Corso di Formazione La Sicurezza degli Studenti nei Laboratori
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- Lia Bernardini
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1 Corso di Formazione La Sicurezza degli Studenti nei Laboratori ai sensi del D. Lgs. 81/2008 artt. 36 e 37 Il pericolo ed il rischio elettrico, meccanico e videoterminali 2017 Ing. Stefano D Ignazio
2 PREMESSA Il pericolo elettrico: situazione che presenta un potenziale dannoso di origine elettrica per la persona. 2
3 PREMESSA Il rischio elettrico: probabilità che una persona esposta a pericolo elettrico possa avere un infortunio più o meno grave: 1. Elettrocuzione Shock Elettrico 2.Effetti indiretti: Arco elettrico, Incendi ed esplosioni 3
4 PREMESSA Che differenza c è? Il Pericolo Elettrico (Hazard) si può considerare una proprietà o qualità intrinseca di una una apparecchiatura elettrica di un impianto elettrico diunaazione/attivitàcondottaconosu diessi avente la potenzialità di causare danni. 4
5 PREMESSA Che differenza c è? Il Rischio elettrico(risk) è invece: la probabilità che si possa essere esposti al pericolo e subire un danno di gravità più o meno grave nelle condizioni ordinarie, anomale e di emergenza.(pxd) 5
6 DATI STATISTICI Gli infortuni elettrici sono equamente divisi fra domestici e non domestici. I luoghi più pericolosi, dal punto di vista elettrico, sono i cantieri edili eilocalidabagnooperdoccia. La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti di bassa tensione non realizzati o mantenuti conformi alla regola dell'arte, ed in misura minore dai componenti elettrici e dall'errore umano. Circa il 10% di tutti gli incendi hanno origine dall'impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzatori, il che equivale ogni anno a circa cinquemila incendi "elettrici" nel nostro Paese, con alcune decine di vittime. 6
7 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Impiantistica Quadri elettrici / Interruttori non integri, possibilità di accedere alle parti interne /quadri aperti 7
8 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Impiantistica Caviscoperti, non integri, non adeguatamente isolati, mal utilizzati, intrecciati, ammatassati 8
9 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Impiantistica Prese / Spine non integre, utilizzate in maniera errata 9
10 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Impiantistica Prese / Spine non integre, utilizzate in maniera errata 10
11 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Apparecchiature: Frigoriferi e congelatori Dispositivi per il mescolamento e l agitazione Omogenizzatori, sonicatori, ultrasonicatori Dispositivi per il riscaldamento / Forni Centrifughe Autoclavi-Sistemi vuoto Strumenti automatici di analisi Sistemi di illuminazione Sistemi per sterilizzare Dispositivi per elettroforesi e simili 11
12 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Come possiamo essere esposti al pericolo elettrico? Contatti Diretti quando si entra in contatto con una parte attiva dell impianto, ad esempio conduttori che sono normalmente in tensione 12
13 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Come possiamo essere esposti al pericolo elettrico? Contatti Indiretti contatto di una persona con una massa o con una parte conduttrice a seguito di un guasto all isolamento delle parti attive (ad esempio la carcassa di un elettrodomestico o di una apparecchiatura). 13
14 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Come possiamo essere esposti al pericolo elettrico? Incendio ed esplosione Innescati da surriscaldamenti Innescati da corto circuiti Innescati da archi elettrici - cattiva realizzazione/progettazione degli impianti elettrici, - carente manutenzione degli stessi, - scorretto utilizzo di apparecchiature ad alimentazione elettrica (ad es. uso di prolunghe, spine multiple, ciabatte) 14
15 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente tetanizzazione fibrillazione ventricolare arresto della respirazione arresto cardiaco ustioni archi elettrici 15
16 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente tetanizzazione 1. Contrazione spasmodica dei muscoli interessati dal passaggio della corrente, 2. Difficoltà di distacco dalla parte in tensione. 3.Il valore più grande di corrente per cui una persona é ancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica si chiama corrente di rilascio e mediamente é compreso tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz 4. Il fenomeno è generalmente reversibile 16
17 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente arresto della respirazione 1. complicanza dovuta alla tetanizzazione che ha interessato il diaframma 2. è la paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione 3. il soggetto può morire soffocato o subire le conseguenze di traumi dovuti all asfissia. 4.Il fenomeno è reversibile solo se si provvede con prontezza al soccorso ed il fenomeno della folgorazione è limitato nel tempo 17
18 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente fibrillazione ventricolare 1. E l effetto più pericoloso 2. Si manifesta a causa della sovrapposizione delle correnti provenienti dall esterno con quelle fisiologiche che, generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore facendogli perdere la funzione di pompare il sangue 3. Il fenomeno statisticamente poco reversibile e comunque solo se si provvede con prontezza al soccorso ed il fenomeno della folgorazione è limitato nel tempo e non ha creato altri danni 4. defibrillazione immediata e tecniche di rianimazione evolute 18
19 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente arresto cardiaco 1. complicanza dovuta alla fibrillazione ventricolare 2.èlaparalisideicentri nervosichecontrollanoilcuore 3. il soggetto può morire o subire le conseguenze di traumi celebrali dovuti all assenza di circolazione di ossigeno 4. il fenomeno in casi particolarmente fortunosi può essere reversibile 5. defibrillazione immediata e tecniche di rianimazione evolute 19
20 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente ustioni 1. Complicanza dovuta al passaggio della corrente nei tessuti biologici 2. Le ustioni possono essere superficiali o profonde interessando organi interni, vene, nervi 3. Sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto Joule 4. Radiazioni ultraviolette 20
21 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente archi elettrici esterni 1. può produrre danni all apparato visivo a causa della radiazione emessa(roa) 2. può creare bruciature all epidermide 3. ionizzazione dell aria 4. alte temperature 5. fusione materiali, con conseguente pericolo di innesco di incendio e produzione di gas tossici. 21
22 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Lo shock elettrico Gli effetti patofisiologici della corrente - 0,5 ma (soglia di percezione)non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata; - 10/15 ma(limite di rilascio-durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi; < 30 manon pericolosa se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente. PS: Il FATTORE DI PERCORSO 22
23 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Limiti di pericolosità della corrente CA Zona 1 -Retta a non si hanno effetti dannosi; Zona 2 -Tra retta a e la curva b non si hanno normalmente effetti fisiopatologici pericolosi: ma si percepisce; Zona 3 -(soglia di fibrillazione ventricolare) effetti quasi sempre reversibili che divengono pericolosi in caso di tetanizzazione/contrazioni; Zona 4 - La pericolosità aumenta allontanandosi dalla curva c. Si può innescare la fibrillazionecon conseguente arresto cardiaco, arresto della respirazione e ustioni. 23
24 Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano Limiti di pericolosità della corrente CC Per contatti con la corrente continua la curva di pericolosità è leggermente diversa da quella vista in precedenza dove le correnti diventano pericolose per valori leggermente superiori rispetto alle correnti in alternata. 24
25 Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano Come ci possiamo proteggere? Impianti e Apparecchiature a norma Protezioni attive Protezioni passive Manutenzione di impianti ed apparecchiature Corretto utilizzo di impianti ed apparecchiature, ossia: 25
26 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Cosa fare e NON fare! Conoscere il luogo in cui è posizionato il quadro elettrico di zona NON Manomettere deliberatamente qualsiasi apparecchiatura NON Aprire quadri elettrici, aprire apparecchiature e custodie elettriche NON utilizzare le apparecchiature di laboratorio se i responsabili del Lab non vi hanno addestrato all utilizzo Non utilizzare mai l'acqua per spegnere un incendio di natura elettrica. Sezionare l'impianto e utilizzare estintori a polvere o preferibilmente a CO2. 26
27 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI NON Forzare l inserimento di prese shuko senza adattatore NO SI 27
28 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Non collegare alla presa multipla carichi la cui somma è superiore alla massima potenza supportata dalla presa 28
29 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Non utilizzare mai più spine multiple insieme Inserire o disinserire le prese di un apparecchio elettrico con lo stesso sempre SPENTO / OFF Non utilizzare mai acqua nei pressi di una apparecchiatura elettrica o altri liquidi o polveri conduttive Non manipolare attrezzature elettriche con le mani bagnate 29
30 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Proteggere le apparecchiature dai danneggiamenti, da liquidi, da urti e schiacciamenti, dal calore, da sostanze chimiche 30
31 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Non tirare i CAVI per togliere la spina dalla presa 31
32 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Segnalare prontamente al Responsabile del Laboratorio ogni situazione anomala 32
33 IL PERICOLO ELETTRICO NEI LABORATORI Utilizzare le apparecchiature solo per lo scopo per cui sono state concepite Non inserire dita od oggetti nelle prese e nelle feritoie di aerazione delle apparecchiature Spegnere sempre le apparecchiature critiche quando incustodite Fare attenzione alla segnaletica di sicurezza Se qualcuno è in contatto con parti in tensione non tentare di intervenire se non si è certi di aver sezionato l'impianto (tolto corrente). Allertare i soccorsi!!! 33
34 PREMESSA Il pericolo meccanico: situazione che presenta un potenziale dannoso di origine meccanica per la persona. 34
35 PREMESSA EFFETTI Il rischio meccanico: probabilità che una persona esposta a pericolo meccanico possa avere un infortunio più o meno grave: 1. Tagli/Ferite/Abrasioni/Cesoiamento /perforazione o puntura; 2. Urti/Impatti/Compressioni/Schiacciamenti 3. Fratture/Slogature/Lussazioni/Contusioni 35
36 PREMESSA Che differenza c è? Il Pericolo Meccanico (Hazard) si può considerare una proprietà o qualità intrinseca di una Attrezzatura/Macchina/Utensili manuali diunaazione/attivitàcondottaconosu diessi avente la potenzialità di causare danni. 36
37 PREMESSA Che differenza c è? Il Rischio Meccanico(Risk) è invece: la probabilità che si possa essere esposti al pericolo e subire un danno di gravità più o meno grave nelle condizioni ordinarie, anomale e di emergenza.(pxd) 37
38 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Il rischio meccanico è associato solitamente ad Oggetti/utensili contundenti o taglienti Organi o parti in movimento delle attrezzature/macchine Superfici abrasive Superfici e temperature estreme Proiezioni di parti in lavorazione Proiezioni di fluidi in pressione Cadute, scivolamenti, inciampi 38
39 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Oggetti/utensili contundenti o taglienti Vetreria, contenitori vari:ampolle, alambicchi, parti di distillatori, pipette, provette 39
40 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Oggetti/utensili contundenti o taglienti Forbici, bisturi, coltelli, pinze, punteruoli, spatole 40
41 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Organi o parti in movimento della attrezzature/macchine 41
42 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Organi o parti in movimento della attrezzature/macchine Agitatori rotanti / centrifughe Frantumatori Presse e 42 miscelatori da laboratorio
43 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Superfici abrasive Micromotori da laboratorio Tamponi e carte abrasive 43
44 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Superfici e temperature estreme Vetreria calda o fredda Piastre Forni e muffole Celle Frigo Congelatori Becchi Sistemi criogenici 44
45 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Proiezioni di parti in lavorazione e fluidi in pressione Schegge di vetro Frammenti di utensili rotti Schizzi di sostanze fuse Gas tecnici, bombole Autoclavi 45
46 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Cadute, scivolamenti, inciampi Pavimento bagnato / scivoloso Inciampo su cavi o materiale depositato a terra 46
47 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Come ci possiamo proteggere? Macchine, Apparecchiature ed Attrezzature a norma (CE) Manutenzione Corretto utilizzo, ossia: 47
48 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Cosa fare e NON fare! Utilizzare correttamente macchine ed attrezzature Non manomettere macchine ed attrezzature Non disattivare le protezioni di macchine ed attrezzature Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone in cui sono presenti i mezzi antincendio. Non restare mai soli in laboratorio. Indossare i DPI se forniti dal Responsabile del Laboratorio 48
49 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Cosa fare e NON fare! Non mettere oggetti di vetro, taglienti o contundenti nelle tasche dei camici Fare attenzione alla segnaletica di sicurezza Segnalare prontamente al Responsabile del Laboratorio ogni situazione anomala Non scaldare liquidi infiammabili (esempio solventi organici): i loro gas potrebbero incendiarsi. Non cercare di far funzionare apparecchiature che non si conoscono 49
50 IL PERICOLO MECCANICO NEI LABORATORI Cosa fare e NON fare! I capelli lunghi devono essere tenuti raccolti Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o apparecchiature vicino al bordo del tavolo di lavoro. Non rivolgere l'apertura dei recipienti o gli utensili verso altre persone E assolutamente vietato fumare Non portare collane o braccialetti con ciondoli penzolanti 50
51 PREMESSA Il pericolo associato ai videoterminali: situazione che presenta un potenziale dannoso per le persone in riferimento a: sorgenti di campi elettromagnetici sorgenti di radiazioni ottiche artificiali lapostazione dilavoro eleposture 51
52 Le postazioni videoterminali Definizioni importanti: il rischio è quello associato all utilizzo di apparecchiature videoterminali i videoterminali sono tutti gli schermi alfanumerici o grafici a prescindere dal tipo di processo di visualizzazione usato i video terminalisti sono quei lavoratori che utilizzano in modo sistematico o abituale un VDT per almeno 20 ore settimanali al netto delle pause 52
53 Le postazioni videoterminali Dove troviamo il pericolo? Laddove sono presenti : postazioni VDT addetti videoterminalisti sorgenti di campi elettromagnetici sorgenti giustificabili sorgenti di radiazioni ottiche artificiali sorgenti giustificabili la postazione di lavoro e le posture 53
54 Le postazioni videoterminali Prevenzione e protezione: Attrezzature VDT a norma e marcate CE(norme tecniche sull emissione di CEM, compatibilità EMC, etc..). Postazione VDT che rispetti i criteri dell allegato XXXIValTU Piano di lavoro Sedia e pedana Monitor Tastiera e mouse Periferiche 54
55 Le postazioni videoterminali Prevenzione e protezione: Postura assunta dall operatore che rispetti la norma ISO : posture corrette cm 90 55
56 Le postazioni videoterminali Prevenzione e protezione: Formazione ed informazione... e per i video-terminalisti Pause: 15 minuti ogni 120 di lavoro continuo al VDT Oltre alla sorveglianza sanitaria 56
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