REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. Programma regionale straordinario di prevenzione del randagismo 2008/2010

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1 Allegato 1 alla Delib.G.R. n. 68/23 del Programma regionale straordinario di prevenzione del randagismo 2008/2010 Premessa Le modalità attraverso le quali si verifica l aumento della popolazione canina vagante sono relativamente ben conosciute: esse sono riconducibili solo in piccola parte dalla riproduzione di cani randagi o dall abbandono di cani adulti; il fenomeno è in buona parte alimentato dall abbandono di cucciolate indesiderate provenienti da cagne di proprietà. Queste cucciolate vengono frequentemente abbandonate in prossimità dei canili rifugio dove gli animali trovano ospitalità con spese a carico dei Comuni. Le motivazioni alla base di questi abbandoni sono di duplice natura, in parte culturali, connesse alla scarsa sensibilità di alcune fasce di popolazione nei confronti del randagismo, e in parte sono economiche, a causa delle difficoltà dei proprietari a sostenere i costi della sterilizzazione. La Regione Sardegna ha introdotto con la L.R. 21 del 1994 l identificazione dei cani, mediante l uso del microchip elettronico, e ha reso disponibile in rete, dal 2007, la banca dati anagrafica dei cani di proprietà, che al momento conta circa animali registrati. In Sardegna, non esiste un censimento recente dei randagi; le stime più attendibili danno una popolazione di circa individui allo stato vagante, ai quali si devono sommare circa cani ricoverati nei canili. Gli obiettivi e le azioni del programma straordinario triennale La Regione contribuisce ogni anno alle spese che i Comuni sostengono per la gestione dei canili, in misura variabile secondo le disponibilità di bilancio. Contribuisce inoltre alle spese delle Asl per lo svolgimento delle azioni di propria competenza, quali catture e trattamenti sanitari. Tali misure si sono dimostrate tuttavia insufficienti a ridurre il numero dei cani circolanti, che rimane molto elevato. La Regione ritiene pertanto necessario introdurre nuove misure preventive al fine di riportare sotto controllo il fenomeno. A tale proposito la legge finanziaria regionale del 2008 autorizza la spesa di di euro per la predisposizione di un programma straordinario di prevenzione del 1/14

2 randagismo da attuare in collaborazione con i Comuni e le Associazioni di volontariato impegnate in tale settore. Il programma straordinario si pone l obiettivo di intervenire con misure di controllo della popolazione canina attraverso il controllo delle nascite, ritenendo che lo strumento maggiormente efficace a questo scopo sia quello della sterilizzazione (in particolare delle femmine). Al fine di affrontare il problema, il programma si propone di contribuire alla sterilizzazione chirurgica di circa cagne all anno, di cui circa di proprietà. Per raggiungere questo scopo occorrerà incrementare le catture dei cani randagi che una volta sterilizzati potranno essere ricoverati nei canili, se necessario potenziandone la capacità ricettiva o in alternativa, in via eccezionale, potranno essere reintrodotti nell ambiente dal quale sono stati prelevati dopo aver subito la sterilizzazione e i trattamenti sanitari ritenuti opportuni dal servizio veterinario pubblico. In sintesi l obiettivo generale del programma consiste nel ridurre sensibilmente il fenomeno del randagismo nel corso del triennio attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici: 1. ridurre il numero di randagi in circolazione; 2. evitare la riproduzione dei cani catturati e dei cani già ricoverati nei canili; 3. controllare le cucciolate indesiderate dei cani di proprietà (principale causa del fenomeno); 4. promuovere il possesso consapevole dei cani e le adozioni di quelli ricoverati nei canili; 5. implementare e potenziare l anagrafe canina. Le azioni da adottare sono sintetizzabili come segue: a. incremento delle catture; b. aumento degli interventi chirurgici di sterilizzazione per almeno ulteriori cani all anno (3.000 randagi e di proprietà) ed erogazione di un contributo regionale di 100,00 a sterilizzazione; c. adeguamento qualitativo e quantitativo dei canili comunali, chiamati ad accogliere un maggior numero di randagi, attraverso l adeguamento di alcune strutture essenziali, la messa in funzione delle strutture esistenti (inutilizzate o sottoutilizzate) e la previsione dell incremento temporaneo della capacità ricettiva; d. promozione di soluzioni alternative al ricovero nei canili comunali, quali ad esempio i cani di quartiere o di paese, anche attraverso la previsione di forme di sostegno nei confronti dei Comuni accoglienti; 2/14

3 e. incentivazioni alla diffusione di forme di adozione (anche a distanza) dei cani ricoverati nei canili; f. avvio di una campagna di informazione per far conoscere i contenuti del programma e le opportunità derivanti dalla sterilizzazione dei cani di proprietà e per promuovere la conoscenza delle norme (obbligo dei possessori di iscrizione nell anagrafe canina, etc.); g. potenziamento dell anagrafe canina, indispensabile strumento di controllo del fenomeno. L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale curerà le azioni di cui ai punti f. e g. Invito a presentare manifestazioni di interesse Il programma prevede l invito, alle associazioni di volontariato e ai Comuni, anche in associazione tra loro, a manifestare il proprio interesse a partecipare al programma straordinario, attraverso progetti che indichino: gli obiettivi specifici e le azioni che si intendono attuare; il numero di animali che si intendono raggiungere e il territorio di riferimento degli interventi proposti; la durata del progetto non superiore all anno. Per l anno 2008, la Regione procede al finanziamento dei progetti attingendo alle risorse di cui all art. 8, comma 19, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 per un ammontare complessivo pari a ,00, disponibili nel capitolo SC , UPB S L Assessorato verifica a campione la veridicità e il rispetto di quanto contenuto nelle dichiarazioni e nelle autocertificazioni dei proponenti. Il monitoraggio e la verifica dei progetti finanziati sono demandati alle Asl. Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti Possono presentare domanda per il finanziamento di progetti: i Comuni, preferibilmente in forma associata, le Associazioni iscritte, almeno dal 1 gennaio 2008, nel registro generale del volontariato, di cui alla legge regionale 13 settembre 1993, n. 39, che operano nel settore del randagismo, preferibilmente in forma associata, anche con i Comuni dove esercitano la loro attività. 3/14

4 Ciascun soggetto può partecipare al presente invito attraverso la presentazione di un solo progetto, pena l esclusione dal finanziamento di tutti i progetti coinvolti. L ente proponente è destinatario dei finanziamenti erogati e assume la responsabilità sia rispetto al vincolo di destinazione dei contributi sia riguardo ai compiti di rendicontazione e agli altri obblighi di cui ai successivi punti. I finanziamenti concessi per attuare le azioni di cui al precedente punto c. (adeguamento qualitativo e quantitativo dei canili comunali) potranno essere erogati unicamente ai Comuni interessati. Modalità e termini di presentazione dei progetti Le manifestazioni di interesse e i progetti operativi sono predisposti esclusivamente utilizzando gli schemi allegati e sono trasmessi all Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale - Servizio della Prevenzione - via Roma Cagliari, entro il termine di 20 giorni dalla data di pubblicazione del presente atto nel sito ufficiale della Regione Sardegna, via e.mail oltre che con raccomandata A.R. oppure con corriere autorizzato. Criteri di valutazione dei progetti I progetti, coerenti con gli obiettivi e le azioni previsti dal presente provvedimento, sono oggetto di valutazione da parte della Commissione più sotto indicata. I progetti presentati devono obbligatoriamente contenere, a pena di inammissibilità, una dichiarazione che impegna il soggetto proponente a far effettuare le sterilizzazioni attraverso intervento chirurgico, in strutture ambulatoriali, pubbliche o private, regolarmente autorizzate, nel rispetto rigoroso delle buone pratiche cliniche sotto la responsabilità di medici veterinari, iscritti agli albi professionali. Gli interventi di sterilizzazione dovranno riguardare le seguenti categorie di cani: cagne che devono essere date in adozione; cagne ricoverate all interno dei canili in promiscuità con cani maschi; cagne vaganti catturate; cagne di proprietà considerate particolarmente a rischio quali cagne che vivono in luoghi non confinati e in assenza di uno stretto controllo padronale (es. cani adibiti alla custodia di greggi o a guardia di fondi rurali). 4/14

5 Al fine di consentire l aggiornamento della banca dati anagrafica e le azioni di monitoraggio, le attività di sterilizzazione ricomprese nei progetti finanziati devono essere comunicate preventivamente o comunque tempestivamente alle Asl territorialmente competenti. Il contributo regionale per ciascun intervento di sterilizzazione non può essere superiore a 100,00 euro e non potrà essere usato per retribuire interventi di sterilizzazione effettuati da personale in servizio a qualunque titolo presso le strutture del SSR. L importo massimo del finanziamento richiesto per ciascun progetto non può essere superiore a ,00, eventualmente incrementabile a ,00 nel caso di progetti presentati congiuntamente da uno o più Comuni insieme a una o più associazioni di volontariato. I progetti che comprendono le azioni di cui al punto c. potranno essere presentati dai Comuni, singolarmente o unitamente con associazioni di volontariato, che intendano effettuare interventi di adeguamento qualitativo e quantitativo dei propri canili comunali per gli scopi indicati nel presente programma. I progetti coerenti con gli obiettivi e le azioni previsti dal presente provvedimento sono sottoposti a valutazione sulla base dei seguenti criteri: 1) affidabilità del proponente: esperienza maturata dalle associazioni di volontariato nel settore della lotta al randagismo, con riferimento sia alla dimensione delle azioni annualmente intraprese, sia al periodo di tempo di attività; 2) qualità e completezza dell intervento: capacità del progetto di affrontare la pluralità delle azioni previste dal programma, in particolare con riferimento alla necessità di prevedere la cattura, la sterilizzazione e il ricovero del cane (o l affido, o la re-immissione nell ambiente); 3) la congruità del finanziamento richiesto. La valutazione è effettuata, entro il 30 gennaio 2009 da una Commissione nominata dal Direttore generale della Sanità, composta da non più di cinque veterinari scelti fra i dipendenti dell Assessorato e delle Aziende Sanitarie Locali. L elenco dei progetti ammessi a finanziamento è approvato su proposta dell Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale dalla Giunta regionale. I contributi saranno erogati, entro il termine di 30 giorni dalla delibera di Giunta di cui sopra, secondo le seguenti modalità: il 50% del finanziamento assegnato previa dichiarazione di avvio del progetto; 5/14

6 il 40% del finanziamento assegnato, previa verifica, da parte del competente Assessorato, dei risultati raggiunti e della rendicontazione riguardante almeno l 80% della spesa della prima quota di finanziamento; il restante 10%, al termine del progetto, previa verifica, da parte del competente Assessorato, dei risultati raggiunti e del rendiconto finanziario finale. Il rendiconto finale dovrà essere articolato secondo il modello riportato nella scheda progetto allegata alla domanda di manifestazione di interesse. I rendiconti finanziari dovranno essere accompagnati da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui il rappresentante legale dell Ente assegnatario del finanziamento attesta la veridicità dei dati esposti e dichiara che tutte le spese rendicontate sono state sostenute solo per attività inerenti il progetto. L Assessorato si riserva di effettuare controlli a campione sui rendiconti presentati. Qualora, in fase di controllo, dovesse risultare la palese incongruenza di spese sostenute rispetto al contenuto del progetto, l Assessorato provvederà a non riconoscere le spese medesime ai fini della rendicontazione. L Assessorato provvederà, in qualunque momento, alla revoca del finanziamento concesso qualora risulti che il progetto per cui si chiede il finanziamento sia già stato finanziato con altre risorse regionali, nazionali e comunitarie. Al temine del progetto è fatto obbligo all Ente destinatario del finanziamento di restituire all Amministrazione regionale le somme eventualmente non utilizzate, in caso di mancato adempimento l Amministrazione Regionale procederà al recupero delle somme in via esecutiva. Si riportano di seguito i modelli di manifestazione di interesse e di scheda di progetto. 6/14

7 MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A PARTECIPARE AL PROGRAMMA REGIONALE STRAORDINARIO DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO ANNO 2008 (su carta intestata dell Ente di appartenenza del responsabile del progetto) All Assessorato dell Igiene, Sanità e dell Assistenza Sociale Servizio della Prevenzione Via Roma, CAGLIARI Oggetto: Programma straordinario di prevenzione del randagismo anno Manifestazione di interesse e domanda di contributo. Il sottoscritto Nato a (prov. ) il Residente a (prov. ) in via CAP tel. fax e- mail in qualità di rappresentante legale (specificare l Ente) C.F./P.IVA sede legale sede operativa 7/14

8 manifesta il proprio interesse a partecipare al programma di cui all oggetto e chiede che venga finanziato il progetto dal titolo proposto dal(dai) Comune(i) / Associazione(i) iscritta(e) nel registro generale del volontariato, di cui alla legge regionale 13 settembre 1993, n. 39, che operano nel settore del randagismo, dal. Azioni di intervento del progetto che si intendono proporre Tempi previsti per lo svolgimento del progetto Budget complessivo del progetto Contributo richiesto Modalità di accreditamento Conto corrente bancario intestato a Codice IBAN 8/14

9 Il sottoscritto, in qualità di rappresentante legale dell Ente di appartenenza del responsabile del progetto, si impegna a far effettuare le sterilizzazioni attraverso intervento chirurgico, in strutture ambulatoriali, pubbliche o private, regolarmente autorizzate, nel rispetto rigoroso delle buone pratiche cliniche, sotto la responsabilità di medici veterinari, iscritti agli albi professionali. Il sottoscritto, in qualità di rappresentante legale dell Ente di appartenenza del responsabile del progetto, dichiara di avere piena conoscenza dei contenuti dell invito alla presentazione dei progetti. Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. Data Firma e timbro 9/14

10 PROGRAMMA REGIONALE STRAORDINARIO DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO SCHEDA PROGETTO AZIONI DI INTERVENTO PROPOSTE cattura di n. cani randagi sterilizzazione n. cani randagi sterilizzazione n. cani di proprietà azioni di adozione di n. cani randagi azioni alternative al ricovero di n. cani catturati e sterilizzati adeguamento qualitativo e quantitativo dei canili comunali (solo per i Comuni) SOGGETTO PROPONENTE 1) Ente di appartenenza del responsabile progetto Comune. Associazione.. 2) Responsabile del progetto Nome e Cognome Qualifica Indirizzo Comune e CAP Telefono Fax E mail ALTRI SOGGETTO COINVOLTI 10/14

11 1) Denominazione Comune. Associazione. 2) Referente per il progetto Nome e Cognome Qualifica Indirizzo Comune e CAP Telefono Fax E mail Dati relativi all attività del proponente (o dei proponenti) 3) Esperienza maturata nella lotta al randagismo anni di attività nelle azioni di lotta al randagismo Attività svolta nel 2007 cattura di n. cani randagi sterilizzazione n. cani randagi sterilizzazione n. cani di proprietà azioni di adozione di n. cani randagi azioni alternative al ricovero di n. cani catturati e sterilizzati Attività svolta nel 2008 cattura di n. cani randagi sterilizzazione n. cani randagi sterilizzazione n. cani di proprietà azioni di adozione di n. cani randagi azioni alternative al ricovero di n. cani catturati e sterilizzati (indicare eventualmente i dati relativi all attività svolta negli anni antecedenti il 2007) (replicare una scheda analoga per ciascuna delle associazioni coinvolte nel progetto) 11/14

12 Contenuti del progetto 4) Denominazione del progetto 5) Struttura, articolazione del progetto e risultati attesi (descrizione sintetica) 6) Localizzazione degli interventi e durata del progetto 7) Il progetto coinvolge altri enti o istituzioni? Sì No Se sì specificare gli enti coinvolti (denominazione, sede, responsabile) e le modalità di collaborazione Budget e finanziamento richiesto 8) Budget complessivo del progetto Spese per Cattura di cani randagi Sterilizzazione di cani randagi 12/14

13 Sterilizzazione di cani di proprietà Azioni di adozione di cani randagi Azioni alternative al ricovero presso canili comunali Adeguamento qualitativo e quantitativo dei canili comunali Totale 9) Finanziamento richiesto se è richiesto il finanziamento integrale del budget indicato al punto precedente limitarsi a barrare qui: Spese per Cattura di cani randagi Sterilizzazione di cani randagi Sterilizzazione di cani di proprietà Azioni di adozione di cani randagi Azioni alternative al ricovero presso canili comunali Adeguamento qualitativo e quantitativo dei canili comunali Totale 10) Eventuali altri enti finanziatori ai quali è stato presentato il progetto (denominazione, importo richiesto, finanziamento eventualmente ottenuto) Data Il responsabile del progetto Il legale rappresentante dell Ente di appartenenza 13/14

14 (timbro e firma) (timbro e firma) (Nel caso in cui il progetto coinvolga altri Comuni e/o Associazioni): Il referente del progetto Il legale rappresentante dell Ente di appartenenza (timbro e firma) (timbro e firma) 14/14

b) evitare la riproduzione dei cani catturati e dei cani già ricoverati nei canili;

b) evitare la riproduzione dei cani catturati e dei cani già ricoverati nei canili; Allegato alla Delib.G.R. n. 55/32 del 16.12.2009 Gli obiettivi e le azioni del programma straordinario 2009. Sono confermati, per l anno 2009, gli obiettivi e le azioni previste nel programma straordinario

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