LA BLUE TONGUE IN PIEMONTE: È ANCORA NECESSARIA UNA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE DI RICHIAMO

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1 LA BLUE TONGUE IN PIEMONTE: È ANCORA NECESSARIA UNA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE DI RICHIAMO Ultima modifica: 16 marzo 2010

2 La malattia La bluetongue è una malattia causata da virus, trasmessa da insetti vettori (Culicoides spp), che colpisce i ruminanti domestici e selvatici e si presenta con forme particolarmente gravi, in grado di causare elevata mortalità, negli ovini. Il sierotipo 8 ha caratteristiche di particolare aggressività anche nei confronti dei bovini e fa registrare danni rilevanti al patrimonio zootecnico. Questo sierotipo è presente nel Nord Europa dal 2006 e con una progressiva diffusione epidemica, ha interessato i Paesi confinanti con l Italia (vedi oltre Francia e Svizzera). La bluetongue in Piemonte nei primi mesi del Nel 2008 il Piemonte è stato esposto ad una situazione di rischio elevato di introduzione della bluetongue sierotipo 8 dovuta all epidemia in corso in Francia, in particolare nei dipartimenti di approvvigionamento dei quasi capi importati annualmente e nei dipartimenti confinanti con la nostra Regione. Alla fine del 2008 sono stati diagnosticati in provincia di Cuneo, in un area circoscritta, montana, 16 casi di infezione in aziende più esposte al rischio di contagio per la posizione prossima all area boschiva e per le modalità estensive di allevamento. Inoltre, nella primavera 2009 è stato rilevato un ulteriore caso in un azienda della provincia di Torino, prossima al Parco della Mandria. È stato così necessario disporre misure restrittive e di contenimento dell infezione, come prevedono la normativa nazionale e quella comunitaria: nelle province di Cuneo e Torino, dove si è manifestata la circolazione virale, oltre ai divieti di spostamento degli animali, è stato subito avviato un piano di vaccinazione di emergenza (Leggi i provvedimenti regionali); nelle altre province, a basso rischio per l assenza di circolazione virale, è stata prevista l effettuazione di un programma di vaccinazione

3 La campagna di vaccinazione L estesa campagna di vaccinazione effettuata, con lo scopo di conferire una buona protezione ai ruminanti e contenere la diffusione della malattia, consentendo la libera movimentazione degli animali, ha interessato i bovini e gli ovini (i caprini su base volontaria) degli allevamenti di tutte le province piemontesi. Complessivamente sono stati vaccinati bovini (con 2 interventi vaccinali) e ovi-caprini, per un totale di inoculazioni ( inoculazioni nei bovini e negli ovicaprini). Trattandosi di un vaccino inattivato, non erano attesi inconvenienti significativi alla vaccinazione; tuttavia è stato predisposto un protocollo per segnalare gli eventuali casi indesiderati alla valutazione del Centro regionale di farmacovigilanza veterinaria, che risiede presso la Facoltà di Medicina veterinaria di Grugliasco. La valutazione delle reazioni alla vaccinazione segnalate. Il Centro di Referenza Regionale per la Farmacovigilanza Veterinaria si è fatto carico, nell ambito della massiccia operazione di vaccinazione, di raccogliere, valutare catalogare ed archiviare tutte le segnalazioni di reazioni avverse

4 avvenute in concomitanza con le vaccinazioni. La classificazione ha rispettato i criteri stabiliti dalla Commissione europea per la valutazione delle reazioni indesiderate da farmaco. Contemporaneamente l Istituto Zooprofilattico Sperimentale, sede e sezioni, ha attivato la disponibilità a esami diagnostici di approfondimento, totalmente gratuiti per gli allevatori che segnalavano inconvenienti. Per quanto riguarda le segnalazioni inviate al Centro di Referenza Regionale per la Farmacovigilanza Veterinaria, si segnala l acquisizione di 82 segnalazioni spontanee di possibili reazioni avverse provocate dall intervento vaccinale. Tra le 82 segnalazioni ricevute, 2 risultano classificate come PROBABILI e 7 come POSSIBILI. Le correlazioni risultate probabili riguardano esclusivamente la specie bovina: in particolare, 1 soggetto è deceduto per reazione allergica, mentre 3 soggetti hanno manifestato per alcune ore sintomi clinici quali tremori, inappetenza e rialzo termico, poi regrediti. Tra le segnalazioni di correlazione POSSIBILE, si contano 4 aborti e 1 mortalità riguardanti la specie bovina, 1 aborto nella specie caprina ed alcuni casi di mortalità accompagnata da sintomi clinici, quali rialzo termico e tremori, in un gregge di ovini. Tutte le rimanenti 73 segnalazioni ricevute sono state classificate come NON CLASSIFICABILI oppure IMPROBABILI. Nella categoria NON CLASSIFICABILE rientrano i casi in cui la mancanza di indagini diagnostiche predisposte ha impedito la corretta analisi. La maggior parte delle reazioni sono state classificate come IMPROBABILI perché le informazioni sono state sufficienti per escludere una responsabilità del vaccino nell insorgenza della reazione. In particolare in tali segnalazioni sono state rilevate: intervalli di tempo estremamente dilatati, per cui la reazione si collocava in un periodo sufficientemente distante dall intervento vaccinale, tale da poter escludere con certezza il suo coinvolgimento;

5 tipologia delle reazioni in nessun modo correlabili con l intervento vaccinale come ad esempio la rilevazione di eventi di chiara origine traumatica; quadri anatomo-patologici refertati dall Istituto Zooprofilattico dichiaratamente non compatibili e/o correlabili all intervento; rilevazioni tramite le opportune indagini diagnostiche delle reali cause della reazione avvenuta. È in corso di valutazione, congiuntamente con il Ministero della Salute, la possibilità di assicurare, limitatamente ai casi accertatamente originati dall inoculazione del vaccino, un ristoro agli allevatori per i danni diretti. I nuovi casi di positività del Nel corso dell anno 2009, per poter individuare l eventuale presenza residua di episodi di circolazione virale, sono state controllate, con cadenza quindicinale, 392 aziende sentinella, distribuite nelle diverse province. I capi sentinella (10-15 per azienda) sono stati sottoposti complessivamente a più di esami. Dislocazione degli allevamenti sentinella nelle diverse province ( in azzurro il patrimonio zootecnico sensibile)

6 Con la ripresa dell attività estiva dei vettori, il sistema sentinella regionale ha segnalato alcuni nuovi casi di circolazione virale: 5 nell area nord-orientale della provincia di Torino, nel mese di settembre, e due ulteriori, a novembre, in aziende sentinella della provincia di Asti, finora mai interessata dall infezione. In tutti i casi si tratta di aziende situate a ridosso di zone boschive, che praticano il pascolo o hanno accesso all esterno. I nuovi casi hanno comportato l estensione delle misure restrittive alla provincia di Asti e reso necessaria l effettuazione del richiamo vaccinale sui capi giovani, nelle aree colpite. Tutti i casi di circolazione virale rilevata negli ultimi mesi del 2009 riguardano aziende situate in zone a bassa densità zootecnica e con caratteristiche particolarmente favorevoli alla sopravvivenza dei vettori. Sono episodi diagnosticati precocemente, insorti a fine stagione epidemica e non rappresentano sicuramente un indicatore di una epidemia estiva di larga portata. Tuttavia testimoniano una certa presenza del vettore infetto, che in aree particolari ha trovato possibilità di trasmettere l infezione sui capi non protetti, appositamente non vaccinati, per il loro ruolo di rilevatore sentinella.

7 Positività 2009 nelle Province di Torino e Asti È necessaria una nuova campagna di vaccinazione di richiamo. Una nuova campagna di vaccinazione è pertanto necessaria per consolidare lo stato immunitario dei ruminanti allevati che sono ancora esposti al rischio di infezione, sia per la situazione epidemiologica dei Paesi confinanti, sia per la recente presenza del vettore infetto in due province del Piemonte. L esperienza degli altri Paesi europei (vedi Francia e Svizzera) conferma l efficacia della vaccinazione, che ha prodotto nette diminuzioni dell incidenza della malattia dove era presente, anche in forma epidemica. È importante assicurare ancora per il 2010 la copertura vaccinale di una percentuale superiore all 80% dei ruminanti allevati, per poter puntare all eradicazione della malattia. Ormai la popolazione adulta è già stata vaccinata nel 2009, pertanto sarà sufficiente fare 1 sola inoculazione di richiamo. Solo nei territori dove c è stata recente circolazione virale, gli animali giovani, mai vaccinati, verranno sottoposti a due interventi vaccinali, per assicurare una buona immunità di base.

8 Le modalità di vaccinazione. L avvio della campagna è avvenuto a metà febbraio, con termine entro la fine di aprile. Nel mese di maggio verranno effettuate le vaccinazioni di richiamo ai vitelli allevati nelle ASL TO4 e di Asti. Sono sottoposti all intervento di vaccinazione i capi bovini ed ovini di età superiore ai 3 mesi. La vaccinazione nei caprini è generalmente volontaria: è obbligatorio vaccinare i caprini di almeno 3 mesi, allevati insieme con gli ovini. Non saranno vaccinati gli animali della specie bovina, ovina e caprina: - di età inferiore ai tre mesi; - macellati ad un età non superiore ai sei mesi; - macellati entro due mesi dalla data prevista per la vaccinazione; - degli allevamenti di solo ingrasso che risultino già vaccinati nei territori di origine; - capi sentinella del piano di sorveglianza sierologica nazionale. La somministrazione del vaccino può essere effettuata da un medico veterinario della ASL o aziendale. Per ragioni di spesa, il numero degli interventi praticati da medici veterinari liberi professionisti non può essere superiore al 50%. Ogni ASL programma gli interventi tenendo conto della disponibilità dei medici veterinari e delle esigenze degli allevatori. Il vaccino (BTVPUR AlSap 8 di Merial per ovini e bovini) è fornito gratuitamente dal Ministero della Salute ed è distribuito a cura del Servizio Veterinario della ASL. Vaccino BTVPUR AlSap 8 di Merial Si tratta di un vaccino inattivato la cui innocuità ed efficacia è certificata dalla registrazione del presidio, ratificata presso l European Medicines Agency (EMEA). Modalità d uso. Il vaccino deve essere conservato ad una temperatura tra i 2 e gli 8 C. La dose standard (1 ml) è inoculata a partire dall età di tre mesi.

9 La somministrazione vaccinale deve essere eseguita nel rispetto delle norme di asepsi, di norma sostituendo l ago della siringa almeno per ogni allevamento. La somministrazione viene effettuata per via sottocutanea e secondo le indicazioni della ditta produttrice e nel rispetto delle buone pratiche di vaccinazione. In particolare si richiama l attenzione sull importanza del corretto contenimento degli animali da parte dell allevatore, per evitare traumi e stress. Gli animali sottoposti a vaccinazione devono essere in buono stato di salute e si consiglia di rimandare la vaccinazione per i capi a cui si somministrano altri farmaci. Inoltre è da ricordare che il vaccino deve essere somministrato ad un intervallo adeguato dall inoculazione di altri vaccini per altre patologie, prevedendo un adeguata programmazione di tutti gli interventi previsti in azienda. Secondo le prove effettuate dalla casa produttrice, è possibile il verificarsi di reazioni locali nel punto di inoculo e un transitorio e lieve aumento della temperatura. Dopo la vaccinazione non è previsto alcun tempo di sospensione per l utilizzo di carne e latte. Il protocollo di segnalazione delle reazioni avverse anno Anche per la presente campagna si è ritenuto importante monitorare gli eventuali effetti indesiderati conseguenti la vaccinazione, predisponendo un apposito protocollo. Ogni reazione avversa, così sono definiti gli inconvenienti conseguenti la somministrazione di un farmaco, dovrà essere prontamente segnalata, a cura dell allevatore o del medico veterinario che la abbiano rilevata, al Servizio Veterinario dell ASL, Area di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. Nella pagina seguente si fornisce lo schema di intervento ed alcune indicazioni orientative per una prima valutazione dei sintomi più frequenti correlabili alla vaccinazione.

10 POSSIBILE/EVENTUALE SINTOMATOLOGIA LEGATA A REAZIONE AVVERSA DIRETTA DOVUTA AD INTERVENTI VACCINALI TEMPI INTERCORRENTI CLASSIFICAZIONE TRA INTERVENTO POSSIBILE VACCINALE E SINTOMATOLOGIA MANIFESTAZIONE DEI SINTOMI SINTOMATOLOGIA LOCALE - Edema o pomfi nel punto di inoculo Entro 2 3 ore SINTOMATOLOGIA SISTEMICA ABORTO (in concomitanza con sintomatologia sistemica) - Rialzo termico - Inappetenza - Tremori - Abbattimento sensorio - Disorientamento - Dispnea - Shock morte Nota:generalmente si manifesta una sintomatologia lieve che prevede solo i primi tre sintomi sopra elencati. Nota: non è stata segnalata minaccia di aborto quale possibile effetto collaterale avverso a seguito di interventi vaccinali con vaccino spento. Eventuali casi di aborto dovranno essere oggetto di approfondimenti diagnostici. Entro 8 ore Entro 48 ore

11 È previsto che siano prelevati materiale e campioni disponibili ed inviati all IZS del Piemonte che effettuerà gli approfondimenti diagnostici utili a chiarire l origine dell evento. Tutte le segnalazioni e le relative informazioni, riportate su una apposita scheda, compilata dal veterinario che ha seguito il caso, verranno inoltrate al Centro regionale di Farmacovigilanza veterinaria che provvederà alla classificazione, valutazione ed al successivo inoltro al Ministero della Salute e all EMEA. La bluetongue sierotipo 8 nei Paesi confinanti. Territori soggetti a restrizione a fine 2009 per i differenti sierotipi di bluetongue Fonte: L ultimo aggiornamento a marzo 2010 è disponibile all indirizzo

12 Francia A partire dal 2006 la malattia, dopo il suo inaspettato ingresso nei Paesi Bassi ed in Belgio, si è diffusa in tutta Europa e in particolare in Francia in forma epidemica, propagandosi da nord verso sud e da est verso ovest, facendo registrare oltre quasi focolai alla fine del Risorse sul web Nell area sicurezza alimentare del sito della Comunità Europea sono disponibili tutte le presentazioni, dal 2007 al 2010, che gli Stati membri mettono a disposizione per descrivere la situazione epidemiologica delle malattie oggetto di notifica internazionale. Nello specifico, è possibile visualizzare per la Francia: - Novembre Novembre 2009 La prima campagna di vaccinazione contro la bluetongue in Francia è stata necessariamente facoltativa ed orientata prioritariamente ai capi da esportare, in quanto non vi era ancora una disponibilità di fornitura di vaccino sufficiente: la malattia ha avuto pertanto ancora modo di espandersi rapidamente nel Dal 2009 la strategia adottata, in linea con altri Stati europei gravemente colpiti dalla patologia, come la Germania, è stata quella di vaccinare obbligatoriamente tutto il patrimonio zootecnico francese sensibile, ottenendo una copertura dell 89% di bovini e del 89,77% dei piccoli ruminanti. Ciò ha consentito di limitare notevolmente il numero dei focolai, ridotti, a fine anno, a circa 80. Merita segnalare che la campagna di vaccinazione è stata effettuata anche contro il sierotipo 1, di più recente insorgenza in Francia, limitandone in modo efficace la diffusione. Anche per il 2010 è stato pianificato un programma vaccinale obbligatorio contro la bluetongue sierotipi 1 e 8, al fine di preservare e consolidare la situazione sanitaria favorevole raggiunta negli ultimi mesi del Svizzera. La bluetongue è stata diagnosticata per la prima volta in Svizzera nell ottobre del Da quel momento, sono stati registrati nuovi casi di circolazione virale, ma la malattia non ha assunto dimensioni epidemiche: complessivamente sono stati

13 diagnosticati 33 casi nel 2008 e 34 nel 2009, questi ultimi nel periodo precedente la conclusione della seconda campagna di vaccinazione. Nel secondo semestre del 2009 non è più stato rilevato alcun episodio di circolazione del virus della bluetongue. La situazione epidemiologica svizzera, complessivamente favorevole, in particolare se raffrontata con quella francese, è il risultato dell efficacia della strategia adottata: due campagne di vaccinazione condotte successivamente nel 2008 (78% animali vaccinati) e 2009 (87% animali vaccinati), obbligatorie ed estese a tutto il patrimonio zootecnico sensibile, che hanno consentito di limitare il fronte di avanzamento epidemico al confine con la Francia realizzando un efficace contenimento dell infezione. La strategia è confermata ancora per il 2010 con l effettuazione di una nuova campagna di vaccinazione obbligatoria, per mantenere un adeguata protezione immunitaria del patrimonio zootecnico sensibile, puntando all eradicazione. Ulteriori informazioni di maggior dettaglio, anche relative agli studi di efficacia ed innocuità della campagna, sono disponibili sul sito Ufficio federale di veterinaria:

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