodotto consentendo così di alimentare i ripartitori RP C4 e, con questi ultimi, di alimentare gli interruttori per la protezione delle singole partenze. C6 23V~ 7573 X4 3mA 9499 vigi X4 si S 9423 ID X4 4A 3mA repère-client sur étiquette 2 mm I n,3a si S 93

4 Ausiliari elettrici per C4, C6, C2, ID C4, ID, C4 Vigi e I-A Combinazione degli ausiliari Combinazione degli ausiliari O+SD/OF OF SD MX M Mx MSU M s DP C6 O+SD/OF OF SD MX M MSU M s OFS ID o 6 passi (max 54 mm) 6 passi (max 54 mm) Contatti ausiliari OF e OFS Applicazione Realizzano, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di aperto o chiuso dei contatti dell interruttore a cui sono associati. Caratteristiche Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) ota: L impiego del contatto OFS è obbligatorio qualora l ID o l'id C4 dovesse essere equipaggiato con altri ausiliari elettrici. chiuso aperto 4 2 L (+) + (-) - Contatto di segnalazione guasto SD Applicazione Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di chiuso o aperto su guasto dei contatti dell interruttore a cui è associato. Caratteristiche Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuta apertura su guasto Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) Dispositivo di reset del contatto posto sul fronte aperto su guasto chiuso L (+) + - (-) Contatto ausiliario commutabile OF + SD/OF Applicazione Contatto doppio: Il contatto superiore segnala lo stato di aperto o chiuso dell interruttore a cui è associato, Il contatto inferiore segnala, a scelta: - Stato di aperto o chiuso (OF) - Stato di chiuso o aperto su guasto (SD) Caratteristiche Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuta apertura su guasto Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il corretto funzionamento del contatto inferiore (commutato su SD) ad interruttore aperto. Dispositivo di reset del contatto SD, posto sul fronte. chiuso aperto aperto su guasto/ chiuso / 24 92/ 9/ 22 2 aperto/ chiuso L (+) + (-) - L (+) + (-) - 94

5 Bobine di sgancio a lancio di corrente MX+OF Applicazione Realizza l apertura a distanza dell interruttore a cui è associata Caratteristiche U > I morsetti 2 e 4 consentono di realizzare una segnalazione dello stato di aperto o chiuso dei contatti dell interruttore associato utilizzando la stessa tensione di alimentazione della bobina chiuso 4 2 C2 C L ( + ) Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuto sgancio. aperto (- ) Bobine di sgancio di minima tensione M e M s Applicazione Realizza l apertura a distanza dell interruttore a cui è associata per: Arresto d emergenza Interruzione dell alimentazione Caratteristiche U < Impedisce la richiusura non controllata del carico protetto assicurando così una protezione totale in caso: Di rischi per l operatore della macchina utensile in caso di ripartenze improvvise (sega circolare, tornio, ecc.) Sia necessario controllare la ripartenza di un installazione in caso di interruzione dell alimentazione. D D2 (-) L ( + ) Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuto sgancio. Sganciatori d emergenza Mx Applicazione L/ Apertura a distanza dell interruttore associato con ordine volontario: Pulsante per arresto d emergenza in apertura (sicurezza positiva). U < Caratteristiche Insensibile alle variazioni e alla mancanza della rete di alimentazione; L interruttore associato sgancia solo in caso di interruzione del circuito di comando; E E2 L In caso di mancanza di tensione di alimentazione: on avviene alcuno sgancio, In caso si rendesse necessario effettuare una apertura d emergenza dell interruttore associato: - Agendo sul pulsante d emergenza non avviene alcuno sgancio - Al ritorno della tensione di alimentazione lo sganciatore Mx sente che il circuito di comando è stato interrotto (sgancio d emergenza) e fa aprire immediatamente l interruttore associato; L/L U < - L + La tensione presente sul circuito di comando è la stessa che è presente sul circuito di alimentazione; E E2 L L2 Per ogni pulsante d emergenza (o serie di pulsanti d emergenza) è possibile comandare un solo sganciatore Mx; non è consentito comandare più sganciatori Mx con lo stesso pulsante (o serie di pulsanti). L L2 ota: adatti per installazione solo su interruttori C6/C2. 95

6 Sganciatori MSU per C4, C6, C2, ID, ID C4, C4 Vigi e I-A Curva di intervento t (s) 3 Sganciatore di massima tensione MSU Associato agli interruttori DP, C6, C2, ID, DP Vigi o I-A: Rilevano le sovratensioni che possono essere generate dalla mancanza del neutro in seguito a: collegamenti difettosi; rottura accidentale del conduttore di neutro. 2 tempo curva di non intervento curva di intervento tensione fase-neutro 45 U (V) Valori di intervento in caso di sovratensioni a frequenza industriale Tensione tra una fase Tempo minimo Tempo massimo ed il neutro di non intervento di intervento (valore efficace in V) [s] [s] 285 essun intervento essun intervento 3,6 2,5 36,4 4,2,6 44,2,6 Applicazione Comandano l apertura dell interruttore associato in caso di permanenza delle sovratensioni per un tempo fino a qualche secondo (vedere tabella). Impediscono la richiusura dell interruttore fintanto che la tensione non si riporta nella soglia nominale. MSU P+ U>> MSU 3P+ U>> L L L L2 L3 Schema Z 2 3 Z2 Z3 L L2 L3 Il comparire di tensioni superiori alla tensioni nominale nelle installazioni BT comporta: Guasti alle apparecchiature dovuti a: Riscaldamento (diminuzione della durata di vita) Rottura dell'isolante (rischio d incendio) Danneggiamento delle schede elettroniche di apparecchiature sensibili Problemi di sicurezza e protezione degli utilizzatori (carico non alimentato ma presenza di tensione sulle fasi). U U2 U3 In caso di rottura del neutro, le abitazioni 2 e 3 sono alimentate con un neutro artificiale, creato dalla rete a valle. La tensione fase-neutro è cosi ripartita dal rapporto delle impedenze e può assumere valori elevati. Esempio In funzionamento normale ogni carico (Z, Z2, Z3) viene alimentato da una tensione di fase In caso di interruzione del neutro, i carichi (Z2 e Z3) si trovano collegati in serie e l alimentazione diventa U2 (tensione concatenata pari a 4V) Esistono, quindi, due casi di alimentazione: Se Z2 = Z3 non vi è presenza di sovratensioni e ritroviamo, ai morsetti dei carichi, una tensione di 2V (dis. ) Se Z2 Z3 vi è presenza di sovratensione e abbassamento di tensione (dis. 2) U 4 V eff U 23 V 4 V eff 4 V eff 23 V 4 V eff U3 23 V 23 V U2 U3 U2 3 4 V eff V eff 2 dis. dis. 2 96

7 Ausiliari di telecomando TL C4 e CT C4 per interruttori automatici C4 Interruttore telecomandato C4 Interruttore C4 Ausiliario di telecomando TL C4 o CT C4 = + Impiego ausiliari di telecomando TL C4 e CT C4 Sono disponibili tre gamme di ausiliari di telecomando adattabili agli interruttori automatici C4: gamma TL C4: realizza la funzione teleruttore (comando impulsivo); gamma CT C4: realizza la funzione contattore (comando mantenuto); gamma CT C4 comando manuale: realizza la funzione contattore con possibilità di comando manuale diretto sul fronte. Funzionamento L alimentazione del circuito di potenza si effettua direttamente dai morsetti a valle dell interruttore (o blocco differenziale), in questo modo si ottiene un risparmio nei tempi e nei costi di installazioni ed una maggiore sicurezza sui collegamenti. 2 ota Gli ausiliari di telecomando possono essere associati a tutti gli interruttori C4 nelle versioni magnetotermiche (con e senza blocco differenziale) e magnetotermiche differenziali. L associazione con i blocchi differenziali è possibile solo con le versioni uscita a valle. Un ulteriore agevolazione nei collegamenti è rappresentata dalla possibilità di utilizzare il conduttore di neutro dei contatti di potenza per collegare il neutro del circuito di comando: sul lato sinistro dell ausiliario è presente un selettore di colore azzurro; ruotandolo verso destra il neutro viene derivato direttamente dal neutro del circuito di potenza; contemporaneamente, un dispositivo meccanico, sempre di colore azzurro, va a coprire il morsetto di neutro del circuito di comando, impedendo l involontario inserimento di cavi all interno dello stesso. Installazione Direttamente su un interruttore C4: inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell interruttore (Dis.); serrare a fondo i morsetti a valle dell interruttore (Dis.2). Per applicazioni in cui sia richiesto proteggere con un solo interruttore 2 o più di questi ausiliari di telecomando, si deve agire come segue: aprire la copertura posta a copertura delle viti a valle dell ausiliario; con un cacciavite svitare le viti; rimuovere la connessione prefabbricata. L ausiliario è pronto per essere collegato come un contattore o un teleruttore tradizionale. Su un interruttore magnetotermico differenziale C4 Vigi o interruttore :C4 equipaggiato di blocco differenziale Vigi C4 inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle del blocco differenziale (Dis.3); serrare a fondo i morsetti a valle del blocco differenziale (Dis.4)

8 auto A C6-2 P SD 23V ~ OF A2 auto SD OF 23V ~ A2 auto 83 Guida di installazione Telecomando Tm per interruttori automatici C6 3 2 A 5 Fig. A2 multi 9 Tm auto A C6-2 P Descrizione (fig.). Morsetto di arrivo fase 2. Selettore per l esclusione del comando a distanza 3. Dispositivo di blocco a lucchetto (in posizione di aperto) 4. Leva di comando locale 5. Morsetto di arrivo neutro 6. Clip di fissaggio all interruttore 7. Perno di comando 8. Indicatore meccanico di segnalazione bobina alimentata. Applicazione I blocchi Tm, funzionanti con comando di tipo mantenuto, realizzano la funzione di comando a distanza degli interruttori automatici C6 con correnti nominali da,5 a 63 A, anche corredati di blocco Vigi. La leva di comando frontale (rif.4) consente di effettuare, in ogni momento, il comando locale sull insieme telecomando + interruttore. Installazione Togliere il tappo adesivo posto sul lato sinistro dell interruttore automatico Assicurarsi che le leve di comando di interruttore e telecomando (rif.4) siano in posizione di aperto Escludere il comando a distanza del telecomando spostando verso l alto il selettore blu posto sul fronte (rif. 2) Estrarre il dispositivo di blocco a lucchetto integrato sul fronte del telecomando (rif. 3) Affiancare il telecomando all interruttore e rendere solidale l insieme tramite le clips arancioni di fissaggio (rif.6) Portare in posizione di inserito il dispositivo di blocco a lucchetto (rif.3) Ripristinare il comando a distanza spostando verso il basso il cursore blu frontale (rif.2) Effettuare 3 manovre in bianco (senza alimentazione) per verificare la corretta associazione dei componenti. Blocco a lucchetto A A2 multi 9 Tm A2 Applicazione Utilizzato per impedire manovre accidentali dell insieme interruttore + telecomando qualora si stiano effettuando delle manutenzioni a valle. ota Il dispositivo incorporato sul fronte del telecomando funziona solo ad interruttore in posizione di aperto. Per realizzare il blocco a lucchetto (fig.2) Aprire il circuito di comando (leva in posizione di aperto ) Escludere il comando a distanza spostando verso l alto l apposito cursore blu frontale (rif.2) Estrarre il dispositivo di blocco Inserire un lucchetto (fino a ø 7 mm) o un filo per la piombatura (ø > mm). Fig. 2 Collegamento Schema di collegamento standard con ordine di tipo mantenuto (fig.3): È possibile effettuare il riarmo in caso di apertura su guasto aprendo il circuito di comando per un tempo,5 secondi. L OF SD Tm A C6 A2 Fig. 3 Schema di collegamento con esclusione del riarmo a distanza dell interruttore telecomandato in caso di apertura su guasto (fig.4): Collegare un contatto di segnalazione guasto SD in serie alla linea di alimentazione del Tm; Dopo aver eliminato la causa del guasto, si deve obbligatoriamente effettuare una richiusura manuale. L A SD Tm 92 9 A2 C6 Fig. 4 98

9 Combinazione degli ausiliari OF + SD/OF SD OF M MX collegare con cavo se si usano gli ausiliari elettrici max. 54 mm aggancio a scatto collegamento elettrico e meccanico con "clip" o Tm o ACT o ACTc interruttore C6 Vigi C6 OFF OFF T ATm SD obbligatorio collegamento con cavo ATm3 aggancio a scatto collegamento con cavo Ausiliari di segnalazione OF, SD, OF+SD/OF Utilizzando gli stessi ausiliari di segnalazione della gamma di interruttori C6 è possibile realizzare la segnalazione a distanza, visiva o sonora, degli stati: Di aperto o chiuso Di chiuso o apertura su guasto dell interruttore associato. Bobine di sgancio MX+OF, M, Ms, MSU Utilizzando le bobine di sgancio della gamma di interruttori C6 è possibile realizzare l apertura a distanza dell interruttore associato per: Lancio di corrente; Minima tensione Ausiliari di comando ACTt, ACTc Massima tensione. Utilizzando gli ausiliari di comando dei contattori CT, è possibile realizzare comandi: Temporizzati (ACTt) Impulsivi/mantenuti (ACTc) 99

10 Interruttori G25 Installazione Gli interruttori G25 si montano a scatto su guida DI come tutti gli interruttori modulari. ella versioni 3P e 4P la clip di fissaggio bistabile è in metallo ed è azionabile anche dal fronte dell apparecchio, consentendo così il corretto posizionamento dell interruttore con la massima comodità. Il posizionamento e la rimozione degli apparecchi 3P e 4P si effettua ruotando di /2 giro un apposita vite posizionata sul fronte dell interruttore. Leva di comando centrale a 3 posizioni Chiuso (dis. ) Funzionamento normale Sganciato (dis. 2) Sovraccarico Cortocircuito Intervento del blocco differenziale associato Apertura a distanza tramite sganciatori MX+OF, M o Mx Pressione del tasto di prova push to trip Aperto (dis. 3) Sezionamento dei contatti La posizione di sganciato è visualizzata, oltre che dalla posizione centrale della leva di comando, anche da un indicatore meccanico di colore rosso posto sul fronte dell interruttore. Per riarmare l interruttore automatico occorre portare la leva di comando in posizione aperto e successivamente, una volta eliminato il guasto, riportarla in posizione di chiuso. Dis. Dis. 2 Dis. 3 Tasto di prova push to trip Dispositivo meccanico che permette di verificare il corretto funzionamento del sistema di sgancio. Premendolo, la leva dell interruttore automatico deve portarsi nella posizione centrale di interruttore sganciato. Sul fronte dell interruttore è visibile la condizione di sganciato tramite: Indicatore meccanico di colore rosso Leva di comando in posizione centrale 2

11 G25 G25 G25 G25 Guida di installazione Morsetti intercambiabili collegamento con barre o capicorda L 3L2 5L3 I. O Gli interruttori G25 con corrente nominale da 8 a 25 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di: Capicorda per cavi in rame fino a 5 mm2 Capicorda speciale per cavi in rame fino a 7 mm2 Barre da 6x3 mm o 5x4 mm Per effettuare il collegamento: Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti Rimuovere i morsetti standard Fissare le barre o i capicorda all interruttore utilizzando le viti ed i dadi contenuti nel kit di fissaggio Installare i separatori di fase (contenuti nel kit di fissaggio) facendoli scorrere nelle apposite scanalature I. O Morsetti intercambiabili collegamento con cavi in alluminio L 3L2 5L3 I. O Gli interruttori G25 con corrente nominale da 8 a 25 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di cavi in alluminio fino a 7 mm2 Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti Rimuovere i morsetti standard Inserire i morsetti per cavi in alluminio Riposizionare la copertura dei morsetti Morsetti di ripartizione isolati I morsetti di ripartizione isolati permettono il collegamento contemporaneo fino a 3 cavi per polo. Si fissano all interruttore serrandoli nel morsetto standard. I. O 2

12 Mg OF + SD Mg OF + SD G25 Guida di installazione Ausiliari elettrici per interruttori G25 Combinazione degli ausiliari Mg MX I. O ausiliari OF+OF OF+SD OF+OF/SD sganciatori M, MX, M s Mx interruttori G25 Contatti ausiliari OF + OF Applicazione Doppio contatto ausiliario Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di aperto o chiuso dei contatti dell interruttore a cui sono associati. chiuso aperto 4 2 L o (+) + o (-) - aperto chiuso L o (+) + o -(-) Contatto ausiliario e di segnalazione guasto OF + SD Applicazione Contatto ausiliario + contatto di segnalazione guasto Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di aperto o chiuso (OF) chiuso o aperto su guasto (SD) dei contatti dell interruttore a cui sono associati. chiuso aperto 4 2 L o (+) + o (-) - aperto su guasto/ chiuso chiuso/ aperto L o (+) + o (-) - Contatto ausiliario commutabile OF + OF/SD Applicazione Contatto doppio: Il contatto superiore segnala lo stato di aperto o chiuso dell interruttore a cui è associato, Il contatto inferiore segnala, a scelta: - Stato di aperto o chiuso (OF) - Stato di chiuso o aperto su guasto (SD) chiuso aperto 4 2 L (+) + o (-) aperto su guasto/ chiuso chiuso/ aperto L o (+) + o (-) - 22

13 Bobine di sgancio a lancio di corrente MX+OF Applicazione Realizza l apertura a distanza dell interruttore a cui è associata Caratteristiche I morsetti 2 e 4 consentono di realizzare una segnalazione dello stato di aperto o chiuso dei contatti dell interruttore associato utilizzando la stessa tensione di alimentazione della bobina Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuto sgancio. chiuso aperto 4 2 C2 C U > L o (+) + o -(-) Bobine di sgancio di minima tensione M e M s Applicazione Realizza l apertura a distanza dell interruttore a cui è associata per: Arresto d emergenza Interruzione dell alimentazione Caratteristiche Impedisce la richiusura non controllata del carico protetto assicurando così una protezione totale in caso: Di rischi per l operatore della macchina utensile in caso di ripartenze improvvise (sega circolare, tornio, ecc.) Sia necessario controllare la ripartenza di un installazione in caso di interruzione dell alimentazione. Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuto sgancio. D D2 U < ou -(-) L ou + (+) Sganciatori d emergenza Mx Applicazione Apertura a distanza dell interruttore associato con ordine volontario: Pulsante per arresto d emergenza in apertura (sicurezza positiva). Caratteristiche Insensibile alle variazioni e alla mancanza della rete di alimentazione; L interruttore associato sgancia solo in caso di interruzione del circuito di comando; In caso di mancanza di tensione di alimentazione: on avviene alcuno sgancio, In caso si rendesse necessario effettuare una apertura d emergenza dell interruttore associato: - Agendo sul pulsante d emergenza non avviene alcuno sgancio - Al ritorno della tensione di alimentazione lo sganciatore Mx sente che il circuito di comando è stato interrotto (sgancio d emergenza) e fa aprire immediatamente l interruttore associato; La tensione presente sul circuito di comando è la stessa che è presente sul circuito di alimentazione; Per ogni pulsante d emergenza (o serie di pulsanti d emergenza) è possibile comandare un solo sganciatore Mx; non è consentito comandare più sganciatori Mx con lo stesso pulsante (o serie di pulsanti). Ph/ U < E E2 L Ph/Ph U < E E2 L L2 (-) - L (+) + L L2 23

14 Interruttori G25 prese di tensione fast-on Prese di tensione I morsetti a monte degli interruttori G25 nelle versioni 3P e 4P sono dotati di prese di tensione fast-on che permettono l alimentazione diretta dei circuiti ausiliari per l apertura, la segnalazione e la misura. I circuiti alimentati tramite le prese di tensione devono prevedere una protezione adeguata. Il collegamento si effettua con Fast-on da 6,35 mm. Collegamento degli ausiliari Segnalazione presenza tensione Comando d emergenza con MX+OF MX + OF L U > 4 2 C2 C G25 G25 Segnalazione con contatto OF Segnalazione con contatto SD O + F L SD L G G25 24

15 Ausiliari elettrici per interruttori C32H-DC, Reflex XC4 Combinazione degli ausiliari OF SD C32H-DC MX M MX+OF M S Reflex XC4 MX+OF MX M M S o o Contatti ausiliari OF Applicazione Realizzano, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di aperto o chiuso dei contatti dell interruttore a cui sono associati. Caratteristiche Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) (+) (-) chiuso aperto Contatto di segnalazione guasto SD Applicazione Realizza, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di chiuso o aperto su guasto dei contatti dell interruttore a cui sono associati. Caratteristiche Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuta apertura su guasto Dispositivo di test, posto sul fronte, per verificare il funzionamento dei contatti (ad interruttore aperto) Dispositivo di reset del contatto posto sul fronte (+) funzionamento normale (-) guasto Bobine di sgancio a lancio di corrente MX+OF Applicazione Realizza l apertura a distanza dell interruttore a cui è associata Caratteristiche I morsetti 2 e 4 consentono di realizzare una segnalazione dello stato di aperto o chiuso dei contatti dell interruttore associato utilizzando la stessa tensione di alimentazione della bobina Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuto sgancio. (+) aperto (-) chiuso Bobine di sgancio di minima tensione M e M s Applicazione Realizza l apertura a distanza dell interruttore a cui è associata per: Arresto d emergenza Interruzione dell alimentazione Caratteristiche Impedisce la richiusura non controllata del carico protetto assicurando così una protezione totale in caso: Di rischi per l operatore della macchina utensile in caso di ripartenze improvvise (sega circolare, tornio, ecc.) Sia necessario controllare la ripartenza di un installazione in caso di interruzione dell alimentazione. Segnalazione frontale, con indicatore meccanico rosso, dell avvenuto sgancio. (+) (-) 25

16 Interruttori differenziali ID Impiego in una rete trifase senza neutro di un ID 4 poli Un interruttore ID 4 poli può essere correttamente impiegato in una rete trifase senza neutro utilizzando i seguenti accorgimenti: Impiego in una rete trifase 22/24 V Alimentazione da monte on utilizzare il neutro per interrompere una delle fasi. È necessario realizzare un cavallotto tra i seguenti morsetti in uscita: e 4: alimentazione da monte; e 3: alimentazione da valle. Alimentazione da valle ota Utilizzare cavo in rame isolato di sezione da,5 a 2,5 mm Impiego in una rete trifase 38/45 V Alimentazione da monte on utilizzare il neutro per interrompere una delle fasi. È necessario inserire una resistenza (R = 4 W) tra i seguenti morsetti in uscita: e 4: alimentazione da monte; e 3: alimentazione da valle. Alimentazione da valle ota Utilizzare resistenze con valori come da tabella: I n [ma] R [ ] istantanei /5 27 selettivi 3/

17 Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici C4 Interruttore differenziale C4 Interruttore C4 Blocco Vigi C4 = + Impiego blocchi Vigi C4 Sono disponibili due gamme di blocchi differenziali Vigi C4 adattabili agli interruttori automatici C4: gamma 25A: solo per gli interruttori automatici C4 con valori di In 25 A; gamma 4A: per tutti gli interruttori automatici C4 con valori di In da a 4 A. ota La gamma 25A è dotata di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori automatici con valori di In superiori. Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa. Il riarmo del blocco Vigi avviene simultaneamente al riarmo della leva dell interruttore. 3 Installazione Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell interruttore; Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell interruttore (Dis.); Agganciare il blocco Vigi all interruttore tramite la clip arancione di blocco (Dis.2): tale operazione garantisce l inviolabilità dell insieme e può essere eseguita una sola volta. Un eventuale smontaggio dell insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia in modo visibile e permanente il dispositivo di blocco; Serrare a fondo i morsetti a valle dell interruttore (Dis.3) 3 27

18 Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici C6 Interruttore differenziale C6 Interruttore C6 Blocco Vigi C6 = + Fig. multi 9 C6 multi 9 C6 multi 9 vigi C6 multi 9 vigi C6 Impiego blocchi Vigi C6 Sono disponibili 3 gamme di blocchi differenziali Vigi C6 adattabili agli interruttori automatici: gamma 25 A: solo per gli interruttori automatici C6 con valori di In 25 A; gamma 4 A: per gli interruttori automatici C6 con valori di In 4 A; gamma 63 A: per tutti gli interruttori automatici C6 con valori di In da,5 a 63 A. ota Le gamme 25 e 4 A sono dotate di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori automatici con valori di In superiori; per interruttori automatici C6L-MA utilizzare blocchi differenziali Vigi della gamma 63 A. Installazione Togliere il tappo adesivo posto sul lato destro dell interruttore automatico; posizionare il blocco Vigi in modo da introdurre le connessioni presagomate all interno dei morsetti a valle dell interruttore automatico (fig. ); quando il blocco Vigi è correttamente posizionato sull interruttore automatico, rendere solidale l insieme tramite il gancio arancione di blocco (fig. 2); con un cacciavite serrare a fondo i morsetti a valle dell interruttore automatico al cui interno sono state inserite le connessioni presagomate; segregare i morsetti a valle dell interruttore automatico tramite il coprimorsetti fornito con il blocco Vigi e bloccarlo premendo il dispositivo arancione (fig. 3). Tale operazione garantisce l inviolabilità dell insieme e può essere eseguita soltanto una volta (fig. 4). Un eventuale smontaggio danneggia in maniera visibile e permanente il coprimorsetti. Fig.2 Fig.3 multi 9 C6 multi 9 C6 multi 9 vigi C6 multi 9 vigi C6 Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L apertura su guasto differenziale è indicata dalla comparsa di un dispositivo meccanico rosso posto sul fronte del blocco Vigi. La gamma dei blocchi Vigi C6 presenta la particolarità di poter intervenire sul collegamento meccanico tra la leva del blocco Vigi e quella dell interruttore automatico. All interno della leva del blocco Vigi è presente un nottolino scorrevole che consente: quando è estratto: di riarmare l insieme interruttore automatico + blocco Vigi con una sola manovra, alla richiusura dell interruttore automatico; quando è rientrato: di riarmare separatamente i due elementi. Il blocco Vigi deve essere riarmato prima di riarmare l interruttore automatico. Fig.4 28

19 Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici C2 Intettuttore differenziale C2 Intettuttore C2 Blocco Vigi C2 = + Fig. Fig.2 Impiego blocchi Vigi C2 È disponibile una gamma di blocchi differenziali Vigi C2, con valori di In 25 A, associabili agli interruttori automatici C2. ota I blocchi differenziali Vigi C2 sono dotati di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori con numero di poli non compatibili tra di loro e con interruttori automatici serie C6. Installazione Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell interruttore; Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell interruttore (fig. ); Agganciare il blocco Vigi all interruttore tramite la clip arancione di blocco (fig. 2); Serrare a fondo i morsetti a valle dell interruttore; Segregare i morsetti a valle dell interruttore con l apposito coprimorsetti piombabile (fornito con il blocco differenziale) e bloccare quest ultimo al corpo dell interruttore agendo sull apposito dispositivo arancione (fig. 3 e 4). Tale operazione garantisce l inviolabilità dell insieme e può essere eseguita una sola volta. Un eventuale smontaggio dell insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia in modo visibile e permanente il coprimorsetti. Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa. Come la gamma di blocchi Vigi C6, i Vigi C2 presentano la particolarità di poter effettuare il riarmo simultaneo dell insieme interruttore + blocco Vigi; è sufficiente portare in posizione di estratto l apposito nottolino presente nella leva di riarmo del blocco Vigi stesso. Fig.3 Fig.4 29

20 push to trip push to trip push to trip S Guida di installazione Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici G25 Interruttore differenziale G25 Interruttore G25 = + Blocco Vigi G25 Fig. Fig. 2 Fig.3 Impiego blocchi Vigi G25 Sono disponibili 2 gamme di blocchi differenziali Vigi G25 adattabili agli interruttori automatici e non automatici: Gamma 63 A: solo per gli interruttori G25 con valori di In 63 A; Gamma 25 A: solo per gli interruttori G25 con valori di In 8 25 A ota Entrambe le gamme sono dotate di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori con valori di In e/o numero di poli non compatibili tra di loro. Installazione Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell interruttore; Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell interruttore (fig. ); Agganciare il blocco Vigi all interruttore tramite le clips di accoppiamento (fig. 2); Serrare a fondo i morsetti a valle dell interruttore; Coprire i morsetti a valle dell interruttore con l apposito coprimorsetti piombabile (fornito con il blocco differenziale) (fig. 3). Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L apertura su guasto differenziale è indicata: Sul fronte, dalla leva di comando in posizione di sganciato e comparsa della relativa banda rossa (fig. 4) A distanza, attraverso un contatto ausiliario SDV. A differenza dei blocchi differenziali Vigi C6 e Vigi C2, il blocco Vigi G25 non consente il riarmo simultaneo dell insieme interruttore + blocco differenziale; per procedere alla richiusura dell insieme si dovrà procedere come segue:. Chiudere la leva di comando del blocco Vigi 2. Chiudere la leva di comando dell interruttore associato. Fig vigi I,3 test mensuel test monthly 275 Blocchi Vigi regolabili 5 test Fig. 5. test mensuel test monthly I n (%) 5 I n,3,5 A 3 vigi G 25 25A 6 5 t (ms) Descrizione (fig. 3). Selettore di regolazione della sensibilità 2. Dispositivo per l esclusione del dispositivo di preallarme durante i test dielettrici 3. Selettore di regolazione del tempo di intervento 4. Selettore di regolazione della soglia di preallarme 5. LED di visualizzazione del preallarme Caratteristiche generali I blocchi Vigi regolabili G25 (I/S e I/S/R) sono regolabili in: Tempo di intervento I/S: /6 ms I/S/R: /6/5 ms Sensibilità I/S: 3/5/ ma I/S/R: 3/5//3 ma I blocchi Vigi regolabili tipo I/S/R sono, inoltre, dotati della funzione di preallarme per segnalare il raggiungimento di una soglia preimpostata di corrente di dispersione. Il preallarme è regolabile dal al 5% della sensibilità impostata (I n). La segnalazione del preallarme avviene: Localmente tramite LED posto sul fronte del blocco Vigi; A distanza attraverso un contatto a integrato nel blocco Vigi. La funzione di preallarme deve essere esclusa durante i test dielettrici estraendo la linguetta rossa presente sul fronte della scheda di regolazione (rif.2); la linguetta viene reinserita all atto della richiusura dello sportello trasparente (piombabile) frontale. 2

21 G25 G25 G25 G25 Guida di installazione Blocchi Vigi adattabili per interruttori automatici G25 Morsetti intercambiabili collegamento con barre o capicorda L 3L2 5L3 I blocchi differenziali Vigi G25 con corrente nominale da 8 a 25 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di capicorda per cavi in rame fino a 5 mm2 I. O Per effettuare il collegamento: Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti Rimuovere i morsetti standard Fissare i capicorda all interruttore utilizzando le viti ed i dadi contenuti nel kit di fissaggio I. O Morsetti intercambiabili collegamento con cavi in alluminio L 3L2 5L3 I. O I blocchi differenziali Vigi G25 con corrente nominale da 8 a 25 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di cavi in alluminio fino a 5mm2 Per effettuare il collegamento: Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti Rimuovere i morsetti standard Inserire i morsetti per cavi in alluminio Riposizionare la copertura dei morsetti Morsetti di ripartizione isolati I morsetti di ripartizione isolati permettono il collegamento contemporaneo fino a 3 cavi per polo. Si fissano al blocco differenziale serrandoli nel morsetto standard. I. O 2

22 trip Guida di installazione Ausiliari elettrici per blocchi Vigi G25 Combinazione degli ausiliari SDV MXV Installazione Rimuovere il tappo posto nella parte alta del blocco Vigi (Fig. ); Introduzione l'ausiliario nel blocco Vigi premendolo a fondo (Fig. 2). push to Contatti ausiliari SDV /3 O F 2/4 25 V AC Applicazione Realizzano, a distanza, la segnalazione sonora o visiva dello stato di chiuso (SDV c) o di apertura su guasto differenziale (SDV a) dell insieme interruttore + blocco Vigi al quale sono associati. SDV Bobina di sgancio a lancio di corrente MXV M U > M2 M M2 V DC l < 5 m - 24 V AC Applicazione Realizza l apertura a distanza dell insieme interruttore + blocco Vigi al quale è associata. M MXV M2 ACTp cod. 592 V DC - 24 V AC l 5 m i ma 22

23 Blocchi Vigi adattabili e dispositivo di sgancio a distanza MOD per interruttori telecomandati Reflex XC4 Interruttore differenziale telecomandato Reflex XC4 4p 3p 2p p 3p 4p T Interruttore Reflex XC4 5 9 = Blocco Vigi Reflex XC4 T test mensuel monthly monatlich mensile mensual Fig. Coprimorsetti per Reflex XC4 Impiego È disponibile una gamma di blocchi differenziali Vigi Reflex, con valori di In 4 A, associabili agli interruttori telecomandati Reflex XC4. Installazione Togliere il tappo a vite posto sul lato destro dell interruttore automatico; posizionare il blocco Vigi e fissarlo all interruttore utilizzando le 2 viti fornite; inserire i cavi del blocco Vigi nei morsetti a valle dell interruttore, quindi serrare a fondo le viti; montare i coprimorsetti (fig.) adatti a tutti gli interruttori; i coprimorsetti sono dotati di un dispositivo per la piombatura che assicura l inviolabilità dell insieme. Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L apertura su guasto differenziale è indicata dalla comparsa di un dispositivo meccanico rosso posto sul fronte del blocco Vigi. Il riarmo dell insieme interruttore automatico + blocco Vigi, in seguito allo sgancio causato da un guasto differenziale, è simultaneo e si effettua con una sola manovra. Fig. 2 Impiego MOD L ausiliario MOD può essere utilizzato unicamente con blocchi per Reflex XC4. Installazione Il dispositivo di sgancio a distanza MOD si installa affiancandolo al lato destro del blocco Vigi ed agganciandolo alla guida DI. on vi è alcun collegamento meccanico tra il dispositivo MOD ed il blocco Vigi. Il dispositivo MOD si collega direttamente al blocco Vigi tramite una presa speciale fornita con lo stesso. ota importante Qualora l interruttore automatico differenziale fosse alimentato da valle sarà impossibile l utilizzo del dispositivo MOD (fig.2). Per un corretto utilizzo del dispositivo MOD alimentare l interruttore automatico differenziale da monte (fig.3). Funzione Il dispositivo MOD prende il posto dello sganciatore a lancio di corrente quando l interruttore automatico è equipaggiato di blocco Vigi, realizzando: apertura a distanza di un circuito; riporto a distanza del pulsante di test (T) (test da effettuare mensilmente). ota Un MOD può essere comandato da uno o più pulsanti, viceversa un solo pulsante non può alimentare più MOD. Eventualmente si può utilizzare un pulsante a più contatti indipendenti. Fig. 3 23

24 Relé di controllo intensità di corrente RCI Collegamento L P = 3 VA 23 V 5 6 Hz,5 A Ir,5 A z A Ir A z Impiego Il relé RCI è destinato a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti a variazioni di corrente rispetto ad una corrente prefissata; è particolarmente indicato per la protezione dei motori contro: rischi di avviamenti troppo lunghi rischio di bloccaggio del rotore viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. Diagrammi di controllo della corrente > Ir < Ir R 23 V soglia V soglia a a I Ir I Ir R t memo t OFF R R R R R R R t t A (cos = ) 25 V isteresi isteresi R R R R R R R 23 V I Ir 23 V I Ir R R memo t t 6 v Reset memo memo O O OFF t R R R t R R R Collegamento Il relé RCI si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore; in funzione della corrente nominale (In) dell impianto utilizzare i morsetti: 3 e 5:,5,5 A 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): A in caso di guasto, il relé RCI può agire su: un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa il contattore di comando del motore, l interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (M): morsetti 4 e 8. Funzionamento Il relé di controllo RCI rileva le variazioni di intensità di corrente rispetto alla soglia impostata sul potenziometro seuil (%) threshold ; in funzione del posizionamento del selettore Ir, il relé RCI rileva un innalzamento o un abbassamento di corrente; il superamento della soglia può essere memorizzato utilizzando il selettore memo ; l isteresi viene considerata in caso di superamento della soglia nei due sensi; un led luminoso (R) posto sul fronte del relé RCI segnala la commutazione del contatto in uscita sui morsetti 4 e 6; quando il valore di corrente supera la soglia impostata sul potenziometro seuil (%) threshold, il contatto in uscita commuta sui morsetti 4 e 6 e si accende il led frontale; una interruzione dell alimentazione chiude il contatto il contatto in uscita tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva); controllo dell intensità di corrente senza memorizzazione del guasto (selettore memo posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8 quando l intensità di corrente raggiunge la soglia prefissata ( il valore di isteresi) per riavviare il carico senza pericoli; controllo dell intensità di corrente con memorizzazione del guasto (selettore memo posizionato su O): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché non viene effettuato un reset per azione manuale sul selettore memo. 24

25 Regolazione % seuil threshold seuil threshold > Ir R Stop R stop 5% hyst. 23 V,s tempo a OFF memo % seuil threshold seuil threshold Ir < R Stop R stop Dopo avere correttamente collegato il relé in funzione della corrente nominale dell installazione, effettuare le regolazioni nell ordine indicato: posizionare il potenziometro seuil (%) threshold su % (>Ir) o % (<Ir) ruotare lentamente il potenziometro seuil (%) threshold fino al raggiungimento della soglia di guasto del relè (led rosso acceso) selezionare un valore di seuil (%) threshold leggermente superiore a questa soglia in funzione delle vostre esigenze (led rosso spento) regolare l isteresi dal 5% al 5% della soglia di corrente preselezionata su seuil (%) threshold utilizzando il potenziometro hyst. regolare la temporizzazione, da,s a s, utilizzando il potenziometro t(s) selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore memo su O o OFF. seuil threshold R seuil threshold R hyst. 5% Ir 5% Ir t (s), s s memo OFF memo O 25

26 Relé di controllo tensione RCU Collegamento Diagrammi di controllo della tensione memo > Ur R 23 V soglia a I Ur R L t P = 3 VA t 23 V 5/6 Hz V - V z OFF A (cos = ) 25 V isteresi 5 V - 5 V z V I Ur 6 v memo t memo Reset memo O OFF t O Impiego Il relé RCU è destinato: a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti a variazioni di tensione (rete instabile) rispetto ad una tensione prefissata a disinserire il carico di una batteria se la tensione di quest ultima scende al di sotto di una soglia prefissata ad inserire un gruppo elettrogeno, se si verifica un abbassamento o una interruzione della tensione di alimentazione; questo relè è particolarmente indicato per: assicurare una continuità di servizio proteggere dei motori: - viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. Collegamento Il relé RCU si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore; in funzione della tensione nominale (Un) dell impianto utilizzare i morsetti: 3 e 5: V 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 5 5 V in caso di guasto, il relé RCU può agire su: un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa il contattore di comando del motore l interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (M): morsetti 4 e 8. < Ur 23 V soglia a I Ur R R R R R R R isteresi t t R R R R R R R 23 V I Ur R R t R R R R t R R Funzionamento Il relé RCU rileva le variazioni di tensione rispetto ad una soglia prefissata; in funzione della posizione del selettore Ur, il relé RCU può rilevare un innalzamento o un abbassamento di tensione; quando la tensione (di cresta) supera la soglia di tensione prefissata sul potenziometro seuil (%) threshold, il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led frontale si accende; quando si ha una interruzione dell alimentazione, il contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva); controllo della tensione senza memorizzazione del guasto (selettore memo posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8 quando la tensione raggiunge la soglia prefissata ( il valore di isteresi) per riavviare il carico senza pericoli; controllo della tensione con memorizzazione del guasto (selettore memo posizionato su O): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché non viene effettuato un reset per azione manuale sul selettore memo. 26

27 % seuil threshold seuil threshold > Ir R Stop R stop 5% hyst. 23 V,s tempo a OFF memo % seuil threshold seuil threshold Ir < R Stop R stop Regolazione Dopo aver collegato correttamente il relé in funzione della tensione nominale dell impianto effettuare le regolazioni come indicato: posizionare il potenziometro seuil (%) threshold su % (>Ur) o su % (<Ur) ruotare lentamente il potenziometro seuil (%) threshold fino al raggiungimento della soglia di guasto del relè (led rosso acceso) selezionare un valore di Ur leggermente superiore a questa soglia in funzione delle vostre esigenze regolare l isteresi dal 5% al 5% della soglia di tensione preselezionata su seuil (%) threshold utilizzando il potenziometro hyst. regolare la temporizzazione, da,s a s, utilizzando il potenziometro t(s) selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore memo su O o OFF. seuil threshold R seuil threshold R hyst. 5% Ir 5% Ir t (s), s s memo OFF memo O 27

28 Relé di controllo fasi RCP Collegamento Diagramma di controllo fase Impiego Il relé RCP è destinato a proteggere le apparecchiature trifasi contro gli effetti dovuti a: mancanza di fase sequenza non corretta delle fasi tasso di squilibrio inaccettabile tra le 3 tensioni questo relé è particolarmente indicato per la protezione di circuiti di alimentazione di motori trifasi contro: squilibri delle fasi inversione del senso di rotazione viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. Collegamento Il relé RCP si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte misura) o del motore da sorvegliare; in caso di guasto, il relé RCP può agire su: un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa il contattore di comando del motore l interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (M): morsetti 4 e 8. L Un L Un-5% L2 L3 Un L3 L t t t t t R R R R R R R R R R t = 3 ms Funzionamento Controllo delle fasi (vedi diagramma): alla messa in servizio, quando l ordine di successione delle fasi è corretto e le 3 fasi sono presenti, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8 il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6 e si accende il led rosso quando si ha: - mancanza di una fase - rigenerazione di una delle fase, fino al 95% del suo valore, attraverso un motore - sequenza non corretta delle fasi - interruzione dell alimentazione controllo dello squilibrio delle tre tensioni: quando il tasso di squilibrio delle tensioni è inferiore al valore prefissato sul potenziometro asym (%), il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8 quando il tasso di squilibrio delle tensioni è superiore al valore prefissato, il contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led rosso si accende. Regolazione Dopo aver collegato correttamente il relé, effettuare la regolazione del tasso di squilibrio accettabile tra le tensioni. La regolazione può essere effettuata tra 5% e 25% della tensione nominale Un utilizzando il potenziometro asym. (%). 28

29 Scelta e installazione degli SPD Impianto senza LPS esterno Scelta preliminare Se l impianto BT non è dotato di un parafulmine è possibile proteggerlo dalle sovratensioni indotte sugli impianti interni utilizzando uno o più SPD in classe di prova II. Le tabelle sottostanti permettono di stabilire quale limitatore Merlin Gerin installare per i settori residenziale e terziario/industriale: csettore residenziale: la scelta è fatta in funzione dell ambiente di installazione e dell esposizione della zona al rischio caduta fulmini; csettore terziario/industriale: la scelta è fatta sulla base della continuità di servizio richiesta, delle eventuali perdite economiche conseguenti all evento di fulminazione e dell esposizione della zona al rischio caduta fulmini. g i,5,5 < g <,6 g u,6 Fig. - Frequenza di fulminazione (g) I valori medi della frequenza di fulminazione per unità di superficie nelle varie zone d Italia sono desumibili dalla Fig.. Residenziale ambiente di installazione urbano rurale frequenza di fulminazione,5 <,5 < (g) i,5 g u,6 i,5 g u,6 <,6 <,6 In (ka) protezione di testa 5* tipo SPD PF3 PF5 PF5 PF5 PF5 PF3r PF65r PRD5 PRD5 PRD5 PRD5 PRD4 PRD65r PRD4r Villa Ambiente domestico In (ka) protezione fine se: 2 2 Up troppo alta e/o l2 u 3 m tipo SPD Up =,5 kv PF8 PF8 Up =,2 kv PRD8 PRD8 (*) Consigliato Tab. - Scelta SPD in settore residenziale Terziario/industriale continuità di servizio richiesta non necessaria parziale obbligatoria perdite economiche ridotte elevate molto elevate frequenza di fulminazione (g),5 <,5 <,5 < i,5 g u,6 i,5 g u,6 i,5 g u,6 <,6 <,6 <,6 In (ka) protezione di testa tipo SPD PF3 PF3 PF3 PF5 PF5 PF3r PF5 PF3r PF65r PF3r PF65r PF65r PRD5 PRD5 PRD4 PRD5 PRD4 PRD65r PRD4 PRD65r PRD65r PRD4r PRD4r PRD4r In (ka) protezione fine se: Up troppo alta e/o l2 u 3 m tipo SPD Up =,5 kv PF8 PF8 PF8 PF8 PF8 PF8 Tab. 2 - Scelta SPD in settore terziario/industriale Up =,2 kv PRD8 PRD8 PRD8 PRD8 PRD8 PRD8 Centro direzionale Interno di fabbrica, linea di montaggio Interno uffici 29

30 Scelta e installazione degli SPD Impianto senza LPS esterno Il dispositivo di protezione di testa (SPD) è dimensionato per scaricare le correnti di fulmine all origine dell impianto; tuttavia è opportuno verificare due condizioni che potrebbero richiedere l installazione di un secondo limitatore (SPD2) in cascata al primo come protezione fine: Fig. 2 - U p > U tenuta SPD Up: 2 kv I m UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv U p > U tenuta Se il livello di protezione Up è troppo elevato rispetto alla tensione di tenuta ad impulso Utenuta delle apparecchiature da proteggere (Fig. 2) è necessario installare un SPD2 di protezione fine nelle vicinanze degli utilizzatori; questo per abbassare la tensione e renderla compatibile con le caratteristiche degli utilizzatori. In tal caso è importante rispettare le regole di coordinamento tra gli SPD in cascata onde evitare che attraverso l SPD2 passino valori di corrente maggiori di quelli che lo stesso può sopportare, a causa della sua maggiore capacità di scaricare la corrente verso terra. Per poter ottenere un adeguato coordinamento si deve quindi considerare un elemento di disaccoppiamento, un induttanza installata specificamente a questo scopo oppure l induttanza stessa dei conduttori dell impianto, che farà abbassare i parametri elettrici (di corrente e tensione) a valori inferiori o uguali rispetto a quelli dichiarati per l SPD2. SPD Up: 2 kv Fig. 3 - U p > U tenuta e I m I m UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv SPD2 Up:,2 kv Una distanza circuitale l di almeno m è sufficiente a garantire il coordinamento fra tutti i limitatori di classe di prova II Merlin Gerin (Fig. 3). Se la distanza l tra i due SPD è inferiore a m (ad esempio SPD e SPD2 installati all interno dello stesso quadro) è necessario inserire in serie su ogni fase l induttanza di disaccoppiamento L4A (Fig. 4). l 2 3 m Se gli utilizzatori sensibili sono distanti più di 3 m dal dispositivo di protezione di testa (Fig. 5), è necessario installare un SPD2 di protezione fine in prossimità degli utilizzatori (Fig. 6). In questo caso il coordinamento è assicurato dalla distanza circuitale tra i due SPD e quindi non bisogna installare l induttanza di disaccoppiamento L4A. L4 A UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv SPD Up: 2 kv SPD2 Up:,2 kv Fig. 4 - U p > U tenuta e I < m I 2 3 m SPD UTILIZZATORE UTILIZZATORE SPD SPD2 Fig. 5 - I 2 3 m Fig. 6 - I 2 3 m (2 SPD in cascata) 22

31 Regime di neutro La scelta e l installazione degli SPD è differente a seconda del tipo di collegamento a terra (regime di neutro). In particolare la necessità di provvedere alla protezione dalle sovratensioni di modo comune (MC) o modo differenziale (MD) è differente. A tal proposito si consideri la Tab. 3, tratta dalla Guida CEI 8-8, nella quale è evidenziato tra quali conduttori dell impianto elettrico è necessario provvedere alla protezione dalle sovratensioni per i differenti sistemi di messa a terra del neutro. Fig. 7 - Collegamento in sistema TT monofase Sistema di messa a terra TT T-S T-C IT neutro IT neutro non del neutro distribuito distribuito Modo di protezione MD fase/ neutro isolato Si Si Si MD fase/ fase Si Si Si Si MC fase/ EBB Si Si Si Si MC neutro isolato/ EBB Si Si Si Tab. 3 - Protezione dalle sovratensioni richiesta per i differenti sistemi di messa a terra del neutro La Tab. 4 indica nella pratica quale modo di protezione è necessario garantire e quale tipo di limitatore in classe di prova II Merlin Gerin bisogna installare a seconda del regime di neutro. Fig. 8 - Collegamento in sistema T-S trifase. presa di terra del neutro BT 2. quadro elettrico 3. interruttore di distacco 4. apparecchio utilizzatore o dispositivo da proteggere 5. EBB 6.interruttore differenziale Sistema di messa a terra TT T-S T-C IT neutro IT neutro non del neutro distribuito distribuito SPD con cartuccia estraibile PRD PRD MC P+* Uc = 275 V MC 3P+* 3P+* Uc = 44 V MC / MD P+ P+ P+ Uc = 44 / 275 V 3P+ 3P+ 3P+ SPD monoblocco PF PF 3-65 MC P+ P+ P+ Uc = 44 V 3P+ 3P+ 3P+ PF 8-5 MC / MD P+ P+ P+ Uc = 44 / 275 V 3P+ 3P+ 3P+ (*) on cablare il polo di neutro Tab. 4 - Protezioni da garantire per i differenti sistemi di messa a terra del neutro A titolo esemplificativo si considerino gli esempi di installazione relativi ai sistemi maggiormente realizzati in Italia: il sistema TT monofase (Fig. 7) e il sistema T-S trifase (Fig. 8). 22

32 Scelta e installazione degli SPD Impianto con LPS esterno Fig. 9 - U p > U tenuta SPD Up: 4 kv I 5 m UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv Scelta preliminare La presenza di un parafulmine sull edificio o nel raggio di 5 m può provocare sia scariche pericolose per fulminazione diretta della struttura o delle linee elettriche esterne, sia sovratensioni pericolose sugli impianti interni per fulminazione diretta della struttura. In questi casi è necessario installare all origine dell impianto un SPD in classe di prova I tipo PRF, dotato di una capacità di scarica molto elevata (Iimp = 6 ka). Questo SPD proteggerà il sistema anche rispetto ad eventuali sovratensioni sugli impianti interni per fulminazione indiretta delle linee elettriche BT esterne. U p > U tenuta La tensione limitata Up del PRF è di 4 kv (Fig. 9); dato il suo valore elevato, risulta indispensabile aggiungere in cascata al PRF un limitatore in classe di prova II (PF3 o PRD4) in modo da portare il valore della tensione limitata Up a livelli compatibili con la tensione di tenuta ad impulso Utenuta delle apparecchiature dell impianto BT. Per avere il coordinamento tra i due SPD in cascata, indispensabile ad evitare che attraverso l SPD2 passino valori di corrente eccessivi, è sufficiente una distanza circuitale l di almeno 5 m (Fig. ). Se la distanza l tra i due SPD è inferiore a 5 m (ad esempio SPD e SPD2 installati all interno dello stesso quadro) è necessario inserire in serie su ogni fase l induttanza di disaccoppiamento L4A (Fig. ). l 2 3 m SPD Up: 4 kv Fig. - U p > U tenuta e I 5 m I 5 m SPD2 Up:,2 kv Se gli utilizzatori sensibili sono distanti più di 3 m dal dispositivo di protezione in classe di prova II (Fig. 2), è necessario installare un SPD3 di protezione fine (PF8 o PRD8) in prossimità degli utilizzatori. Il coordinamento tra l SPD2 e l SPD3 è assicurato dalla distanza circuitale tra gli stessi. Regime di neutro ella Tab. 5 è riportato il numero di SPD tipo PRF che è necessario installare a seconda del regime di neutro dell impianto nel caso di rete monofase o trifase. Per quanto riguarda il tipo di protezione (MC o MD) è importante considerare che il PRF è unipolare e ha una Uc di 255 V. L4 A SPD Up: 4 kv UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv SPD2 Up:,2 kv Sistema di messa a terra del neutro TT T-S T-C SPD monoblocco PRF PRF monofase 2xP 2xP trifase 4xP 4xP 3xP Tab. 5 - umero di PRF neccessari per sistemi TT, T-S e T-C Fig. - U p > U tenuta e I < 5 m I 2 3 m L4 A UTILIZZATORE Utenuta:,5 kv SPD Up: 4 kv SPD2 Up:,2 kv SPD3 Fig. 2 - I 2 3 m (3 SPD in cascata) 222

33 Scelta e installazione degli SPD Accorgimenti per impianti con e senza LPS esterno Sia nel caso di impianto senza LPS esterno che di impianto con LPS esterno, è indispensabile considerare due ulteriori aspetti per la scelta definitiva e l installazione dell SPD: la protezione degli SPD e la regola dei 5 cm. spia di fine vita elemento di protezione segnalazione a distanza sganciatore termico Fig. 3 - Schema di principio di un limitatore con uno sganciatore termico Dispositivo di distacco PRF fusibile interruttore Iimp: 6 ka 25 A max gl Compact S6H (22 x 58) con TM25D max Tab. 6 - Protezione contro correnti di cto. cto. per SPD classe I Dispositivo di distacco Tipo di SPD tipo calibro curva PF65r, PRD65r C6 5 C PF3, PF3r, C6 2 C PRD4, PRD4r PF5, PRD5 C6 2 C PF8, PRD8 C6 2 C Tab. 7 - Protezione contro correnti di cto. cto. per SPD classe II Interruttore magnetotermico differenziale di tipo selettivo S Protezione degli SPD I tipi di protezione che devono essere assicurati impiegando uno scaricatore sono tre: cla protezione interna contro l invecchiamento dei componenti I limitatori di sovratensione in classe di prova II Merlin Gerin sono provvisti di un dispositivo di disconnessione interno (protezione termica) che li esclude dal sistema al naturale fine vita dell SPD (Fig. 3). È possibile associare agli SPD una segnalazione di riserva di funzionamento (limitatore prossimo al fine vita) e una segnalazione di fine vita; entrambe le segnalazioni possono essere fatte o con spia sul fronte dell apparecchio o con contatto riportato a distanza. ella parte di Scelta Codici del presente documento sono evidenziate le diverse possibilità offerte dalle gamme PRD e PF. La stessa propone inoltre le caratteristiche degli ausiliari di segnalazione a distanza EM/RM. cla protezione esterna contro le correnti di cto. cto. È necessaria in caso di guasto dell SPD, ad esempio per scariche di valori superiori a quelli sopportabili dallo stesso, o in caso di cto. cto nel ramo del limitatore. elle Tabb. 6 e 7 sono riportate le protezioni da utilizzare rispettivamente per i limitatori in classe di prova I e II Merlin Gerin. Si consideri che il potere di interruzione della protezione deve essere almeno superiore alla corrente di cto. cto. presunta nel punto di installazione dell SPD e che ogni conduttore attivo deve essere protetto (ad esempio un limitatore P+ deve essere associato ad un interruttore automatico con due poli protetti). cla protezione contro i contatti indiretti egli impianti con protezione differenziale generale è consigliabile installare il limitatore di sovratensione a monte del differenziale. Tuttavia non sempre è possibile intervenire sull impianto a questo livello per limiti imposti dall ente distributore. È allora necessario prevedere l impiego di differenziali di tipo selettivo in modo che durante la scarica a terra delle sovracorrenti da parte dell SPD non si verifichino sganci intempestivi del dispositivo di protezione (Fig. 4); in alternativa è possibile utilizzare un interruttore automatico non differenziale come dispositivo di protezione generale e, immediatamente a valle, installare un interruttore differenziale (Fig. 5). Per garantire la continuità di servizio dei circuiti prioritari e nel contempo assicurare la sicurezza in caso di perturbazioni atmosferiche è consigliabile adottare la configurazione di Fig. 6: limitatore di sovratensione per proteggere gli utilizzatori sensibili contro le sovratensioni, dispositivo differenziale tipo si selettivo a monte per assicurare una selettività differenziale totale e dispositivo differenziale 3 ma tipo si installato a protezione degli utilizzatori prioritari. Interruttore magnetotermico SPD Interruttore magnetotermico differenziale ad alta sensibilit Interruttore magnetotermico differenziale di tipo "si" selettivo S UTILIZZATORI Fig. 4 - Protezione contro i contatti indiretti (es. ) Interruttore magnetotermico Interruttore magnetotermico SPD Interruttore differenziale ID tipo "si" 3 ma Interruttore differenziale ID 3 ma Interruttore magnetotermico differenziale Interruttore differenziale ID SPD UTILIZZATORI UTILIZZATORI Fig. 5 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 2) Fig. 6 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 3) 223

34 TRC 642 MERLIGERI multi 9 I L/B Guida di installazione SPD per reti di comunicazione Regola dei 5 cm Durante il passaggio della corrente nominale di scarica o della corrente ad impulso nell SPD, tra i conduttori dell impiato BT e la barra di equipotenzializzazione (EBB) si localizza una differenza di potenziale. Questa dipende dal livello di protezione dell SPD (Up) e dalle cadute di tensione induttive nei collegamenti dell SPD e negli eventuali dispositivi di protezione. e consegue che il livello di protezione effettivo (Uprot secondo la definizione della Guida CEI 8-8) offerto agli apparecchi utilizzatori sensibili è superiore ad Up di un valore legato fondamentalmente alla lunghezza dei conduttori di collegamento. Per evitare che si abbia una Uprot maggiore della tensione di tenuta agli impulsi Utenuta è importante che le connessioni siano le più corte possibili. In generale è consigliabile non superare i 5 cm (Fig. 7). morsettiera di ripartizione fase/neutro protezione delle apparecchiature L< 5 cm 35 PRC F 246 linea telefonica E GB Fig. 7 - Regola dei 5 cm morsettiera di terra intermedia massa dell'apparecchiatura morsettiera di terra principale conduttore di terra SPD per reti di comunicazione L offerta Merlin Gerin per le reti di comunicazione è rappresentata dai limitatori PRC e PRI. I limitatori PRC realizzano la protezione delle apparecchiature connesse ad una rete telefonica di tipo analogico: telefoni, segreterie, modem, fax, ecc. I limitatori PRI realizzano la protezione delle apparecchiature sensibili collegate alle reti informatiche. Fig. 8 - Collegamento PRC rete L L2 35 PRI 246 Fig. 9 - Collegamento PRI I I2 alimentazione utenze Sia PRC che PRI si installano direttamente in serie alla linea telefonica (Figg. 8 e 9) e per isolarli all esaurimento della capacità di scarica (fine vita) bisogna utilizzare un interruttore non automatico I. Tipo di rete PRC PRI 2 48 V PRI 6 V telefonica analogica 3 Hz RTC linee speciali 24 V linee speciali modem con banda base 63 kbit/s informatica prese di corrente 2 V prese di corrente 2 48 V RS 232 (2 V) RS 485 (2 V) prese di corrente 6 V RS 422 (6 V) RS 423 (6 V) alimentazione utilizzatori 2 48 V utilizzatori TBT, centraline allarmi, ecc. Tab. 8 - Scelta in funzione della rete 224

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