Addendum System pro M compact Interruttori e apparecchi modulari per impianti in bassa tensione - Approfondimenti tecnici

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1 Addendum System pro M compact Interruttori e apparecchi modulari per impianti in bassa tensione - Approfondimenti tecnici

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3 System pro M compact Approfondimenti tecnici Introduzione 1 Interruttori magnetotermici e accessori Interruttori differenziali puri, blocchi differenziali e accessori 3 Protezione e sicurezza 4 Comando e segnalazione 5 Controllo e automazione 6 Efficienza energetica 7

4 Due volumi, un obiettivo: semplificare il lavoro dei nostri clienti Da un catalogo tecnico a due volumi complementari per una scelta più rapida in base alle necessità. 1 Il catalogo tecnico dei prodotti modulari si divide in due volumi complementari tra loro: uno dedicato alla selezione rapida dei prodotti da utilizzare quando le caratteristiche tecniche necessarie sono già note, l altro dedicato agli approfondimenti tecnici che va in dettaglio nelle caratteristiche dei prodotti e che risulta utile quando per la scelta necessita un approfondimento di tali caratteristiche. Uno strumento indispensabile per tutti coloro che necessitano di un documento che permetta una facile selezione all interno della gamma di prodotti modulari più vasta sul mercato. Questo catalogo tecnico contiene tutti i prodotti modulari di ABB indicando per ciascuna gamma tutte le caratteristiche tecniche principali. Il catalogo System pro M compact Interruttori e apparecchi modulari per impianti in bassa tensione riporta subito dopo ogni gamma gli schemi di accessoriamento e i gli accessori dedicati. Per ciascun prodotto è presente una foto che ne permette la rapida identificazione. Per le tipologie più utilizzate come gli interruttori magnetotermci sono presenti tabelle generali che mostrano tutta l offerta rendendo più semplice l identificazione del prodotto cercato. Le foto di dettaglio all inzio di ogni sezione illustrano le principali caratteristihe dei prodotti. Tabelle di coordinamento, dettagli tecnici e informazioni, esempi applicativi, soluzioni di installazione: tutta l esperienza di ABB al servizio di professionisti Il volume Approfondimenti Tecnici dedicato ai dettagli tecnico-applicativi fornisce ai professionisti tutti gli elementi necessari per selezionare i prodotti anche in relazione al loro utilizzo combinato negli impianti. Sono presenti le tabelle di back-up e di selettività per le moltiplici combinazioni di interruttori ABB, comprendendo anche le situazioni in cui si ha la combinazione interruttore scatolato-interruttore modulare. Per ciascun interrruttore sono inoltre disponibili i valori di dissipazione per la verifica del rispetto delle prescrizioni di dissipazione termica dei quadri elettrici. Per le installazioni in condizioni fuori standard, come ad esempio sopra i 00 m s.l.m. o per l utilizzo in reti a frequenza differente da 50 Hz sono disponibili tabelle di derating. Per gli interruttori differenziali sono invece disponibili le curve della varazione della sensibilità in funzione della frequenza, particolarmente utilli nel caso di installazione a protezione di circuiti a frequenza variabile. Completano le informazioni sui differenziali i range di funzionamento del tasto di test necessarie per verificare il corretto funzionamento in caso di installazione in reti trifasi senza neutro o in tutti i casi in cui la tensione ha valori fuori standard. A compendio informazioni tecniche di dettaglio sulla gamma di prodotti modulari ausiliari. CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

5 Due volumi complementari, che semplificano la ricerca dei prodotti in fuznione della profondità di informazioni che necessita. 1 Il primo volume, di più vasto utilizzo, disponibile anche in copia cartacea e il secondo, tipicamente necessario solo quando si richiede un approfondimento delle caratterstiche tecnche, disponibile solo in formato elettronico sono utilizzabili in maniera complementare. Informazioni incrociate nei due volumi Argomenti sviluppati nella stessa sequenza logica nei due volumi Stesso riferimento per gli stessi prodotti nei due volumi System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3

6 1 4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

7 System pro M compact - Approfondimenti tecnici Interruttori magnetotermici Indice Caratteristiche d intervento / Limitazione dell energia specifica passante I t /5 Corrente di picco Ip /19 Tabelle di coordinamento /7 Tabelle di coordinamento: back-up /8 Tabelle di coordinamento: selettività /4 Resistenze e potenze dissipate degli interruttori magnetotermici /87 Influenza della temperatura ambiente, dell altitudine e della frequenza di rete /88 Impiego in corrente continua /96

8 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Caratteristiche d intervento Caratteristiche d intervento SN01 L / SN01 / SN01 M / S 00 L / S 00 / S00 M / S 00 P / S 00 M UC / S 700 Intervento termico Intervento elettromagnetico Norma Caratteristica d intervento e corrente Corrente Tempo Corrente Tempo nominale convezionale di non intervento condizionale d intervento d intervento di non intervento d intervento d intervento CEI EN B da a 63 A 1,13 In > 1 h 3 In > 0,1 s 1,45 In < 1 h 5 In < 0,1 s C da 0,5 a 63 A 1,13 In > 1 h 5 In > 0,1 s 1,45 In < 1 h 10 In < 0,1 s D da 0,5 a 63 A 1,13 In > 1 h 10 In > 0,1 s 1,45 In < 1 h 0 In < 0,1 s CEI EN K da 0,5 a 63 A 1,05 In > 1 h 10 In > 0, s 1, In < 1 h 14 In < 0, s 1,5 In < min. 6,0 In > s (T1) Z da 0,5 a 63 A 1,05 In > 1 h In > 0, s 1, In < 1 h 3 In < 0, s E selettiva da 5 a 100 A 1,05 x ln h 5 x ln 0,05 s < t < 5 s (ln 3 A) 0,05 s < t < 10 s (ln > 3 A) 1, x ln < h 6,5 x ln 0,01 s < t < 0,3 s I valori di intervento elettromagnetico indicati si applicano a un intervallo di frequenze di 16 /3 60 Hz. In caso di frequenze diverse o corrente continua moltiplicare per i coefficienti riportati nella tabella sottostante. L intervento termico è riferito alla temperatura ambiente; per Z e K il valore è 0 C, per B e C è 30 C. In caso di temperature ambiente piu alte, i valori di corrente diminuiscono del 6% per ogni aumento di 10 K di temperatura. Da temperatura di funzionamento (dopo I 1 > 1 h o h, se ammissibile). Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. / / CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

9 Caratteristiche d intervento S800 Norma Caratteristica d intervento e corrente nominale Intervento termico Intervento elettromagnetico Corrente Tempo Corrente Tempo convezionale di condizionale d intervento di non intervento d intervento d intervento non intervento d intervento CEI EN B 10 to 80 A 1,13 In > 1 h 3 In > 0,1 s 1,45 In < 1 h 5 In < 0,1 s C 10 to 80 A 1,13 In > 1 h 5 In > 0,1 s 1,45 In < 1 h 10 In < 0,1 s D 10 to 80 A 1,13 In > 1 h 10 In > 0,1 s 1,45 In < 1 h 0 In < 0,1 s CEI EN B 6 to 15 A 1,05 In > 1 h 3, In > 0,1 s 1,3 In < 1 h 4,8 In < 0,1 s C 6 to 15 A 1,05 In > 1 h 6,4 In > 0,1 s 1,3 In < 1 h 9,6 In < 0,1 s D 6 to 15 A 1,05 In > 1 h 10,4 In > 0,1 s 1,3 In < 1 h 15,6 In < 0,1 s K 6 to 15 A 1,05 In > 1 h 10,4 In > 0,1 s 1, In < 1 h 15,6 In < 0,1 s KM 0 to 80 A 10,4 In > 0,1 s 15,6 In < 0,1 s UCB (solo c.c.) 10 to 15 A 1,05 In > 1 h 4,8 In > 0,1 s 1,3 In < 1 h 7, In < 0,1 s UCK (solo c.c.) 10 to 15 A 1,05 In > 1 h 8,8 In > 0,1 s 1, In < 1 h 13, In < 0,1 s PV-S (solo c.c.) 10 to 15 A 1,05 In > 1 h 4,8 In > 0,1 s 1,3 In < 1 h 6 In < 0,1 s I valori di intervento elettromagnetico indicati si applicano a frequenze di 50/60 Hz L intervento termico è riferito alla temperatura ambiente; per B, C, D, UCB e PVS il valore è 30 C, per K, UCK è 0 C. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /3

10 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Caratteristiche d intervento Caratteristica B CEI EN Caratteristica C CEI EN Caratteristica D CEI EN Curva caratteristica d'intervento a freddo Curva caratteristica Curva caratteristica d'intervento d'intervento a freddo a freddo Curva caratteristica Curva caratteristica d'intervento a freddo d'intervento a freddo Secondi Secondi Secondi Secondi Minuti Minuti Minuti Minuti Multipli della corrente nominale CSC400400F00 Multipli della Multipli corrente della corrente nominale nominale CSC400400F00 Multipli della corrente Multipli nominale della corrente nominale CSC400401F00 Caratteristica K CEI EN Curva Curva caratteristica d'intervento a freddo a freddo Curva Curva caratteristica d'intervento a freddo a freddo Secondi Secondi Minuti Minuti Secondi Minuti Caratteristica Z CEI EN Caratteristica E selettiva CEI EN Curva caratteristica d'intervento a freddo Secondi Secondi Secondi Minuti Minuti Minuti Zona d'intervento selettivo Multipli Multipli della della corrente corrente nominale nominale CSC400400F00 Multipli Multipli della della corrente corrente nominale nominale CSC400400F00 Multipli della corrente nominale CDC0034F011 a intervento termico; b intervento elettromagnetico /4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

11 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t Limitazione dell energia specifica passante L apertura di un impianto in presenza di un corto circuito attraverso un interruttore automatico richiede un intervallo di tempo che dipende dalle caratteristiche dell interruttore e dall entità della corrente di corto circuito. Durante questo intervallo di tempo una parte o la totalità della corrente di corto circuito fluisce nell impianto; a tale proposito, si definisce il parametro I t che identifica l energia specifica passante, cioè l energia specifica che l interruttore lascia passare in corrispondenza di una corrente di corto circuito Icc durante il tempo di intervento t. In questo modo si determina la capacità di un interruttore di limitare, cioè di interrompere, correnti elevate fino al potere di interruzione nominale dell apparecchio operando in modo da ridurre il valore di cresta di tali correnti a un valore notevolmente inferiore a quello della corrente presunta. Ciò si ottiene con meccanismi particolarmente rapidi in apertura e comporta i seguenti vantaggi: contenimento degli effetti termici e dinamici sia sull interruttore che sul circuito protetto dimensioni ridotte dell interruttore limitatore a parità di potere di interruzione notevole riduzione di gas ionizzati e particelle incandescenti emesse all esterno durante il corto circuito evitando così il pericolo di inneschi e incendi. Oscillogramma dell interruzione di corrente SK 0130 Z 98 Ik = valore di picco della corrente di corto circuito lp = massima corrente che il dispositivo lascia passare Un = tensione di ristabilimento U B = tensione d arco t k = tempo di intervento System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /5

12 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t Energia specifica sopportabile dai cavi Sezione mm PVC EPR HEPR , , Il dimensionamento dei cavi dipende oltre che dall energia specifica passante degli interruttori anche dalla caduta di tensione della linea e dalla portata. I dati della tabella precedente si riferiscono ai seguenti cavi: PVC EPR HEPR FM9 FM9OZ1 N07V-K FROR H07RN-F N07G9-K FTG10OM1 RG7OR FG7OM1 FG7OR Sigla di designazione Riferimento del cavo alle norme armonizzato H cavo nazionale riconosciuto dal CENELEC A Tensione nominale Uo/U 100/100 Uo/U < 300/ /300 V /500 V /750 V /1000 V 1 Materiali per isolanti e guaine non metalliche etilene- vinilacetato G minerale M cloruro di polivinile V Forma del conduttore conduttore flessibile di un cavo per installazioni fisse K Alcuni cavi in commercio sono identificati in modo diverso secondo la designazione CEI-UNEL /6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

13 Curve I t - Diagrammi del valore dell energia specifica passante I t Le curve I t forniscono i valori dell energia specifica passante espressa in A s (A = ampere; s = secondi), in funzione della corrente presunta di corto circuito (kiloampere). SN01 L-SN01-SN01 M, caratteristica B energia specifica passante a 30 V.5 mm EPR HEPR PVC mm HEPR EPR PVC 40 A 5 A 16 A 3 A 0 A Energia specifica passante I t (A s) A A 10 A 4 A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400405F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /7

14 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t SN01 L-SN01-SN01 M, caratteristica C energia specifica passante a 30 V.5 mm EPR HEPR PVC mm HEPR EPR PVC 40 A 5 A 16 A 3 A 0 A 10 A 6 A Energia specifica passante I t (A s) A 4 A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400406F00 SN01, caratteristica D energia specifica passante a 30 V.5 mm EPR HEPR PVC mm HEPR EPR PVC 40 A 5 A 16 A 3 A 0 A 10 A Energia specifica passante I t (A s) A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400407F00 /8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

15 S 00 L - S 00-S 00 M-S 00 P, caratteristiche B e C energia specifica passante a 30/400 V Energia specifica passante Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Energia specifica Energia passante specifica passante Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] S 00-S 00 M-S 00 P, caratteristiche D e K energia specifica passante a 30/400 V Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Energia specifica passante Energia specifica passante Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /9

16 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t S 00 P, caratteristica Z energia specifica passante a 30/400 V Energia specifica passante Energia specifica passante Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] /10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

17 S A, caratteristica B energia specifica passante a 30/400 V A.5 mm EPR HEPR PVC A 1.5 mm HEPR EPR PVC Energia specifica passante I t [A s] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400408F00 S A, caratteristica C energia specifica passante a 30/400 V A.5 mm EPR HEPR PVC A 1.5 mm HEPR EPR PVC Energia specifica passante I t [A s] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400409F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /11

18 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t S800 B, caratteristiche B, C, D e K energia specifica passante a 30/400 V A 100 A 80 A Energia specifica passante [ka s] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] /1 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

19 S800 N caratteristiche B, C e D energia specifica passante a 30 V Energia specifica passante I t [A s] A 80 A Semionda sinusoidale A 15 A 160 A 00 A 15 A 80 A 50 A 3 A 0 A 13 A 30 VAC/50 Hz 60 CCC41308Z Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] 00 A 100 A A 63 A 40 A Energia specifica passante I t [A s] A 80 A Semionda sinusoidale 100 A 15 A 5 A 16 A 10 A 30 VAC/50 Hz 60 CCC41309Z000 a Min. pre-arco fusibile I t, es. NH80 A gl/gg b Max. energia specifica passante I t, es. S801S-C0 10 Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] 36 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /13

20 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t S800 N caratteristiche B, C e D energia specifica passante a 400 V Energia specifica passante I t [A s] A 80 A Semionda sinusoidale A 15 A 160 A 00 A 15 A 80 A 50 A 3 A 0 A 13 A 400 VAC/50 Hz 60 CCC41308Z Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] 00 A 100 A A 63 A 40 A Energia specifica passante I t [A s] A 80 A Semionda sinusoidale 100 A 15 A 5 A 16 A 10 A 400 VAC/50 Hz 60 CCC41309Z000 a Min. pre-arco fusibile I t, es. NH80 A gl/gg b Max. energia specifica passante I t, es. S801S-C0 10 Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] 36 /14 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

21 S800 S caratteristiche B, C, D e K energia specifica passante a 30 V Energia specifica passante I t [A s] A 80 A Semionda sinusoidale 160 A 15 A 100 A 1 00 A 15 A 80 A 50 A 3 A 0 A 13 A 30 VAC/50 Hz 60 CCC41304Z Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Energia specifica passante I t [A s] A Semionda sinusoidale 63 A 15 A 100 A 160 A 00 A 100 A 63 A 40 A 5 A 16 A 10 A 30 VAC/50 Hz 60 CCC41305Z0001 a Min. pre-arco fusibile I t, es. NH80 A gl/gg b Max. energia specifica passante I t, es. S801S-C Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /15

22 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t S800 S caratteristiche B, C, D e K energia specifica passante a 400 V Energia specifica passante I t [A s] A 80 A Semionda sinusoidale 160 A 15 A 100 A 1 00 A 15 A 80 A 50 A 3 A 0 A 13 A 400 VAC/50 Hz 60 CCC41304Z Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Energia specifica passante I t [A s] A Semionda sinusoidale 63 A 15 A 100 A 160 A 00 A 100 A 63 A 40 A 5 A 16 A 10 A 400 VAC/50 Hz 60 CCC41305Z0001 a Min. pre-arco fusibile I t, es. NH80 A gl/gg b Max. energia specifica passante I t, es. S801S-C Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] /16 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

23 S 700 caratteristica E selettiva energia specifica passante a 30/400 V S 700 caratteristica E selettiva corrente di picco a 30/400 V energia specifica passante I t [A t ] Ip [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CDC F0103 Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CDC F0103 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /17

24 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Limitazione dell energia specifica passante I t DS 941 N - DS 951 N - DS 971 N, caratteristiche B e C energia specifica passante a 30 V.5 mm EPR HEPR PVC mm HEPR EPR PVC 40 A 5 A 16 A 3 A 0 A 10 A I t [A s] Energia specifica passante DS01 L - DS01 - DS01 M DS0C - DS0C M, caratteristiche B e C energia specifica passante a 30 V CSC40041F00 Energia specifica passante [ka s] 6 A 4 A A 10 CSC400016F Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] /18 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

25 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Corrente di picco Ip Curve di limitazione - Valori della corrente di picco Le curve di seguito riportate, fornicono i valori della corrente di picco limitata, espressa in ka, in funzione della corrente di corto circuito presunta (ka). SN 01 L, SN 01, SN 01 M, caratteristica C 30 V A 3 A 5 A 0 A 16 A 10 A 6 A Ip [A] A A CSC400417F00 Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400417F00 SN 01, caratteristica D 30 V A 3 A 5 A 0 A 16 A 10 A 6 A Ip [A] CSC400418F00 Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /19

26 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Corrente di picco Ip S 00 L - S 00-S 00 M-S 00 P, caratteristiche B-C A 3 40 A 0 5 A A 8 10 A Ip [ka] 6 A 4 A A A 1,6 A 0,5 1 A 0. S 00-S 00 M-S 00 P, caratteristiche K-D Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400413F A 3 40 A 0 5 A A 8 10 A Ip [ka] 6 A 4 A A A 1,6 A 0,5 1 A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400414F00 /0 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

27 S 00 P, caratteristica Z A 3 40 A 0 5 A Ip [ka] A 8 10 A 6 A 4 A A A 1,6 A 0,5 1 A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400415F00 SN 01 L-SN 01-SN 01 M, caratteristica B 30 V A 3 A 5 A 0 A 16 A 10 A Ip [A] A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400416F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /1

28 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Corrente di picco Ip S A, caratteristica B A 80 A Ip [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC400419F00 S A, caratteristica C A 80 A Ip [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC40040F00 / CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

29 S 800 B caratteristiche B, C, D e K A 100 A 80 A Ip [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /3

30 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Corrente di picco Ip S 800 N caratteristiche B, C e D A 80 A 50 A 3 A 0 A 13 A Ip [ka] Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] VAC/50 Hz 60 CCC413036Z A A 40 A 5 A 16 A 10 A Ip [ka] VAC/50 Hz 60 CCC413037Z0001 Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] /4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

31 S 800 S caratteristiche B, C, D e K 0 15 A 80 A A 3 A 0 A 13 A VAC/50 Hz CCC41303Z A 63 A A 5 A 16 A 10 A Ip [ka] Ip [ka] 1 30 VAC/50 Hz Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CCC413033Z0001 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /5

32 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Corrente di picco Ip DS DS DS 971, caratteristiche B e C 30 V A 40 A Ip [ka] 5 1 0A 5 A 13A 16 A 10 A 6 A 4 A A Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC40006F090 DS01 L - DS01 - DS01 M DS0C L - DS0C - DS0C M caratteristiche B e C 30 V Corrente di corto circuito presunta Icc [ka] CSC40041F00 /6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

33 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento Protezione di sostegno (back up) Le tabelle riportate di seguito sulla protezione di sostegno forniscono il valore (in ka, riferito al potere di interruzione secondo la Norma IEC ) per il quale è verificata la protezione di back up tra la combinazione prescelta di interruttori di ABB e in particolare tra tutte le serie di interruttori modulari e gli interruttori scatolati Tmax XT e Tmax. I valori indicati nelle tabelle sono riferiti alla tensione Vn di 400 V c.a. Rete a 30 V a valle di una rete a 400 V Per determinare la possibilità di back up tra apparecchi a valle e a monte in un sistema TT o TN-S con rete a 400 V in cui siano installati interruttori 1P+N, consultare la tabella di back up per reti a 30 V. Protezione selettiva Le tabelle riportate sulla protezione selettiva forniscono il valore (in ka, riferito al potere di interruzione secondo la Norma IEC ) per il quale è verificata la protezione selettiva tra la combinazione prescelta di interruttori di ABB e in particolare tra tutte le serie di interruttori modulari e gli interruttori scatolati Tmax. I valori in tabella rappresentano la selettività massima ottenibile tra l interruttore a monte e l interruttore a valle facendo riferimento alla tensione Un di 400 V c.a. Note La lettera T indica selettività totale per la combinazione prescelta; il valore corrispondente in ka si ottiene considerando il minore tra i poteri di interruzione (Icu) dell interruttore a valle e dell interruttore a monte. L1 L L3 N 400 V 400 V 400 V 30 V L3 N Potere di interruzione di Tmax a 415 V c.a. Tmax XT V c.a. Tmax V c.a. Versione Icu [ka] Versione Icu [ka] B 18 B 16 C 5 C 5 N 36 N 36 S 50 S 50 H 70 H 70 L 10 L (T) 85 V 150 L (T4, T5) 10 Legenda Per interruttori scatolati o aperti TM = sganciatore termomagnetico M = sganciatore solo magnetico EL = sganciatore elettronico a microprocessore Per interruttori modulari B = caratteristica di intervento (Im = In) C = caratteristica di intervento (Im = In) D = caratteristica di intervento (Im = In) K = caratteristica di intervento (Im = In) Z = caratteristica di intervento (Im =...3 In) System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /7

34 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up Interruttore magnetotermico -Interruttore V Disp. a monte S00L S00 S00M S00P S00P 5gG 40gG 50gG 63gG 80gG 100gG Carat. C B-C B-C B-C B-C Disp. a Icu valle [ka] In [A] ,5 63 0,5 63 0, SN01 L DS01 L B,C DS0 C L SN01 DS01 B,C,D DS0C SN01 M DS01 M B,C DS0C M S00L C S00 B,C, K,Z 0 0, S00 M B,C,D 5 0, S00 P B,C 40 0,5 5 D,K,Z /8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

35 Interruttore 400 V - Interruttore magnetotermico/interruttore magnetotermico 30 V Disp. a T1 T1 T1 T T3 T T3 T monte 1 T Versione B C N S H L Disp. a valle Carat. In [A] Icu [ka] SN01 L DS01 L SN01 DS01 DS0C SN01 M DS01 M DS0C M B, C B, C, D, K B, C , , , Interruttore 4P a monte (circuito a valle derivato tra una fase e il neutro) Interruttore magnetotermico differenziale - Interruttore 30 V Disp. a monte DS01 Disp. a valle Characteristic B, C Icu [ka] 10 In [A]...40 SN01 L B, C SN01 B, C, D System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /9

36 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up Interruttore magnetotermico - Interruttore 400 V Disp. a monte S00 S00M S00P S80 Carat. B-C B-C B-C B-C Disp. a Icu [ka] valle In [A] 0, , , , 100 S00L C S00 B,C,K,Z 10 0, S00M B,C 15 0, S00P B,C, 5 0,5..5 D,K,Z S800S SN01 V Disp. a monte S800S Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] 50 In [A] SN01 L B, C S800S 30/400 V Disp. a monte S800S Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] 50 In [A] SN01 B, D /30 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

37 S800S 30/400 V Disp. a monte S800S Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] 50 In [A] SN01 C S800S SN01 30/400 V Disp. a monte S800S Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] 50 In [A] SN01 M B S800S - SN01 30/400 V Disp. a monte S800S Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] 50 In [A] SN01 M C System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /31

38 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00L C S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00 B Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00 C 10 0, /3 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

39 S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00M B Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00M C 15 0, S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00P B Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] S00P C 5 0, System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /33

40 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] SN01 L B, C S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] SN01 B, D S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] SN01 C /34 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

41 S800N 30/400 V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Load.s Icu [ka] 36 In [A] SN01 M B S800N V Disp. a monte S800N Carat. B, C, D Disp. a valle Icu [ka] 36 In [A] SN01 M C System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /35

42 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up S800B 30/400 V Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * S00 B Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * S00 C, D, K 10 0, * solo S800B-B,C /36 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

43 S800B 30/400 V Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * S00M B Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * S00M C, D, K 15 0, * solo S800B-B,C S800B 30 V (interruttori a due poli) Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * SN01 L B, C System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /37

44 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * SN01 B, D Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * SN01 C Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] * SN01 M B /38 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

45 Disp. a monte S800B Carat. B, C, D, K Disp. a valle Icu [ka] In [A] SN01 M C * solo S800B-B,C System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /39

46 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: back-up Interruttore scatolato - Interruttori 400 V Disp. a monte XT1 XT XT3 XT4 XT1 XT XT3 XT4 XT1 XT XT4 XT XT4 XT XT4 Versione B C N S H L V Disp. a valle Carat. In [A] Icu [ka] S00L C S00 B,C,D,K 0, S00M B,C,D,K 0, , S00P B,C,D,K,Z S80 B,C 80, S800N B,C,D S800S B,C,D,K XT 30/400 V Disp. a monte XT1 XT XT3 XT4 XT1 XT XT3 XT4 XT1 XT XT4 XT XT4 XT XT4 Versione B C N S H L V Disp. a Carat. ln [A] lcu [ka] valle S800B B, C D, K 15* /40 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

47 Fusibili gg - interruttori magnetotermici S 00 L, S 00, S 00 M Disp. a monte Fusibile gg Disp. a valle Carat. In [A] In [A] 6 63 S00 S00 M B S 00 L 8 63 S00 S00 M C S00 S00M K La tabella illustra il coordinamento tra un interruttore magnetotermico a il valore massimo di corrente del fusibile a monte. La combinazione delle due protezioni consente di elevare il potere di interruzione fino a quello del fusibile abbinato. Es. Interruttore a valle S 0 C10, fusibile a monte con In fino a 100 A (potere di interruzione: 100 ka). Protezione dell interruttore magnetotermico fino a 100 ka. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /41

48 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Protezione selettiva S00 a monte - SN01 a valle Tra S00 e SN01 e possibile realizzare la selettività amperometrica. La selettivita si ottiene se tra le correnti nominali dei due interruttori si ha un rapporto minimo di 1,3 (In intettuttore a monte/in intettuttore a valle > 1,3). Il limite di selettivita, è fisso, ed è pari alla soglia minima di intervento magnetico dell interruttore a monte (es. 5 In per interruttori in caratteristica C). Interruttore magnetotermico - 30/40 V Disp. a monte S800 N-S Disp. a Carat. B valle 1 Icu [ka] In [A] ,433 0,6 1,3 4 T T T 4 0,45 0,8 1,5,5 4 T 6 0,6 1, 1,6,6 3,8 10 0,5 1,1 1,4 3 SN01 L B, C ,8 1, 1,7, ,5,1 5 1,3 1,8 3 1,1 1,7 40 1,6 0,433 0,6 1,3 4 9 T T 4 0,45 0,8 1,5,5 4 7,3 6 0,6 1, 1,6,6 3,8 10 0,5 1,1 1,4 3 SN01 B, C, D ,8 1, 1,7, ,5,1 5 1,3 1,8 3 1,1 1,7 40 1,6 0,433 0,6 1,3 4 9 T T 4 0,45 0,8 1,5,5 4 7,3 6 0,6 1, 1,6,6 3,8 10 0,5 1,1 1,4 3 SN01 M B, C ,8 1, 1,7, ,5,1 5 1,3 1,8 3 1,1 1,7 40 1,6 1 Interruttore a valle 1P+N (30/40 V) Per reti a 30/40 V AC interruttore bipolare (fase + neutro) per reti a 400/415 V AC interruttore quadripolare (interruttore a valle derivato tra una fase e neutro) 3 Solo per curva B /4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

49 Esempio Interruttore a monte Interruttore a valle Limite di selettività S 00 P, caratteristica D 50 A SN 01 L, caratteristica B 10 A 10 In=500 A S800 N-S S800 N-S C D ,43 0,55 1, 3 T T T T 1,3 4,1 T T T T T T 0,43 0,75 1,3,1 3,9 T T 0,8 1,6 3 5,4 T T T T 0,55 1,1 1,5,5 3,6 5,5 0,6 1,3 3, 3,9 T T T 0,45 1 1,3 1,9,8 4, 0,5 1, 1,65,6 3,1 T T T 0,75 1,1 1,6,3 3,6 0,9 1,4 1,8,6 5 T T 0,9 1,4 1,9 3,3 1,3 1,6, 4, 5,4 T 1, 1,6,7 1,5 1,9 3,5 4,5 T 1 1,5,5 1,8,8 4, 5,5 1,4,1 1,7, ,43 0,55 1, 3 6,6 T T T 1,3 4,1 T T T T T T 0,43 0,75 1,3,1 3,9 6,6 T 0,8 1,6 3 5,4 7,6 T T T 0,55 1,1 1,5,5 3,6 5,5 0,6 1,3 3, 3,9 8 T T 0,45 1 1,3 1,9,8 4, 0,5 1, 1,65,6 3,1 6, 8,6 T 0,75 1,1 1,6,3 3,6 0,9 1,4 1,8,6 5 6,3 8,8 0,9 1,4 1,9 3,3 1,3 1,6, 4, 5,4 7,6 1, 1,6,7 1,5 1,9 3,5 4,5 6,6 1 1,5,5 1,8,8 4, 5,5 1,4,1 1,7, ,43 0,55 1, 3 6,6 T T T 1,3 4,1 T T T T T T 0,43 0,75 1,3,1 3,9 6,6 T 0,8 1,6 3 5,4 7,6 T T T 0,55 1,1 1,5,5 3,6 5,5 0,6 1,3 3, 3,9 8 T T 0,45 1 1,3 1,9,8 4, 0,5 1, 1,65,6 3,1 6, 8,6 T 0,75 1,1 1,6,3 3,6 0,9 1,4 1,8,6 5 6,3 8,8 0,9 1,4 1,9 3,3 1,3 1,6, 4, 5,4 7,6 1, 1,6,7 1,5 1,9 3,5 4,5 6,6 1 1,5,5 1,8,8 4, 5,5 1,4,1 1,7,7 4 5 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /43

50 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Interruttore 400 V 4P - 30 V Disp. a monte XT1 XT Versione B, C, N N, S, H, L Sganciatore TMD TMD, MA Iu [A] Disp. a valle Carat. Icu [ka] In [A] B, C 4 T T T T T T T T T T T T T T T T T T B, C 6 T T T T T T T T T T T T T T T T T T B, C ,5 T T T T T T ,5 SN01 L B, C ,5 5 T T T T T ,5 6 DS01 L B, C T T T T T 31 3 B, C 5 5 T T T T T 31 B, C 3 T T T T T T 31 B, C 40 T T T T B, C, D, K 4 T T T T T T T T T T T T T T T T T T B, C, D, K T T T T T T T T T T T T B, C, D, K ,5 7,5 8,5 T T T T ,5 B, C, D, K ,5 7,5 8,5 T T T T ,5 SN01 B, C, D, K ,5 5 7,5 T T T T ,5 DS01 10 B, C, D, K ,5 5 7,5 T T T T ,5 DS0C B, C, D, K T T T T 31 3 B, C, D, K T T T T 31 B, C, D, K 3 6 7,5 T T T 31 B, C, D, K 40 7,5 T T T B, C 4 T T T T T T T T T T T T T T T T T T B, C T T T T T T T T T T T B, C ,5 7,5 8,5 T T T T ,5 SN01 M B, C ,5 5 7,5 T T T T ,5 DS01 M B, C ,5 5 7,5 T T T T ,5 DS0C M B, C T T T T 31 3 B, C T T T T 31 B, C 3 6 7,5 T T T 31 B, C 40 7,5 T T T /44 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

51 XT3 EL N, S TMD, MA T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 8,5 T T T T T T T T T 7,5 8,5 T T T T T T T T T 7,5 8,5 T T T T T T T T T 7,5 8,5 T T T T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T T 6 7,5 6 T T T T T T 6 7,5 6 T T T T T T T 61 7,5 6 T T T T T T 61 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 8,5 T T T T T T T T T 7,5 8,5 T T T T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T 5 7,5 T 7,5 T T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T 5 6 T 6 T T T T T T T 6 7,5 6 T T T T T T 6 7,5 6 T T T T T T T 61 7,5 6 T T T T T 61 7,5 T T T T T T T System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /45

52 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività S800S - 30/400 V D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00 B ,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1,3 T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 T T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3,1 T 6 0,4 0,5 0,7 1 1,5,6 S00L 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 (*) / C 6/ ,4 0,6 0,7 1 1,4 S ,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 é*) 6A < In < 40A D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /46 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

53 D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 4,5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 T T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 T 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 S00 D ,9 1, ,5 16 1, D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,1 T T T T T 0,3 0,5 0,7,1 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 T T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 T 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 S00 K ,9 1, ,5 16 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /47

54 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 10 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 S00 B ,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 0,6 T T T T T T T 0,5 1 T T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,,1 T T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,5,6 T T 6 0,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 S00L 8 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 (*) / C 6/ ,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 S ,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 0 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, (*) 6A < In < 40A D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /48 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

55 D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, T T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 T T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, T 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 S00 D ,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, T T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 T T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, T 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 S00 K ,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /49

56 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività S800S - 30/400 V D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 1 1,,8 T T T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 T 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 T 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 S00 B ,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T T T T T T T T T 3 0,7, 4,4 T T T T T 4 0,7 1,3, 4,4 T T T T 6 0,5 1 1,,8 T T T 8 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 T S00 C ,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 T 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /50 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

57 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 T T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T S00 D ,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 T T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T S00 K ,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /51

58 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività S800S - S00 30/400 V D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00M B ,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1,3 T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 8,8 T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3, ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 S00M C ,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /5 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

59 D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 S00M D ,9 1, ,5 16 1, D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 S00M K ,9 1, ,5 16 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /53

60 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 10 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 S00M B ,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 0,6 T T T T T T T 0,5 1 T T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,,1 6,4 T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,5,6 6,1 T 6 0,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 8 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 S00M C ,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 0 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /54 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

61 D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, 6,4 T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 6, T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, 6,4 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 S00M D ,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 I n [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, 6,4 T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 6, T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, 6,4 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 S00M K ,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /55

62 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 1 1,,8 T T T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 S00M B ,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T T T T T T T T T 3 0,7, 4,4 T T T T T 4 0,7 1,3, 4,4 7,7 T T T 6 0,5 1 1,,8 9,9 T T 8 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 S00M C ,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /56 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

63 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 7,7 T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T S00M D ,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 7,7 T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T S00M K ,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /57

64 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività S800S - S00 30/400 V D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1, ,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00P B 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1, T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 8,8 T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3, ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 S00P C 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /58 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

65 D.M. S800S Carat. B D.V. Icu [ka] 50 In [A] , T T T T T T T T 0,3 T T T T T T T T 0,5 T T T T T T T T 0,75 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,1 T T T T 5 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 S00P K 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1, ,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00P B 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /59

66 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 I n [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1,3 T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 8,8 T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3, ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 S00P C 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.M. S800S Carat. C D.V. Icu [ka] 50 In [A] , T T T T T T T T 0,3 T T T T T T T T 0,5 T T T T T T T T 0,75 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 5 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 S00P K 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /60 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

67 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 1 1,,8 9,9 1,3 T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7, ,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 S00P B 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3, ,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T T T T T T T T T 3 0,7, 4,4 T T T T T 4 0,7 1,3, 4,4 7,7 T T T 5 6 0,5 1 1,,8 9,9 T 8 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 S00P C 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3, ,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /61

68 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800S Carat. D D.V. Icu [ka] 50 In [A] , T T T T T T T T 0,3 T T T T T T T T 0,5 T T T T T T T T 0,75 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 5 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 7,7 T T T S00P K 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 1 4, T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 9,9 10 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 9,9 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,8, 3, 3 1,7, ,9,6 50, 63 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

69 S800N - 30/400 V D.M. S800N Carat. B D.V. Icu 36 [ka] In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00 B ,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.V. S00L (*) / S00 Carat. Icu [ka] C 6/10 D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1, T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 T T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3,1 T 6 0,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 (*) 6A < In < 40A D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /63

70 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Carat. D.V. Icu [ka] S00 D 10 D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 T T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 T 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, Carat. D.V. Icu [ka] S00 K 10 D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 T T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 T 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /64 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

71 Carat. D.V. Icu [ka] S00 B 10 D.M. S800N C 36 In [A] ,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 10 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 0 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, D.V. S00L*) / S00 Carat. Icu [ka] C 6/10 D.M. S800N C 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 0,6 T T T T T T T 0,5 1 T T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,,1 T T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,5,6 T T 6 0,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 8 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 10 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 0 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, *) 6A < In < 40A D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /65

72 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Carat. D.V. Icu [ka] S00 D 10 D.M. S800N C 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, T T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 T T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, T 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 10 0,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, Carat. D.V. Icu [ka] S00 K 10 D.M. S800N C 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, T T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 T T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, T 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 10 0,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /66 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

73 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 1 1,,8 T T T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 T 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.V. S00L*) / S00 D.V. Carat. Icu [ka] S00 B 10 Carat. Icu [ka] C 6/10 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T T T T T T T T T 3 0,7, 4,4 T T T T T 4 0,7 1,3, 4,4 T T T T 6 0,5 1 1,,8 T T T 8 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 T 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 *) 6A < In < 40A D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /67

74 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800N D 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 T T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 10 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.V. Carat. Icu [ka] S00 D 10 D.V. Carat. Icu [ka] S00 K 10 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 T T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 10 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /68 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

75 S800N - 30/400 V D.M. S800N Carat. B D.V. Icu 36 [ka] In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00M B ,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.V. Carat. Icu [ka] S00M C 15 D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1,3 T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 8,8 T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3, ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /69

76 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.V. Carat. Icu [ka] S00M D 15 D.V. Carat. Icu [ka] S00M K 15 D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /70 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

77 D.M. S800N C 36 In [A] ,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 10 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 0 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, D.V. Carat. Icu [ka] S00M B 15 D.V. Carat. Icu [ka] S00M C 15 D.M. S800N C 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 0,6 T T T T T T T 0,5 1 T T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,,1 6,4 T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,5,6 6,1 T 6 0,4 0,5 0,7 0,9 1,4,4 4,8 8 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 10 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 13 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 16 0,3 0,4 0,5 0,7 0,9 1,3 1,9 0 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 5 0,4 0,5 0,7 0,9 1, 1,8 3 0,5 0,6 0,8 1 1,4 40 0,6 0,8 1 1,4 50 0,7 0,9 1,3 63 0,9 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /71

78 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800N C 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, 6,4 T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 6, T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, 6,4 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 10 0,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.V. Carat. Icu [ka] S00M D 15 D.V. Carat. Icu [ka] S00M K 15 D.M. S800N C 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1,1 T T T T T T T 1,6 0,8,3 T T T T T T 0,4 0,7,3 T T T T T 3 0,3 0,5 0,7 1,, 6,4 T T 4 0,3 0,4 0,7 1 1,4,6 6, T 6 0,4 0,6 0,8 1,1 1,8 3, 6,4 8 0,5 0,7 0,9 1, 1,8,8 10 0,7 0,9 1, 1,8,8 13 0,7 1 1, , ,4 5 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /7 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

79 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 1 1,,8 T T T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.V. Carat. Icu [ka] S00M B 15 D.V. Carat. Icu [ka] S00M C 15 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T T T T T T T T T 3 0,7, 4,4 T T T T T 4 0,7 1,3, 4,4 7,7 T T T 6 0,5 1 1,,8 T T T 8 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3,7 40 1,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /73

80 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.V. Carat. Icu [ka] S00M D 15 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 7,7 T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 10 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 Carat. D.V. Icu [ka] S00M K 15 D.M. S800N D 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 7,7 T T T 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 T T T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 10 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 T 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7,9 40 1,9,6 50, 63 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /74 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

81 S800N - 30/400 V D.M. S800N Carat. B D.V. Icu [ka] 36 In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1, ,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00P B 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.V. S00P Carat. C Icu [ka] 5 15 D.M. S800N B 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1,3 T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 8,8 T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3, ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1,1 40 0,8 1, ,9 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /75

82 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800N Carat. B D.V. Icu [ka] 36 In [A] , T T T T T T T T 0,3 T T T T T T T T 0,5 T T T T T T T T 0,75 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,1 T T T T 5 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 S00P K 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.M. S800N Carat. C D.V. Icu [ka] 36 In [A] ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 10 0,4 0,6 0,7 1 1, ,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 S00P B 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /76 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

83 D.M. S800N Carat. C D.V. Icu [ka] 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 3,3 T T T T T T T 1,6 0,6 1,3 T T T T T T 0,4 0,7 1,3 T T T T T 3 0,4 0,6 0,7 1,1,6 8,8 T 4 0,4 0,6 0,7 1 1,7 3, ,4 0,5 0,7 1 1,5,6 8 0,4 0,6 0,7 1 1,4 S00P C 10 0,4 0,6 0,7 1 1,4 13 0,5 0,7 0,9 1,3 16 0,7 0,9 1,3 0 0,9 1,3 5 0,9 1,3 3 0,8 1, ,8 1, ,9 D.M. S800N Carat. C D.V. Icu [ka] 36 In [A] , T T T T T T T T 0,3 T T T T T T T T 0,5 T T T T T T T T 0,75 T T T T T T T T 1 0,8 5 T T T T T T 1,6 0,5 1,3 T T T T T 0,3 0,5 0,7,3 T T T T 5 3 0,4 0,5 0,7 1,,5 8,6 T 4 0,4 0,4 0,7 1 1,7 3 7,7 S00P K 6 0,6 0,8 1, 3,6 8 0,7 0,9 1,3 10 0,9 1, ,5 16 1, D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /77

84 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività D.M. S800N Carat. D D.V. Icu [ka] 36 In [A] ,5 1 1,,8 9,9 1,3 T 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7, ,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 S00P B 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3, ,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. S800N Carat. D D.V. Icu [ka] 36 In [A] ,5 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T T T T T T T T T 3 0,7, 4,4 T T T T T 4 0,7 1,3, 4,4 7,7 T T T 5 6 0,5 1 1,,8 9,9 T 8 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 S00P C 10 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,8 3,9 7,4 13 0,4 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 16 0,6 0,8 1,1 1,4,5 3,3 5,6 0 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 5 0,8 1,1 1,3,3 3 4,7 3 0,9 1,1 1,9,4 3, ,1 1,9,4 3,7 50 1,5 1,9,3 63 1,7,3 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle /78 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

85 D.M. S800N Carat. D D.V. Icu [ka] 36 In [A] , T T T T T T T T 0,3 T T T T T T T T 0,5 T T T T T T T T 0,75 T T T T T T T T 1 T T T T T T T T 1,6 T T T T T T T T,3 T T T T T T T 5 3 0,7 1,3 4,4 T T T T T 4 0,7 1, 4,4 7,7 T T T S00P K 6 0,6 0,8 1,5,5 3,6 1 4, T 8 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 9,9 10 0,5 0,7 1,1 1,5 4 5,5 9,9 13 0,6 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 16 0,9 1, 1,5,6 3,4 5, 0 0,9 1,1 1,8, 3, 5 1,1 1,8, 3, 3 1,7, ,9,6 50, 63 D.M. = Disp. a monte D.V. = Disp. a valle System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /79

86 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Interruttore scatolato - S V Disp. a monte XT XT1 - XT XT1 - XT - XT3 Versione B, C, N, S, H, L B, C, N, S, H, L, V Carat. Icu [ka] Sganciatore TM In [A] 1, S00 S00M S00P 6 5,5 1 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T S00 S00M S00P 8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T S00 S00M S00P ,5 7,5 8,5 17 T T S00 S00M S00P ,5 7,5 7,5 1 0 T S00 S00M S00P ,5 5 7,5 1 0 T Disp. a valle B S00 S00M S00P T S00 S00M S00P T S00 S00M-S00P ,5 1 T S00 S00M-S00P ,5 1 7,5 1 T S00 S00M-S00P ,5 10,5 S00 S00M-S00P , Valido solo con XT solo magnetico a monte Valido solo con XT-XT3 solo magnetico a monte 3 Valido solo con XT3 solo magnetico a monte 4 Valido solo con XT4 solo magnetico a monte Interruttore scatolato - S V Disp. a monte XT XT1 - XT XT1 - XT - XT3 Versione B, C, N, S, H, L B, C, N, S, H, L, V Carat. Icu [ka] Sganciatore TM In [A] 1, S00 S00M S00P T T T T T T T T T T T T - S00 S00M S00P 3 T T T T T T T T T T T T - S00 S00M S00P 4 T T T T T T T T T T T T S00 L S00 S00M S00P 6 5,5 1 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T S00 L S00 S00M S00P 8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T S00 L S00 S00M S00P ,5 7,5 8,5 17 T T Disp. a S00 L S00 S00M S00P ,5 7,5 7,5 1 0 T C valle S00 L S00 S00M S00P ,5 5 7,5 1 0 T S00 L S00 S00M S00P T S00 L S00 S00M S00P T S00 L S00 S00M-S00P ,5 1 T S00 L S00 S00M-S00P ,5 1 7,5 1 T - S00 S00M-S00P ,5 10,5 - S00 S00M-S00P ,5 1 Valido solo con XT solo magnetico a monte Valido solo con XT-XT3 solo magnetico a monte 3 Valido solo con XT3 solo magnetico a monte 4 Valido solo con XT4 solo magnetico a monte 5 Valido solo con XT4 In 160A solo magnetico a monte /80 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

87 XT3 XT4 T5 XT XT4 T5 TM EL , , T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T ,5 9 T T T T T T T T T T T T T T T ,5 8 T T T T T T T T T T T T T T T ,5 8 T T T T T T T T T T T T T T 5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 4 7,5 T T T T T T T T T T T T T T 6,5 T T T T T T T T T T T T T 5 4 T T T T T T 10,5 10,5 T T T T T T 4 T 4 T T T T 10,5 T T T XT3 XT4 T5 XT XT4 T5 TM EL , , T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T ,5 9 T T T T T T T T T T T T T T T ,5 8 T T T T T T T T T T T T T T T ,5 8 T T T T T T T T T T T T T T 5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 4 7,5 T T T T T T T T T T T T T T 6,5 T T T T T T T T T T T T T 5 4 T T T T T T 10,5 10,5 T T T T T T T T T T T 10,5 T T T System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /81

88 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Interruttore scatolato - S V Disp. a monte XT XT1 - XT XT1 - XT - XT3 Versione B, C, N, S, H, L B, C, N, S, H, L, V Carat. Icu [ka] Sganciatore TM In [A] 1, S00 S00M S00P T T T T T T T T T T T T S00 S00M S00P 3 T T T T T T T T T T T T S00 S00M S00P 4 T T T T T T T T T T T T S00 S00M S00P 6 5,5 1 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T S00 S00M S00P 8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 1 T T T S00 S00M S00P ,5 17 T T Disp. a S00 - S00P ,5 T D valle S00 S00M S00P ,5 T S00 S00M S00P ,5 6,5 11 T S00 S00M S00P 5 1, ,5 T S00 S00M-S00P ,5 T S00 S00M-S00P T S00 S00M-S00P ,5 S00 S00M-S00P ,5 1 Valido solo con XT solo magnetico a monte Valido solo con XT-XT3 solo magnetico a monte 3 Valido solo con XT3 solo magnetico a monte 4 Valido solo con XT4 solo magnetico a monte 5 Valido solo con XT4 In 160A solo magnetico a monte Interruttore scatolato - S V Disp. a monte XT XT1 - XT XT1 - XT - XT3 Versione B, C, N, S, H, L B, C, N, S, H, L, V Carat. Icu [ka] Sganciatore TM In [A] 1, S00 S00M S00P T T T T T T T T T T T T S00 S00M S00P 3 T T T T T T T T T T T T S00 S00M S00P 4 T T T T T T T T T T T T S00 S00M S00P 6 5,5 1 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T S00 S00M S00P 8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 1 T T T S00 S00M S00P ,5 17 T T Disp. a - - S00P , ,5 T K valle S00 S00M S00P ,5 7, ,5 T S00 S00M S00P ,5 5,5 6,5 11 T S00 S00M S00P 5 1 3,5 5,5 6 9,5 T S00 S00M-S00P - 3 4,5 6 9,5 T S00 S00M-S00P T S00 S00M-S00P ,5 S00 S00M-S00P ,5 3 9,5 1 Valido solo con XT solo magnetico a monte Valido solo con XT-XT3 solo magnetico a monte 3 Valido solo con XT3 solo magnetico a monte 4 Valido solo con XT4 solo magnetico a monte 5 Valido solo con XT4 In 160A solo magnetico a monte /8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

89 XT3 XT4 T5 XT XT4 T5 TM EL , , T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T ,5 T T T T T T T T T T T T T T 4 5,5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 4 4 4,5 T T T T T T T T T T T T T T 4,5 4 T T T T T T T T T T T T T T 4,5 4 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 9,5 9,5 T T T T T T T T T T 9,5 T T T XT3 XT4 T5 XT XT4 T5 TM EL , , T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 5 6 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 5,5 4 T T T T T T T T T T T T T 5 4 T T T T T T 9,5 9,5 T T T T T T T T T T T 9,5 T T T System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /83

90 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Interruttore scatolato - S V Disp. a monte XT XT1 - XT XT1 - XT - XT3 Versione B, C, N, S, H, L B, C, N, S, H, L, V Carat. Icu [ka] Sganciat. TM 15 5 In [A] 1, S00P T T T T T T T T T T T T - S00P 3 T T T T T T T T T T T T - S00P 4 T T T T T T T T T T T T - S00P 6 5,5 1 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T - S00P 8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 10,5 T T T T - S00P ,5 8 8,5 17 T T Disp. a - S00P ,5 7,5 7,5 1 0 T Z valle - S00P ,5 5 7,5 1 0 T - S00P T - S00P T S00P ,5 1 T S00P ,5 1 7,5 1 T S00P ,5 10,5 S00P ,5 1 Valore valido con interruttore XT solo magnetico a monte Valore valido con interruttore XT-XT3 solo magnetico a monte 3 Valore valido con interruttore XT3 solo magnetico a monte 4 Valore valido con interruttore XT4 solo magnetico a monte /84 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

91 XT3 XT4 T5 XT XT4 T5 TM EL , , T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T 7,5 7,5 4 7,5 7,5 T T T T T T T T T T T T T T T T ,5 9 T T T T T T T T T T T T T T T ,5 8 T T T T T T T T T T T T T T T 5 4 4,5 6,5 8 T T T T T T T T T T T T T T 5 6,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 6,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 4 6,5 T T T T T T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T T T T T 3,5 4 T T T T T T 10,5 10,5 T T T T T T T T T T T 10,5 T T T Interruttore scatolato V Disp. a XT1 XT1 - XT3 XT1 XT3 monte Versione B, C, N, S, H, L, V Sganciat. TM Disp. a Carat. Icu [ka] In [A] valle 10 4,5 4,5 4,5 4, T T T T 13 4,5 4,5 4,5 7, T T T T 16 4,5 4,5 7, T T T T 0 4,5 7, T T T T S800N B T T T T 3 7, T T T T C T T T T D T T T T 63 T T T T 80 T T T 100 T T 15 T 10 4,5 4,5 4,5 4, T 13 4,5 4,5 4,5 7, T 16 4,5 4,5 7, T 0 4,5 7, T B T S800S C 3 7, T 50 D T K T T T T 15 T 1 Considerare il valore inferiore tra quello indicato e il potere di interruzione dell interruttore a monte System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /85

92 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Tabelle di coordinamento: selettività Interruttore 400 V D. a monte XT4 XT4 - T5 Versione N, S, H, L, V Sganciat. TM EL Disp. a valle Carat. Icu [ka] In [A] ,5 6,5 1 6,5 6,5 11 T T T T T 13 6, ,5 6,5 11 T T T T T ,5 6,5 11 T T T T T ,5 6,5 11 T T T T T 5 6,5 11 T T T T T B ,5 8 T T T T T ,5 T T T T T ,5 T T T T T T T 80 T T T 100 T T 15 T 10 6,5 6,5 1 6,5 6,5 11 T T T T T 13 6, ,5 6,5 11 T T T T T ,5 6,5 11 T T T T T ,5 6,5 11 T T T T T ,5 11 T T T T T C ,5 8 T T T T T ,5 T T T T T ,5 T T T T ,5 1 7 T T T ,5 1 6,5 T T ,5 T S800N/S T 10 6,5 6,5 1 6,5 6,5 11 T T T T T ,5 11 T T T T T 16 6,5 11 T T T T T 0 6, T T T T T 5 6, T T T T T D T T T T T 40 6,5 1 T T T T T 50 7,5 1 T T T T T T T T T T 15 T 10 6,5 1 6,5 6,5 11 T T T T T ,5 11 T T T T T ,5 11 T T T T T ,5 11 T T T T T 5 6, T T T T T K T T T T T 40 6,5 1 T T T T T ,5 1 T T T T , T T T , T T , T ,5 1 T 1 Valido per interruttore solo magnetico a monte (con In = 50 A, prendere in considerazione gli interruttori MA5) Per XT4 In = 100 A, valore valido per interruttore solo magnetico a monte 3 Per XT4 In = 160 A, valore valido per interruttore solo magnetico a monte /86 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

93 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Resistenze e potenze dissipate degli interruttori magnetotermici Resistenza interna per polo in mω, potenza dissipata per polo in W Tipo Corrente nominale Caratteristiche B, C, D * In A mw W SN01 L 50,1 SN01 SN01 M 4 147,5,4 6 64, , , ,8 5 7,1 4,4 3 6,5 6,7 40 4,7 7,5 * Totale interruttore Tipo Corrente nominale Caratteristiche B, C D K Z In A mω W mω W mω W mω W S 00 0, , , ,1 8100,4 S 00 M , , ,5 100,3 1, , , ,5 1000, , , ,65 619, , , 130 1, 35, , , ,7 149,4 6 55,0 5 1,9 5 1,9 75 3, 8 3 1,5 4 1,5 4 1,5 7, ,1 16 1,6 13,5 1,4 4, ,3 14, 13,5 1,4 16 8,5,5 8,5,5 7,7,0 10,9,8 0 6,5,5 6,1,3 6,7,7 6,0,4 5 5,0 3, 4,3 3,1 4,6,9 4,5 3,3 3 3,6 3,7 3,5 3,6 3,5 3,6 3,5 3,6 40 3,0 4,8, 4,,8 4,5,5 4,1 50 1,3 3,5 1,5,9 1,5 3,1 1,5 4,1 63 1, 4,8 1, 4,8 1,0 4,4 1,3 5, System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /87

94 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Influenza della temperatura ambiente, dell altitudine e della frequenza di rete S800S - S800N Resistenza interna per polo in mω, potenza dissipata per polo in W a 5 C Corrente nominale In Resistenza internari Potenza dissipata Pv [mω] [W] [A] B, C, D, K KM UCB, UCK b B, C, D, K KM UCB, UCK 6 51,7 1, , 15, 1,5 1,5 13 1,1 1,1,0,0 16 1,1 1,1 3,1 3,1 0 8,7,7 8,7 3,5 1,1 3,5 5 6,8 3,0 6,8 4,3 1,9 4,3 3 3,1 1,7 3,1 3, 1,7 3, 40,3 1,6,3 3,7,6 3,7 50 1,7 1,1 1,7 4,3,8 4,3 63 1,6 1,0 1,6 6,4 4,0 6,4 80 1,0 0,75 1,0 6,4 5,0 6, ,8 0,8 8,0 8,0 15 0,6 0,6 9,4 9,4 S800B Resistenza interna per polo in mω, potenza dissipata per polo in W a 5 C Corrente nominale Resistenza interna Ri Potenza dissipata Pv In [mω] [W] [A] B, C D, K B, C D, K 80 1,0 1,0 6,4 6, ,8 0,8 8,0 8,0 15 0,7 10,9 Influenza della temperatura ambiente sulla portata effettiva e sulla corrente nominale I valori della corrente nominale In degli interruttori magnetotermici sono influenzati da due fattori: 1 - temperatura ambiente - influenza degli apparecchi adiacenti. Le regole per ottenere l effettivo valore di In sono le seguenti: 1. determinare la corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente Il valore nominale della corrente di un interruttore automatico e riferito alla temperatura di 0 C per gli interruttori con caratteristiche K e Z e di 30 C per le caratteristiche B, C e D. Per temperature ambiente differenti fare riferimento ai valori di corrente nominale equivalente riportati nelle seguenti tabelle (i valori sono riferiti ad interruttori installati individualmente). /88 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

95 S00 (caratteristiche B, C, D) Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in caratteristica B, C e D. B, C e D Temperatura ambiente T ( C) In (A) ,5 0,67 0,65 0,64 0,6 0,60 0,58 0,55 0,53 0,50 0,47 0,44 0,43 0,41 0,37 1 1,33 1,9 1,7 1,5 1,0 1,15 1,11 1,05 1,00 0,94 0,88 0,85 0,8 0,75 1,6,13,07,04,00 1,9 1,85 1,77 1,69 1,60 1,51 1,41 1,36 1,31 1,19,67,58,54,49,40,31,1,11,00 1,89 1,76 1,7 1,63 1,49 3 4,0 3,9 3,80 3,7 3,6 3,5 3,3 3, 3,0,8,6,5,4, 4 5,3 5, 5,1 5,0 4,8 4,6 4,4 4, 4,0 3,8 3,5 3,4 3,3 3,0 6 8,0 7,7 7,6 7,5 7, 6,9 6,6 6,3 6,0 5,7 5,3 5,1 4,9 4,5 8 10,7 10,3 10,15 10,0 9,6 9, 8,8 8,4 8,0 7,5 7,1 6,8 6,5 6, ,3 1,9 1,7 1,5 1,0 11,5 11,1 10,5 10,0 9,4 8,8 8,5 8, 7, ,3 16,8 16,5 16, 15,6 15,0 14,4 13,7 13,0 1,3 11,5 11,1 10,6 9,7 16 1,3 0,7 0,4 0,0 19, 18,5 17,7 16,9 16,0 15,1 14,1 13,6 13,1 11,9 0 6,7 5,8 5,4 4,9 4,0 3,1,1 1,1 0,0 18,9 17,6 17,0 16,3 14,9 5 33,3 3,3 31,8 31, 30,0 8,9 7,6 6,4 5,0 3,6,0 1, 0,4 18,6 3 4,7 41,3 40,6 39,9 38,5 37,0 35,4 33,7 3,0 30, 8, 7, 6,1 3, ,3 51,6 50,8 49,9 48,1 46, 44, 4, 40,0 37,7 35,3 34,0 3,7 9, ,7 64,5 63,5 6,4 60,1 57,7 55,3 5,7 50,0 47,1 44,1 4,5 40,8 37, ,0 81,3 80,0 78,6 75,7 7,7 69,6 66,4 63,0 59,4 55,6 53,5 51,4 47,0 S00 (caratteristiche K e Z) Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in caratteristica K e Z. K e Z Temperatura ambiente T ( C) In (A) ,5 0,66 0,64 0,63 0,61 0,59 0,56 0,53 0,50 0,47 0,43 0,40 0,38 0,35 0,31 1 1,3 1,7 1,5 1, 1,17 1,1 1,06 1,00 0,94 0,87 0,79 0,75 0,71 0,61 1,1,04,00 1,96 1,88 1,79 1,70 1,60 1,50 1,39 1,6 1,0 1,13 0,98,65,55,50,45,35,4,1,00 1,87 1,73 1,58 1,50 1,41 1, 3 4,0 3,8 3,75 3,7 3,5 3,4 3, 3,0,8,6,4,30,1 1,8 4 5,3 5,1 5,00 4,9 4,7 4,5 4, 4,0 3,7 3,5 3, 3,00,8,4 6 7,9 7,6 7,5 7,3 7,0 6,7 6,4 6,0 5,6 5, 4,7 4,5 4, 3,7 8 10,8 10, 10,0 9,8 9,4 8,9 8,5 8,0 7,5 6,9 6,3 6,0 5,7 4, , 1,7 1,5 1, 11,7 11, 10,6 10,0 9,4 8,7 7,9 7,5 7,1 6, , 16,6 16,3 15,9 15, 14,5 13,8 13,0 1, 11,3 10,3 9,8 9, 8,0 16 1, 0,4 0,0 19,6 18,8 17,9 17,0 16,0 15,0 13,9 1,6 1,0 11,3 9,8 0 6,5 5,5 5,0 4,5 3,5,4 1, 0,0 18,7 17,3 15,8 15,0 14,1 1, 5 33,1 31,9 31,3 30,6 9,3 8,0 6,5 5,0 3,4 1,7 19,8 18,8 17,7 15,3 3 4,3 40,8 40,0 39, 37,5 35,8 33,9 3,0 9,9 7,7 5,3 4,0,6 19,6 40 5,9 51,0 50,0 49,0 46,9 44,7 4,4 40,0 37,4 34,6 31,6 30,0 8,3 4, ,1 63,7 6,5 61, 58,6 55,9 53,0 50,0 46,8 43,3 39,5 37,5 35,4 30, ,3 80,3 78,8 77, 73,9 70,4 66,8 63,0 58,9 54,6 49,8 47, 44,5 38,6 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /89

96 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Influenza della temperatura ambiente, dell altitudine e della frequenza di rete SN01 Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in caratteristica B, C e D. B, C e D Temperatura ambiente T ( C) In (A) ,37,3,6,18,1,06 1,95 1,91 1,89 4 4,74 4,60 4,53 4,37 4,4 4,1 4 3,90 3,85 3,79 6 7, 7,0 6,8 6,4 6,3 6, 6 5,9 5,8 5, ,8 11,6 11,3 10,9 10,6 10,3 10 9,8 9,7 9, ,1 17,7 17,4 46,9 16,6 16, ,8 15,7 15,5 0 3,7 3,,6 1,8 1, 0,6 0 19,6 19,1 18,9 5 9,4 9,0 8, 7,4 6,7 6,0 5 4, 3,5 3,1 3 38,7 38,1 37, 36, 34,6 33,0 3 31,3 30,5 30, ,3 47,5 45,8 44,4 4,7 41, ,5 38,6 38, DDA00 + S00 caratteristica B, C e D Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in caratteristica B, C e D con blocco differenziale. B, C e D Temperatura ambiente T ( C) In (A) ,5 0,64 0,6 0,60 0,58 0,55 0,53 0,50 0,47 0,44 0,43 1 1,7 1,5 1,0 1,15 1,11 1,05 1,00 0,94 0,88 0,85 1,6,04,00 1,9 1,85 1,77 1,69 1,60 1,51 1,41 1,36,54,49,40,31,1,11,00 1,89 1,76 1,70 3 3,80 3,70 3,60 3,50 3,30 3,0 3,00,80,60,50 4 5,10 5,00 4,80 4,60 4,40 4,0 4,00 3,80 3,50 3,40 6 7,60 7,50 7,0 6,90 6,60 6,30 6,00 5,70 5,30 5, ,15 10,00 9,60 9,0 8,80 8,40 8,00 7,50 7,10 6, ,70 1,50 1,00 11,50 11,10 10,50 10,00 9,40 8,80 8, ,50 16,0 15,60 15,00 14,40 13,70 13,00 1,30 11,50 11, ,40 0,00 19,0 18,50 17,70 16,90 16,00 15,10 14,10 13,60 0 5,40 4,90 4,00 3,10,10 1,10 0,00 18,90 17,60 17, ,80 31,0 30,00 8,90 7,60 6,40 5,00 3,60,00 1,0 3 40,60 39,90 38,50 37,00 35,40 33,70 3,00 30,0 8,0 7, ,80 49,90 48,10 46,0 44,0 4,0 40,00 37,70 35,30 34, ,50 6,40 60,10 57,70 55,30 5,70 50,00 47,10 44,10 4, ,00 78,60 75,70 7,70 69,60 66,40 63,00 59,40 55,60 53,50 /90 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

97 DDA00 + S00 caratteristica K e Z Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in caratteristica K e Z con blocco differenziale. K e Z Temperatura ambiente T ( C) In (A) ,5 0,63 0,61 0,59 0,56 0,53 0,50 0,47 0,43 0,40 0,38 1 1,5 1, 1,17 1,1 1,06 1,00 0,94 0,87 0,79 0,75 1,6,00 1,96 1,88 1,79 1,70 1,60 1,50 1,39 1,6 1,0,50,45,35,4,1,00 1,87 1,73 1,58 1,50 3 3,75 3,70 3,50 3,40 3,0 3,00,80,60,40,30 4 5,00 4,90 4,70 4,50 4,0 4,00 3,70 3,50 3,0 3,00 6 7,5 7,30 7,00 6,70 6,40 6,00 5,60 5,0 4,70 4,5 8 10,0 9,80 9,40 8,90 8,50 8,00 7,50 6,90 6,30 6,0 10 1,5 1,0 11,70 11,0 10,60 10,00 9,40 8,70 7,90 7, ,3 15,90 15,0 14,50 13,80 13,00 1,0 11,30 10,30 9,8 16 0,0 19,60 18,80 17,90 17,00 16,00 15,00 13,90 1,60 1,0 0 5,0 4,50 3,50,40 1,0 0,00 18,70 17,30 15,80 15,0 5 31,3 30,60 9,30 8,00 6,50 5,00 3,40 1,70 19,80 18,8 3 40,0 39,0 37,50 35,80 33,90 3,00 9,90 7,70 5,30 4, ,0 49,00 46,90 44,70 4,40 40,00 37,40 34,60 31,60 30,0 50 6,5 61,0 58,60 55,90 53,00 50,00 46,80 43,30 39,50 37, ,8 77,0 73,90 70,40 66,80 63,00 58,90 54,60 49,80 47, DS01 e DS0C Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori magnetotermici differenziali in caratteristica B, C e K. B, C e K Temperatura ambiente T ( C) In (A) ,6,5,4,3,,1,0 1,9 1,8 1,7 4 4,9 4,8 4,6 4,5 4,3 4, 4 3,8 3,7 3,6 6 7,95 7,8 7,4 7,1 6,7 6,4 6 5,6 5,3 5,1 8 10,3 10,1 9,7 9,3 8,8 8,4 8 7,6 7, 6, ,8 11,6 11,3 11,0 10,7 10,3 10 9,7 9,3 9, ,65 15,4 14,9 14,4 14,0 13,5 13 1,5 1,0 11, ,65 18,4 17,9 17,4 17,0 16, ,5 15,0 14,8 0 3,1,8, 1,7 1,1 0,6 0 19,4 18,9 18,6 5 30,8 30,3 9, 8, 7,1 6,1 5 3,9,9, ,3 38,6 37,3 36,0 34,7 33,3 3 30,7 9,3 8, ,7 49,7 47,8 45,8 43,9 41, ,1 36,1 35,15 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /91

98 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Influenza della temperatura ambiente, dell altitudine e della frequenza di rete S 800 B Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente B, C, D (*) Temperatura ambiente [ C] In [A] , ,6 83, 80 76,8 74,4 7 69,6 67, ,5 133, ,3 11,5 108, K 80 95, , ,6 83, 80 76,8 74,4 7 69, ,5 116, (*) Caratteristica D : i valori sono validi per In fino a 100 A S800S Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in curva B, C, D e UCB B, C, D e UCB Temperatura ambiente T ( C) In [A] ,7 6,5 6,3 6, 6,0 5,8 5,6 5,4 5,3 5,1 4, , 11,0 10,7 10,4 10,0 9,6 9,3 9,0 8,7 8,4 8, ,6 14,3 13,9 13,5 13,0 1,5 1,1 11,7 11,3 10,9 10, ,9 17,6 17,1 16,6 16,0 15,4 14,9 14,4 13,9 13,4 1,8 0,4,0 1,4 0,8 0,0 19, 18,6 18,0 17,4 16,8 16,0 5 8,0 17,5 6,8 6,0 5,0 4,0 3,3,5 1,8 1,0 0,0 3 35,8 35, 34, 33,3 3,0 30,7 9,8 8,8 7,8 6,9 5, ,8 44,0 4,8 41,6 40,0 38,4 37, 36,0 34,8 33,6 3, ,0 55,0 53,5 5,0 50,0 48,0 46,5 45,0 43,5 4,0 40, ,6 69,3 67,4 65,5 63,0 60,5 58,6 56,7 54,8 5,9 50, ,6 88,0 85,6 83, 80,0 76,8 74,4 7,0 69,6 67, 64, ,0 110,0 107,0 104,0 100,0 96,0 93,0 90,0 87,0 84,0 80, ,0 137,5 133,8 130,0 15,0 10,0 116,3 11,5 108,8 105,0 100,0 Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in curva K e UCK K e UCK Temperatura ambiente T ( C) In [A] ,0 6,9 6,7 6,5 6,3 6, 6,0 5,8 5,6 5,4 5, ,9 11,6 11, 11,0 10,7 10,4 10,0 9,6 9,3 9,0 8, ,6 15,1 14,6 14,3 13,9 13,5 13,0 1,5 1,1 11,7 11, ,1 18,6 17,9 17,6 17,1 16,6 16,0 15,4 14,9 14,4 13,9 0 3,9 3,,4,0 1,4 0,8 0,0 19, 18,6 18,0 17,4 5 9,9 9,1 8,0 7,5 6,8 6,0 5,0 4,0 3,3,5 1,8 3 38, 37, 35,8 35, 34, 33,3 3,0 30,7 9,8 8,8 7, ,8 46,5 44,8 44,0 4,8 41,6 40,0 38,4 37, 36,0 34, ,7 58,1 56,0 55,0 53,5 5,0 50,0 48,0 46,5 45,0 43, ,3 73, 70,6 69,3 67,4 65,5 63,0 60,5 58,6 56,7 54, ,6 93,0 89,6 88,0 85,6 83, 80,0 76,8 74,4 7,0 69, ,5 116, 11,0 110,0 107,0 104,0 100,0 96,0 93,0 90,0 87, ,4 145,3 140,0 137,5 133,8 130,0 15,0 10,0 116,3 11,5 108,8 /9 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

99 S800N Corrente nominale equivalente in funzione della temperatura ambiente per interruttori automatici in curva B, C e D B, C e D Temperatura ambiente T ( C) In [A] ,7 6,5 6,3 6, 6,0 5,8 5,6 5,4 5,3 5,1 4, , 11,0 10,7 10,4 10,0 9,6 9,3 9,0 8,7 8,4 8, ,6 14,3 13,9 13,5 13,0 1,5 1,1 11,7 11,3 10,9 10, ,9 17,6 17,1 16,6 16,0 15,4 14,9 14,4 13,9 13,4 1,8 0,4,0 1,4 0,8 0,0 19, 18,6 18,0 17,4 16,8 16,0 5 8,0 17,5 6,8 6,0 5,0 4,0 3,3,5 1,8 1,0 0,0 3 35,8 35, 34, 33,3 3,0 30,7 9,8 8,8 7,8 6,9 5, ,8 44,0 4,8 41,6 40,0 38,4 37, 36,0 34,8 33,6 3, ,0 55,0 53,5 5,0 50,0 48,0 46,5 45,0 43,5 4,0 40, ,6 69,3 67,4 65,5 63,0 60,5 58,6 56,7 54,8 5,9 50, ,6 88,0 85,6 83, 80,0 76,8 74,4 7,0 69,6 67, 64, ,0 110,0 107,0 104,0 100,0 96,0 93,0 90,0 87,0 84,0 80, ,0 137,5 133,8 130,0 15,0 10,0 116,3 11,5 108,8 105,0 100,0 S80PV-S ( A), S804PV-S ( A) Temperatura ambiente T ( C) In [A] , 11,0 10,7 10,4 10,0 9,6 9,3 9,0 8,7 8,4 8, ,6 14,3 13,9 13,5 13,0 1,5 1,1 11,7 11,3 10,9 10, ,9 17,6 17,1 16,6 16,0 15,4 14,9 14,4 13,9 13,4 1,8 0,4,0 1,4 0,8 0,0 19, 18,6 18,0 17,4 16,8 16,0 5 8,0 17,5 6,8 6,0 5,0 4,0 3,3,5 1,8 1,0 0,0 3 35,8 35, 34, 33,3 3,0 30,7 9,8 8,8 7,8 6,9 5, ,8 44,0 4,8 41,6 40,0 38,4 37, 36,0 34,8 33,6 3, ,0 55,0 53,5 5,0 50,0 48,0 46,5 45,0 43,5 4,0 40, ,6 69,3 67,4 65,5 63,0 60,5 58,6 56,7 54,8 5,9 50, ,6 88,0 85,6 83, 80,0 76,8 74,4 7,0 69,6 67, 64, ,0 110,0 107,0 104,0 100,0 96,0 93,0 90,0 87,0 84,0 80, ,0 137,5 133,8 130,0 15,0 10,0 116,3 11,5 108,8 105,0 100,0 Tabelle di declassamento della corrente nominale al variare della temperatura utilizzando il ponticello dissipatore S80-LINK15 (pag. /14) S804PV-S ( A) Temperatura ambiente T ( C) Ie [A] S804PV-M Temperatura ambiente T ( C) Ie [A] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /93

100 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Influenza della temperatura ambiente, dell altitudine e della frequenza di rete. In presenza di altri apparecchi adiacenti moltiplicare la corrente equivalente per il fattore di correzione Fm sottoriportato Il fattore di correzione puo essere trascurato se gli apparecchi sono distanziati tra loro di almeno 9 mm. Influenza di apparecchi adiacenti S00, DDA00+S00 Fattore Fm Numero di apparecchi Esempio: S 0 C 16, T = 40 C, installazione con 8 apparecchi adiacenti. Ineq = 15,1 x 0,77 = 11,63 A OEPM0108 Influenza di apparecchi adiacenti Fattore di correzione Fm N. apparecchi adiacenti Fm 1 1 0,95 3 0,9 4 0,86 5 0,8 6 0, ,78 8 0,77 9 0,76 >9 0,76 Influenza di apparecchi adiacenti SN01 Influenza di apparecchi adiacenti Fattore di correzione Fm N. apparecchi adiacenti Fm 1 1,00 0,99 3 0,97 4 0,96 5 0,94 6 0,93 7 0,9 8 0,91 9 0,90 > 9 0,90 Influenza di apparecchi adiacenti DS01 e DS0C Fattore Fm Numero di apparecchi OEPM0108 Influenza di apparecchi adiacenti Fattore di correzione Fm N. apparecchi adiacenti Fm 1 1,00 0,95 3 0,91 4 0,88 5 0,87 6 0,86 7 0,85 > 7 0,85 /94 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

101 Prestazioni degli interruttori in funzione dell altitudine Fino a 000 m di altitudine gli interruttori automatici magnetotermici di ABB non subiscono alterazioni nelle prestazioni nominali. All aumentare dell altitudine si modificano le proprieta dell atmosfera in termini di composizione, capacita dielettrica, potere refrigerante, pressione. Pertanto le prestazioni degli interruttori subiscono un declassamento, che può essere misurato essenzialmente attraverso la variazione di parametri significativi come la tensione e la corrente nominale. S00 L, S00, S00 M, S00 P Altitudine [m] Tensione nominale di esercizio Ue [V] Corrente nominale massima In In 0,96xIn 0,93xIn Attitudine al sezionamento assicurata solo per altitudini fino a 3000 m. S800 Altitudine [m] Tensione nominale di tenuta a impulso Uimp [V] Tensione nominale di esercizio Ue [V] Corrente nominale massima In In 0,96xIn 0,93xIn 0,9xIn Variazione delle soglie di intervento in funzione della frequenza di rete Gli interruttori automatici magnetotermici sono tarati per una corrente con frequenza compresa tra 50 e 60 Hz. Per valori di frequenza diversi, la corrente di intervento elettromagnetico varia secondo il fattore di moltiplicazione riportato in tabella. c.a. c.c. 100 Hz 00 Hz 400 Hz Fattore di moltiplicazione 1,1 1, 1,5 1,5 L intervento termico non subisce variazioni in quanto è indipendente dalla frequenza di rete. Esempio Con S 0 C10 alimentato a Hz la corrente di intervento elettromagnetico e 50 A Im 100 A. Con S 0 C10 alimentato a 400 Hz la corrente d intervento elettromagnetico e 75 A Im 150 A. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /95

102 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Impiego in corrente continua Considerazioni sull interruzione della corrente continua La corrente continua presenta maggiori problemi rispetto alla corrente alternata per quanto riguarda i fenomeni legati all interruzione di correnti elevate. In corrente alternata esiste un naturale passaggio per lo zero della corrente ad ogni semiperiodo, al quale corrisponde uno spontaneo spegnimento dell arco che si forma durante l apertura del circuito. In corrente continua viene a mancare questo fenomeno e affinché si giunga all estinzione dell arco occorre che la corrente diminuisca fino ad annullarsi. Il tempo di estinzione della corrente continua, a parità di altre condizioni, è proporzionale alla costante di tempo del circuito T = L/R. È necessario che l interruzione avvenga con gradualità senza bruschi annullamenti di corrente che darebbero luogo ad elevate sovratensioni. Ciò può essere realizzato allungando e raffreddando l arco in modo da inserire nel circuito una resistenza via via più elevata. I fenomeni di natura energetica che si sviluppano nel circuito dipendono dal livello della tensione di esercizio dell impianto e portano ad installare gli interruttori secondo schemi di connessione in cui i poli dell interruttore sono posti in serie a tutto vantaggio della prestazione sotto corto circuito. Infatti, il potere di interruzione dell apparecchio risulta maggiore quanto maggiore è il numero di contatti che aprono il circuito e quindi quanto maggiore é la tensione d arco applicata. Questo significa anche che all aumentare della tensione di esercizio dell impianto occorre aumentare il numero di contatti che interrompono la corrente e quindi il numero di poli in serie. Criteri di scelta degli interruttori automatici magnetotermici Per una corretta scelta di un interruttore per la protezione di una rete in corrente continua occorre tenere presente i seguenti fattori: 1 la tensione di esercizio, in funzione della quale si determinano il tipo di interruttore ed il numero di poli da connettere in serie; la corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione dell interruttore dalla quale dipende la scelta del tipo di interruttore; 3 la corrente di impiego ed il tipo di carico, in funzione della quale si definiscono la corrente nominale dell interruttore e la caratteristica d intervento; 4 la tipologia della rete, in funzione della quale si definisce lo schema di collegamento da utilizzare. Scelta della corrente nominale e della caratteristica di intervento L intervento termico degli interruttori magnetotermici è indipendente dalla frequenza, mentre l intervento magnetico varia al variare della frequenza. In corrente continua, così come in corrente alternata, la corrente nominale dell interruttore deve essere superiore alla corrente d impiego dell impianto e minore o uguale alla portata Iz del cavo da proteggere. La scelta della caratteristica d intervento deve tenere conto, oltre alle correnti di spunto dai carichi alimentati, del fatto che in corrente continua la soglia di intervento magnetico è maggiore che in corrente alternata. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. /63 /96 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

103 Schemi di collegamento per utilizzo in corrente continua S 00 L, S 00, S 00 M: interruttori magnetotermici fino a 7 V c.c. per polo Gli interruttori delle serie S 00 L, S 00 e S 00 M possono essere impiegati anche per applicazioni in corrente continua per valori di tensione fino a 15 V c.c. (max 7 V c.c. sul singolo polo). Questi interruttori possono essere collegati senza vincoli di polarità. Con un punto a terra A 50 V DC B C V DC Nessun punto a terra (necessaria la protezione su entrambe le polarità) D E F 750 V DC Schema Tensione massima applicabile tra i morsetti dell interruttore [V c.c.] A 7 7 B 15 7 C D 7 7 E 15 7 (doppio guasto) F (doppio guasto) Tensione massima applicabile tra i morsetti dell interruttore e la terra [V c.c.] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /97

104 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Impiego in corrente continua S 00 M UC: interruttori magnetotermici fino a 50 V c.c. per polo La gamma S 00 M UC è stata espressamente sviluppata per la protezione dei circuiti in corrente continua. Gli interruttori S 00 M UC incorporano dei magneti permanenti che contribuiscono all estinzione dell arco elettrico in corrente continua. La presenza dei magneti permanenti rende necessario il rispetto delle polarità indicate negli schemi riportati di seguito. Tensione 0 V 440 V 440 V 440 V 440 V inversione di tensione tra i conduttori Un Tensione massima tra conduttore e terra Un 0 V 0 V 440 V 0 V 0 V Interruttore + S 01 M UC S 0 M UC S 0 M UC S 0 M UC S 04 M UC Alimentazione dal basso M M M + M + + M M M M M M ( ) + + M M + ( ( + ) (+) ( M ) ( M ( M ) ( ) + ) (+) (+) + ( ) (+) ( ) ( ) (+) (+) + ( ) (+) (+) (+) ( ) (+) (+) ) (+) ( ) (( ) ( ) (+) (+) ( )(+) ( ) (+) ) (+) (+) (+) (+) (+) ( ) ( ) Alimentazione dall alto (+) ( ) (+) (+) ( ( ) (+) ( ) ( ) (+) ( ) ( ) (+) (+) ( ) ( ) M + + M + + M + M M + M + (+) + ) M (+) M + M (+) ( ( (+) ) M ( + ) + (+) + ( ) + (+) ( ) + + ( ) M + M+ M M Tensione 440 V 440 V 440 V tra i conduttori Un Tensione 0 V 440 V 440 V tra conduttore e terra Un Interruttore S 0 M UC S 0 M UC S 04 M UC /98 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

105 S800N, S800S: interruttori magnetotermici ad alte prestazioni fino a 15 V c.c. per polo Gli interruttori ad alte prestazioni della serie S800N e S800S possono essere utilizzati anche per applicazioni in corrente continua fino a 15 V c.c. per polo. Gli S800N ed S800S possono essere collegati senza rispettare alcuna polarità. Con un punto a terra 50 AV DC B C 500 V DC D E750 V DC Nessun punto a terra (necessaria la protezione su entrambe le polarità) F G 750 V DC CCC413196Z0001 Schema Tensione massima applicabile tra i morsetti dell interruttore [V c.c] Tensione massima applicabile tra i morsetti dell interruttore e la terra [V c.c] A B C D E F (doppio guasto) G (doppio guasto) System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /99

106 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Impiego in corrente continua S800S-UC: interruttori magnetotermici ad alte prestazioni per corrente continua fino a 50 V c.c. per polo Gli S800S-UC sono interruttori magnetotermici da utilizzare per applicazioni in corrente continua. Per la serie di interruttori S800S UC le curve caratteristiche disponibili sono B e K ed entrambe le tipologie hanno correnti nominali fino a 15 A e potere d interruzione di 50 ka. Gli S800S UC possono essere collegati senza rispettare alcuna polarità. Con un punto a terra 50 AV DC B C 500 V DC D E750 V DC Nessun punto a terra (necessaria la protezione su entrambe le polarità) F 750 GV DC CCC413196Z0001 Schema Tensione massima applicabile tra i morsetti dell interruttore [V c.c] Tensione massima applicabile tra i morsetti dell interruttore e la terra [V c.c] A B C D E F (doppio guasto) G (doppio guasto) /100 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

107 Protezione e sezionamento degli impianti fotovoltaici La gamma S 800 PV comprende gli interruttori S 800 PV-S e i sezionatori S 800 PV-M utilizzabili in reti fino a 100 V c.c.(versioni 4P) e la loro vasta gamma di accessori (contatti ausiliari, bobine di sgancio) che consentono di realizzare innumerevoli configurazioni di impianto. Gli interruttori e i sezionatori della gamma S 800 PV sono dotati di morsetti intercambiabili che permettono di passare dalla configurazione standard con morsetto a gabbia a quella con morsetti per capicorda ad occhiello. I sezionatori S 800 PV-M, conformi alla norma CEI EN , garantiscono il completo sezionamento del lato corrente continua di un impianto fotovoltaico, come prescritto nell articolo della norma CEI 64-8 VI edizione. In conformità a quanto previsto dalla Direttiva Enel DK5940, negli impianti fotovoltaici di taglia superiore ai 0 kw gli inverter devono essere provvisti di un trasformatore di isolamento, mentre per potenze inferiori a 0 kw il dispositivo differenziale per la protezione contro i contatti indiretti deve essere di tipo B nel caso si utilizzi un inverter che non abbia almeno una semplice separazione tra il lato c.a. e il lato c.c. Quando però l inverter, per costruzione, non è tale da iniettare correnti continue di guasto a terra l interruttore differenziale di tipo B non è richiesto. ABB fornisce interruttori differenziali bipolari particolarmente idonei per l installazione a valle degli inverter fotovoltaici monofasi di piccola potenza. In figura è rappresentato un esempio di configurazione circuitale della sezione in c.c. per la protezione e il sezionamento di un impianto con stringhe fino a 800 V, che attualmente è tra le tipologie più diffuse. Stringa V DC/16 A S80PV-S16 Stringa 800 V DC/16 A S80PV-S16 Stringa V DC/16 A S80PV-S16 S80PV-M15 Inverter Stringa V DC/16 A Protezione contro le sovratensioni S80PV-S16 Stringa V DC/16 A S80PV-S16 Protezione da scariche atmosferiche System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 /101

108 Approfondimenti tecnici interruttori magnetotermici Impiego in corrente continua Serie S800 PV Caratteristica di intervento interruttore magnetotermico S 800 PV-S (CEI EN ) Tempo in secondi Tipo Corrente nominale Intervento termico Intervento elettromagnetico Corrente di non intervento Corrente di intervento Corrente di intervento PV-S A 1,05 x I n 1,3 x I n 6 x I n Multipli di I n Utilizzo interruttori magnetotermici S800 PV-S in corrente continua Rete pannelli fotovoltaici in sistemi isolati da terra Utilizzo sezionatori S800 PV-M in corrente continua Rete pannelli fotovoltaici in sistemi isolati da terra < 80 A 5 A A A 800 V c.c. 100 V c.c. 650 V c.c. 800 V c.c. 100 V c.c , 15 A 600 V c.c. 100 V c.c. Utilizzo S800 PV-M-H in corrente continua Massima tensione di utilizzo S800 PV-S poli [V c.c] 4 poli [V c.c] In A In 100, 15 A S800 PV-M poli [V c.c] 4 poli [V c.c] In 5 A In 3, 63, 15 A Massima tensione di utilizzo S800 PV-M-H poli [V c.c] 4 poli [V c.c] In 3, 63, 100 A Il collegamento in serie dei poli degli S804PV da 63 a 15A va effettuato utilizzando il ponticello dissipatore S80-LINK15 /10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

109 System pro M compact - Approfondimenti tecnici Dispositivi di protezione differenziale Indice Classificazione degli interruttori differenziali 3/ Tabelle di coordinamento 3/4 Coordinamento dispositivi differenziali 3/6 Potenze dissipate e influenza dell altitudine 3/8 Variazione dell intervento differenziale in funzione della frequenza 3/10 Collegamento di interruttori differenziali puri quadripolari in un circuito trifase senza neutro 3/14 Schemi e tensioni limite di funzionamento (Ut) del circuito di test 3/15 Relè differenziali: tempo di intervento, tempo cumulativo e tempo limite di non intervento 3/19 Trasformatori toroidali 3/0 3 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/1

110 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Classificazione degli interruttori differenziali 3 Classificazione degli interruttori differenziali L interruttore differenziale e un dispositivo amperometrico di protezione che interviene quando l impianto presenta una dispersione elevata di corrente verso terra. Questo dispositivo esegue in continuazione la somma vettoriale delle correnti di linea del sistema monofase o trifase e finché la somma e uguale a zero consente l alimentazione elettrica dell utenza; la interrompe invece rapidamente quando la risultante supera un valore prefissato secondo la sensibilita dell apparecchio. Gli interruttori differenziali possono essere classificati in base a quattro parametri: tipologia costruttiva forma d onda rilevabile sensibilità d intervento tempo d intervento Rispetto alle tipologia costruttiva, i differenziali si distinguono in: differenziali magnetotermici differenzilai puri (senza sganciatori magnetotermici incorporati) blocchi differenziali Nei differenziali magnetotermici sono abbinate in un unico apparecchio la funzione differenziale e la funzione magnetotermica tipica degli interruttori automatici; i differenziali magnetotermici intervengono sia per dispersione di corrente a terra che per sovraccarico e corto circuito e sono autoprotetti fino al valore massimo di corrente di corto circuito indicato in targa. I differenziali puri sono sensibili alla sola corrente di guasto a terra. Devono essere usati in serie a un interruttore automatico o a un fusibile che li protegga dalle sollecitazioni termiche e dinamiche potenzialmente dannose dell eventuale sovracorrente. Questi dispositivi trovano applicazione in impianti gia provvisti di interruttori automatici che limitino preferibilmente l energia specifica passante, svolgendo anche la funzione di sezionatori principali a monte di alcuni interruttori automatici derivati (es. centralini d appartamento). I blocchi differenziali (DDA) sono dispositivi differenziali adattabili da assiemare a un interruttore automatico standard. L interruttore differenziale così ottenuto mantiene sia le caratteristiche elettriche dell interruttore automatico sia quelle del blocco differenziale. In base alla forma d onda delle correnti di dispersione a cui sono sensibili, i differenziali si classificano in: differenziali di tipo AC differenziali di tipo A differenziali di tipo B Gli interruttori differenziali del tipo AC sono adatti per tutti gli impianti in cui si prevede l installazione di utenze con eventuale corrente di guasto verso terra di forma sinusoidale, come quelle che possono verificarsi a causa di impulsi di tensione sovrapposti alla rete (es. inserimento di lampade fluorescenti, apparecchi per raggi X, impianti di elaborazione dati e controlli a tiristori). Gli interruttori differenziali del tipo A sono particolarmente adatti per proteggere gli impianti in cui sono presenti dispositivi elettronici per il raddrizzamento della corrente o per la regolazione con taglio di fase di una grandezza fisica (temperatura, velocità, intensita luminosa, ecc.) alimentati direttamente dalla rete senza l interposizione di trasformatori e isolati in classe I (la classe II e, per definizione, esente da guasti verso terra). Questi dispositivi generano una corrente di guasto di forma pulsante con componenti continue che gli interruttori differenziali del tipo A sono in grado di riconoscere. Gli interruttori differenziali di tipo A, inoltre, sono idonei in presenza di una dispersione di corrente continua fino a 6 ma. Gli interruttori differenziali del tipo B sono consigliati per l impiego con azionamenti e inverter per l alimentazione di motori di pompe, ascensori, macchine tessili, macchine utensili, ecc., dal momento che riconoscono un eventuale corrente di guasto continua di qualunque valore. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 3/ 3/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

111 Per quanto riguarda la sensibilità di intervento (valore della IΔn), i differenziali si distinguono nelle categorie: a bassa sensibilità (IΔn > 0,03 A), non adatti alla protezione addizionale contro i contatti diretti; coordinati conl impianto di terra secondo IΔn < 50/R, realizzano la protezione contro i contatti indiretti; Sensibilità differenziale e ambiente ad alta sensibilità (IΔn: 0,01 0,03 A), o a sensibilità fisiologica per la protezione contro i contatti indiretti realizzando al contempo una protezione addizionale contro i contatti diretti. 3 Residenziale e applicazioni speciali I n 30 ma Differenziali ad alta sensibilità o a sensibilità fisiologica La Norma CEI 64-8/5 rende obbligatorio l uso di questi apparecchi in tutti i locali da bagno, docce e piscine private e pubbliche e negli ambienti in cui è possibile installare prese a spina senza trasformatori di isolamento né a bassissima tensione di sicurezza. Terziario e piccola industria Industria I n da 30 ma a 500 ma I n da 500 ma a 1000 ma Differenziali a bassa sensibilità In relazione al tempo di intervento, i differenziali si classificano in: interruttori differenziali senza ritardo intenzionale - tipo per uso generale (istantanei) interruttori con ritardo intenzionale - tipo S selettivo I differenziali selettivi (magnetotermici differenziali, puri oppure blocchi) prevedono il ritardo nell intervento e si installano a monte di altri interruttori differenziali rapidi per garantirne la selettività e circoscrivere il fuori servizio alla sola porzione di impianto colpita da un eventuale guasto. Per ulteriori approfondimenti consultare la guida "Protezione contro i guasti verso terra con gli interruttori differenziali" System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/3

112 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Tabelle di coordinamento 3 Coordinamento tra dispositivi di protezione dai corto circuiti (SCPD) e differenziali puri F00 Nel caso si utilizzi un interruttore differenziale puro occorre verificare che il dispositivo di protezione dai corto circuiti (SCPD) lo protegga dagli effetti delle elevate correnti che si manifestano in caso di corto circuito. La Norma CEI EN prevede test specifici per verificare il comportamento degli interruttori differenziali in condizioni di corto circuito. Di seguito sono riportate le tabelle che illustrano i massimi valori di corrente di corto circuito (ka eff.) per cui i differenziali risultano protetti grazie al coordinamento con l SCPD installato a monte o a valle del differenziale. Le prove sono effettuate con SCPD con corrente nominale (protezione termica) minore o uguale alla corrente nominale del differenziale associato. F 0 Circuiti monofase V 5 A 40 A 63 A 80 A 100 A 15 A SN01L/S01L Na 4,5 4,5 SN01/S01 Na 6 6 SN01M/S01M Na S0L S S0M S0P S S80N S80S Fusibile 5 gg 100 Fusibile 40 gg Fusibile 63 gg Fusibile 100 gg Fusibile 15 gg 10 F 04 Circuiti trifase con neutro V FF 30-40V FN* 5 A 40 A 63 A 80 A 100 A 15 A SN01L/S01L/S01LNa* 4,5 4,5 SN01/S01/S01Na* 6 6 SN01M/S01M/S01MNa* S0L* S0* S0M* S0P* S9* S80N* S80S* Fusibile 5 gg 100 Fusibile 40 gg Fusibile 63 gg Fusibile 100 gg Fusibile 15 gg 10 * Gli interruttori e i fusibili sono considerati installati tra fase e neutro (30/40 V) 3/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

113 F 04 Circuiti trifase con neutro V FF 30-40V FN 5 A 40 A 63 A 80 A 100 A 15 A S03L/S04L 4,5 4,5 S03/S S03M/S04M S03P/S04P S S803N/S804N S803S/S804S Fusibile 5 gg 50 Fusibile 40 gg Fusibile 63 gg Fusibile 100 gg Fusibile 15 gg 10 3 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/5

114 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Coordinamento dispositivi differenziali 3 Con gli interruttori differenziali si presenta l esigenza di ridurre al minimo le parti di impianto in fuori servizio nell eventualità di un guasto. Per i differenziali magnetotermici, è possibile affrontare il problema della selettività in caso di correnti di corto circuito con gli stessi criteri specifici degli interruttori automatici. Per una corretta protezione differenziale, sono tuttavia di maggiore rilievo gli aspetti correlati ai tempi di intervento: la protezione contro le tensioni di contatto è infatti efficace solo se non vengono superati i tempi massimi previsti dalla curva di sicurezza. Se in un impianto elettrico ci sono apparecchi utilizzatori con correnti di dispersione verso terra eccedenti i valori normali (es. presenza di filtri d ingresso in condensatori inseriti fra le fasi e la massa dell apparecchio) o se l impianto è composto da numerose utenze, conviene installare diversi interruttori differenziali sulle derivazioni principali invece di un solo interruttore generale differenziale prevedendo a monte un interruttore generale differenziale o non differenziale. Selettività orizzontale Con l interruttore generale non differenziale si realizza la selettività orizzontale, evitando che con un guasto a terra in un punto qualunque del circuito o per l effetto di piccole dispersioni, si verifichi un intervento intempestivo dell interruttore generale con la conseguente messa fuori servizio di tutto l impianto. In questo modo però rimane senza protezione attiva il tratto di circuito tra l interruttore gene- rale e gli interruttori differenziali: se per proteggerlo si utilizza un interruttore generale differenziale, si verificano problemi di selettività verticale, che richiedono di coordinare l intervento dei vari dispositivi in modo che non vengano compromesse la continuità del servizio e la sicurezza dell impianto. La selettività in questo caso può essere amperometrica (parziale) o cronometrica (totale). A k B CSC40045F00 Selettività verticale Si può stabilire una selettività verticale anche per gli interventi di tipo differenziale tenendo conto che nel risalire dalle derivazioni periferiche dell impianto ai quadri elettrici principali la possibilità che persone non competenti vengano in contatto con parti pericolose diminuisce notevolmente. 3/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

115 Selettività amperometrica (parziale) La selettività si può realizzare disponendo a monte interruttori differenziali a bassa sensibilità e a valle interruttori a sensibilità più elevata. È condizione necessaria per avere un coordinamento selettivo che IΔ1 dell interruttore posto a monte (interruttore generale) sia maggiore al doppio di IΔ dell interruttore posto a valle. In questo caso la selettività è parziale e si ha l intervento del solo interruttore a valle per correnti di guasto verso terra IΔ < IΔm < 0,5*IΔ1. A B I 1 I 0.5 I I 0.5 I 1 I 1 3 Selettività "dubbia" Selettività certa Selettività certa Selettività cronometrica (totale) Per ottenere una selettività totale è necessario installare interruttori differenziali ritardati intenzionalmente o selettivi. I tempi di intervento dei due dispositivi posti in serie devono essere coordinati in modo che il tempo totale di interruzione t dell interruttore a valle sia inferiore al tempo limite di assenza di risposta t1 dell interruttore a monte, per qualsiasi valore di corrente. In questo modo l interruttore a valle completa l apertura prima di quello a monte. Affinché la selettività totale sia completamente garantita, la IΔ del dispositivo a monte deve inoltre essere superiore al doppio di quella del dispositivo a valle secondo la Norma CEI Ai fini della sicurezza, i tempi di intervento ritardati dell interruttore a monte devono naturalmente essere sempre al di sotto della curva di sicurezza. A I 1 t1 t [s] 1 Legenda 1 Curva teorica di sicurezza B I t 3 4 x I Caratteristica intervento interruttore A 3 Tempi limite di non risposta 4 Caratteristica intervento interruttore B Tabella di selettività differenziale A monte I n [ma] A valle I n [ma] ist ist ist ist S ist S ist S 10 ist n n n n n n n n 30 ist n n n n n n n 100 ist n n n n n n 300 ist n n 300 S n n 500 ist 500 S 1000 ist 1000 S ist = istantaneo S = selettivo n = selettività amperometrica (parziale) n = selettività cronometrica (totale) System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/7

116 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Potenze dissipate e influenza dell altitudine Potenza dissipata e resistenza interna 3 F00 Corrente nominale Potenza dissipata In [A] [W] P 4P 16 1,5-5 1,0 1,3 40,4 3, 63 3, 4,4 80 8,8 33, , 44, DDA00 Corrente nominale Potenza dissipata WIb* Ib [A] [W] P 3P,4P 5,0 3,0 40 3, 4,8 63 5,0 7,6 * La potenza dissipata WIb indicata in tabella si riferisce a Ib. Per interruttori con correnti nominali In inferiori, la potenza dissipata si calcola con la formula: W = (I / Ib) W Ib DDA800 Corrente nominale Potenza dissipata WIb* Ib [A] [W] P 4P , ,5 DS 941 Corrente nominale In [A] Potenza dissipata [W] 6, , ,7 40 5,16 DS01, DS0C DS01 DS0C Corrente nominale Potenza dissipata Resistenza interna Potenza dissipata Resistenza interna In [A] [W] [mw] [W] [mw] 1 1, , , ,4 13,4 8,1 4,8 8 1,5 3,1 10,3 3,1 4,1 40,6 13, 13,3 3, ,4 13,3 5, ,4 11,1 6,6 16,6 5 3,9 6, 5,5 8,8 3 5,9 5,8 8, ,6 5,4 * La potenza dissipata WIb indicata in tabella si riferisce a Ib. Per interruttori con correnti nominali In inferiori, la potenza dissipata si calcola con la formula: W = (I / Ib) W Ib 3/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

117 Influenza dell altitudine Fino a 000 m di altitudine i dispositivi differenziali di ABB non subiscono alterazioni nelle prestazioni nominali. All aumentare dell altitudine si modificano le proprieta dell atmosfera in termini di composizione, capacità dielettrica, potere refrigerante, pressione. Pertanto le prestazioni degli interruttori subiscono un declassamento, che può essere misurato essenzialmente attraverso la variazione di parametri significativi come la tensione e la corrente nominale. F00, DDA00, DS941, DS01, DS0 C Altitudine [m] Corrente nominale [A] 0,96 x In 0,94 x In 0,9 x In 0,90 x In Tensione nominale [V] 0,877 x Un 0,775 x Un 0,676 x Un 0,588 x Un 3 Attitudine al sezionamento assicurata solo per altitudini fino a 3000 m. DDA800 Altitudine [m] Tesione nominale [V] Corrente nominale [A] 1x In 0,96 x In 0,93 x In 0,9 x In System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/9

118 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Variazione dell intervento differenziale in funzione della frequenza F 00 tipo B, 30 ma 3 Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] CSC40049F00 F 00 tipo B, 300 ma Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] CSC400430F00 3/10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

119 F 00 tipo B, 500 ma 3 Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] CSC400431F00 DDA 00 tipo B, 30 ma Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] = Limiti Min./Max. secondo IEC 643 ed. CSC40043F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/11

120 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Variazione dell intervento differenziale in funzione della frequenza DDA 00 tipo B, 300 ma 3 Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] = Limiti Min./Max. secondo IEC 643 ed. CSC400433F00 DDA 00 tipo B, 500 ma Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] = Limiti Min./Max. secondo IEC 643 ed. CSC400434F003 3/1 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

121 DDA 00 tipo B selettivo, 300 ma 3 Sensibilità [ma] Frequenza [Hz] = Limiti Min./Max. secondo IEC 643 ed. CSC400434F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/13

122 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Collegamento di interruttori differenziali puri quadripolari in un circuito trifase senza neutro 3 Il circuito del tasto di prova degli interruttori differenziali F 00 è collegato internamente all apparecchio tra i morsetti 5/6 e 7/8/N come illustrato qui di seguito, ed è dimensionato per una tensione di funzionamento compresa tra 110 e 54 V. 1/ 3/4 /1 4/3 5/6 7/8/N 6/5 8/7/N CSC400400F00 Installando questi interruttori in reti trifasi senza neutro, se la tensione concatenata tra le fasi è compresa fra 110 e 54 V per il corretto funzionamento del tasto di prova sono possibili due soluzioni: 1) collegare le tre fasi in ingresso ai morsetti 3/4, 5/6, 7/8/N e in uscita ai morsetti 4/3, 6/5, 8/7/N; ) collegare normalmente le fasi (in ingresso ai morsetti 1/, 3/4, 5/6 e in uscita ai morsetti /1, 4/3, 6/5) e realizzare un cavallotto tra i morsetti 1/ e 7/8/N in maniera da portare sul morsetto 7/8/N il potenziale della prima fase. In questo modo sul circuito del tasto di prova viene a trovarsi la tensione concatenata tra le fasi. In questo modo quando viene premuto il tasto di prova, il circuito è sottoposto a una tensione di 400 V ma, ad esempio nel caso di un differenziale puro IΔn = 0,03 A in serie alla resistenza del circuito di prova, viene a trovarsi la resistenza Rest da 3,3 kohm. Questa provoca una caduta di tensione lasciando sulla resistenza del circuito di prova una tensione non superiore a 54 V. La resistenza Rest deve avere potenza dissipabile maggiore di 4 W. In situazione di funzionamento normale (senza cioè aver premuto il tasto di prova) la resistenza Rest non è alimentata e quindi non provoca dissipazione. Interruttori differenziali puri con neutro a sinistra Il tasto di prova di questi interruttori, cablato all interno dei dispositivi tra i morsetti 3/4 e 5/6 come indicato nello schema, è calibrato per tensioni di servizio da 195 V a 440 V. Nel caso di sistemi trifase senza neutro con tensione concatenata tra le fasi di 30 V o 400 V, è sufficiente connettere le tre fasi normalmente (in ingresso ai morsetti 1/, 3/4, 5/6 e in uscita ai morsetti /1, 4/3, 6/5) senza nessun cavallotto. N 1/ 3/4 5/6 Nel caso il circuito abbia tensione concatenata tra le fasi maggiore di 54 V, come accade normalmente nelle rete tripolari in bassa tensione in cui la tensione concatenata tra le fasi è pari a 400 V (e la tensione stellata tra fase e neutro è pari a 30 V), questi tipi di collegamenti non sono realizzati in quanto sul tasto di prova si verrebbero a trovare 400 V e il circuito del tasto di prova risulterebbe danneggiato. N /1 4/3 6/5 CSC40035F00 Per consentire il funzionamento del tasto di prova anche in caso di reti trifasi senza neutro con tensione concatenata tra le fasi pari a 400 V occorre collegare normalmente le fasi (in ingresso ai morsetti 1/, 3/4, 5/6 e in uscita ai morsetti /1, 4/3, 6/5) e collegare una resistenza tra i morsetti 4/3 e 8/7/N dell interruttore come indicato. 1/ 3/4 5/6 7/8/N /1 4/3 6/5 8/7/N Rest CSC400435F00 IDn Rest [W] 0, , , ,5 00 3/14 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

123 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Schemi e tensioni limite di funzionamento (Ut) del circuito di test Interruttori differenziali puri F 00 F 0 In = 100 A Ut = V F 04 In = 100 A Ut = V F 04 In = 15 A Ut = V 3 Interruttori differenziali puri di F 00 tipo B F 04 B In = 63 A Ut = V F 04 B In = 15 A Ut = V F 0 PV B In = 63 A Ut = 30 V 1/ 3/4 5/6 7/8/N Input N Input 5 7 T T T /1 4/3 6/5 8/7/N Output N Output 6 8 Interruttori differenziali puri F 00 con neutro a sinistra F 04 neutro a sinistra In = 100 A Ut = V Interruttori magnetotermici differenziali DS00 compatti DS01 Ut = V DS0C Ut = V 1/ X N X T 1/ 3/4 T X X 1/ X N X T 1/ 3/4 T X X /1 N /1 4/3 /1 N /1 4/3 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/15

124 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Schemi e tensioni limite di funzionamento (Ut) del circuito di test Interruttori magnetotermici differenziali DS 941 DS 941 Ut = V 3 Blocchi differenziali DDA 00 DDA 0 In 40 A Ut = V DDA 03 In 40 A Ut = V DDA 04 In 40 A Ut = V Y1 Y In=63 A Y1 Y In=63 A /1 4/3 6/5 4 6 DDA 0 In = 63 A Ut = V DDA 03 In = 63 A Ut = V /1 4/3 6/5 DDA 04 In = 63 A Ut = V In=63 A Y1 Y /1 4/3 6/5 Y1 Y In=63 A Blocchi differenziali DDA 00 esecuzioni speciali 110 V 4 6 DDA V In = 40 A Ut = V DDA V In = 63 A Ut = V DDA V In = 63 A Ut = V /1 4/3 6/5 Y1 Y In=63 A In=63 A Y1 Y /1 4/3 6/5 /1 4/3 6/5 3/16 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

125 4 6 Blocchi differenziali DDA 00 esecuzione speciale 400 V DDA 0 In = 63 A Ut = 400 V 3 Blocchi differenziali DDA 00 tipo B DDA 0 B In = A Ut = V DDA 03 B In = A Ut = V DDA 04 B In = A Ut = V INPUT 1 3 DDA 0 B In = A Ut = V DDA 03 B In = A Ut = V DDA 04 B In = A Ut = Y1 YV 4 Y1 Y 1 3 Y1 Y INPUT Y1 Y N OUTPUT 4 6 N /1 4/3 Y1 Y /1 4/3 6/54 /1 4/3 6/5 N Y1 Y INPUT Blocchi differenziali DDA 00 tipo AE DDA 0 AE In = 63 A Ut = V DDA 03 AE In = 63 A 4 Ut = V OUTPUT DDA 04 AE In = 63 A Ut = V 4 6 OUTPUT 4 6 INPUT 1 3 Y1 Y 4 Y1 Y INPUT Y1 Y INPUT N N 4 OUTPUT 4 6 OUTPUT 4 6 N OUTPUT Y1 Y INPUT Y1 Y System pro INPUT M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/ N

126 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Schemi e tensioni limite di funzionamento (Ut) del circuito di test Blocchi differenziali DDA 60-DDA 70-DDA 90 DDA 6, DDA 7, DDA 9 In = 100 A Ut = V Y1 Y 4/N DDA 64, DDA 74, DDA 94 In = 100 A Ut = V Y1 Y 4 6 8/N 3 /1 4/3(N) /1 4/3 6/5 8/7(N) Blocchi differenziali DDA 800 DDA 80 In = 100 A Ut = V DDA 803 In = 100 A Ut = V DDA 804 In = 100 A Ut = V /1 4/3 /1 4/3 6/5 /1 4/3 6/5 8/7 3/18 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

127 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Relè differenziali: tempo di intervento, tempo cumulativo e tempo limite di non intervento Interruttore abbinato (e relativi sganciatori) gamma Tmax da T1 a T5, In fino a 630 A, Ue fino a 690 V, con bobina a lancio di corrente UVR o bobina di minima tensione SOR gamma pro M Compact S00 con In fino a 63 A, Ue fino a 440 V, con bobina di minima tensione S C-A o bobina a lancio di corrente S C-UA RD3: tempo di intervento, tempo cumulativo e tempo limite di non intervento Tempo selezionato Dt [s] IDn IDn 5 IDn 10 IDn tempo di intervento tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] tempo limite di non intervento tempo di intervento tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] tempo di intervento tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] tempo di intervento [s] [s] [s] [s] [s] 0 0, 0,3 0,1 0,1 0,15 0,0 0,04 0,0 0,04 0,06 0,3 0,5 0,1 0,17 0, 0,09 0,15 0,09 0,15 0, 0,45 0,5 0,3 0,45 0,5 0,45 0,5 0,45 0,5 0,3 0,55 0,6 0,4 0,55 0,6 0,55 0,6 0,55 0,6 0,5 0,6 0,6 0,5 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 1 1, - 1 1, - 1, - 1, -, -, -, -, - 3 3, - 3 3, - 3, - 3, - 5 5, - 5 5, - 5, - 5, , , - 10, - 10, - tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] 3 ELR: Tempo di intervento, tempo cumulativo e tempo limite di non intervento Tempo selezionato Dt [s] IDn IDn 5 IDn 10 IDn tempo di intervento tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] tempo limite di non intervento tempo di intervento tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] tempo di intervento tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] tempo di intervento [s] [s] [s] [s] [s] 0 0,04 0,3-0,05 0,15 0,0 0,04 0,0 0,04 0,06 0,1 0,5 0,06 0,08 0, 0,08 0,15 0,08 0,15 0, 0,16 +15% - 0, 0,15 +15% - 0,15 +15% - 0,15 +15% - 0,3 0,3 +15% - 0,3 0,3 +15% - 0,3 +15% - 0,3 +15% - 0,5 0,5 +15% - 0,5 0,5 +15% - 0,5 +15% - 0,5 +15% % % % % - +15% - +15% - +15% - +15% % % % % % % % % - tempo cumulativo con interruttore abbinato [s] Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 3/104 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/19

128 Approfondimenti tecnici dispositivi di protezione differenziale Trasformatori toroidali Trasformatori toroidali La scelta del trasformatore avviene in funzione del diametro del foro entro cui devono passare tutti i conduttori attivi della linea da proteggere e del valore minimo della corrente di dispersione da rilevare. 3 Tabella per la scelta dei toroidi per l utilizzo dei relé differenziali ELR con interruttori scatolati Tmax fino a T5 (630 A) in conformità alla Norma CEI EN Annex M. Tabella per la scelta dei toroidi per l utilizzo dei relé differenziali ELR con interruttori scatolati Tmax fino a T5 (630 A) in conformità alla Norma CEI EN Annex M. Tipo Diametro utile toroide [mm] Corrente nominale max [A] TRM TR TR TR TR TR4/A TR TR160/A TR TR5/A Corrente min misurabile [ma] Tipo Diametro utile toroide [mm] Corrente nominale max [A] TRM TR TR TR TR TR4/A TR TR160/A TR TR5/A Corrente min misurabile [ma] Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 3/108 3/0 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

129 Ulteriori caratteristiche tecniche TRM TR1 TR TR3 TR4 TR4A TR160 TR160A TR5 TR5A Tipo di nucleo chiuso chiuso chiuso chiuso chiuso apribile chiuso apribile chiuso apribile Diametro interno utile [mm] Peso [kg] 0,17 0, 0,8 0,45 0,5 0,6 1,35 1,6 1,45 1,85 I n minima [ma] Posizione di montaggio qualsiasi Temperatura di funzionamento [ C] Temperatura di stoccaggio [ C] Rapporto di trasformazione 500/1 Tensione di prova dielettrica [kv],5/60 s a freq. industriale per 1 min. Max. sovraccarico termico [ka] 40/1 s Connessioni morsettiere a vite, sezione max.,5 mm Grado di protezione IP0 3 Applicazioni Devono essere installati a monte delle linee o dei carichi da proteggere facendo passare al loro interno tutti i conduttori attivi (fasi e neutro) sia delle linee monofase che trifase. In questo modo i trasformatori rilevano la somma vettoriale delle correnti e trasmettono al secondario le eventuali correnti differenziali omopolari disperse verso terra. La scelta del tipo di trasformatore toroidale dipende dal conduttore o dalla barra che devono passare all interno. Si consiglia l impiego delle versioni apribili in caso di sostituzioni o estensioni in impianti esistenti. Installazione La direzione del passaggio (P1-P o P-P1 indifferentemente) all interno dei trasformatori toroidali deve essere la stessa per tutti i cavi avendo cura di non fare transitare i conduttori di terra. Dai morsetti 1 (S1) e (S) deve essere prelevato il segnale di uscita da collegare al relè differenziale mentre i morsetti 3 e 4 devono essere lasciati scollegati. Il collegamento deve essere realizzato preferibilmente con cavi intrecciati o schermati, la sezione minima consigliabile del cavo di collegamento è di 0,5 mm (max. 0 m)/,5 mm (max. 100 m) in modo da ottenere la resistenza massima di 3W. Per cablare le versioni con nucleo apribile occorre verificare prima che la superficie di contatto dei due seminuclei sia pulita, che i bulloni siano serrati con forza e che le connessioni dei cavi di collegamento delle due parti siano integre. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 3/1

130 3 3/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

131 System pro M compact - Approfondimenti tecnici Protezione e sicurezza Indice Scaricatori di sovratensioni OVR 4/ Salvamotore MS 5 4/10 Portafusibili E 90 4/16 Sezionatori fusibili E 90 PV 4/18 Portafusibili E 930 4/19 Fusibili E 9F 4/1 EPD 4-TB-101 4/30 Relè di controllo fasi e sequenza SQZ3 4/34 Relè di massima e minima corrente/tensione RH/RL 4/35 Apparecchi per il controllo dell isolamento 4/36 Dispositivi di monitoraggio dell isolamento 4/37 Monitoraggio per le applicazioni medicali 4/39 Trasformatori di isolamento TI per le applicazioni medicali 4/40 Quadri per sala operatoria QSO 4/41 Dispositivi di monitoraggio dell isolamento 4/45 Quadri QIT per la protezione e l alimentazione dei data center 4/5 4 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/1

132 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Scaricatori di sovratensioni OVR 4 Scelta degli scaricatori di sovratensioni La norma CEI ha introdotto il concetto di zone di protezione LPZ (Lightning Protection Zone) per aiutare nella selezione dei dispositivi di protezione dalle sovratensioni, dividendo l ambiente in funzione dell effetto della fulminazione. Questo concetto garantisce la riduzione dell energia delle scariche in diverse tappe, prima con gli scaricatori più robusti (Tipo 1), poi con le protezioni più fini (Tipo ). Zone esterne: LPZ 0 A : zona all aperto, non protetta dall LPS esterno, in cui gli elementi presenti, essendo esposti alle alle scariche atmosferiche dirette devono sopportare la corrente complessiva generata da esse e sono sottoposti al totale campo elettromagnetico; LPZ 0 B : zona contenuta nel volume protetto dall LPS esterno, per cui è assicurata la protezione dalla fulminazione diretta, ma il pericolo deriva dall esposizione totale al campo magnetico. Zone interne: Zone interne all edificio protette contro la fulminazione diretta. LPZ 1: zona interna alla struttura, in cui gli oggetti non sono esposti alle scariche atmosferiche dirette e nella quale le correnti indotte sono minori in confronto alla zona 0 A. E caratterizzata dalla presenza delle schermature e dall installazione di idonei SPD sulle linee entranti; Per ridurre l ingresso delle correnti di fulminazione attraverso le linee elettriche, gli OVR di tipo 1 dovranno essere installati sul confine tra le zone LPZ0 A e LPZ 1. LPZ, LPZ n: zone in cui si ha un ulteriore schermatura e presenza di ulteriori SPD, sia ai confini delle diverse zone, sia a protezione delle utenze terminali, che consentono una riduzione delle correnti indotte, in relazione alle esigenze delle apparecchiature da proteggere. Gli OVR di tipo vengono installati sui confini delle zone, ad esempio LPZ 1 e LPZ, LPZ e LPZ3. Descrizione delle zone protette dalla fulminazione diretta (IEC ): Una struttura, ai fini della protezione di apparecchi ed impianti contro gli effetti elettromagnetici della corrente di fulmine LEMP (Lightning electromagnetic impulse), può essere divisa in zone di protezione (Lightning Protection Zones). L obiettivo è garantire che le zone LPZ offrano protezione sufficiente alle apparecchiature presenti al loro interno. A tale scopo, gli SPD vengono installati al confine delle zone di protezione. Ogni volta che si installa un SPD, viene creata una nuova zona di protezione. Impulso di corrente: Le onde di impulsi 10/350 µs e 8/0 µs vengono utilizzate nei test degli SPD di Classe I e Classe II. Il primo numero indica il tempo di salita dell impulso di corrente fino a raggiungere il 90% del valore di picco, mentre il secondo numero indica il tempo all emivalore in microsecondi (μs). Sistema di protezione dalla fulminazione esterna LPZ 0A r 90 % 50 % 10/350 Antenna LPZ 0B r: raggio sfera rotolante 10 % μs LPZ 1 LPZ Linee elettriche Linee di comunicazione LPZ 3 90 % 50 % 8/0 10 % 8 0 μs Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/ 4/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

133 OVR T1 5N OVR T1 5N OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T Modi di protezione Protezione di modo comune e/o differenziale Modo comune Le sovratensioni di modo comune si manifestano tra i conduttori attivi e terra, ad esempio fase/terra o neutro/terra. Per conduttori attivi si intendono sia i conduttori di fase sia il conduttore di neutro. Questo modo di sovratensione distrugge non solo le apparecchiature collegate a terra (apparecchiature di classe I), ma anche quelle prive di collegamento a terra (Classe II) situate vicino ad una massa e con un isolamento elettrico insufficiente (pochi kv). Le apparecchiature di Classe II non posizionate vicino a una massa collegata a terra sono, teoricamente, protette da ques- to tipo di attacco. Modo differenziale Le sovratensioni di modo differenziale si manifestano tra i conduttori attivi: fase/fase o fase/neutro. Queste sovratensioni possono causare gravi danni alle apparecchiature collegate alla rete elettrica, soprattutto a quelle particolarmente sensibili. Le sovratensioni di modo differenziale si manifestano sul sistema di messa a terra TT perchè i cavi seguono dei percorsi diversi. Possono presentarsi anche sul sistema TN-S qualora vi sia una differenza notevole tra le lunghezze del cavo di neutro e il cavo di protezione (PE). 4 Sovratensioni di modo comune Sovratensioni di modo differenziale Configurazioni In base al sistema di messa a terra (TT, TN-S,TN-C, IT) è richiesta la protezione di modo comune o combinata di modo comune e differenziale. A tale scopo, è possibile scegliere tra diverse configurazioni di OVR (polo singolo, 3L, 4L, 1N, 3N). Configurazioni in modo comune (reti TN-C) L1 L L3 L1 L L3 OVR T TS x 3 Ref.: CTB815101R0300 OVR T 3L s P Ref.: CTB803853R00 Configurazioni in modo comune e differenziale (reti TN-S, TT) L1 L L3 N L1 L L3 N OVR T TS x 3 + OVR T1 100 N Ref.: CTB815101R CTB815101R0500 OVR T 3N s P Ref.: CTB803953R0800 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/3

134 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Scaricatori di sovratensioni OVR Principi di coordinamento e cablaggio L SPD installato all ingresso della linea di un installazione può non garantire una protezione efficace dell intero impianto. Di fatto la scelta del livello di protezione (U p ) degli SPD dipende da molti parametri: tipo di apparecchiatura da proteggere, lunghezza dei collegamenti tra gli SPD, distanza tra gli SPD e l apparecchiatura da proteggere. NOTA: Il primo SPD devia gran parte della corrente di picco verso terra e il secondo SPD garantirà un buon livello di protezione dell apparecchiatura. Questo è ciò che ABB definisce protezione a tappe. 4 A valle dell SPD presente nel quadro generale, una protezione aggiuntiva deve essere installata se: Lo scaricatore di sovratensioni all ingresso non raggiunge autonomamente il livello di protezione (Up) richiesto; ad esempio se delle apparecchiature sensibili sono collegate in un quadro protetto da uno scaricatore di Classe 1 Lo scaricatore di sovratensioni all ingresso è a più di 10 m di distanza dall apparecchiatura da proteggere Coordinamento tra scaricatori di sovratensione Tipo 1 e Tipo Tipo 1 5 ka (10/350) I fi = 50 ka Tipo 40 ka (8/0) L > 0 m (0 m minimo tra i due dispositivi) Coordinamento tra scaricatori di sovratensione Tipo Tipo 70 ka (8/0) Tipo 40 ka (8/0) L > 1 m (1 m minimo tra i due dispositivi) 4/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

135 Scaricatori di sovratensioni Scelta della protezione di back-up Per prevenire il surriscaldamento a fine vita lo scaricatore deve essere adeguatamente protetto da un disconnettore termico (integrato) sia da una protezione di backup (MCB o fusibile). La protezione di backup garantisce la protezione, ad esempio, anche in caso di corto circuito dovuto a correnti di scarica molto alte. Designazione Funzione Protezione contro i contatti indiretti I differenziali (RCD) assicurano la protezione di persone e apparecchiature. Se installati con gli SPD, devono essere del tipo selettivo S per evitare l intervento intempestivo. La gamma ABB offre il tipo F 00 S per un installazione più sicura. or Protezione contro la corrente di guasto Gli interruttori magnetotermici (MCB) o i fusibili proteggono le apparecchiature contro sovraccarico e cortocircuito. Possono essere associati con gli SPD per la protezione di back-up in conformità con le regole di installazione. Sono disponibili magnetotermici serie S00 o S800 oppure fusibili della gamma E90. 4 Protezione termica Tutti gli scaricatori di sovratensioni OVR di ABB sono dotati di protezione termica integrata. ABB ha brevettato un meccanismo di sezionamento termico specificamente destinato alle installazioni PV con la gamma di scaricatori OVR PV per una protezione ancora maggiore. Tipo di scaricatore Messa a terra del sistema Valori nominali max. dell interruttore* curva B o C Possibile corrente di corto circuito nella posizione dell SPD (Ip) Valori nominali max. fusibile* (gl - gg) Ip 6 ka Ip 10 ka Ip 5 ka Ip 50 ka Tipo 1 OVR T1 TNC S803S - 15 E 933/15-15 A Iimp 5 ka / Ifi 50 ka TNS/TT 1P+N S80S - 15 E 931N/15-15 A Uc 55 e 440 V TNS/TT 3P+N S804S - 15 E 933N/15-15 A Tipo 1+ OVR T1+ TNC S803S - 15 E 933/15-15 A Iimp 5 ka / Ifi 15 ka TNS/TT 1P+N S80S - 15 E 931N/15-15 A Uc 55 V TNS/TT 3P+N S804S - 15 E 933N/15-15 A OVR T1+ TNC S803S - 15 E 933/15-15 A Iimp 15 ka / Ifi 7 ka TNS/TT 1P+N S80S - 15 E 931N/15-15 A Uc 55 V TNS/TT 3P+N S804S - 15 E 933N/15-15 A OVR T1+ TNC S03-50 S03 M - 50 S03 P - 50 S803S - 50 E 933/50-50 A Iimp 7 ka TNS/TT 1P+N S01-50 NA S01 M - 50 NA S01 P - 50 NA S80S - 50 E 931N/50-50 A Uc 75 V TNS/TT 3P+N S04-50 S04 M - 50 S04 P - 50 S804S - 50 E 933N/50-50 A Tipo OVR T estraibile TNC S03-16 S03 M - 16 E 93/3-16 A Imax 15 ka TNS/TT 1P+N S01-16 NA S01 M - 16 NA E 91N/3-16 A Uc 75 V TNS/TT 3P+N S04-16 S04 M - 16 E 93N/3-16 A OVR T estraibile TNC S03-50 S03 M - 50 S03 P - 50 S803S - 50 E 933/50-50 A Imax 15, 40 e 70 ka TNS/TT 1P+N S01-50 NA S01 M - 50 NA S01 P - 50 NA S80S - 50 E 931N/50-50 A Uc 75 e 440 V TNS/TT 3P+N S04-50 S04 M - 50 S04 P - 50 S804S - 50 E 933N/50-50 A * Deve essere conforme alle regole di coordinamento con protezione da corto circuito principale o a monte. Dim. cavo collegamento PE Tipo 1 Tipo SPD ingresso servizio 16 mm² 4 mm² System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/5

136 OVR OVR T1 T1 OVR T1 OVR OVR T T OVR OVR T T OVR OVR T T OVR OVR T T T OVR T OVR T OVR T OVR OVR T T OVR OVR T T OVR OVR T T OVR OVR T T OVR OVR T T OVR OVR T T OVR T OVR T OVR OVR OVR Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Scaricatori di sovratensioni OVR Selezione della protezione in funzione del quadro e del sistema di messa terra Rete TN-C e TN-S 30/400 V Applicazioni industriali e commerciali Configurazione 1 15 ka I p 50 ka Configurazione 7 ka I p 15 ka Configurazione 3 I p 7 ka 4 L1 L L3 N PEN L1 L L3 N PEN L1 L L3 N PEN E933/15* E933/15* E933/15* Quadro generale OVR T1 3L 5-55 TS Ref.: CTB815101R x OVR T TS Ref.: CTB815101R x OVR T Ref.: CTB815101R0300 cavo > 10 metri cavo > 10 metri cavo > 10 metri Quadro di sottodistribuzione S04 M-B 50* S04 M-C 50* OVR T 3N s P TS Ref.: CTB803953R000 S04 M-B 50* S04 M-C 50* OVR T 3N s P TS Ref.: CTB803953R000 cavo > 10 metri cavo > 10 metri Protezione delle apparecchiature terminali S01-B 3 NA* S01-C 3 NA* OVR T 1N s P TS Ref.: CTB80395R000 Ip: corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione * Deve essere conforme alle regole di coordinamento con protezione da corto circuito principale o a monte. 4/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

137 OVR T1 OVR T1 OVR T OVR T OVR T OVR OVR T T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T1 100 N OVR T OVR T OVR T OVR T OVR OVR Selezione della protezione in funzione del quadro e del sistema di messa terra Rete TT 30/400 V Applicazioni industriali e commerciali Configurazione 1 15 ka I p 50 ka Configurazione 7 ka I p 15 ka Configurazione 3 I p 7 ka L1 L L3 N PEN L1 L L3 N PEN L1 L L3 N PEN 4 E933/15* E933/15* E933/15* Quadro generale OVR T1 3N 5-55 TS Ref.: CTB815101R x OVR T TS Ref.: CTB815101R x OVR T1 100N Ref.: CTB815101R0500 OVR T1 3N Ref.: CTB815101R9000 cavo > 10 metri cavo > 10 metri cavo > 10 metri Quadro di sottodistribuzione S04 M-B 50* S04 M-C 50* OVR T 3N s P TS Ref.: CTB803953R000 S04 M-B 50* S04 M-C 50* OVR T 3N s P TS Ref.: CTB803953R000 cavo > 10 metri cavo > 10 metri Protezione delle apparecchiatture terminali S01-B 3 NA* S01-C 3 NA* OVR T 1N s P TS Ref.: CTB80395R000 Ip: corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione * Deve essere conforme alle regole di coordinamento con protezione da corto circuito principale o a monte. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/7

138 OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Scaricatori di sovratensioni OVR Selezione della protezione in funzione del quadro e del sistema di messa terra Rete IT 30 V senza neutro Applicazioni residenziali e commerciali I sistemi IT hanno il neutro isolato da terra o connesso a terra mediante un impedenza elevata. 4 Configurazione 1 I p 50 ka Configurazione I p 15 ka L1 L L3 PEN L1 L L3 PEN E933/15* S03-B 3* S03-C 3* OVR T 3L s P Ref.: CTB803853R600 3 x OVR T Ref.: CTB815101R9300 cavo > 10 metri S03-B 3* S03-C 3* OVR T 3L s P Ref.: CTB803853R600 Ip: corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione * Deve essere conforme alle regole di coordinamento con protezione da corto circuito principale o a monte. 4/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

139 Selezione della protezione Reti TN-C, TN-S/TT 30/400 V Applicazioni residenziali Presenza di parti esterne conduttive (terminale aereo esterno per protezione contro la fulminazione diretta, antenna..) o di linee aeree adiacenti all abitazione SI NO Vicino con sistema di protezione esterno contro i fulmini (o in genere con parti conduttive estranee collegate a terra) o vicinanza ad alberi di altezza considerevole 4 SI NO L < 50 m L < 50 m H < 0 m H < 0 m L < 50 m L < 50 m Configurazione 1 Con il rischio di corrente di fulminazione diretta (protezione esterna, linee aeree...) Configurazione Con il rischio di corrente di fulminazione indiretta, presenza di sovratensioni temporanee L1 L L3 PEN L1 L L3 PEN Quadro di distribuzione TN-C E933/15* 3 x OVR T Ref.: CTB815101R8900 Quadro di distribuzione TN-C S03 M-B 40* S03 M-C 40* OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T OVR T 3L s P Ref.: CTB803853R00 L1 N PEN L1 N PEN Quadro di distribuzione TN-S/TT S01 M-B 40 NA* S01 M-C 40 NA* OVR T Ref.: CTB815101R8900 OVR T1 5 N Ref.: CTB815101R9700 *Deve essere conforme alle regole di coordinamento con gli interruttori installati System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/9

140 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Salvamotore MS 5 Coordinamento per protezione da corto circuito Potere di interruzione e calibro max. dei fusibili di back up nel caso in cui Icc > Ics. 30 V c.a. 400 V c.a. 440 V c.a. 500 V c.a. 690 V c.a. Ics=Icu gg, am Ics=Icu gg, am Ics=Icu gg, am Ics=Icu gg, am Ics=Icu gg, am 4 Campo di regolazione sgancio termico ka A ka A ka A ka A ka A 0,1...0,16 A 0,16...0,5 A 0,5...0,4 A 0,4...0,63 A 0, A FUSIBILE DI BACK UP NON NECESSARIO FINO A Icc=50 ka 1...1,6 A ,6...,5 A ,5...4 A ,3 A ,3...9 A ,5 A , A A A Icu = potere di interruzione nominale estremo Ics = potere di interruzione nominale di servizio Icc = corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/40 4/10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

141 Gli interruttori salvamotore della serie MS 5 a struttura modulare fanno parte di un ampio programma di fornitura comprendente dispositivi e sistemi per il comando e la protezione dei motori. Per le loro caratteristiche gli interruttori MS 5 sono apparecchi di applicazione generale; la struttura compatta e la possibilità di montaggio su profilato DIN ne fanno in effetti la soluzione ideale anche al di fuori dell ambito industriale. I numerosi accessori con cui sono corredabili consentono di soddisfare le specifiche esigenze di ogni installazione. Ulteriori caratteristiche tecniche Durata meccanica manovre Attitudine al sezionamento secondo CEI EN No Altitudine max m Peso 390 g Rivestimento contatti Argento (AgCdO) Resistenza alle vibrazioni secondo IEC Hz intensità 5 g Resistenza max. ai colpi secondo IEC g (11 ms) Sensibilità alla mancanza di fase Sì Corrente nominale in corrente continua (con 60 V 110 V 0 V 440 V connessione in serie dei 3 circuiti) in DC1, DC3, DC5 5 A 5 A 5 A 5 A Intervento magnetico tarature da 0,16 a 7,5...1 x In 0,63 A tarature da 1 a,5 A x In tarature da 4 a 5 A x In 4 Valori di resistenza e dissipazione per polo Tipo Resistenza Dissipazione [Ω] [W] MS 5/0,16 71,1 1,8 MS 5/0,5 7,1 1,69 MS 5/0,4 1,3 1,97 MS 5/0,63 5,17,05 MS 5/1,09,09 MS 5/1,6 0,805,06 MS 5/,5 0,34,13 MS 5/4 0,141,5 MS 5/6,3 0,051,0 MS 5/9 0,04 1,81 MS 5/1,5 0,01 1,90 MS 5/16 0,0081,07 MS 5/0 0,0048 1,9 MS 5/5 0,0035,18 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/11

142 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Salvamotore MS 5 Caratteristiche di intervento magnetotermico 4 1SDC003340F0901 CSC400094F090 Curva generica rappresentante il tempo di intervento del salvamotore in funzione del sovraccarico o del corto circuito sviluppato sulla linea protetta. I valori sono riferiti ad una temperatura ambiente di 0 C. 4/1 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

143 Limitazione dell energia specifica passante su corto circuito Tensione di prova 40 V, 50 Hz cosϕ Ik A 0, A 0, A 0, A 0, A 0, A 0, A 0, A 0, A Energia specifica passante ( i dt) in A s A 16-0 A 1,5-16 A 9-1,5 A 6,3-9 A 4-6,3 A,5-4 A 1,6-,5 A 1-1,6 A 4 Tensione di prova 40 V, 50 Hz cosϕ Ik A 0, A Energia specifica passante ( I dt) in A s A Corrente di corto circuito presunta Icc ,63-1 A 10 0,4-0,63 A 0,5-0,4 A 1 0,16-0,5 A 0,1 0,1-0,16 A 0,01 0, A Corrente di corto circuito presunta Icc OEPM0131 OEPM0130 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/13

144 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Salvamotore MS 5 Schemi elettrici per applicazioni speciali Inserzione di carichi in corrente continua + - L3 L L1 Avviatore diretto 1/L1 3/L 5/L I > I > I > 4 6 I > I > I > /T1 4/T 6/T3 CARICO U1 V1 W1 L3 L L1 1/L1 /T1 1 U1 U 3/L 5/L3 I > I > I > 4/T 3 4 V1 V M 3 ~ Avviatore stella triangolo 6/T3 5 6 W1 W OEPM013 OEPM0134 L3 L L1 1/L1 /T1 1 3/L 5/L3 M 3 ~ Motore a velocit, avvolgimenti separati I > I > I > I > I > I > 4/T 3 4 6/T3 5 6 W1 V1 U1 M 3 ~ W V U 1/L1 /T1 1 3/L 4/T 3 4 5/L3 6/T3 5 6 OEPM0135 OEPM0133 4/14 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

145 Montaggio accessori AS HK.. SK.. MS 5 MP HK SK - T UA 0 0,8 0,90 0,7 1,0A 1,63 I OEPM MS 5 ~ 690V 0,8 0,90 0,7 1,63 1,0A I OEPM HK 1 HK + 1 SK 1 HK 1 SK MS 5 MS NA + 1 NC OEPM0137 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/15

146 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Portafusibili E 90 4 Portafusibili E 90 CEI : Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra sezionatori e unità combinate con fusibili Tale norma raccoglie i requisiti necessari ad un dispositivo per garantire l attitudine al sezionamento. Sezionatore: Il sezionatore è un dispositivo meccanico che, in posizione aperta, soddisfa le prescrizioni specificate per la funzione di sezionamento dalla normativa internazionale CEI EN L apertura di un sezionatore garantisce che il circuito a valle sia elettricamente isolato dal circuito a monte. Questa condizione è necessaria qualora si debba intervenire su un componente della rete, per esempio in caso di manutenzione. Lo standard CEI proibisce di eseguire manutenzione sull impianto se i circuiti non sono stati sezionati. Sezionatore fusibile: è la definizione di un portafusibile che abbia prestazioni di sezionamento. Non tutti i portafusibili sono sezionatori: per essere classificati come tali, devono soddisfare i requisiti e superare le prove previste dalla norma CEI Interruttore di manovra-sezionatore-fusibile: Questa è la definizione attribuita dalla norma CEI EN a un sezionatore con fusibile che consenta di manovrare dei carichi in presenza di tensione. Non tutti i sezionatori con fusibile consentono questo tipo di operazione: per poter essere classificato come interruttore sezionatore con fusibile, un dispositivo deve appartenere alla categoria di utilizzo AC-1B o superiore. Categoria di utilizzo: Non tutti i dispositivi atti al sezionamento hanno le stesse prestazioni: le operazioni consentite dipendono da un parametro che definisce le specifiche condizioni di impiego, la cosiddetta categoria di utilizzo. Specifica: a. Il tipo di rete (c.a./c.c.) b. Il tipo di funzionamento consentito (assenza di carico, per carichi resistivi, per carichi altamente induttivi, ecc.) c. La frequenza di utilizzo Gli interruttori sezionatori con fusibile E90 appartengono alla categoria di utilizzo AC-B. Gli interruttori con fusibile E 90 PV appartengono alla categoria di utilizzo DC-0B. Natura della corrente Categoria di utilizzo Applicazioni tipiche A B Corrente alternata AC-0A AC-0B Chiusura e apertura a vuoto AC-1A AC-1B Manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entità AC-A AC-B Manovra di carichi misti, resistivi e induttivi con sovraccarichi di modesta entità AC-3A AC-3B Manovra di motori o altri carichi altamente induttivi Corrente continua DC-0A DC-0B Chiusura e apertura a vuoto DC-1A DC-1B Manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entità DC-A DC-B Manovra di carichi misti, resistivi e induttivi con sovraccarichi di modesta entità (per es. motori in derivazione) DC-3A DC-3B Manovra di motori o altri carichi altamente induttivi (per es. motori in serie) Significato Suffisso A Uso frequente Suffisso B Uso saltuario Quali carichi possono essere collegati/scollegati da un prodotto con categoria di utilizzo AC-B? La categoria di utilizzo AC-B consente la commutazione occasionale di carichi misti, resistivi e induttivi, inclusi sovraccarichi moderati nei circuiti a corrente alternata. Esempi di carichi misti sono: trasformatori, motori con fattore di potenza corretto, banchi di condensatori, lampade a scarica, ecc. Quali carichi possono essere collegati/scollegati da un prodotto con categoria di utilizzo AC-0B? La categoria di utilizzo AC-0B non consente il collegamento o il sezionamento sotto carico. È necessario installare un sezionatore del carico supplementare. CEI : fusibili con tensione nominale non superiore a 1000 V per la corrente alternata e 1500 V per la corrente continua. Questo standard definisce i requisiti per i fusibili a bassa tensione e di conseguenza i requisiti del portafusibile. La norma prevede due distinte sezioni con requisiti diversi a seconda della tipologia di persona che utilizza l apparecchiatura: CEI EN 6069-: requisiti supplementari per i fusibili utilizzati da persone autorizzate, soprattutto per le applicazioni industriali. CEI EN : requisiti supplementari per i fusibili utilizzati da persone non addestrate, principalmente per applicazioni domestiche e simili. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/46 4/16 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

147 Qual è la differenza tra un portafusibile conforme allo standard CEI e uno conforme allo standard CEI 6069-? Sono due norme profondamente differenti: la CEI EN stabilisce le caratteristiche dei fusibili e da queste derivano requisiti generali anche per i portafusibili. Essa rappresenta quindi la norma di riferimento per le applicazioni civili. La CEI EN invece attesta i requisiti dei sezionatori fusibili. È possibile utilizzare ugualmente un portafusibile conforme solo alle CEI EN come sezionatore? No poichè il dispositivo non garantisce la funzione di sezionamento ma è unicamente un dispositivo di protezione. Questo significa che non esiste garanzia che il circuito a valle del portafusibile in posizione di aperto sia privo di tensione. In queste condizioni, la manutenzione non è autorizzata ai sensi della norma CEI Perché la serie E 90 ha una tensione in corrente continua nominale inferiore secondo la CEI rispetto a quella secondo la CEI 6069-? La CEI definisce i requisiti per le applicazioni industriali e quindi le tensioni di riferimento sono superiori a quelle delle applicazioni residenziali e commerciali menzionate nella CEI In altre parole, la tensione nominale del portafusibile dipende dal tipo di installazione in cui è utilizzato e dalle normative applicabili. È possibile creare configurazioni multipolo utilizzando un kit di montaggio? Le unità multipolo create utilizzando un kit di montaggio per combinare unità a polo singolo, non sono più conformi agli standard di riferimento. In caso di installazioni con molti poli affiancati o di installazioni in particolari condizioni climatiche, quale declassamento dei valori nominali si dovrebbe tenere in considerazione? La tabella seguente riporta i parametri di declassamento della corrente nominale in funzione del numero di poli installati fianco a fianco, della temperatura e dell umidità relativa. 4 Installazione di più poli affiancati: E 91/3 E 91hN/3 E930 50/15 Poli Corrente massima Poli Corrente massima Poli Corrente massima 1 4 In 1 3 In In 5 7 0,8 x In 4 9 0,7 x In ,95 x In più di 7 0,7 x In più di 10 0,6 x In più di 7 0,9 x In Condizioni climatiche: Temperatura massima 0 C 30 C 40 C 50 C Umidità massima 95 % 90 % 80 % 50 % Corrente massima In In x 0,95 In x 0,9 In x 0,8 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/17

148 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Sezionatori fusibili E 90 PV Protezione e sezionamento di stringhe 1000 V c.c. 4 Protezione di stringa Per evitare danneggiamenti agli apparecchi sulle linee in corrente continua dell impianto fotovoltaico ed assicurare isolamento in caso di manutenzione,i sezionatori fusibili E 90 PV possono essere installati a valle dell inverter a protezione di ciascuna stringa. I fusibili devono essere scelti secondo la corrente nominale della linea, fino a 3 A. Back-up scaricatore Quando la corrente di cortocircuito Icc, nel punto di installazione, è maggiore di 100 A c.c., gli scaricatori di sovratensione OVR PV richiedono una protezione di back-up con uno specifico fusibile di tipo gr. Lato c.c. dell inverter Negli impianti fotovoltaici di piccole dimensioni, i sezionatori fusibili E 90 PV possono essere impiegati per proteggere il lato in corrente continua dell inverter. La cartuccia fusibile deve essere scelta compatibilmente con la corrente nominale dell inverter. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/51 CSC40003F00 4/18 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

149 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Portafusibili E 930 Lucchettabilità in apertura CSC400033F00 4 Stato del contatto del microinterruttore Portafusibile chiuso con fusibile Portafusibile aperto senza fusibile CSC400034F00 Funzioni del microinterruttore a - fusione fusibile: segnala la fusione del fusibile b - pre-apertura: segnala quando lo sportello del portafusibile è aperto c - presenza: segnala quando lo sportello è chiuso ma non vi è fusibile al suo interno CSC400035F00 Fasi di montaggio e smontaggio del microinterruttore 1- montaggio - smontaggio System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/19

150 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Portafusibili E 930 Informazioni per la scelta del sistema di protezione 4 Valore massimo di corrente nominale del fusibile Portafusibile Tensione nominale E 90/0 E 90/3 E 930/50 E 930/15 8,5 x 31,5 mm 10,3 x 38 mm 14 x 51 mm x 58 mm 400 V c.a. gg 0 A 3 A 50 A 15 A am 10 A 3 A 50 A 15 A* 500 V c.a. gg - 5 A 40 A 100 A am - 5 A 40 A 100 A 690 V c.a. gg - 10 A 5 A 80 A am A 80 A * = da utilizzare in combinazione con un dispositivo che garantisca la protezione dal sovraccarico Nella tabella sono riportati i valori massimi di corrente nominale del fusibile che è possibile inserire all interno dei portafusibili. Tali valori dipendono dalla tensione nominale della rete e rispettano i limiti massimi di potenza dissipata dal sistema di protezione, composto da fusibile e portafusibile. Il fusibili e i portafusibili ABB consentono di soddisfare tutti i requisiti normativi in piena sicurezza. In alcune circostanze, le performance dei prodotti ABB consentono di installare un fusibile con corrente nominale superiore rispetto al limite normativo dato dalla CEI EN (Art ). 4/0 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

151 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Fusibili E 9F Fusibili E 9F Massima corrente nominale per fusibili cilindrici secondo CEI EN (Art ). 400 V c.a. 500 V c.a. 690 V c.a. Taglia del fusibile gg am gg am gg am [mm] In A In A In A In A In A In A 8,5 x 31, ,3 x x x Posso inserire fusibili con corrente nominale maggiore rispetto a quella indicata in tabella? Ad esempio, posso inserire un fusibile 10,3 x 38 mm gg da 3 A in un portafusibili E 90/3 da 10,3 x 38 mm? Si, osservando le indicazioni fornite dal costruttore: si tratta di verificare che i valori di potenza dissipata alla tensione nominale dichiarata dal costruttore, per la taglia in esame, non ecceda il limite massimo di potenza dissipata del portafusibile. Nel caso specifico, un fusibile E 9F 10 gg 3 dissipa 3 W ad una tensione nominale di 400 V. Poiché un portafusibile della serie E 90/3 per fusibili da 10,3 x 38 mm consente una dissipazione termica di 3 W, è possibile inserire il fusibile in esame, utilizzando una tensione nominale inferiore o uguale a 400 V. Posso inserire un fusibile 10,3 x 38 mm gg da 3 A in un portafusibili E 90/3 da 10,3 x 38 mm ed utilizzando una tensione nominale maggiore di 400 V? L utilizzo di una tensione nominale superiore a 400 V, nel caso specifico di E 9F 10 gg 3, non consente di rispettare il limite massimo di potenza dissipata. E sempre necessario eseguire un declassamento della tensione nominale per inserire un fusibile con corrente nominale superiore a quella riportata in tabella? No, dipende dalle caratteristiche tecniche del fusibile. Per i fusibili E 9F 8 gg 0 non è necessario operare nessun declassamento poiché assicurano, ad una tensione di 400 V c.a., una potenza dissipata di,30 W che è inferiore al limite di,5 W imposto dalla normativa. Potenza massima assorbita per fusibili cilindrici secondo CEI EN (Art. 5-5) Fusibile Curva caratteristica 8,5 x 31,5 10,3 x x 51 x 58 gg,5 W 3 W 5 W 9,5 W am 0,9 W 1, W 3 W 7 W La tabella riporta i valori della potenza massima assorbita dei fusibili, considerando le dimensioni e la curva caratteristica. I valori evidenziati corrispondono al limite massimo di potenza dissipata per i portafusibili. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/53 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/1

152 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Fusibili E 9F E9F gg 4 Potenza dissipata [W] In [A] Taglia 8,5x31,5 mm 10,3x38 mm 14x51 mm x58 mm 0,5 0,55 1 0,35,5 3,4 0,45 0,70 1 1,0 4 0,06 0,80 1,10 1,30 6 0,83 0,90 1,0 1, ,10 1,50 1, , 1,35 1,80 1 1,3 1,55,10, ,7 1,90,55 3 0,30 3 3,40 5,4,80 3,50 3, ,80 4, ,40 5, ,70 5, , ,5 È importante verificare che la potenza dissipata dal fusibile non ecceda il limite concesso dal portafusibile che lo ospita. In azzurro sono evidenziati i valori massimi di potenza dissipata in conformità con le specifiche dei portafusibili della gamma E 90 ed E / CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

153 Caratteristica ti 4 CSC400041F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/3

154 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Fusibili E 9F Caratteristica I t 4 CSC40004F00 Incremento della temperatura CSC40004F00 4/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

155 E9F am Potenza dissipata [W] In [A] Taglia 8,5x31,5 mm 10,3x38 mm 14x51 mm x58 mm 0,5 0,50 0,75 1 0,09 0,13 0,18 0,0 0,15 0,0 0,5 0,30 4 0,6 0,30 0,40 0,50 6 0,35 0,45 0,55 0,65 8 0,47 0,55 0,65 0, ,55 0,65 0,75 0,85 1 0,7 0,75 0, ,90 1,0 1,40 0 1,10 1,50 1,70 5 1,40 1,80 3,10,60 40,60 3,0 45,80 50,90 3, , , , ,50 4 È importante verificare che la potenza dissipata dal fusibile non ecceda il limite concesso dal portafusibile che lo ospita. In azzurro sono evidenziati i valori massimi di potenza dissipata in conformità con le specifiche dei portafusibili della gamma E 90 ed E 930. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/5

156 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Fusibili E 9F Caratteristiche ti 4 CSC400045F00 4/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

157 Caratteristiche I t 4 CSC400046F00 Incremento della temperatura CSC400046F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/7

158 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Fusibili E 9F 4 Fusibili cilindrici E9F gpv 10,3 x 38 mm Tipo Corrente nominale [A] Potenza assorbita 0,7 In [W] Potenza assorbita 0,8 In [W] Potenza assorbita In [W] I t PreArc [A s] E 9F1 PV 1 0,1 0,16 0,3 1, 19 E 9F PV 0,15 0,0 0,43 10,4 10 E 9F3 PV 3 0,70 0,90 1,40 3,1 130 E 9F4 PV 4 0,70 0,80 1,30 10,4 0 E 9F5 PV 5 0,70 0,90 1, E 9F6 PV 6 0,70 0,90 1, E 9F7 PV 7 0,80 1 1, E 9F8 PV 8 0,80 1 1,10 6,5 105 E 9F10 PV 10 0,90 1,0 1, E 9F1 PV 1 1, E 9F15 PV 15 1,0 1, E 9F0 PV 0 1,40 1,90 4, E 9F5 PV 5 1,0 1,70, E 9F30 PV 30 1,50,10 3, Totale I t [A s] La potenza dissipata dal fusibile non può superare la massima potenza termica accettabile del portafusibile Derating in relazione alla temperatura ambiente Coefficiente di derating Temperatura ambiente [ C] 4/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

159 Tempo di fusione Dati corrente Tempo di fusione Dati corrente 1A A 3A 4A 5A 6A 7A 4 t [s] t [s] Ip [A] Ip [A] Capacità della tensione vs costante tempo CSC400048F00 Tensione DC Voltage c.c. Costante L/R Time tempo Constant L/R [ms] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/9

160 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici EPD 4-TB-101 EPD 4 Curva d intervento tempo/corrente (Tamb = 5 C) Il tempo di intervento è tipicamente 3 s nell intervallo tra 1,1 e 1,8 x In. La limitazione elettronica della corrente in genere si verifica a 1,8 x In, e ciò significa che in tutte le condizioni di sovraccarico (indipendentemente dall alimentazione e dalla resistenza del circuito di carico), il sovraccarico massimo prima del sezionamento non supererà 1,8 x In volte la corrente nominale. Il tempo di intervento è tra 100 msec e 3 sec in caso di cortocircuito e sovraccarico. Senza questa limitazione della corrente, si avrebbe un flusso di corrente decisamente superiore in caso di sovraccarico o cortocircuito Scollegamento normalmente 1,1 x I N 1,8 x I N 1) 1000 tempo di scatto in secondi ) Scollegamento normalmente 1,8 x I N IK...volte la corrente nominale CSC400476F00 1) Limitazione corrente tipicamente 1,8 x I N a I N = 0,5 A...6 A Limitazione corrente tipicamente 1,5 x I N a I N = 8 A o 10 A 0.01 Limitazione corrente tipicamente 1,3 x I N a I N = 1 A Massima lunghezza dei cavi L EPD4 interviene in modo affidabile da 0 Ω fino alla resistenza max. del circuito Rmax. Corrente nominale del prodotto scelto In [A] 0, Tensione nominale Un [V] Tensione di esercizio* Ub [V] 19, 19, 19, 19, 19, 19, 19, 19, 19, Corrente di sgancio** Iab [A] 0,65 1,5,5 3,75 5 7,5 10 1,5 15 Resistenza massima dei cavi a valle*** Rmax [Ohm] 30,67 15,31 7,63 5,07 3,79,51 1,87 1,49 1,3 * La caduta di tensione dell EPD 4 e la tolleranza di punto di scatto (normalmente 1,1 x In = 1,05...1,35 x In) sono stati presi in considerazione. **Calcolo per un valore Iab=1,5 x In *** Rmax = (Ub/Iab)-0.05 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/6 4/30 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

161 Tabella di selezione per le lunghezze dei cavi in ingresso con sezioni del cavo differenti Sezione del cavo A (mm ) 0,14 0,5 0,34 0,5 0,75 1,00 1,50 Lunghezza del cavo L (m) (= lunghezza singola) Resistenza del cavo (Ω) = (r 0 x x L) / A 3) 5 1,7 0,71 0,5 0,36 0,4 0,18 0,1 10,54 1,4 1,05 0,71 0,47 0,36 0,4 15 3,81,14 1,57 1,07 0,71 0,53 0,36 0 5,09,85,09 1,4 0,95 0,71 0,47 5 6,36 3,56,6 1,78 1,19 0,89 0, ,63 4,7 3,14,14 1,4 1,07 0, ,90 4,98 3,66,49 1,66 1,5 0, ,17 5,70 4,19,85 1,90 1,4 0, ,44 6,41 4,71 3,0,14 1,60 1, ,71 7,1 5,4 3,56,37 1,78 1, ,07 10,68 7,85 5,34 3,56,67 1, ,34 14,4 10,47 7,1 4,75 3,56, ,79 17,80 13,09 8,90 5,93 4,45, ,14 1,36 15,71 10,68 7,1 5,34 3, ,50 4,9 18,3 1,46 8,31 6,3 4, ,86 8,48 0,94 14,4 9,49 7,1 4, ,1 3,04 3,56 16,0 10,68 8,01 5, ,57 35,60 6,18 17,80 11,87 8,90 5,93 4 3) Resistività del rame r 0 = 0,0178 (Ω x mm )/m Esempio 1: lunghezza max. per 1,5 mm e 3 A: 14 m Esempio : lunghezza max. per 1,5 mm e 6 A: 106 m Esempio 3: cablaggio misto: (armadio di comando --- livello sensore/attuatore) R1 = 40 m per 1,5 mm e R = 5 m per 0,5 mm : R1 = 0,95 Ω, R = 0,71 Ω, totale (R1 + R) = 1,66 Ω Nota: L utente deve assicurarsi che le sezioni di cavo del relativo circuito di carico siano adeguate al valore di corrente dell EPD 4 utilizzato. Si devono prevenire gli avviamenti automatici di macchinari dopo lo spegnimento (vedi Direttiva Macchine 98/37/EG ed EN ). In caso di un cortocircuito o un sovraccarico, il circuito di carico viene scollegato elettronicamente dall EPD 4. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/31

162 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici EPD 4-TB Informazioni su certificazioni UL e CSA UL1604 Temperatura ambiente Codice T5 Il prodotto può essere impiegato soltanto in: Classe I, Divisione, Gruppi A, B, C and D o in ambienti non pericolosi ATTENZIONE: L esposizione ad alcune sostanze chimiche può degradare le proprietà isolanti dei materiali utilizzati per il seguente dispositivo: relè. Materiale sigillante: Nome generico: Modified diglycidyl ether of bisphenol A Fornitore: Fine Polymers Corporation Tipo: Epi Fine 4616L-160PK Materiale dell involucro: Nome generico: Liquid Crystal Polymer Fornitore: Sumitomo Chemical Tipo: E4008, E4009 o E6008 ATTENZIONE - PERICOLO DI ESPLOSIONE: Non scollegare le apparecchiature prima di avere rimossa l alimentazione oppure essere a conoscenza che l ambiente non è a rischio. La sostituzione d eventuali componenti può compromettere la conformità alla Classe I, Divisione UL367 Non-hazardous use UL 508 Non-hazardous use CSA C, No. 13 (Class I, Division ) CSA C, No. 14 Classe Soddisfa le prescrizioni per limitazione di corrente in Classe (EPD4...-0,5 A / 1 A / A / 3 A) RACCOMANDAZIONE: Controllare periodicamente il dispositivo denominato sopra per ricercare eventuali deteriorazioni delle sue propriotà e sostituirlo nel caso. 4/3 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

163 L EPD4 presenta un sistema integrale di distribuzione della potenza. Sono possibili i seguenti modi di cablaggio con varie barrette di collegamento di corrente e segnale: LINE+ (4 V c.c. ) 0 V Attenzione: I dispositivi elettronici EPD4 richiedono un collegamento a 0 V Contatti ausiliari LINE+ busbar CDE605100R0500 continuous busbar 500 mm length, cut (1.5 x n)-3 = length of busbars ± 0.5 e. g. (1.5 x 5)-3 = 59.5 ± signal bar CDE60500R001 remove protection against brush contact from bottom side 0 V busbar CDE605100R0500 insert protection against brush contact insert busbars and protection slides to be flush with housing sides 1.5 x n = width of protector block e. g. 1.5 x 5 = 6.5 insert signal bars to be flush with housing and place them centrally over the contacts CSC400477F00 Procedura di montaggio Prima del cablaggio inserire le barrette nel blocco di protezione. Se si utilizzano le barrette di connessione sono consentiti un massimo di 10 cicli di connessione.. Suggerimento Dopo 10 unità le barrette di collegamento devono essere interrotte e ricevere un nuovo elemento sotto tensione. Tabella della lunghezza delle barrette di collegamento (Codice di ordinazione CDE605100R0500) N. di unità Lunghezza barretta di collegamento (mm) ± 0,5 mm 34, ,5 7 84, ,5 1 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/33

164 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Relè di controllo fasi e sequenza SQZ3 4 Principio di funzionamento Tramite il relè in uscita con contatto in commutazione a sicurezza positiva, il dispositivo di controllo di fasi e sequenza SQZ3 per reti trifase a 400 V c.a. permette il controllo della sequenza e presenza delle fasi monitorando inoltre la tensione minima (regolabile fino al 70% di Vn). In caso di anomalia il dispositivo interviene entro un intervallo compreso tra e 0 secondi, con possibilità di pilotare a seconda dei casi gli opportuni avvisatori acustici, contattori di comando motore o interruttori automatici. Contesti applicativi L installazione del relè di controllo di fasi e sequenza SQZ3 risulta particolarmente idonea in tutti gli ambienti e situazioni in cui sia necessario monitorare il funzionamento delle reti trifase segnalando tempestivamente ogni anomalia. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione del relè di controllo di fasi e sequenza SQZ3 nell impianto di un centro commerciale, in cui il circuito di alimentazione delle scale mobili subisce una variazione di fase che determina l intervento del relè SQZ3 sul contattore ESB con conseguente blocco del motore e segnalazione luminosa di allarme. L1 L L3 AUSILIARI MS 5 5 AUSILIARI SQZ3 4 K FOTO K A1 SQZ3 ESB HG K A ESB M 3 MOTORE MOTORE L1 L L3 MS 5 L1 L L SQZ3 K Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/65 M 3 MOTORE 4/34 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

165 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Relè di massima e minima corrente/tensione RH/RL Esempio di applicazione di relè di massima tensione (RHV) Monitoraggio di un carico con i seguenti valori nominali: I n = 5 A (corrente di esercizio nominale standard) V n = 30 V a.c. (tensione di esercizio nominale standard) V max = 50 V a.c. (tensione intervento relè RHV ) 1. Collegare come nello schema (V max =50 V). F Rete da misurare V max 50 V a.c. CARICO N C. Impostare il trimmer Voltage% a 83,33%: 50 (V V% = max ) x100=83,33% 300 (V set ) con i morsetti 7-11 cablati. 3. Impostare il trimmer hysteresis % ; scegliendo 5% l intervallo di intervento è compreso tra 37,5 e 50 V (50-5%=37,5 V). 4. Regolare il trimmer delay per selezionare il ritardo di intervento desiderato del relè (1 30 sec). Durante il ritardo, il LED Power ON lampeggia; al termine del ritardo il LED Alarm rimane illuminato fisso e il relè interviene RHV A Vmax=50 V 37.5 V Vn=30 V Zona di isteresi selezionata =5% Supply voltage 30 V c.a. Allarm NOTA Morsetti generalmente collegati: 7-10 se V max è 100 V 7-11 se V max è >100 V e 300 V 7-1 se V max è >300 V e 500 V Condizione di allarme Funzionamento normale Allarme perchè all'interno della zona di isteresi Disattivazione allarme perchè all'esterno della zona di isteresi OEPM014 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/66 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/35

166 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Apparecchi per il controllo dell isolamento 4 ISOLTESTER-DIG-PLUS I nuovi ISOLTESTER-DIG-PLUS si distinguono per la superiorità ed eccellenza delle loro caratteristiche costruttive e funzionali. La modalità con cui rilevano lo stato di isolamento della rete si basa su una tecnologia all avanguardia rispetto ai rilevatori di isolamento di tipo tradizionale. Questi controllano la rete iniettando tra la linea di alimentazione dell apparecchio e la terra una tensione continua. La corrente continua così generata è costituita da componenti ohmiche e componenti capacitive il cui rapporto determina il livello di dispersione totale; se questo è superiore alla soglia impostata, l apparecchio interviene emettendo un segnale di allarme. Tuttavia la registrazione dei valori di corrente può risultare alterata dalle componenti di tipo continuo emesse dalle apparecchiature elettromedicali che sempre più spesso sono collegate all impianto, determinando l intervento del monitor di isolamento anche quando il superamento dei valori monitorati non è dovuto a un effettivo guasto verso terra. Diversamente, i nuovi ISOLTESTER- DIG-PLUS iniettano nel circuito dei segnali di controllo codificati, che non influiscono quindi sul calcolo della dispersione totale. In questo modo è possibile evitare le segnalazioni intempestive rendendo ancora più efficace il controllo dell isolamento della linea di alimentazione. I rilevatori ISOLTESTER- DIG-PLUS dispongono di altre nuove funzionalità, tra cui: la possibilità di impostare un preciso valore di isolamento della rete da 50 a 1 MW anziché scegliere un intervallo predefinito dal costruttore il controllo della temperatura sia del primario che del secondario (T1 e T) del trasformatore di isolamento il monitoraggio mediante T.A. della corrente massima per rilevare eventuali stati di sovraccarico la visualizzazione su display di tutte le misure rilevate un uscita a relè programmabile per la segnalazione a distanza in caso di guasti interni al dispositivo, dello stato di basso isolamento, della registrazione di valori elevati di temperatura e del raggiungimento della soglia di massima corrente un uscita seriale RS485 con cui collegare il dispositivo ad altri apparecchi di controllo e protezione, personal computer ecc. attraverso il protocollo di comunicazione Modbus RTU modalità Error/Link Fail, test di autodiagnosi per la ricerca di eventuali guasti interni al dispositivo, per la verifica del collegamento alla rete da controllare e per il controllo del funzionamento della sonda termometrica. I nuovi ISOLTESTER-DIG sono disponibili anche nella versione RZ, che svolge il controllo dell isolamento in reti fino a 30 V c.a. Monitor d isolamento tradizionale ISOLTESTER-DIG-PLUS CSC400096F090 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/74 4/36 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

167 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Dispositivi di monitoraggio dell isolamento QSD-DIG 30/4 QSD-DIG 30/4 Pulsante di prova funzionalità ISOLTESTER Pulsante di tacitazione segnalazione acustica locale TEST MUTE ON LED segnalazione presenza tensione rete LED segnalazione sovraccarico corrente o temperatura LED segnalazione guasto per basso isolamento 4 CSC40048F00 Funzionamento degli operatori frontali Display a 3 digit (*) LED rosso, R: resistenza di isolamento (kω) LED verde, SET: stato di programmazione strumento LED rosso, Output Relay: stato relè ausiliario LED giallo, Alarm: allarme per valore parametro fuori soglia TEST ENTER: prova dello strumento e dei pannelli di segnalazione a distanza e conferma impostazioni SETUP LED rosso, Z: impedenza di isolamento e capacità della linea LED rosso, T1: temperatura avvolgimento primario del trasformatore LED rosso, T: temperatura avvolgimento secondario del trasformatore LED rosso, I: corrente di linea +/- UP/DOWN: selezione del parametro da visualizzare, regolazione delle impostazioni e visualizzazione dei valori massimi e minimi memorizzati (**) RESET SET: accesso alla programmazione dello strumento, tacitazione allarmi e cancellazione valori memorizzati Pulsante di prova dello strumento e dei pannelli di segnalazione a distanza e cancellazione impostazioni (*) I LED di segnalazione lampeggiano qualora il valore del parametro controllato sia al di fuori del valore di soglia impostato (**) Visualizzazione valori max e min solo per ISOLTESTER -DIG-PLUS System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/37

168 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Dispositivi di monitoraggio dell isolamento Principio di funzionamento ISOLTESTER-DIG-PLUS utilizza un segnale di misurazione che garantisce misure affidabili anche in presenza di forti distorsioni di armoniche. Esempio di installazione I display CRT o LCD convenzionali, i sistemi portatili di erogazione dell ossigeno e le apparecchiature per la sterilizzazione possono provocare disturbi di rete. 4 Ambiente applicativo Grazie alla capacità di impedire l intervento intempestivo, ISOLTESTER- DIG-PLUS è ideale per le applicazioni mediche di gruppo che richiedono elevata continuità operativa. A differenza dei dispositivi di monitoraggio dell isolamento tradizionali, ISOLTESTER DIG-PLUS sfrutta un segnale di misura codificato che non viene influenzato dai disturbi di rete. Lo staff medico può così continuare a lavorare senza interruzioni causate dall intervento intempestivo. Senza ISOLTESTER-DIG-PLUS Con ISOLTESTER-DIG-PLUS L1 AUX N ISLOLTESTER- DIG-PLUS QSD 30/4 PE L1 L PC APPARECCHI ELETTROMEDICALI 4/38 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

169 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Monitoraggio per le applicazioni medicali ISOLTESTER MRM CP415 Specifiche Dimensione frontalino, L x A x P 96 x 96 x 7 mm Profondità di montaggio 40,6 mm Dimensioni foratura 89,3 x 89,3 mm Grado di protezione frontalino IP65/NEMA 4X (solo uso all interno) Peso 0,1 kg COM1 Connettore a 9 pin femmina: RS3,RS4, RS485 COM - Porta USB - Porta scheda CF - Ethernet - Flash ROM 4 MB RAM 56 KB CPU 3-bit RISC Batteria tampone - Dati/Istruzioni - Orologio interno Si, con batteria ricaricabile al litio Mono STN LCD, 16 livelli di grigio, 40x40 pixel Display Durata retroilluminazione LED: circa ore a 5 C 58,5 x 58,5 mm Area utile del display L x A 30 x 30 caratteri da 8 x 8 pixel Regolazione display Tramite touch screen Touch screen Analogico Alimentazione 4 V dc +-15%. Assorbimento meno di 4 W Temperatura ambiente da 0 a +50 C Temperatura stoccaggio da -10 a +60 C Umidità ambiente 0-90% umidità relativa senza condensa Durata alle vibrazioni 0,5 mm di spostamento, Hz, ore per assi X, Y e Z Resistenza agli shock 10 G, 11 ms per 3 volte su ogni asse X, Y e Z CE EN , EN Raffreddamento Raffreddamento naturale 4 Descrizione Fronte Retro Fori di fissaggio Ingresso alimentazione c.c. Display Spia alimentazione Spia comunicazione DIP switches (1-10) COM1: RS3/RS4/RS485 Retro System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/39

170 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Trasformatori di isolamento TI per le applicazioni medicali Cablaggio e posizione del numero di serie Avvolgimento primario 0-30: Primario SCH: Schermatura metallica Avvolgimento secondario 0-30: Secondario PC: Presa centrale 4 PE Sonda 1 1: Al morsetto 8 dell ISOLTESTER-DIG : Al morsetto 8 dell ISOLTESTER-DIG 3: Al morsetto 30 dell ISOLTESTER-DIG 0 30 SCH 0 PC Sonda 4: Al morsetto 5 dell ISOLTESTER-DIG 5: Al morsetto 5 dell ISOLTESTER-DIG 6: Al morsetto 7 dell ISOLTESTER-DIG Nr. di serie stampato sulla base metallica da fornire alla richiesta del certificato di test CSC400051F00 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 4/78 4/40 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

171 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Quadri per sala operatoria QSO Schemi logici di funzionamento QSO S E 0/63g E 0/40g E 91hN/3 E 91hN/3 E 19-D S70 5A E sel PT100 4 TI 5-S ISOLTESTER-DIG-RZ QSD-DIG 30/4 E 19-D Id Id Id E 0/40g DS0C C10 A30 DS0C C16 A30 DS0C C16 A30 CT3/40 E 91hN/3 I dispositivi all interno delle aree tratteggiate sono presenti solo su allestimento Premium S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C10 S0 C10 S0 C5 CSC400130F0904 Descrizione QSO 3S Classic QSO 5S Classic QSO 3S Premium Sezionatore P 40 A E0/40g Sezionatore P 63 A E0/63g 1 1 Portafusibile E 91hN/3 3 3 Gemma luminosa verde 1/ presenza rete E19-D 1 1 Memoria modulare USB.0 da barra DIN 4GB MeMo Monitor d isolamento ISOLTESTER-DIG-RZ Interruttore magnetotermico 6 ka P C10 S0 Interruttore magnetotermico 6 ka P C16 S Interruttore magnetotermico 6 ka P C5 S Interruttore magnetotermico 5 ka P E5 S Interruttore magnetotermico differenziale 1N 10 A 0,03 A DS0 C C10 A Interruttore magnetotermico differenziale 1N 16 A 0,03 A DS0 C C16 A30 Set ammortizzatori AMM Trasformatore amperometrico CT3 40/5 A Trasformatore isolamento medicale con sonde 3000 VA 30/30 V TI 3-S 1 1 Trasformatore isolamento medicale con sonde 5000 VA 30/30 V TI 5-S 1 1 Fusibile 10 x 38 gg A E 9F10 GG QSO 5S Premium System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/41

172 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Quadri per sala operatoria QSO QSO M Schema QSO M E 0/63g E 0/63g E 91hN/3 S0 C10 E 91hN/3 S0 C10 4 E 19-D M1175-FL Id DS0C C10 A30 Id DS0C C16 A30 Id DS0C C16 A30 OVR T 1N P E19-D TI 3-S TI 5-S TI 7,5-S S70 E sel PT100 OVR T 1N P ISOLTESTER-DIG-RZ QSD-DIG 30/4 E 0/40g E 91hN/3 CT3/40 TM-S 1000/1-4 P E 91hN/3 I dispositivi all interno delle aree tratteggiate sono presenti solo su allestimento Premium S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C10 S0 C16 S0 C10 S0 C10 S0 C10 S0 C5 SELVTESTER-4 CSC400130F0904 Descrizione QSO 3M Classic QSO 5M Classic QSO 7,5M Classic QSO 3M Premium QSO 5M Premium Sezionatore P 63 A E0/63g Portafusibile E 91hN/ Gemma luminosa verde 1/ presenza rete E19-D Memoria modulare USB.0 da barra DIN 4GB MeMo Monitor d isolamento ISOLTESTER-DIG-RZ Monitor d isolamento 4 V SELVTESTER Scaricatore sovratensione OVRT 1N Interruttore magnetotermico 6 ka P C10 S Interruttore magnetotermico 6 ka P C16 S Interruttore magnetotermico 6 ka P C5 S Presa P+T 16 A schucko con spia e fusibile M1175-FL Interruttore magnetotermico 5 ka P E5 S Interruttore magnetotermico 5 ka P E35 S Interruttore magnetotermico differenziale 1N 10 A 0,03 A DS0 C C10 A Interruttore magnetotermico differenziale 1N 16 A 0,03 A DS0 C C16 A30 Set ammortizzatori AMM Trasformatore amperometrico CT3 40/5 A Trasformatore comando e sicurezza TM-S 1000/1-4 P V S. 4V Trasformatore isolamento medicale con sonde 3000 VA 30/30 V TI 3-S 1 1 Trasformatore isolamento medicale con sonde 5000 VA 30/30 V TI 5-S 1 1 Trasformatore isolamento medicale con sonde 7500 VA 30/30 V TI 7.5-S 1 1 Fusibile 10 x 38 gg A E 9F10 GG QSO 7,5M Premium 4/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

173 QSO L Schema QSO L E 0/63g E 0/63g E 91hN/3 E 91hN/3 S0 C10 E 19-D S0 C10 S70 E sel E 19-D M1175-FL Id DS0C C10 A30 Id DS0C C16 A30 Id DS0C C16 A30 OVR T 1N P TI 7,5-S TI 10-S PT100 E 91hN/3 BE/S SA/S OVR T 1N P E 0/40g CT3/40 CT3/50 ISOLTESTER-DIG-RZ QSD-DIG 30/4 CSC400131F0904 TM-S 1000/1-4 P E 91hN/3 I dispositivi all interno delle aree tratteggiate sono presenti solo su allestimento Premium S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C10 S0 C10 S0 C10 S0 C10 S0 C10 S0 C10 S0 C16 S0 C16 S0 C5 S0 C5 S0 C3 S0 C5 SELVTESTER-4 Descrizione QSO 10L Classic QSO 7,5L Premium Sezionatore P 63 A E0/63g Portafusibile E 91hN/3 4 Gemma luminosa verde 1/ presenza rete E19-D Memoria modulare USB.0 da barra DIN 4GB MeMo Terminale d ingresso binario 4 canali BE/S Monitor d isolamento ISOLTESTER-DIG-RZ Monitor d isolamento 4 V SELVTESTER Terminale di uscita 4 canali 10 A SA/S Scaricatori sovratensione OVRT 1N Contatto ausiliario 1 scambio S-CS/H6R 1 Interruttore magnetotermico 6 ka P C10 S Interruttore magnetotermico 6 ka P C16 S Interruttore magnetotermico 6 ka P C5 S0 3 3 Interruttore magnetotermico 6 ka P C3 S0 1 1 Presa P+T 16 A schucko con spia e fusibile M1175-FL Interruttore magnetotermico 5 ka P E5 S70 Interruttore magnetotermico 5 ka P E35 S70 1 Interruttore magnetotermico 5 ka P E50 S70 1 Interruttore magnetotermico 5 ka P S70-E 50+HWR selettivo 1 Interruttore magnetotermico differenziale 1N 10A 0,03A DS0 C C10 A Interruttore magnetotermico differenziale 1N 16A 0,03A DS0 C C16 A30 Set ammortizzatori AMM Trasformatore amperometrico CT3 40/5 A 1 Trasformatore amperometrico CT3 50/5 A 1 1 Trasformatore comando e sicurezza TM-S 1000/1-4 P V S.4 V 1 1 Trasformatore isolamento medicale più sonde 7500 VA 30/30 V TI 7.5-S 1 Trasformatore isolamento medicale più sonde VA 30/30 V TI 10-S 1 1 Fusibile 10 x 38 gg A E 9F10 GG 8 8 QSO 10L Premium System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/43

174 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Quadri per sala operatoria QSO QSO XL E 0/63g E 91hN/3 E 19-D S0 C10 S70 E sel OVR T 1N P TI 7,5-S TI 10-S PT100 BE/S SA/S E 0/40g E 91hN/3 CT3/40 CT3/50 TA ISOLTESTER-DIG-RZ QSD-DIG 30/4 CSC400105F090 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 S0 C16 C16 C16 C16 C16 C16 C16 C16 C16 C10 C10 C10 C10 C10 C10 S0 C16 S0 C16 S0 C5 S0 C5 S0 C3 TM-S 1000/1-4 P E 91hN/3 SELVTESTER-4 I dispositivi all interno delle aree tratteggiate sono presenti solo su allestimento Premium schema come sopra S0 C5 Descrizione QSO 7,5XL Premium OT80F3C Sezionatore 3P commutatore 80 A 1 1 Sezionatore P 63 A E0/63g 3 3 Portafusibile E 91hN/3 7 7 Gemma luminosa verde 1/ presenza rete E19-D 3 3 Memoria modulare USB.0 da barra DIN 4GB MeMo4 1 1 Terminale d ingresso binario 4 canali BE/S Monitori d isolamento ISOLTESTER-DIG-RZ Monitori d isolamento 4 V SELVTESTER-4 Terminale di uscita 4 canali 10 A SA/S Scar. sovratens. OVRT 1N Interruttori magnetotermici 6 ka P C10 S Interruttori magnetotermici 6 ka P C16 S0 3 3 Interruttori magnetotermici 6 ka P C5 S0 6 6 Interruttori magnetotermici 6 ka P C3 S0 Presa P+T 16 A schucko con spia e fusibile M1175-FL 1 1 Interruttori magnetotermici 5 ka P S70-E 35+HWR selettivo Interruttori magnetotermici 5 ka P S70-E 50+HWR selettivo Interruttori magnetotermici differenziali 1N 10 A 0,03 A DS0 C C10 A Interruttori magnetotermici differenziali 1N 16 A 0,03 A DS0 C C16 A30 Set ammortizzatori AMM Trasformatore amperometrico CT3 40/5A Trasformatore amperometrico CT3 50/5A Trasformatore comando e sicurezza TM-S 1000/1-4 P V S.4V Trasformatore isolamento medicale con sonde 7500 VA 30/30 V TI 7.5-S Trasformatore isolamento medicale con sonde VA 30/30 V TI 10-S Fusibile 10 x 38 gg A E 9F10 GG Albero sez. 6mm quadra lunga 360mm x sezionatore 1 1 Man. blocco porta I-0-II 45mm OHB45J6E QSO 10XL Premium 4/44 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

175 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Dispositivi di monitoraggio dell isolamento Monitor di isolamento per ambito industriale ISL-A 4-48 ISL-A 4-48 V aux:* V control CSC400483F AUX1 AUX RES- TEST OUT-NO OUT-C OUT-NC PE RES+ 4 TEST RESET PE -/N +/L RETE ISOLATA 4-48 V c.a./c.c. CARICHI IMPOSTAZIONE MICROINTERRUTTORI I microinterruttori frontali permettono le impostazioni della soglia di intervento livello isolamento compresa tra 10 e 60 kω, come di seguito riportato: 10 kw 0 kw 30 kw 40 kw 60 kw System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/45

176 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Dispositivi di monitoraggio dell isolamento ISL-A 115 e ISL-A 30 A1-NO A1-C A1NC A-NO A-C ANC ISL-A 115 ISL-A 30 V aux:* V control V+ V- PE TEST RESET T1-NO T1-C T1NC T-NO T-C TNC TEST TEST PE - + RETE ISOLATA V c.c. CARICHI CSC400483F00 IMPOSTAZIONE MICROINTERRUTTORI I microinterruttori frontali permettono le impostazioni della soglia di intervento livello isolamento, l inserimento della funzione failsafe e della modalità di reset sia per la soglia di allarme che quella di trip. Microinterruttori A, B, C, D per impostazione soglie di intervento: ALLARME TRIP 300 kw: A=0, B=0, C=0, D=0 100 kw: A=0, B=0, C=0, D=0 150 kw: A=1, B=0, C=0, D=0 60 kw: A=1, B=0, C=0, D=0 80 kw: A=1, B=1, C=0, D=0 40 kw: A=1, B=1, C=0, D=0 50 kw: A=1, B=1, C=1, D=0 0 kw: A=1, B=1, C=1, D=0 30 kw: A=1, B=1, C=1, D=1 10 kw: A=1, B=1, C=1, D=1 Microinterruttore E per impostazione modalità FAIL SAFE E=0 funzione fail safe disattivata E=1 funzione fail safe attivata Microinterruttore F per impostazione modalità di RESET F=0 reset manuale F=1 reset automatico 4/46 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

177 ISL-A 600 V ISL-A 600 Vaux: V control * PE connection Remoto reset/ manuale Fail Safe uscita relè TRIP V - PE RES+ RES- F.S.+ F.S.- T-NC T-C T-NO PE _ + RETE ISOLATA V c.c. CARICHI CSC400483F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/47

178 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Dispositivi di monitoraggio dell isolamento ISL-C 30 V aux ISL-C 30 CSC400483F AUX1 AUX VC TEST OUT-NO OUT-C OUT-NC PE V aux: 0-40 V c.a. opzionale: V c.a. PE Max 30 V L-N N L3 L L1 CARICHI ISL-C 440 V aux ISL-C 440 CSC400483F AUX1 AUX VC OUT-NO OUT-C OUT-NC PE V aux: 0-40 V c.a. opzionale: V c.a. PE Max 400 V L-N N L3 L L1 CARICHI IMPOSTAZIONE MICROINTERRUTTORI I microinterruttori frontali permettono le impostazioni della soglia di intervento livello isolamento tra 10 e 150 kw, come di seguito riportato: 10 kw 30 kw 50 kw 100 kw 150 kw /48 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

179 ISL-C 600 * Vaux: 115V 115V AUX-L1 AUX-01 AUX-L AUX-0 VC VC network insulation control ISL-C 600 INSULATION MONITOR power supply 115Vca power supply 30Vca Vaux:* 115V 115V PE conn. output relays remote TRIP ALARM test reset PE PE TEST RESET T-NC T-C T-NO A-NC A-C A-NO AUX-L1 AUX-01 AUX-L AUX-0 4 PE N L3 L L1 LOAD INSULATED NETWORK (IT) max 760 VL-N (1100 V L-L) CSC400483F00 Max 760V L-N N L Three-phase network without neutral Max 760V L-L L3 L L1 VC VC VC CSC400483F00 VC CSC400483F00 Three-phase network with neutral Max 1100V L-L L3 L L1 N VC VC CSC400483F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/49

180 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Dispositivi di monitoraggio dell isolamento ISL-MOT 1000 V aux ISL-MOT 1000 CSC400483F00 4 V aux: 0-40 V a.c. optional: V a.c AUX1 AUX VC OUT-NO OUT-C OUT-NC PE C PE Max 700 V L-L N L3 L L1 LOADS IMPOSTAZIONE MICROINTERRUTTORI I microinterruttori frontali permettono le impostazioni della soglia di intervento livello isolamento tra 0,1 e 10 MΩ. I microinterruttori utilizzati sono 7 suddivisi in due blocchi, come di seguito riportato: 10 MW MW MW MW MW MW MW MW /50 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

181 Principio di funzionamento Nei sistemi di distribuzione elettrica IT che alimentano applicazioni critiche, in cui è assolutamente indispensabile garantire la costante funzionalità delle apparecchiature, i monitor d isolamento ISL assicurano una sorveglianza continua per un tempestivo riconoscimento di ogni tipo di dispersione pericolosa per la rete sotto controllo. Contesti applicativi Tutti i sistemi di distribuzione IT in cui la continuità di servizio svolge un ruolo critico, in particolare: reti c.c 4-8 V, V e 0 V reti c.a 4-48 V, V e V reti fuori tensione V c.a./c.c. Esempio di installazione ISL-MOT 1000 è idoneo alla protezione preventiva di linee fuori tensione come sistemi di sicurezza, antincendio, pompe, ecc. ISL-MOT 1000 monitora costantemente il livello di isolamento verso terra della linea di sicurezza, in modo da garantire il funzionamento al momento dell intervento. è possibile impostare la soglia di intervento ed ottenere, in caso di perdita isolamento, una segnalazione grazie >0.5 al contatto in scambio, disponibile anche per un eventuale commutazi- MW one dei carichi. 4 >0.5 MW L1 N 1 ISL-MOT PE L1 L CSC400807F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 4/51

182 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Quadri QIT per la protezione e l alimentazione dei data center E 04/63g S704 E sel E 91hN/3 S0 C10 BE/S SA/S E 19-D M1175-FL TI 16 kva 400 V OVR T 1N P 400 V 4 E 04/40g ISL-C 600 TMD-T4/96 ANR96-30 E 91hN/3 E 91hN/3 E 91hN/3 CT3/40 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C16 S0 C10 S0 C10 S0 C10 CSC40013F0904 4/5 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

183 System pro M compact - Approfondimenti tecnici Comando e segnalazione Indice Interruttori E 00 5/ Interruttori sezionatori rotativi OTM 5/4 Interruttori E 10 5/6 Contattori ESB-EN 5/7 Contattori ESB 5/15 Contattori EN 5/16 Relè monostabili E 97 5/17 Relè passo-passo elettronici E 60 5/19 Relè temporizzatori E 34 5/0 Trasformatori modulari 5/5 Trasformatori di comando, isolamento e sicurezza 5/6 Prese modulari 5/34 5 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/1

184 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Interruttori E 00 Ulteriori caratteristiche tecniche Sezionatori per installazione su profilato DIN conformi alla Norma CEI EN Profondità di montaggio 70 mm Larghezza per polo = 17,5 mm = 1 modulo Colore grigio RAL 7035 Colore della leva dell interruttore grigio RAL 7000 Viti imperdibili, impronta Pz Possibilità di montare fino a 3 contatti ausiliari SC-H6R Alloggiamento per etichette autoadesive Lucchettabili in posizione ON/OFF tramite apposito blocco meccanico (tipi SA1 ed SA) 5 Tabella di coordinamento Corrente condizionale di corto circuito Interruttori magnetotermici Fusibili S 00L S 00 S 00M S 00P 5 A S 00P > 5 A S 800 N S 800 S NH 100 A gl NH 15 A gl E 00 (30 V c.a./400 V c.a.) 100 A 36 ka 50 ka 5 ka 5 ka 15 A (1-/-poli) 36 ka 50 ka 6 ka Capacità di commutazione c.c. degli interruttori E 00 Valori limite per funzionamento in c.c. Fino a 4 A con tensione 15 V c.c. Fino a 15 A max. con tensione 60 V c.c. Con τ = 4 ms Fino a,5 A con tensione 15 V c.c. Fino a 15 A max. con tensione 48 V c.c. Con τ = 15 ms È possibile collegare in serie max. due poli (fino a 0 V c.c. max.) U DC (V) τ=4 ms τ=15 ms I DC (A) OEPM0144 Schema di collegamento per l utilizzo dei sezionatori E 00 in corrente continua CARICO/LOAD CARICO/LOAD CSC400115F090 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/ 5/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

185 Capacità di tenuta di corto circuito degli interruttori E 00 * * CDC05068F Assemblaggio dei dispositivi SC-H6R ed E 00 CDC F0005 CDC 05 0 F0005 Protezione di back-up Fusibili a monte NH00/gG - SD 00 a Resistenza di corto circuito condizionale [ka] in combinazione con la protezione di back-up Interruttore a valle: SD 00 Fusibile a monte: NH00/gG In [A] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/3

186 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Interruttori sezionatori rotativi OTM 5 Ulteriori caratteristiche tecniche Sezionatore 40M_ 63ML_ 15M_ 160M_ Massima tensione di impiego in AC0 e DC0 [V] Resistenza dielettrica 50 Hz 1min. [kv] Impulso di tensione di breve durata [kv] Corrente termica Ith in AC0 e DC0 40 C in ambiente aperto [A] C in custodia [A] C in custodia [A] con sezione minima cavo (rame) [mm ] Corrente nominale di impiego AC-1A fino a 415 V [A] a 500 V [A] AC-A fino a 415 V [A] V [A] AC-3A fino a 415 V [A] V [A] Corrente nominale di impiego / poli in serie DC-1A fino a 48 V [A] 3/1 63/1 15/1 160/1 110 V [A] 3/ 63/ 15/ 160/1 0 V [A] 3/3 63/4 15/4 160/ 500 V [A] 16/4 16/4 0/4 15/3 750 V [A] /4 DC-A fino a 48 V [A] 3/1 63/1 15/1 160/1 110 V [A] 3/ 63/ 15/ 160/1 0 V [A] 3/4 45/4 80/4 160/ 440 V [A] 10/4 10/4 10/4 15/3 Ic della corrente di interruzione (test monofase [ka] 6, secondo IEC 6069) per corrente nominale di cortocircuito (r.m.s.) pari a 50 ka 500 V Dimensioni fusibile secondo OFAA [A] Potenza dissipata per polo (alla corrente nominale) [W] 1,6,8 6,3 6,5 Durata meccanica [Oper.] Peso 3P [kg] 0,11 0,7 0,36 1,1 4P [kg] 0,15 0,35 0,5 1,3 Sezione cavi in rame [mm ] 0, , Coppia di serraggio terminali [Nm] 0,8 6 b 6 b a Per 00 A minimo 95 mm, utilizzare connessioni industriali e busbar tipo OEZXX6/13 b Serraggio con chiave a brugola 4 mm. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/1 5/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

187 Schema di collegamento per l utilizzo di sezionatori OTM in corrente continua. 3 poli in serie 4 poli in serie CARICO CARICO Coordinamento tra sezionatori e fusibili (fino a 500 V c.a.) 40M_ 63ML_ 15M_ 160M_ gg 5 A 50 ka 50 ka 50 ka 50 ka gg 3 A 50 ka 50 ka 50 ka 50 ka gg 40 A 50 ka 50 ka 50 ka 50 ka gg 50 A 30 ka 50 ka 50 ka 50 ka gg 63 A 0 ka 50 ka 50 ka 50 ka gg 80 A 10 ka 50 ka 50 ka 50 ka gg 100 A 6 ka 30 ka 50 ka 50 ka gg 15 A 16 ka 40 ka 50 ka gg 160 A 10 ka 30 ka 50 ka gg 00 A 6 ka 16 ka 50 ka 5 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/5

188 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Interruttori E 10 Capacità di commutazione c.c. E11 16A U/V Capacità di commutazione c.c. E11 5A U/V I /A I /A Capacità di commutazione c.c. E11 3A U/V Carico resistivo Contatto NA Contatto NC Carico con costante di tempo t = 15ms Contatto NA Contatto NC I /A Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/10 5/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

189 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Contattori ESB-EN Protezione contro il corto circuito Fusibile di back up a 440 V c.a. Protezione contro il corto circuito Interruttore automatico S.. (B-C) a 440 V c.a. Corrente di breve periodo ESB0 ESB4 ESB40 ESB63 gg gg gg gg In 0 A 35 A 63 A 80 A Icc 3 ka 3 ka 3 ka 3 ka I t As As As 0000 As 10 s a temperatura ambiente 40 C, all aria aperta dallo stato freddo 7 A 7 A 176 A 40 A Nelle tabelle seguenti sono messe a confronto le caratteristiche specifiche dei diversi modelli di contattori della serie ESB-EN. Caratteristiche di utilizzo secondo IEC Tipologia bobina in c.a. ESB/EN bobina in c.a./c.c. - ESB/EN4 ESB/EN40 ESB/EN63 Tensione nominale Ue V Frequenza nominale Hz 50/ Categoria di utilizzo AC-1 / AC-7a per temperature < 55 C Corrente nominale Ie AC-1 / AC-7a A Potenza nominale AC-1 30 V monofase kw 4 5,3 8,8 13,8 400 V trifase kw Categoria di utilizzo AC-3 / AC-7b per temperature < 55 C Corrente nominale Ie AC-3 / AC-7b 30 V monofase A V trifase A Potenza nominale AC-3 30 V monofase kw 1,1, 5, V trifase kw Potere di chiusura AC-3 10 x Ie / AC-3 Potere di interruzione AC-3 8 x Ie / AC-3 Protezione da corto-circuito fusibile gg A Corrente di breve periodo Icw a 40 C di temperatura ambiente in aria libera da freddo A Dissipazione termica per polo in AC-1 W 1 1,5 3 6 Massima frequenza di commutazione - per AC-1 / AC-7a cicli/h per AC-3 / AC-7b cicli/h 600 Durata elettrica - per AC-1 / AC-7a cicli per AC-3 / AC-7b cicli Durata meccanica cicli System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/7

190 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Contattori ESB-EN 5 Caratteristiche del circuito magnetico di comando Campo di funzionamento della bobina % Uc Hz c.a. o c.c. ESB0/EN0 ESB4/EN4 ESB40/EN40 ESB63 Assorbimento della bobina - attrazione 8 VA 4 VA 5 VA 6,5 VA 5 W 4 W 5 W 6,5 W - ritenuta 3, VA 4 VA 5 VA 4, VA 1, W 4 W 5 W 4, W Tempi di funzionamento - eccitazione 1 ms 40 ms - diseccitazione 1 ms 40 ms Temperatura di funzionamento C Nel caso in cui più contattori siano montati affiancati e il tempo di funzionamento (con bobina alimentata) sia superiore a un ora, ciascun contattore deve essere distanziato tramite ESB-DIS (1/ modulo). Questo accorgimento non è necessario con una temperatura ambiente inferiore a 40 C oppure con i contattori di tipo ESB/EN0. Servizio ininterrotto Nel caso di utilizzo continuativo ininterrotto è importante considerare gli effetti combinati di temperatura e condizioni ambientali di utilizzo. In questa condizione il tempo effettivo di utilizzo prevale sul numero di manovre. Per il servizio a lungo termine sono necessari alcuni controlli di manutenzione periodici allo scopo di verificare la mantenuta funzonalità del prodotto. Trascorsi all incirca cinque anni in queste condizioni il contattore potrebbe sviluppare resistenze interne elevate; in tal caso raccomandiamo la sostituzione del prodotto. (Per maggiori dettagli vi invitiamo a contattarci) Caratteristiche di utilizzo secondo UL/CSA Tipo bobina in c.a. ESB/EN bobina in c.a./c.c. - ESB/EN4 ESB/EN40 ESB63 Uso generale Ampere nominali 40 V A Uso con motori Ampere nominali 10 V - 1 monofase A V - 1 monofase A V - trifase V Potenza motore 10 V - monofase hp 1/ V - monofase hp V - trifase V Protezione da cortocircuito per contattori senza relè O/L termico - escusa protezione motore Fusibile, corrente nominale A Tipo fusibile, 600 V Massima frequenza di commutazione Per uso generale cicli/h 300 Per uso con motori cicli/h 600 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/7 5/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

191 Portata in c.c.-1 / c.c.-3 dei contatti normalmente aperti Tipo Tensione nominale Ue c.c.-1 (L/R 1 ms) c.c.-3 (L/R ms) Polo singolo poli in serie 3 poli in serie Polo singolo poli in serie 3 poli in serie 4 V c.c. 0 A 0 A - 15 A 0 A - 48 V c.c. 15 A 0 A - 7 A 15 A - ESB V c.c. 15 A 0 A - 5 A 10 A V c.c. 5 A 15 A A 5 A - 0 V c.c. 0.5 A 5 A - 0. A 1.5 A - 4 V c.c. 4.0 A 4.0 A 4.0 A 16.0 A 4.0 A 4.0 A 48 V c.c. 1.0 A 4.0 A 4.0 A 8.0 A 18.0 A 4.0 A ESB 4 60 V c.c A 4.0 A 4.0 A 4.0 A 14.0 A 4.0 A 110 V c.c. 7.0 A 16.0 A 4.0 A 1.6 A 6.5 A 16.0 A 0 V c.c. 0.9 A 4.5 A 13.0 A 0. A 1.0 A 4.0 A 4 V c.c A 40.0 A 40.0 A 19.0 A 40.0 A 40.0 A 48 V c.c. 3.0 A 40.0 A 40.0 A 10.0 A 0.0 A 40.0 A ESB V c.c A 3.0 A 40.0 A 5.0 A 16.0 A 34.0 A 110 V c.c. 8.0 A 17.0 A 30.0 A 1.8 A 7.0 A 18.0 A 0 V c.c. 1.0 A 5.0 A 15.0 A 0.3 A 1.1 A 4.5 A 4 V c.c A 63.0 A 63.0 A 1.0 A 44.0 A 63.0 A 48 V c.c. 5.0 A 43.0 A 63.0 A 11.0 A.0 A 47.0 A ESB V c.c. 0.0 A 35.0 A 60.0 A 5.5 A 18.0 A 38.0 A 110 V c.c. 9.0 A 19.0 A 33.0 A.0 A 8.0 A 1.0 A 0 V c.c. 1.1 A 5.5 A 17.0 A 0.3 A 1. A 5.0 A 5 Portata in c.c.-1 / c.c.-3 dei contatti normalmente chiusi Tipo Tensione nominale Ue c.c.-1 (L/R 1 ms) c.c.-3 (L/R ms) Polo singolo poli in serie 3 poli in serie Polo singolo poli in serie 3 poli in serie 4 V c.c. 14 A 0 A - 6 A 10 A - 48 V c.c. 7 A 14 A - 3 A 6 A - ESB V c.c. 4.5 A 10 A - A 4 A V c.c. 1.5 A 4.4 A A 1.8 A - 0 V c.c. 0. A 1.5 A A 0.6 A - 4 V c.c A 4.0 A 4.0 A 6.3 A 11.0 A 19.0 A 48 V c.c. 7.5 A 1.5 A.0 A 3.1 A 5.4 A 9.4 A ESB 4 60 V c.c. 4.5 A 10.0 A 17.5 A.0 A 4.3 A 7.5 A 110 V c.c. 1.6 A 4.4 A 9.5 A 0.7 A 1.9 A 4.1 A 0 V c.c. 0. A 1.4 A 3.8 A 0.1 A 0.6 A 1.6 A System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/9

192 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Contattori ESB-EN ESB/EN 0: a 30 V, AC1 monofase ESB/EN 4, 40, 63: a 400 V, AC1 trifase ESB/EN 4, 40, 63: a 400 V, AC3 trifase ESB 4 ESB 40 ESB 63 ESB 0 ESB 4 ESB 40 ESB 63 5 milioni di manovre 1 0,8 0,6 0,5 0,4 0,3 0, 0,1 00,8 00,6 00,5 00,4 00,3 milioni di operazioni 1 0,8 0,6 0,5 0,4 0,3 0, 0,1 00,8 00,6 00,5 00,4 00,3 00, 00, 00,1 1 1, ,1 1 1, portata contatti (A) 1,1, 3 4 7, portata contatti (A) potenza (kw ) Caratteristiche del contatto ausiliario EH04 Tipo AC ESB/EN0 - AC/DC - ESB/EN4 ESB/EN40 ESB63 Massima tensione operativa Ue V Corrente termica Ith a temperatura θ 40 C A - 6 Frequenza nominale Hz - 50/60 Corrente nominale Ie / AC V 50/60 Hz A - 4 secondo IEC V 50/60 Hz A V 50/60 Hz A - Potere di chiusura secondo IEC x Ie AC-15 Potere di interruzione secondo IEC x Ie AC-15 Protezione da cortocircuito fusibile tipo gl A - 10 Portata minima del contatto con grado di guasto secondo IEC V/mA - 17 / 5 Potenza dissipata per contatto a 6 A W /10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

193 Dati generali Tensione nominale di isolamento Ui secondo IEC V secondo UL/CSA V Impulso di tensione di breve durata Uimp kv 6 Normative IEC / EN e IEC / EN 61095, UL 508, CSA C. N Temperatura operativa a Uc C (Tipo ESB : per temperatura ambiente > 40 C, aggiungere un ESB-DIS (1/ modulo) ogni due contattori) di stoccaggio C Norme climatiche di riferimento IEC , UTE esecuzione 1* Altitudine massima m 000 Resistenza agli urti 10 g / 4 ms / assi X Y Z 5 Posizioni di montaggio Posizione 1, 3, 4: 1±30 Posizione 5: non consentita per ESB0 Pos. 4 Pos. Pos Pos. 1 Pos. 1/3/4/1± 30 Pos. 5 Montaggio su guida DIN conforme a IEC x x 15 * solo ESB0 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/11

194 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Contattori ESB-EN 5 Caratteristiche di collegamento Tipo AC ESB/EN AC/DC - ESB/EN4 ESB/EN40 ESB63 Cavi di collegamento (min.... max.) Conduttori principali (poli) Rigido 1 x mm² x mm² Dimensioni del cavo secondo UL/CSA AWG Conduttori ausiliari (morsetti bobina) Rigido 1 x mm² x mm² Dimensioni del cavo secondo UL/CSA AWG Grado di protezione secondo le norme IEC / EN and IEC 6059 / EN 6059 Protezione secondo i contatti diretti secondo EN 5074 Tutti i morsetti IP0 Tipo di cacciavite Morsetti principali Flat Ø 5 / Pozidriv 1 Flat Ø 7.5 / Pozidriv Morsetti bobina Flat Ø 5 / Pozidriv 1 Flat Ø 5 / Pozidriv 1 Lunghezza conduttore nudo Morsetti principali mm Morsetti bobina mm 7 Coppia di serraggio Morsetti principali Nm Morsetti bobina Nm 0.9 5/1 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

195 Dati per inserzione di lampade tra fase e neutro Potenza [W] Lampade ad incandescenza Numero di lampade ammesso a 0V/50 Hz ESB/EN 0 Lampade a fluorescenza NON RIFASATE O RIFASATE IN SERIE Lampade a fluorescenza RIFASATE IN PARALLELO Bilampade NON RIFASATE ESB/EN 4 ESB/EN ESB Cap. cond. [µf] , , , x 0 x x 6 x 85 x 140 x 40 x 17 x 0 x 65 x 105 x 58 x 10 x 1 x 40 x 65 x 65 x 10 x 1 x 40 x 65 x 115 x 4 x 5 x 18 x 8 x 140 x 4 x 5 x 18 x 8 Lampade alogene a ioduri metallici (tipo HQI) NON RIFASATE a V 3500 a 380 V Potenza [W] Numero di lampade ammesso a 0V/50 Hz ESB/EN 0 Lampade alogene a ioduri metallici (tipo HQI) RIFASATE IN PARALLELO ESB/EN 4 ESB/EN 40 ESB Cap. cond. [µf] a V 3500 a 380 V Lampade ai vapori di sodio a bassa pressione (tipo Sox) NON RIFASATE Lampade ai vapori di sodio a bassa pressione (tipo Sox) RIFASATE IN PARALLELO Lampade ai vapori di sodio ad alta pressione (tipo NAV) NON RIFASATE Lampade ai vapori di sodio ad alta pressione (tipo NAV) RIFASATE IN PARALLELO System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/13

196 Protezione e sicurezza Approfondimenti tecnici Contattori ESB-EN Potenza [W] Numero di lampade ammesso a 0V/50 Hz ESB/EN 0 ESB/EN 4 ESB/EN 40 ESB 63 Cap. cond. [µf] Potenza [W] Numero di lampade ammesso a 0V/50 Hz ESB/EN 0 ESB/EN 4 ESB/EN 40 ESB 63 Cap. cond. [µf] 5 Lampade ai vapori di mercurio ad alta pressione (tipo HQL) NON RIFASATE a 380 V Lampade ai vapori di mercurio ad alta pressione (tipo HQL) RIFASATE IN PARALLELO Lampade con reattore elettronico 1 x x x x x x Lampade alogene a bassissima tensione 1 V a 380 V /14 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

197 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Contattori ESB Certificazioni e approvazioni CSA CCC RMRS Posizione di fissaggio BV BV CE Pos Pos Pos Pos Pos. 4 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 3 Pos. 1 Pos. 1, 3, 4, 1± 30 Pos. 1 Pos. 1, 3, 4, 1± 30 Pos. 1 Pos. 1, 3, 4, 1 ± 30 Pos. 1 Pos. 1, 3, 4, 1 ± 30 5 Pos. 5 Pos. 5 Pos. 5 Resistenza elettrica AC-1 / 400 V / trifase per ESB 0, 4, 40, 63 Milioni di cicli Corrente di interruzione [A] 1 1, Milioni di cicli ESB 4 ESB 40 ESB 63 ESB 0 ESB 4 ESB 40 ESB AC-3 / 400 V / trifase per ESB 0, 4, 40, Corrente di interruzione [A] Capacità di commutazione [kw] System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/15

198 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Contattori EN O = OFF Funzionamento automatico 1CSC400063F00 Posizione di fissaggio Pos Pos. 4 Pos. 3 I = ON Pos. 1 Pos. 1, 3, 4, 1± 30 5 Coperchio a tenuta ESB-PLK 40/63 ESB-PLK 4 Blocchi contatti ausiliari 1SBC103009F0014 EH 04-0 ESB 4-40 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/38 5/16 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

199 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Relè monostabili E 97 RELÈ MONOSTABILI E 97 Dati per inserzione lampade tra fase e neutro Lampade ad incandescenza (30 V c.a.) Potenza lampade [W] Lampade fluorescenti con starter (non rifasate) Lampade fluorescenti con starter (rifasate) Bilampade fluorescenti con starter (rifasate) x x 36 5 x 40 3 x x Lampade fluorescenti con reattore elettronico (rifasate) 1 x x x x x x 58 8 Numero massimo di lampade Potenza lampade [W] Lampade LP a bassa pressione ai vapori di sodio (rifasate) SOX Lampade HP ad alta pressione ai vapori di sodio (non rifasate) NAV Numero massimo di lampade Lampade a ioduri metallici e HP ad alta pressione ai vapori di mercurio (HQL) Lampade alogene a 30V c.a. (HQI) Lampade alogene con trasformatore bassa tensione 1 V o 4 V c.a System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/17

200 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Relè monostabili E 97 Principio di funzionamento Il relè monostabile E 97, adatto per applicazioni nei settori residenziale e terziario, ha lo stesso principio di funzionamento di un contattore, cioé commuta i suoi contatti in presenza di una tensione continuativa sulla sua bobina di comando. Contesti applicativi L installazione del relè monostabile E 97 risulta particolarmente idonea per il comando di circuiti di illuminazione o come relè di supporto per fornire la potenza necessaria ad un contatto pulito per il comando di un carico. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione del relè monostabile E con un contatto NA e un contatto NC nell impianto elettrico di un reparto ospedaliero, in cui un primo comando inviato tramite interruttore al circuito di illuminazione consente di spegnere le luci a soffitto e accendere le lampade del corridoio mentre il secondo comando ripristina lo stato precedente. 5 AUSILIARI L1 N L S1 C C AUSILIARI 4 E 59 CSC400809F00 A1 C A E N GRUPPO LUCI 1 GRUPPO LUCI CSC400810F00 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/41 5/18 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

201 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Relè passo-passo elettronici E 60 Ulteriori caratteristiche tecniche Potenza dissipata con eccitazione continua alla tensione nominale 1P = W; P = 3 W Fattore di servizio 100% * Materiale contatto argento Ag Cd O 10 Distanza tra i contatti 0,5 mm Durata del movimento 3 ms Minima portata del contatto 4 V c.a. /10 ma Frequenza di manovra 10 3 /h Max. capacità in parallelo > mf (circa 6000 m) Max. corrente sul pulsante luminoso (per lampade a incandescenza) 30 ma Temperatura funzionamento C Sezione morsetti contatti: 6 mm; circuito di comando: 4 mm Protezione da corto circuito con interruttore automatico serie S, caratteristica B, 16 A 5 * Se la bobina rimane eccitata per un periodo di tempo prolungato è consigliabile prevedere dei distanziatori (1/ modulo) tra i vari dispositivi. N max. di lampade, relè passo-passo 16 A Potenza [W] I n /A Numero di lampade ammesso a 0 V/50 Hz Lampade a incandescenza 60 0, , , , , , , ,50 1 Lampade a fluorescenza non rifasate 15 0, , , , , , , ,50 Bilampade rifasate x 18 0,37 11 Lampade ai vapori di mercurio ad alta pressione (tipo HQL, HPL) non rifasate x 0 0,37 11 x 30 0,40 11 x 36 0,43 9 x 40 0,43 9 x 58 0,67 6 x 65 0, , , , , , , ,50 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/19

202 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Relè temporizzatori E 34 N max. di trasformatori, relè passo-passo 16 A Trasformatori per lampade a bassissima tensione 1 V Potenza Numero di trasformatori ammesso [W] Relè temporizzatori E 34 Regolazioni frontali SK 031 Z 0 SK 03 Z 0 SK 046 Z 0 SK 034 Z 0 SK 033 Z 0 SK 030 Z 0 E 34 CT-MFD E 34 CT-ERD E 34 CT-TGD E 34 CT-AHD E 34 CT-EBD E 34 CT-VWD 5/0 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

203 Ritardo all eccitazione E 34 CT-ERD, CT-MFD La temporizzazione inizia quando la tensione di alimentazione è applicata ai morsetti A1-A. Il led verde lampeggia durante la temporizzazione. Dopo la scadenza del tempo, il relè di uscita è eccitato e il led verde lampeggiante diventa fisso. L interruzione della tensione di alimentazione determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del ritardo. L interruzione della tensione di alimentazione prima della scadenza del tempo impostato determina il reset del ritardo. Il relè di uscita non è eccitato. Ritardo alla diseccitazione con tensione ausiliaria E 34 CT-AHD, E 34 CT-MFD Durante la temporizzazione questa funzione richiede la presenza continua di una tensione di alimentazione ai morsetti A1-A. La temporizzazione è controllata da un contatto di comando collegato ai morsetti A1-Y1. Se il contatto di comando è chiuso, il relè di uscita è eccitato. Se il contatto di comando A1-Y1 è aperto, si attiva il ritardo impostato. Il led verde lampeggia durante la temporizzazione. Dopo la scadenza del tempo, il relè di uscita è diseccitato e il led verde lampeggiante diventa fisso. La chiusura del contatto di comando A1-Y1 prima della scadenza del tempo impostato determina il reset del ritardo. Il temporizzatore riparte in caso di riapertura del contatto di comando. 5 A1-A led verde led rosso A1-A A1-Y led verde led rosso t < t CDC F005 CDC F005 t t = tempo di ritardo impostato t = tempo di ritardo impostato Se è configurato un ritardo all eccitazione, il contatto di comando A1-Y1 del E 34 CT-MFD non è funzionante. Singolo impulso all eccitazione (intervallo) E 34 CT-VWD, E 34 CT-MFD Il relè di uscita è eccitato immediatamente dopo l applicazione di tensione ai morsetti A1-A e diseccitato dopo la scadenza del tempo impostato. Il led verde lampeggia durante la temporizzazione. Dopo la scadenza del tempo, il led verde lampeggiante diventa fisso. L interruzione della tensione di alimentazione prima della scadenza del tempo impostato determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del ritardo. Singolo impulso alla diseccitazione con tensione ausiliaria (intervallo fronti discendenti) E 34 CT-MFD Questa funzione richiede la presenza continua di alimentazione di tensione ai morsetti A1-A. Se il contatto di comando A1-Y1 è aperto, il relè di uscita è eccitato senza ritardo e il temporizzatore si avvia. Il led verde lampeggia durante la temporizzazione. Dopo la scadenza del tempo, il relè di uscita è diseccitato e il led verde lampeggiante diventa fisso. L interruzione della tensione di alimentazione o la chiusura del contatto di comando A1-Y1 prima della scadenza del tempo impostato determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del ritardo. A1-A led verde led rosso t < t CDC F005 A1-A A1-Y led verde led rosso CDC F005 t t = tempo di impulso impostato t = tempo di impulso impostato Se è configurato un ritardo all eccitazione, il contatto di comando A1-Y1 del E 34 CT-MFD non è funzionante. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/1

204 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Relè temporizzatori E 34 Intermittenza inizio lavoro (con tempi simmetrici uguali, il primo ON) E 34 CT-EBD, E 34 CT-MFD L applicazione della tensione di alimentazione ai morsetti A1-A determina l avvio della temporizzazione con tempi di lavoro/pausa simmetrici. Il ciclo inizia con un tempo di lavoro (ON). I tempi di lavoro e pausa (ON e OFF) sono visualizzati mediante il led verde lampeggiante, che lampeggia a velocità doppia durante il ciclo di pausa. L interruzione della tensione di alimentazione determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del ritardo. Intermittenza inizio pausa (con tempi simmetrici uguali, il primo OFF) E 34 CT-MFD L applicazione della tensione di alimentazione ai morsetti A1-A determina l avvio della temporizzazione con tempi di lavoro/pausa simmetrici. Il ciclo inizia con un tempo di pausa (OFF). I tempi di lavoro e pausa (ON e OFF) sono visualizzati mediante il led verde lampeggiante, che lampeggia a velocità doppia durante il ciclo di pausa. L interruzione della tensione di alimentazione determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del ritardo. 5 A1-A led verde led rosso t t CDC 5 17 F005 A1-A led verde led rosso t t CDC F005 t = tempo di intermittenza impostato Se è configurata un intermittenza inizio lavoro, il contatto di comando A1-Y1 del E 34 CT-MFD non è funzionante. t = tempo di impulso impostato Se è configurata un intermittenza inizio pausa, il contatto di comando A1-Y1 del E 34 CT-MFD non è funzionante. Generatore di impulsi inizio lavoro o inizio pausa (tempi asimmetrici indipendenti) E 34 CT-TGD L applicazione della tensione di alimentazione ai morsetti A1-A determina l avvio della temporizzazione. Il ciclo inizia con un tempo di pausa (OFF). Se è applicato un ponticello all ingresso X-Z (vedi sotto), il temporizzatore si avvia con il tempo di lavoro (ON). I tempi di lavoro e pausa sono visualizzati mediante il led verde lampeggiante. L interruzione della tensione di alimentazione determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del ritardo. Generatore di impulsi (singolo impulso) E 34 CT-MFD La chiusura del contatto di comando collegato ai morsetti A1-Y1, con tensione di alimentazione applicata, determina l eccitazione del relè di uscita per il tempo di lavoro stabilito, trascorso il quale il relè di uscita è diseccitato. L attivazione dell interruttore del contatto di comando A1-Y1 durante il ritardo non produce alcun effetto. Il led verde lampeggia durante la temporizzazione. Dopo la scadenza del tempo di impulso selezionato, il led verde lampeggiante diventa fisso e il relè di uscita è diseccitato. Dopo la scadenza del ritardo impostato, per riavviare chiudere il contatto di comando. L interruzione della tensione di alimentazione durante la temporizzazione determina la diseccitazione del relè di uscita e il reset del tempo di lavoro. A1-A A1-Y led verde led rosso A1-A A1-Y led verde led rosso CDC F005 CDC F005 t p t i t t tp = tempo di ricaduta ti = tempo impulso A1-Y1 B (chiuso) = inizio con pausa A1-Y1 K (aperto) = inizio con lavoro t = tempo di impulso impostato 5/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

205 Commutatore stella-triangolo (avviamento stella-triangolo) CT-SDD, CT-SAD La funzione richiede una tensione di alimentazione continua durante la temporizzazione. L applicazione della tensione di alimentazione ai morsetti A1-A determina l eccitazione del contattore a stella collegato ai morsetti e l inizio del tempo di avviamento impostato t1. Il led verde lampeggia durante la temporizzazione. Completato il tempo di avviamento, il primo contatto di uscita determina la diseccitazione del contattore a stella. A questo punto inizia il tempo di commutazione t. Al termine del tempo di commutazione, il secondo contatto di uscita determina l eccitazione del contattore triangolo collegato ai morsetti Il contattore triangolo rimane eccitato fino allo scollegamento della tensione di alimentazione applicata all unità. A1-A LED verde t 1 t t1 = tempo di avviamento impostato t = tempo di commutazione CT-SDD: t = 50 ms CT-SAD: t regolabile CDC 5 11 F006 5 L1 F3 F S CDC 5 18 F0b06 L1 L L F1 4 6 CDC 5 01 F0b07 I S 13 K 14 K1T K K K K K K3 1 K1 1 -F N K1T A1 A K1 A1 A1 A1 K3 K A A A Y N W1 V1 U1 -M1 M 3 ~ W V U Schema del circuito di controllo Schema del circuito di alimentazione System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/3

206 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Relè temporizzatori E 34 Diagrammi Curve del carico limite Carico c.a. (resistivo) Carico c.c. (resistivo) Tensione c.a. [V] resistive load CDC F007 Tensione c.c. [V] resistive load CDC F007 5 Corrente AC current c.a. [A] Corrente DC current c.c. [A] CT-D.1x CT-D.1x Tensione c.a. [V] resistive load CDC 5 1 F006 Tensione c.c. [V] resistive load CDC 5 11 F006 Corrente AC current c.a. [A] Corrente DC current c.c. [A] CT-D.x CT-D.x Fattore di derating F Durata dei contatti per carico c.a. induttivo Fattore di derating F CDC 5 14 F006 Cicli di commutazione 50 V resistive load CDC 5 13 F cos j Corrente di Switching commutazione current [A] 5/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

207 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Trasformatori modulari La gamma dei trasformatori modulari System pro M compact di ABB è costituita dai trasformatori di sicurezza per uso generale TS-C da 5, 40 e 63 VA e dai trasformatori per campanelli e suonerie TM, con tensioni massime secondarie di 1 e 4 V e potenze massime secondarie di 10, 15, 30, 40 VA, e TS, con tensioni massime secondarie di 8, 1, 4 V e potenze massime secondarie di 8, 16, 4 VA (alcune versioni dei trasformatori TS sono disponibili con interruttore I/O integrato). Trasformatori modulari di sicurezza per uso generale e funzionamento continuativo serie TS-C Norma di riferimento: CEI EN I trasformatori di sicurezza TS-C sono trasformatori di isolamento adatti ad alimentare circuiti SELV (a bassissima tensione di sicurezza) o PELV (a bassissima tensione di protezione). A differenza dei trasformatori per campanelli, i trasformatori TS-C possono essere utilizzari per alimentare carichi in bassa tensione in modo continuativo e sono caratterizzati da un valore ridotto della caduta di tensione. Anche in seguito a un corto circuito, mantengono una temperatura al di sotto dei limiti specificati. Sono inoltre dotati di un dispositivo termico di interruzione a richiusura automatica che stabilisce automaticamente la corrente quando il trasformatore si è sufficientemente raffreddato o quando il carico è stato rimosso. Trasformatori per campanelli a prova di guasto serie TM Norma di riferimento: CEI EN A seguito di un eventuale uso anormale potrebbero non essere più in grado di funzionare, ma garantiscono la separazione dei circuiti primario e secondario, salvaguardando l utilizzatore e i componenti elettrici adiacenti; la serie comprende 8 modelli con potenza di 10, 15, 30 e 40 VA e tensioni di uscita di 4, 8, 1 e 4 V. Trasformatori per campanelli resistenti al corto circuito non per costruzione serie TS Norma di riferimento: CEI EN Anche in seguito a un corto circuito, mantengono una temperatura al di sotto dei limiti specificati. Sono inoltre dotati di un dispositivo termico di interruzione a richiusura automatica che ristabilisce automaticamente la corrente quando la corrispondente parte del trasformatore si è sufficientemente raffreddata o il sovraccarico è stato rimosso; la serie TS comprende 10 modelli con potenza di 8, 1 e 4 VA e tensioni di uscita di 4, 6, 8, 1 e 4 V. La serie TS8SW è accessoriata sulla parte frontale con un interruttore 0-1 che permette l inserimento o il disinserimento del carico collegato sul circuito secondario, comprende 5 modelli con potenza di 8 VA e tensioni di uscita di 4, 6, 8 e 1 V. 5 CSC400166F090 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/5

208 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Trasformatori di comando, isolamento e sicurezza 5 La scelta del valore di tensione con cui alimentare i circuiti di comando deve tenere conto di due aspetti: la sicurezza degli operatori e l affidabilità funzionale dei circuiti, affidabilità che può dipendere dalla caduta di tensione. Trasformatore di comando serie TM-C Norma di riferimento: CEI EN Trasformatore destinato all alimentazione di circuiti di comando, ad esempio per controllo, segnalazione, interblocco etc. Trasformatore di isolamento serie TM-I Norma di riferimento: CEI EN Trasformatore in cui gli avvolgimenti primari e secondari sono separati elettricamente da un isolamento doppio o rinforzato, per limitare, nel circuito alimentato lato secondario, rischi dovuti a contatti accidentali simultanei con la terra e con parti attive o masse che possono andare in tensione in caso di guasto all isolamento fondamentale. Trasformatore di sicurezza serie TM-S Norma di riferimento: CEI EN Trasformatore di isolamento destinato ad alimentare circuiti a bassissima tensione di sicurezza (<50 V a vuoto). Il contatto accidentale sulle fasi dell avvolgimento secondario può essere sopportato senza alcun pericolo per l uomo. Impregnazione e tropicalizzazione I trasformatori ABB sono completamente impregnati utilizzando una resina in classe termica F. Questa operazione migliora le caratteristiche degli isolanti impiegati rendendo il trasformatore adatto per l installazione in ambienti severi, migliora lo scambio termico riducendo la temperatura del trasformatore, evita la penetrazione di umidità negli avvolgimenti e nel nucleo e riduce al minimo le vibrazioni ed i conseguenti rumori. Classi di isolamento La durata dell isolamento dei prodotti è influenzata da molti fattori e nel caso in cui il materiale isolante effettua la separazione elettrica fra parti accessibili all uso e parti in tensione, l alterazione delle sue caratteristiche può generare dei rischi di sicurezza per l utilizzatore. Le norme stabiliscono i limiti massimi di temperatura per gli avvolgimenti dei trasformatori in funzione della classe di isolamento. I trasformatori ABB sono realizzati con materiali in classe B. La temperatura ambiente massima è riportata nei dati di targa del trasformatore. Classe di isolamento T MAX A 100 C E 115 C B 10 C F 140 C H 165 C Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/64 5/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

209 Protezione dei trasformatori Al primario, il trasformatore non può, da solo, generare sovraccarichi. Durante la messa in tensione, però, si crea una corrente di spunto molto elevata (circa 5-30 In). La protezione della linea (primario del trasformatore) deve, perciò, essere calibrata in modo tale da non intervenire in fase di inserzione del trasformatore. Le più indicate sono: fusibili am interruttori automatici S 0 curva D. Protezioni minime della linea (primario) per garantire il non intervento in fase di inserzione Potenza VA trasformatore 30 V monofase 400 V monofase 50 Fusibile am 0,5 A 0,315 A Fusibile am 1 A 0,63 A 100 Portata interruttore 1,6 A 1 A Curva interruttore D D Fusibile am 1,6 A 1 A 160 Portata interruttore 3 A A Curva interruttore D D Fusibile am A 1,5 A 00 Portata interruttore 3 A A Curva interruttore D D Fusibile am,5 A 1,6 A 50 Portata interruttore 4 A 3 A Curva interruttore D D Fusibile am 3,15 A A 30 Portata interruttore 5 A 3 A Curva interruttore D D Fusibile am 4 A,5 A 400 Portata interruttore 8 A 5 A Curva interruttore D D Fusibile am 6,3 A 4 A 630 Portata interruttore 13 A 8 A Curva interruttore D D Fusibile am 10 A 6 A 1000 Portata interruttore 0 A 13 A Curva interruttore D D Fusibile am 16 A 10 A 1600 Portata interruttore 3 A 0 A Curva interruttore D D Fusibile am 0 A 1 A 000 Portata interruttore 40 A 5 A Curva interruttore D D Fusibile am 5 A 16 A 500 Portata interruttore 50 A 3 A Curva interruttore D D 5 Note: - Le protezioni in tabella sono le taglie minime consigliate per la protezione della linea di alimentazione - Il potere di interruzione degli interruttori automatici primari è in funzione della linea di alimentazione È indispensabile proteggere il circuito secondario dal sovraccarico e dal cortocircuito. Inoltre, in funzione del tipo di sistema di distribuzione impiegato, può essere necessario adottare protezioni addizionali. Sovraccarico: la protezione utilizzata deve avere un valore della corrente d intervento uguale o minore rispetto a quella secondaria del trasformatore Cortocircuito: il cortocircuito nel punto più lontano della linea deve far intervenire il dispositivo di protezione in meno di 5 secondi (CEI 64.8). La protezione del trasformatore e quella della linea possono coincidere nel caso in cui il trasformatore fornisca alimentazione ad una sola linea e sia verificata la completa compatibilità System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/7

210 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Trasformatori di comando, isolamento e sicurezza 5 Trasformatore Avviatore motore MS116 Avviatore motore MS13 Potenza nominale (VA) Tensione di ingresso (V) Corrente nominale (A) Tipo Codice di ordinazione Impotazione curva termica Tipo Codice di ordinazione Impotazione curva termica , MS116-1,0 EP ,63 MS13-1,0 EP , ,43 MS116-1,6 EP MS13-1,6 EP ,7 MS116-,5 EP ,6 MS13-,5 EP , ,87 MS116-4,0 EP 687 6,5 MS13-4,0 EP 687 6, ,09 MS116-4,0 EP 687 6,5 MS13-4,0 EP 687 6, ,39 MS116-6,3 EP MS13-6,3 EP ,74 MS EP MS13-6,3 EP ,74 MS EP 689 6,3 MS13-10 EP 689 6, ,35 MS EP ,5 MS13-16 EP , ,96 MS116-0 EP MS13-5 EP ,13 MS116-0,63 EP ,4 MS13-0,63 EP , ,5 MS116-1,0 EP ,63 MS13-1,0 EP , ,4 MS116-,5 EP ,6 MS13-,5 EP , ,5 MS116-,5 EP ,6 MS13-,5 EP , ,63 MS116-,5 EP ,6 MS13-,5 EP , ,8 MS116-4,0 EP 687 6,5 MS13-4,0 EP 687 6, MS116-6,3 EP 688 4,5 MS13-4,0 EP 687 6, ,58 MS EP MS13-6,3 EP ,5 MS116-1 EP MS13-16 EP MS116-1 EP ,5 MS13-16 EP , MS EP MS13-0 EP ,5 MS116-0 EP MS13-5 EP Proprietà Ciascun tipo di trasformatore specificato nella tabella sopra può essere fornito sul primario con una linea protetta dal corrispondente avviatore motore manuale. I dispositivi indicati sono tarati in modo tale da impedire l intervento durante la fase di collegamento del trasformatore. Attenzione: l avviatore motore non protegge il trasformatore, a tale scopo è necessario installare un altra protezione obbligatoria sul secondario, come spiegato nel foglio specifico dei trasformatori. Schema di collegamento con avviatore motore Last 5/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

211 Potenza prelevabile in funzione della temperatura e dell altitudine 65 C 6% 60 C 66% 55 C 7% 50 C 80% 45 C 40 C 90% 100% CSC400517F00 5 % potenza prelevabile in funzione della temperatura 5000m 80% 4000m 85% 3000m 90% 000m 95% 1500m 97,5% 1000m 100% % potenza prelevabile in funzione dell altitudine CSC400517F00 Dati di variazione di tensione e tensione di cortocircuito Potenza (VA) Vcc a (%) 10,6 7,5 5, 4,8 9,5 6, ,5 3,8,3 DV b (%) 11 7,8 6 5,8 6,7 7 5,4 4,3 3,3,8 1,8 a percentuale della tensione di alimentazione nominale b percentuale della tensione nominale in uscita Perdite dei trasformatori Potenza (VA) Perdite a vuoto (W) Perdite a carico (W) , , System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/9

212 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Trasformatori di comando, isolamento e sicurezza Andamento potenza di spunto 10000VA cosϕ=0,4 cosϕ =0,6 cosϕ =0,9 1000VA Potenza di spunto 5 100VA 10VA 50VA 100VA 160VA 00VA 50VA 30VA 400VA 630VA 1000VA 1600VA 000VA 500VA CSC400518F00 Potenza nominale Sovraccarico ammesso Se la potenza nominale del trasformatore non viene continuamente prelevata, è possibile sovraccaricare il trasformatore secondo il diagramma: % 60% 70% 80% 90% minuti ,0 Pn 1,1 Pn 1, Pn 1,3 Pn 1,4 Pn 1,5 Pn Sovraccarico ammesso CSC400518F00 Utilizzando un trasformatore con un ciclo di lavoro ad intermittenza si può dimensionarlo secondo la formula: con i tempi espressi in minuti. P trasformatore = P intermittente * tempo di lavoro tempo totale del ciclo (lavoro+pausa) 5/30 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

213 In una apparecchiatura di comando posso usare le due uscite secondarie di un unico trasformatore per alimentare due diversi circuiti ausiliari? È possibile sfruttare contemporaneamente entrambe le uscite secondarie di un trasformatore ABB per alimentare due circuiti con tensione nominale diversa, la somma delle potenze prelevate da ciascun circuito non potrà superare la potenza nominale del trasformatore. Per alimentare dei circuiti a bassissima tensione di sicurezza (SELV) che tipo di trasformatore occorre impiegare? Per realizzare un circuito SELV è necessario utilizzare un trasformatore di sicurezza conforme alla Norma CEI EN , che garantisca sia la separazione tra i sistemi per mezzo di un doppio isolamento che la bassissima tensione richiesta (1-4 V±5%). In una apparecchiatura alimentata a 4 V c.a. ho la necessità di alimentare una ventola di raffreddamento con tensione nominale di alimentazione 30 V c.a., posso usare un trasformatore alimentandolo dal secondario? È possibile alimentare i trasformatori in salita dal secondario, ma per motivi costruttivi la tensione in uscita dal primario può variare del 10-30% rispetto alla nominale. Come faccio a dimensionare rapidamente la potenza di un trasformatore? P = 0,8 (S Pm + S Pr + Pa) S Pm = Somma di tutte le potenze di mantenimento dei contattori S Pr = Somma di tutte le potenze resistive Pa = Potenza allo spunto del contattore più grande 5 È possibile collegare in parallelo gli avvolgimenti secondari di due o più trasformatori monofase ABB? Si possono collegare in parallelo fino ad un massimo di 3 trasformatori ABB di pari potenza, tenendo presente che la potenza totale erogabile sarà uguale al 90% della somma delle singole potenze. Prestare la massima attenzione al collegamento dei morsetti ed eventualmente testare il circuito prima in serie e poi in parallelo. Utilizzo di due tensioni in uscita contemporaneamente Caso A Caso B Caso C 4 V 50VA V 50VA V 4 V Utilizzo di una tensione in uscita: 4 V Utilizzo di una tensione in uscita: 1 V Utilizzo di due tensioni in uscita: Uscita 1: 4 V Uscita : 1 V System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/31

214 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Trasformatori di comando, isolamento e sicurezza Regole per il cablaggio nel caso C La potenza erogata cumulata sulle due uscite non deve superare la potenza nominale. La potenza eroga sull uscita di minore tensione deve essere al massimo: Ptensione minore 0,5 x ( Pnominale Ptensione maggiore) La protezione al secondario deve essere messa nel punto di passaggio della corrente delle due uscite e scelta in funzione della tensione maggiore tra i due carichi: 5 CARICO 4 V 100 VA CARICO 1 V 75 VA Il fusibile deve essere scelto con la tensione maggiore del carico e posizionato al punto di passaggio delle correnti dei due carichi. Esempio: Trasformatore con Pnominale 50 VA 1-4 V Fusibile 10 A gg oppure interruttore automatico S 0 C Esempio: Trasformatore di potenza nominale 50 VA e tensioni secondarie 1/4 V: Potenza su uscita 4V Potenza su uscita 1V Commento Es.1 50 VA - E il caso A: la potenza piena è erogata sull uscita 4 V Es VA E il caso B: la potenza piena è erogata sull uscita 1 V Es VA 75 VA E il caso C: La potenza è erogata sulle due uscite. Regola 1: Potenza totale Pnominale Potenza totale 50 VA OK Regola : Ptensione minore 0,5 x ( Pnominale Ptensione maggiore) Ptensione minore 0,5 x ( ) Ptensione minore 75 VA OK Collegamento del trasformatore con punto centrale del secondario a terra Il collegamento del punto centrale del secondario del trasformatore a terra permette di ridurre il potenziale del circuito secondario rispetto a terra, mantenendo la stessa tensione in uscita. 5/3 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

215 Esempio: con un trasformatore con uscite 1/4 V è possibile collegare il zero centrale e erogare una tensione -1 V / 0 V / +1 V. La tensione disponibile al secondario è sempre 4 V mentre la differenza di potenziale rispetto alla terra non supera 1 V, in funzionamento normale. Avertenze per la messa a terra del punto centrale per i trasformatori di sicurezza e isolamento: Se il lamierino è collegato a terra (con la presa Faston ad esempio), le proprietà isolative dei trasformatori di sicurezza e isolamento sono ridotte: l isolamento tra il secondario e il primario diventa semplice e non doppio/rinfiorzato, diminuendo le proprietà del trasformatore. Doppio isolamento Lamierini Lamierino non collegato a terra Collegamento preservando il doppio isolamento Doppio isolamento Lamierini Lamierino collegato a terra L isolamento tra primario e secondario è ridotto a quello tra lamierini e primario. Di conseguenza questo montaggio toglie il vantaggio del doppio isolamento. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/33

216 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Prese modulari Prese modulari La tabella indica la tensione, la frequenza e le prese modulari ABB che possono essere installate in ogni paese. Le regole d installazione e gli standard possono variare in ciascun paese, e quindi importante controllarele regole locali prima di installare il prodotto. Nazione Tensione Freq. Presa modulare Nazione Tensione Freq. Presa modulare V 0-50 V 50 Hz 60 Hz M1011 M1363 M1170 M1173 M1174 M1175 M1176 M V 0-50 V 50 Hz 60 Hz M1011 M1363 M1170 M1173 M1174 M1175 M1176 M071 5 Afghanistan n n n n n n Albania n n n n n n Algeria n n n n n n n Andorra n n n n n n Angola n n n n n n Antille olandesi n n n n n n n n Arabia Saudita n n n n n n n n Argentina n n n n n n n Armenia n n n n n n Aruba n n n n n n n Australia n n n Austria n n n n n n Azerbaijan n n n n n n Bahrain n n n Bangladesh n n n n n n Belgio n n n Belize n n n n Benin n n n Bhutan n n n n n n n Bielorussia n n n n n n Bolivia n n n n n n n Bosnia & Herzegovina n n n n n n Botswana n n n Brasile n n n n n n n Brunei n n n Bulgaria n n n n n n Burkina Faso n n n n n n Burundi n n n n n n Cambogia n n n n n n n Cameroon n n n n n n Capo Verde n n n n n n Chad n n n n n n Cile n n n n n n Cipro n n n n n n n Comore n n n n n n Congo Dem. Rep. (Zaire) n n n n n n Congo, People's Rep. of n n n n n n Costa d Avorio n n n n n n Corea, Nord n n n n n n Corea, Sud n n n n n n n Croazia n n n n n n Cuba n n n n n n n Danimarca n n n n n n Djibouti n n n n n n Dominica n n n Egitto n n n n n n Emirati arabi uniti n n n Eritrea n n n n n n Estonia n n n n n n Etiopia n n n n n n n Fiji n n n I principali paesi sono evidenziati Filippine n n n n n n Finlandia n n n n n n Francia n n n Gabon n n n n n n Gambia n n n Georgia n n n n n n Germania n n n n n n Ghana n n n Gibilterra n n n n n n n Giordania n n n n n n n n Grecia n n n n n n Grenada n n n Groenlandia n n n n n n Guadalupa n n n n n n Guatemala n n n n n Guinea n n n n n n Guinea-Bissau n n n n n n Guinea equatoriale n n n n n n Guyana n n n Guyana francese n n n n n n n Hong Kong n n n India n n n n n n Indonesia n n n n n n n n Iran n n n n n n Iraq n n n n n n n Irlanda n n n Islanda n n n n n n Isola di Man n n n n n n n Isole Baleari n n n n n n Isole Canarie n n n n n n Isole Cook n n n Isole della Manica n n n Isole Falkland n n n Isole Faroe n n n n n n Israele n n n n n n Italia n n n n n n Kazakistan n n n n n n Kenya n n n Kirghizistan n n n n n n Kiribati n n n Kuwait n n n n n n n Laos n n n n n n Le azzorre n n n n n n Lettonia n n n n n n Libano n n n n n n n n Lituania n n n n n n Lussemburgo n n n n n n Macao n n n Macedonia n n n n n n Madagascar n n n n n n n Madeira n n n n n n 5/34 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

217 Nazione Tensione Freq. Presa modulare Nazione Tensione Freq. Presa modulare 5 Dettaglio fusibile Dettaglio spia luminosa CSC400759F0001 CSC400759F V 0-50 V 50 Hz 60 Hz M1011 M1363 M1170 M1173 M1174 M1175 M1176 M V 0-50 V 50 Hz 60 Hz M1011 M1363 M1170 M1173 M1174 M1175 M1176 M071 Malawi n n n Maldive n n n n n n Malesia n n n Mali n n n n n n Malta n n n Marocco n n n n n n n Martinica n n n n n n Mauritania n n n n n n Mauritius n n n n n n n Moldavia n n n n n n Monaco n n n n n n Mongolia n n n n n n Montenegro n n n n n n Mozambico n n n n n n Myanmar (ex Burma) n n n n n n Nauru n n n Nepal n n n n n n Niger n n n n n n Nigeria n n n Norvegia n n n n n n Nuova Caledonia n n n n n n Nuova Zelanda n n n Olanda n n n n n n Oman n n n Pakistan n n n n n n Papua Nuova Guinea n n n Paraguay n n n n n n Peru n n n n n n Polonia n n n n n n Portogallo n n n n n n Qatar n n n Regno unito n n n Repubblica Ceca n n n Repubblica Centrafricana n n n n n n Réunion Island n n n Romania n n n n n n Ruanda n n n n n n n Russia n n n n n n Samoa n n n Samoa americane n n n n n n n n San Marino n n n n n n I principali paesi sono evidenziati Senegal n n n n n n Serbia n n n n n n Seychelles n n n Sierra Leone n n n Singapore n n n Siria n n n n n n Slovacchia n n n Slovenia n n n n n n Somalia n n n n n n n Spagna n n n n n n Sri Lanka n n n St. Kitts and Nevis n n n St. Lucia n n n St. Vincent n n n n n n n n Sudan n n n n n n Suriname n n n n n n n Svezia n n n n n n Svizzera n n n n n n n Tahiti n n n n n n n Tajikistan n n n n n n Tanzania n n n Thailandia n n n n n n Timor Est n n n n n n n Togo n n n n n n Tonga n n n Tunisia n n n n n n Turchia n n n n n n Turkmenistan n n n n n n Ucraina n n n n n n Uganda n n n Ungheria n n n n n n Uruguay n n n n n n Uzbekistan n n n n n n Vietnam n n n n n n n n Yemen, Rep. of n n n Zambia n n n n n n n Zimbabwe n n n System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/35

218 Comando e segnalazione Approfondimenti tecnici Prese modulari Presa modulare rossa con spia luminosa M 1173-LR Principio operativo Le prese modulari colorate vengono utilizzate quando è necessaria una chiara indicazione di un uso specifico della presa, distinguendola in maniera univoca dalle altre prese presenti nel quadro. La spia luminosa inoltre segnala la presenza di tensione, permettendo di capire immediatamente se una presa è alimentata o meno. Esempio di installazione Come mostrato nei diagrammi, tramite una presa modulare è possibile alimentare dispositivi non modulari direttamente dal quadro elettrico. È possibile segnalare con una presa rossa l alimentazione di questa tramite un UPS e quindi che la presa va utilizzata solo in caso di emergenza. Utilizzando una presa con spia luminosa si ha anche una chiara indicazione della presenza effettiva di alimentazione a monte. 5 Ambito applicativo Le prese modulari sono indicate in tutti i quadri elettrici sia di distribuzione che automazione per consentire il collegamento di dispositivi non modulari, come strumenti di misura, manutenzione ecc. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 5/8 5/36 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

219 Presa modulare con fusibile M 1175-FL Principio operativo Le prese modulari con fusibili sono indicate quando la continuità di servizio è essenziale. Avendo un fusibile integrato a protezione della fase, evitano l intervento di un interruttore automatico in caso di guasto dell apparecchiatura collegata alla presa stessa. Ambito applicativo Le prese modulari sono indicate in tutti i quadri elettrici sia di distribuzione che automazione per consentire il collegamento di dispositivi non modulari, come strumenti di misura, manutenzione ecc. Esempio di installazione Come mostrato nei diagrammi, tramite una presa modulare è possibile alimentare dispositivi non modulari direttamente dal quadro elettrico. Se il dispositivo connesso non funziona bene si rischia che tutto l impianto elettrico collegato vada in disservizio per l intervento di un interruttore automatico. Prima di ciò, interviene il fusibile integrato nella presa, assicurando la continuità di servizio. 5 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 5/37

220 5 5/38 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

221 System pro M compact - Approfondimenti tecnici Controllo e automazione Indice Interruttori orari elettromeccanici AT e ATP 6/ Interruttori orari digitali Linea D 6/5 Interruttori luci scale E 3 6/18 Interruttore luce scale E 3 e preavviso di spegnimento HLM 6/0 Interruttori crepuscolari T1, T1 PLUS, T1 POLE, TWA-1 e TWA- 6/1 Interruttori crepuscolari T1 6/6 Interruttori crepuscolari T1 PLUS 6/7 Interruttori crepuscolari T1 POLE 6/8 Interruttori crepuscolari astronomici TWA 6/9 Termostati modulari THS 6/30 Modulo GSM ATT- 6/33 Modulo GSM ATT-81 6/34 Relè di massimo consumo RAL 6/35 Interruttore di gestione carichi LSS1/ 6/38 Dispositivo MeMo USB modulare per guida DIN 6/41 Dispositivo su guida DIN modulare MeMo USB 6/4 6 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/1

222 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari elettromeccanici AT e ATP Regolazione dell ora AT - AT-R AT-7R Esempio: 3 = Mercoledì 14:45 6 1CSC400078F00 Programmazione Scelta funzioni Uso dei cavalieri = Funzionamento da programmazione 1 = Fisso ON 1CSC400079F00 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/8 6/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

223 Principio di funzionamento Con l interruttore orario AT3-7R è possibile comandare l apertura e chiusura di circuiti secondo una programmazione giornaliera o settimanale oppure impostarne manualmente il funzionamento in ON/OFF permanente. Contesti applicativi L installazione dell interruttore orario elettromeccanico AT3-7R risulta particolarmente idonea in tutti gli ambienti e situazioni in cui sia necessario programmare il funzionamento delle utenze presenti in impianto in base a una scansione temporale giornaliera o settimanale (impianti di illuminazione di negozi, locali pubblici, scuole, impianti di riscaldamento, impianti di irrigazione ecc.). Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione dell interruttore orario elettromeccanico AT3-7R nel circuito di alimentazione di un terreno da golf, in cui la programmazione del dispositivo consente l attivazione giornaliera dell impianto di irrigazione a un orario prefissato. 6 O 1 AUSILIARI L1 N L1 S1 O 1 6 CSC400817F00 AUSILIARI S1 E AT3-7R AT3-7R 10 1 AT3-7R N EV CSC400817F00 ELETTROVALVOLA IRRIGAZIONE System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/3

224 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari elettromeccanici AT e ATP Principio di funzionamento Gli interruttori elettromeccanici ATP consentono di controllare l apertura/chiusura di un circuito secondo un programma giornaliero o settimanale o per impostare manualmente un funzionamento ON / OFF permanente. Contesti applicativi Gli interruttori orari elettromeccanici ATP sono particolarmente indicati in qualsiasi ambiente e situazione in cui è necessario programmare il funzionamento del carico secondo un programma temporale con frequenza giornaliera o settimanale (sistema di illuminazione, sistemi di riscaldamento, sistemi di ventilazione, ecc.) Esempio di installazione Una delle possibili applicazioni è montare l ATP-R vicino alla caldaia di casa. In questo caso il dispositivo di programmazione consente l attivazione del riscaldamento in momenti specifici durante il giorno permettendo un risparmio energetico consistente *C 16 *C 0 *C O 1 AUSILIARI L1 N L1 O 1 5 S1 E ATP-R S1 AUSILIARI 4 ATP-R 1 ATP-R EV N ELETTROVALVOLA CALDAIA 6/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

225 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D Innovazioni Gestione delle ferie, con possibilità di programmarle in diversi periodi dell anno Gestione della garanzia del prodotto: l orologio e la batteria interna si attivano alla prima installazione Programmazione a menu attraverso 4 semplici tasti Tempo minimo di commutazione di 1 secondo Menu multilingua con possibilità di scelta tra 11 lingue Gestione manutenzione dei carichi collegati: la funzione conto alla rovescia attiva un avviso sul display dopo un numero preimpostato di ore di funzionamento Commutazione a carico nullo, per garantire una maggiore durata della vita del relè e del carico stesso Riserva di carica di 6 anni dalla prima accensione garantita da pila al litio. Inoltre per le versioni PLUS e SYNCHRO Chiave di programmazione D KEY per l esecuzione dei programmi registrati sulla chiave, il trasferimento dei programmi da interruttore orario a chiave e viceversa e per la lettura dei programmi sulla chiave. L antenna D DCF77 che riceve il segnale radio di sincronizzazione DCF77, trasmesso dall orologio atomico installato presso Mainflingen, nei pressi di Francoforte, aumentando la precisione dell orologio digitale. 6 Il software di programmazione D SW consente di creare rapidamente, in tutta semplicità e comodamente dalla propria scrivania, programmazioni anche complesse. Il programma una volta creato può essere stampato o salvato su file. L antenna GPS che riceve l ora dal Global Positioning System, che offre un valore più preciso rispetto alle trasmissioni terrestri oltre alla possibilità di ricevere il seganale in qualsiasi punto della terra. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/5

226 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D Displays D1 D D1 PLUS D1 SYNCHRO D PLUS D SYNCHRO MENU OK reset MENU OK 1 reset MENU OK reset MENU OK 1 reset 1CSC40008F Menù di programmazione senza chiave D KEY Lingue Italiano English Deutsch Français Español Swedish Portugues Dutch Polish Russian Greek Menu MENU Progr. standard OK reset Progr. casuale Progr. ciclica Progr. ferie Lista progr. Cancella Manuale Opzioni Programma Programma Standard/Casuale MENU Ciclico OK reset Inserimento1 Inserimento - n programma - n programma - canale (solo - canale (solo bicanale) bicanale) - giorno - giorno - ora on HH:MM:SS - tempo on - ora off HH:MM:SS - tempo off - fine/annuale - fine/annuale Verifica Verifica Modifica Modifica Copia Copia Cancella Cancella Programma Ferie Inserimento - n programma - canale (solo bicanale) - ora off - giorno e mese off - ora on - giorno e mese on Verifica Modifica Copia Cancella Lista programmi Verifica Modifica Copia Cancella Cancellazione Progr. singolo Tutti i progr. Ferie Forzatura manuale Canale (solo bicanale) Auto On/off permanente On/off temporaneo Opzioni Lingua Data/ora Ingresso esterno* Manuatenzione Conta ore Retroilluminazione Garanzia Data/ora Anno Mese Giorno Ora HH:MM:SS Ora legale/solare Ingresso esterno Canale (solo bicanale) On/off permanente On/off temporaneo On/off timer Manutenzione C C (solo bicanale) Conta ore C C (solo bicanale) Illuminazione On permanente Off permanente Temporizzata 6 sec Garanzia Giorni 0000 * Esclusi i modelli SYNCHRO Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/4 6/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

227 Menù di programmazione con chiave D KEY Lingue Italiano English Deutsch Français Español Swedish Portugues Dutch Polish Russian Greek Menu Progr. standard Progr. casuale Progr. ciclica Progr. ferie Lista progr. Cancella Manuale Opzioni Programma Standard/Casuale Inserimento - n programma - canale (solo bicanale) - giorno - ora on HH:MM:SS - ora off HH:MM:SS - fine/annuale Verifica Modifica Copia Cancella Programma Ciclico Inserimento - n programma - canale (solo bicanale) - giorno - tempo on - tempo off - fine/annuale Verifica Modifica Copia Cancella Programma Ferie Inserimento - n programma - canale (solo bicanale) - ora off - giorno e mese off - ora on - giorno e mese on Verifica Modifica Copia Cancella Lista programmi Verifica Modifica Copia Cancella Cancellazione Progr. singolo Tutti i progr. Ferie Forzatura manuale Canale (solo bicanale) Auto On/off permanente On/off temporaneo Opzioni Lingua Data/ora Ingresso esterno* Manuatenzione Conta ore Retroilluminazione Garanzia Chiave di programmazione EMD Data/ora Anno Mese Giorno Ora HH:MM:SS Ora legale/solare Ingresso esterno Canale (solo bicanale) On/off permanente On/off temporaneo On/off timer Manutenzione C C (solo bicanale) Conta ore C C (solo bicanale) Illuminazione On permanente Off permanente Temporizzata 6 sec Garanzia Giorni 0000 Chiave di programmazione EMD Esegui da EMD Salva su EMD Copi su orologio Leggi EMD Salva solo ferie Copia solo ferie Cancella EMD 6 * Esclusi i modelli SYNCHRO Display Canale 1/Canale Forzatura manuale del canale Programmi casuali Icona Ferie Indicazione ricezione segnale GPS o DCF77 N. programma selezionatop01-p64 OFF/ Canale disattivato ON / Canale attivo Programmi ciclici Blocco tastiera Navigazione in su Navigazione in giù Tasti funzionali Permette di entrare nel menu principale (da schermata iniziale). Permette di uscire da qualsiasi impostazione. Permette di scorrere un elenco in alto. Incrementa un valore numerico o cambia un parametro. Tenuto premuto permette la visualizzazione fissa dello stato del canale 1 fino al rilascio del tasto (in normale funzionamento). Funzioni combinazione tasti Funzione Bloccare / sbloccare tasti ( ). Forzatura manuale temporanea canale 1 e. Alternando la pressione si passa da TEMP ON a TEMP OFF. Forzatura manuale permanente canale 1 e. Premendo per sec. si accede a PERM e alternare pressione si passa da PERM ON a PERM OFF. Torna in modalit AUTO (in caso stata attivata una qualsiasi forzatura manuale). Combinazione tasti + + sec. + sec. sec. + + sec. + sec. Permette di scorrere un elenco in basso. Decrementa un valore numerico o cambia un parametro. Tenuto premuto permette la visualizzazione fissa dello stato del canale (modelli bicanali) fino al rilascio del tasto (in normale funzionamento). Conferma limpostazione proposta. Esegue un reset dell apparecchio (NOTA: I programmi e impostazioni ingresso esterno non vengono cancellati). System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/7

228 RESET RESET RESET RESET RESET RESET RESET Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D Chiave di programmazione La chiave di programmazione D KEY, è una memoria esterna (EMD) che gestisce fino a 64 programmi comprese le ferie. Permette di eseguire sull orologio un programma presente al suo interno, salvare o copiare i programmi contenuti nell orologio o creati tramite il software di programmazione D SW L L L L C1 OFF C1 OFF C1 OFF C1 OFF P4 P4 P4 P MENU OK MENU OK MENU OK MENU OK N N N N Salva Carica Carica Carica L L L Salva C1 OFF C1 OFF C1 OFF P4 P4 P MENU OK MENU OK MENU OK N N N Carica Carica Carica 1CSC400085F00 Principio di funzionamento: Quest antenna riceve i messaggi orari trasmessi dall emettitore DCF77 situato a Mainflingen, in Germania, nella regione di Francoforte. I programmatori sono automaticamente messi all ora, alla data e all orario d estate o d inverno. Tramite l antenna DCF77, è possibile tenere sincornizzati un massimo di 10 programmatori in serie. La potenza dell emettore di Francoforte sul Main è di 50kW con una portasta di circa 500 km. A volte il segnale viene ricevuto in modo discontinuo e non tutte le località potrebbero essere coperte a causa di zone d ombra provocate dal territorio specie nei paesi abbastanza lontani dall emittente, l Italia è comunque del tutto coperta. La ricezione si fa in modo ottimale qualora la faccia segnata dell antenna venga girata verso Francoforte. 500 km 000 km 1500 km 1000 km 500 km DCF77 1CSC400085F00 6/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

229 RESET RESET RESET GPS antenna Principio di funzionamento: L antenna GPS fornisce una localizzazione accurata e informazioni in tempo per un numero illimitato di persone in ogni condizione atmosferica, giorno e notte, in qualsiasi parte del mondo. La sincronizzazione ricevuta dal Global Positioning System offre un valore più preciso rispetto alle trasmissioni terrestri. Il sistema GPS combina il tempo fornito da diversi orologi atomici installati a bordo dei satelliti del sistema, e una rete di stazioni terrestri determina e corregge gli errori. Poiché il tempo è ricavato contemporaneamente da diverse sorgenti, l orologio può automaticamente compensare i ritardi di propagazione ed altri problemi, offrendo valori più precisi rispetto alle trasmissioni terrestri. 6 1CSC400086F00 Antenna DCF77 e GPS Con l antenna D DCF77 e D GPS, è possibile pilotare fino a 10 programmatori. La polarità è indifferente per il primo programmatore collegato, a differenza dei seguenti che dovranno rispettare la polarità dettata dal primo. D DCF77 D GPS D1 SYNCHRO D SYNCHRO D1 SYNCHRO D SYNCHRO D1 SYNCHRO D SYNCHRO L L L C1 OFF C1 OFF C1 OFF MENU P4 OK MENU P4 OK MENU P4 OK N N N L L L System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/ L C1 OFF C1 OFF C1 OFF C1 OFF

230 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D D 365 Display e funzioni D 365 D 365 CE D 365 LAN 6 M C H A L K D C :6: Res. MENU E F G B J I FIX/OVR ON Power 1 Res. FIX/OVR OFF A B C E D F Power LAN PLC Res. COM C B A D E Display A Funzioni dei due tasti di sinistra B Funzioni dei due tasti a destra C Display su 3 righe D Giorni della settimana, modifica dal menu DATA/ORA, es. 1=domenica E Tempi di commutazione programmati F Antenna radio G Ora legale/solare H Stato di commutazione (ON/OFF/ OVR/FIX) Tasti/interfacce I Reset J Tasti di destra K Tasti di sinistra, con funzione manuale nel funzionamento automatico L Batteria M Interfaccia ad infrarossi Display A LED rosso Power B LED giallo FIX/OVR C LED verde ON/OFF D Reset E Tasto destro (FIX ON/FIX OFF/Override/ Funzionamento automatico F Tasto sinistro (FIX ON/FIX OFF Override/ Funzionamento automatico Proprietà LED OFF ON Lampegg. LED Rosso Power LED Giallo FIX/OVR - Modalità canale LED Verde ON/OFF - Stato canale Power OFF Funzionam. automatico Canale OFF Power ON FIX ON/ FIX OFF Override Canale ON - - LED A Power B LAN - Collegamento a una rete LAN C PLC (Powewrline Communication) Sincronizzazione con timer Tasti funzione D Messa in funzione (COM) E Reset 6/10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

231 Comunicazione Power Line Standard 50/60 Hz c.a. Segnale PLC Segnale modulato PowerLine è il protocollo di comunicazione usato per trasmettere i dati attraverso i cavi di alimentazione dell orologio annuale utilizzati in banda stretta all interno della rete elettrica. Lo scambio delle informazioni tra programmatore, estensioni di canali e dispositivo LAN, vengono garantiti tramite la connessione dei morsetti di alimentazione dei singoli dispositivi. Principali caratteristiche del modem utilizzato: Modulazione: FSK (Frequency Shift Keying) Frequenza di trasmissione: 13.5 khz Interfaccia Powerline conforme a Cenelec C band, EN50065 Massima distanza tra programmatore, estensioni canali e dispositivo LAN, non superiore a 50 m. 6 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/11

232 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D Comunicazione LAN/Internet D 365 GPS D 365 DCF77 Comando esterno Max 50 m D 365 KEY D 365 D 365 CE D 365 CE D 365 CE D 365 LAN 6 L 30 V c.a. N Comunicazione Powerline LAN Internet Il nuovo modulo LAN permette di stabilire una connessione tra l orologio annuale e la rete locale o internet. I programmi se creati tramite il software di programmazione, possono essere trasmessi comodamente dalla propia scrivania attraverso la rete locale o internet al modulo LAN che a sua volta è in grado di comunicare per mezzo del protocollo di comunicazione PowerLine con l orologio digitale annuale. Oltre a permettere lo scambio della programmazione, il modulo LAN svolge allo stesso tempo anche la funzione di servizio. Infatti è possibile essere informati di eventuali guasti, mancanze di tensione, batterie scariche, etc... Grazie a questo tipo di trasmissione è possibile controllare i programmi entranti e le funzioni di servizio in una zona remota all impianto come un ufficio o una sala controllo, evitando quindi fastidiosi spostamenti e di conseguenza perdite di tempo. 6/1 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

233 Webserver 6 Il webserver è un utile strumento che consente attraverso la comunicazione con D 365 LAN, di poter monitorare istante per istante ed eventualmente modificare lo stato dei canali presenti sul programmatore annuale D 365 o sulle espansioni di canale D 365 CE. Grazie infatti alla possibilità di ricevere via , informazioni su eventuali guasti, interruzioni di alimentazione, stato delle batterie, stato delle attività o correggere trasmissioni di programma, l utente risulta essere sempre aggiornato sullo stato dell impianto migliorando quindi lo stato di sicurezza oltre a garantire rapidi intervanti di manutenzione o revisione. Chiave di programmazione La memoria esterna D 365 KEY, gestisce fino a 4 programmi comprese le ferie. Permette di eseguire sull orologio digitale annuale D 365 un programma presente al suo interno, salvare o copiare i programmi contenuti dall orologio o creati tramite il software di programmazione. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/13

234 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D Modulo LAN 6 Grazie al modulo D 365 LAN, se collegato ad un router o ad uno switch, è possibile creare comodamente sul propio PC di casa il programma da trasferire tramite la rete internet o la rete locale al modulo D 365 LAN, e successivamente all orologio digitale annuale D 365 attraverso il protocollo di comunicazione PowerLine. Tramite il modulo D 365 LAN è quindi possibile: Caricare/scaricare programmi Scaricare i tempi di conteggio Settare il tempo e la data del programmatore Estensione canali CE L unità di estensione canali D 365 CE permette di espandere il numero di canali di D 365 fino a un totale massimo di 8. Grazie infatti hai comandi di commutazione ricevuti attraverso il protocollo di comunicazione PowerLine, è possibile installare D 365 e le relative espansioni D 365 CE in quadri separati, ad esempio su piani diversi, ma avendo sempre cura di rispettare la distanza massima di 50m. Sul fronte del dispositivo è possibile vedere istante per istante lo stato dei canali per mezzo di led luminosi. 6/14 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

235 Antenna DCF km 000 km 1500 km 1000 km 500 km DCF77 1CSC400085F00 6 L antenna D 365 DCF77 riceve il segnale radio di sincronizzazione trasmesso dall emettitore DCF77 situato a Mainflingen. in Germania. La potenza del emettitore è da 50kW con una portata di.500 Km. Il segnale a volte può esssere ricevuto in maniera discontinua e non tuttte le località potrebbero essere coperte a causa di zone d ombra provocate dal territorio specie nei paesi lontani dall emittente, l Italia è comunque del tutto coperta. Antenna GPS 1CSC400086F00 L antenna D 365 GPS permette di riceve il segnale orario trasmesso dal Global Positioning System. Questo tipo di segnale, a differenza delle trasmissioni terrestri, grazie all alta frequenza di trasmissione, offre il vantaggio di essere immune alle perturbazioni atmosferiche senza quindi il rischio di eventuali interruzioni, ma soprattutto di poter essere ricevuto in qualsiasi punto della terra. Grazie quindi all assenza di disturbi, all estrema precisione ed alla completa copertura il ricevitore GPS è destinato nei prossimi anni a sostituire completamente i segnali terrestri in tutti i settori industriali. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/15

236 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori orari digitali Linea D 6 Principio di funzionamento Con gli interruttori orari digitali della Linea D è possibile impostare accensione e spegnimento di una o più utenze secondo programmi anche complessi e articolati con periodicità giornaliera o settimanale. I programmi possono prevedere, a seconda del modello, commutazioni, comandi impulsivi, ON/OFF ciclici. Nell esempio, l interruttore orario digitale D consente di attivare entrambi gli impianti di riscaldamento e illuminazione di una chiesa in occasione delle celebrazioni liturgiche giornaliere; negli orari di chiusura del luogo ai fedeli il dispositivo comanda soltanto l impianto di riscaldamento. Contesti applicativi L installazione dell interruttore orario digitale a due canali D risulta particolarmente idonea in ambienti e situazioni in cui sia richiesta la gestione di più utenze in base a una programmazione temporale sufficientemente flessibile da prevederne o escluderne l attivazione a seconda del giorno della settimana (uffici, scuole, luoghi pubblici ecc.). Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione dell interruttore orario digitale a due canali D nel circuito di alimentazione di una chiesa, dove nei giorni in cui non si svolgono funzioni religiose sia prevista soltanto l attivazione dell impianto di riscaldamento (programmato su uno AUSILIARI dei due L1canali) N a un orario prefissato mentre la domenica e comunque in occasione delle celebrazioni liturgiche si accenda anche l impianto di illuminazione (mediante programmazione sul secondo canale). In relazione alla potenza degli impianti comandati, l attivazione è realizzata attraverso un contattore ESB. D AUSILIARI L 1 N L1 6 CSC400800F00 AUSILIARI 1 D 5 D D L D N N ILLUMINAZIONE RISCALDAMENTO CSC400800F00 L1 6/16 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici 6

237 Principio di funzionamento Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione di un interruttore orario digitale annuale D 365 con estensioni di canale D 365 CE nel circuito di alimentazione di uno stabilimento industriale, dove nei giorni di lavoro è previsa l accensione dal mattino sino alla sera dell impianto di illuminazione e del riscaldamento sui vari piani dell edificio, oltre all attivazione periodica delle sirene durante i cambi turno. L elevato spazio di memoria presente nell orologio, permette di automatizzare l impianto per tutto l anno in corso, definendo tutti i periodi di festività nei quali i carichi resteranno spenti evitando cosi sprechi energetici e rischio di errori nella riprogrammazione. L associazione dell antenna D 365 DCF77, permette inoltre di mentenere l orologio sempre sincronizzato con l ora esatta, evitando eventuali regolazioni nel tempo. Contesti applicativi L installazione dell interruttore orario digitale annuale D 365, risulta particolarmente idonea nelle scuole, ospedali, stazioni ferroviarie, aeroporti, stabilimenti industriali, edifici pubblici, grandi magazzini ecc, dove è richiesto un perfetto funzionamento di ogni cosa ad orario stabilito. Esempio di installazione Con gli interruttori orari digitali annuali è possibile gestire automa-tizzare una o più utenze secondo programmi anche complessi ed articolati con periodicità giornaliera, settimanale, mensile ed annuale. La programmazione prevede oltre alle commutazioni, comandi impulsivi, ON/OFF ciclici, anche la funzione astronomica. Sotto il controllo costante del modello D365,l illuminazione e il riscaldamento entreranno in funzione nei vari piani all ora stabilita come il suono della sirena. 6 ON ON ON ON OFF ON ON OFF ON ON ON ON OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF ON OFF OFF OFF ON OFF OFF 15:30 LUN 3 LUGLIO 1:30 LUN 3 LUGLIO 15:30 LUN 15 AGOSTO AUSILIARI L1 N DCF77 D D 365 CE L D 365 D 365 D 365 CE 1 D 365 CE 1 D 365 CE D 365 CE AUSILIARI Antenna DCF77 + L N D 365 N RISCALDAMENTO ILLUMINAZIONE AVVIAMENTO SIRENA 1 PIANO ILLUMINAZIONE 1 PIANO AVVIAMENTO SIRENA PIANO ILLUMINAZIONE PIANO System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/17

238 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori luci scale E 3 Quattro tipologie di funzionamento di un interruttore luce scale Multi10 t Modalità relè temporizzato (posizioni da 1 a 4) Modalità relè passo-passo (posizione 5) t Modalità relè passo-passo temporizzato (posizioni da 6 a 9) Modalità accensione permanente (posizione 10) 6 Temporizzazione di un interruttore luce scale E 3-HLM con temporizzatore % illuminazione 100 E 3-30 E 3E-30N E 3E-8/ 30N Resettabile 50 E 3-HLM ON 0 Es: 1-1 min sec. Tempo t Funzione di preavviso di spegnimento di un interruttore luce scale Multi10 Tempo impostato 0,5-0 minuti Primo preavviso doppio lampeggiamento 10 secondi Secondo preavviso doppio lampeggiamento 30 secondi OFF 6/18 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

239 Dieci modalità di funzionamento disponibili di un interruttore luce scale Multi10 1 t 0, min ON OFF - Interruttore automatico luce scala - Tempo di accensione resettabile mediante successiva pressione sui tasti + 0, min 10 s 30 s ON OFF - Interruttore automatico luce scala - Tempo di accensione resettabile mediante successiva pressione sui tasti - Preavviso di spegnimento 3 +1h 4 +1h 5 < s > s > s < s 0, min ON OFF + ON 0, min 10 s 30 s 1h 10s 30s OFF ON OFF 1h > s > s - Interruttore automatico luce scala - Tempo di accensione resettabile mediante successiva pressione sui tasti - Accensione di 60 min. mediante pressione prolungata dei tasti - Interruttore automatico luce scala - Tempo di accensione resettabile mediante successiva pressione sui tasti - Preavviso di spegnimento - Accensione di 60 min. mediante pressione prolungata dei tasti - Relè passo-passo 6 6 t 0, min ON OFF - Relè passo-passo temporizzato - Spegnimento anticipato mediante una pressione sui tasti 7 + ON 0, min 10 s 30 s OFF - Relè passo-passo temporizzato - Spegnimento anticipato mediante una pressione sui tasti - Preavviso di spegnimento 8 +1h < s < s > s > s 0, min 1h ON OFF - Relè passo-passo temporizzato - Spegnimento anticipato mediante una pressione sui tasti - Accensione di 60 min. mediante una pressione prolungata dei tasti 9 +1h < s < s > s > s + ON 0, min 10 s 30 s 1h 10s 30s OFF - Relè passo-passo temporizzato - Spegnimento anticipato mediante una pressione sui tasti - Preavviso di spegnimento - Accensione di 60 min. mediante una pressione prolungata dei tasti 10 PERM Permanente ON ON OFF - Luce continua System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/19

240 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttore luce scale E 3 e preavviso di spegnimento HLM Principio di funzionamento Determinato da un comando impulsivo tramite pulsante, il funzionamento dell interruttore luce scale E 3 prevede l accensione delle luci in impianto per un tempo T1 che, con una riduzione del 50% dell intensità luminosa, può essere protratto tramite il collegamento in parallelo al modulo di preavviso di spegnimento HLM. Contesti applicativi L installazione dell interruttore luce scale E 3 combinato al modulo di preavviso di spegnimento HLM risulta particolarmente idonea in ambienti e situazioni in cui sia richiesta la temporizzazione dell illuminazione (scale e aree di passaggio di luoghi pubblici, cantine, garage ecc.). Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione dell interruttore luce scale E 3 combinato al modulo di preavviso di spegnimento HLM nell impianto di illuminazione delle scale di un condominio. Premendo un pulsante, il temporizzatore dell interruttore si eccita e produce l accensione delle luci per un tempo T1 impostabile. Al termine della temporizzazione, il modulo di preavviso di spegnimento interviene riducendo il livello di intensità luminosa del 50% per un tempo T in cui è possibile comandare nuovamente l accensione delle luci. 6 AUSILIARI L1 N L1 3 3 T HLM AUSILIARI 4 E 3-30 HLM T A1 A E 3-30 N SPIE LOCALIZZAZIONE PULSANTI CARICO ILLUMINAZIONE Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/17 6/0 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

241 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1, T1 PLUS, T1 POLE, TWA-1 e TWA- Principali vantaggi Versione DIN rail Range di regolazione da a 00 Lux Led di segnalazione: uno per lo stato del contatto e l altro per il valore di soglia impostato Sensore pretarato a 10 Lux Grado di protezione sensore IP65 Schema di collegamento laserato sul lato del prodotto Ritardo di intervento Morsetti a viti imperdibili 1 modulo d ingombro Conforme alle direttive RoHSVersione DIN rail Range di regolazione da a 00 Lux Led di segnalazione: uno per lo stato del contatto e l altro per il valore di soglia impostato Sensore pretarato a 10 Lux Grado di protezione sensore IP65 Schema di collegamento laserato sul lato del prodotto Ritardo di intervento Morsetti a viti imperdibili 1 modulo d ingombro Conforme alle direttive RoHS 6 Versione palo/parete Range di regolazione da a 00 Lux Ritardo di intervento Grado di protezione IP65 Schema di collegamento e funzionamento laserati sul retro del prodotto Montaggio a palo o parete Base rimovibile per una semplice manutenzione Sensore pretarato a 10 Lux Morsetti a viti imperdibili Conforme alle direttive RoHS Versione astronomica Programmazione astronomica e standard 1 o contatti in scambio Forzatura manuale e permanente, attivabili con un solo tocco direttamente sul fronte del dispositivo Chiave di memoria per una migliore gestione dei programmi Chiara visualizzazione dello stato dei contatti Vetrino imperdibile con apertura a cerniera Blocco tastiera tramite PIN code per evitare manomissioni da personale non autorizzato moduli d ingombro Conforme alle direttive RoHS System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/1

242 30V~ 50-60Hz IP54 16(3)A / 50V~ C 30V~ 50-60Hz IP54 16(3)A / 50V~ C Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1, T1 PLUS, T1 POLE, TWA-1 e TWA- T1 Impostare il valore desiderato della soglia d intervento (da a 00 lux) tramite il selettore frontale. N.B.: il dispositivo fornito con il selettore posizionato sull indicatore corrispondente a 10 lux. Una volta connesso il dispositivo e raggiunto il valore di soglia, T1 accenderà il Led verde e a seguire dopo un tempo definito accenderà anche il Led roso per indicare l effettiva commutazione del relè. T1 30V~ 50-60Hz 16(3)A 50V~ 00 Lux 10 6 T1 PLUS 1) Settare la scala di lux desiderata (-40 ; 0-00 ; ; ), attraverso la manopola di regolazione frontale. Una volta connesso il dispositivo e raggiunto il valore di soglia, T1 PLUS accenderà il Led verde e a seguire dopo un tempo definito accenderà anche il Led rosso per indicare l effettiva commutazione del relè. ) Settare la percentuale di lux desiderata (0%->100%), attraverso la manopola di regolazione frontale 3) Settare il tempo di intervento attraverso la manopola di regolazione frontale T1 PLUS 30V~ 50-60Hz 16(3)A 50V~ MAX MIN 100% 0% I IV II III T1 PLUS 30V~ 50-60Hz 16(3)A 50V~ MAX MIN 100% 0% I IV II III T1 PLUS 30V~ 50-60Hz 16(3)A 50V~ MAX MIN 100% 0% I IV II III 1 3 T1 POLE 1) Attivare la tensione di rete ) Effettuare la regolazione (da a 00 LUX) agendo sul trimmer. L accensione del LED segnerà lo stato di attivazione del Led. Regolazione della soglia Schema di montaggio 3) Fissare la calotta serrando la vite imperdibile posta nella parte inferiore della base. Serrare la vite sino a quando la calotta preme sulla guarnizione garantendo la chiusura ermetica. 10 Lux 00 T1 POLE T1 POLE Regolazione della soglia Schema di montaggio 6/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

243 HAWAIIN ISLANDS 0 K I R I B A T I Cook Islands (N.Z.) 15 Anchorage (FRANCE) Kilometers Miles Dawson ILES MARQUISES (French Polynesia) Pitcairn Islands (U.K) Los Angeles Edmonton Denver Easter Island (CHILE) Winnipeg Mexico Dallas Repulse Bay Chicago Gulf of Mexico CUBA HAITI BELIZE JAMAICA GUATEMALA HONDURAS EL SALVADOR NICARAGUA COSTA PANAMA RICA GALAPAGOS ISLANDS (ECUADOR) Québec Toronto New York ECUADOR Lima Iqaluit (Frobisher Bay) ARCHIPIÉLAGO JUAN FERNÁNDEZ (CHILE) THE BAHAMAS REPUBLIC DOMINICAN Bermuda (U.K.) St. Pierre and Miquelon (FRANCE) TRINIDAD AND TOBAGO VENEZUELA GUYANA French Guiana SURINAME (FRANCE) Manaus Brasilia PARAGUAY São Paulo URUGUAY Buenos Aires Falkland Islands (Islas Malvinas) (administered by U.K. claimed by ARGENTINA) Nuuk (Godthåb) Island of Newfoundland Itseqqortoomiit (Scoresbysund) Jan Mayen (NORWAY) 0 15 Svalbard (NORWAY) ICELAND Yakutsk St. Petersburg Magadan 60 EST. Perm' Izhevsk LAT. DENMARK Moscow Omsk UNITED LITH. Novosibirsk RUS. Lake Baikal IRELAND BELARUS KINGDOM NETH. Samara POLAND Petropavlovsk- U.S. GERMANY Astana Kamchatskiy London BEL. Sakhalin LUX. CZ. REP. SLOV. UKRAINE Paris AUS. HUNG. MOLDOVA SWITZ Aral FRANCE SLO. Sea CRO. ROMANIA occupied by the SOVIET UNION in BOS.& SER. & administered by RUSSIA, claimed by JAPAN HER. ITALY MONT. Vladivostok BULGARIA GEORGIA Caspian Rome Y.R.O.M.. UZBEKISTAN KYRGYSTAN ALB.. Sea PORTUGAL Istanbul ARMENIA Beijing AZERBAIJAN NORTH Sea of AZORES SPAIN KOREA (PORT.) TURKMENISTAN Japan GREECE TAJIKISTAN SOUTH MALTA CYPRUS SYRIA Tehran KOREA Tokyo MADEIRA Casablanca TUNISIA ISLANDS LEB. IRAQ AFGHANISTAN (PORT.) ISRAEL MOROCCO JORDAN Shanghai CANARY ISLANDS Cairo (SPAIN) 30 KUWAIT Persian NEPAL PAKISTAN BHUTAN Gulf + 5 3/4 BAHRAIN Western QATAR Sahara UNITED ARAB BANGLADESH EMIRATES Kolkata (Calcutta) BURMA Hong Kong S.A.R. subtract 4 hours Johnston OMAN LAOS Macau S.A.R Atoll MAURITANIA (U.S.) Mumbai Northern CAPE VERDE (Bombay) Mariana Islands ERITREA YEMEN THAILAND (U.S.) add 4 hours -10 SENEGAL Manila 15 VIETNAM THE GAMBIA BURKINA Socotra ANDAMAN CAMBODIA Guam (YEMEN) (U.S.) GUINEA-BISSAU FASO ISLANDS GUINEA DJIBOUTI BENIN (INDIA) + 5 South China TOGO NIGERIA LAKSHADWEEP 1/ Sea FEDERATED STATES OF MICRONESIA SIERRA LEONE ETHIOPIA (INDIA) NICOBAR MARSHALL Lagos CENTRAL +6 ISLANDS LIBERIA AFRICAN REPUBLIC (INDIA) PALAU ISLANDS BRUNEI SRI CAMEROON MALDIVES EQUATORIAL GUINEA SOMALIA LANKA M A L A Y S I A Gulf of Guinea Kisangani UGANDA KIRIBATI SAO TOME REP. OF KENYA SINGAPORE (GILBERT AND PRINCIPE 0 GABON THE RWANDA NAURU ISLANDS) Nairobi K I R I B A T I Annobon (EQ. GUI.) RAWAKI BURUNDI (PHOENIX Kinshasa ISLANDS) British Indian SOLOMON TANZANIA Ocean Territory PAPUA -1 ISLANDS Tokelau Ascension (St. Helena) (U.K.) (N.Z.) SEYCHELLES NEW GUINEA Cocos EAST -10 TUVALU (Keeling) Islands TIMOR COMOROS (AUSTL.) MALAWI SAMOA ZAMBIA 15 St. Helena VANUATU FIJI (St. Helena) MOZAMBIQUE Coral Sea ZIMBABWE MAURITIUS TONGA Mozambique Islands (AUSTL.) -11 NAMIBIA Channel New BOTSWANA MADAGASCAR Reunion Alice Springs Caledonia (FRANCE) (FRANCE) Norffolk Island St. Helena (AUSTL.) 11 (U.K.) 1/ SWAZILAND KERMADEC 30 LESOTHO ISLANDS Perth (N.Z.) Sydney Lord Howe Island (AUST.) Great Australian + 10 TRISTAN DA CUNHA 1/ (St. Helena) Bight Gough Island (St. Helena) Tasmania (FRANCE) CHATHAM 45 PRINCE EDWARD ISLANDS ILES CROZET ISLANDS (N.Z.) (Fr. S and Ant. Lands) (SOUTH AFRICA) ILES KERGUELEN +1 3/4 (Fr. S and Ant. Lands) South Georgia and the South Sandwich Islands (administered by U.K. claimed by ARGENTINA) FRANZ JOSEF LAND NOVAYA ZEMLYA SEVERNAYA ZEMLYA I S NEW SIBERIAN ISLANDS Wrangel Island 75 TWA-1 e TWA- TWA-1 + C1 enter menu DT-VK TWA- + C enter menu Tasti menu auto prog prog astro : selezione modalità di funzionamento. : funzionamento secondo programma stabilito. : new per la programmazione. : modif per modificare il programma esistente. : verifica del programma. : modifica dell'ora, della data e selezione della modalità di cambiamento orario estivo/ invernale. : modalità astronomica. : indica che il canale si trova in modalit à astronomica. + e - : navigazione o regolazione dei valori. - (TWA-1) C1, C (TWA-) : in modalità auto, selezione delle impostazioni o delle deroghe. enter : per convalidare le informazioni lampeggianti. : per ritornare alla fase precedente. 6 Parametri di programmazione Lo Es: ROMA Longitudine 1 EST Longitudine Greenwich Nord Latitudine Nord NORD T 90 La UDT Latitudine 41 NORD + 1 Universal Date Time = +1 ora di no a Meridi 0 E OV ST T EST 180 T = Longitudine 60 Est 0 S UD Equatore 90 T = Latitudine 45 Nord Sud Sud Lo A R C T I C N O R T H P A C I F I C O C E A N U.S LINE ISLANDS U.S F r e n c h O C E A N Beaufort Sea -9 1/ P o l y n e s i a Scale 1:85,000,000 at 0 Miller Cylindrical Projection - 8 S O U T H Hudson Bay C A N A D A U N I T E D S T A T E S O C E A N MEXICO P A C I F I C Baffin Bay Caribbean Sea COLOMBIA - 5 PERU CHILE Qaanaaq (Thule) - 4 BOLIVIA - 3 ARGENTINA Davis Strait Labrador Sea - 4 Greenland (DENMARK) - 3 N O R T H A T L A N T I C O C E A N - 4 B R A Z I L Denmark Strait S O U T H A T L A N T I C O C E A N Greenland Sea MALI 0 CÔTE D'IVOIRE GHANA Norwegian Sea North Sea ALGERIA SWEDEN NORWAY NIGER UDT FINLAND Mediterranean Sea LIBYA CHAD +1 CONGO DEM. REP. OF THE CONGO ANGOLA SOUTH AFRICA Barents Sea Black Sea TURKEY EGYPT SUDAN + SAUDI ARABIA Red Sea + 3 I R A N + 31/ Arabian Sea KAZAKHSTAN + 6 Kara Sea I N D I A + 6 1/ + 5 1/ Bay of Bengal I N D I A N O C E A N French r Southern and Antarctic Lands Laptev Sea + 9 R U S S I A + 7 MONGOLIA C H I N A + 8 A R C T I C (JAPAN) Philippine Sea PHILIPPINES I N D O N E S I A JAPAN A U S T R A L I A + 9 1/ WEST / Subtract time zone number from UDT to obtain local time. 0 0 Universal DayTime (UDT) Add time zone number to UDT yo obtain local time / / + 8 R Y U K Y U L A N D S O C E A N + 11 Sea of Okhotsk KURIL ISLANDS + 10 East Siberian Sea + 11 N O R T H P A C I F I C Coral Sea EAST O C E A N Tasman Sea Bering Sea ALEUTI AN International Date Line NEW ZEALAND Chukchi Sea - 10 I SL AN DS Eastward across Date Line Westward across Date Line International Date Line - 9 SOUTH NORTH La System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/3

244 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1, T1 PLUS, T1 POLE, TWA-1 e TWA- Programmazione Gli interruttori crepuscolari astronomici TWA-1 e TWA- possono essere programmati direttamente da PC grazie al software Handytimer. Una volta creato, il programma può essere trasferito alla chiave di memoria DT-VK e copiato su n. dispositivi, evitando così eventuali errori di ri-programmazione. Configurazione minima Sistema operativo Microsoft Window 95, 98, 000, NT, Millennium, XP Memoria 15 Mb di spazio libero su hard-disk 6 Procedura operativa 1a Collegare il cavo USB dal dispositivo di interfaccia di programmazione al PC 1b Inserire il CD, ed installare il software HANDYTIMER seguendo la procedura guidata, passo dopo passo 1c Creare il programma desiderato a Inserire la chiave di programmazione DT-VK nell interfaccia di programmazione b Copiare il programma appena creato nella chiave di programmazione DT-VK 3 Estrarre la chiave dall interfaccia per poi inserirla all interno dell interruttore crepuscolare TWA e scegliere il comando tra quelli proposti dell interruttore crepuscolare 6/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

245 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1, T1 PLUS, T1 POLE, TWA-1 e TWA- Applicazioni Creazione del programma (standard o non standard) Lettura del programma e scrittura su chiavi di programmazione Funzioni Creazione e modifica dei programmi sul PC con display grafico user-friendly Salvataggio dei programmi Elaborati grafici di programmi, lettura e trasferimento di programmi tra PC a chiavi di programmazione Vantaggi per l installatore gestione dei programmi utente da remoto tracciabilità dei programmi impostati servizio al cliente (le programmazioni possono essere copiate su chiavetta ed inviate con corriere direttamente all impianto per una rapida installazione ed immediato uso) possibilità di modificare i programmi direttamente sul prodotto installato risparmio di tempo per installazioni ripetitive; il programma, scritto una volta, può essere caricato su più interruttori crepuscolari 6 Vantaggi per l utente possibilità di salvare una copia del programma su una chiave elettronica Possibilità di salvare una serie di programmi non standard su diverse chiavi Una facile gestione dei programmi non standard (è sufficiente inserire ed estrarre la chiave contenente il programma non standard) Display di programmazione di facile lettura: giorno della settimana, durata dei periodi ON e OFF, numero di fasi disponibili, Pagina di accesso alla programmazione System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/5

246 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1 6 Principio di funzionamento Lo schema esemplifica l installazione del dispositivo crepuscolare T1 nell impianto d illuminazione di un esercizio commerciale. Quando la luce esterna scende sotto a un certo livello (ad esempio nelle ore serali di chiusura del negozio), il dispositivo comanda l accensione delle luci della vetrina e dell insegna. Lo spegnimento delle luci in tarda notte per razionalizzare i consumi può essere eseguito grazie alla funzione di temporizzazione dell interruttore orario AT1. Contesti applicativi L installazione dell interruttore crepuscolare T1 con interruttore orario elettromeccanico AT è particolarmente idonea in ambienti e situazioni in cui sia richiesta la razionalizzazione dei consumi energetici (negozi, aree di passaggio di uffici e luoghi pubblici, parcheggi, parchi ecc.). Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione di un interruttore crepuscolare T1, nell impianto di illuminazione di un esercizio commerciale. Quando la luce esterna scende al di sotto di un certo livello (ad esempio nelle ore di chiusura del negozio) l interruttore crepuscolare comanda l accensione delle luci della vetrina e dell insegna. Durante la tarda notte è possibile comandare lo spegnimento delle luci grazie alla funzione di temporizzazione dell interruttore orario AT1 che mantiene il circuito aperto fino alla mattina successiva. Quando la luminosità esterna torna superiore alla soglia, il relè del crepuscolare torna in posizione di aperto. AUSILIARI L1 N L1 sensore 3 1 AT1 T1 AUSILIARI 4 3 T1 AT1 L N T1 N 6/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

247 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1 PLUS Principio di funzionamento Lo schema mostra un esempio dell installazione dell interruttore crepuscolare T1 PLUS nel sistema di illuminazione di una serra. Quando la luce esterna supera un determinato livello (ad es. durante le ore più calde del giorno, nel primo pomeriggio), il dispositivo attiva il sistema di ombreggiatura, ad esempio le tende a rullo. Grazie alla possibilità di anticipare o ritardare il tempo di attivazione/disattivazione, l interruttore T1 PLUS può anche mantenere chiuse le tende a rullo in caso di nuvole passeggere. Esempio di installazione Come mostrato nello schema, una delle possibili opzioni consiste nell installare un interruttore crepuscolare T1 PLUS nel sistema di illuminazione di una serra. Quando la luce esterna supera un determinato livello (ad esempio durante le ore di picco, nel primo pomeriggio), l interruttore crepuscolare aziona le tende per proteggere le piante della serra contro l intensa luce solare che potrebbe bruciarle. Quando la luce esterna torna sotto il valore di soglia, il relè dell interruttore apre le tende per consentire il passaggio della luce solare. Ambienti applicativi L installazione dell interruttore crepuscolare T1 PLUS è particolarmente utile nelle ambientazioni in cui è richiesto il controllo dell illuminazione, dove i valori di luminosità sono particolarmente elevati, garantendo risparmi concreti sul consumi di energia (serre, gallerie di negozi, impianti fotovoltaici, ecc.). 6 AUSILIARI L1 N L1 sensore 3 T1 PLUS AUSILIARI 1 T1 PLUS L N T1 PLUS N ILLUMINAZIONE System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/7

248 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari T1 POLE Principio di funzionamento Lo schema mostra un esempio di installazione dell interruttore crepuscolare T1 POLE montato su palo per i sistemi di illunazione stradali. Quando la luce esterna scendo sotto un determinato livello, ad esempio 10 lux, il dispositivo commuta sulle luci presenti in gallerie, stazioni di servizio e raccordi stradali Le luci verranno spente dall interruttore T1 POLE al mattino quandoviene superato il valore di 10 lux. Ambienti applicativi L installazione dell interruttore crepuscolare T1 POLE è particolarmente adatto per il controllo dell illuminazione stradale pubblica grazie alla possibilità di montaggio su palo insegne, ecc. Esempio di installazione Come mostrato negli schemi, una delle possibili applicazioni è l installazione di un interruttore crepuscolare T1 POLE nel sistema di illuminazione stradale. Quando la luce esterna scende sotto un determinato livello (ad esempio al tramonto), l interruttore crepuscolare montato su palo accende le luci per fornire l illuminazione corretta per l ambiente. All alba, la luminosità esterna supera il valore di soglia e il relè del crepuscolare torna in posizione aperta. 6 AUSILIARI L1 N L1 L AUSILIARI N T1 POLE L PALO 1 PALO PALO 3 PALO 4 PALI DELLA LUCE N T1 POLE N ILLUMINAZIONE 6/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

249 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttori crepuscolari astronomici TWA Principio di funzionamento L installazione di un interruttore crepuscolare astronomico in un impianto risulta particolarmente utile in ambienti e situazioni in cui fonti luminose o altre condizioni ambientali possono determinare l alterazione del livello di luminosità, falsando così la rilevazione. In questi casi, gli interruttori astronomici TWA-1 e TWA- permettono di comandare l impianto di illuminazione secondo l orario in cui sorge e tramonta il sole, in base all area geografica di installazione. Contesti applicativi L installazione degli interruttori crepuscolari astronomici TWA-1 e TWA- risulta particolarmente idonea nei contesti applicativi in cui il funzionamento di un interruttore crepuscolare con sonda di rilevamento esterna può risultare alterato o compromesso da agenti esterni (ad esempio: inquinamento ambientale, sovraesposizione luminosa, vandalismo, ecc.). Esempio di installazione Una causa di riduzione del livello di luminosità ambientale è costituita dall inquinamento atmosferico. I depositi di polvere sulla sonda esterna di un interruttore crepuscolare tradizionale possono arrivare a compromettere il funzionamento del dispositivo, impedendo, in condizioni di luce, lo spegnimento automatico dell impianto di illuminazione che governano. Come illustrato nell esempio, è possibile sopperire a questo tipo di evenienza installando un interruttore crepuscolare astronomico TWA-1, che regola l illuminazione in base al livello di luminosità calcolato attraverso i parametri preimpostati di longitudine e di latitudine. 6 AUSILIARI L1 N L1 6 TWA-1 AUSILIARI 8 TWA TWA-1 N ILLUMINAZIONE System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/9

250 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Termostati modulari THS Comandi e segnalazioni THS-C, THS-W LED giallo: Segnalazione sonda in corto LED verde: Segnalazione stato del carico Manopola regolazione temperatura (scala diversa in base al modello) LED verde: raffreddamento THS-S LED verde: raffreddamento segnalazione stato del carico LED verde: riscaldamento segnalazione stato del carico C C 8 Manopola impostazione temperatura di raffreddamento Campo di regolazione: +0 C C Manopola impostazione temperatura di riscaldamento Campo di regolazione: 0 C C 0 10 Modalità di funzionamento THS-C, THS-W C Dt = 1 C Tempo Carico ON OFF ON I termostati modulari della serie THS-C e THS-W, regolano la temperatura in modo differenziale, come indicato in figura. Quando THS-C rivela una temperatura inferiore alla soglia prefissata, il relè chiude sul morsetto 1 fino a quando non si raggiunge la temperatura impostata. A questo punto apre il contatto e, quando il valore differenziale viene nuovamente superato, riprende il ciclo. THS-W funziona allo stesso modo, ma il relè chiude sul morsetto 5 in caso la temperatura rilevata sia superiore alla soglia impostata. Installazione sonda Fornita separatamente, la sonda di ottone incapsulata in gomma siliconica, impermeabile e resistente alle alte temperature (130 C), della lunghezza di 1,5 o 4 mt, può avere una lunghezza massima di 100 mt. 6/30 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

251 Modalità di funzionamento THS-S Temp. quadro Soglia di raffreddamento Dt = C Soglia di riscaldamento Dt = C Tempo Contatto ventilazione ON ON Contatto riscaldamento ON ON 6 Il termostato modulare THS-S attiva, come indicato in figura: il ventilatore o il condizionatore quando la temperatura del quadro supera il valore impostato con la manopola in alto. il dispositivo di riscaldamento collegato quando la temperatura nel quadro è inferiore al valore minimo impostato con la manopola in basso. Installazione sonda La sonda di rilevamento, imperbeabile e resistente alle temperature in un range da C, può avere una lunghezza massima di 100 mt. System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/31

252 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Termostati modulari THS 6 Principio di funzionamento I termostati modulari permettono, tramite l impostazione del valore di temperatura desiderata, di controllare e di mantenere costante il valore prefissato della temperatura dell elemento riscaldante o raffreddante, confrontando il valore rilevato dal sensore con quello impostato dall utilizzatore. La gamma THS potrà quindi garantire l affidabilità di funzionamento nei quadri elettrici, una perfetta conservazione dei prodotti nelle celle e nei banchi frigo, favorire la produzione nelle serre, ottimizzare i cicli di lavorazione negli essicatoi, etc. Contesti applicativi L installazione dei termostati THS, risulta la soluzione ottimale per la regolazione della temperatura nei quadri elettrici di automazione e distribuzione, negli impianti di riscaldamento, in applicazioni industriali o per il controllo termico di banchi frigoriferi, serre, essiccatoi o portali isotermici a ribalta. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione di un termostato modulare THS-S, all interno di un quadro elettrico di automazione o distribuzione, dove è richiesto di mantenere la temperatura ad un valore determinato. Grazie al termostato THS-S è possibile quindi controllare la temperatura, consentendo la regolazione del raffreddamento tra C e dell anticondensa tra C. Inoltre permette di poter gestire fino a 3 kw di scaldiglie, senza la necessità di utilizzare eventuali contattori esterni per la gestione del carico. AUSILIARI L1 N L1 sensore 1 THS-S THS-S THS-S AUSILIARI 4 3 SENSORE 8 10 L N THS-S N Riscaldamento Raffreddamento CSC40083F00 6/3 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

253 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Modulo GSM ATT- ATT-Tool Il software di programmazione e configurazione ATT-Tool consente agli utenti di personalizzare completamente il modulo telefonico GSM ATT in base ai propri requisiti specifici. ATT- Tool è dotato di un interfaccia semplice e intuitiva che permette di configurare rapidamente il modulo ATT senza dover ricordare complesse stringhe di programmazione o consultare un manuale per imparare la sintassi di programmazione. ATT- Tool, disponibile in tutte le lingue principali, consente di: Aggiungere/rimuovere fino a 50 utenti autorizzati per l uso completo o condizionato del modulo ATT. Aggiungere/rimuovere fino a 100 destinatari di chiamate, messaggi sms, fax o . Configurare la modalità di attivazione analogica o digitale degli ingressi. Configurare la modalità di attivazione delle uscite. Definire le azioni da eseguire a intervalli prestabiliti. Tracciare a distanza utenti ed eventi. Personalizzare comandi ed eventi. Eseguire il debug del programma. Principio di funzionamento Il modulo ATT- è un modulo GSM con uscite e ingressi per la trasmissione di comandi e allarmi attraverso SMS, squilli gratuiti, e fax. La programmazione avviene mediante SMS o con il software ATT-Tool, collegando ATT- ad un pc. Contesti applicativi L installazione del modulo ATT- risulta particolarmente idonea in ambienti residenziali e terziari in cui siano richiesti la supervisione e il comando da remoto delle utenze. La versione ATT-E è dotata di antenna esterna precablata, indispensabile qualora il modulo venga installato in luoghi dove non è garantita un adeguata copertura GSM. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le applicazioni consiste nell installazione del modulo ATT- nel centralino di una seconda casa, ad esempio in montagna. Con uno squillo dal cellulare ad ATT- è possibile accendere la caldaia qualche ora o qualche giorno prima del soggiorno programmato oppure mantenerla in costante funzionamento. In caso di blocco della caldaia, ATT- invia un SMS di segnalazione. 6 ATT- ATT- 1 OUT OUT 1 IN IN aux: 1 1 OUT OUT 1 IN IN 1-4 V 9ac/dc OUT 1 GSM Network OUT 1 1 GSM Network IN 1 1 aux: 1-4 V ac/dc IN L1 L1 L1 N N N TS 5/1-4 C TS 5/1-4 C 30 V TS 5/1-4 C 4 V Out 1 ATT-E In 1 Timer-thermostat ATT- CRONOTERMOSTATO 1 OUT 1 IN ATT- OUT 1OUT Boiler lock Timer-thermostat Input Boiler CALDAIA Ingresso cronoterm. Ausiliare blocco System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/33

254 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Modulo GSM ATT-81 Principio di funzionamento Il modulo ATT-81 è un modulo GSM con 8 ingressi e un uscita per la trasmissione di comandi e allarmi attraverso SMS, squilli gratuiti, e fax. La programmazione avviene mediante SMS o con il software ATT-Tool, collegando ATT-81 ad un pc. Contesti applicativi L installazione del modulo ATT-81 risulta particolarmente idonea in ambienti terziari e industriali in cui siano richiesti la supervisione e il comando da remoto delle utenze. La versione ATT-81E è dotata di antenna esterna precablata, indispensabile qualora il modulo venga installato in luoghi dove non è garantita un adeguata copertura GSM. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione del modulo ATT-81 nel circuito di un impianto non presidiato. In caso di interruzione dell alimentazione, ATT-81 invia una segnalazione alla lista degli utenti in rubrica determinando contemporaneamente l intervento del comando motorizzato, che a sua volta ripristina l alimentazione. 6 L1 L1 N N TS 5/1-4 C F 00 TS 5/1-4 C 30 V 4 V ATT-81E FC-ARI CSC400837F00 ATT- 1 OUT 1OUT IN Locked Reset Open FC-ARI CSC400835F00 Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/5 6/34 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

255 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Relè di massimo consumo RAL Sgancio carichi L N 30 V c.a. Interruttore generale RAL 1 3 Luci Presa/e dedicata/e Bobina a lancio di corrente (30 V c.a.) nel caso di sgancio dell'interruttore OEPM005 6 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/35

256 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Relè di massimo consumo RAL Principio di funzionamento Il relè di massimo consumo RAL effettua un controllo costante tra il valore massimo prefissato di prelievo di potenza in impianto e il consumo effettivo. Al superamento della soglia ammessa, il relè segnala con un avviso acustico la necessità di staccare uno dei carichi collegati evitando così l intervento dell interruttore generale. Collegando la bobina di sgancio S9-T415 all apposito contatto, il relè RAL emette la segnalazione sonora di allarme e contemporaneamente apre l interruttore automatico messo a protezione di uno o più carichi non prioritari. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione del relè di massimo consumo RAL nell impianto di una abitazione in cui il forno elettrico e la lavatrice siano accesi nello stesso istante producendo un incremento dei consumi di energia che, avvicinandosi alla soglia prefissata, determina l attivazione della segnalazione sonora del relè RAL e lo stacco automatico della lavatrice tramite una bobina di sgancio. 6 Contesti applicativi L installazione del relè di massimo consumo RAL risulta particolarmente idonea in tutti gli ambienti e situazioni in cui si vogliano prevenire consumi di energia che porterebbero all intervento dell interruttore limitatore dell impianto. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/8 6/36 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

257 N L1 AUSILIARI Id B.A. B.A. RAL UTENZE PRIORITARIE UTENZE NON PRIORITARIE 6 L1 N Id 1 SUONERIA INCORPORATA AUSILIARI RAL RAL 3 B.A. B.A. UTENZE NON PRIORITARIE UTENZE PRIORITARIE UTENZE NON PRIORITARIE CSC400839F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/37

258 CNP1 CNP1 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttore di gestione carichi LSS1/ Schema di collegamento monofase con carichi non prioritari di assorbimento superiore a 16 A Schema di collegamento monofase N 30 V~ L Eventuale spegnimento forzato CNP1 e CNP Eventuali segnalazioni a distanza N 30 V~ L Eventuale spegnimento forzato CNP1 e CNP Eventuali segnalazioni a distanza CARICO CP CNP CARICO CP CNP Schema di collegamento trifase equilibrato L1 L L3 TA/5A OEPM V 0 V E Le1 Le CP CNP1 CNP Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/9 6/38 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

259 Principio di funzionamento L interruttore di gestione carichi LSS1/ interviene in caso di superamento della soglia di assorbimento ammessa in impianto staccando in successione uno o, se necessario, due carichi. A intervalli di tempo prefissati e finché i consumi di corrente non scendono nuovamente al di sotto del livello di riferimento, l interruttore effettua il tentativo di ripristinare i carichi scollegati. Contesti applicativi L installazione dell interruttore di gestione carichi LSS1/ risulta particolarmente idonea in tutti gli ambienti e situazioni in cui sia necessario contenere i consumi di energia elettrica entro i limiti di assorbimento ammessi in impianto. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una tra le possibili applicazioni consiste nell installazione dell interruttore di gestione carichi LSS1/ nell impianto di una tipografia, in cui l accensione del condizionamento provoca il superamento della soglia dei consumi energetici definita contrattualmente con l ente erogatore. L interruttore di gestione carichi LSS1/ interviene allora a salvaguardia del funzionamento delle macchine di stampa sganciando automaticamente una o due utenze prioritarie (ad esempio il condizionamento e l illuminazione notturna), il cui stato di esclusione temporanea è indicato dall accensione di altrettanti LED rossi. Trascorso un intervallo di tempo prefissato, l interruttore verifica che i valori di assorbimento di corrente siano rientrati entro i limiti ammessi tentando il ripristino dei carichi precedentemente scollegati. 6 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/39

260 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Interruttore di gestione carichi LSS1/ L1 N LSS1/ 6 UTENZE PRIORITARIE UTENZE NON PRIORITARIE UTENZE NON PRIORITARIE L1 ESCLUSIONE FISSA CARICHI NON PRIORITARI LSS1/ MAX 16A MAX 16A PRESE PRESE LUCE CONDIZIONAMENTO BOILER CARICHI PRIORITARI CARICHI NON PRIORITARI 6/40 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

261 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Dispositivo MeMo USB modulare per guida DIN Declarations of conformity Electric diagrams Instructions Maps and pictures Declarations of conformity Electric diagrams 6 Instructions Maps and pictures CSC400469F090 Principio di funzionamento MeMo è il dispositivo USB per guida DIN con larghezza equivalente a due moduli per memorizzare e conservare utili informazioni, quali file e applicazioni, direttamente sui quadri. Non è richiesto alcun cablaggio elettrico, basta installare il dispositivo sulla guida DIN in una posizione comoda per il collegamento al PC. MeMo è provvisto di un cavo tondo bidirezionale che permette di collegare il dispositivo a tutte le porte USB del PC. Il computer desktop o laptop riconosce automaticamente il dispositivo come memoria esterna e consente il trasferimento dei file, senza necessità di software supplementare. Il cavo di 60 cm è conforme allo standard USB.0 per garantire la massima velocità e affidabilità nelle operazioni di caricamento e scaricamento dei dati. Proteggere i file è semplice: basta installare un software di crittografia su MeMo. Ambiente applicativo MeMo è un dispositivo utile per avere tutte le informazioni a disposizione nei quadri o nei centralini Applicazioni industriali: schemi elettrici dichiarazioni di conformità certificazioni dei prodotti rapporti dei test istruzioni garanzie System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 6/41

262 Controllo e automazione Approfondimenti tecnici Dispositivo su guida DIN modulare MeMo USB 6 Applicazioni domestiche: dichiarazione di conformità per le installazioni (elettriche/ termo-idrauliche) piantine e immagini delle condutture dell edificio programmazione sistema anti-intrusione documentazione catastale in formato elettronico, se disponibile Vantaggi Versioni da GB e 4 GB Informazioni sempre disponibili nel quadro Eliminazione della documentazione cartacea Risparmio di tempo: aggiornamento istantaneo, semplice e gratuito della documentazione Impostazione di un master per il quadro seriale Semplicità di reperimento e modifica della documentazione Informazioni personalizzate Possibilità per gli OEM di salvare informazioni utili quali listini dei pezzi di ricambio, contatti di assistenza tecnica, calendario della manutenzione programmata. Esempio di installazione Installato in una posizione comoda all interno del quadro, MeMo può memorizzare informazioni cruciali, file e applicazioni inerenti l impianto. I dati archiviati su MeMo sono sempre disponibili per la manutenzione regolare o in caso di emergenza. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 6/31 6/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

263 System pro M compact - Approfondimenti tecnici Efficienza energetica Indice Multimetri e analizzatori di rete 7/ Multimetri DMTME 7/6 Analizzatore di rete ANR 7/9 Analizzatore di rete MM 7/10 Strumenti digitali 7/11 Unità di controllo della temperatura TMD 7/1 Trasformatori di corrente di misura attraverso primario 7/13 7 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 7/1

264 Efficienza energetica Approfondimenti tecnici Multimetri e analizzatori di rete Reti di comunicazione con protocollo Modbus RTU Modbus è un protocollo di comunicazione seriale creato per mettere in comunicazione dei controllori logici programmabili (PLC). E uno standard nella comunicazione di tipo industriale ed è il protocollo di connessione più diffuso fra i dispositivi elettronici industriali. Le caratteristiche principali sono: facilità di utilizzo richiede poche risorse protocollo pubblicato apertamente e royalty-free consente la comunicazione fra diversi dispositivi connessi alla stessa rete Modbus determina il numero massimo di MASTER e SLAVE in una rete, la massima velocità di comunicazione tra i dispositivi e la modalità di riconoscimento degli errori di trasmissione. A ogni periferica connessa ad una rete Modbus viene assegnato un indirizzo unico. Ognuna di queste può inviare un comando Modbus, sebbene generalmente (obbligatoriamente nel seriale) solo una periferica agisca come master (ad esempio un PLC). Un comando Modbus contiene l indirizzo Modbus della periferica con la quale si vuole comunicare. Solo quest ultima risponderà al comando, sebbene anche le altre periferiche lo ricevano. Tutti i comandi Modbus contengono informazioni di controllo, che assicurano che il comando arrivato sia corretto. 7 Il supporto Modbus è stato creato per controllare il trasferimento sulla linea e il monitoraggio della pipeline. La flessibilità e l affidabilità del sistema lo rendono adatto a un ampia gamma di processi e operazioni in molti settori. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 7/ 7/ CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

265 Sistema I/O tradizionale Vantaggi Gli apparecchi non risentono di errori di cablaggio su altri apparecchi grazie al cablaggio a stella Gli apparecchi sono più economici Tecnologia consolidata Svantaggi Installazione complessa a causa di: Cablaggio punto a punto Molti morsetti di cablaggio, richiedono più spazio nei rack e nei quadri Ricerca dei problemi difficoltosa su cablaggi complessi Aumento dei punti critici di errore Tempi di avviamento e controllo iniziali più lunghi Installazione costosa CSC400501F00 Rete Modbus Vantaggi Protocollo ben conosciuto e documentato Supportato da molti PLC, DCS e sistemi di processo Già utilizzato in molti impianti Scelta ottimale quando: Si utilizzano reti o dispositivi Modbus Il protocollo Modbus viene già utilizzato come standard negli impianti industriali 7 Svantaggi Il funzionamento del dispositivo richiede un alimentazione separata Capacità di diagnostica limitate uso limitato come dispositivo bus Collegamento tra i dispositivi System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 7/3

266 N L N L Efficienza energetica Approfondimenti tecnici Multimetri e analizzatori di rete Esempio di applicazione R Linea 1 - max 100 m, 3 unità Linea - max 100 m, 3 unità Linea 3 - max 100 m, 3 unità C B A R C B A R C SGN GND GND Ch1-RS485 Ch-RS485 PE Jumper Ripetitore C B A R C B A R C SGN GND GND Ch1-RS485 Ch-RS485 PE Jumper Convertitore (tx) 3 (rx) 5 (gnd) CSC40018F00 7/4 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

267 Il protocollo prevede un Master e fino a 47 Slave su una linea dorsale comune coprendo una distanza massima di 100 metri. Solo il Master può avviare le transazioni. Le transazioni sono di tipo unicast (soltanto un singolo slave è indirizzato) o broadcast (tutti gli slave sono indirizzati). Il protocollo Modbus viene spesso utilizzato per collegare un computer destinato alla supervisione con un terminale remoto (remote terminal unit, RTU) nei sistemi di controllo per supervisione e acquisizione dati (SCADA). Il protocollo è disponibile in due versioni: seriale (RS3, di default, ma anche RS485) e Ethernet. Modbus utilizza una rappresentazione dati esadecimale compatta. Il formato RTU aggiunge a comandi/dati un campo CRC (cyclic redundancy checksum), mentre il formato ASCII utilizza una checksum di tipo LRU (longitudinal redundancy check). Modalità Unicast 7 SLAVE SLAVE SLAVE SLAVE Modalità Broadcast CSC40050F00 SLAVE SLAVE SLAVE SLAVE System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 7/5

268 Efficienza energetica Approfondimenti tecnici Multimetri DMTME 7 Multimetri DMTME Gli strumenti della serie DMTME sono multimetri digitali che consentono la misura in vero valore efficace delle principali grandezze elettriche in reti trifase a 30/400 V c.a., la memorizzazione dei valori massimi/minimi/medi dei principali parametri elettrici e il conteggio dell energia attiva e reattiva. La visualizzazione locale delle grandezze misurate e riportata sui quattro display a LED rossi, che garantiscono una buona leggibilità e la lettura contemporanea di più misure. I multimetri DMTME consentono con un unico strumento di svolgere la funzione di voltmetri, amperometri, cosfimetri, wattmetri, varmetri, frequenzimetri, contatori di energia attiva e reattiva, permettendo un notevole risparmio economico dovuto sia alla riduzione degli spazi nei quadri sia al tempo impiegato nel cablaggio. La versione DMTME-I-485 prevede inoltre un uscita a impulsi e una porta RS485 per la comunicazione dei parametri misurati tramite una rete Modbus. Tutte le versioni sono provviste di un mini CD contenente il manuale di istruzioni, la documentazione tecnica, il protocollo di comunicazione e il software DMTME-SW. Le principali innovazioni della gamma sono: Riconoscimento automatico del verso di inserzione del T.A., che semplifica l installazione dello strumento rendendola a prove di errore; Il contaore per manutenzione programmata e la visualizzazione del tempo di vita dello strumento, che supportano l installatore nelle attività di routine; L alimentazione ausiliaria 115/30 V c.a. separata su tutti i modelli, con morsettiere estraibili. Il software DMTME-SW permette di acquisire in tempo reale e di visualizzare in un unica finestra di Windows tutte le letture di un multimetro o di una rete di multimetri DMTME. Le misure sono rappresentate sia in formato strumenti analogici che in formato numerico. DMTME-SW è anche un semplice strumento di test della comunicazione Modbus che permette all installatore di verificare la corretta funzionalità della rete prima del collaudo da parte del system integrator. DMTME-I-485 DMTME-I-485 RS485 RS3 CUS DMTME-I DMTME-SW Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 7/1 7/6 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

269 Principio di funzionamento Oltre alle funzioni personalizzate di misura dei parametri elettrici, il multimetro DMTME-I-485 è dotato di due relè programmabili utilizzati come allarmi di uscita. L impostazione delle soglie di allarme di tutti i parametri elettrici della rete consente al cliente di tenere sempre sotto controllo il proprio impianto. Contesti applicativi L installazione del multimetro DMTME-I-485 è adatta in tutti i casi in cui il cliente deve monitorare da remoto il proprio impianto. L uso del multimetro consente di impostare l automazione dell impianto per impedire malfunzionamenti dovuti a sovraccarichi e sottotensioni per gestire la manutenzione e prevenire il superamento della potenza contrattuale, evitando penali da parte del fornitore dell energia. Il multimetro può eseguire le stesse funzioni dell interruttore LSS1/ di distacco del carico, con il vantaggio di consentire l installazione nei sistemi trifase, anziché in quelli monofase. Esempio di installazione Una possibile applicazione è l installazione del multimetro DMTME-I-485 all interno di un quadro di distribuzione elettrica di un impianto industriale. È possibile impostare un allarme in base alla potenza assorbita totale del sistema. Quando il sistema supera la soglia impostata, la commutazione del contatto interno del multimetro eccita la bobina di un relè ausiliario esterno. La commutazione del relè esterno, contattore ESB o timer elettronico E34, distacca un carico non primario per abbassare i livelli di assorbimento dell intero sistema. Questa applicazione può essere eseguita anche utilizzando MM oppure l analizzatore di rete ANR. 7 ON ON ON OFF ON OFF Alimentazione ausiliaria Uscita1 ALIMENTAZIONE AUSILIARIA 48 V max c.a./c.c. 100 ma max DMTME-I-485 Ingressi corrente Ingressi tensione RELÈ AUSILIARIO ESTERNO L1 L CARICO L3 N CSC400845F00 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 7/7

270 Efficienza energetica Approfondimenti tecnici Multimetri DMTME Principio di funzionamento Oltre a misurare le principali grandezze elettriche, il multimetro digitale DMTME-I per pannello frontale è dotato di una porta seriale per implementare una rete di comunicazione e due uscite digitali programmabili come uscite di allarme. Le soglie di allarme programmabili su tutti i parametri elettrici della rete consentono il monitoraggio continuo del proprio impianto. Contesti applicativi L installazione del multimetro DMTME-I è adatta in tutti quei casi in cui l utente deve tenere sotto controllo il proprio impianto da remoto. L utilizzo del multimetro permette di impostare un automazione di sistema, prevenire malfunzionamenti dovuti a sovraccarichi e sottotensioni, gestire la manutenzione e monitorare il funzionamento dell impianto. Esempio di installazione Come illustrato negli schemi, una possibile applicazione consiste nell installazione di DMTME-I nel quadro di una galleria dell autostrada, con impostato un allarme sul livello di potenza totale assorbito dalle file di lampade presenti. Quando una o più lampade si guastano, il livello di potenza assorbita si abbassa e l allarme scatta. Con l acquisizione da remoto è possibile gestire la manutenzione dell impianto luci solo quando strettamente necessario. Questa applicazione può essere eseguita anche utilizzando un analizzatore di rete MM e ANR. 7 SALA CONTROLLO DIREZIONE NORD 1Dx 1Sx GALLERIA - VERSO BOLOGNA Dx 3Dx 4Dx D x 3D x 4D x N Dx GALLERIA - VERSO FIRENZE Sx 3Sx 4Sx Sx 3Sx 4Sx N Sx SALA QUADRI DIREZIONE FIRENZE SALA CONTROLLO AUTOSTRADE ETHERNET TCP/I P 7/8 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

271 Efficienza energetica Approfondimenti tecnici Analizzatore di rete ANR Principio di funzionamento L esempio mostra l utilizzo di ANR come concentratore di dati e misure. ANR acquisisce i dati provenienti da diversi contatori di energia installati sulle singole utenze e li confronta con le relative soglie di allarme. Grazie alle uscite digitali, in caso di superamento della soglia ANR inviera segnalazioni acustiche tramite suonerie o luminose mediante spie; in alternativa ANR potra comandare un relè per staccare un determinato carico non prioritario. In tal modo ANR consente di implementare un efficace gestione dei consumi energetici e un costante controllo della massima potenza utilizzabile in accordo con il contratto con il gestore dell energia. Esempio di installazione Come mostrato nelle figure, l analizzatore di rete ANR può essere utilizzato nella gestione dei consumi produttivi, al fine di tenere traccia dei costi di energia nei costi di prodotto. Acquisendo i segnali impulsivi che giungono dai diversi contatori di energia tramite gli ingressi digitali, con ANR è possibile contabilizzare i conteggi dei diversi contatori ed eventualmente riportarli tramite rete dati su un sistema di supervisione remoto. Questa applicazione può essere eseguita anche utilizzando un analizzatore di rete MM e DMTME. Ambito applicativo ANR è adatto in contesti industriali e terziari in tutti quei casi in cui si debba implementare un controllo dei consumi energetici, ottimizzare la continuità di servizio e gestire la qualità della rete. 7 System pro M compact approfondimenti tecnici CSC D0901 7/9

272 Efficienza energetica Approfondimenti tecnici Analizzatore di rete MM 7 Principio di funzionamento Tra le varie funzioni, l analizzatore di rete MM esegue la misurazione bidirezionale di energia e potenza sui 4 quadranti, consentendo di monitorare la produzione e il consumo di energia tramite un unico dispositivo. Con l analizzatore MM è possibile tenere sotto controllo il consumo elettrico di tutti i tipi di impianto, eseguendo misurazioni in tempo reale sia in termini di impatto economico che ambientale con conversione immediata in Euro e kg di CO. Ambito applicativo La lettura bidirezionale dell MM consente di visualizzare la quantità di energia prodotta, il risparmio economico e l inquinamento evitato, aspetti fondamentali per la valutazione dell efficienza energetica degli impianti di produzione da fonti rinnovabili. Parallelamente, la possibilità di monitorare la qualità dei parametri elettrici aiuta a raggiungere risultati positivi sui costi di esercizio e relativi alla sicurezza. Esempio di installazione Una tipica applicazione in cui utilizzare le funzionalità dell analizzatore di rete MM è un impianto fotovoltaico. Attivando l opzione GENERAZIONE, la misurazione dell energia sarà eseguita su 4 quadranti distinti, separando l energia e la potenza assorbita. Attraverso il monitoraggio del THD e del fattore di potenza di rete, l MM è in grado di controllare la distorsione armonica introdotta nel sistema da carichi non lineari come inverter, computer, ecc. L integrazione della misura del consumo elettrico in un sistema di supervisione può essere eseguita tramite i più avanzati protocolli di comunicazione (Modbus RTU, Modbus TCP/IP e Profibus DP) consentendo un analisi a 360 delle prestazioni del sistema. Questa applicazione può essere eseguita anche un analizzatore di rete ANR. Informazioni per l ordine sul catalogo System pro M compact a pag. 7/5 7/10 CSC D0901 System pro M compact approfondimenti tecnici

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