PIERO FRIGGERI Comunità Alta Valle Tanaro e Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana e Valli Monregalesi - Etnografia e Storia

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1 1 PIERO FRIGGERI Comunità Alta Valle Tanaro e Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana e Valli Monregalesi - Etnografia e Storia Alto altitudine m. 652 Superficie: km² 7,58 Abitanti: 118 (nel 1961 abitanti 238). Nel 1840 gli abitanti erano 400 Municipio: v. Roma, 1 - tel. 0174/ Osteria Il Castello : v. Castello, tel. 0174/ Trattoria del Lago: località Madonna del Lago, tel (aperto mesi estivi o su prenotazione) Prodotti locali: castagne, patate, funghi, tartufi neri, rape, patate, formaggio d alpeggio Allevamenti del bestiame: bovini, suini, ovini Cenni storici: l etimologia di Altum Alto, deriva probabilmente proprio dal suo nome, ossia dalla posizione in cui si trova posizionato il paese. Il Casalis conferma che Alto fu proprietà della famiglia Cipollini che fece erigere un grande castello a foggia di rocca, e munito di cannoni. Il castello è stato ristrutturato verso la fine dell Ottocento. Il territorio, già di marca aleramica, divenne proprietà del marchese Bonifacio del Vasto, del quale parlerò di continuo nella Banca-dati. Fu un grande condottiero, con una vita molto disordinata (tant è che fu scomunicato dalla Chiesa di Roma). Però, bisogna rimarcare, che è stato anche un grande stratega, dalle più incredibili alleanze, onde ingrandire il suo immenso regno. Faceva donazioni a monasteri, a chiese, a vescovi, onde ingraziarsi così il clero. Il 5 novembre 1125, in Costigliole d Asti, nominò eredi i suoi figli: Manfredo, Ugone, Guglielmo, Anselmo, Enrico, Bonifacio Minore e Ottone (i figli Tete e Pietro erano già morti). Bonifacio del Vasto muore nel Avviene così la divisione, con atto notarile, dei figli del grande condottiero, in Savona, il 22 dicembre Ad ogni erede, viene dato il territorio spettante. Alto fu proprietà poi dei Del Carretto marchesi di Clavesana. Secondo gli storiografi locali, nel 1320 la proprietà appartenne ai signori Cepollini Accellino. Solo nel 1736 la località di Alto entrò nei domini di Casa Savoia. Alto. Santuario della Madonna del Lago. E così detto perché sorge sulla riva di un minuscolo laghetto. Lo scenario attorno è stupendo e suggestivo per la bellezza delle sue montagne. Si trova a 1008 metri di altitudine.

2 2 Alto. Prima di arrivare al Comune di Alto, troviamo una minuscola galleria che buca la montagna. Sotto: alberi che ricordano il Bosco delle Navette di Briga Alta.

3 3 Alto. La facciata del Santuario della Madonna del Lago. L edificio sacro è stato edificato alla fine del XIX secolo. A destra: particolare della formella che si nota sopra la porta del Santuario. Alto. La leggenda dice che il lago si sia formato miracolosamente e all improvviso. Un contadino, anziché frequentare la Messa domenicale, fu punito dal Cielo con una massa d acqua che lo sommerse con i buoi, facendolo sprofondare nella buca. A causa della nascita miracolosa del lago, si decise di costruire un Santuario in quel sito. Sotto: un cartello accanto al Santuario indica che c è un ristoro per i visitatori. La zona del Santuario è attrezzata con un area per i picnic. Da qui partono i sentieri che conducono all Alta Via dei Monti Liguri, ai Monti Armetta, Dubasso e Galero.

4 4 Alto. Edificio che si trova davanti al Santuario della Madonna del Lago. Era la primitiva costruzione nata come eremo intorno all anno La pietra a vista è un motivo dominante che noteremo nei borghi di Alto. In questo sito, la prima settimana di luglio, si svolge la Processione dei Cristi, in cui i priori, vestiti con le cappe bianche e da varie altre confraternite liguri e piemontesi, portano in processione attorno al lago i cosiddetti Cristi, altissimi crocefissi intagliati e ben decorati. La banda musicale accompagna la processione, seguita da cori religiosi. Sotto: le montagne circondano questo luogo di culto. Le popolazioni preistoriche. Reperti del periodo epipaleolitico, come mi suggeriscono i documenti di Alto, sono stati rinvenuti nelle grotte Arma du Stefanin e Arma di Nasino, mentre appartengono al Mesolitico i resti ritrovati nella grotta Camere. In molte altre località sono stati poi rinvenuti resti appartenenti al Neolitico e all Eneolitico. Oggi la maggior parte di essi è conservata presso il Museo Preistorico di Albenga.

5 5 Alto. Oratorio di San Bartolomeo. La chiesa, attualmente, è sconsacrata, ma è stata l antica parrocchiale di Alto. In seguito divenne Oratorio dei Disciplinati. La costruzione è imponente e severa, proprio come chiede il romanico. All interno si svolgono convegni e mostre. Sotto: l abside della Confraternita. Si nota, nello sfondo a sinistra, il castello dei Cepollini e il campanile, a destra, della parrocchiale di San Michele.

6 6 Alto. La sede del Municipio. Alto. L Osteria del Castello offre ristoro ai passanti e ai turisti.

7 7 Alto. Una passeggiata lungo le vie del paese.

8 8 Alto. Grazioso paese situato sui confini delle province di Imperia e Savona, ma facente parte della provincia di Cuneo. Si trova nel cuore della lussureggiante Val Pennavaire. La sua superficie è di 7,58 kmq. E un luogo panoramico, la cui struttura abitativa è molto antica, di origine medievale, quasi intatta dai grandi agglomerati. Il paese di Alto è circondato da boschi ricchi di vegetazione, con alcune distese prative. Sovrastato dal Monte Dubasso (1538 m), il Comune si trova a 645 m di altitudine. La costa ligure si trova appena a 25 chilometri da Alto. Il capoluogo sorge su di un terrazzo naturale che domina la media e bassa valle. Alto. Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. L edificio è stato eretto verso la fine del sec. XVII e nel 1753 decorato e restaurato.

9 9 Alto. Parrocchiale di San Michele. Le volte sono ricche di affreschi. Vi ha lavorato, con belle rappresentazioni religiose, anche il pittore di Ormea, detto l Arduino di Ormea. Eugenio Federico Pietro ARDUINO (Ormea ). Ha operato anche a Caprauna, Garessio, Martiniana Po, Paesana, Bagnasco, spingendosi pure in tanti paesi della Liguria. Nel 1856, ancora giovanetto, è aiutato da un magnate (il marchese di Ormea), al suo trasferimento a Torino per studiare pittura. L Arduino ha lavorato accanto a Giovanni Borgna nella rifinitura di decorazioni e affreschi.

10 10 Alto. Parrocchiale di San Michele. Il campanile della chiesa. Alto. Panoramica del borgo.

11 11 Alto. Il castello è stato edificato nel X-XI secolo. I testi antichi ci dicono costruito su un antica fortificazione preesistente. Durante la prima Campagna d Italia napoleonica venne espugnato dalle truppe del generale Massena, che ne fece distruggere il muro di cinta e abbattere le torri fino all altezza attuale. Il loggione sul lato nord è di epoca cinquecentesca e nell insieme la costruzione conserva ancora un austero stile medievale.

12 12 Alto. Veduta e particolari del castello. L edificio sovrasta la piazza di Alto. Domina la Val Pennavaire su di un alto sperone roccioso. E una bella costruzione edificata su di una precedente fortificazione. Nel 1320 è infeudato ai conti Cepollini Signori di Alto e Caprauna. Anche se durante l occupazione francese fu in parte distrutto, conserva ancora la sua fisionomia medievale.

13 13 Alto. Angusto passaggio tra la parrocchiale e il castello. Sotto: caratteristica del borgo. Una vetusta porta con la lunetta e la finestra con lo stesso motivo.

14 14 Alto. La nostalgia dei posti antichi. L Osteria dell Angelo è da parecchi anni che non ospita più i turisti. Ma negli Anni Cinquanta-Sessanta era meta di tanti avventori, sia del paese che dai Comuni limitrofi. Ma la nota commovente è che la proprietaria del locale, Vincenza, ha compiuto 100 anni. E stata festeggiata dai borghigiani, appendendo per la via, biglietti di auguri.

15 15 Alto. Una passeggiata lungo le vie del paese. Sotto: la caratteristica del paese sono questi cartelli che si notano lungo la via.

16 16 Alto. Una passeggiata lungo le vie del paese.

17 17 Alto. Una passeggiata lungo le vie del paese.

18 18 Alto. Una passeggiata lungo le vie del paese.

19 19 Alto. Veduta dei campi sportivi.

20 20 Alto. Altra veduta della parrocchiale. Sotto: fontana che si trova nella piazza del paese.

21 21 Alto. Le montagne che circondano la zona. Le caselle della Val Pennavaire. Da una documentazione del Comune viene detto che le comunità della Val Pennavaire furono prevalentemente pastorali come dimostrano le molte caselle disseminate sul territorio. Si tratta di piccole costruzioni in pietra a secco che presentano varianti nella loro tipologia costruttiva e si trovano al di fuori dei centri abitati, in prati e pascoli o lungo strade e sentieri. Sono state utilizzate da pastori, carbonai, boscaioli, mulattieri e mercanti con funzioni diverse. Vi sono caselle cosiddette temporanee, utilizzate per brevi periodi d emergenza come una bufera, un temporale. Sono molto piccole ed hanno un aspetto molto povero. Le caselle stagionali, invece, erano adatte per ospitare più persone per un periodo più lungo e anche per trascorrere l intero periodo di pascolo in alpeggio. E interessante, girando per i sentieri della Valle, scoprire queste tracce nel paesaggio, che raccontano di un passato ormai remoto, ma utile per capire la vita di quegli uomini in mezzo alla montagna. E interessante sapere che la Val Pennavaire è stato un vero serbatoio di reperti materiali, testimonianza della presenza in tempi remoti, almeno dal Paleolitico fino all Età del Ferro, di un antica popolazione di cacciatori prima e poi di pastori che hanno soggiornato su questo territorio.

22 22 Alto. Cappella di San Sebastiano, del sec. XIII. Dipinti del XV secolo.

23 23 Alto. Cappella di San Sebastiano. Sant Apollonia (a sinistra e al centro dell altare) Madonna con Bimbo.

24 24 Campi sportivi: calcio e bocce. Fiumi: torrente Pennavaire. Flora: castagno, ciliegio selvatico, betulla, faggio, frassino, gaggia, ginestra, pioppo, pino, ontano nero, roverella. Fauna: rondine, capinera, passero, pettirosso, scricciolo, merlo, airone, upupa, picchio, cuculo, tortora, pernice rossa, quaglia, fagiano, gheppio o falchetto, poiana. Scoiattolo, ghiro, tasso, lepre, volpe, daino, cinghiale. Rapaci notturni: gufo, civetta. Rettili: vipera, biscia, orbettino. CHIESE E CAPPELLE San Michele Arcangelo: parrocchiale eretta verso la fine del sec. XVII e nel 1753 decorata e restaurata. Vi ha lavorato il pittore Arduino di Ormea. Oratorio di San Bartolomeo: è la più antica chiesa della zona. Attualmente è sconsacrata ma è stata la prima parrocchiale di Alto. In seguito, l edificio, è diventato l Oratorio dei Disciplinati. Ospita mostre e convegni. Santuario della Madonna del Lago: a 1008 metri di altitudine. Il Casalis (nel 1885) ci dice che alla festa solenne nel giorno della Visitazione di Maria Vergine intervenivano dai paesi della vicina riviera circa sei mila persone. Di fronte al Santuario si trova la primitiva costruzione, in pietra a vista, nata come eremo intorno all anno Oratorio di San Sebastiano: con affreschi del sec. XV. Alto dipende: Tribunale di Mondovì, Pretura di Mondovì, Carabinieri di Ormea, Comunità Montana Alta Valle Tanaro e Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana e Valli Monregalesi. Prefisso CAP Denominazione: Altesi. Meridiane: nessuna.