LIBRETTO INSTALLAZIONE

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1 Mod DS A LBT7656 Centrale Antincendio 1 Loop Sch.1043/250 LIBRETTO INSTALLAZIONE

2 INDICE 1 NORME GENERALI DI SICUREZZA Sicurezza delle persone Sicurezza del prodotto Precauzioni particolari GENERALITÀ Alimentatore Switching Pannello frontale Scheda Madre Scheda LOOP Scheda seriale (opzionale) INSTALLAZIONE E COLLEGAMENTI ATTIVAZIONE DELL'IMPIANTO FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE Caratteristiche delle linee e dei punti di rivelazione Collegamento dei punti digitali e degli accessori Configurazione base della centrale Protezione dei dati di configurazione Programmazione indirizzo dei punti Riavvio della centrale con impianto già configurato Gestione dello stato dei punti Gestione delle zone Gestione nomenclatura zone e punti Gestione delle anomalie Gestione degli allarmi Gestione delle disabilitazioni Gestione Eventi Funzione Giorno/Notte Linee di uscita I relè remoti Segnalazione acustica (buzzer interno) Funzione ANNULLA RITARDI Funzione ESCLUDE / RIPRISTINA SIRENE Livelli di accesso Uscita seriale RS485 e dispositivi collegabili MODALITÀ D USO Elenco e funzioni dei tasti Visualizzazioni PROGRAMMAZIONE Comandi a menu Visualizzazione dell elenco degli allarmi Visualizzazione dell elenco delle disabilitazioni Visualizzazione dell elenco delle anomalie Uscita dalla programmazione CARATTERISTICHE TECNICHE CAVI DI COLLEGAMENTO DS A 2 LBT7656

3 1 NORME GENERALI DI SICUREZZA 1.1 SICUREZZA DELLE PERSONE Si riportano alcune istruzioni di sicurezza di carattere generale a cui ci si deve assolutamente attenere. Operazioni di installazione, messa in servizio e manutenzione Solo persone qualificate devono operare nell installazione, nell eventuale ricerca guasti e per qualunque tipo d intervento sull impianto o sulla centrale. Questo personale deve essere in possesso dell apposita documentazione, in particolare del presente manuale. Per nessuna ragione l operatore non qualificato deve intervenire sulla centrale. Inoltre è necessario che la centrale sia preventivamente sconnessa dalla rete. Dispositivo di sezionamento sull alimentazione Poiché la centrale è prevista per essere installata in modo fisso, è richiesta dalla normativa l installazione di un dispositivo di sezionamento dell alimentazione a comando manuale. Questo dispositivo deve essere inserito a cura dell installatore in un armadio elettrico che può contenere eventualmente anche altri dispositivi; quindi deve essere opportunamente identificato. Batterie La centrale possiede una fonte di energia interna, di due batterie sigillate al piombo ATTENZIONE! Se le batterie sono sostituite da altre con caratteristiche diverse da quelle indicate vi è il pericolo di esplosione. Le batterie possono costituire un rischio di scossa elettrica o di ustione dovuto all elevata corrente di corto circuito. È necessario attenersi alle seguenti precauzioni: Togliersi orologi, anelli, braccialetti o qualsiasi altro oggetto metallico. Utilizzare oggetti con manici isolati. Non appoggiare utensili o oggetti metallici sulle batterie. Non tentare di modificare i cablaggi o i connettori delle batterie. Tali operazioni possono provocare lesioni. Smaltimento batterie Le batterie al piombo contengono sostanze nocive! Pb Pb Alla fine del loro ciclo di vita non devono essere smaltite con i rifiuti comuni, ma devono essere consegnate ad un centro di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti autorizzato. 1.2 SICUREZZA DEL PRODOTTO La centrale dovrà essere installata in modo fisso. Consultare la sezione del manuale relativa all installazione. Non posizionare la centrale in prossimità di liquidi oppure in un ambiente ad umidità eccessiva. Non lasciare penetrare del liquido o corpi estranei all interno dell apparecchiatura. Non ostruire le griglie di aerazione. Non sottoporre la centrale all esposizione dei raggi solari oppure in prossimità di fonti di calore. 1.3 PRECAUZIONI PARTICOLARI Rispettare tassativamente l ordine delle istruzioni di installazione e collegamento descritte nel presente manuale. Verificare le indicazioni riportate sulla targa di identificazione: esse devono corrispondere alla vostra rete elettrica di alimentazione ed al consumo elettrico. DS A 3 LBT7656

4 2 GENERALITÀ Il dispositivo Sch.1043/250 è una centrale di rivelazione incendi, conforme alle normative europee UNI EN 54 parte 2 e parte 4, in grado di gestire fino a 120 punti analogici identificati, 3 uscite di allarme e 32 uscite programmabili. La centrale è in grado di gestire 1 linea LOOP oppure 2 linee APERTE. La linea LOOP può essere configurata in tre modi distinti: 1) linea a LOOP CHIUSO con sensori ad AUTOINDIRIZZAMENTO 2) due linee APERTE con sensori ad AUTOINDIRIZZAMENTO 3) due linee APERTE con sensori ad INDIRIZZO LOGICO I punti saranno gestiti dalla centrale a seconda del tipo di impianto che si desidera installare: potranno essere configurati come 'autoindirizzati', oppure (nel caso 3) dovranno avere un opportuno indirizzo in modo da renderne univoco il riconoscimento da parte della centrale. Da impostazione di fabbrica i punti sono configurati come autoindirizzati. Se configurata come loop chiuso ogni linea supporta fino a 120 punti (configurazione standard) mentre, come coppia di linee aperte, gestisce fino a 60 punti per linea aperta (la portata non cambia se si pensa che a ciascun loop chiuso corrispondono 2 linee aperte). Qualora non si utilizzino gli appropriati isolatori di linea le normative europee impongono comunque di non superare i 32 punti per linea aperta. Vi è la possibilità di inserire direttamente nelle linee dei rivelatori fino a 32 relè remoti per loop, distribuiti in qualsiasi modo nelle schede a disposizione (scheda 4 relè o punto digitale). Ogni uscita relè può essere programmata direttamente dalla centrale con una delle seguenti funzioni: allarme o preallarme di una o più zone, funzione di reset, allarme generale, anomalia generale, preallarme, spegnimento. L insieme di tutti i rivelatori può essere ripartito in 32 zone logiche. Ciascuna zona può contenere rivelatori in modo non necessariamente sequenziale e non necessariamente appartenenti allo stesso LOOP. Alla prima accensione dell impianto tutti i rivelatori installati saranno comunque compresi in un'unica zona. La suddivisione dei rivelatori in zone differenti sarà possibile tramite una procedura di programmazione (eseguibile a livello di accesso 3, previa digitazione di password). NOTA 1: Come punti digitali vengono intesi tutti i dispositivi che, collegati alla linea loop, occupano un indirizzo logico, ossia: rivelatori (di fumo, calore o velocimetrici), pulsanti antincendio, moduli di attuazione o di interfaccia... NOTA 2: La centrale Sch.1043/250 è provvista di 4 livelli d'accesso: i primi 2 consentono all'utente di eseguire le operazioni di visualizzazione e configurazione di base. Il 3 e 4 livello, che necessitano l'inserimento di una password per garantire una maggiore sicurezza, consentono all'installatore di accedere alle funzioni di programmazione. La centrale consente di impostare la soglia di allarme di ciascuna zona (criterio del singolo o doppio/multiplo consenso) ed il peso di ciascun rivelatore relativamente a tale soglia. Ciò permette che nella stessa zona, ad esempio, si possa applicare il multiplo consenso in ambienti in cui sono presenti più rivelatori ed avere invece l'allarme immediato in ambienti meno ampi, in cui può esserci un solo rivelatore. I singoli rivelatori, le singole zone e le intere linee (loop) possono essere abilitate e disabilitate rapidamente tramite l'utilizzo di una tastiera. È possibile identificare i rivelatori e le zone con dei nomi a sedici caratteri. Alla prima accensione si disporrà di nomi di default (Zona_01, Zona_02,, Punto_1_001, ) modificabili in sede di configurazione della centrale da pannello frontale o tramite una tastiera standard per PC. La linea seriale (RS485) di cui la centrale è provvista permette il collegamento di pannelli ripetitori, stampante e PC. Aprendo il pannello frontale della centrale si distinguono i seguenti componenti hardware. scheda display e pannello frontale scheda seriale RS485 (opzionale) scheda madre scheda loop Alimentatore switching 2 batterie 12V non fornite a corredo fig.1 centrale 1043/250 DS A 4 LBT7656

5 2.1 ALIMENTATORE SWITCHING L alimentatore switching gestisce la parte di potenza della centrale; la scheda è dotata di microprocessore per il monitoraggio delle alimentazioni. 20X5 FUSE 20X5 FUSE fig.2 Alimentatore Sull alimentatore sono presenti 5 led, in ordine: led OK (verde) acceso quando il microprocessore è in funzione; led RETE, (verde) acceso quando è presente la tensione di rete e lampeggiante quando la stessa è in anomalia (cioè è presente ma non è in grado di far funzionare correttamente il primo stadio del regolatore a 27.6V); led BATT., (giallo) acceso quando le batterie sono in stato di scarica (cioè erogano corrente, con o senza rete), e lampeggiante quando le batterie sono in anomalia (apertura o corto circuito nei collegamenti, oppure batterie scariche); led FUSE, (giallo) acceso in caso di rottura del fusibile di protezione dell uscita 27.6 EXT. led HEART FAULT, (giallo) acceso in caso vi siano parti elettriche della centrale in corto verso terra. In caso di corto circuito sui collegamenti delle batterie l alimentatore provvede a scollegarle automaticamente aprendo il relè apposito fino al persistere della condizione. Connettori accessibili: CN1: connettore flat 10 vie verso la scheda madre per le alimentazioni 24V, +5V, -5V, Vled e per i segnali di comunicazione; CN2: connettore bipolare verso la scheda madre per l alimentazione delle uscite relè; CN3: morsettiera 4 vie per l ingresso delle batterie e per l uscita EXT.; CN4: morsettiera 3 vie per l ingresso della tensione di rete più la terra; Fusibili accessibili: F1: fusibile di protezione per l uscite EXT da 2AF; F2: fusibile da 500mAT sul primario del trasformatore; F3: fusibile volante da 3AT per la batteria. 2.2 PANNELLO FRONTALE fig.3 Pannello frontale Il pannello frontale supporta l interfaccia utente della centrale ed è costituito da: 1. DISPLAY alfanumerico LCD 40x4 caratteri; 2. LED indicatori di STATO IMPIANTO; 3. LED indicatori di STATO ALIMENTAZIONE; 4. LED indicatori di STATO USCITE; 5. Tasti tacitazione BUZZER e RESET; 6. Tasti per scorrimento menu e programmazioni; 7. Tasti per intervento sulle uscite; 8. Blocco chiave elettrica per gestione del livello di accesso 1 o 2 (dal liv.2 è possibile accedere ai liv.3 e 4). DS A 5 LBT7656

6 2.3 SCHEDA MADRE La funzione principale della scheda Madre è quella di raccogliere i dati dei punti collegati alle schede LOOP e analizzarli. ZONE A STATO ALIMENTAZIONE rete guasto alim. batteria guasto batt. guasto fusibili earth fault N - normale. n - punti disabilitati A - allarme LIV 1 P. preallarme G - guasto D - disabilita C - in collaudo * - non configurata JP2 JP3 LIV JP4 2 BUZZER RESET Esc Invio B JP1 FUSE 20X5 FUSE 20X5 FUSE 20X5 ALIM scheda LOOP RESET CAMPANA SPEGNIM. GUASTO TASTIERA Standard AT ALIMENT SCHEDA SERIALE JP5 JP1 A B PROG. SENSORI fig.4 Scheda madre Il connettore per l alimentatore è per il flat a 10 vie identificato da ALIMENT., mentre quello per la scheda seriale (opzionale) è identificato da Scheda SERIALE. Il connettore identificato da ALIM. è l ingresso della tensione di alimentazione delle uscite a relè proveniente dell alimentatore (27.6V). Sulla scheda madre sono posizionati i morsetti delle uscite a relè di allarme generale (CAMPANA), anomalia generale (GUASTO), SPEGNIMENTO e di un relè programmabile AUX. Tutte le uscite mettono a disposizione i contatti NA, NC del proprio relè e forniscono 27.6V sul contatto NC in condizioni normali, tranne l uscita di AUX che esce con contatti puliti. Le uscite in tensione sono protette da sovraccarichi di corrente da fusibili da 2AF. Il microprocessore controlla lo stato delle linee di uscita (si dovranno utilizzare le specifiche schedine in prossimità dei carichi) e lo stato dei fusibili. Il connettore minidin identificato da TASTIERA Standard AT è per il collegamento di una tastiera AT per PC. La morsettiera identificata con PROG. SENSORI è predisposta per la programmazione in campo dell indirizzo dei punti qualora si voglia sfruttare l opzione di avere linee con collegamento a stella o parallelo, con punti ad indirizzo logico. Esistono inoltre diversi connettori strip dotati di jumper la cui funzione è la seguente: JP1: jumper che prevede la selezione dei livelli di accesso LIV (funzionamento normale) o del livello LIV. 4, necessario quando occorre eseguire alcune operazioni di livello 4 (segnalate a menù con L4 ). JP2, JP3, JP4: ponticelli per escludere eventualmente le singole uscite a relè CAMPANA, SPEGNIMENTO e GUASTO in caso di anomalie nel sistema di controllo (di default sono tutti abilitati, posizione 1-2). Gli altri connettori o jumper sono riservati. DS A 6 LBT7656

7 2.4 SCHEDA LOOP La scheda LOOP è dotata di microprocessore e si occupa di gestire la comunicazione tra i punti distribuiti sulla linea e la scheda madre. La scheda presenta 2 coppie di morsetti per il collegamento a due fili dei punti, una coppia per ogni senso di percorrenza del LOOP chiuso o linea aperta ( + e - ). Il collegamento con la scheda madre avviene tramite flat in cui transitano le alimentazioni ed i segnali di controllo. Sempre nella parte visibile appaiono due led, uno verde acceso in funzionamento normale e uno giallo acceso solo in situazione di anomalia di comunicazione con la centrale. La scheda LOOP entra in anomalia (di sistema) se passano oltre 100s dall ultima comunicazione con la scheda madre, in questa situazione la scheda comanda direttamente il relè di allarme della centrale attraverso una linea dedicata del flat di collegamento. La configurazione della linea come LOOP chiusi o linea aperta si effettua ad alimentazione scollegata attraverso il jumper a tre posizioni situato nella parte accessibile della scheda. Le tre possibilità sono riportate di seguito: a) linea a LOOP CHIUSO con punti ad AUTOINDIRIZZAMENTO b) due linee con punti ad AUTOINDIRIZZAMENTO con collegamento in serie c) due linee con punti ad INDIRIZZO LOGICO con collegamento in parallelo o stellare La configurazione della linea viene letta dal microprocessore della scheda LOOP immediatamente dopo il power-up, quindi modifiche alla configurazione del jumper non hanno alcun effetto sino alla successiva accensione. La centrale memorizza la configurazione della linea in fase di autoconfigurazione, per poi verificarla periodicamente. Se la centrale rileva una configurazione diversa da quella memorizzata genera l anomalia del sistema. C B A +A -A -R fig.5 Scheda LOOP E possibile cambiare la configurazione delle linee anche durante il normale funzionamento della centrale seguendo la procedura descritta al comando Cambia tipo indirizzamento del Menu configura LOOP (a livello di accesso 3). 2.5 SCHEDA SERIALE (OPZIONALE) Scheda seriale per il colloquio con i dispositivi esterni (opzionali) in RS485. Il collegamento con la scheda madre è costituito da un cavo flat 10 vie per le alimentazioni e i segnali di controllo. La scheda realizza l interfaccia hardware per una RS485 half-duplex optoisolata di baud rate fissa a Baud, lunghezza cavo max 1200m. I dispositivi applicabili alla linea seriale sono i seguenti: Pannello ripetitore (massimo 16 pannelli in linea); Scheda di interfaccia seriale per una stampante parallela ad aghi a modulo continuo; Interfaccia per collegamento a PC o Modem. DS A 7 LBT7656

8 3 INSTALLAZIONE E COLLEGAMENTI La centrale antincendio deve essere installata in un luogo facilmente accessibile, il più possibile protetta dall incendio diretto, da danneggiamenti o manomissioni. L alimentazione primaria (rete) deve essere effettuata tramite linea esclusivamente riservata allo scopo (indipendente dalle linee di illuminazione, prese, etc) e opportunamente protetta da interruttore magnetotermico bipolare. L impianto deve inoltre essere collegato ad una presa di terra della linea stessa. La posa dei cavi può essere eseguita sia con cavi in tubo sotto intonaco o pavimento, sia con cavi in tubi in vista. Per installare la centrale Sch.1043/250 occorre effettuare le operazioni seguenti: 1. Rimuovere il coperchio plastico di copertura, svitando le due viti poste sulla parte inferiore dello stesso. 2. Rimuovere il coperchio metallico superiore, svitando le due viti poste sulla parte superiore, per accedere all elettronica. Prima di ancorare la centrale alla parete occorre stabilire dove prevedere il passaggio dei cavi; sul fondo e sui lati sono disponibili fori d accesso per permettere l installazione dei cavi. fig.6 Apertura del coperchio 3. Fissare il contenitore di fondo al muro con 3 tasselli, facendo passare prima i cavi di alimentazione e di collegamento delle linee LOOP dal foro e dalla feritoia posteriore. Lasciare almeno 50 cm. di cavo in più per i collegamenti. foro per tassello di fissaggio foro per tassello di fissaggio foro per passaggio cavi alimentazione feritoia per passaggio cavi foro per tassello di fissaggio fig.7 Fissaggio del contenitore 4. Telaio distanziatore (non fornito a corredo): nel caso fosse necessario distanziare la centrale dal muro per permettere l arrivo dei cavi dall alto o dal basso con tubi o canaline a vista, è possibile utilizzare il telaio predisposto, fissandolo al muro con 4 tasselli (fig.8). Successivamente fissare la centrale sul telaio utilizzando le 3 viti in dotazione (fig.9): fig.8 Fissaggio del telaio distanziatore fig.9 Fissaggio della centrale sul telaio distanziatore DS A 8 LBT7656

9 ATTENZIONE: effettuare tutti i collegamenti senza tensione di rete e senza batterie sulla centrale. 5. Montare la scheda LOOP: fare scorrere la scheda nell apposita rotaia, fino a che la stessa venga a trovarsi nella posizione tale da poter essere fissata sulla base della centrale, tramite apposita vite in dotazione. fig.10 Montaggio scheda LOOP 6. Cablaggi scheda LOOP: effettuare le connessioni della scheda LOOP ai cavi provenienti dalla linea LOOP installate, connetterla alla scheda madre e disporre il jumper a tre posizioni secondo la configurazione voluta (linea a LOOP chiuso, due linee aperte con punti ad autoindirizzamento, due linee aperte con punti ad indirizzo logico). 7. Cablaggi scheda madre: effettuare i cablaggi sui morsetti delle uscite presenti sulla scheda madre, in particolare: Collegare l uscita di allarme generale (CAMPANA) con la scheda interfaccia linea di uscita contrassegnata con un bollino adesivo di colore giallo. Tale scheda deve essere posizionata il più vicino possibile al dispositivo di allarme e configurata con lo switch SW1 in posizione B. Inoltre per controllare la presenza dell alimentazione del dispositivo CAMPANA bisogna collegare i morsetti 37 e 38 con la linea di alimentazione del dispositivo di allarme e rimuovere il jumper JP1. fig.11 Collegamento linea di uscita CAMPANA DS A 9 LBT7656

10 Collegare le uscite GUASTO e SPEGNIMENTO con le schede interfaccia linea di uscita contrassegnate con un bollino adesivo di colore blu. Dette schede devono essere posizionate il più vicino possibile ai dispositivi di attuazione. Le schede devono essere collegate sulle relative uscite anche se non sono presenti dispositivi di attuazione. fig.12 Collegamento linee di uscita GUASTO e SPEGNIMENTO Collegare l uscita a relè AUX. Questa uscita può essere eventualmente utilizzata per il ripristino di tutti quei dispositivi che, memorizzando lo stato di allarme, necessitano di una breve interruzione dell'alimentazione per ripristinare le loro condizioni normali. Collegare il connettore per l alimentatore, flat a 10 vie, e il connettore di ingresso della tensione di alimentazione delle uscite a relè proveniente dall alimentatore (27.6V). 8. Collegare la eventuale scheda seriale (opzionale). 9. Posizionare il ponticello JP1 in posizione tale da permettere la configurazione del sistema, ossia a LIVELLO 4. Nota: quando il ponticello JP1 si trova in posizione LIVELLO 4, ossia in modalità configurazione, la centrale visualizzerà a display il messaggio: - Ponticello configurazione on - Per verificare il funzionamento della centrale spostare il ponticello su LIVELLO JP1 fig.13 Configurazione ponticello JP1 10. Collegare le batterie e i cavi di alimentazione, quindi richiudere il case della centrale e fornire tensione. DS A 10 LBT7656

11 4 ATTIVAZIONE DELL'IMPIANTO Effettuati i collegamenti elettrici, chiudere il coperchio della centrale e dare alimentazione. Nota: prima di dare alimentazione la centrale dovrà essere chiusa con l apposito coperchio! All accensione la centrale entra in fase di autotest (dei LED e del display). Se viene accesa con il livello di accesso 4 abilitato, la centrale chiede la conferma dell avvio dell autoconfigurazione, in quanto questa operazione cancellerà i dati memorizzati in precedenza: / V e r. X X. X X g g / m m / a a a a - A v v i o a u t o c o n f i g u r a z i o n e? - < I n v i o > p e r c o n f e r m a, < E s c > p e r a n n u l l a r e Dopo la conferma con Invio, la centrale effettuerà l acquisizione del numero e della posizione (rispetto alle sedi di collegamento) delle schede LOOP collegate; sul display viene indicato: / V e r. X X. X X g g / m m / a a a a < o r a > - A u t o c o n f i g u r a z i o n e i n c o r s o - S c h e d e r i l e v a t e i n p o s i z i o n e 1 - X - X - X In fase di autoconfigurazione la centrale effettua il test delle linee e dei punti e si configura raggruppando tutti i punti nella zona 1. Terminata la fase di configurazione delle linee di rivelazione, la centrale effettuerà una scansione per ricercare le periferiche RS485 presenti. Se è presente una periferica di interfaccia per il collegamento a PC/Modem la centrale effettuerà il trasferimento dei dati verso questo dispositivo. Al termine della configurazione verrà visualizzato: / V e r. X X. X X g g / m m / a a a a < o r a > * * C E N T R A L E C O N F I G U R A T A * * * * 1 Z O N A c o n X X X P U N T I * * Dove XXX è il numero dei punti rilevati su tutte le linee LOOP. ATTENZIONE: verificare che il numero dei punti rilevati corrisponda con quello dei punti effettivamente installati. Per spiegazioni più dettagliate sulla messa in opera della centrale vedere il capitolo successivo. DS A 11 LBT7656

12 5 FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE 5.1 CARATTERISTICHE DELLE LINEE E DEI PUNTI DI RIVELAZIONE In configurazione standard ogni scheda LOOP gestisce 1 linea (a LOOP) e supporta fino a 120 punti indirizzabili. I punti vengono collegati tra loro in SERIE mediante due fili, positivo e negativo del segnale in corrente; i due fili escono dai due morsetti di andata del segnale e dopo l ultimo punto si richiudono sui due morsetti di ritorno, formando l anello chiuso. Ogni LOOP può essere configurato anche come coppia di linee aperte (vedi paragrafo Scheda LOOP ), con capacità di massimo 60 punti ognuna. In caso si installino più di 32 punti nella stessa linea si dovrà disporre degli opportuni isolatori di linea (la normativa di riferimento impone di non perdere più di 32 punti in caso di anomalia di linea). Nel caso si scelga il tipo di configurazione con linee aperte e punti ad indirizzo logico, il collegamento dei punti deve essere in PARALLELO, previa programmazione degli stessi (vedi paragrafo Programmazione indirizzo dei punti ) con indirizzi differenti su ogni linea e diversi da zero (l indirizzo zero è riservato ai punti autoindirizzati). Possono essere collegati alla centrale i seguenti dispositivi: rivelatori analogici di fumo intelligenti, Sch.1043/261 e Sch.1043/262 rivelatori analogici di calore intelligenti, Sch.1043/264 e Sch.1043/265 rivelatori di calore velocimetrici intelligenti, Sch.1043/266 e Sch.1043/267 rivelatori analogici di fumo e calore intelligenti, Sch.1043/268 e Sch.1043/269 pulsanti antincendio intelligenti, Sch.1043/243 e Sch.1043/244 scheda a 4 relè Sch.1043/271 isolatore di linea Sch.1043/272 Tramite la scheda multifunzione (punto digitale) Sch.1043/277, inoltre, è possibile connettere alla centrale tutti i tipi di attuatori e di rivelatori tradizionali. 5.2 COLLEGAMENTO DEI PUNTI DIGITALI E DEGLI ACCESSORI Collegamento con i rivelatori Installati sulla linea di rivelazione sono in grado di dialogare con la centrale e di lavorare in diverse modalità: In modo autoindirizzato nella configurazione di linea aperta (max 32 dispositivi per linea) o di loop chiuso (max 120 dispositivi). Nella configurazione di collegamento a stella o parallelo, se programmato con un indirizzo fisico (max 32 dispositivi per linea). NOTA: in caso di configurazione con indirizzo manuale occorrerà effettuare la programmazione del dispositivo utilizzando il connettore di programmazione presente sulla centrale Sch.1043/250. (Vedere cap. 'Messa in Servizio). fig.14 rivelatore di fumo Prima di eseguire l'installazione occorrerà, quindi, eseguire la programmazione a bordo della centrale. Descrizione dei morsetti di collegamento +A (+IN) Positivo di alimentazione -A (-IN) Negativo di alimentazione -R (-OUT) Uscita negativo alimentazione +R (+OUT) Uscita positivo alimentazione PROG Morsetto programmazione Solo per i rivelatori Sch.1043/262, Sch.1043/265, Sch.1043/267: SCR Ripetizione del segnale d'allarme max 0.1 ATTENZIONE: per tutte le operazioni di installazione e di configurazione fare riferimento al manuale di istruzioni del rivelatore utilizzato. DS A 12 LBT7656

13 Collegamento con i pulsanti antincendio fig.15 pulsante antincendio Installato sulla linea di rivelazione è in grado di dialogare con la centrale e di lavorare in diverse modalità: In modo autoindirizzato nella configurazione di linea aperta (max 32 dispositivi per linea) o di loop chiuso (max 120 dispositivi).. Nella configurazione di collegamento a stella o parallelo, se programmato con un indirizzo fisico (max 32 dispositivi per linea). NOTA: in caso di configurazione con indirizzo manuale occorrerà effettuare la programmazione del dispositivo utilizzando il connettore di programmazione presente sulla centrale Sch.1043/250 e servendosi del cavetto di programmazione a corredo. (Vedere cap. 'Messa in Servizio). Prima di eseguire l'installazione occorrerà, quindi, eseguire la programmazione a bordo della centrale. Descrizione dei morsetti di collegamento +A (+IN) Positivo di alimentazione -A (-IN) Negativo di alimentazione -R (-OUT) Uscita negativo alimentazione +R (+OUT) Uscita positivo alimentazione PROG Morsetto programmazione ATTENZIONE: per tutte le operazioni di installazione e di configurazione fare riferimento al manuale di istruzioni del pulsante antincendio utilizzato. Collegamento con il modulo di attuazione a 4 uscite relè Sch.1043/271 Installato sulla linea di rivelazione (fino ad un massimo di 8 dispositivi per loop o per coppia di linee aperte) consente la gestione dei dispositivi accessori distribuito in campo (targhe, sirene, elettrovalvole...) ed è in grado di dialogare con la centrale e di lavorare in diverse modalità: In modo autoindirizzato nella configurazione di linea aperta o di loop chiuso. Descrizione dei morsetti di collegamento +A (+IN) Positivo di alimentazione -A (-IN) Negativo di alimentazione -R (-OUT) Uscita negativo alimentazione +R (+OUT) Uscita positivo alimentazione PROG fig.16 modulo attuazione Sch.1043/271 Morsetto programmazione Relè COM Morsetto comune Relè NA Morsetto NA Relè NC Morsetto NC Selezionare in fase di programmazione dalla centrale la funzione del relè Nella configurazione di collegamento a stella o parallelo, se programmato con un indirizzo fisico. NOTA: in caso di configurazione con indirizzo logico occorrerà effettuare la programmazione del dispositivo utilizzando il connettore di programmazione presente sulla centrale Sch.1043/250 e servendosi del cavetto di programmazione a corredo. (Vedere cap. 'Messa in Servizio). Prima di eseguire l'installazione occorrerà, quindi, eseguire la programmazione a bordo della centrale. ATTENZIONE: per tutte le operazioni di installazione e di configurazione fare riferimento al manuale di istruzioni del modulo Sch.1043/271. DS A 13 LBT7656

14 Collegamento con l'interfaccia seriale Sch.1043/277 La scheda di interfaccia è di tipo 'analogico' intelligente e bidirezionale; viene installata sulla linea di rivelazione ed è in grado di dialogare con la centrale e lavorare nelle seguenti modalità: In modo autoindirizzato, nella configurazione di linea aperta o di loop chiuso. Nella configurazione di collegamento a stella o parallelo, se programmata con un indirizzo fisico. NOTA: in caso di configurazione con indirizzo manuale occorrerà effettuare la programmazione del dispositivo utilizzando il connettore di programmazione presente sulla centrale Sch.1043/250 e servendosi del cavetto di programmazione a corredo. (Vedere cap. 'Messa in Servizio). Prima di eseguire l'installazione occorrerà, quindi, eseguire la programmazione a bordo della centrale. fig.17 interfaccia seriale Sch.1043/277 ATTENZIONE: è possibile collegare un massimo di 32 dispositivi per loop o per coppia di linee aperte. Tale limite è dato dal numero massimo di relè (32) che la centrale Sch.1043/250 è in grado di gestire. Se nella configurazione dell'impianto è previsto l'utilizzo di moduli di attuazione Sch.1043/271 è bene ricordare che questi sono forniti di 4 uscite a relè. La somma di tutti i relè a bordo dei dispositivi (Sch.1043/271 e Sch.1043/277) non deve in alcun caso essere maggiore di 32. Si noti che, se non vengono utilizzati gli ingressi ma solo le uscite relè (o viceversa) il dispositivo occupa comunque un indirizzo. Descrizione delle morsettiere < = led di segnalazione > MORSETTI < +A (+IN) -A (-IN) -R (-OUT) +R (+OUT) PROG Positivo di alimentazione Negativo di alimentazione Uscita negativo alimentazione Uscita positivo alimentazione Morsetto programmazione MORSETTI = Pulse GND Allarme NA/NC Guasto NA/NC Ingresso per contatto impulsivo NC (per collegamenti a max 0,5 metri dal contatto). Programmato di fabbrica come NC Se l'ingresso PULSE non è utilizzato chiudere a GND. Comune ingressi Ingresso per contatto d allarme NC/NA (per collegamenti a max 0,5 metri dal contatto). Programmato di fabbrica come NA Ingresso per contatto di guasto NA/NC per collegamenti a max 0,5 metri dal contatto). Programmato di fabbrica come NA MORSETTI > Relè COM Relè NA Relè NC Morsetto comune Morsetto NA Morsetto NC Selezionare in fase di programmazione dalla centrale la funzione del relè ATTENZIONE: Per tutte le operazioni di installazione e di configurazione fare riferimento al manuale di istruzioni del modulo Sch.1043/277. DS A 14 LBT7656

15 Collegamento con il modulo isolatore Sch.1043/272 fig.18 Isolatore di corto Sch.1043/272 Il modulo analizzatore di cortocircuito deve essere installato il più vicino possibile alla centrale, in modo che il tratto di linea che va dalla centrale all isolatore sia il più limitato possibile. Questo per rendere praticamente impossibili i guasti in questo tratto di linea. La linea LOOP della centrale deve essere configurata per funzionare in modalità di due linee aperte con sensori ad indirizzo logico. Questo modulo praticamente divide la linea della centrale in due sotto-linee. Per ogni linea della centrale si possono collegare al massimo due analizzatori di cortocircuito, dividendola in quattro sottolinee. I moduli non possono essere collegati in cascata. Ogni sottolinea può portare da 1 a 32 dispositivi, tenendo presente che la somma di tutti i dispositivi non deve essere superiore a 60. Gli indirizzi dei dispositivi collegati su queste linee devono essere tutti diversi, e compresi tra 1 e 60. Descrizione MORSETTIERA: Numero morsetto Serigrafia Descrizione 1 - Linea CENTRALE uscita negativa verso la linea di ingresso della centrale 2 + Linea CENTRALE uscita positiva verso la linea di ingresso della centrale 3 - Linea1 SENSORI ingresso negativo della prima sotto-linea di dispositivi 4 + Linea1 SENSORI ingresso positivo della prima sotto-linea di dispositivi 5 - Linea2 SENSORI ingresso negativo della seconda sotto-linea di dispositivi 6 + Linea2 SENSORI ingresso positivo della seconda sotto-linea di dispositivi Scheda seriale RS485 - Sch.1043/276 (opzionale) SCHEDA SERIALE RS485 La scheda seriale RS485 è utilizzata per il collegamento di moduli esterni, quali pannelli ripetitori, pannelli sinottici, stampanti ed eventualmente per realizzare una rete di centrali. Il numero massimo di dispositivi collegabili è 32 e la lunghezza massima del percorso è di 1200m. Il collegamento con la scheda madre è fornito da un cavo flat 10 vie per le alimentazioni e i segnali di controllo. Il connettore sulla scheda madre della centrale è identificato come 'Scheda SERIALE'. SCHEDA MADRE fig.19 scheda seriale RS485 Sch.1043/276 Pannelli ripetitori - Sch.1043/274 Sono dotati di display LCD (alfanumerico 4x40 caratteri), led di stato impianto e pulsanti per: - test degli indicatori sullo stesso pannello - tacitazione del buzzer del pannello - reset e tacitazione degli allarmi della centrale - esclusione e riattivazione delle zone e delle uscite. Il numero massimo dei pannelli ripetitori collegabili alla linea seriale è 16. Modulo per Stampante parallela Sch.1043/275 La stampante replica la generazione degli eventi della centrale, i quali vengono stampati con un ritardo dipendente dal numero di periferiche presenti in rete. E' possibile il collegamento in rete di una sola stampante parallela generica, a modulo continuo; il tipo di comunicazione è monodirezionale. DS A 15 LBT7656

16 5.3 CONFIGURAZIONE BASE DELLA CENTRALE Alla prima accensione in opera la centrale deve poter acquisire la composizione dell impianto in cui è stata installata ed inizializzare i dati interni. Nota: Prima di dare alimentazione alla centrale accertarsi che il jumper JP5 sia in posizione 2-3 JP5 fig.20 Configurazione ponticello JP5 Nota: Per togliere o dare alimentazione alla centrale NON utilizzare il connettore flat che collega l alimentatore alla scheda madre, ma operare nel modo seguente: Per togliere alimentazione: togliere l alimentazione di rete (230Vca) togliere il coperchio alla centrale scollegare la batteria Per dare alimentazione: ricollegare la batteria chiudere il coperchio della centrale ripristinare l alimentazione di rete (230Vca) La centrale acquisisce la composizione dell impianto se all accensione si trova a LIVELLO 4 (vedi paragrafo Livelli di accesso ) cioè con jumper JP1 in posizione Liv.4. In seguito all accensione in Livello 4 la centrale richiede la conferma per l avvio dell AUTOCONFIGURAZIONE, quindi effettua la reimpostazione a default di tutti i dati di configurazione dell impianto e di funzionamento. Tutte le informazioni precedenti verranno perse. Nota: NON rimuovere i cavi flat di collegamento alla scheda LOOP quando la centrale è alimentata. Se la procedura di configurazione fallisce la centrale genera l anomalia di configurazione. Si possono verificare i seguenti casi: a) anomalia di linea (cortocircuito o apertura); sarà possibile leggere lo stato dei LOOP nel menu a liv. 1 (per le linee configurate come aperte sarà rilevato solo il cortocircuito); b) errore del numero dei punti rilevati nelle scansioni preliminari; c) è stato superato il numero massimo di relè collegabili. Si noti che se il numero di punti supera la capacità di una qualche linea si possono verificare i due casi: 1. La linea è un LOOP chiuso: i primi e gli ultimi punti risulteranno sovrapposti in ragione del doppio senso di percorrenza del LOOP; se i punti che risulteranno sovrapposti sono dello stesso tipo la centrale non se ne accorge, mentre se sono di tipo diverso verrà generata l anomalia di configurazione; 2. La linea è configurata come aperta: i punti in più non verranno considerati. Se l autoconfigurazione va a buon fine la centrale visualizza il messaggio CENTRALE CONFIGURATA, visibile per 5s circa. Quindi: RIPOSIZIONARE IL JUMPER JP1 IN POSIZIONE LIVELLI 1,2,3 E CHIUDERE LA PROTEZIONE METALLICA ED IL COPERCHIO DELLA CENTRALE. A questo punto la centrale inizia a funzionare normalmente. DS A 16 LBT7656

17 Nota: con il jumper in livello 4 la centrale è disattiva e visualizza il messaggio Ponticello configurazione on fig.21 Configurazione ponticello JP1 La centrale si trova ora nella seguente condizione (default): Tutti i punti sono assegnati alla ZONA 1; Tutti i relè remoti non sono associati ad alcuna funzione specifica (funzione disabilitata); La soglia di allarme di tutte le zone è impostata a 2; Il peso di tutti i punti è impostato a 1 (tranne i pulsanti che hanno sempre peso pari alla soglia di allarme della zona); I nomi delle zone sono impostati al default: Zona 01, Zona 32 ; I nomi dei punti sono impostati al default: Punto 1_001, Punto X_XXX, ; Le uscite relè sono tutte abilitate con i seguenti ritardi: o Ritardo uscita CAMPANA: 5s o Ritardo uscita GUASTO: 5s o Ritardo uscita SPEGNIMENTO: 20s o Ritardo uscita SPEGNIMENTO-NOTTE: 20s La funzione Giorno/Notte è disattivata; La funzione Albergo è disattivata; La funzione Telegestione è attivata; La funzione Teleassistenza è disattivata; Lo Storico eventi è vuoto; Le Password per il livello 3, per la Telegestione e la Teleassistenza sono impostate a 0000 (4 zeri); 5.4 PROTEZIONE DEI DATI DI CONFIGURAZIONE I dati di configurazione sono memorizzati in una zona riservata della RAM tamponata, non vengono quindi persi staccando l alimentazione. Il ponticello JP1 LIVELLI 1,2,3 / LIVELLO 4 ha la funzione di bloccare o sbloccare l accesso accidentale in scrittura di questa zona di memoria (è una zona normalmente a sola lettura e l accesso in scrittura è abilitato spostando il jumper nella posizione LIVELLO 4 ). Dopo ogni accesso in scrittura (per es. ingresso in programmazione) viene aggiornato il checksum di quest area di memoria. La correttezza dei dati viene controllata ogni ora verificando il checksum. In caso di errore viene bloccato il funzionamento della centrale e generate le anomalie di Errore Dati e Guasto Avaria di Sistema, sarà quindi opportuno ricontrollare tutti i dati programmati (eventualmente riavviando l autoconfigurazione per una pulizia completa a questo scopo si consiglia di eseguire un backup su PC almeno dei nomi dei punti utilizzati per poi riscriverli via seriale). DS A 17 LBT7656

18 5.5 PROGRAMMAZIONE INDIRIZZO DEI PUNTI Se l'impianto prevede la configurazione di linee aperte con dispositivi ad indirizzo logico, è necessario programmare l indirizzo dei punti di quelle particolari linee prima dell'attivazione. Per la programmazione dei rivelatori occorre collegare una base del rivelatore all apposita morsettiera sulla scheda madre della centrale (fili +, - e PROG). BASE RIVELATORE CONNETTORE PER LA fig.19 programmazione dell'indirizzo dei rivelatori A questo punto seguire i passi elencati: 1) Assicurarsi che il ponticello JP1 sia in livello 4. 2) Entrare nel menu di programmazione (livello 3: vedere capitolo 'Livelli di accesso) della centrale e quindi portarsi al comando specifico 19: Programma Indirizzo Punto (L4), al livello 4. Sul display della centrale verrà visualizzato: <Configurazione Centrale> Collegare il sensore e premere INVIO 3) Innestare il rivelatore da indirizzare sulla base, facendo coincidere le frecce di riferimento incise sulla base e sul rivelatore stesso, quindi premere il tasto INVIO. Sul display della centrale verrà visualizzato (esempio con rivelatore di fumo): Tipo sensore: FUMO (DATA) Ind. letto: AUTO cambia in: 01 4) Con i tasti freccia,, selezionare l'indirizzo voluto e premer INVIO per conferma. I valori di indirizzo possibili sono: - AUTOINDIRIZZATO: il sensore deve essere installato sul linee con autoindirizzamento dei punti (preimpostazione di default dei sensori). - Numero compreso fra 1 e 60 : il sensore deve essere installato su linee aperte con SOLI sensori indirizzati logici. La limitazione a 60 è dovuta alla capacità di questo tipo di linee. NOTA: L indirizzo dei sensori su ogni linea deve essere univoco. 5) La centrale comunicherà a display l'avvenuta programmazione. Programmazione Effettuata 6) Proseguire con la programmazione di ogni dispositivo che necessita di un indirizzo logico. 7) Eseguita la programmazione spegnere la centrale, collegare i rivelatori all'impianto e ridare alimentazione alla centrale. DS A 18 LBT7656

19 Attenzione: verificare che il numero dei punti rilevati nella scansione preliminare corrisponda a quello dei punti effettivamente installati. La procedura di programmazione degli altri dispositivi è del tutto simile a quella dei rivelatori sopra descritta. Ogni dispositivo dovrà essere collegato alla morsettiera sulla scheda madre della centrale utilizzando l'apposito cavetto fornito a corredo. 5.6 RIAVVIO DELLA CENTRALE CON IMPIANTO GIÀ CONFIGURATO Se per qualche motivo viene a mancare l alimentazione (sia principale che secondaria) alla successiva accensione (se il ponticello di livello di acceso si trova in posizione LIVELLI 1,2,3 ) si avvia la procedura di verifica della configurazione. La verifica della configurazione si sviluppa nei seguenti passi: verifica checksum e correttezza dei dati di configurazione. Se la verifica fallisce la procedura di configurazione termina e si attivano le segnalazioni di anomalia Errore Dati e Guasto Avaria di Sistema ; verifica correttezza dei parametri di funzionamento (ritardi sulle uscite, dati della funzione Giorno/Notte, Memoria Eventi, ). Se la verifica fallisce la procedura di configurazione continua, ma viene visualizzato il messaggio Alcuni parametri impostati a DEFAULT ; verifica del numero delle schede LOOP collegate. Se il numero rilevato non corrisponde a quello memorizzato la verifica della configurazione termina generando le anomalie di Errore Dati e Guasto Avaria di Sistema ; esecuzione di due scansioni complete dei LOOP di rivelazione e verifica del numero e del tipo dei punti collegati. Se la configurazione dei punti non corrisponde a quella memorizzata viene generata l anomalia del LOOP o del punto interessato; se il numero dei relè non corrisponde a quello memorizzato viene generata l anomalia di Errore Dati e Guasto Avaria di Sistema ; Se la verifica va a buon fine la centrale entra immediatamente nel suo stato di funzionamento NORMALE. 5.7 GESTIONE DELLO STATO DEI PUNTI La centrale acquisisce lo stato corrente dei punti con letture periodiche dei dati provenienti dalle schede LOOP. I valori letti sono già convertiti nel formato specifico della grandezza misurata e devono essere compresi nei seguenti campi: rivelatore di FUMO: 0.00dBm 0.24 dbm rivelatore di TEMPERATURA: 0 C 75 C pulsante e digitale: ON o OFF altri valori corrispondono a situazioni di anomalia del rivelatore o della comunicazione con il rivelatore. Gli stati dei suddetti punti sono riassunti nella seguente tabella: TIPO PUNTO CAMPO VALORI STATO 0.00dBm 0.09dBm NORMALE RIVELATORE di FUMO 0.10dBm 0.14dBm MANUTENZIONE 0.15dBm 0.24dBm ALLARME RIVELATORE di CALORE 0 C 53 C NORMALE 54 C 75 C ALLARME PULSANTE e DIGITALE OFF NORMALE ON ALLARME L anomalia di un punto può essere causata dalla mancata acquisizione dei dati di quel punto (per anomalia di linea o per guasto del punto) o per l acquisizione di dati non compatibili con il tipo specifico o con le letture precedenti o, più semplicemente se segnalata dal punto stesso. L ingresso in uno stato particolare di un punto è determinato da due letture consecutive di quello stato, fatta eccezione per lo stato di manutenzione del rivelatore di fumo che ne richiede DS A 19 LBT7656

20 5.8 GESTIONE DELLE ZONE Alla prima accensione in opera la centrale si autoconfigura con un unica zona comprendente tutti i punti installati. È possibile configurare manualmente nuove zone, fino ad un massimo di 32, ed assegnare ad esse i punti voluti. I comandi dedicati a questo scopo sono implementati nei Menu configura zona e Menu configura punto (dal Menu configura centrale - livello 3) e richiedono quindi l utilizzo della chiave (selez. Liv.2) e la conoscenza della password di accesso alla programmazione. Durante il normale funzionamento della centrale vengono individuati i punti in allarme. In relazione al peso del punto e alla soglia di allarme della rispettiva zona vengono generati: Il PREALLARME di zona, se la somma dei pesi dei punti in allarme è inferiore alla soglia di allarme della zona; l ALLARME di zona, se la somma dei pesi dei punti in allarme è uguale o superiore alla soglia di allarme della zona; Il pulsante causerà sempre direttamente l'allarme di zona cui è associato. L anomalia del singolo punto provoca lo stato di anomalia della zona corrispondente. È possibile disattivare la gestione di una zona con il comando specifico a livello di accesso 2. Tale operazione inibisce la gestione di allarmi ed anomalie sia della zona che di tutti i punti appartenenti ad essa. In caso di anomalia di linea (cortocircuito o apertura) in una delle linee con punti ad autoindirizzamento viene segnalata, oltre all anomalia del LOOP interessato, anche l anomalia di apertura o cortocircuito nella zona cui è associato l ultimo punto rilevato nell ultima scansione. In caso di punti ad indirizzamento logico non viene segnalata l anomalia della zona, sia perché l ordine dei punti non segue necessariamente l andamento fisico della linea e non si avrebbe quindi nessuna indicazione sulla posizione dell anomalia, sia perché l anomalia di cortocircuito (l unica possibile in questa condizione) provoca la perdita completa della linea (se costituita da meno di 32 punti) o la perdita del blocco intero di punti gestito dall isolatore intervenuto. Rimane comunque la generazione dell anomalia per quei punti che non possono più essere raggiunti. Lo stato di tutte e 32 le zone è sempre visibile nell ultima riga del display ed è rappresentato simbolicamente dai seguenti caratteri, in ordine di priorità di visualizzazione: Simbolo Significato N Stato Normale, la zona corrispondente è abilitata e non ha segnalazioni particolari n Stato normale, ma nella zona corrispondente esistono punti disabilitati A Stato di ALLARME, zona in allarme P Stato di PREALLARME, zona in preallarme; G Stato di ANOMALIA (Guasto), la zona corrispondente presenta anomalia di corto o interruzione D Stato di DISABILITAZIONE, la zona è disabilitata C Condizione di TEST (Collaudo), zona sotto test; * Zona disponibile ma non utilizzata, nessun punto è stato associato a tale zona 5.9 GESTIONE NOMENCLATURA ZONE E PUNTI Dopo l autoconfigurazione i nomi sono impostati per default a Zona 01,, Zona 32 per le zone e Punto 1_001,, Punto X_XXX,, per i punti. Per modificare o personalizzare la nomenclatura sono disponibili tre comandi a livello di accesso 3: 7. Assegna nomi di default nel Menu configura centrale Livello 3; 2. Modifica nome nel Menu configura zona; 2. Modifica nome" nel Menu configura punto. L assegnazione del nome ad una zona od un punto può avvenire in base a vocabolari predefiniti oppure tramite scrittura diretta, con lunghezze dei nomi fino a 16 caratteri. DS A 20 LBT7656

21 5.10 GESTIONE DELLE ANOMALIE La centrale riconosce e segnala le seguenti anomalie: 1. "Anomalia di CONFIGURAZIONE" viene segnalata solo quando la centrale si trova in fase di autoconfigurazione nei seguenti casi: - quando c è una linea di rivelazione in anomalia (di cortocircuito o apertura); - quando due scansioni di una stessa linea danno un numero di punti differente; - quando viene superato il numero massimo di relè in una linea; - quando non viene rilevata alcuna scheda LOOP (segnalata anche in fase di verifica configurazione); In condizione di anomalia di configurazione l alimentazione delle linee viene spenta. L anomalia può essere resettata solo ripetendo l autoconfigurazione. 2. "Guasto Avaria di Sistema" viene segnalato nei seguenti casi: - assieme ai guasti hardware della scheda LOOP (vedi seguito); - assieme all errore dati (vedi seguito) In condizione di Guasto Avaria di Sistema se il guasto riguarda la comunicazione con le schede LOOP viene tolta alimentazione alle linee, altrimenti le schede LOOP continuano a funzionare da sole con la sola possibilità di generazione dell allarme (immediatamente dopo la lettura analogica del punto in allarme). Il reset dell anomalia avviene tramite tastiera a livello di accesso 2, e se si ripresenta il guasto, la riparazione può probabilmente essere fatta solo a livello di accesso "Guasto Fusibile CAMPANA" 4. "Guasto Fusibile GUASTO" 5. "Guasto Fusibile SPEGNIMENTO" 6. "Guasto Fusibile EXT." (sull alimentatore) Nota: I guasti fusibile si riferiscono alla rottura del fusibile omonimo. Una volta sostituito il fusibile resettare l anomalia con il tasto RESET (livello 2). 7. "Guasto Linea CAMPANA" 8. "Guasto Linea GUASTO" 9. "Guasto Linea SPEGNIMENTO" I guasti alle linee si riferiscono ad anomalie di cortocircuito o apertura nel tratto di cavo che va dalla centrale all utilizzatore delle linee omonime dove deve essere installata la schedina di controllo uscite in dotazione. Una volta riparata la linea resettare l anomalia a livello "Guasto BATTERIE" È trasmesso dall alimentatore nei seguenti casi: - la batteria è assente - la batteria è scarica, tensione inferiore a 21V - cortocircuito ai morsetti di ingresso batterie. Controllare la situazione delle batterie e, una volta eseguita la riparazione resettare a livello "Guasto RETE" È trasmesso dall alimentatore nei casi: - il valore della tensione di rete non è adeguato (non è compreso tra 21V 32V) - la tensione di rete è normale ma la batteria sta erogando corrente Può essere dovuta ad un guasto hardware dell alimentatore oppure ad un carico eccessivo sulle linee di uscita. Controllare le tensioni ed i carichi. Il reset è sempre a livello "Guasto di TERRA" È trasmesso dall alimentatore se rileva una dispersione di corrente verso terra. Probabilmente un punto dell impianto è in corto circuito verso terra, oppure si è verificato un guasto hardware sull alimentatore (inversione fase-neutro). 13. "Guasto Linea seriale RS485" Si riferisce ad un anomalia di corto o apertura sulla coppia di fili della seriale RS "Guasto ALIMENTATORE" viene segnalato quando l alimentatore non viene riconosciuto o la comunicazione di controllo si interrompe per almeno 10s. 15. "Errore Dati" Viene generato se in fase di verifica configurazione: - è stato rilevato un errore nei dati di configurazione; - è stato rilevato un numero di schede differente da quello configurato; - l impostazione hardware di qualche scheda LOOP non corrisponde a quella memorizzata; oppure se sono state trovate incongruenze durante la verifica periodica dei dati memorizzati. Viene generata contemporaneamente anche l anomalia del sistema. DS A 21 LBT7656

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