Le difficolta organizzative

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1 Le difficolta organizzative L Associazione deve fare i conti con un importante crisi organizzativa: Nonostante i notevoli successi che l Associazione sta ottenendo, nella sua attività di produzione dei Libri Digitali Parlati, per le scuole e per la Biblioteca di narrativa, e nella sua attività di comunicazione (pure solo agli inizi). Nonostante il generale consenso che suscita, e il giudizio di grande valore sulla sua attività, e nonostante le prospettive che così si aprono davanti, in collaborazione con nuove e importanti alleanze. Nonostante questi successi e questo consenso, l Associazione non è ancora riuscita a trovare al proprio interno, o comunque ad attivare, risorse sufficienti a fare fronte nel lungo termine ai crescenti impegni, e deve quindi porsi questo obiettivo nel prossimo futuro. Successi e consenso devono ora dare la spinta per andare oltre, e trovare delle soluzioni, anche innovative, a questa impasse. Mobilitando le risorse interne, cercando risorse all esterno, anche trovando modo di finanziare alcune attività. L assemblea di aprile 2015 aveva disegnato una bozza di schema organizzativo, punto di partenza e insieme progetto di funzionamento dell Associazione: Lo schema era orientato Alle problematiche di Direzione, attraverso la definizione di un Consiglio direttivo forte e numeroso, aiutato da un gruppo di persone (il consiglio direttivo allargato) che assumesse nel tempo maggior livello di partecipazione e di responsabilità Pagina 1

2 Alle problematiche di Organizzazione delle letture, attraverso un processo, in fieri, di delega delle attività di coordinamento, creando un gruppo di Tutor di secondo livello, per distribuire su tante persone questo carico di lavoro. Sullo sfondo erano rimaste le problematiche di sviluppo, (Facebook, Progetto Editoriale, Comunicazione e Biblioteche, che erano solo indicate come aree di intervento, ma con poche soluzioni e risorse (Patrizia Palla, Maria Luisa Carlini). Pagina 2

3 [Digitare il testo] Oggi dobbiamo dire con chiarezza che 1. Questo progetto in gran parte non si è realizzato. La sua mancata realizzazione è causa della presente fragilità organizzativa. 2. L Associazione ha ugualmente tenuto, ha lavorato bene, e ha garantito con dedizione e sacrifico, impegno e fedeltà di alcune persone, e il forte contributo di tutti nell impegno di lettura i risultati ottenuti. 3. Potrebbe andare in crisi, se non interveniamo a creare nuovo sostegno e nuova linfa vitale. cod. fiscale Iscriz. Registro Regionale Ass. di Volontariato CL-GE Tel.: adovgenova@libero.it Sito internet: adovgenova.com Pagina 3

4 Il consiglio direttivo allargato non ha funzionato, e di fatto ha cessato di esistere. Nenssi Loddo, una delle colonne portanti, ha lasciato, per altri impegni il suo posto in consiglio e i suoi lettori. L area facebook, senza chi la gestisca, ha smesso di esistere. Una parte dei coordinatori in pectore, non solo non ha nel tempo preso in carico altri lettori, ma ha smesso di coordinare qualcuno. La situazione attuale è quella riportata nello schema seguente: L organizzazione regge su 4 pilastri. Rocco, Chantal, Marina, e Marialuisa. Pagina 4

5 A Chantal fanno riferimento 32 persone di cui 5 non attive, e, in questo momento, (Elena Bergaglio è in maternità) solo 5 gestite da tutor di secondo livello. Ha espresso il desiderio di non presentare la sua candidatura al prossimo Consiglio. Marina ha ridotto il numero dei suoi lettori, (ora gli attivi sono 12, tutti gestiti in prima persona), e non presenterà la sua candidatura al prossimo Consiglio. Maria Luisa è bravissima, è un punto di riferimento, non so come faremmo senza di lei: da lei dipende la scelta dei nuovi libri da leggere. Si è presa in carico i ragazzini di prima media (leggeranno un libro), attività molto impegnativa e bellissima, ma laterale rispetto al nostro lavoro principale. Claudia e Luana sono delle rocce, ma hanno impegni di lavoro che non facilitano un maggiore contributo. Le uniche altre due persone che hanno manifestato ad oggi la disponibilità ad assumere degli impegni sono Sara e Franco. Enzo aveva dato disponibilità ad offrire risorse e competenze su un progetto di comunicazione specifico, a cui per ora non siamo in grado di corrispondere. Altri forse si sono offerti, ma non abbiamo saputo ascoltarli e vederli. E ora di farlo. Si va così creando un eccesso di concentrazione di lavoro, di persone, e di ruoli sulla mia persona. A me fanno riferimento 59 persone su 107, di cui solo 3 gestite da Claudia. Non a caso 12 sono entrati in sonno, e 12 non riescono a partire, è un chiaro segno di una difficoltà. Io quasi da solo (mi dà una mano Alberto de Paulis) ho in carico l Editing dei nuovi libri da leggere, che serve ad alimentare le letture da fare. Questo crea un grande lavoro da smaltire day by day, che mi è di ostacolo a svolgere gli altri compiti, in cui ad oggi sono solo: le attività di Gestione dell Associazione e la attività di Comunicazione con l esterno. Pagina 5

6 Io posso reggere, chi sostiene con me l associazione continuerà comunque a farlo, ma questo stato di cose non è buono in prospettiva. Se ne può uscire: Da un lato con un grande appello alla mobilitazione da rivolgere con chiarezza nell immediato futuro a tutti i nostri volontari. Per trovare chi sia disposto ad assumersi delle responsabilità, e dei ruoli nel coordinamento, o nella gestione o nella comunicazione, ed entrare in Consiglio direttivo. Dall altro occorre forse prendere atto che, oltre un certo livello di sviluppo, al crescere deli impegni, un Organizzazione di volontariato non può reggere solo su volontari. Alcuni compiti, che per loro natura non trovano volontari disposti ad assumerli, devono essere affidati a risorse esterne. Questo crea un problema di risorse finanziarie, e quindi di ricerca di sponsor, non insuperabile, se quello che facciamo è davvero importante. Sono certo che, su entrambi i piani, riusciremo ad andare oltre l ostacolo. Pagina 6