Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari
|
|
- Ernesto Monti
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari Art. 18 Dlgs 14 agosto 2012 n 150
2 LE MALATTIE DELLE PIANTE Possono essere provocate da: cause non parassitarie o fisiopatie (carenze o eccessi nutrizionali- ambientali meccanichefitotossiche) piante infestanti cause parassitarie: Virus, Fitoplasmi, Batteri, Funghi, Nematodi,Insetti, Acari, Molluschi, Vertebrati
3 Difesa delle colture I metodi di difesa possono essere: preventivi: quando evitano l instaurarsi dell avversità e/o creando attorno alla pianta un ambiente non idoneo al parassita. curativi: quando si interviene direttamente sul patogeno dopo che questo si è instaurato sulla pianta ospite, cercando di contenere i danni arrecati alle colture. agronomici:! Rotazioni, Avvicendamenti, Consociazioni! Ammendamenti e Concimazioni! Lavorazioni! Pacciamatura
4 Genetici varietà resistenti Meccanici! Potature! Protezioni! Sfalci! Trappole cromotropiche Fisici! Vapore! Acqua calda
5 Evoluzione metodi di difesa Lotta a calendario: Applicazioni ripetute a turni fissi a scopo cautelativo senza verificare la reale necessità di compierli Lotta guidata: Razionalizzazione degli interventi, introduzione del concetto di soglia di intervento Lotta integrata: Applicazione razionale di un complesso di misure colturali, biologiche, chimiche o di selezione vegetale adeguate a mantenere i parassiti al di sotto della soglia di tolleranza attraverso l utilizzo dei metodi colturali, biologici, biotecnici e chimici in modo coordinato e integrato Lotta biologica: considera l'intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuovendo la biodiversità dell'ambiente in cui opera e limita o esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi
6 Difesa Integrata e Biologica Il PAN prevede (art. 18, 19, 20, 21), per la prima volta, l'introduzione obbligatoria di strategie fitosanitarie sostenibili, a basso apporto di prodotti fitosanitari, per tutte le aziende agricole italiane con l'obbiettivo prioritario della riduzione del rischio derivante dall'impiego dei prodotti fitosanitari per l'ambiente, gli operatori e i consumatori.
7 Le metodologie che permettono di raggiungere questo obbiettivo sono:! strategie di difesa fitosanitaria integrata! misure di prevenzione basate su pratiche agronomiche (indicate nell'allegato III del decreto legislativo n.150/2012, comma 1 )! strategie di difesa fitosanitaria previste dal metodo di produzione biologico! sistemi di controllo biologico delle avversità! uso di prodotti fitosanitari a base di sostanze attive a basso rischio definite ai sensi dell'art. 22 del regolamento (CE) n. 1107/2009.
8 ! Rotazione colturale Allegato III! Tecniche agronomiche adeguate (varietà resistenti- uso di materiale certificato ecc.)! Monitoraggio organismi nocivi e valutazione soglia trattamento! Preferire i mezzi biologici, fisici o altri, a quelli chimici! Utilizzo dei prodotti chimici alle necessità (dose minime, diserbo localizzato...)! Ove rischio di resistenza, valutare l utilizzo di prodotti diversi.
9 A partire dal 1 gennaio 2014, per le aziende sono possibili tre percorsi tecnici che rientrano nel concetto di difesa a basso apporto di PF, ossia: Livello obbligatorio di difesa integrata (E il livello base, anche ai fini del rispetto della condizionalità per l acquisizione premi PAC) Livello volontario di difesa/produzione integrata Agricoltura biologica
10 Lotta integrata Definizione: Attenta considerazione di tutti i metodi di protezione fitosanitaria disponibili e conseguente integrazione di misure appropriate intese a contenere lo sviluppo di popolazioni di organismi nocivi e che mantengono l uso dei prodotti fitosanitari e altre forme d intervento a livelli che siano giustificati in termini economici ed ecologici e che riducono o minimizzano i rischi per la salute umana e per l ambiente. L obiettivo prioritario della difesa integrata è la produzione di colture difese con metodi che perturbino il meno possibile gli ecosistemi agricoli e che promuovano i meccanismi naturali di controllo fitosanitario. (articolo 3, Decreto Legislativo n. 150/2012)
11 Impegni per le aziende agricole Difesa integrata obbligatoria Difesa integrata volontaria Non ci sono limitazioni nei prodotti impiegabili, rispetto a quanto autorizzato dal Ministero della Salute Applicazione delle Norme tecniche di difesa e concimazione Non sono possibili aiuti Possibile concessione di aiuti ad ettaro, sostegni per tecniche a basso impatto
12 La difesa integrata obbligatoria prevede:! l'applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio delle infestazioni, delle infezioni e delle infestanti;! l'utilizzo dei mezzi biologici di controllo dei parassiti;! il ricorso a pratiche di coltivazione appropriate;! l'uso di prodotti fitosanitari che presentino il minor rischio per la salute umana e l'ambiente tra quelli disponibili per lo stesso scopo.
13 Azioni da parte dell Ente pubblico E chiamato a un ruolo fondamentale, deve infatti fornire e mettere a disposizione tutte le conoscenze che saranno necessarie alle aziende agricole per applicare nel migliore dei modi la difesa integrata, mettendo in atto le seguenti azioni: 1) attivare e/o potenziare servizi d'informazione e comunicazione per diffondere e applicare la difesa integrata. 2) assicurare una rete di monitoraggio sullo sviluppo delle principali avversità e, dove è possibile, dei sistemi di previsione e avvertimento, al fine di garantire agli utilizzatori finali la disponibilità dei seguenti servizi:
14 ! Servizio Meteorologico! Servizi di previsioni e avvertimento sullo sviluppo epidemiologico delle avversità! Servizio di monitoraggio delle avversità! Coordinamento dell assistenza tecnica e redazioni di bollettini territoriali! Piano di comunicazione per le aziende agricole.
15
16
17
18 Azioni da parte degli Utilizzatori Professionali Applicare i principi generali della difesa integrata obbligatoria e, a tal fine essi devono conoscere, disporre direttamente o avere accesso:! a un collegamento per i dati meteo territoriali ai bollettini di D.I. emessi per il loro territorio! al materiale informativo per l applicazione delle tecniche di D.I.! a una rete di monitoraggio presente sul proprio territorio ed ai relativi dati;
19 dimostrare di conoscere le principali avversità aziendali realizzare autonomamente o partecipare ai monitoraggi comprensoriali conoscere le eventuali soglie di intervento delle avversità oggetto dei monitoraggi conoscere le strategie anti-resistenza, tenere il registro dei trattamenti devono rispettare i volumi massimi di acqua da utilizzare per l esecuzione dei trattamenti fitosanitari stabiliti dalle Regioni in relazione alle diverse colture, alle fasi fenologiche e alle forme di allevamento. Concetto chiave: Giustificazione dell intervento
20 La strategia di difesa deve: Considerare prioritariamente i mezzi non chimici (avvicendamento, scelte varietali, ecc) e le pratiche colturali (fertilizzazione, potatura, irrigazione ) Utilizzare al meglio monitoraggi, dati meteo, modelli previsionali, bollettini territoriali ecc. Valutare i rischi di resistenza e i rischi di parassiti no obbiettivo Ricordarsi errori passati (vedi criticità avversità) Prefissare dei momenti temporali per valutazioni in campo (es fase fenologica) Prevedere soluzioni alternative (es. no copertura, curativo) Cogliere le richieste del mercato, le variazioni della normativa, le limitazioni impiego, nuove tecniche, nuovi prodotti
21
22 Le imprese ortofrutticole adottano quasi tutte (adesione Psr, Contratti GDO ) tale metodo di produzione a basso impatto ambientale che combina l'uso di molecole di sintesi chimica con la lotta biologica. Una indagine del Ministero rivela che il peso della produzione integrata sul totale delle superfici coltivate è pari al 71,46%, mentre la produzione rappresenta l'88,71 % e in termini di valore economico il 78,7 % della produzione complessiva nazionale.
23 Difesa integrata volontaria art 20 dlg 150/2012 E un sistema realizzato attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti (disciplinari di produzione definiti dalle Regioni), comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie e limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti. A differenza della difesa integrata obbligatoria la difesa integrata volontaria prevede il rispetto dei disciplinari regionali di produzione integrata ed effettuare la regolazione o taratura delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari presso i centri prova autorizzati.
24 Azioni dell Ente Pubblico Definire e pubblicare le linee guida nazionali difesa integrata volontaria e controllo delle infestanti Assicurare la coerenza dei disciplinari regionali Promuovere la ricerca e lo scambio di informazioni ed esperienze nella difesa integrata volontaria Favorire la valorizzazione della produzione integrata volontaria mediante un marchio
25 Azione da parte delle Regione Attuare Piani d Azione Regionali Aggiornare i disciplinari di produzione se non coerenti con quello ministeriale Realizzare o potenziare il supporti tecnici e il coordinamento dell assistenza tecnica Promuovere servizi innovativi Individuare strumenti finanziari per sostenere le aziende agricole
26 Azione da parte delle imprese agricole Rispettare le norme prescritte nei disciplinari di produzione integrata volontaria Effettuare la taratura presso centri prova autorizzati
27 Sistema SQNPI Con la L. 3 febbraio 2011, n. 4, Disposizioni in materia di etichettatura e di qualita' dei prodotti alimentari, all art 2 paragrafo 3, si istituisce il «Sistema di qualita' nazionale di produzione integrata». Il Sistema SQNPI è lo strumento che garantisce la gestione delle modalita' capaci di assicurare una qualita' del prodotto finale significativamente superiore alle norme correnti commerciali.il Sistema assicura che le attività agricole e le attività zootecniche siano esercitate in conformità a norme tecniche di produzione integrata.
28 Con decreto ministeriale 8 maggio 2014, è stato istituito il marchio del Sistema di qualità nazionale di produzione integrata denominato "Marchio SQNPI" che identifica i prodotti agricoli ed agroindustriali, le cui modalità di produzione sono conformi alla norma tecnica della produzione integrata e sono certificate nell'ambito del SQNPI
29
30
31 REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO COLLETTIVO D USO Articolo 3 Il marchio è di proprietà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che può demandare i controlli circa l uso dello stesso ad autorità pubbliche designate o a organismi di controllo privati accreditati, Articolo 4 Il marchio individua i prodotti agroalimentari certificati sulla base dello standard definito dalle norme tecniche del Sistema di qualità nazionale di produzione integrata SQNPI Articolo 5 Il marchio può essere utilizzato a titolo gratuito da tutti gli operatori dell Unione europea, compresi nelle categorie dei produttori, condizionatori, confezionatori e distributori che aderiscono al SQNPI. Articolo 6. Il marchio collettivo del SQNPI può essere affiancato dai marchi distintivi dei sistemi di qualità regionali di produzione integrata
32 Il SQNPI, attivato già nel secondo semestre del 2015, entrerà a pieno regime nel 2016, demanda i controlli agli specifici organismi privati che sono sotto riportati CCPB srl (Consorzio Controllo Prodotti biologici) Certiquality Srl Ceviq srl AGROQUALITA' SpA BIOS S.r.l B.V.I. ITALIA S.r.l. - Bureau Veritas International Italia Check Fruit Srl CODEX srl CoRFil Carni CSQA Certificazioni Srl E.CE.PA. I.C.E.A. I.N.E.Q. INOQ Istituto Nord Ovest Qualità Soc. Coop. Istituto Parma Qualità OMNIA QUALITA srl Qcertificazioni S.r.l S.G.S. Italia spa SUOLO e SALUTE S.r.l. VALORITALIA srl 3A Parco tecnologico agroalimentare dell'umbria BIOAGRICERT s.r.l.
33 Agricoltura biologica L'agricoltura biologica basa la difesa fitosanitaria delle colture, prioritariamente sull'adozione di modelli aziendali e sistemi colturali che garantiscono una elevata resistenza e sui principi dell'ecologia agraria. Le norme obbligatorie per gli agricoltori biologici, prevedono il ricorso all'uso di un numero limitato di prodotti fitosanitari a base di sostanze attive comunque non di sintesi chimica, elencate nell'allegato II del regolamento CE n. 889/2008, e solo in caso di un dimostrato grave rischio per la coltura.
34 La produzione biologica persegue prioritariamente i seguenti obiettivi a) produrre alimenti e altri prodotti agricoli con procedimenti naturali o ad essi affini e con l'uso di sostanze presenti in natura; b) adottare metodi di produzione che: 1) rispettino i cicli naturali; 2) salvaguardino le risorse naturali, quali l'acqua, il suolo, la materia organica e l'aria, favorendo la conservazione e il risanamento ambientale e la tutela del paesaggio; 3) mantengano e favoriscano un alto livello di diversità biologica; 4) garantiscano il benessere degli animali; c) rispondere alla domanda del consumatore di prodotti naturali di alta qualità.
35 Obiettivi PAN! L'incremento della SAU nazionale condotta con il metodo biologico.! All Ente è attribuito il compito di definire un manuale per diffondere e applicare correttamente il metodo di lotta biologica, aggiornare le linee guida nazionali, valorizzare le produzioni, promuovere programmi di formazione e aggiornamento
36
Servizi di supporto per l uso sostenibile dei fitofarmaci
Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: linee attuative del PAN nelle Marche Osimo 2 dicembre 2014 Servizi di supporto per l uso sostenibile dei fitofarmaci Dott. Agronomo Alberto Giuliani Centro Agrometeorologico
Dettaglipiano di azione sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: STRATEGIE FITOSANITARIE SOSTENBILI (DIR. 128/2009 - D.
Cervia 22 gennaio 2014 piano di azione sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: STRATEGIE FITOSANITARIE SOSTENBILI (DIR. 128/2009 - D.LVO 150/2012) Tiziano Galassi e Antonio Guario Regione Puglia
DettagliCarmelo Sigliuzzo CHECK FRUIT/NSF Italy
"STRATEGIA DI DIFESA INTEGRATA FRAGOLA E APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA - (All. III del d.lgs n.150/2012)" LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO, STRUMENTO PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FRAGOLA
DettagliGIORNATA DEL VIVAISMO ORNAMENTALE. Giovanni Vettori
1 VESTIRE IL PAESAGGIO Venerdì 24 giugno GIORNATA DEL VIVAISMO ORNAMENTALE per un vivaismo di qualità sostenibile ed ecocompatibile Biblioteca San Giorgio Auditorium Terzani - PISTOIA Giovanni Vettori
DettagliIL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI
IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI SEMINARIO: RISCHIO MICOTOSSINE NELLA FILIERA CEREALICOLA MARCHIGIANA Osimo (AN) 12 aprile 2013 Dott. Agr.. Angela Sanchioni Centro
DettagliLa Regione Piemonte per la riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari
La Regione Piemonte per la riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari Giancarlo Bourlot Assessorato Agricoltura Settore Fitosanitario Laboratorio Agrochimico Terminologia Un minimo di chiarezza per i
DettagliCriticità e pratiche colturali sostenibili nella difesa in frutticoltura. Graziano Vittone, 19 settembre 2015
Criticità e pratiche colturali sostenibili nella difesa in frutticoltura Graziano Vittone, 19 settembre 2015 APICOLTURA non come ostacolo alla FRUTTICOLTURA ma come UTILITA MELO PERO Ruolo fondamentale
DettagliConsiglio dell Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Ministero della Giustizia
Direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l azione comunitaria ai fini dell utilizzo sostenibile dei pesticidi Contributo del Consiglio
DettagliPIANO DI AZIONE NAZIONALE DIFESA INTEGRATA NEL VIVAISMO: ASPETTI NORMATIVI E TECNICI
PIANO DI AZIONE NAZIONALE DIFESA INTEGRATA NEL VIVAISMO: ASPETTI NORMATIVI E TECNICI 28 febbraio 2014 Fondazione Giorgio Tesi Onlus Via Badia, 16 Pistoia Difesa integrata nel PAN. Cosa cambia per gli addetti
DettagliControllo integrato dei parassiti compatibili con la tutela dell'ambiente
Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 Regione Calabria. Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali - Misura 10.1.1 Agricoltura integrata. Prevenzione Intervento Monitoraggio Utilizzo ottimale delle risorse
DettagliIl sistema QV -Qualità Verificata della Regione del Veneto nell ambito dei Sistemi qualità nazionali
Il sistema QV -Qualità Verificata della Regione del Veneto nell ambito dei Sistemi qualità nazionali Legnaro - 25 giugno 2014 Sezione Competitività Sistemi Agroalimentari 1 LEGGE REGIONALE 31 MAGGIO 2001,
Dettaglipremesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu
Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera
DettagliLa prescrizione degli agrofarmaci nell applicazione della direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
La prescrizione degli agrofarmaci nell applicazione della direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Roma, 12 maggio 2010 Enrico Antignati Consigliere C.O.N.A.F. (Coordinatore Dipartimento
DettagliSistema di previsione e avvertimento alle avversità
Data, 03 agosto 2016 U N A P R O D U Z I O N E T U T T A I T A L I A N A Sistema di previsione e avvertimento alle avversità Agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso si molte sono state le prove
DettagliSISTEMA QUALITÀ NAZIONALE PRODUZIONE INTEGRATA
SISTEMA QUALITÀ NAZIONALE PRODUZIONE INTEGRATA SISTEMA DI PRODUZIONE INTEGRATA O AGRICOLTURA INTEGRATA L'agricoltura integrata è un sistema produttivo a basso impatto ambientale, che prevede un uso coordinato
DettagliTipi orticoltura e sistemi colturali
Tipi orticoltura e sistemi colturali Giuseppe Colla Dip. DAFNE Email: giucolla@unitus.it Tipologie di orticoltura Orti famigliari (100-1.000 m 2 ) Autoconsumo Orti stabili (1.000-10.000 m 2 ) Mercati nazionali
DettagliConvegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2
POSITIVI NEGATIVI INTERNI ESTERNI Punti di forza aziende specializzate in grado di realizzare investimenti e adeguamenti tecnici aziende con sistemi di gestione ambientali certificati o disciplinari di
DettagliBozza di Schema. Verso il Piano nazionale. sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (documento strategico di sistema)
Bozza di Schema Verso il Piano nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (documento strategico di sistema) 17 settembre 2009 1 Premessa Questo documento ha lo scopo di avviare la consultazione
DettagliIL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014
IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti
DettagliL ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI
DettagliAgrofarmaci convenzionali e biologici, binomio strategico nella Difesa Integrata: la posizione di Agrofarma - Marco Rosso -
Agrofarmaci convenzionali e biologici, binomio strategico nella Difesa Integrata: la posizione di Agrofarma - Marco Rosso - Forum Fitoiatrici Legnaro, 09 febbraio 2012 Inquadramento generale VI programma
DettagliCAPITOLO 5 DIFESA E PRODUZIONE INTEGRATA
CAPITOLO 5 DIFESA E PRODUZIONE INTEGRATA 5.1 Difesa e produzione integrata 5.2 I principi della difesa integrata 5.3 Agricoltura biologica File n. 10 di 15 della raccolta Materiale didattico ad uso dei
DettagliOrdine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Province di Vercelli e Biella Il ruolo del tecnico agrario nel contesto delle nuove norme
Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Province di Vercelli e Biella Il ruolo del tecnico agrario nel contesto Maurizio Tabacchi ValOryza maurizio.tabacchi@valoryza.it = Piano d Azione
DettagliMAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
DettagliL innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza
L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza Giancarlo Cargioli Responsabile Servizio Ricerca, Innovazione e Promozione del Sistema Agro-alimentare Struttura
DettagliSORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
SORGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliTecniche per il controllo delle piante infestanti alternative al diserbo chimico
Tecniche per il controllo delle piante infestanti alternative al diserbo chimico AICu Narni (TR) 28/10/16 dr. agr. Luca Crotti: il PAN e le sue applicazioni sul controllo delle Sistemi classici di controllo
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliAZIONI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI E USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI
Direzione Agricoltura Misura 10 Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 AZIONI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI E USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI Regolamento (CE) 1305/2013 Torino, 24 novembre 2016 Direzione Agricoltura
DettagliPiano d Azione Nazionale: come cambia la difesa del
Piano d Azione Nazionale: come cambia la difesa del verde pubblico Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna Massimo Bariselli e Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 11 Agricoltura biologica Sottomisura 11.1 Introduzione dell agricoltura biologica Descrizione della sottomisura La sottomisura vuole sostenere nelle aziende
DettagliBASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
DettagliIl regolamento europeo prevede alcune regole principali per la coltivazione dei prodotti biologici:
La normativa [ ] L A NORMAT I VA L N LA LEGGE CHE REGOLA IL SETTORE Il diffondersi dell agricoltura biologica e l incremento dei consumi di prodotti biologici ha fatto sì che anche le Istituzioni europee
DettagliDECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA ##numero_data##
DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA ##numero_data## Oggetto: Reg. CE n. 1305/2013 Programma di Sviluppo Rurale linee guida per la produzione integrata delle colture, difesa fitosanitaria
Dettagli1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)
Linee guida per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all acquisto e all uso e all attività di consulenza sull impiego dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti Premessa La direttiva
DettagliBARBABIETOLA DA ZUCCHERO
BARBABIETOLA DA ZUCCHERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliQuestionario Agroscenari Agricoltura italiana e cambiamenti climatici
29-30 Ottobre 2014 Centro Congressi Palazzo Rospigliosi Via XXIV Maggio, 43 - Roma Questionario Agroscenari Agricoltura italiana e cambiamenti climatici 29/10/2014 Roma, Centro Congressi Palazzo Rospigliosi
DettagliSCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
FINOCCHIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PEPERONE
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PEPERONE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliDELIBERAZIONE N. 28/36 DEL
Oggetto: D.Lgs 14.8.2012, n. 150 e Decreto Interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d azione nazionale per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l organizzazione del servizio di controllo
DettagliAzione Applicazione di tecniche di produzione integrata DOMANDE PER L AGRICOLTORE
Azione 214.1 Applicazione di tecniche di produzione integrata esclusivamente finalità di monitoraggio. Mentre il rilievo di inadempienze comporta riduzioni di premio o restituzioni, eventuali risposte
DettagliVARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
MELONE - COCOMERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliMisura Sostegno ai metodi di lotta integrata
Misura 10.1.3 Sostegno ai metodi di lotta integrata Beneficiari: Agricoltori, singoli e associati. Condizioni di ammissibilità: - Possesso di partita IVA - superficie minima 1000 mq Altri obblighi: - rispetto
Dettagli23/05/ :56:05 Pagina 1 di 11
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Indirizzi OPERATORE AGRICOLO 1 - ALLEVAMENTO ANIMALI DOMESTICI 2 - COLTIVAZIONI ARBOREE, ERBACEE ED ORTOFLORICOLE 3 - SILVICOLTURA E SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE
Dettaglinforma.fito. Strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
nforma.fito. Strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Rinnovo del patentino Modulo agronomico Test di verifica Seconda edizione: dicembre
DettagliCorsi esami Insegnamenti Settore scientifico
Piano didattico 2003/2004 FACOLTÀ: AGRARIA CLASSE: 20 SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE AGROALIMENTARI E FORESTALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ECONOMIA E MARKETING NEL SISTEMA A.A.
Dettagli«La freschezza dei prodotti ortofrutticoli nella IV gamma: l esperienza di Bonduelle» Stefania Grazianetti Direttore Qualità Bonduelle
Convegno La freschezza dei prodotti ortofrutticoli Roma, 25 maggio 2016 «La freschezza dei prodotti ortofrutticoli nella IV gamma: l esperienza di Bonduelle» Stefania Grazianetti Direttore Qualità Bonduelle
DettagliPISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).
PISELLO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliRiserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi
Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo
DettagliTecnico colture biologiche Descrizione sintetica
identificativo scheda: 01009 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Il tecnico colture biologiche è specializzato nella ricerca e nell applicazione delle tecniche dell agricoltura biologica, cioè
DettagliAllevamento animali Coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole Silvicoltura, salvaguardia dell ambiente
della FIGURA OPERATORE AGRICOLO Indirizzi della Figura Referenziazioni della Figura Allevamento animali Coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole Silvicoltura, salvaguardia dell ambiente Nomenclatura
DettagliMINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 12 marzo 2014. Disposizioni per la designazione dei laboratori che possono eseguire l analisi dei campioni prelevati durante i controlli
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliIl veterinario aziendale
Il veterinario aziendale Giovanni Turriziani Veterinario l.p. Congresso S.I.B. Palermo 30 maggio 2014 Associazione Nazionale Veterinari Aziendali ANVAz E-mail anvaz2014@gmail.com Domande Chi è il veterinario
DettagliCereali biologici di qualità
Cereali biologici di qualità Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.
DettagliRegione Emilia-Romagna -Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > COLZA
Regione Emilia-Romagna -Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > COLZA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliAttività e insegnamenti dell indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria
Attività e insegnamenti dell indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria Articolazione Gestione dell ambiente e del territorio Disciplina: PRODUZIONI ANIMALI Secondo biennio e quinto anno organizzare
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
Dettaglidei prodotti biologici, conformemente alla normativa europea e alla legislazione italiana.
Emilia Romagna una Regione all avanguardia E [ EMILIA ROMAGNA ] UNA REGIONE ALL AVANGUARDIA A LA LEGGE REGIONALE S U L L AGRICOLTURA BIOLOGICA La Regione Emilia-Romagna già dal 1993 si era dotata di uno
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CECE
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CECE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliL iniziativa TRENTINOERBE. Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo
Piante officinali - Esperienze a confronto e prospettive di sviluppo Dott. Federico BIGARAN Ufficio per le produzioni biologiche Il Consiglio provinciale ha modificato la L.P. 4/2003 (Sostegno dell economia
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliOperatore agricolo. Standard della Figura nazionale
Operatore agricolo Standard della Figura nazionale Denominazione della figura professionale OPERATORE AGRICOLO Indirizzi della figura - Allevamento Animali Domestici - Coltivazioni Arboree, erbacee, ortifloricole
DettagliUn emergenza fitosanitaria per la fragola e la frutticoltura montana Drosophila suzukii. Riflessioni su strategie di controllo del fitofago
Un emergenza fitosanitaria per la fragola e la frutticoltura montana Drosophila suzukii Riflessioni su strategie di controllo del fitofago dr. Michele Baudino - CReSO Peveragno 25 febbraio 2012 Cosa è
DettagliCorretto impiego dei prodotti fitosanitari e resistenze: l approccio di Agrofarma
Corretto impiego dei prodotti fitosanitari e resistenze: l approccio di Agrofarma Alessandro Capella Forum Fitoiatrici Legnaro, 19 gennaio 2012 Lo sviluppo di resistenze agli agrofarmaci è un fenomeno
DettagliL.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)
L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione
DettagliERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE
ERBAI MISTI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliQualità degli alimenti
Qualità degli alimenti La qualità viene definita come la capacità di soddisfare le esigenze del cliente che usufruisce di un prodotto o servizio. Esistono fattori qualitativi oggettivi, che dipendono dall'alimento,
DettagliMarchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITE AD UVA DA VINO DA PRODUZIONE INTEGRATA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia
DettagliRealizzazione di servizi informatici a supporto del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI)
Realizzazione di servizi informatici a supporto del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata Il sistema di qualità nazionale di produzione integrata è stato istituito con la Legge n.4 del 3
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > ASPARAGO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > ASPARAGO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliStrumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (documento aggiornato al 31/12/2013)
nforma.fito. Strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Rinnovo del patentino Modulo (documento aggiornato agronomico al 31/12/2013) Test
DettagliIl Sistema dei Controlli Atto B9 e Atto B11
WORKSHOP IL PUNTO SUI CONTROLLI DI CONDIZIONALITA RELATIVI ALLA DIRETTIVA NITRATI, ALL UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI E AL PACCHETTO IGIENE Il Sistema dei Controlli Atto B9 e Atto B11 Maurizio Piomponi
DettagliEsperto in biotecnologie dei prodotti alimentari
identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della
DettagliAVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA
AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA 2014 2020 Misura 10 - Pagamenti Agro Climatici Ambientali - Sub Misura 10.01 Pagamenti per impegni Agro Climatici Ambientali Intervento
DettagliIl registro dei trattamenti finalmente sul web
Il registro dei trattamenti finalmente sul web INTERNATIONAL CENTRE FOR PESTICIDES AND HEALTH RISK PREVENTION Carlo Riparbelli E-mail: carlo.riparbelli@ersaf.lombardia.it Milano, 30 Ottobre 2009 Il progetto
DettagliProgramma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare
Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Gran parte delle azioni previste dal programma
DettagliERBA MEDICA SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE
ERBA MEDICA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3783 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana Presentata il 19 ottobre 2010
DettagliIl PAN e la normativa sui prodotti fitosanitari. Ruggero Colla Consorzio Fitosanitario Piacenza
Il PAN e la normativa sui prodotti fitosanitari Ruggero Colla Consorzio Fitosanitario Piacenza Uso sostenibile dei PF Strategia tematica Direttiva n. 128 del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per
DettagliMAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
DettagliIMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI
IMPIANTO FRUTTETO Per ritenersi economicamente valido deve: AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI CONTENERE NOTEVOLMENTE
DettagliIL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ
DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Valoritalia società per la certificazione delle qualità e delle produzioni vitivinicole italiane S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > SEDANO
CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > SEDANO NORMA REGIONALE NOTE Scelta dell'ambiente di coltivazione
DettagliI PRINCIPI DELLA AGRICOLTURA CONSERVATIVA
I PRINCIPI DELLA AGRICOLTURA CONSERVATIVA Stefano Brenna UN INQUADRAMENTO STATISTICO MILANO, 19 OTTOBRE 2016 La produzione agricola è strettamente legata alla UN INQUADRAMENTO STATISTICO del suolo gestione
DettagliApplicazione della Direttiva Nitrati in Liguria: aziende non zootecniche
SEMINARIO CONDIZIONALITA Applicazione della Direttiva Nitrati in Liguria: aziende non zootecniche Dott. Agr. Stefano Pini Servizi alle Imprese Agricole 19 aprile 2010 DIRETTIVA NITRATI È la Direttiva 91/676/CEE
DettagliAllegato 2 Legislazioni di riferimento in Italia
PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-15: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO 259 Allegato 2 Legislazioni di riferimento in Italia TROVARE IMMAGINE PER APERTURA 260
DettagliIL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 8 maggio 2014: Attuazione dell'articolo 2, comma 6, della legge 3 febbraio 2011, n. 4 recante «Disposizioni in materia di etichettatura e di qualita' dei prodotti alimentari», che disciplina il
DettagliSEDANO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
SEDANO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > Rucola pieno campo
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > Rucola pieno campo CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e
DettagliPiano di Azione Nazionale Controllo e regolazione delle macchine irroratrici in Emilia-Romagna
Piano di Azione Nazionale Controllo e regolazione delle macchine irroratrici in Emilia-Romagna Approfondimento su: Disciplinari di Produzione Integrata Carlo Malavolta DG Agricoltura Caccia e Pesca - Servizio
DettagliPATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
PATATA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliRete Rurale Nazionale Autorità di gestione: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Via XX Settembre, 20 Roma
Rete Rurale Nazionale Autorità di gestione: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Via XX Settembre, 20 Roma reterurale@politicheagricole.it www.reterurale.it - @reterurale - www.facebook.com/reterurale
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > SCALOGNO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata Norme tecniche di coltura > Colture orticole > SCALOGNO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
Dettagli