CONCETTI DI ERGONOMIA

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1 CONCETTI DI ERGONOMIA

2 SIGNIFICATO Il termine ERGONOMIA deriva dal greco ERGON = opera, lavoro + NOMOS = norma, legge. Possiamo affermare quindi che il significato del termine ERGONOMIA è : Quella disciplina che si occupa del rapporto uomo/macchina, preoccupandosi di suggerire un approccio che tratta aspetti tecnici, organizzativi fisiologici, cognitivi, relazionali e psicologici di interazione tra lavoro umano ed ambiente-lavoro.

3 QUANDO SI APPLICA L ERGONOMIA FASE DI PROCESSO FASE DI PRODOTTO

4 Perché praticare l Ergonomia? Per rispettare precisi obblighi di legge Per applicare norme tecniche nazionali, europee ed internazionali Per prevenire effetti patologici a carico delle strutture biomeccaniche dell operatore Per migliorare la qualità del prodotto

5 Quando praticarla? ISO 6385

6 ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI IN ITALIA PROGETTAZIONE INDUSTRIALIZZAZIONE PROCESSO NORME TECNICHE DI PROGETTAZIONE PREVENZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO CORRETTA PROGETTAZIONE DEI POSTI DI LAVORO CORRETTA APPLICAZIONE DEI METODI ERGONOMICI RISPONDENZA AI REQUISITI DI LEGGE (D. Lgs. 81/08)

7 NORME TECNICHE di riferimento NORMA ARGOMENTO UNI EN Sicurezza del macchinario - Misure del corpo umano UNI EN UNI EN Sicurezza del macchinario - Misure del corpo umano Sicurezza del macchinario - Misure del corpo umano. Dati antropometrici. UNI EN Sicurezza del macchinario - Principi ergonomici di progettazione e principi generali. UNI EN Sicurezza del macchinario - Principi ergonomici di progettazione Parte 2: - Interazioni tra la progettazione del macchinario e i compiti lavorativi. UNI EN 981 UNI EN UNI EN UNI EN UNI EN UNI EN ISO 7250 Sicurezza del macchinario - Sistemi di segnali di pericolo e di informazione uditivi e visivi. Sicurezza del macchinario - Prestazione fisica umana Sicurezza del macchinario - Prestazione fisica umana - Parte 2: Movimentazione manuale di macchinario e di parti componenti il macchinario Sicurezza del macchinario - Prestazione fisica umana Parte 3: Limiti di forza raccomandati per l'utilizzo del macchinario Sicurezza del macchinario - Prestazione fisica umana - Parte 4: Valutazione delle posture e dei movimenti lavorativi in relazione al macchinario Misurazioni di base del corpo umano per la progettazione tecnologica.

8 METODI ERGONOMICI 1/3 NORME TECNICHE EN ISO ANALISI ERGONOMICHE POSTURE METODO ERGONOMICO OWAS EN ISO FORZE RULA EAWS EN ISO /2 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI NIOSH - SNOOK & CIRIELLO EN ISO ARTI SUPERIORI OCRA

9 METODI ERGONOMICI 2/3 PRINCIPI GENERALI POSTURE UNI EN ISO 6385 UNI EN ISO UNI EN ISO PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO FORZE UNI EN UNI EN Movimentazione manuale di carichi UNI ISO (oltre 3 kg) UNI ISO Manipolazione di bassi carichi (meno di 3 kg) ad alta frequenza UNI EN UNI ISO Nota: la norma UNI EN 1005 è una norma rivolta ai progettisti

10 METODI ERGONOMICI 3/3 Prevenire effetti patologici per i lavoratori Attività che riguardano le Patologie Muscolo-Scheletriche Attività con movimentazione manuale di carichi (MMC) Attività con sforzi statici Attività con gesti e sforzi ripetuti (bassi carichi e alta ripetitività) Attività che espongono a vibrazioni Malattie professionali Dette anche tecnopatie, sono le patologie che un lavoratore può contrarre in presenza di fattori di rischio, come quello ergonomico (es. tendinopatie, tunnel carpale, disturbi rachide-cervicale, discopatie) Fattori di rischio riconosciuti Sforzi Postura Ripetitività Recupero

11 Il metodo EAWS Fornisce la valutazione di carichi ergonomici su: CORPO INTERO ARTI SUPERIORI Posture di lavoro (carico statico) Azioni di forza/impulsi Movimentazione manuale di carichi Movimenti ripetuti degli arti superiori Per ogni postazione di lavoro viene effettuata la valutazione ergonomica del Sovraccarico Biomeccanico dell intero corpo oltre che delle condizioni di lavoro degli addetti in relazione alle operazioni e/o cicli. In funzione del valore dell indice calcolato viene fornita una valutazione semaforica (verde, giallo, rosso) come richiesto dalla direttiva macchine (98/37/EU).

12 Movimentazione Manuale dei Carichi 1/4 Gli articoli dal 167 al 171 e l allegato XXXIII del D. Lgs. 81/08, elencano una serie di obblighi (valutazione, informazione, formazione, ecc.) di sanzioni e di considerazioni tecniche in merito alla valutazione della movimentazione manuale dei carichi. L ultimo punto dell Allegato XXXIII del D. Lgs. 81/08 recita : Le norme tecniche della serie ISO relative alle attività di movimentazione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste all articolo 152, comma 3.

13 Movimentazione Manuale dei Carichi 2/4 ISO Movimentazione manuale dei carichi Parte 1: Sollevamento e spostamento (riconducibile al metodo NIOSH). Con l applicazione del metodo NIOSH vengono aboliti i limiti di 30 kg per gli uomini e 20 kg per le donne identificati nel D. Lgs. 626/94. Il peso massimo consentito (in condizioni ottimali psico-fisiche) è di : 25 kg per gli uomini 20 kg per le donne.

14 Movimentazione Manuale dei Carichi 3/4 ISO Movimentazione manuale dei carichi Parte 2: Spinta e traino (approccio al metodo Snook & Ciriello) La norma specifica dei valori guida per le azioni di spinta e di traino da parte di tutto il corpo, offrendo in tal modo le linee guida per la valutazione dei fattori di rischio ritenuti rilevanti e permettendo la valutazione dei relativi rischi per la salute dei lavoratori.

15 Movimentazione Manuale dei Carichi 4/4 ISO Movimentazione manuale dei carichi Parte 3: Movimentazione di piccoli carichi con elevata frequenza (metodo OCRA) in modo sintetico i 3 metodi oggetti delle 3 parti della norma:

16 METODO NIOSH 1/12 Il metodo NIOSH determina, per ogni azione, il cosiddetto limite di peso raccomandato Attraverso un equazione che parte da un massimo peso ideale sollevabile in condizioni ideali (CP), considera l eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi come appositi fattori di demoltiplicazione. CP x A x B x C x D x E x F = PESO LIMITE RACCOMANDATO Il NIOSH, parte da un peso ideale di 23 kg valido per entrambi i sessi. Ciascun fattore sfavorevole e pertanto demoltiplicativo assume un valore variabile tra 0 ed 1.

17 METODO NIOSH 2/12 Quando l elemento di rischio potenziale corrisponde ad una condizione ottimale, il relativo fattore assumerà il valore di 1 (ciò non comporterà alcun decremento del peso ideale iniziale). Quando l elemento di rischio potenziale riscontrerà una condizione sfavorevole, il relativo fattore assumerà un valore inferiore a 1 (ciò comporterà un decremento del peso ideale iniziale).

18 METODO NIOSH 3/12 Ai fini di snellire la procedura di valutazione del rischio vengono considerate tutte le attività che comportano movimentazione manuale dei carichi richiedenti anche solamente un discreto impegno fisico, purché le attività di movimentazione non siano casuali e/o sporadiche. La rilevazione delle attività dei lavoratori esposti al rischio viene condotta mediante la compilazione di 5 schede compilate da personale con specifica formazione. Le schede compilate producono il calcolo dell indice di esposizione di ogni operazione di movimentazione, nonché un indice di rischio integrante i fattori di carico, di dotazioni, di ergonomia ambientale e di formazione.

19 METODO NIOSH 4/12 In pratica la movimentazione da analizzare fornisce in virtù di alcune caratteristiche come ad esempio quelle ergonomiche dei fattori demoltiplicatori con la quale può essere ridotto il peso massimo movimentabile fino a fornire il peso limite raccomandato. Tale peso servirà da riferimento (denominatore) nel rapporto con il peso effettivamente sollevato per calcolare il rischio connesso di quella attività di movimentazione.

20 METODO NIOSH 5/12 Va sempre ricordato che la procedura di calcolo di seguito esposta dei limiti di peso raccomandato, è applicabile quando ricorrono le seguenti condizioni : 1. Sollevamento di carico svolto in posizioni in piedi in spazi non ristretti 2. Sollevamento di carichi eseguito con entrambe le mani. 3. Altre attività di movimentazione (spingere, tirare, ecc.) minimali. 4. Gesti di sollevamento eseguiti non in modo brusco. 5. Adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento (Coeff. Statico > 0,4). 6. Carico non eccessivamente freddo, caldo, instabile, non sporco, ecc. 7. Condizioni microclimatiche non sfavorevoli.

21 METODO NIOSH 6/12 Per una corretta applicazione del metodo evidenziamo alcuni suggerimenti di carattere operativo ed applicativo sui singoli fattori presenti nella formula di seguito riportata. Calcolo del peso limite raccomandato : E sufficiente stimare il peso limite raccomandato all origine o alla destinazione dei sollevamenti selezionando tra le due quella più sovraccaricante. Nel dubbio è opportuno calcolare il peso limite raccomandato sia all origine, sia alla destinazione e valutare il gesto con il peso limite più basso fra i due.

22 METODO NIOSH 7/12 Stima del fattore altezza (A) : L altezza da terra delle mani è misurata verticalmente dal piano di appoggio dei piedi al punto di mezzo tra la presa delle mani. Gli estremi di tale altezza sono dati dal livello dei suolo e dall altezza massima di sollevamento (pari a 175 cm). Il livello ottimale con A = 1 è per un altezza verticale di 75 cm.

23 METODO NIOSH 8/12 Stima del fattore dislocazione verticale (B) E data dallo spostamento verticale delle mani durante il sollevamento; essa può essere misurata come la differenza dei valore di altezza delle mani fra la destinazione e l inizio del sollevamento. Nel caso in cui un oggetto debba superare un ostacolo, la dislocazione verticale sarà data dalla differenza tra l altezza dell ostacolo e l altezza delle mani all inizio dei sollevamento (ad es. collocare un oggetto sul fondo di una gabbia con pareti alte 100 cm; altezza mani = 20 cm, dislocazione verticale = = 80 cm). La minima distanza B considerata e di 25 cm B =1 Se la distanza verticale è maggiore di 170 cm B = 0.

24 METODO NIOSH 9/12 Stima del fattore orizzontale (C) La distanza orizzontale (C) e misurata dalla linea congiungente i malleoli interni al punto di mezzo tra la presa delle mani (proiettata sul terreno). Se la distanza orizzontale e inferiore a 25 cm. considerare comunque il valore di 25 C = 1 Se la distanza orizzontale e superiore a 63 cm. C = 0

25 METODO NIOSH 10/12 Stima del fattore dislocazione angolare (D) L angolo di asimmetria e l angolo fra la linea di asimmetria e la linea sagittale. La linea di asimmetria congiunge idealmente il punto di mezzo tra le caviglie e la proiezione a terra dei punto intermedio alle mani all inizio del sollevamento. La linea sagittale e la linea passante per il piano sagittale mediano (dividente il corpo in due emisomi eguali). L angolo di asimmetria non e definito dalla posizione dei piedi o dalla torsione dei tronco del soggetto, ma dalla posizione dei carico relativamente al piano sagittale mediano dei soggetto. Se anche il soggetto per compiere il gesto gira i piedi e non il tronco, ciò non deve essere considerato. L angolo D varia tra 0 D = 1 e 135 D = 0,57. Per valori dell angolo D > 135 D sarà sempre = 0.

26 METODO NIOSH 11/12 Stima del fattore presa (E) : La presa dell'oggetto può essere classificata sulla scorta di caratteristiche qualitative in buona E = 1; discreta E = 0,95; scarsa E = 0,9. Per il giudizio sulla presa considerare le seguenti caratteristiche :

27 METODO NIOSH 12/12 Stima del fattore frequenza (F) : Il fattore e' determinato sulla base dei numero di sollevamenti per minuto e della durata dei tempo in cui si svolgono i compiti di sollevamento. La frequenza di sollevamento e' calcolabile come il numero medio di sollevamenti per minuto svolti in un periodo rappresentativo di norma 15 minuti. Se vi e' variabilità nei ritmi di sollevamento si calcola la frequenza sulla base dei numeri di oggetti spostati nel periodo di tempo assegnato allo specifico compito e non si considerano gli eventuali periodi di pausa all'interno dello stesso periodo. 1. Breve durata, compiti di sollevamento della durata massima di 1 ora seguiti da periodi di recupero (lavoro leggero) che siano in rapporto di almeno 1,2 con il precedente lavoro di sollevamento. 2. Media durata, compiti di sollevamento di durata compresa tra 1 e 2 ore seguiti da un periodo di recupero in rapporto di almeno 0,3 con il precedente periodo di lavoro (es: 90 di lavoro 30 tempo di recupero). 3. Lunga durata, compiti di sollevamento che durano tra 2 ed 8 ore con le normali pause lavorative.

28 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO E INDICE DI ESPOSIZIONE 1/3 Il calcolo dei demoltiplicatori è all interno della equazione sulla Costante di Peso (CP) identificata in precedenza Altezza da terra delle mani all inizio del sollevamento Altezza (cm) > 175 Fattore A Fattore 0,78 0,85 0,93 1,00 0,93 0,85 0,78 0,00 Dislocazione verticale del peso fra inizio e fine del sollevamento Fattore B Dislocazione (cm) > 175 Fattore 1,00 0,97 0,93 0,91 0,88 0,87 0,85 0,00 Distanza orizzontale tra mani ed il punto di mezzo delle caviglie Fattore C Dislocazione (cm) > 63 Fattore 1,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00

29 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO E INDICE DI ESPOSIZIONE 2/3 Angolo di asimmetria del peso in gradi Dislocazione angolare > 135 Fattore 1,00 0,90 0,81 0,71 0,62 0,57 0,00 Fattore D Giudizio sulla presa di carico Fattore E Dislocazione (cm) Buono Scarso Fattore 1,00 0,90 Frequenza dei gesti (atti al minuto) in relazione alla durata Fattore F Frequenza 0, > 15 Continuo (1 h) 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 Continuo (1-2 h) 0,95 0,88 0,72 0,50 0,30 0,21 0,00 Continuo (2-8 h) 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00

30 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO E INDICE DI ESPOSIZIONE 3/3 Il passo successivo alla precedente operazione, nella quale si sono identificati i valori dei singoli fattori, consiste nel calcolare il rapporto tra il peso effettivamente sollevato (numeratore) ed il peso limite raccomandato (denominatore) per ottenere l indicatore sintetico del rischio. Kg / peso effettivamente sollevato Kg / peso Limite raccomandato INDICE DI ESPOSIZIONE < 0,75 = Attività Basso rischio residuo 1 = Presenza di rischio debole da tenere sotto controllo > 1 = Rischio elevato che richiede intervento

31 Metodo Snook & Ciriello 1/5 Il metodo fornisce separatamente dei valori limite raccomandati per le azioni di spinta e di traino: Le forze massime iniziali (FI) Le forze massime di mantenimento (FM) N. B. : Entrambe le forze sono espressse in chilogrammi (kg). I valori limiti (intesi per una popolazione adulta e sana) dipendono da: 1. Sesso. 2. Distanza di spostamento. 3. Frequenza di azione. 4. Altezza delle mani da terra.

32 Metodo Snook & Ciriello 2/5 Nelle tabelle che riporteremo troviamo i valori relativi alle azioni di spinta, di traino e di trasporto in piano. I valori riportati hanno la finalità di proteggere il 90% delle rispettive popolazioni adulte sane. Individuata la situazione che meglio rispecchia la realtà in esame, si estrapola il valore raccomandato (di peso o di forza) e lo si rapporta con il peso e/o la forza effettivamente azionati ponendo questa al numeratore, mentre, si porrà al denominatore il valore raccomandato, si ottiene così un indicatore di rischio del tutto analogo a quella ricavato con la procedura di analisi di azioni di sollevamento.

33 Metodo Snook & Ciriello 3/5 La quantificazione delle forze applicate richiede l utilizzo di appositi dinamometri da applicare alle reali condizioni operative sul punto di azionamento; è importante eseguire le misure con le stesse velocità ed accelerazioni impiegate nella realtà dal personale addetto. Qualora le forze applicate non risultino in sintonia, sarà necessario intervenire sugli addetti mediante formazione specifica basata sui principi della cinematica ed ergonometria. Come indice di esposizione della movimentazione viene considerato il più alto riscontrato nelle due azioni in cui è stata scomposta.

34 Metodo Snook & Ciriello 4/5 L applicazione alle singole operazioni di sollevamento e/o di movimentazione della metodologia seguita, fornisce un indicatore sintetico del rischio. Tali indicatori, non sono altro che il rapporto tra il peso (la forza) movimentato nella specifica situazione lavorativa ed il peso (la forza) raccomandato per quella azione. Sulla scorta dei risultati (indicatori) ottenuti è possibile individuare tutte le attività maggiormente richiedenti interventi di bonifica a carattere protezionistico-preventivo.

35 Metodo Snook & Ciriello 5/5 INDICE SINTETICO DI RISCHIO Indice sintetico 0,75 (area verde): la situazione è accettabile e non è richiesto alcuno specifico intervento. Indice sintetico compreso tra 0,76 e 1,25 (area gialla): la situazione si avvicina ai limiti, una quota della popolazione può essere non protetta e pertanto occorrono cautele, anche se non è necessario un intervento immediato. Indice sintetico > 1,25 (area rossa): La situazione può comportare un rischio per quote rilevanti di lavoratori, pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Indice sintetico > 3 necessità di un intervento immediato.

36 Azioni di Spinta Forze (Kg) massime iniziali (FI) e di mantenimento (FM), raccomandate per la popolazione lavorativa adulta sana in funzione di : Sesso, distanza di spostamento, frequenza, altezza delle mani da terra.

37 Azioni di Traino Forze (Kg) massime iniziali (FI) e di mantenimento (FM), raccomandate per la popolazione lavorativa adulta sana in funzione di : Sesso, distanza di spostamento, frequenza, altezza delle mani da terra.

38 Azioni di Trasporto in piano Peso (Kg) massime raccomandabile per la popolazione lavorativa adulta sana in funzione di : sesso, distanza di percorso, frequenza di azione, altezza della mani da terra.

39 Metodo OCRA 1/13 Il metodo OCRA analizza il rischio degli arti superiori per gli addetti i cui compiti presentano fattori di rischio (quali ad esempio ripetitività, forza, posture e movimenti incongrui, assenza di periodi di recupero). L'indice di rischio è diviso in fasce : 1. VERDE RISCHIO ASSENTE. 2. GIALLO RISCHIO LIEVE. 3. ROSSO RISCHIO PRESENTE. 4. VIOLA RISCHIO ELEVATO Il metodo OCRA consente di valutare un indice complessivo dei compiti svolti durante il turno di lavoro.

40 Metodo OCRA 2/13 Possiamo affermare che, per la descrizione e la valutazione del lavoro che ha un potenziale sovraccarico biomeccanico da movimenti e/o da sforzi ripetuti degli arti superiori, si devono identificare e quantificare i seguenti principali fattori rischio (considerandoli nel loro insieme): a) Frequenza di azione elevata (ripetitività 1); b) Uso eccessivo di forza; c) Postura e movimenti incongrui o stereotipati (ripetitività 2); d) Carenza di periodi di recupero adeguati. Ad essi vanno aggiunti dei fattori complementari che possono essere considerati come degli amplificatori del rischio.

41 Metodo OCRA 3/13 L analisi del lavoro con movimenti ripetitivi degli arti superiori, dovendo entrare nel merito di aspetti riguardanti i singoli gesti, deve, da un lato essere fortemente dettagliato, dall altro capace di riassumere, in una visione d insieme dell intero lavoro, ovvero i dati emersi e tratti dall analisi di dettaglio. Per l analisi dei compiti lavorativi si utilizza un modello identificato CHECK-LIST OCRA, strumento che permette la mappatura dettagliata del rischio per l esposizione a lavori con movimenti ripetitivi degli arti superiori.

42 Metodo OCRA 4/13 Il modello di analisi si sviluppa nei seguenti punti: 1. Individuazione dei compiti caratteristici di un lavoro nella quale si compiono cicli ripetuti, movimenti simili o uguali; 2. Individuazione, nei cicli rappresentativi di ciascun compito, della sequenza delle azioni; 3. Descrizione e quantificazione in ciascun ciclo di lavoro nei fattori di rischio (frequenza, forza, postura, accessori); 4. Ricomposizione dei dati, in relazione ai compiti e all intero turno di lavoro, considerando le durate, le sequenze dei diversi compiti e dei periodi di recupero; 5. Valutazione sintetica ed integrata dei fattori di rischio per l intera totalità del lavoro svolto.

43 Metodo OCRA 5/13 Nella CHECK-LIST, si descrivono singolarmente le postazioni di lavoro stimandone il rischio intrinseco, come se quella postazione fosse utilizzata per l intero turno da un solo lavoratore. La procedura consente di conoscere quali postazioni risultano essere per le proprie caratteristiche strutturali ed organizzative a rischio assente, lieve, medio, elevato ; fornendo una pre-stima del rischio della stesse e non gli indici di esposizione di ciascun lavoratore. Da sottolineare che l osservazione di un solo ciclo non è mai un buon indicatore, l analista, dovrà osservare per una serie di cicli lavorativi la stessa attività.

44 Metodo OCRA 6/13 Per lo sviluppo delle analisi si osservano i singoli cicli (filmati osservati al rallentatore); qualora invece, le attività del ciclo che si intende analizzare, comportino un tempo molto lungo di lavorazione (>10-15 ), è norma analizzare le lavorazioni dei cicli dei singoli sottogruppi che compongono l intero ciclo lavorativo le registrazioni campione di ognuna delle fasi lavorative individuate durano in media 4/5 minuti. Per identificare il valore del rischio di quella specifica fase lavorativa e/o del ciclo in analisi si utilizzerà il valore medio ottenuto dalle varie osservazioni.

45 1 SCHEDA CHECK-LIST OCRA

46 2 SCHEDA CHECK-LIST OCRA 1 PARTE

47 2 SCHEDA CHECK-LIST OCRA 2 PARTE

48 2 SCHEDA CHECK-LIST OCRA 3 PARTE

49 2 SCHEDA CHECK-LIST OCRA 3 PARTE

50 2 SCHEDA CHECK-LIST OCRA 4 PARTE Da notare la progressione esistente tra le varie schede del modello check-list OCRA. Questa peculiarietà è alla base dello stesso modello nella quale, partendo dai concetti macro si identificheranno sempre più le specificità delle attività lavorative nelle quali si presume che a causa dell affaticamento e/o di lavorazioni incongrue possa esserci un rischio potenziale di patologia musculo-scheletrico

51 3 SCHEDA CHECK-LIST OCRA

52 4 SCHEDA CHECK-LIST OCRA

53 Metodo OCRA 7/13 LA VALUTAZIONE DEI TEMPI DI RECUPERO Ad ogni scenario di distribuzione della pause e/o di interruzioni dalle attività durante il turno lavorativo corrisponde un numero. Si sceglie lo scenario più simile a quello realmente utilizzato dai lavoratori su quello specifico posto di lavoro. Possono essere utilizzati anche valori numerici intermedi, se essi rappresentano in miglior modo la situazione reale. Il numero individuato va scritto nell apposito quadratino (recupero).

54 Metodo OCRA 8/13 LA FREQUENZA DI AZIONE Vengono offerte più opzioni, ciascuna contrassegnata da un valore numerico crescente da 0 a 10. Ogni voce descrive l entità dei movimenti delle braccia nel tempo (lenti, abbastanza rapidi, rapidi, rapidissimi) connessi alla possibilità o all impossibilità di fare brevi interruzioni (ritmo costante o incostante). Vengono indicate delle frequenza d azione al minuto riferimento che permette di individuare lo scenario più rappresentativo del quadro di analisi. Il valore numerico trovato va trascritto nell apposito quadrato relativo alla frequenza (frequenza).

55 Metodo OCRA 9/13 L USO DI FORZA 1/3 La presenza di forza, va rilevata quando si ripete periodicamente (almeno ogni 5,6 cicli). Il primo blocco di domande riguarda la presenza del sollevamento di oggetti che pesano più di 3 Kg, di oggetti sollevati in posizione sfavorevole della mano che pesano oltre il Kg (presa PINCH) o se è necessario usare il peso del corpo per ottenere la forza necessaria a compiere una operazione oppure se parti dell arto superiore devono essere usati come attrezzi per dare ad esempio dei colpi. La scelta del valore numerico rappresentativo (anche intermedio) è legata alla durata delle attività con uso di forza, ovvero maggiore è la presenza nel ciclo, più alto è il valore dell indicatore numerico.

56 Metodo OCRA 9/13 L USO DI FORZA 2/3 Il secondo ed il terzo blocco delle domande contengono la descrizione delle attività lavorative che prevedono rispettivamente : - il secondo blocco l uso di forza intensa, quasi massimale; - il terzo blocco l uso di grado moderato. Le attività da descrivere rispetto all uso dei due differenti gradi di forza sono: tirare o spingere leva, schiacciare pulsanti, chiudere o aprire, premere o maneggiare componenti, usare attrezzi. E possibile aggiungere altre voci, a rappresentare altre azioni individuate in cui sia necessario l uso di forza.

57 Metodo OCRA 9/13 L USO DI FORZA 3/3 Per le attività lavorative che richiedono l uso di forza intensa i punteggi variano da 4 a 16 in funzione del tempo di durata nel ciclo. Per attività di grado moderato da 2 a 8 sempre in funzione della durata. E possibile anche in questo caso utilizzare punteggi intermedi. Il punteggio totale rappresentativo della forza si ricava sommando i punteggi indicati in uno o più dei tre blocchi (forza).

58 Metodo OCRA 10/13 LA PRESENZA DI POSTURE INCONGRUE 1/2 Per la descrizione delle posture incongrue sono previsti 5 blocchi di domande, le prime 4 contrassegnati dalle lettere (da A a D), l ultimo blocco con la lettera E. Ogni blocco di domande descrivono un segmento articolare; l ultimo blocco descrive la presenza di stereopatia, cioè la presenza di gesti lavorativi (azioni tecniche) identiche, ripetute in almeno 2/3 del tempo. Quando il tempo di ciclo è inferiore a 15 secondi, la stereotipia va considerata comunque presente (punti 3).

59 Metodo OCRA 10/13 LA PRESENZA DI POSTURE INCONGRUE 2/2 Fra i punteggi ricavati dei segmenti articolari (A-B-C-D) va scelto solo il più alto, da sommare a quello della stereotipia (E); il risultato della somma costituirà il punteggio per la postura (POSTURA). Le domande descrittive della postura, in ogni articolazione sono : Per le braccia si descrive per quanto tempo sono mantenute circa ad altezza spalle. Per il polso se si devono assumere posizioni pressochè estreme. Per il gomito se si devono fare movimenti bruschi o dare colpi. Per la mano se il tipo di presa è un PINCH, una presa palmare, una presa a uncino.

60 Metodo OCRA 11/13 PRESENZA DI FATTORI COMPLEMENTARI Si descrive la presenza di fattori complementari (guanti inadeguati, vibrazioni, compressioni sulla pelle, ecc. Si richiede se il ritmo di lavoro è parzialmente o completamente imposto dalla macchina. Per ogni blocco può essere scelta una sola risposta, la somma dei punteggi parziali ottenuti da luogo al punteggio per fattori complementari (COMPLEMENTARI).

61 Metodo OCRA 12/13 INDICE DI RISCHIO FINALE 1/2 Per ottenere il valore finale dell indice basta sommare i punteggi ottenuti in ognuno dei fattori di rischio: 1. Recupero, 2. Frequenza, 3. Forza, 4. Postura, 5. Complementari. Qualora i lavori ripetitivi durino meno di 6 ore è possibile correggere il valore rispetto alla effettiva durata: a) Se il lavoro ripetitivo dura solo 2 ore, il valore finale ottenuto dalla check-list va moltiplicato per 0,5. b) Se dura da 3 a 5 ore il valore finale va moltiplicato per 0,75.

62 Metodo OCRA 12/13 INDICE DI RISCHIO FINALE 2/2 Qualora vi fosse la necessità di stimare un indice di esposizione del lavoratore che tenga conto di tutti i compiti svolti rispetto alla loro rispettiva durata, è necessario seguire le seguenti procedure di temporalizzazione del rischio attraverso l applicazione della seguente formula: (punt A x %PA) + (punt B x %PB) + ecc dove A e B sono i punteggi ricavati con la check-list per le diverse fasi su cui opera il lavoratore e %PA e %PB rappresentano le percentuali di durata nel turno dei compiti rispettivi svolti.

63 Metodo OCRA 13/13 Metodologie di analisi utilizzate 1/2 Per l analisi della frequenza di azione (numero di azioni al minuto) e della postura di lavoro si fa uso del cronometro per il conteggio nel ciclo e nelle unità di tempo (frequenza al minuto) delle azioni tecniche necessarie per l esecuzione di un ciclo nonché delle posture lavorative incongrue. Il tempo di ciclo viene stabilito cronometrando i lavoratori ma anche considerando le indicazioni sui tempi di lavoro dati per ultimare una fase.

64 Metodo OCRA 13/13 Metodologie di analisi utilizzate 2/2 Lo studio della forza è condotto utilizzando la scala di Borg sottoposta per intervistare i lavoratori durante il sopralluogo e rilevando, i pesi degli oggetti sollevati e maneggiati. Le informazioni sull orario di lavoro e sulle pause sono state fornite dalla direzione Aziendale. Da ogni check-list si ricava un punteggio finale: RISCHIO ELEVATO OLTRE 22,6 RISCHIO MEDIO DA 14,1 A 22,5 RISCHO PRESENTE DA 11,1 A 14 RISCHIO LIEVE DA 7,6 A 11 RISCHIO ASSENTE FINO A 7,5

65 GRAZIE PER L ATTENZIONE!

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