COMUNE DI MONTEMILETTO

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1 COMUNE DI MONTEMILETTO Provincia (AV) DIRIGENTE SCOLASTICO CARPENTIERO FLORA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI TITOLO VI CAPO I ART CAPO II ART D.Lgs. 3 Agosto 2009,n 06 D. Lgs. 3 agosto 2009 n. 06 RSPP: ING. PANNESE NICOLA Data:0/09/204

2 RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA SOLLEVAMENTO CARICHI TITOLO VI CAPO I ART CAPO II ART D.Lgs. 06/09 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Capo I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 67. Campo di applicazione. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. 2. Ai fini del presente titolo, s'intendono: a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari; b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari. Art. 68. Obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell'allegato III, ed in particolare: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell'allegato III; c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta, in base all'allegato III; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 4, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all'allegato III. 3. Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell'allegato III, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida. / 7

3 Art. 69. Informazione, formazione e addestramento. Tenendo conto dell'allegato III, il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato; b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività. 2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi. Capo II SANZIONI Art. 70. Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente. Il datore di lavoro ed il dirigente sono puniti: a) con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da euro fino ad euro per la violazione dell'articolo 68, commi e 2; b) con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da euro 7.50 a euro per la violazione dell'articolo 69, comma.. Abrogato. Art. 7. Sanzioni a carico del preposto Allegato III La prevenzione del rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorsolombari, connesse alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi dovrà considerare, in modo integrato, il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori individuali di rischio riportati nel presente allegato. ELEMENTI DI RIFERIMENTO. Caratteristiche del carico. La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: - il carico è troppo pesante; - è ingombrante o difficile da afferrare; - è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; - è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; - può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto. 2. Sforzo fisico richiesto. Lo sforzo fisico può presentare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: - è eccessivo; - può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; - può comportare un movimento brusco del carico; 2 / 7

4 - è compiuto col corpo in posizione instabile. 3. Caratteristiche dell'ambiente di lavoro. Le caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: - lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta; - il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o è scivoloso; - il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione; - il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi; - il pavimento o il punto di appoggio sono instabili; - la temperatura, l'umidità o la ventilazione sono inadeguate. 4. Esigenze connesse all'attività. L'attività può comportare un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari se comporta una o più delle seguenti esigenze: - sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati; - pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti; - distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto; - un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore. FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in tema di tutela e sostegno della maternità e di protezione dei giovani sul lavoro, il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi: - inidoneità fisica a svolgere il compito in questione tenuto altresì conto delle differenze di genere e di età; - indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore; - insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione o dell'addestramento. RIFERIMENTI A NORME TECNICHE Le norme tecniche della serie ISO 228 (parti -2-3) relative alle attività di movimentazione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste all articolo 68, comma 3. SPIEGAZIONI PER LA RILEVAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI I FATTORI DI RISCHIO E PER IL CALCOLO DEGLI INDICI ESPOSITIVI NIOSH La rilevazione delle attività e quindi dei lavoratori più esposti al rischio da movimentazione manuale dei carichi inanimati, viene condotta mediante la compilazione di schede specifiche. Le schede sono redatte in formato Excel e la loro compilazione produce automaticamente il calcolo dell indice espositivo di ogni operazione di movimentazione nonché un indice di rischio integrante i fattori di carico, di dotazioni, di ergonomia ambientale e di formazione - Nella scheda vengono raccolti ed analizzati con il metodo NIOSH i dati relativi alle attività eseguite. Vengono così individuati: - tipologia e numerosità della movimentazione 3 / 7

5 - peso sollevato - frequenza di sollevamento - entità delle spinte - frequenza delle spinte - luoghi dove avviene l azione Screening delle attività Ai fini di snellire la procedura di valutazione del rischio vengono considerate tutte le attività che comportano movimentazione manuale dei carichi richiedenti anche solamente un discreto impegno fisico o ritenute comunque faticose, purché non casuali o sporadiche. Tali attività espletate nei vari Servizi (con peso sollevato maggiore di 3 Kg) vengono raggruppate per analogia è omogeneità di peso e/o altezza, nella scheda di Reparto o Servizio. Con tale approccio analizzando anche attività non gravose, si ha una sufficiente garanzia che di tutte le movimentazioni a rischio venga calcolato l indice di esposizione. Valutazione analitica delle attività Il modello di calcolo impiegato è quello NIOSH (993). Viene determinato, per ogni azione di sollevamento, il cosiddetto limite di peso raccomandato attraverso un'equazione che, a partire dal peso massimo movimentabile in condizioni ideali (5 Kg per i ragazzi, 20 Kg per le donne e 30 Kg per gli uomini) considera l'eventuale esistenza di elementi sfavorevoli nella movimentazione in analisi, introducendo appositi fattori riducenti per ognuno di essi. In pratica la movimentazione da analizzare fornisce in virtù delle sue caratteristiche ergonomiche i fattori demoltiplicatori con cui verrà via via ridotto il peso massimo movimentabile fino a fornire il peso limite raccomandato ; tale peso servirà da riferimento (denominatore) nel rapporto con il peso effettivamente sollevato per calcolare il rischio connesso di quella attività di movimentazione. Nello schema, per ciascun elemento di rischio fondamentale sono indicati dei valori quantitativi (qualitativi nel solo caso del giudizio sulla presa) che l'elemento può assumere ed in corrispondenza viene fornito il relativo fattore demoltiplicativo da utilizzare. Il peso limite iniziale (CP) viene moltiplicato successivamente per i vari fattori (xaxbxcxdxexf) e ridotto fino ad ottenere il peso limite raccomandato per quella azione di sollevamento. Per il calcolo reale anziché i fattori presentati nella tabella vengono utilizzate le rispettive formule matematiche, in quanto le situazioni reali spesso non coincidono con quelle elencate nelle tabelle. 4 / 7

6 Calcolo del peso limite raccomandato e indice di esposizione(d.lgs 06/09). (CP) - COSTANTE DI PESO (Kg) ETA' MASCHI FEMMINE > 8 ANNI ANNI 20 5 Trascrivere il peso massimo individuale (A) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA(cm) >75 FATTORE (B) - DISLOCAZIONE VERTICALE DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 FATTORE Trascrivere il fattore A (altezza iniziale) Trascrivere il fattore B (dislocamento) (C) - DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE (DISTANZA DEL PESO DAL CORPO - DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO) DISLOCAZIONE(cm) >63 FATTORE Trascrivere il fattore C (distanza mani-caviglie) (D) - ANGOLO DI ASIMMETRIA DEL PESO (IN GRADI) DISLOCAZ.ANGOLA RE >35 FATTORE (E) - GIUDIZIO SULLA PRESA DELCARICO GIUDIZIO BUONO SCARSO FATTORE Trascrivere il fattore D (rotazione angolare) Trascrivere il fattore E (bontà della presa) (F) - FREQUENZA DEI GESTI (N. ATTI AL MINUTO) IN RELAZIONE ALLA DURATA FREQUENZA >5 CONTINUO ( ora ) CONTINUO ( -2 ore) CONTINUO ( 2-8 ore) Trascrivere il peso del carico Trascrivere il fattore F (frequenza-durata attività) Moltiplicare il peso per tutti i fattori 5 / 7

7 Kg peso Effettivamente sollevato Kg peso Limite raccomandato Il passo successivo consiste nei calcolare il rapporto tra peso effettivamente sollevato (numeratore) e peso limite raccomandato (denominatore) per ottenere un indicatore sintetico dei rischio. PESO SOLLEVATO = RACCOMANDATO INDICE DI ESPOSIZIONE I.E. (Indice di Esposizione): variazioni e legenda sintetica < 0.75 attività basso rischio residuo, = presenza di rischio debole da tenere sotto controllo, > rischio richiedente intervento. 6 / 7

8 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE COLLABORATORE SCOLASTICO SCHEDA MASCHILE ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 30 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,9 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,86 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,9 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,94 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = 9 KG. DI PESO 26 EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

9 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE AUTISTA ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 30 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,96 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,88 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,9 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,94 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = 6 KG. DI PESO 2, EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

10 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE DOCENTE UOMO ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 30 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,94 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,89 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,93 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,94 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = 6 KG. DI PESO 2, EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

11 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE DOCENTE DONNA ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 20 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,94 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,89 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,93 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,94 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = 0 KG. DI PESO 4,62744 EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

12 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE DSGA ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 20 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,96 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,87 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,95 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,94 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = KG. DI PESO 4,96672 EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

13 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE ASSISTENTE AMMINISTRATIVO UOMO ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 30 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,96 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,87 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,92 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,97 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = 6 KG. DI PESO 22, EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

14 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE ASSISTENTE AMMINISTRATIVO DONNA ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 20 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,9 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,97 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,92 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,97 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = KG. DI PESO 5, EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

15 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE ASSISTENTE TECNICO DONNA ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 20 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,92 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,94 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,95 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,95 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = KG. DI PESO 5,60964 EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

16 CALCOLO DEL RACCOMANDATO (D.Lgs. 06/09) RELATIVO ALLA MANSIONE COLLABORATORE SCOLASTICO DONNA ETA' MASCHI FEMMINE COSTANTE DI PESO > 8 ANNI CP 20 (kg.) ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO ALTEZZA (cm) >75 A FATTORE 0,77 0,85 0,93,00 0,93 0,85 0,78 0,00 DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO DISLOCAZIONE (cm) >75 B 0,89 FATTORE,00 0,97 0,93 0,9 0,88 0,87 0,86 0,00 DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE - DISTANZA DEL PESO DEL CORPO ( DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA DURANTE IL SOLLEVAMENTO ) DISTANZA (cm) >63 C 0,89 FATTORE,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO ( IN GRADI ) Dislocazione angolare >35 D 0,95 FATTORE,00 0,90 0,8 0,7 0,52 0,57 0,00 GIUDIZIO SULLA PRESA DI CARICO E GIUDIZIO BUONO SCARSO E FATTORE,00 0,90 FREQUENZA DEI GESTI ( numero atti al minuto ) IN RELAZIONE A DURATA FREQUENZA 0, >5 CONTINUO < ora,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 F 0,93 F CONTINUO da a 2 ore 0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,2 0,00 CONTINUO da 2 a 8 ore 0,85 0,75 0,45 0,27 0,5 0,00 0,00 = 0 KG. DI PESO 3, EFFETTIVAMENTE RACCOMANDATO Kg. SOLLEVATO PESO SOLLEVATO RACCOMANDATO 0, INDICE DI SOLLEVAMENTO

17 Va comunque precisato che anche questa procedura di calcolo dei limite di peso raccomandato e' applicabile quando ricorrono i seguenti assunti: - sollevamento di carichi svolto in posizione in piedi (non seduta o inginocchiata) in spazi non ristretti - sollevamento di carichi eseguito con due mani - altre attività di movimentazione manuale (trasporto, spingere a tirare) minimali - adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento (coeff. di frizione statica > 0,4) - gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco - carico non estremamente freddo, caldo, non sporco o con il contenuto instabile - condizioni microclimatiche non sfavorevoli. Le relazioni matematiche per il calcolo dei fattori relativi agli schemi precedenti vengono così riassunti : Costante di peso (CP) in kg ETA' anni MASCHI FEMMINE > Fattore altezza (A) = - (0,003 - V -75 ) V = altezza delle mani da terra (cm) Fattore dislocazione verticale (B) =0,82+(4,5/) = dislocazione verticale (cm) Fattore orizzontale (C) = 25/H H =distanza orizzontale fra corpo e centro dei carico (cm) Fattore asimmetria (D) = - (0,0032 y) y = angolo di asimmetria (gradi) Fattore presa ( E) Qualitativo buono = scarso=0.9 Fattore frequenza (F) DURATA DEL LAVORO CONTINUO Frequenza 8 ORE 2 ORE azioni / min (lunga) (media) ORA (breve) , / 7

18 , > Nel presentare la propria proposta, il NIOSH riferisce che la stessa risulta protettiva (partendo da 23 kg) per il 99% dei maschi adulti sani e per una percentuale variabile tra il 75 e il 90% delle femmine adulte sane. Sulla scorta dei dati disponibili in letteratura si può affermare che la presente proposta (a partire da 30 Kg per i maschi adulti e da 20 Kg per le femmine adulte) è in grado di proteggere all incirca il 90% delle rispettive popolazioni, soddisfacendo con ciò il principio di equità (tra i sessi) nel livello di protezione assicurato alla popolazione lavorativa. Peraltro la proposta è suscettibile di ulteriori adattamenti con riferimento a sottoinsiemi particolari della popolazione (anziani, portatori di patologie, ecc..) attraverso la scelta di valori di peso iniziale (o ideale ) specifici per tali gruppi. 9 / 7

19 Avvertenze e raccomandazioni seguiti. Per una corretta applicazione del metodo NIOHS, si sono seguite le sottostanti note e suggerimenti di carattere operativo ed applicativo sui singoli fattori presenti nella formula. Le figure illustrative delle varie azioni sono riportate a fianco o di seguito. Calcolo del peso limite raccomandato all origine e alla destinazione del sollevamento Di norma è sufficiente stimare il peso limite raccomandato all origine o alla destinazione dei sollevamento selezionando tra queste due condizioni quella francamente più sovraccaricante. Nel dubbio e comunque quando venga richiesto un significativo controllo dell oggetto alla destinazione è utile calcolare il peso limite raccomandato all origine e alla destinazione e valutare il gesto con il peso limite più basso fra i due (si modificano in particolare i fattori altezza ed quello orizzontale). Stima del fattore altezza (A) L altezza da terra delle mani (A) è misurata verticalmente dal piano di appoggio dei piedi al punto di mezzo tra la presa delle mani. Gli estremi di tale altezza sono dati dal livello dei suolo e dall altezza massima di sollevamento (pari a 75 cm). Il livello ottimale con A = è per un altezza verticale di 75 cm. (altezza nocche). Il valore di A diminuisce allontanandosi (in alto o in basso) da tale livello ottimale. Se l altezza supera 75 cm. A = 0. Stima del fattore dislocazione verticale (B) La dislocazione verticale di spostamento (S) è data dallo spostamento verticale delle mani durante il 0 / 7

20 sollevamento. Tale dislocazione può essere misurata come differenza dei valore di altezza delle mani fra la destinazione e l inizio del sollevamento. Nel caso particolare in cui l oggetto debba superare un ostacolo, la dislocazione verticale sarà data dalla differenza tra l altezza dell ostacolo e l altezza delle mani all inizio dei sollevamento (ad es. porre un oggetto sul fondo di una gabbia con pareti alte 00 cm; altezza mani = 20 cm, dislocazione verticale = = 80 cm). La minima distanza B considerata e di 25 cm B = Se la distanza verticale è maggiore di 70 cm B = 0. Stima del fattore orizzontale (C) La distanza orizzontale (C) e misurata dalla linea congiungente i malleoli interni al punto di mezzo tra la presa delle mani (proiettata sul terreno). Se la distanza orizzontale e inferiore a 25 cm. considerare comunque il valore di 25 C = Se la distanza orizzontale e superiore a 63 cm. C = 0 Stima del fattore dislocazione angolare (D) L angolo di asimmetria D e l angolo fra la linea di asimmetria e la linea sagittale. La linea di asimmetria congiunge idealmente il punto di mezzo tra le caviglie e la proiezione a terra dei punto intermedio alle mani all inizio (o in subordine alla fine) del sollevamento. La linea sagittale e la linea passante per il piano sagittale mediano (dividente il corpo in due emisomi eguali e considerato in posizione neutra). L angolo di asimmetria non e definito dalla posizione dei piedi o dalla torsione dei tronco del soggetto, ma dalla posizione dei carico relativamente al piano sagittale mediano dei soggetto. Se anche il soggetto per compiere il gesto gira i piedi e non il tronco, ciò non deve essere considerato. L angolo D varia tra 0 D = e 35 D = 0,57. / 7

21 Per valori dell angolo D > 35 porre D = 0. 2 / 7

22 Stima del fattore presa (E) La presa dell'oggetto può essere classificata sulla scorta di caratteristiche qualitative in buona E =, discreta E = 0,95, scarsa E = 0,9. Per il giudizio sulla presa considerare le seguenti avvertenze: - La forma ottimale di una maniglia esterna prevede 2-4 cm. di diametro,,5 di lunghezza, 5 cm di apertura, forma cilindrica o ellittica, superficie morbida non scivolosa - Le misure ottimali delle scatole sono di 48 cm. di lunghezza, 36 cm di larghezza, 2 cm di altezza. - Vanno evitate prese con posizioni estreme dell'arto superiore a con eccessiva forza di apertura. Stima del fattore frequenza (F) Il fattore frequenza e' determinato sulla base dei numero di sollevamenti per minuto e della durata dei tempo in cui si svolgono i compiti di sollevamento. La frequenza di sollevamento e' calcolabile come il n. medio di sollevamenti per minuto svolti in un periodo rappresentativo di 5 minuti. Se vi e' variabilità nei ritmi di sollevamento da parte di diversi operatori, calcolare la frequenza sulla base dei n. di oggetti spostati nel periodo di tempo formalmente assegnato allo specifico compito e non considerare gli eventuali periodi di pausa all'interno dello stesso periodo. 3 / 7

23 Scelta del fattore frequenza (F) in funzione della durata Breve durata Va scelta per compiti di sollevamento della durata di ora (o meno) seguiti da periodi di recupero (lavoro leggero) che siano in rapporto di almeno,2 con il precedente lavoro di sollevamento. Ad esempio dopo un compito di sollevamento di 45 minuti, per considerare lo stesso come di breve durata, vi e' necessita' di un periodo. di recupero di 54 minuti. Per sollevamenti occasionali (frequenza inferiore a v. ogni 0 minuti) utilizzare sempre la breve durata F = Media durata Va scelta per compiti di sollevamento di durata compresa tra e 2 ore seguiti da un periodo di recupero in rapporto di almeno 0,3 coi precedente periodo di lavoro. Ad esempio dopo un compito di sollevamento di 90 minuti per considerare lo stesso di media' durata, vi e' bisogno di un periodo di recupero di almeno 30 minuti. Se tale rapporto lavoro/recupero non e' soddisfatto utilizzare il criterio di lunga durata. Lunga durata Va scelta per compiti di sollevamento che durano tra 2 ed 8 ore con le normali pause lavorative. Non possono essere forniti dati relativi a periodi di lavoro superiori ad 8 ore. ATTIVITA' DI SPINTA, TRAINO E TRASPORTO Come abbiamo già detto, per quanto riguarda il rischio da spinta e traino, la procedura di approccio ai problema è la stessa per tutte attività dell'azienda. Valutazione di azioni di trasporto in piano di carichi e di traino o spinta Non esiste per tali generi di azioni un modello valutativo collaudato e scaturito dell'apprezzamento integrata di molteplici approcci, come è quello dei NIOSH per azioni di sollevamento. *Rischi Minimi se rispettate le procedure comportamentali impartite dal datore di lavoro Si elenca comunque il comportamento in caso di sollevamento pesi. COMPORTAMENTO IN CASO DI SOLLEVAMENTO PESI Se dovete sollevare un carico ricordate che sollevandolo con la schiena incurvata, i dischi intervertebrali cartilaginosi vengono deformati e compressi sull'orlo, ciò può causare affezioni alla schiena. Quanto più forte è l'inclinazione del tronco tanto maggiore risulta il carico dei muscoli dorsali e dei dischi intervertebrali. Pesi anche leggeri possono pure risultare pericolosi se sollevati con il tronco inclinato in avanti. 4 / 7

24 Sollevando invece con la schiena ritta il tronco s'incurva all'altezza delle anche: i dischi non si deformano; essi vengono sottoposti ad uno sforzo regolare minimo. Se il tronco è eretto si possono sollevare pesi senza correre nessun rischio. Ricordate comunque che è VIETATO sollevare carichi superiori ai 30 kg! Sollevando e deponendo carichi pesanti ricordatevi sempre di tenere: il tronco eretto la schiena ritta il peso da sollevare il più possibile vicino al corpo salda la posizione dei piedi la presa sicura i movimenti senza scosse Molte affezioni alla schiena sono causate dal modo ERRATO con cui si sollevano i pesi NON BISOGNA: flettere la schiena spingere eccessivamente in avanti il tronco sollevare a strattoni 5 / 7

25 Rischi per la salute Lo sforzo muscolare richiesto dalla movimentazione manuale provoca un aumento del ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio e produce calore. Sotto l'influenza di questo sforzo muscolare e del peso dei carichi sostenuti, le articolazioni possono, a lungo andare, essere gravemente danneggiate, in particolare quelle della colonna vertebrale (usura dei dischi intervertebrali, lombaggine, ernia del disco con la compressione, talvolta, del midollo spinale e dei nervi delle cosce e delle gambe). Compariranno dolori improvvisi che limitano la mobilità e la vitalità di coloro che ne sono colpiti tanto più facilmente quando i carichi saranno: più pesanti, presi ad un ritmo sostenuto, di ingombro consistente, sollevati e depositati con il busto molto curvo in avanti, sollevati o portati distanti dall asse del corpo, quando è grande la differenza tra l altezza della presa e quella del deposito, quando la manipolazione richiede dei movimenti di torsione del busto, quando il trasporto manuale avviene su una lunga distanza. Se avete dei dubbi circa i rischi per la vostra salute RICORDATE che il medico competente è a disposizione per fornire l'informazione e la formazione necessaria VALORE SITUAZIONE PROVVEDIMENTI inferiore a 0,75 accettabile Nessuno tra 0,75 e,25 livello di attenzione attivare la sorveglianza sanitaria (biennale) - controlli periodici - formazione e informazione del personale superiore a,25 rischio interventi di prevenzione attivare sorveglianza sanitaria ravvicinata (semestrale) - formazione e informazione del personale La lavorazione può essere caratterizzata dalla presenza di un rischio legato alla movimentazione manuale dei carichi dovuto allo spostamento di oggetti di varia tipologia, anche se le frequenze di movimentazione sono basse. 6 / 7

26 Appare evidente come non è possibile in senso assoluto eliminare il lavoro manuale di movimentazione, indi al fine di ridurre le situazioni di rischio vengono adottate una serie di provvedimenti atti a limitare possibili danni. Per quanto riguarda la movimentazione si utilizza un sistema meccanico ed eventualmente si interviene sull organizzazione del lavoro ripartendo i carichi più pesanti tra più addetti. Dovendo movimentare, manualmente, dei pesi, che nel caso dell'attività in esame possono non possono superare i 30 Kg gli addetti hanno ricevuto le seguenti indicazioni da seguire durante le fasi di sollevamento e movimentazione dei carichi: il sollevamento di pesi superiori a 30 Kg dovrà essere eseguito da due addetti si dovranno piegare le gambe e non la schiena; si dovrà tenere il peso che si solleva vicino al corpo e distribuirlo il più possibile simmetricamente; nel corso della fase di sollevamento l'addetto dovrà tenere le spalle morbide, la schiena dritta, le ginocchia piegate ed i piedi leggermente aperti; nel momento in cui si solleva un carico bisogna stringerlo il più vicino possibile al corpo, in modo che il centro di gravità sia più vicino possibile al di sopra di quello del carico. In adempimento al D.Lgs 06/09, gli addetti sono informati sui rischi legati allo spostamento manuale dei carichi e sulle modalità per prevenirli. Per quanto riguarda l utilizzo dei mezzi di protezione individuale, gli addetti sono dotati di calzature di sicurezza come precedentemente detto. 7 / 7

27 CONCLUSIONI Il presente documento di valutazione del Rischio da Sollevamento Carichi (MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI): È stato redatto ai sensi del D.Lgs. n 06/09 titolo VI capo I art capo II art È soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti che potrebbero averlo reso superato. La valutazione del rischio da Sollevamento Carichi (MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI) è stata condotta dal Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e con la collaborazione del Medico Competente, per quanto di sua competenza e il coinvolgimento preventivo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Figure Nominativo Firma Datore di Lavoro Medico Competente Rappr. dei Lav. per la Sicurezza Resp.Serv.Prev.Protezione Nota: La presente Relazione di Valutazione costituisce parte integrante del Documento generale di Valutazione dei Rischi, a norma del D.Lgs. 06/09, art. 28 comma ; pertanto, la sola Relazione non esaurisce gli obblighi del Datore di lavoro ai sensi dell art. 7 comma. lettera a). MONTEMILETTO 0/09/4

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