Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina

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1 Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina AVVISO PUBBLICO Agevolazioni amministrative per iniziative nell area della Valle del Tevere e della Sabina Gennaio 2008 PROVINCIA DI ROMA E PROVINCIA DI RIETI Premessa la deliberazione n.192 del 16 luglio 2007 del Consiglio della Provincia di Roma e deliberazione n. 18 del 11 giugno 2007 della Provincia di Rieti che approvano il Documento generale del Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina ; l attivazione del Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina con la sottoscrizione del Protocollo d Intesa del 12 aprile 2007 conformemente a quanto disciplinato dalla delibera CIPE del 21 marzo 1997; la determinazione del 20 dicembre 2007 del Tavolo di Concertazione, nella quale è stata designata, per la Provincia di Roma, Provinciattiva spa e, per la Provincia di Rieti, il III Settore della medesima quali Soggetti Responsabili del Programma Integrato di Sviluppo in conformità alla vigente normativa sulla programmazione negoziata ed ai sensi del DECRETO 31 luglio 2000, n. 320 Regolamento concernente: "Disciplina per l'erogazione delle agevolazioni relative ai contratti d'area e ai patti territoriali"; le riunioni dei Tavoli d Ambito delle Aree Omogenee del Programma Integrato di Sviluppo che, in una logica concertativa, hanno definito le linee di indirizzo strategiche per il Programma Integrato, definendo con maggior precisione qualiquantitativa gli ambiti, i settori, le tipologie di progetti ricadenti nei territori dei comuni aderenti al Programma; la deliberazione del Tavolo di Concertazione del 20 dicembre 2007, che ha disposto la pubblicazione dell Avviso per le Agevolazioni amministrative relativo all annualità 2008 il 21 gennaio

2 Vista la Legge 8 agosto 1995, n Misure dirette ad accelerare il completamento degli interventi pubblici e la realizzazione dei nuovi interventi nelle aree depresse, nonché disposizioni in materia di lavoro e occupazione; la delibera CIPE del 21 marzo 1997 e l elenco aggiornato dei soggetti convenzionati con il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica per l istruttoria dei patti territoriali e contratti d area; la deliberazione di indirizzo CIPE sulla regionalizzazione degli strumenti di programmazione negoziata per lo sviluppo locale del 4 aprile 2001; la legge 19 dicembre 1992, n. 488 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 22 ottobre 1992, n. 415, recante modifiche della legge 1 marzo 1986, n. 64, in tema di disciplina organica dell intervento straordinario nel Mezzogiorno (iniziative industriali e turistiche) e norme per l agevolazione delle attività produttive) e la normativa derivata (decreti, bandi e circolari ed in particolare la Circolare del 14 luglio 2000 e la Circolare del 13 dicembre 2000) relativa alla concessione ed erogazione delle agevolazioni alle attività produttive; le deliberazioni del Consiglio Regionale nn. 35 del 27 febbraio, 38 del 28 marzo e 39 del 3 aprile 2007, relative rispettivamente all approvazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali: PSR (Piano di Sviluppo Rurale), e POR (Programmi Operativi Regionali) Occupazione (FSE) e Competitività (FESR) per la regione Lazio, periodo di intervento 2007/2013. Considerato il Protocollo d Intesa del 12 aprile 2007, i conseguenti obblighi inerenti la programmazione territoriale a carico di tutti i soggetti firmatari; che il suddetto Protocollo, i cui contenuti si richiamano integralmente, è stato approvato e definito ai sensi dell art. 34 del D.lgs 18 agosto 2000, n "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"e conformemente alle previsioni di cui all art. 2, comma 203, Legge 23 dicembre 1996, n. 662 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica) che definisce tale accordo vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori; che, in base a quanto stabilito nel Programma di Sviluppo Integrato in merito a una programmazione pluriennale per le attività di Programma Territoriale, sono auspicabili altri Avvisi Pubblici finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel suddetto Programma; che obiettivo prioritario è un armonico ed equilibrato sviluppo del territorio. 2

3 DETERMINA di dare seguito, in attuazione a quanto indicato nel Protocollo d Intesa del 12 aprile 2007, realizzato nella forma sancita nell art. 34 del D.lgs 18 agosto 2000, n. 267 e approvato ai sensi dell art. 2, commi 203 e ss., della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla fase di concretizzazione del Programma di Sviluppo Integrato, attraverso la presentazione di progetti di interesse infrastrutturale ai sensi del Titolo I e di progetti imprenditoriali privati ai sensi del Titolo II dell allegato Avviso; di porre in essere l attuazione dell allegato Avviso nei termini perentori previsti dallo stesso e analiticamente specificati nel Regolamento per le attività procedimentali ed istruttorie; di dare attuazione attraverso il presente Avviso agli indirizzi stabiliti nel Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina eventualmente attualizzati, al fine di perseguire gli obiettivi generali di sviluppo socio economico concertati dalle parti pubbliche e private nel Tavolo della Concertazione; di provvedere alla pubblicizzazione dell Avviso attraverso i canali informativi, della Regione Lazio, dell Amministrazione Provinciale, delle Amministrazioni Comunali, delle Associazioni sindacali e degli enti datoriali aderenti al Programma Integrato di Sviluppo, nonché attraverso i siti internet e di provvedere al perfezionamento del procedimento istruttorio previsto per i progetti proposti attraverso la pubblicazione nell Albo Pretorio Provinciale del Regolamento per le attività procedimentali ed istruttorie entro il 7 febbraio

4 INDICE Art. 1 - Finalità ed oggetto dell Avviso... 5 TITOLO I - PROPOSTE D INTERESSE INFRASTRUTTURALE... 6 Art. 2 - Tipologia... 6 Art. 3 - Requisiti soggettivi... 7 Art. 4 - Tipologie iniziative ammissibili... 8 Art. 5 - Requisiti di ammissibilità... 9 Art. 6 - Reperibilità dell Avviso e documentazione richiesta... 9 Art. 7 - Piano degli investimenti Art. 8 - Presentazione della domanda Art. 9 - Procedure di ammissibilità e di istruttoria Art Fase di verifica della cantierabilità del progetto TITOLO II - Progetti imprenditoriali privati Art Tipologia Art Requisiti soggettivi Art Tipologie iniziative ammissibili Art Requisiti di ammissibilità Art Reperibilità dell Avviso e documentazione richiesta Art Presentazione della domanda Art Procedure di ammissibilità e di istruttoria Art Valutazione del Soggetto Istruttore Terzo Art Norma transitoria finale ALLEGATI

5 Art. 1 - Finalità ed oggetto dell Avviso 1. Finalità del presente Avviso è favorire lo sviluppo locale dell area vasta interessata dal Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina, in conformità degli indirizzi programmatici e di pianificazione territoriale delineati dai seguenti strumenti di programmazione territoriale: Piano Territoriale Provinciale Generale adottato rispettivamente dalle Province di Roma e di Rieti; Piano Territoriale Paesistico, adottato dalla Regione Lazio, e loro strumenti attuativi e settoriali. 2. Costituisce oggetto del presente Avviso la facoltà di presentare proposte mirate alla realizzazione di iniziative imprenditoriali a carattere privatistico anche d interesse infrastrutturale (Titolo I dell Avviso) ovvero progetti imprenditoriali di natura privata (Titolo II dell Avviso), secondo i criteri e le modalità previsti negli articoli che seguono. 3. In accordo con la finalità esposta, tutti i progetti, presentati ai sensi del presente Avviso possono concorrere all aggiudicazione dei benefici di snellimento delle procedure amministrative legate alla definizione del regime delle autorizzazioni, comprese le procedure di deroga rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici comunali sulle aree interessate dai progetti stessi. I contenuti e le tipologie degli interventi consentiti sono espressamente indicati negli Allegati A e B del presente Avviso. In tale ottica saranno in particolare favoriti i progetti che prevedono un positivo impatto sul patrimonio edilizio del territorio, relativi ad interventi volti a recuperare o sanare situazioni di squilibrio degli interventi antropici preesistenti, quali interventi che determinino un positivo impatto sulla programmazione esistente e sul patrimonio edilizio esistente, nonché il trasferimento in area con idonea destinazione di PRG di unità produttive oggetto di concessione edilizia in sanatoria ovvero di procedura di condono. Inoltre, saranno considerati prioritari i progetti che dimostrino di utilizzare fonti di energia rinnovabili o tecnologie eco-efficienti con particolare riferimento al settore della produzione di biomassa di origine agro-forestale. In tale contesto saranno valutati con particolare attenzione anche i progetti in cui le modalità costruttive a livello urbanistico ed edilizio dimostreranno l adozione di tecniche di risparmio energetico. 5

6 TITOLO I - PROPOSTE D INTERESSE INFRASTRUTTURALE Art. 2 - Tipologia Per proposte d interesse infrastrutturale si intendono: a) Progetti aventi natura, finalità e destinazione privatistica, rientranti nelle tipologie settoriali previste dal successivo art. 4 ed aventi caratteristiche di congruità con le finalità del Programma Integrato di Sviluppo, che contengano proposte di interventi aventi rilevanti elementi di interesse pubblico, da attuarsi attraverso forme di compensazione, da perfezionarsi attraverso procedure negoziali, siano esse di natura urbanistica, patrimoniale o economica, rivolte al Comune in cui si intende ubicare l intervento; I progetti presentati a tale titolo devono manifestare in modo esplicito la natura funzionale del collegamento tra il progetto privatistico e la struttura di interesse pubblico da realizzare, nonché essere concepiti in modo da rispondere agli indirizzi di sviluppo e miglioramento delle dotazioni del territorio definiti per ciascun comune, riassunti nell al presente bando. b) Programmi integrati di intervento e Programmi di Recupero Urbano ai sensi della legge 17 febbraio 1992, n. 179 (Norme per l edilizia residenziale pubblica), della legge 4 dicembre 1993 n. 493 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398, recante disposizioni per l accelerazione degli investimenti a sostegno dell occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia.) e della legge regionale del Lazio 26 giugno 1997, n. 22 (Norme in materia di programmi integrati di intervento per la riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale del Territorio della Regione) nonché strumenti attuativi di interventi contrattati; c) Progetti volti a realizzare e gestire opere pubbliche e/o di pubblica utilità anche in sinergia con interventi terzi di natura imprenditoriale e privatistica; d) Progetti che prevedono soluzioni volte alla riqualificazione urbana e/o al recupero e riconversione di edifici o aree dimesse anche a precedente vocazione produttiva. In ordine a tali progetti assumerà valenza prioritaria la verifica sulla valenza complessiva delle diverse parti di progetto e sulla verifica della coerenza e congruità complessiva dello stesso agli obiettivi del Programma Integrato ed ai Piani Comunali, vigenti o in adozione che si trovino già uniformati alle Linee di Indirizzo del Programma Integrato al momento della valutazione istruttoria dei progetti, secondo quanto previsto dal Regolamento Attuativo. Al fine di agevolare l individuazione delle opere di interesse pubblico, i Comuni aderenti al Programma Integrato hanno redatto, quale scelta prioritaria, un elenco delle opere pubbliche potenzialmente oggetto di accordi compensativi, che forma parte integrante del presente avviso all. 6

7 Tale elenco è stilato avendo quale riferimento il Piano Triennale delle Opere Pubbliche di ciascuna amministrazione comunale e/o le linee guida per lo sviluppo socio-economico di ciascun Comune, trasmesse al Soggetto Responsabile. Art. 3 - Requisiti soggettivi 1. Possono accedere ai benefici tutti i soggetti che intendono proporre la realizzazione di investimenti produttivi localizzati: nei seguenti Comuni, firmatari del Protocollo d Intesa del 12 aprile 2007 e comunque, entro la data del 24 ottobre 2007, che abbiano deliberato in sede di Consiglio Comunale l adesione al Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina ed al relativo Documento Generale delle Linee di Indirizzo: I) della Sabina: FONTE NUOVA, MARCELLINA, MONTEFLAVIO, MONTELIBRETTI, MONTEROTONDO, MONTORIO ROMANO, MORICONE, NEROLA, PALOMBARA SABINA, SAN POLO DEI CAVALIERI; II) dell area del Tevere: CAMPAGNANO DI ROMA, CAPENA, CASTELNUOVO DI PORTO, CIVITELLA SAN PAOLO, FIANO ROMANO, FILACCIANO, FORMELLO, MAGLIANO ROMANO, MAZZANO ROMANO, MORLUPO, NAZZANO, PONZANO ROMANO, RIANO, RIGNANO FLAMINIO, III) SACROFANO, SANT'ORESTE, TORRITA TIBERINA; della Provincia di Rieti: CANTALUPO IN SABINA, CASPERIA, CASTELNUOVO DI FARFA, CONFIGNI, COLLEVECCHIO, COTTANELLO, FARA IN SABINA, FORANO, FRASSO SABINO, MAGLIANO SABINA, MOMPEO, MONTOPOLI IN SABINA, ORVINIO, POGGIO CATINO, POGGIO MIRTETO, POGGIO MOIANO, POGGIO NATIVO, ROCCANTICA, SALISANO, SCANDRIGLIA, SELCI, STIMIGLIANO, TARANO, TOFFIA, TORRI IN SABINA, VACONE; e che, inoltre: a) siano formalmente costituiti in forma di impresa ai sensi del libro V del c.c.; b) siano in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 5; c) abbiano titolo di proprietà o di possesso dei terreni di sedime delle opere pubbliche e/o di interesse pubblico di prevista realizzazione, nonché dei terreni oggetto degli investimenti proposti di natura privata. 2. I soggetti proponenti di cui al precedente comma 1 devono possedere tutti i requisiti atti a garantire la realizzazione dei progetti stessi nonché dei connessi interventi infrastrutturali. In modo particolare, i soggetti devono dimostrare adeguata capacità economico - finanziaria di realizzazione e gestione delle opere oggetto della proposta progettuale di natura imprenditoriale. 3. Per quanto riguarda i progetti di cui all art. 2 comma 1 lettera d), qualora l Amministrazione Comunale li ritenga di interesse pubblico, chiederà al Soggetto Responsabile l attivazione delle procedure di sportello unico. 7

8 Art. 4 - Tipologie iniziative ammissibili 1. Le tipologie ammissibili sono quelle richiamate all art. 2, Titolo I. Per i progetti ricadenti nella tipologia di cui al Titolo I, Art. 2, lett. a), sono ammissibili le iniziative facenti riferimento ai seguenti settori come da classificazione ISTAT (ATECO 2002): a) agricoltura (sezioni A); b) manifatturiero (sezioni C e D); c) turismo (sezione H); d) commercio (sezione G); e) trasporti, immagazzinaggio e comunicazioni (sezione I); f) informatica e attività connesse, ricerca e sviluppo, altre attività professionali e imprenditoriali (sezioni K71, K72, K73 e K74); g) altri servizi pubblici, sociali e personali (sezione O); h) e altri settori d impresa (settore M attività d istruzione e formazione, settore N servizi sanitari e di cura della persona). 2. I progetti di cui al precedente comma 1 devono, inoltre, fare riferimento: a) alle seguenti tipologie: I) nuovi impianti produttivi; II) ampliamenti di impianti esistenti; III) diversificazioni settoriali; IV) ristrutturazioni, se connesse ad ampliamenti dell attività aziendale; V) riconversioni e riattivazioni; VI) cambiamenti di localizzazione; VII) creazione di nuova attività imprenditoriale; VIII) riqualificazione urbana e recupero/riconversione di aree dimesse; b) ai settori richiamati dal Programma Integrato: 1. Sistema manifatturiero, artigiano e logistico 2. Turismo e tempo libero 3. Agricoltura 4. Servizi alle persone e attività legate all economia sociale 5. Ricerca e Sviluppo 6. Formazione e risorse umane 3. Nell ambito del processo di istruttoria formale e valutazione sostanziale del contenuto degli elaborati presentati, verrà attribuita adeguata priorità ai progetti coerenti con i PRG comunali vigenti, ovvero adottati in sede di Consiglio in data antecedente quella della valutazione istruttoria dei progetti stessi in sede comunale. 8

9 Art. 5 - Requisiti di ammissibilità 1. Alla data di presentazione del Modulo di Domanda, di cui al successivo articolo 6, le imprese proponenti devono essere iscritte al Registro delle imprese (certificazione CCIAA) e devono trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure di fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e in qualsiasi altra situazione equivalente. 2. Per le imprese non ancora operanti, la documentazione riguardante quanto previsto dal primo comma del presente articolo, deve essere consegnata entro e non oltre il 15 giorno dalla data di scadenza del presente Avviso. 3. Sono escluse dall obbligo della presentazione del certificato CCIAA le imprese individuali non operanti alla data di scadenza dei termini per la presentazione delle domande. 4. La tipologia dell intervento imprenditoriale, contenuto nella proposta progettuale deve essere contenuto, all atto della domanda, nell oggetto sociale dell impresa. 5. Per gli interventi nel settore agricolo è richiesta la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale, come prevista dalla normativa vigente. 6. Per essere avviato alla fase istruttoria, ciascun Modulo di Domanda deve essere corredato di tutta la documentazione richiesta al successivo art. 6. In particolare, la mancata disponibilità dei documenti a valenza sostanziale di cui ai punti a), b), c), l), m) del successivo art. 6 comma 2 determina l inammissibilità assoluta della domanda di agevolazione. Art. 6 - Reperibilità dell Avviso e documentazione richiesta 1. L Avviso Pubblico integrale e la relativa modulistica allegata sono disponibili presso la sede di Provinciattiva spa via Ventiquattro Maggio 46, Roma, tel e la sede della Provincia di Rieti in via Fundania, Torre A Rieti, tel La stessa documentazione può essere reperita sui siti internet e Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Provinciattiva nel seguente orario: dal Lunedì al Venerdì dalle ore alle ore e dalle ore alle ore 17.30, alla Provincia di Rieti nel seguente orario: dal Lunedì al Venerdì dalle ore alle ore e il Martedì e il Giovedì dalle ore alle ore Ai fini della presentazione dei progetti ai sensi del presente Avviso Pubblico, si rende necessario produrre la seguente documentazione, secondo le modalità previste dal successivo art. 8: a) Modulo di domanda, elaborato secondo il facsimile in allegato (Allegato n. 1), firmato dal legale rappresentante dell impresa proponente o dall investitore. b) Copia fotostatica di valido documento di identità del legale rappresentante dell impresa proponente o dell investitore debitamente sottoscritto. c) Copia degli atti e/o contratti, registrati e/o trascritti, ove previsto, attestanti la proprietà e la piena disponibilità dell immobile nell ambito del quale viene 9

10 realizzato il programma di investimenti ed idonea documentazione attestante l attuale destinazione d uso dell immobile stesso. d) Dichiarazione del soggetto proprietario dell immobile nell ambito del quale viene realizzato il programma di investimenti, da produrre, secondo il facsimile allegato (Allegato n. 4), attestante l assenso alla realizzazione del programma stesso. Tale dichiarazione deve essere presentata quando il soggetto proponente la domanda di investimento sia diverso dal proprietario dell immobile oggetto dell iniziativa. In tal caso, la dichiarazione prodotta deve essere accompagnata da idonei atti debitamente registrati attestanti la piena disponibilità (scrittura privata registrata, preliminare di compravendita, compravendita, ecc ). In caso di più proprietà interessate dall iniziativa, o di comproprietà del o degli immobile/i, tale dichiarazione deve essere sottoscritta per ciascun immobile e da ciascun comproprietario, anche in forma disgiunta. e) Lettera di referenze bancarie, da produrre secondo il facsimile allegato (Allegato n. 5). f) Copia dello Statuto e dell Atto costitutivo dell impresa proponente, se costituita su base societaria. g) Certificato di iscrizione al Registro delle imprese, non antecedente i sei mesi dalla data di presentazione della domanda, salvo quanto previsto dall art 5, commi 2 e 3. h) Partita IVA e codice fiscale. i) Idonea documentazione atta a dimostrare la qualifica di Imprenditore agricolo, in caso di presentazione di domanda di investimento nel settore agricoltura. j) Copia della domanda di registrazione all Albo degli operatori agrituristici in caso di intervento nel settore agrituristico. k) Copia dei bilanci relativi ai due esercizi precedenti la data di presentazione del Modulo di Domanda, corredati di allegati esplicativi; per le imprese che a tale data non sono tenute alla redazione degli stessi, dichiarazione dei redditi dei soci, relativa agli stessi due esercizi. Qualora l'ultimo bilancio non fosse stato ancora approvato può esserne trasmessa la bozza sottoscritta dai legali rappresentanti dell'impresa e corredata dagli allegati esplicativi delle varie poste; le imprese che non dispongono ancora di tali due bilanci devono allegare alla domanda quello disponibile e la situazione patrimoniale dei soci riferita agli ultimi due anni (per le società di capitale, i bilanci). Nel caso in cui l impresa risulti partecipata da altra impresa, per una quota superiore al 50%, dovranno essere presentati i bilanci di ambedue le imprese; stesso obbligo vige in capo alle società di capitale che presentino domanda di accesso alle agevolazioni ed alla società che ne detengano la quota di controllo. l) Progetto preliminare delle opere, comprese quelle oggetto di proposta di negoziazione, firmato da professionista abilitato (in caso di varianti urbanistiche un architetto o un ingegnere) e dal proponente, comprensivo di: 10

11 1. Elaborato grafico, posto su un unica strisciata, composto da documentazione urbanistica completa di: stralcio di Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000, con evidenziata l area di intervento; stralcio di Piano Territoriale Paesistico, con evidenziata l area di intervento (l area d intervento deve essere esattamente perimetrata sulla base delle tavv. E1 ed E3 del PTP di riferimento ricorrendo se necessario a elaborazioni in scala diversa dall originale) e relative Norme Tecniche di Attuazione; stralcio del P.R.G. vigente con evidenziato il perimetro dell area di intervento, e le relative Norme Tecniche di Attuazione; stralcio di eventuale Piano Attuativo e relative Norme Tecniche di Attuazione; stralcio del P.R.G. vigente con evidenziato il perimetro dell eventuale variante proposta, le relative Norme Tecniche della variante proposta in cui esplicitare la destinazione d uso, indici e parametri urbanistici; stralcio catastale con evidenziato il perimetro dell area di intervento, comprensivo di tabella riepilogativa delle particelle e delle superfici; 2. Progetto architettonico dell opera, composto da: planimetria generale; planivolumetria; schemi grafici di progetto. In caso di intervento su edifici esistenti deve essere specificata chiaramente la parte ante operam e post operam. 3. Relazione tecnica generale, composta dalla parte urbanistica, in cui sono specificati tutti i parametri urbanistici relativi all area di intervento, e dalla parte descrittiva del progetto, comprensiva di: certificato di destinazione urbanistica, rilasciato in data non antecedente ad un anno; dichiarazione asseverata del progettista relativa alla presenza sull area di intervento di eventuali vincoli, fasce di rispetto, interferenze particolari quali pozzi, elettrodotti, etc.; n 4 foto a colori dell area di intervento. 4. Scheda tecnica urbanistica, elaborata a cura del progettista incaricato secondo facsimile allegato (Allegato n. 6) da consegnare sia in formato cartaceo che su idoneo supporto informatico. m) Piano degli investimenti dell iniziativa, comprensivo di analisi della redditività attesa e dell occupazione diretta conseguita, seguendo le indicazioni dell art 7 e secondo lo schema in allegato (Allegato n. 7) da consegnare sia in formato cartaceo che su idoneo supporto informatico. 11

12 Art. 7 - Piano degli investimenti 1. Il piano degli investimenti è il documento economico-finanziario che deve evidenziare, in maniera corrispondente alla tipologia preliminare dell intervento proposto, le seguenti informazioni: a) presentazione dell impresa, indicando la forma e composizione societaria (in caso di società indicare i soci e la percentuale di partecipazione al capitale sociale), oggetto sociale, breve storia ed esperienza di soci e società, campo di attività, codice ISTAT con indicazione del settore di appartenenza, data di iscrizione alla Camera di Commercio. Descrivere in modo sintetico il vertice e management aziendale e l eventuale organigramma; b) sintetica analisi di mercato e piano di marketing dell iniziativa, da cui emergano gli elementi di opportunità/vincoli per l investimento imprenditoriale proposto dall impresa, e vengano evidenziati con chiarezza gli elementi alla base delle previsioni di redditività di cui al seguente punto c); c) programma degli investimenti, in cui sia evidenziata la redditività dello stesso, anche tenendo conto, in caso di progetto presentato secondo la tipologia prevista al Titolo I, art. 2, lett. b) e c), degli oneri da sostenere per la partecipazione alla realizzazione dell opera pubblica; d) esplicitazione dei fabbisogni e delle relative modalità di copertura dell investimento; e) impatto occupazionale, evidenziando il numero di occupati diretti attivati dall iniziativa oggetto del programma d investimento, le categorie di lavoratori interessate e le tipologie contrattuali applicate a regime; f) collegamento strategico e funzionale dell iniziativa con il Programma Integrato, evidenziando le possibili sinergie con altri interventi pubblici e/o privati e la coerenza con le indicazioni relative agli allegati A e B in relazione alle priorità dei singoli Comuni; g) ecosostenibilità dell iniziativa con particolare attenzione agli aspetti legati al recupero e valorizzazione del patrimonio esistente e alla riqualificazione ambientale e sociale, al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili ed alla riduzione degli impatti. Art. 8 - Presentazione della domanda 1. Il Modulo di Domanda e i documenti allegati, di cui al precedente articolo 6 devono pervenire a mezzo raccomandata postale con ricevuta di ritorno, in tre copie, di cui una in originale e due conformi, per i comuni della Provincia di Roma, presso la sede di Provinciattiva S.p.A. via Ventiquattro Maggio, Roma e, per i comuni della Provincia di Rieti, presso la sede della Provincia di Rieti in via Fundania, Torre A Rieti. Quale data di presentazione della domanda o di ricevimento della documentazione si considera quella del timbro di spedizione della raccomandata postale. Su ciascun documento 12

13 consegnato deve essere apposta la dicitura originale o copia conforme all originale e controfirmato. 2. Non sono ritenuti ammissibili progetti presentati oltre il 21 aprile 2008, né quelli presentati con modalità difformi da quella consentita dall Avviso. 3. La documentazione originale e le due copie conformi devono essere poste all interno di buste chiuse e distinte l una dall altra. 4. Sulla busta contenente la documentazione originale deve essere posta la dicitura: Originale, mentre su ciascuna busta contenente la copia deve essere posta la dicitura: Copia n. conforme all originale, in ordine progressivo da 1 a Le tre buste, così predisposte, devono, essere inserite all interno di un unico plico, su cui deve essere apposta la seguente dicitura: PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DELLA VALLE DEL TEVERE E DELLA SABINA AVVISO PUBBLICO 2008 PER LE AGEVOLAZIONI AMMINISTRATIVE TITOLO I Progetti Infrastrutturali 6. Su ciascuna delle tre buste, come anche sul plico, deve essere apposta la ragione sociale del proponente. Art. 9 - Procedure di ammissibilità e di istruttoria 1. Il Soggetto Responsabile riceve i progetti e provvede: a) ad una prima verifica della completezza formale della documentazione pervenuta ex art. 6 comma 2 dell Avviso, con inoltro ai proponenti di eventuale richiesta di integrazione della documentazione di cui all artt. 6 comma 2 lettere d), e),f), g), h), i), j), k). I soggetti proponenti dovranno rispondere, a pena di decadenza, entro e non oltre 15 gg. solari decorrenti dalla data di comunicazione. b) al riscontro dell afferenza di ciascun progetto alle tipologie di cui all art. 2 del presente Avviso e, nel caso dei progetti presentati ai sensi del comma 1, lettera a), ai requisiti oggettivi previsti dall art. 4, comma 2; c) alla suddivisione dei progetti per ambiti urbani sovracomunali, con riferimento al Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina, e alle indicazioni sintetizzate nell del presente Avviso. 2. Al termine di questa prima verifica, che si conclude entro 30 giorni dalla data di scadenza del presente Avviso, il Soggetto Responsabile comunica la non ammissibilità dei progetti che non rispondono ai requisiti soggettivi ed oggettivi di cui agli artt. 2, 3 e 4, anche nel caso di completezza della documentazione, nonché delle domande non corredate dei documenti a valenza sostanziale di cui all art. 5 comma Entro i successivi 30 giorni, il Soggetto Responsabile trasmette ai Comuni interessati una copia dei progetti ammissibili, al fine di avviare la verifica istruttoria da parte dei competenti uffici comunali. La verifica è finalizzata alla dichiarazione da parte del Consiglio Comunale della sussistenza della natura infrastrutturale del progetto; 13

14 tale istruttoria va inviata, entro il termine massimo di 20 giorni dalla ricezione dei progetti, al Soggetto Responsabile. 4. Entro 30 giorni dal ricevimento da parte del Soggetto Responsabile dell istruttoria comunale, il Consiglio Comunale delibera l effettiva sussistenza della natura infrastrutturale del progetto nella sua interezza, sia per quanto attiene agli elementi progettuali di natura privata sia per quelli di interesse pubblico. Tale delibera può: a) accogliere integralmente la proposta, nel cui caso, il proponente deve presentare al Soggetto Responsabile un progetto di natura definitiva, come di seguito richiamato, che dettagli in tutte le sue componenti le modalità tecniche, economiche e finanziarie della proposta accolta dal Consiglio Comunale; il processo va irregimentato in una tempistica che rispetti gli obiettivi di accelerazione delle procedure amministrative del Programma, che sarà individuata, definita e comunicata dal Soggetto Responsabile, avendo come riferimento la singola e particolare tipologia delle opere da realizzare; b) dichiarare l effettiva natura infrastrutturale del progetto, ma inserendo prescrizioni che potranno modificare, sia nella sua componente privata che in quella pubblica, la proposta progettuale. In tal caso il Soggetto Responsabile, dopo il formale invio del contenuto della delibera al proponente, avvia la fase di accordi tra le parti, fase che, per la sua validità di patto, deve essere regolarmente trascritta o verbalizzata a cura del Soggetto Responsabile, e che, mantenendo il rispetto degli obiettivi sostanziali, procedurali e temporali del patto territoriale, può terminare con l intesa tra le parti e la redazione di una proposta definitiva che dovrà essere approvata dalla Giunta Comunale con un apposito atto previa verifica del rispetto delle prescrizioni poste dal Consiglio Comunale. La fase di accordi tra le parti, se giudicato opportuno dal Comune, potrà essere avviata anche precedentemente alla delibera di cui al presente comma; c) rigettare la natura infrastrutturale della proposta progettuale, nel qual caso il Soggetto Responsabile comunica al proponente la decadenza del progetto dai benefici di patto. Le fasi sopra richiamate ai punti a), b) e c) saranno dettagliate nel Regolamento per le attività procedimentali ed istruttorie, predisposto e pubblicato a cura del Soggetto Responsabile entro 40 giorni dalla pubblicazione del presente Avviso. Il rispetto della tempistica richiamata al presente articolo è essenziale per la corretta attività di valutazione generale del Tavolo della Concertazione del Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina. 5. Entro 30 giorni dalla trasmissione delle delibere dei Consigli Comunali al Soggetto Responsabile, le Province di Roma e di Rieti, nella qualità di Soggetto Proponente del Programma, su richiesta dello stesso Soggetto Responsabile, convocano, entro i successivi 15 giorni, il Tavolo della Concertazione per l approvazione della congruità dei progetti di interesse infrastrutturale, così come eventualmente delineati dalle deliberazioni comunali, rispetto agli obiettivi generali del programma, e quindi per la deliberazione circa l idoneità degli stessi a mantenere le agevolazioni. Per i progetti non giudicati idonei i singoli Comuni potranno deliberare il mantenimento della loro validità istruttoria. 6. A seguito della deliberazione del Tavolo di Concertazione: 14

15 a) Il Soggetto Responsabile comunica, entro i successivi 7 giorni, ai Comuni competenti i progetti dichiarati congrui, suddivisi in: progetti che richiedono varianti agli strumenti urbanistici esistenti e progetti che non necessitano di tali varianti; b) i proponenti dei progetti di cui al comma 3 punto a) presentano progetto definitivo al Soggetto Responsabile entro 60 giorni dalla comunicazione dell esito positivo del deliberato del Tavolo; c) i proponenti dei progetti di cui al comma 3 punto b) presentano entro 20 gg dalla comunicazione della delibera di Consiglio Comunale da parte del Soggetto Responsabile una proposta definitiva che recepisce le prescrizioni poste dal Consiglio Comunale; d) Il Soggetto Responsabile trasmette ai Comuni la suddetta documentazione. Per quanto riguarda i progetti di cui alla lettera b) del presente comma i Comuni provvedono alle procedure di adozione di variante o agli altri iter autorizzatori del caso nei tempi che saranno disciplinati dal Regolamento per le attività procedimentali ed istruttorie. Per i progetti di cui al punto c) del presente comma, previa approvazione della proposta definitiva da parte della Giunta, il proponente presenta progetto definitivo al Soggetto Responsabile per la successiva trasmissione al Comune e la successiva adozione di variante o per l avvio degli altri iter autorizzatori del caso; e) i proponenti dei progetti dichiarati non congrui agli obiettivi di patto dal Tavolo di Concertazione riceveranno una comunicazione del Soggetto Responsabile di decadenza dai benefici di patto, fermo restando la loro eventuale validità rispetto ad altra normativa; f) gli adempimenti relativi alle adozioni di varianti, ovvero ad altri iter autorizzatori, alle loro pubblicazioni e alle tempistiche relative sono disciplinati dal Regolamento Attuativo e dalle circolari del Soggetto Responsabile in relazione agli adempimenti procedurali dei vari soggetti coinvolti; g) conclusi gli adempimenti di cui al precedente comma, il Soggetto Responsabile invia, a tutti i soggetti aderenti al Programma Integrato di Sviluppo, comunicazione riguardante il singolo progetto adottato o che ha ricevuto le previste autorizzazioni, circa l avvio della fase di verifica della effettiva cantierabilità, mediante le procedure delle conferenze di servizi e di analisi della fattibilità economica dell iniziativa; h) per i progetti di cui all art. 2, comma 1, lett. d), secondo quanto più specificamente previsto nel Regolamento Attuativo anche in merito ai requisiti di cui agli artt. 3 (comma 1 lettere a),b)), 4 e 5, dopo la definizione del progetto con apposito atto deliberativo dell Amministrazione Comunale e dopo la richiesta da parte di quest ultima al Soggetto Responsabile di attivazione delle procedure di sportello unico, il proponente, entro 60 giorni dalla comunicazione da parte del Soggetto Responsabile, deve presentare allo stesso il progetto definitivo. 15

16 Art Fase di verifica della cantierabilità del progetto 1. Entro 30 giorni dalla trasmissione al Soggetto Responsabile degli atti inerenti le procedure di cui al comma 6 dell art. 9, questo avvia le procedure relative alla convocazione, apertura e conclusione delle conferenze di servizi in sede regionale o provinciale, a seconda della tipologia urbanistica del progetto. 2. In caso di parere positivo della conferenza di servizi, e di sottoscrizione, se necessaria, dell Accordo di Programma tra le parti competenti, il progetto si considera definitivamente approvato e cantierabile solamente a seguito del rilascio del titolo autorizzatorio del Comune, previa determinazione di conclusione del procedimento da parte del Soggetto Responsabile. 3. Ciascuna fase istruttoria compresi gli adempimenti comunali relativi alle adozioni di varianti, alle successive pubblicazioni ed alle specifiche tempistiche - è analiticamente disciplinata nel Regolamento Attuativo, che il Soggetto Responsabile provvederà a predisporre e pubblicare nei successivi quaranta giorni (40 giorni) dalla pubblicazione del presente Avviso. 16

17 TITOLO II - Progetti imprenditoriali privati Art Tipologia 1. Per il raggiungimento delle finalità di cui all articolo 1, costituisce oggetto del presente Avviso la possibilità di presentare, da parte di persone giuridiche munite dei requisiti oggettivi di cui al successivo art. 14, progetti di natura produttiva a carattere esclusivamente privato. Art Requisiti soggettivi 1. L opportunità di accesso ai benefici è riservata ai soggetti che intendano proporre investimenti produttivi localizzati: a) nei seguenti Comuni, firmatari del Protocollo d Intesa del 12 aprile 2007 e comunque, entro la data del 24 ottobre 2007, che abbiano deliberato in sede di Consiglio Comunale l adesione al Programma Integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina ed al relativo Documento Generale delle Linee di Indirizzo: I) della Sabina: FONTE NUOVA, MARCELLINA, MONTEFLAVIO, MONTELIBRETTI, MONTEROTONDO, MONTORIO ROMANO, MORICONE, NEROLA, PALOMBARA SABINA, SAN POLO DEI CAVALIERI; II) dell area del Tevere: CAMPAGNANO DI ROMA, CAPENA, CASTELNUOVO DI PORTO, CIVITELLA SAN PAOLO, FIANO ROMANO, FILACCIANO, FORMELLO, MAGLIANO ROMANO, MAZZANO ROMANO, MORLUPO, NAZZANO, PONZANO ROMANO, RIANO, RIGNANO FLAMINIO, SACROFANO, III) SANT'ORESTE, TORRITA TIBERINA; della Provincia di Rieti: CANTALUPO IN SABINA, CASPERIA, CASTELNUOVO DI FARFA, CONFIGNI, COLLEVECCHIO, COTTANELLO, FARA IN SABINA, FORANO, FRASSO SABINO, MAGLIANO SABINA, MOMPEO, MONTOPOLI IN SABINA, ORVINIO, POGGIO CATINO, POGGIO MIRTETO, POGGIO MOIANO, POGGIO NATIVO, ROCCANTICA, SALISANO, SCANDRIGLIA, SELCI, STIMIGLIANO, TARANO, TOFFIA, TORRI IN SABINA, VACONE; e che inoltre: b) siano formalmente costituiti in forma di impresa ai sensi del libro V del c.c.; c) siano in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 14; d) abbiano titolo di proprietà o di possesso dei terreni di sedime oggetto degli investimenti proposti di natura privata. 2. I soggetti proponenti di cui al precedente comma 1 devono possedere tutti i requisiti atti a garantire la realizzazione dei progetti stessi. In modo particolare, i soggetti devono dimostrare adeguata capacità economico - finanziaria di realizzazione e gestione delle opere oggetto della proposta progettuale di natura imprenditoriale. 17

18 Art Tipologie iniziative ammissibili 1. Sono ammissibili le iniziative facenti riferimento ai seguenti settori produttivi ed imprenditoriali come da classificazione ISTAT (ATECO 2002): a) agricoltura (sezione A); b) manifatturiero (sezione D); c) turismo ed agriturismo (sezione H); d) commercio e PMI (sezione G); e) trasporti, immagazzinaggio e comunicazioni (sezione I); f) informatica e attività connesse, ricerca e sviluppo, altre attività professionali e imprenditoriali (sezione K); g) altri servizi pubblici, sociali e personali (sezione O); h) e altri settori d impresa (attività d istruzione e formazione sezione M; servizi sanitari e di cura della persona sezione N). 2. Le iniziative devono fare riferimento: a) ad una delle seguenti tipologie: I) nuovi impianti produttivi; II) ampliamenti; III) ammodernamenti; IV) ristrutturazioni; V) riconversioni; VI) riattivazioni; VII) cambiamenti di localizzazione; VIII) creazione di nuova impresa. b) ai settori del Programma: 1) Sistema manifatturiero, artigiano e logistico 2) Turismo e tempo libero 3) Agricoltura 4) Servizi alle persone e attività legate all economia sociale 5) Ricerca e Sviluppo 6) Formazione e risorse umane 3. Nell ambito del processo di istruttoria formale e valutazione sostanziale dei contenuti degli elaborati presentati, verrà attribuita adeguata priorità ai progetti coerenti con i PRG comunali vigenti o adottati in sede di Consiglio. Art Requisiti di ammissibilità 1. Alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le imprese proponenti devono essere iscritte al Registro delle imprese (certificazione CCIAA) e devono trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure di fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e in qualsiasi altra situazione equivalente. 18

19 2. Per le imprese non ancora operanti, la documentazione riguardante quanto previsto dal primo comma del presente articolo, deve essere consegnata entro e non oltre il 15 giorno dalla data di scadenza del presente Avviso. 3. Sono escluse dall obbligo della presentazione del certificato CCIAA le ditte individuali non operanti alla data di scadenza dei termini per la presentazione delle domande. 4. Per gli interventi nel settore agricolo è richiesta la qualifica di imprenditore agricolo, ove prevista dalla normativa vigente. 5. Per essere avviato alla fase istruttoria, ciascun Modulo di Domanda deve essere corredato di tutta la documentazione richiesta al successivo art. 15. In particolare, la mancata disponibilità dei documenti a valenza sostanziale di cui ai punti a), b), c), l), n) del successivo art. 15 comma 2 determina l inammissibilità assoluta della domanda di agevolazione. Art Reperibilità dell Avviso e documentazione richiesta 1. L Avviso Pubblico integrale e la relativa modulistica allegata sono disponibili presso la sede di Provinciattiva spa via Ventiquattro Maggio 46, Roma, tel e la sede della Provincia di Rieti in Via Fundania, Torre A, Rieti, tel La stessa documentazione può essere reperita sui siti internet e Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Provinciattiva nel seguente orario: dal Lunedì al Venerdì dalle ore alle ore e dalle ore alle ore 17.30, alla Provincia di Rieti nel seguente orario: dal Lunedì al Venerdì dalle ore alle ore e il Martedì e il Giovedì dalle ore alle ore Ai fini della presentazione dei progetti ai sensi del presente Avviso Pubblico, si rende necessario produrre la seguente documentazione, secondo le modalità previste dal successivo art. 16: a) Modulo di domanda, elaborato secondo il facsimile in allegato (Allegato n. 1), sottoscritto dal legale rappresentante dell impresa proponente. b) Copia fotostatica di valido documento di identità del legale rappresentante dell impresa proponente debitamente sottoscritto. c) Scheda Tecnica Economica, elaborata secondo il facsimile in allegato (Allegato n. 2) da consegnare sia in formato cartaceo che su idoneo supporto informatico. d) Piano di fattibilità, elaborato secondo il facsimile in allegato (Allegato n. 3) da consegnare sia in formato cartaceo che su idoneo supporto informatico. e) Copia degli atti e/o contratti, registrati e/o trascritti, ove previsto, attestanti la proprietà dell immobile nell ambito del quale viene realizzato il programma di investimenti ed idonea documentazione attestante l attuale destinazione d uso dell immobile stesso. f) Dichiarazione del soggetto proprietario dell immobile nell ambito del quale viene realizzato il programma di investimenti, da produrre, secondo il facsimile allegato (Allegato n. 4), attestante l assenso alla realizzazione del programma stesso. Tale dichiarazione deve essere presentata quando il soggetto proponente la domanda di investimento sia diverso dal proprietario 19

20 dell immobile oggetto dell iniziativa. In tal caso, la dichiarazione prodotta deve essere accompagnata da idonei atti debitamente registrati attestanti la piena disponibilità da parte del proponente (scrittura privata registrata, preliminare di compravendita, compravendita, ecc ). In caso di più proprietà interessate dall iniziativa, o di comproprietà del o degli immobile/i, tale dichiarazione deve essere sottoscritta per ciascun immobile e da ciascun comproprietario, anche in forma disgiunta. g) Lettera di referenze bancarie, da produrre secondo il facsimile allegato (Allegato n. 5). h) Copia dello Statuto e dell Atto costitutivo dell impresa proponente, se costituita su base societaria. i) Certificato di iscrizione al Registro delle imprese, non antecedente i sei mesi dalla data di presentazione della domanda, fatto salvo quanto previsto dall art 14, commi 2 e 3. j) Partita IVA e codice fiscale. k) Idonea documentazione atta a dimostrare la qualifica di Imprenditore agricolo, in caso di presentazione di domanda di investimento nel settore agricoltura. l) Copia della domanda di registrazione all Albo degli operatori agrituristici in caso di intervento nel settore agrituristico. m) Copia dei bilanci relativi ai due esercizi precedenti la data di presentazione del Modulo di Domanda, corredati di allegati esplicativi; per le imprese che a tale data non sono tenute alla redazione degli stessi, dichiarazione dei redditi dei soci relativa agli stessi due esercizi. Qualora l'ultimo bilancio non fosse stato ancora approvato può esserne trasmessa la bozza sottoscritta dai legali rappresentanti dell'impresa e corredata dagli allegati esplicativi delle varie poste; le imprese che non dispongono ancora di tali due bilanci devono allegare alla domanda quello disponibile e la situazione patrimoniale dei soci riferita agli ultimi due anni (per le società di capitale, i bilanci). Nel caso in cui l impresa risulti partecipata da altra impresa, per una quota superiore al 50%, dovranno essere presentati i bilanci di ambedue le imprese; stesso obbligo vige in capo alle società di capitale che presentino domanda di accesso alle agevolazioni ed alla società che ne detengano la quota di controllo. n) Progetto definitivo delle opere, firmato da professionista abilitato (in caso di varianti urbanistiche un architetto o un ingegnere) e dal proponente, comprensivo di: I. Elaborato grafico, posto su un unica strisciata, composto di documentazione urbanistica completa di: stralcio di Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000, con evidenziata l area di intervento; stralcio di Piano Territoriale Paesistico, con evidenziata l area di intervento (l area d intervento deve essere esattamente perimetrata sulla base delle tavv. E1 ed E3 del PTP di riferimento ricorrendo se necessario a elaborazioni in scala diversa dall originale) e relative Norme Tecniche di Attuazione; 20

21 stralcio del P.R.G. vigente con evidenziato il perimetro dell area di intervento, e le relative Norme Tecniche di Attuazione; stralcio di eventuale Piano Attuativo e relative Norme Tecniche di Attuazione; stralcio del P.R.G. vigente con evidenziato il perimetro dell eventuale variante proposta, le relative Norme Tecniche della variante proposta in cui esplicitare la destinazione d uso, indici e parametri urbanistici; stralcio catastale con evidenziato il perimetro dell area di intervento, comprensivo di tabella riepilogativa delle particelle e delle superfici; II. Progetto definitivo dell opera, contenente: planimetria in scala adeguata, con indicazione dei distacchi da fabbricati e confini e delle eventuali fasce di rispetto dei fossi, delle strade, ecc.; schema riassuntivo delle superfici e delle cubature di progetto, con verifica del rispetto dei parametri urbanistici e degli standards urbanistici; piante di tutti i livelli in scala non inferiore a 1:200, con indicazione delle destinazioni d uso degli ambienti debitamente quotati; prospetti di tutti i fronti in scala non inferiore a 1:200, con indicazione delle quote significative; almeno due sezioni in scala non inferiore a 1:200, con indicazione delle quote significative. (In caso di intervento su edifici esistenti deve essere specificata chiaramente la parte ante operam e post operam); tabelle contenenti indici e parametri urbanistici (Superficie Utile Lorda, volume edificabile, altezza massima, indice utilizzazione/fabbricabilità fondiaria e territoriale, standards urbanistici, aree pertinenziali). III. Relazione tecnica, comprendente la parte urbanistica, in cui sono specificati tutti i parametri urbanistici relativi all area di intervento, e la parte descrittiva del progetto comprensiva di: certificato di destinazione urbanistica, rilasciato in data non antecedente ad un anno; dichiarazione asseverata del progettista relativa alla presenza sull area di intervento di eventuali vincoli, fasce di rispetto, interferenze particolari quali pozzi, elettrodotti, etc.; n 4 foto a colori dell area di intervento; stima sintetica dei costi previsti, con indicazione dei criteri utilizzati; pianificazione temporale relativa alla realizzazione delle opere; calcolo degli oneri concessori. IV. Scheda Tecnica Urbanistica elaborata a cura del progettista incaricato secondo il facsimile allegato (Allegato n. 6), da consegnare sia in formato cartaceo che su idoneo supporto informatico. 21

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