SCHEMA ACCORDO DI RETE LE SCUOLE DI P.I.P.P.I. PER LO SVOLGIMENTO COMUNE DI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI

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1 SCHEMA ACCORDO DI RETE LE SCUOLE DI P.I.P.P.I. PER LO SVOLGIMENTO COMUNE DI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI ai sensi dell art. 7 del d.p.r. 8 marzo 1999, n. 275 tra (da qui in poi semplicemente l «Istituto Capofila») (da qui in poi semplicemente le «Istituzioni Scolastiche») PREMESSO CHE a) l art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 («Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59»), quale anche richiamato dall art. 31 del Decreto Ministeriale n. 44 dell 1 febbraio 2001 in relazione all autonomia negoziale delle istituzioni scolastiche, prevede la possibilità per le istituzioni scolastiche medesime di agire in qualità di «Reti di scuole», e per l effetto di promuovere ed aderire ad accordi di rete per il raggiungimento delle proprie attività istituzionali; b) in particolare, gli accordi in questione possono avere ad oggetto «attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali»; c) ai sensi dell art. 15, comma 1, della Legge 7 agosto 1990, n. 241, «le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività

2 di interesse comune», secondo le forme e con i limiti stabiliti dalla stessa norma in questione e dalla Determinazione dell Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture del 21 ottobre 2010, n. 7; d) le Istituzioni Scolastiche aderenti intendono avvalersi della facoltà offerta dalla normativa citata per meglio realizzare le proprie finalità istituzionali e meglio perseguire gli interessi pubblici di cui sono portatrici, promuovendo per l appunto la costituzione di una rete di scuole, attraverso la stipula del presente accordo di rete (da qui in poi l «Accordo di Rete»), al più ampio proposito di mettere a fattor comune determinate risorse interne, strumentali, finanziarie e contrattuali ed ottemperare per questa via ad esigenze di razionalizzazione dei costi e di istituzione di un comune polo di riferimento verso i soggetti esterni, sia pubblici che privati (da qui in poi la «Rete di Scuole»), per determinate linee di attività; e) per le istituzioni scolastiche non aderenti in via immediata al presente Accordo di Rete, rimane impregiudicata la facoltà di subentrare successivamente nell Accordo stesso; f) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta promuovendo e sostenendo, tramite protocolli d intesa stipulati con le Regioni e le Province Autonome, il Programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione con l obiettivo di prevenire gli allontanamenti dei bambini dalle famiglie naturali sostenendo la genitorialità delle famiglie in condizione di vulnerabilità con azioni di accompagnamento intensive e integrate; g) la Regione Toscana ha provveduto ad aderire al programma P.I.P.P.I , promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la deliberazione di Giunta regionale n. 984 del e a sottoscrivere, in data , il relativo Protocollo d'intesa; h) il rapporto di collaborazione tra gli Ambiti Territoriali coinvolti nella fase temporale del programma P.I.P.P.I nello specifico il Comune di Firenze e le Società della Salute Amiata Grossetana e Pratese - e la Regione Toscana sono statti definiti attraverso apposita Convenzione sottoscritta tra le parti in data ; i) la Regione Toscana ha confermato l adesione anche alla fase temporale del programma P.I.P.P.I , di cui alla deliberazione Giunta regionale n del , con il coinvolgimento di tre ulteriori ambiti territoriali e, nello specifico, le Società della Salute Senese e Grossetana nonché la Zona Socio-Sanitaria Piana di Lucca; j) gli Ambiti Territoriali nei quali, in accordo ed in collaborazione con la Regione Toscana, si va implementando il programma P.I.P.P.I. risultano pertanto, per ciascuna fase temporale di sperimentazione: P.I.P.P.I : 1) Comune di Firenze; 2) Società della Salute Pratese; 3) Società della Salute Amiata Grossetana; P.I.P.P.I : 1) Zona Socio-Sanitaria Piana di Lucca; 2) Società della Salute Senese; 3) Società della Salute Grossetana; k) è stato istituito un Gruppo Scientifico (GS), presso il Dipartimento FISPPA (Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata) dell Università di Padova, coordinato dalla Prof.ssa Paola Milani docente di Pedagogia della Famiglia e Responsabile Scientifico del Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare (LabRIEF) e in collaborazione con la Divisione III per le Politiche per l'infanzia e l'adolescenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; l) il Programma P.I.P.P.I. prevede una serie di dispositivi ed interventi che i servizi sociali afferenti agli Ambiti Territoriali sopra richiamati, titolari della presa in carico del minore e del nucleo familiare, attivano al fine di predisporre un progetto flessibile ed intensivo per prevenire l allontanamento e

3 considerato che tra tali dispositivi di intervento figura quello dedicato alla progettazione e/o attività di èquipe con la scuola ; m) il modello di intervento P.I.P.P.I. prevede, altresì, che ogni singolo progetto attivato sui minori e sulle famiglie inserite nel Programma venga realizzato dalle équipe multidisciplinari costituite in ognuno degli Ambiti Territoriali interessati e che le stesse siano responsabili sia della presa in carico sociale, socio-sanitaria e socio-educativa, nonché dell'attuazione operativa del Programma; n) ai fini della piena attuazione delle azioni e degli interventi che il Programma prevede, le équipe multidisciplinari di cui al punto precedente sono aperte anche agli insegnanti dei bambini coinvolti, in una logica di costruzione di percorsi e relazioni strutturate ed integrate tra servizi territoriali e sistema scolastico; o) in via principale, l Accordo di Rete è promosso al fine di realizzare, in maniera strutturata, iniziative formative e progettuali in tema di prevenzione all allontanamento di bambini, coerentemente con le indicazioni previste dal Programma P.I.P.P.I., con l obiettivo di sostenere e promuovere la genitorialità attraverso il potenziamento della collaborazione tra scuole, famiglie e servizi socio-sanitari, nonché promuovere le attività della Rete presso soggetti pubblici e privati, al fine di favorire l istituzione di sinergie operative funzionali al raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione delle esperienze maturate nelle scuole coinvolte nel Programma. Tanto ritenuto e premesso, le Istituzioni Scolastiche elencate in premessa, CONVENGONO e STIPULANO quanto segue Articolo 1 (Valore delle premesse e degli allegati) Le premesse di cui sopra, e gli atti richiamati nelle premesse e nella restante parte del presente Accordo di Rete, ancorché non materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale dell Accordo stesso. Articolo 2 (Oggetto e finalità) 1. E istituito il collegamento in rete fra le istituzioni scolastiche che aderiscono al presente Accordo, che prende il nome di Rete Scuole di P.I.P.P.I. (d ora in poi Rete) aperta a tutti gli Istituti Scolastici che vedono tra i loro iscritti bambini coinvolti nel programma P.I.P.P.I. Programma di Intervento per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione (d ora in poi PIPPI), promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con la Regione Toscana e con il supporto scientifico dell Università di Padova. 2. Costituisce oggetto del presente Accordo l Istituzione della Rete di Scuole di cui al comma precedente. 3. Con il presente Accordo, ferma restando l autonomia spettante ex lege a ciascun ente aderente, le Istituzioni Scolastiche intendono: a. realizzare e favorire la partecipazione ad iniziative formative, educative e didattiche in tema di protezione e promozione dell infanzia, dell adolescenza e del sostegno alla genitorialità, coerentemente con le finalità del Programma PIPPI; b. valorizzazione le esperienze e progetti già attivati, laddove presentino obiettivi e finalità coerenti con quanto previsto dal Programma PIPPI; c. promuovere e sostenere esperienze e progetti basati sul rafforzamento del partenariato tra scuole, famiglie e i servizi afferenti alla rete territoriale, formale (soggetti pubblici) e informale (soggetti privati) di tutela e promozione dell infanzia e adolescenza;

4 d. favorire l attuazione dei dispositivi e degli interventi del Programma PIPPI con particolare riferimento allo sviluppo del partenariato tra scuola, famiglie e servizi, nonché alla partecipazione degli insegnanti alle èquipe multidisciplinari di Ambito Territoriale previste dal Programma stesso; Articolo 3 (Durata) 1. Il presente Accordo si intende avviato con la sottoscrizione delle istituzioni Scolastiche aderenti e rimane in vigore per tutta la durata del Programma PIPPI fino al termine dell anno scolastico, ovvero il 31 agosto. 2. Alla scadenza l Accordo perderà automaticamente la propria efficacia, senza necessità di disdetta alcuna ad opera delle Parti. 3. Alla relativa scadenza, tutte o alcune delle Parti potranno determinarsi di comune intesa a rinnovare la durata del presente Accordo per ulteriori periodi da definirsi in sede di rinnovo. Articolo 4 (Organi della Rete) Sono organi istituzionali della Rete: L Istituto Capofila; Le Istituzioni Scolastiche afferenti agli Ambiti Territoriali coinvolti in PIPPI; La Conferenza dei Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche. Articolo 5 (Istituto Capofila) 1. Le Istituzioni Scolastiche aderenti al presente Accordo individuano già in questa sede, quale Istituto Capofila, [ ], con sede in [ ], nella persona del Dirigente Scolastico pro tempore, conferendo al medesimo ogni più ampio mandato e rappresentanza, sostanziale e processuale ai fini dello svolgimento delle attività e funzioni amministrative oggetto del presente Accordo e ai fini dell'eventuale stipula dei contratti o convenzioni inerenti. 2. Sono compiti dell Istituto Capofila: a. la rappresentanza legale e istituzionale della Rete a livello regionale; b. la partecipazione al Tavolo di coordinamento promosso dalla Regione Toscana per il monitoraggio e la verifica dello stato di implementazione del Programma e per il necessario raccordo istituzionale tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale e tra Regione e MLPS e comunque tra tutti gli attori coinvolti; c. la partecipazione al Gruppo Territoriale (GT) regionale, costituito, in base a quanto previsto dal Programma PIPPI, in ognuno degli Ambiti Territoriali aderenti con funzioni di sostegno e monitoraggio delle azioni da realizzarsi per l'implementazione del Programma, anche in raccordo con il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare (LabRIEF) dell Università di Padova.; d. la gestione della documentazione e della comunicazioni tra il Gruppo Scientifico, il MLPS, il GT e le Istituzioni Scolastiche aderenti alla rete di scuole; e. il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle attività della Rete, garantendo l adozione di tutti gli atti e l espletamento di tutte le operazioni relative all attività istituzionale, amministrativa/contabile e negoziale oggetto del presente Accordo, compresa l'eventuale stipula di contratti, accordi, protocolli e convenzioni, comunque denominati, anche in nome e per conto delle Istituzioni Scolastiche appartenenti alla Rete;

5 f. la predisposizione del Piano delle Attività della Rete in accordo con la Conferenza dei Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche, di cui all art.6 punto 2), corredato della previsione delle risorse finanziarie, strumentali e professionali necessarie alla sua attuazione. Articolo 6 (Conferenza dei Dirigenti) 1. La Conferenza, composta dai Dirigenti Scolastici di ciascuna Istituzione Scolastica aderente, è organo deliberativo della Rete; 2. la Conferenza provvede ad approvare il Piano delle Attività della Rete, predisposto in accordo con l Istituto Capofila di cui all art 5 lett. f), corredato del rendiconto economico-gestionale presentato annualmente dal Dirigente dell Istituto Capofila. Articolo 7 (Attività svolte dalle Istituzioni Scolastiche) 1. Le Istituzioni Scolastiche aderenti, nel rispetto dei principi e delle finalità del Programma PIPPI, si impegnano a realizzarne le azioni previste. 2. Ogni Istituzione Scolastica provvede quindi a: a. inserire le attività previste dal Programma PIPPI, previa delibera conforme del Consiglio d Istituto e del Collegio Docenti, all interno del Piano dell Offerta Formativa; b. nominare un referente d Istituto del Programma PIPPI; c. curare la tenuta, l'aggiornamento e lo scambio della documentazione relativa ai bambini coinvolti nel Programma PIPPI e alle attività progettate, attraverso la figura del referente di cui al punto precedente; d. promuovere la partecipazione degli insegnanti coinvolti alle iniziative informative e/o formative e/o di disseminazione dell'esperienza realizzate all interno del Programma PIPPI dagli attori istituzionali di livello territoriale e regionale; e. promuovere e sostenere la partecipazione degli insegnanti agli incontri dell équipe multidisciplinari dei diversi Ambiti Territoriali e favorire, di contro, la partecipazione degli operatori delle équipe territoriali ai Gruppi di Lavoro per l Inclusione (GLI); f. condividere, all'interno delle équipe multidisciplinari, il progetto individualizzato a favore dei bambini inseriti nel Programma PIPPI e concorrere all'attuazione dello stesso in un ottica di integrazione con tutti i dispositivi previsti dal Programma; g. valorizzare la collaborazione tra la scuola ed il territorio attraverso il sostegno ad eventuali accordi e/o progetti finalizzati a promuovere l integrazione degli interventi scolastici e socio sanitari/socio educativi, nonché attraverso la stipula di convenzioni con il privato sociale e il volontariato; h. contribuire al percorso di ricerca e documentazione del Programma, favorendo la raccolta di materiali e dati per l analisi e la valutazione dei processi e degli esiti degli interventi realizzati. 3. Nel rispetto degli artt 35 e 57 del C.C.N.L. 29 novembre 2007, le attività possono prevedere la collaborazione e/o scambio di docenti fra le istituzioni scolastiche coinvolte dai progetti stessi. Lo scambio può avvenire solo fra docenti che abbiano uno stato giuridico omogeneo; sia lo scambio che la collaborazione richiedono l acquisizione preventiva di consenso da parte dei docenti coinvolti. Articolo 8 (Risorse finanziarie)

6 1. L attuazione del presente Accordo è direttamente sostenuta attraverso l utilizzo delle risorse finanziarie previste dal Programma PIPPI a valere sul dispositivo denominato progettazione e/o attività di èquipe con la scuola, di cui ai Protocolli d Intesa e relativi allegati sottoscritti tra la Regione Toscana e MLPS; 2. il dispositivo di cui al punto precedente è attivato attraverso il budget massimo di euro 7.500,00, assegnato, secondo quanto previsto dai Protocolli d Intesa e relativi allegati sopra richiamati, ad ognuno degli Ambiti Territoriali coinvolti nella stessa fase temporale di sperimentazione; 3. Ai fini del sostegno allo svolgimento dei compiti di cui all art. 5, ognuno degli Ambiti Territoriali coinvolti nella stessa fase temporale di sperimentazione trasferisce all Istituto Capofila la somma di 266,00 euro, per un totale complessivo di euro 798,00; 4. la somma di euro 266,00 di cui al punto precedente è trasferita all Istituto Capofila quale quota parte del budget di euro 7.500,00 ed è destinata esclusivamente alla gestione ordinaria della Rete in considerazione dell impegno aggiuntivo che la segreteria dell Istituto Capofila è chiamata ad assicurare; 5. l utilizzo del residuo budget di euro 7.234,00, corrispondente all importo di euro 7.500,00 decurtato della descritta somma di euro 266,00, è finalizzato a sostenere le attività svolte per l attivazione del dispositivo previsto al punto n. 1, con l obiettivo di garantire azioni non ordinarie che favoriscano la presa in carico integrata della famiglia e del bambino; 6. tutte le risorse di cui al presente articolo sono fatte oggetto di rendicontazione secondo le modalità e le tempistica previste dai Protocolli d Intesa tra Regione Toscana e MLPS; 7. La gestione delle risorse deve attenersi a criteri di trasparenza, economicità ed efficienza di impiego. Articolo 9 (Adesioni di altre Istituzioni Scolastiche e relativi oneri) 1. Il presente Accordo è aperto all adesione di tutte le Istituzioni Scolastiche che vedono tra i loro iscritti studenti coinvolti nel Programma PIPPI anche in riferimento alle eventuali, ulteriori fasi di estensione promosse dal MLPS e/o dalla Regione Toscana; 2. La richiesta di adesione di cui al punto n. 1 va proposta con dichiarazione del Dirigente Scolastico, resa in forma pubblica e trasmessa tramite a.r. o P.E.C., previa conforme delibera del Consiglio d Istituto e Collegio Docenti, all Istituto Capofila. Articolo 10 (Modalità di recesso) 1. Le Istituzioni Scolastiche aderenti hanno facoltà di recesso dal presente accordo. 2. Il recesso è esercitato tramite dichiarazione del Dirigente Scolastico, resa in forma pubblica e trasmessa tramite A/R. o PEC, previa conforme delibera del Consiglio d Istituto e Collegio Docenti, all Istituto Capofila. 3. Se il Recesso è esercitato allorché le attività progettate e deliberate sono ancora in corso, sarà efficace solo al completamento delle predette attività. Articolo 11 (Disposizioni finali) 1. Il presente Accordo, sottoscritto con firma digitale, viene depositato presso le segreterie delle Istituzioni Scolastiche aderenti. 2. Per quanto qui non espressamente previsto si rimanda all ordinamento generale in materia di istruzione, ed alle norme che regolano la gestione delle reti nel comparto scuola ed istruzione e gli accordi tra pubbliche amministrazioni.

7 LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO. [ ], li [ ]. FIRME

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