FRIULI VENEZIA GIULIA: I CONSUMI DI CARBURANTI E LA CONCORRENZA SLOVENA

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1 NOTA RISERVATA All attenzione dell On.le Ministro dello sviluppo economico Claudio SCAJOLA FRIULI VENEZIA GIULIA: I CONSUMI DI CARBURANTI E LA CONCORRENZA SLOVENA 1.REGIMI DI CONTRASTO DELLA CONCORRENZA Fino al 31 dicembre 2007 era operante il regime ex L.L. 1438/1948 e 47/1988 con la previsione di contingenti di carburati in totale esenzione di accisa, pari a 141,7 milioni di litri di benzina e 42,3 milioni di litri di gasolio. Il regime Å stato caducato per effetto della Direttiva 2003/96/CE del Consiglio di data 27 ottobre 2003, che ne prevedeva il termine ultimo al 31 dicembre 2006 (prorogato di un anno come phasing out dal Governo italiano). E tuttora operante il regime di sconto di prezzo per i cittadini residenti nella regione ex L. 549/1995 e successive modificazioni ed integrazioni, che opera con il criterio dell inversa proporzionalitç tra entitç della riduzione di prezzo e la distanza dal confine con la Slovenia, sulla base di una suddivisione del territorio regionale in cinque fasce territoriali di sconto. Questo provvedimento Ä stato messo in mora dalla Commissione Europea con Decisione del 27 novembre 2008, che ha provveduto ad aprire la procedura di infrazione 2008/2164 ex articolo 226 del Trattato CE. 2.EFFETTI DELLA CONCORRENZA SLOVENA - VENDITE Due fattori concomitanti hanno determinato, dall inizio dell esercizio 2008, una drastica diminuzione delle vendite di carburanti nell area orientale della regione: a)l abrogazione dei contingenti in esenzione d accisa; b)una gestione della riduzione del prezzo da parte della Regione Friuli Venezia Giulia non sufficientemente competitiva con la concorrenza d oltre confine. Sul punto b), infatti, in forza del vincolo a non praticare prezzi pié bassi di quelli praticati nel Paese confinante e per effetto dell applicazione del meccanismo di determinazione dello sconto sulla base del prezzo pié

2 basso praticato in regione, la riduzione di prezzo applicata nella fascia territoriale piç prossima al confine e, pertanto, pié direttamente esposta alla concorrenza delle rivendite situate nel territorio sloveno non Ä sufficiente a colmare il differenziale tra il prezzo italiano locale e quello concorrente estero che si mantiene elevato (nell ordine, mediamente dei 6/7 eurocent/litro) in misura tale da incoraggiare i residenti dell area ad approvvigionarsi in misura massiccia oltre confine. Nell esercizio 2008, infatti, il decremento delle vendite di benzine e gasolio rispetto al 2007, causato dalla concorrenza del prezzo d oltre confine, ammonta a circa 101 milioni di litri, quasi totalmente localizzate nella fascia orientale della regione (province di Gorizia, Trieste e comuni della area confinaria della provincia di Udine), che registra una flessione media delle vendite nell ordine del 40 % (con picchi del 65 % nell area urbana di Gorizia). Il dato per la provincia di Trieste restituisce una flessione di vendite nell ordine di oltre 42 milioni di litri e la percentuale di perdita sull esercizio Å in linea con il valore dell area confinaria (- 40 % circa). 3.EFFETTI DELLA CONCORRENZA - PRELIEVI ERARIALI PoichÖ l accisa media annua del 2008 Å stata di 0,562 euro/litro per la benzina e di 0,421 euro/litro per il gasolio, l Erario statale ha incassato minori introiti per accise nella misura di: 42,520 milioni di euro dalla mancata vendita di benzine 10,624 milioni di euro dalla mancata vendita di gasolio 53,144 milioni di euro dalla mancata vendita dei due prodotti sommati. PoichÖ l IVA media annua del 2008 Å stata di 0,233 euro/litro per la benzina e di 0,227 euro/litro per il gasolio, l Erario statale ha incassato minori introiti per imposta sul valore aggiunto nella misura di: 17,629 milioni di euro dalla mancata vendita di benzine 5,728 milioni di euro dalla mancata vendita di gasolio 23,357 milioni di euro dalla mancata vendita dei due prodotti sommati. Complessivamente, l Erario statale italiano ha incassato minori introiti per accise + imposta sul valore aggiunto nella misura di: 60,149 milioni di euro dalla mancata vendita di benzine 16,352 milioni di euro dalla mancata vendita di gasolio 76,501 milioni di euro dalla mancata vendita dei due prodotti sommati. 2

3 Per contro l Erario statale sloveno - poichö l accisa media annua del 2008 Å stata di 0,360 euro/litro per la benzina e di 0,305 euro/litro per il gasolio e l IVA media annua del 2008 Å stata di 0,178 euro/litro per la benzina e di 0,188 euro/litro per il gasolio ha incassato introiti per accise + imposte sul valore aggiunto da consumi di residenti nella Regione Friuli Venezia Giulia nella misura di: 40,705 milioni di euro dalle maggiori vendite di benzine 12,440 milioni di euro dalle maggiori vendite di gasolio 53,145 milioni di euro dalle maggiori vendite dei due prodotti sommati (circa euro/giorno solare). I volumi di spesa effettuati nella rete distributiva slovena dai residenti nella Regione Friuli Venezia Giulia per acquisto di benzine e gasolio (con prezzo medio annuo in Slovenia: benzina = 1,068 euro/litro; gasolio = 1,128 euro/litro) si stimano nell ordine di: 80,804 milioni di euro per vendita di benzine 28,464 milioni di euro per vendita di gasolio 109,268 milioni di euro per vendita dei due prodotti sommati (di cui quasi 50 milioni di euro per la provincia di Trieste) (circa euro/giorno solare). A quest ultima grandezza vanno sommate quelle di una serie di altri beni acquistati in abbinamento al rifornimento di carburanti (tabacchi, alimentari, ecc.), di cui risulta difficile fare una stima, ma che, presumibilmente, assume un valore non inferiore a quello stimato per l acquisto di carburanti. 4.EFFETTI DELLA CADUTA DEL REGIME DI SCONTO Nel caso di una caducazione del regime della riduzione di prezzo, la stima delle ricadute, di natura assolutamente negativa per il tessuto economico locale, il prelievo fiscale dello Stato, il potere d acquisto delle famiglie, la sussistenza di numerose imprese del comparto commerciale e dei livelli occupazionali, si condensa nelle seguenti sintetiche grandezze: un differenziale tra il prezzo italiano locale e quello sloveno nell ordine di 22/23 eurocent/litro per la benzina e di 10 eurocent/litro per il gasolio; un grado di penetrazione dell incidenza della concorrenza slovena sino a 60 chilometri dal confine verso l interno del territorio regionale per il prodotto benzina, sino a 35 chilometri per il prodotto gasolio; 3

4 una flessione delle vendite rispetto al 2007 di circa 215 milioni di litri (al netto del trend delle vendite nazionale del 2008), di cui circa 154 milioni di litri nella fascia orientale della regione (province di Gorizia, Trieste e comuni della area confinaria della provincia di Udine), con una incidenza percentuale stimabile nell ordine del 66 %; il dato di stima per la provincia di Trieste evidenzierebbe una flessione di vendite nell ordine di quasi 80 milioni di litri e la percentuale di perdita sull esercizio sarebbe in linea con il valore dell area confinaria (- 62 % circa); la chiusura di circa 120 punti vendita, con circa 500 addetti, di cui ben 85 nella fascia orientale della regione (per la provincia di Trieste si stimano in 25 unitç, pari al 70 % della rete esistente); minori introiti erariali statali [sulla base dei prezzi ed accise vigenti in media in questo periodo (benzina: accisa 0,447 euro/litro, IVA 0,153 euro/litro gasolio accisa 0,400 euro/litro, IVA 0,157)] stimati in oltre 161 milioni di euro, di cui 136 per minori accise e 25 per minore IVA); maggiori introiti erariali per la Slovenia [sulla base dei prezzi ed accise vigenti in media in questo periodo (benzina: accisa 0,564 euro/litro, IVA 0,190 euro/litro gasolio accisa 0,423 euro/litro, IVA 0,178)] stimati in circa 127 milioni di euro, di cui 104 per maggiori accise e 23 per maggiore IVA); volumi di spesa effettuati nella rete distributiva slovena dai residenti nella Regione Friuli Venezia Giulia per acquisto di benzine e gasolio [sulla base dei prezzi vigenti in media in questo periodo in Slovenia (benzina = 0,917 euro/litro; gasolio = 0,940 euro/litro)] stimati nell ordine di 198 milioni di euro; incentivazione dell acquisto di altri beni in abbinamento al rifornimento di carburanti (tabacchi, alimentari, ecc.), di cui risulta difficile fare una stima, ma che, presumibilmente, assumerebbe un valore approssimativamente non inferiore a quello stimato per l acquisto di carburanti. 5.LA PROCEDURA DI INFRAZIONE COMUNITARIA La predetta procedura di infrazione comunitaria 2008/2164 grava il regime dello sconto di prezzo con le seguenti sintetiche censure: lo sconto di prezzo costituisce una riduzione, tramite rimborso, dell accisa; 4

5 come tale, esso rientra nel campo di applicazione della direttiva sulla tassazione dell energia; la direttiva consentiva una serie di deroghe che, per effetto della citata Direttiva 2003/96/CE del Consiglio di data 27 ottobre 2003, sono venute a spirare in data 31 dicembre 2006; l Italia Ä venuta meno, pertanto, agli obblighi derivanti dalla corretta osservanza della Direttiva 2003/96 e viene convenuta in mora dalla Commissione; inoltre, il meccanismo materiale del rimborso (il gestore del punto vendita anticipa lo sconto al cittadino beneficiario, l azienda petrolifera che cede il prodotto al gestore lo ristora dello sconto anticipato, la Regione Friuli Venezia Giulia rimborsa lo sconto anticipato all azienda petrolifera) determina che il rimborso stesso venga effettuato al termine della filiera allo stesso soggetto che dovrebbe versare l accisa (l azienda petrolifera che immette al consumo ex raffineria il prodotto). 6.INIZIATIVE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia chiamata a fornire alla Commissione Europea osservazioni a difesa, tramite le AutoritÇ dello Stato, entro il termine di due mesi dal 1Ü dicembre u.s. ha ottenuto una ulteriore proroga dal 1Ü febbraio al 31 marzo c.a., e sta predisponendo le opportune controdeduzioni a tutela del provvedimento vigente, quale esso Å stato consolidato con la legge regionale 47/1996 e successive modifiche ed integrazioni (ultima, la legge regionale 14/2008). La Giunta regionale, inoltre in considerazione che sussistono tuttora nel territorio dell intera Regione Autonoma della Valle d Aosta contingenti di carburanti in esenzione di accisa (ex legge 623/1949 e successive modifiche ed integrazioni), rientranti nelle deroghe alla normativa comunitaria spirate alla data del 31 dicembre 2006, giusta la pié volte citata Direttiva 2003/96/CE del Consiglio di data 27 ottobre 2003 ha recentemente richiesto al Governo italiano il ripristino temporaneo dei contingenti di carburanti agevolati, nelle more di definizione in sede comunitaria del contenzioso aperto sul regime della riduzione di prezzo. Non risulta che il Governo abbia ancora dato riscontro a tale richiesta. 7.SOLUZIONI DI ESCAPE IN CASO DI ESITO NEGATIVO Essendo del tutto prematuro prefigurare quale sarç l esito della procedura di infrazione ed impregiudicato il principio che lo Stato italiano e la Regione si attengano in via principale ad una difesa determinata del provvedimento quale esso Å vigente -, Ä opportuno siano poste in essere tutte le diligenze per predisporre una soluzione di escape che possa esplicare efficacia senza soluzione di continuité, quanto 5

6 alla sua capacité di difesa del mercato, nell eventualité di un esito negativo del contenzioso. Una possibile soluzione di escape puâ essere individuata in una norma ed in un correlato meccanismo tecnico per la concessione di un contributo all acquisto di carburanti per il cittadino residente che escluda ogni relazione diretta con gli operatori del sistema distributivo (gestori dei punti vendita aziende petrolifere), superando cosñ la censura comunitaria che imputa all attuale provvedimento di rimborsare l accisa agli stessi soggetti che devono versarla. Tale contributo dovrebbe mantenere le attuali caratteristiche intrinseche in termini di potenzialité di contrasto della differenza del prezzo (inversa proporzionalitç rispetto alla distanza dal confine, suddivisione del territorio regionale in fasce ad intensitç diversificata di contributo, assegnazione ai soli cittadini residenti, ecc.), acquisendo, anzi, in maggiore competitivité nelle aree territoriali a piç alto impatto della concorrenza rispetto all attuale meccanismo di determinazione dello sconto. La soluzione tecnica dovrebbe consistere in una fuel card precaricata con periodicité trimestrale o quadrimestrale spendibile dal cittadino beneficiario direttamente sulla rete distributiva - sulla base dei consumi storici consolidati rilevati per ciascuna posizione dall attuale banca dati regionale che gestisce il sistema vigente. Le necessariamente complesse e non brevi tempistiche occorrenti per un approfondimento della praticabilitç tecnica, per una definizione ed adozione degli strumenti normativi di disciplina applicativa e di copertura finanziaria, per l allestimento del sistema, l assoluta opportunitç di evitare soluzioni di continuitç nella competitivitç del prezzo, suggeriscono l assoluta urgenza di procedere ad elaborare una soluzione alternativa, che ove sviluppabile in tempi rapidi - potrebbe essere introdotta, sostitutivamente al sistema attuale, anche in via del tutto indipendente dall esito del contenzioso comunitario. 6