Decimo Toro - La Regola, la Tradizione

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1 Decimo Toro - La Regola, la Tradizione Il Decimo Toro si oppone al Dio Kazzimiei e all'individualismo esasperato della modernità. 12/03/2016 Care amiche e cari amici, spero di poter chiarire in pochi minuti alcuni aspetti dell esperienza che stiamo vivendo sul Decimo Toro della Meditazione Profonda. Chiunque fa parte del Sangha e del Decimo Toro deve rispettare delle Regole. Noi siamo dei monaci a tutti gli effetti anche se viviamo una vita ordinaria e abbiamo le nostre famiglie. La Regola serve ad avere dei riferimenti precisi dal punto di vista comportamentale. In ogni monastero c è una Regola da seguire; generalmente è il fondatore che stabilisce delle Regole. E la Regola serve a superare il proprio ego, ad andare oltre l io penso, oltre il secondo me. La Regola viene prima del secondo me.

2 Mi spiego meglio: se, ad esempio, si entra a far parte dell ordine dei Benedettini, dove tra le Regole vige la Regola del silenzio, una persona che accetta di entrare nei Benedettini accetterà quella Regola; di conseguenza non dovrà mai dire: Ah ma secondo me perché dobbiamo passare tutta la giornata in silenzio? Secondo me è giusto che per un paio di ore parliamo. Ecco, il secondo me va abolito. Dal momento in cui si accetta la Regola si accetta di rispettare queste Regole. Quindi è bene leggersi le Regole e capire se c è una corrispondenza interiore. Per questo nei vari monasteri hanno Regole diverse. Una cosa è la Regola dei Francescani, una cosa la Regola dei benedettini e cosi via. Questo, orientativamente, per le Regole. Poi c è il riferimento alla Tradizione. Anche il riferimento alla Tradizione, esattamente come l adesione a una Regola, comporta il superamento dell ego, il superamento del mio modo di pensare, il superamento del mio modo di vedere le cose perché la Tradizione, come sappiamo, non è altro che quell insieme di principi che sono metastorici e metatemporali, e, dunque, li ritroviamo in tutte le Tradizioni monastiche; la ritroviamo del Taoismo, nel Buddhismo, nel Cattolicesimo. Ci sono degli elementi comuni come, ad esempio, il discorso del non far del male agli altri. Questo è un discorso che ritroviamo in tutte le Tradizioni, è un elemento tradizionale e così via. La Tradizione viene prima del secondo me. La Tradizione serve proprio a superare io penso, secondo me, ecco questi aspetto. Questo non vuol dire che si diventa degli automi. Si possono sempre avere le proprie idee dal punto

3 di vista politico, o le opinioni; però la Tradizione è la Stella del Nord, è un punto per orientarsi. Cioè, se in tutte le Tradizioni emerge, ad esempio, l aspetto di non fare del male agli altri, quindi di non danneggiare gli altri, chi accetta la Tradizione dovrà rifarsi a questa linea orientativa. Quindi, non dovrà dire: ma, però secondo me si possono anche danneggiare gli altri, in questo caso, in questo caso e in questo caso. Il tuo pensiero è una semplice affermazione egoica. Può farlo un discorso del genere? Certo che può farlo, però deve essere cosciente che si muove oltre i confini della Tradizione. Nessuno vi obbliga a frequentare il Decimo Toro e ad avere questi riferimenti, dunque chi non li sente come propri può andare su altri canali. Se ci sono divergenze tra opinioni personali, deve prevalere il fatto che ci confrontiamo con lo stesso tipo di coscienza (la Tradizione) e quello deve essere il punto di forza e di unione oltre le opinioni individuali. Ora, siccome la Tradizione, nei fatti, ha dei riferimenti precisi, sul nostro canale i nostri riferimenti tradizionali sono Dogen, Bodhidharma per quanto riguarda lo Zen; per quanto riguarda la filosofia sono Platone, Plotino e alcuni aspetti di Nietzsche, fondamentalmente; per quanto riguarda la Tradizione Cattolica i nostri riferimenti sono San Giovanni

4 della Croce, Meister Eckhart, Santa Teresa d Avila e così via. Quindi, tutte le esperienza contemplative nelle diverse Tradizioni. Ora, se grandi Maestri, come Gesù, come Buddha, come Lao Tzu, hanno dato delle indicazioni che coincidono - e quelle sono la Tradizione - le indicazioni che ritroviamo nelle parole, nelle parabole e insegnamenti di tutti i Maestri, capirete che bisogna fare un atto di umiltà prima di dire: però secondo me questa cosa è sbagliata. Secondo me = Ego Perché? Perché è molto facile che parli l ego quando si dice però secondo me e si va contro l insegnamento tradizionale. Quindi, gli insegnamenti tradizionali servono da orientamento. Se una persona andava nella scuola di Platone, nelle scuole neoplatoniche che si sono sviluppate successivamente alla morte di Platone, i riferimenti che avevano in quelle scuole era quello che aveva scritto e detto Platone; e quindi, la risoluzione di determinati problemi avveniva attraverso la consultazione di Platone, e non il secondo me, a mio parere. Stessa cosa se si va da un sacerdote cattolico. Il sacerdote cattolico si atterrà a quello che sono la Regola e le Norme dettate dal Papa e dalla Chiesa Cattolica e dal Vangelo. Quindi, se tu vai a confessarti, il sacerdote non dirà: ma secondo me, si va bene, tu hai violentato quel bambino, hai stuprato quel bambino, ma secondo me non è un peccato tanto grave ; no, non può dire questo! Non lo può dire perché il sacerdote deve attenersi alle Regole della Chiesa e alla sua Tradizione che è il Vangelo, quello che è scritto nel Vangelo; quindi deve

5 eliminare il secondo me. Dirà secondo Gesù ; nelle scuole neoplatoniche si diceva secondo Platone. Nessuno vi obbliga ad accettare le Regole, ma se le accettate dovete rispettarle. E allora, questi sono i riferimenti del canale. Speri di aver chiarito perché ogni tanto capita sul canale qualche persona che dice: Ah però non posso esprimere la mia opinione, non posso dire quello che voglio. Noi osserviamo una Regola e ci rifacciamo alla Tradizione. La tua opinione non conta nulla! se non è supportata dalla Tradizione. Nessuno obbliga nessuno a stare nel Sangha. Non siamo una setta e chiunque può andare via quando vuole senza alcun tipo di problemi. Ma se si sta dentro si rispettano le Regole e ci si rifà alla Tradizione esattamente come fa chi entra in un monastero Benedettino: rispetterà il silenzio, rispetterà le regole che vedono la giornata scandita da momenti di preghiera collettiva, le indicazioni della Chiesa Cattolica e così via. Quindi, spero di aver chiarito una volta per tutte questi aspetti. La mia persona è totalmente irrilevante. Tra l altro, questo fatto che mi vedete in video sempre inquadrato solamente non per intero, ma in parte del volto, è proprio per rispettare questo spirito tradizionale perché, nei

6 miei video, non è importante la mia persona, che è totalmente irrilevante. Non è importante il secondo me e quando esprimo eventualmente un idea secondo me lo esplicito, lo faccio capire che è una mia opinione, dunque cerco di attenermi fondamentalmente alla Tradizione. Impersonalità. Quindi, questo mio non mostrarmi per intero significa proprio che la mia persona è irrilevante. L importante sono gli elementi tradizionali che si trovano nei miei video e non la mia persona! Io sono un modestissimo, anzi, faccio il maestro elementare. Ho molta esperienza: 35 anni di meditazione e insegno meditazione con uno spirito molto fraterno, molto tranquillo, senza atteggiarmi a guru o a cose simili. Insegno in piena amicizia e condivisione con tutti gli Amici che condividono questa esperienza del Decimo Toro. Però tutti ci rifacciamo alla Tradizione; quindi il secondo me non è importante. Quello che penso IO non è importante. Quello che pensa Marco Cosmo non è importante. Quello che dicono i Maestri della Tradizione, ecco, questo è importante e a questo, chi aderisce al Decimo Toro e vuole partecipare all esperienza del Sangha, della comunità di meditanti, e della Meditazione, deve avere ben chiaro che aderisce a delle regole e alla Tradizione. Allora i problemi non sorgeranno! Un caro abbraccio a tutti. Marco Cosmo