Il ruolo della Chimica per un Economia sostenibile e circolare. Ravenna 24 giugno 2016

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1 Il ruolo della Chimica per un Economia sostenibile e circolare Ravenna 24 giugno 2016

2 Sviluppo Sostenibile

3 La sfida globale: soddisfare i bisogni dell uomo nei limiti delle risorse del pianeta Impronta Ecologica Reddito delle Famiglie

4 Il modello dell Economia Circolare Un economia dove il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto nel sistema economico il più a lungo possibile, attraverso efficienza e attività di prevenzione, riuso, raccolta e riciclo dei rifiuti. Vs. Economia lineare Materie prime Progettazione Produzione Distribuzione Consumo Rifiuto

5 Le «parole chiave» che legano l Economia Circolare alla Chimica

6 Chimica ed Economia Circolare: alcuni esempi Prodotti bio-based Packaging per alimenti Isolamento termico Pneumatici verdi Prodotti rigenerati e riciclati Shoppers biodegradabili e compostabili Film per la pacciamatura Bio-lubrificanti ad elevate prestazioni per applicazioni environmentalsensitive Nuove soluzioni di packaging con migliorate proprietà barriera, capaci di aumentare la conservabilità del cibo e ridurne gli sprechi (es. pack parmigiano reggiano) Sviluppo di materiali sempre più performanti per migliorare l efficienza energetica degli edifici Elastomeri innovativi a migliorate prestazioni, in grado di minimizzare il consumo di carburante Possibile utilizzo di additivi bio Nylon rigenerato da rifiuti post consumo e di produzione Olii minerali esausti rigenerati Additivi chimici per il recupero del calcestruzzo «reso» Recupero e riciclo delle plastiche Bio-carburanti da biomasse di seconda generazione non edibili «Shelf Life and feed the planet» E molti altri esempi di simbiosi industriale (i.e. chemical leasing)

7 I nostri messaggi chiave sull Economia Circolare Visione olistica, processo in evoluzione «Life Cycle Thinking»: misure volte alla riduzione dell impatto ambientale nell intero ciclo di vita (non solo «end of life») garantendo la prestazione dei prodotti (che può essere anche ambientale.) Incentivazione economica salvaguardando la competitività delle imprese europee Coerenza tra gli obiettivi dell Economia Circolare, la legislazione sui prodotti chimici e quella sui rifiuti No alla discarica dei rifiuti post consumo riciclabili e recuperabili entro il 2025 Raccogliere separatamente i rifiuti organici e la frazione secca dei rifiuti entro il 2020 Stimolare l innovazione nelle tecnologie di riciclo delle materie plastiche

8 Cosa ci piace della Comunicazione L approccio basato sulla valutazione degli impatti ambientali lungo l intero ciclo di vita del prodotto (e non solo il fine vita) L idea della necessaria cooperazione fra tutti i soggetti della filiera produttiva Le possibilità di sviluppo della Chimica da Fonti Rinnovabili senza però dimenticare il ruolo della Chimica «tradizionale»

9 Alcuni punti di maggiore interesse per il nostro settore Fase Proposta Opportunità / Criticità Produzione Ecodesign La Chimica con tecnologie e innovazione offre nuove soluzioni Consumo Ecolabel, GPP, PEF Si alla razionalizzazione delle informazioni Si, se basati su LCA e non solo «Black List di sostanze» Gestione Rifiuti Direttive Rifiuti Attenzione alla fattibilità tecnico economica degli obiettivi Mercato Materie Prime Seconde Standard di Qualità Azioni settoriali Plastiche Coerenza tra «Waste» e «Chemicals» legislations Biomasse Ruolo attivo per l industria; costruiamo l offerta europea Raccordo tra la qualità dei materiali riciclati e il REACH Si al Risk Based Approach No all Hazard Based Approach Prodotti differenziati ad alta prestazioni con vantaggi ambientali Life Cycle Si al «Cascading Use» ma con LCA e «Smart and Efficient Use»

10 Legislazione chimica ed Economia Circolare dove è il problema? We need better mechanisms for tracking the presence of substances of concern in materials for recycling (Karmenu Vella, 8 December 2015) Products to be recyclable should be totally free of hazardous substances (Karmenu Vella, 8 December 2015) Approccio proattivo della Chimica per la sostituzione Sostituire le SVHC richiede comunque tempo ed è necessario continuare a garantire le prestazioni dei prodotti nel frattempo sviluppare collaborazione con i riciclatori per trasferire informazioni per la gestione sicura delle sostanze nel rispetto della confidenzialità

11 in particolare per la revisione delle Direttive Rifiuti Posizione della CE Continuano le incertezze applicative sulla definizione di «sottoprodotto» Bene / Male Non favorisce un effettivo sfruttamento del sottoprodotto Introduzione di requisiti minimi per la «Responsabilità Estesa del Produttore» (es. responsabilità del Produttore di Materie Prime da Imballaggio) Grave rischio di addossare oneri impropri alle imprese (es. copertura totale dei costi della Raccolta differenziata) Introduzione della Raccolta differenziata (RD) dei rifiuti organici, se fattibile per lo Stato Membro. Misura poco incisiva perché lascia molta discrezionalità agli Stati Membri Assegnazione di elevati targets di riciclo per i rifiuti di imballaggi in plastica (55%, al 2025) Obiettivi tecnologicamente ed economicamente ambiziosi e sfidanti

12 Quadrare il cerchio attraverso collaborazione e dialogo per creare, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, un quadro armonico di regole equilibrate che ponderino tutti i fattori e le variabili in gioco