A D E G U A M E N T O N O R M A T I V O C O M U N E D I S E R M I D E
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- Aloisio Longhi
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1 C O M U N E D I S E R M I D E C.A.P (MANTOVA) Sede: P.zza Plebiscito, /61001 (4 linee R.A) - P.I.: Fax 0386/ protocollo@comune.sermide.mn.it R E G O L A M E N T O P E R I L R I L A S C I O D E L L E A U T O R I Z Z A Z I O N I C O M M E R C I A L I D E L L E M E D I E S T R U T T U R E D I V E N D I T A ( a r t. 8 c o m m a 4 D. L g s n ) A D E G U A M E N T O N O R M A T I V O approvato con delibera di Consiglio Comunale N. 21 del
2 Art. 1 Campo di applicazione della normativa e forme della domanda 1. Il presente Regolamento si applica solo per l Autorizzazione di Medie Strutture di Vendita (MSV); nel Comune di SERMIDE si devono intendere medie strutture quelle che superano i 150 mq. di superficie di vendita e non sono superiori ai 1500 mq.. 2. L'apertura, l'ampliamento della superficie di vendita, l'estensione merceologica ed il trasferimento di sede di Medie Strutture di Vendita sono soggetti ad autorizzazione amministrativa da richiedere tramite la presentazione del modello COM 2 predisposto dalla Conferenza Unificata Stato Regioni messo a disposizione dallo Sportello Unico Attività Produttive e di Servizio, ovvero su modello DIAP Regione Lombardia come approvato ai sensi delle L.R. 1/2007 e 8/2007 e delle DGR 4502/2007 e 6919/2008, in relazione alla eventuale notifica igienico sanitaria della media struttura di vendita alimentare. 3. Il subingresso, la riduzione di superficie di vendita, l'eliminazione di un settoremerceologico e la cessazione dell'attività, sono soggetti a comunicazione da presentare tramite il Mod. COM 3 predisposto dalla Conferenza Unificata Stato Regioni messo a disposizione dallo Sportello Unico Attività Produttive e di Servizio, ovvero su modello B di DIAP Regione Lombardia come approvato ai sensi delle L.R. 1/2007 e 8/2007 e delle DGR 4502/2007 e 6919/2008, anche in relazione alla eventuale notifica igienico sanitaria della media struttura di vendita alimentare. 4. I Modelli utilizzati devono essere compilati in tutte le loro parti e indicare anche i riferimenti catastali relativi ai locali che si intendono utilizzare. In caso di società deve essere allegata un'autocertificazione relativa alla costituzione della stessa, ovvero fotocopia di un certificato o visura del Registro Imprese della Camera di Commercio. In caso di apertura di esercizio con concentrazione deve essere riportato il numero degli esercizi concentrati e l'indicazione dei cedenti, con le rispettive generalità, il riferimento all'autorizzazione ed alla superficie oggetto di concentrazione, nonché gli estremi dei relativi atti di acquisto di azienda o ramo d'azienda. 5. Alla domanda deve essere allegata una planimetria del/i locale/i in scala non inferiore a 1:100 quotata, con l'indicazione della destinazione di ciascun locale e l'individuazione della superficie di vendita. Tale planimetria può essere, in alternativa: a. autocertificata dai richiedente come conforme allo stato di fatto esistente in loco; b. oppure certificata con firma del tecnico abilitato che ha effettuato il rilievo. La planimetria deve contenere precise indicazioni sulla delimitazione della superficie di vendita che deve essere fisicamente delimitata da strutture edilizie o da elementi di arredo funzionali fissati al suolo e a parete. Pagina 2
3 Alla domanda, ove non siano già stati documentati questi aspetti in sede di Autorizzazione o Concessione Edilizia, devono essere allegati anche: a. una relazione tecnico descrittiva che dimostri la compatibilità dell'insediamento con lo strumento urbanistico o le procedure in atto per il raggiungimento di tale compatibilità; b. una relazione sull'accessibilità viaria, con particolare riferimento all'analisi della rete stradale e di penetrazione dell'area e all'organizzazione dell' accessibilità veicolare; c. planimetria dell'area in scala, adeguata con indicata, la viabilità esistente, in programma, l'accessibilità, i parcheggi, le superfici a servizio vincolate al punto vendita. 6. Ai sensi della DGR 4 luglio 2007 n. 8/5054, per struttura di vendita organizzata in forma unitaria è da intendersi una media o una grande struttura di vendita nella quale due o più esercizi commerciali siano inseriti in un insediamento edilizio o in un complesso urbanisticoedilizio organizzato in uno o più edifici, nella medesima area o in aree contigue, destinato in tutto o in parte alle attività commerciali, anche composto da più edifici aventi spazi di distribuzione funzionali all accesso ai singoli esercizi e con spazi e servizi gestiti anche unitariamente. 7. La domanda di apertura di una nuova Media Struttura di Vendita che si configuri come Struttura Aggregata, deve essere presentata dal/i richiedente/i con riferimento alla struttura nel suo complesso e corredata da: a. Relazione esplicativa; b. Planimetria del/i locale/i in scala non inferiore a 1:100 quotata con l'indicazione della destinazione di ciascun locale e l'individuazione della superficie di vendita a firma del tecnico abilitato; c. Indicazione dei settori merceologici, autocertificazione dei requisiti di cui al l'art. 5. del D.Lgs. n. 114/1988 e fotocopia di un certificato o visura dell'iscrizione nel registro delle imprese della Camera di Commercio. Alla definizione di struttura aggregata sopra richiamata sono riconducibili: a. il centro commerciale costituito da una media o da una grande struttura che si caratterizza, in tutto o in parte, per l unicità della struttura o dell'insediamento commerciale, la destinazione specifica o prevalente della struttura, gli spazi di servizio gestiti unitariamente e le infrastrutture comuni. b. Il il parco commerciale, inteso quale complesso commerciale costituito da una aggregazione, in aree commerciali contigue, di almeno due medie o grandi strutture di vendita localizzate anche sul medesimo asse viario e con un sistema di accessibilità comune. Gli esercenti che intendono operare nell'ambito della struttura aggregata, Pagina 3
4 a seconda della tipologia d'esercizio, devono presentare domanda di autorizzazione all'apertura di una media struttura di vendita utilizzando il Mod. COM 2 o i modelli di DIAP sopra indicati oppure devono comunicare l'apertura di un esercizio di vicinato di cui all'art. 7 del D.Lgs. n. 114/1998 utilizzando il mod. DIAP. Alle strutture di vendita unitarie come sopra individuate è rilasciata un autorizzazione avente carattere unitario con le modalità di cui agli articoli 8 e 9 del D.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 e delle disposizioni regionali vigenti in materia. La predetta autorizzazione indicherà puntualmente anche una delle tipologie di struttura unitaria di vendita elencate al precedente paragrafo. Il passaggio da una tipologia ad un altra può essere soggetto ad una nuova valutazione limitatamente agli aspetti ed alle caratteristiche che inducono ad un maggior impatto socioeconomico e di sostenibilità. In relazione a tale autorizzazione unitaria, sono rilasciate tante singole autorizzazioni quanti sono gli esercizi commerciali di vicinato, di media e di grande struttura inseriti o considerati facenti parte della struttura di vendita unitaria. Si precisa che il primo passaggio dall autorizzazione unitaria, in nessun caso autonomamente attivabile neanche parzialmente, alle autorizzazioni per i singoli esercizi non costituisce una fattispecie di subingresso. Art. 2 Adempimenti del Comune e formazione del silenzio assenso 1. A seguito della presentazione della domanda di Autorizzazione ai sensi dell'art. 8 comma 2 della L. 241/90 e con le modalità di cui all'art.3 del D.P.R. del n.300, viene data comunicazione dell'avvio del procedimento contenente le seguenti indicazioni: a. L amministrazione competente b. L oggetto del procedimento c. L ufficio e la persona responsabile del procedimento d. L ufficio in cui si può prendere visione degli atti e. la data entro la quale deve concludersi il procedimento 2. Qualora la domanda presentata non sia regolare o completa, il responsabile del procedimento entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della medesima, richiede l'integrazione della documentazione mancante o la regolarizzazione della domanda fissando il termine per la presentazione di quanto richiesto e avvisando che, decorso il termine, si procederà all'archiviazione della stessa. L'iter della pratica deve concludersi entro 90 giorni dalla sua presentazione, ovvero, dalla data in cui la domanda è stata ritenuta completa e regolare. Il termine per la formazione del silenzio assenso è di 90 giorni dal ricevimento della eventuale integrazione documentale o della regolarizzazione. Qualora l'amministrazione non chieda la regolarizzazione o l'integrazione di una domanda incompleta entro 10 giorni, il termine decorre dal ricevimento della domanda. 3. Qualora sia necessario acquisire elementi integrativi o di giudizio che non siano già nella disponibilità dell'amministrazione, e che essa non possa acquisire autonomamente, il responsabile del procedimento provvede tempestivamente a richiederli. In questo caso il termine per la formazione del silenzio assenso inizia a decorrere nuovamente dalla data di ricevimento degli elementi richiesti. Mentre non si ha interruzione del termine in caso di eventuali elementi integrativi successivi alla prima richiesta. Pagina 4
5 4. Il responsabile del procedimento, all'occorrenza, anche tramite la convocazione di una conferenza di servizi ai sensi dell'art. 14 della L.241/90, verifica che la struttura di vendita per la quale si richiede l'autorizzazione commerciale sia conforme alle norme del PRG vigente (ammissibilità della destinazione d'uso secondo la specifica tipologia commerciale, il settore merceologico, la dimensione della superficie di vendita, la dotazione degli standards urbanistici, la dotazione di parcheggi pertinenziali e la compatibilità infrastrutturale). Art. 3 Criteri di priorità 1. In caso di domande concorrenti i relativi procedimenti istruttori sono sospesi per un periodo non superiore a 15 giorni durante il quale il Comune individua la domanda prioritaria ai sensi di quanto previsto dal successivo comma 4 e qualora non sia possibile accogliere tutte le domande pervenute applica i criteri previsti da questa norma. 2. Ai fini dell'applicazione dei criteri di priorità si intendono concorrenti le domande di apertura di Medie Strutture di Vendita, che siano regolari e corredate dalla prescritta documentazione, allorquando si riferiscano al medesimo settore merceologico ed alla medesima zona di PRG.. 3. In caso di Strutture aggregate la concorrenza si verifica solamente tra strutture stesse e tra queste e altre Medie Strutture di Vendita di analoga tipologia dimensionale e non tra le Medie Strutture di Vendita inserite in una medesima struttura aggregata. In caso di domande concorrenti l'autorizzazione all'apertura di una Media Struttura di Vendita è rilasciata prioritariamente a quelle che prevedono accorpamento o concentrazione di esercizi in attività e reimpiego del personale già operante negli esercizi da concentrare o accorpare, nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione. La presentazione è valida per stabilire l'anteriorità cronologica soltanto se la domanda è regolare e corredata dalla documentazione necessaria. Art. 4 Correlazione con altri procedimenti 1. Qualora ai fini dell apertura, ampliamento o trasferimento di sede della struttura di vendita siano necessari interventi edilizi o cambi di destinazione d'uso che implichino il rilascio di una concessione edilizia o permesso di costruire, l'interessato, contestualmente alla domanda di autorizzazione commerciale, deve inoltrare domanda di autorizzazione o di permesso di costruire citando in ciascuna domanda quella correlata. L istruttoria delle domande di autorizzazione commerciale e di quelle edilizie è in carico allo Sportello Unico delle Attività Produttive e di Servizio. 2. L'emanazione del provvedimento di permesso di costruire non può in nessun caso precedere la determinazione relativa all'autorizzazione commerciale; permesso di costruire e autorizzazione commerciale sono contenute in unico atto rilasciato dal Responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive. Pagina 5
6 Art.5 Superficie di vendita ed inizio attività 1. La superficie di vendita di un esercizio commerciale è l area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili con esclusione della superficie destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi, aree a disposizione dei consumatori (quali gallerie, scale mobili, ascensori, nastri trasportatori, aree di sosta degli automezzi, anche se coperte ed i relativi corselli di manovra). L area di vendita del singolo esercizio commerciale è circoscritta, separata e distinta da quella degli eventuali altri esercizi commerciali, anche se contigui. In caso di vendita di prodotti rientranti nel settore alimentare l'inizio di attività è subordinato alla presentazione di specifica notifica igienico sanitaria, attraverso la compilazione del modello A di DIAP approvato in base alle L.R. 1/2007 e 8/2007 e delle DGR 4502/2007 e 6919/2008. Art. 6 Autorizzazione 1. Il documento autorizzativo rilasciato dal Comune deve contenere: a. numero e data del rilascio dell'autorizzazione commerciale; b. generalità, codice fiscale o partita IVA dei titolare o della società; c. l'ubicazione dell'esercizio; d. la superficie di vendita suddivisa per settore merceologico; e. eventuali prescrizioni; 2. Al documento autorizzativo devono essere allegati: a. copia della planimetria del/i locale/i con l'indicazione della destinazione d'uso di ciascun locale e l'individuazione della superficie destinata alla vendita; b. ove occorra, copia della comunicazione della nomina del preposto (All. A al Mod.COM 2). Art. 7 Modifica del settore merceologico 1. La modifica o l'aggiunta di un settore merceologico di una Media Struttura di Vendita sono subordinati al rispetto dei criteri urbanistici comunali ed al preventivo rilascio di autorizzazione amministrativa da parte dello Sportello Unico Attività Produttive e di Servizio. 2. La domanda di estensione merceologica deve essere presentata utilizzando il Mod. COM 2 oppure il modello B di DIAP. Relativamente al settore alimentare il richiedente dovrà dare dimostrazione del possesso dei requisiti professionali di cui all'art. 5 comma 5 del D.Lgs.n.114/98. Nel caso di società dovrà essere compilato l'allegato B al COM 2. La rinuncia ad un settore merceologico si effettua presentando la relativa comunicazione su Mod. COM 3 oppure su modello B di DIAP. Art. 8 Subingresso 1. II trasferimento di gestione o della proprietà per atto tra vivi o per causa di morte è soggetto alla sola comunicazione al Comune. 2. La comunicazione del subingresso, accompagnata dalla dichiarazione di Pagina 6
7 possesso dei requisiti morali e, se richiesti, dei requisiti professionali, deve essere presentata utilizzando il Mod. COM3 oppure il modello B di DIAP. 3. II subentrante può iniziare l'attività subito dopo la presentazione della comunicazione (Circ. Minindustria n.3467, punto 11, del 28,05,1999). 4. In caso di morte del titolare dell autorizzazione commerciale gli eredi in possesso dei requisiti morali, anche in assenza dei requisiti professionali di cui all'art. 5 comma 5 del D.Lgs. n. 114/98, a titolo provvisorio, possono continuare l'attività a nome dei de cuius per 6 mesi dalla data di apertura della successione. 5. Il subentrante per causa di morte, pena la decadenza dall'autorizzazione entro un anno dalla data di apertura della successione, per poter continuare l'attività, deve essere in possesso dei requisiti richiesti e comunicare al Comune il subingresso a proprio nome, utilizzando il Mod. COM 3 oppure il modello B di DIAP. Entro lo stesso termine può cedere l'azienda a terzi. 6. Le disposizioni di cui ai precedenti commi 4 e 5, in quanto compatibili, si applicano anche in caso di decesso del legale rappresentante di società. 7. In caso di trasferimento della gestione dell'azienda il subentrante deve darne comunicazione al Comune utilizzando il Mod. COM 3 oppure il modello B di DIAP ed il cedente deve comunicare al Comune, utilizzando lo stesso modello la cessazione dell'attività. Alla scadenza o in caso di risoluzione contrattuale il proprietario dovrà darne comunicazione al Comune affinché lo stesso provveda alla reintestazione dell'autorizzazione commerciale all'originario proprietario. Art.9 Gestione di reparto 1. Ai sensi della D.G.R. 4 luglio 2007 n. 5054, il titolare di un esercizio organizzato in più reparti in relazione alla gamma merceologica dei prodotti trattati o alle tecniche di prestazione del servizio può affidare uno o più reparti a terzi in possesso dei requisiti di cui all art. 5 del D.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 perché li gestiscano in proprio, previa comunicazione al Comune, alla CCIAA e all Ufficio IVA. L affido di un reparto deve avvenire tramite contratto scritto che ne definisca le caratteristiche e la durata. Da tale contratto non può derivare la realizzazione di un esercizio separato e/ o con accessi autonomi. Art. 10 Disposizioni particolari per Medie Strutture che trattano specifiche merceologie In base a quanto previsto dalle D.G.R 4 luglio 2007 n. 5054, D.G.R 21 novembre 2007 n e D.G.R 5 dicembre 2007 n. 6024, la superficie di vendita di merci ingombranti, non facilmente amovibili ed a consegna differita (mobilifici, concessionarie di automobili e di altri veicoli a motore, rivendite di legnami, materiali edili, tipologie simili alle precedenti) è calcolata in misura di 1/8 della superficie lorda di pavimentazione. In tali esercizi non possono essere introdotte o vendute merci diverse da quelle aventi le caratteristiche sopra tassativamente indicate, salvo che si chiedano e ottengano le autorizzazioni prescritte dagli artt. 8 e 9 del D.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 per l intera ed effettiva superficie di vendita. Nei casi di vendita non autorizzata di Pagina 7
8 merci diverse, è applicata la sanzione di cui all art. 22 comma 6 del D.lgs. 31 marzo 1998 n Per i predetti insediamenti, nel Piano di Governo del Territorio (PGT) di cui alla legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 «Legge per il governo del territorio», i Comuni forniscono indicazioni relativamente alle quantità di parcheggi e di aree destinate a verde pubblico. Fino all approvazione del PGT ai sensi della suddetta legge regionale 12/05, la dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche e di uso pubblico funzionali ai nuovi insediamenti commerciali è stabilita nella misura del cento per cento delle superfici di pavimento degli edifici previsti nelle zone C e D e del settantacinque per cento della superficie lorda di pavimento degli edifici previsti nelle zone A e B. Di tali aree almeno la metà deve essere destinata a parcheggi di uso pubblico. Ai sensi della D.G.R 4 luglio 2007 n è fatto divieto di esercizio congiunto nel medesimo locale dell attività di vendita all ingrosso e al dettaglio di cui all art. 6 del D.lgs. 31 marzo 1998 n Il divieto non si applica alla vendita dei seguenti prodotti: macchine, attrezzature e articoli tecnici per l agricoltura, l industria, il commercio e l artigianato; materiale elettrico, colori e vernici, carte da parati; ferramenta ed utensileria; articoli per impianti idraulici, a gas ed igienici; articoli per riscaldamento; strumenti scientifici e di misura; macchine per ufficio; automotocicli e relativi accessori e parti di ricambi; combustibili; legnami; materiali per l edilizia. Art. 11 Modifiche societarie 1. La trasformazione, fusione o scissione di società titolare di autorizzazione commerciale deve essere comunicata al Comune allegando autocertificazione del legale rappresentante relativa alle modifiche societarie intervenute, ovvero visura o certificato storico della Camera di Commercio accompagnato dalla copia dell'atto di modifica prescritto dal codice civile. 2. La variazione della denominazione o della ragione sociale ed il trasferimento della sede legale che non comporti il trasferimento dell'esercizio commerciale sono soggetti a semplice comunicazione. 3. Nel caso in cui la società titolare di autorizzazione commerciale subisca delle modifiche nella compagine sociale che comportino il cambio del Legale/i Rappresentante/i occorre darne immediata comunicazione al Comune ed allegare il modello di autocertificazione (allegato al Mod. COM 2 o allegato al modello B di DIAP ) relativo al possesso dei necessari requisiti da parte del/i nuovo/i Legale/i Rappresentante/i. 4. In caso di commercio di generi alimentari il nuovo Legale Rappresentante dovrà allegare alla comunicazione di cui al comma 1 che precede anche l'autocertificazione dei requisiti. Pagina 8
9 Art. 12 Sospensione 1. L'esercente che intende sospendere l'attività di vendita per un periodo continuativo superiore a 30 giorni è tenuto a darne comunicazione al Comune. 2. La sospensione può avere una durata massima continuativa di 12 mesi prorogabili soltanto per cause di forza maggiore e previa motivata istanza. Art. 13 Decadenza e revoca dell'autorizzazione 1. L'autorizzazione commerciale è revocata quando il titolare: a. non inizi l'attività di una media struttura di vendita entro due anni dalla data del rilascio dell'autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità; b. sospenda l'attività per un periodo superiore ad un anno, salvo proroga per cause di forza maggiore; c. perda i requisiti previsti dall'art. 5 comma 2 del D.Lgs. n. 114/98; d. dopo la sospensione dell'attività disposta ai sensi dell'art.22 comma 2 del D.Lgs. n. 114/98 commetta un'ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienico sanitaria. 2. Il procedimento di revoca avviene con le seguenti modalità: a. il dirigente comunale competente con lettera raccomandata a/r avvia il procedimento di revoca, comunicando le motivazioni e assegnando il termine di giorni 30 per presentare eventuali controdeduzioni. b. b) in caso di silenzio l'autorizzazione viene revocata. c. in caso di presentazione di scritti difensivi il dirigente comunale competente decide in merito adottando il relativo provvedimento. Pagina 9
10 IL RETROESTESO REGOLAMENTO E' STATO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. _28 DEL _ 30 MAGGIO 2001 E' STATO MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 21 DEL E' STATO DEPOSITATO PRESSO LA SEGRETERIA COMUNALE PER 10 GIORNI E DI DETTO DEPOSITO E' STATA DATA COMUNICAZIONE AI CITTADINI MEDIANTE AFFISIONE DI IDONEO AVVISO ALL'ALBO PRETORIO DAL _ AL _ _ E' ENTRATO IN VIGORE DAL 7 GIUGNO 2010 COSI' COME PREVISTO DALL'ART. 5 DELLO STATUTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 66 DEL IL RESPONSABILE SERVIZIO SEGRETERIA AFFARI GENERALI Rag. Moreno Bolognesi Pagina 10
Comune di Viadana Provincia di Mantova
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