Temi ambientali. Allegato. La principale normativa di riferimento

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1 Temi ambientali La principale normativa di riferimento Allegato I Nel presente allegato viene riportata, sotto forma di tabelle, la rassegna della principale normativa comunitaria, nazionale e regionale che regolamenta le tematiche ambientali e i determinanti economici trattati nella RSA. L indagine normativa è stata svolta per sottotematiche in presenza di materie particolarmente complesse per la varietà degli argomenti ad esse collegati. Per offrire un quadro normativo snello e di facile lettura, nelle tabelle si fa riferimento alla sola normativa nazionale laddove le norme comunitarie siano state recepite dal legislatore italiano. Le normativa relativa alle tematiche ambientali trattate è riportata in ordine alfabetico allo scopo di facilitarne la consultazione. Acque marino-costiere acque superficiali e sotterranee; aria; cambiamenti climatici; inquinamento acustico; inquinamento elettromagnetico; natura e biodiversità: aree protette; protezione e conservazione paesaggio e beni ambientali radioattività ambientale; rifiuti; rischi naturali: dissesto idrogeologico; rischio sismico; rischio vulcanico; rischi tecnologici suolo: cave; siti contaminati; incendi; fitosanitari, zootecnia La normativa relativa ai determinanti e agli strumenti per lo sviluppo sostenibile è stata articolata come segue: agricoltura; energia; industria; trasporti; turismo; programmi per lo sviluppo sostenibile: V.I.A.- V.A.S; Valutazione di Incidenza I.P.P.C. Agenda 21; Sistemi di gestione ambientale 657

2 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Tabella.1 - Principale normativa di riferimento: ACQUE MARINO-COSTIERE D.P.R. n. 470 del 8 giugno 1982, Attuazione della direttiva 76/160/CEE relativa alla qualità delle acque di balneazione, coordinato con l'art. 18 della Legge n. 422 del 29 dicembre 2000, - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2000; Legge n. 979 del 31 dicembre 1982, Disposizioni per la difesa del mare; Legge n. 394 del 6 dicembre 1991, Legge quadro sulle aree marine protette; D.Lgs. n. 530 del 30 dicembre 1992, Attuazione della direttiva 91/492/CEE che stabilisce le norme sanitarie applicabili alla produzione e commercializzazione dei molluschi bivalvi vive e successive modificazioni ed integrazioni; D.M. 31 luglio 1995, Metodiche di analisi per la determinazione dei requisiti igienico-sanitari dei molluschi bivalvi vivi destinati al consumo umano immediato; D.L.vo n. 152 del 11 maggio 1999 recante disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva n. 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole; D.M. 16 maggio 2002, Tenori massimi e metodiche di analisi delle biotossine algali nei molluschi bivalvi vivi, echinodermi, tunicati e gasteropodi marini; Legge 30 maggio 2003, n. 121, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 marzo 2003, n. 51, recante modifiche alla normativa in materia di qualità delle acque di balneazione. L.R. n. 34 del 23 agosto 84, Disciplina della balneazione in Campania; Delibera di Giunta regionale n del 20 maggio 1998, Prima designazione delle acque regionali dedicate alla molluschicoltura ai sensi dell art. 4, comma 1 del D.Lgs. 27 gennaio 1992 n. 131( il D.Lgs. è stato abrogato dal DLgs. 152/99); Delibera di Giunta regionale n del 6 agosto 1999 DLgs. 152/99, art. 14, comma 2,-Ulteriori designazioni delle acque, sedi di banchi naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi, richiedenti protezione per consentire la vita e lo sviluppo degli stessi; Delibera di Giunta regionale n del 16 maggio 2003, D.P.R. 470/82, art. 4 comma 1 lett. b) D.M. 29 gennaio 1992 e art. 2 lett b) legge 362 del 14 ottobre Individuazione zone idonee e non idonee alla balneazione- Anno Tabella.2 - Principale normativa di riferimento: ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE NORMATIVA COMUNITARIA Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2001 che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque; ARPA Campania 658

3 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Decisione n. 2455/2001/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2001, relativa all'istituzione di un elenco di sostanze prioritarie nel settore della politica in materia di acque e che modifica la direttiva 2000/60/CE. D.P.R. n. 236 del 24 maggio 1988, Attuazione della direttiva CEE 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987; Legge n. 183 del 18 maggio 1989, Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo; Legge n. 36 del 5 gennaio 1994, Disposizioni in materia di risorse idriche; D.M. 19 novembre 1997, Designazione e classificazione delle acque dolci della regione Sicilia e della regione Campania che necessitano di protezione o di miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci; D.Lgs n. 152 del 11 maggio 1999, Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva n. 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva n. 91/676 CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, integrato e modificato dal D.Lgs n. 258 del 18 agosto 2000; D.P.C.M. 3 dicembre 1999, Emergenza inquinamento in Campania- Comune di Napoli; D.Lgs n. 31 del 2 febbraio 2001, Attuazione della direttiva 98/83/CE.- qualità delle acque destinate al consumo umano, modificato e integrato dal D.lgs. 2 febbraio 2002, n. 27; D.M. 18 settembre 2002 Qualità delle acque Dlgs 152/99 comunicazioni ed informazioni- regioni e province autonome; Accordo della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome del 12 dicembre 2002, Linee guida per la tutela della qualita delle acque destinate al consumo umano e criteri generali per l'individuazione delle aree disalvaguardia delle risorse idriche di cui all'art. 21 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152; D.M. Salute 16 gennaio 2003, Deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umane che possono essere disposte dalla Regione Campania. L.R. 24 del 24 aprile 1980, Art. 14 l. 650/79- Designazione dell autorità competente a rilasciare l autorizzazione agli scarichi nelle acque del mare; L.R. n. 43 del 3 agosto 1982, Interventi regionali per la realizzazione di impianti di depurazione; L.R. n. 16 del 20 marzo 1982, Indirizzi programmatici e direttive fondamentali per l esercizio delle funzioni e sub delegate agli enti locali in materia di acque e acquedotti ai sensi dell art. 1 della legge regionale n. 65; L. R. n. 14 del 21 maggio 1997, Direttive per l attuazione per servizio idrico integrato ai sensi della legge n. 36 del 5 gennaio 1994; Delibera di Giunta Regionale n. 700 del 18 febbraio 2003, Individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola ai sensi dell art. 19 e dell Allegato VII del D.Lgs. 152/99 e successive modificazioni ed integrazioni. 659

4 Tabella.3 - Principale normativa di riferimento: ARIA D.P.C.M. 28 Marzo 1983, Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizioni relativi ad inquinamenti dell'aria nell'ambiente esterno ; D.P.R. n. 203 del 24 maggio 1988, Attuazione delle dir. CEE 80/779, 82/884, 84/360, 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali ai sensi dell'art. 15 della legge 183 del 1987; D.P.C.M. 21 Luglio 1989, Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni, ai sensi dell'art.9 della Legge 8 Luglio 1986 n 349 per l'attuazione e l'interpretazione del DPR 203 del 1988; D.M 15 aprile 1994, Norme tecniche in materia di livelli e di stati di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane, ai sensi degli articoli 3 e 4 del DPR 24 maggio 1988, n. 203, e dell art. 9 del DM 20 maggio D.Lgs. n. 351 del 4 agosto 1999, Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell aria ambiente; D.M. n. 60 del 2 aprile 2002, Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio; D.M. n. 261 del 1 ottobre 2002, Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell aria ambiente, i criteri per l elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n Delibera Giunta Regione Campania n del 5 agosto 1992, Disciplina dei valori limite di emissione; Delibera Giunta Regione Campania n. 286 del 19 gennaio 2001, Disciplinare tecnico-amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni e pareri regionali in materia di emissioni in atmosfera. Tabella.4 - Principale normativa di riferimento: CAMBIAMENTI CLIMATICI Legge n. 39 del 7 Gennaio 1992, Ratifica ed esecuzione del protocollo alla convenzione sull'inquinamento atmosferico attraverso la frontiera a lunga distanza del 1979 relativo alla lotta contro le emissioni di ossidi di azoto o contro i loro flussi attraverso la frontiera, fatto a Sofia il 1 Novembre 1988 con annesso tecnico e dichiarazione; Legge 15 gennaio 1994 n. 65 di ratifica della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici firmata a New York nel 1992, concernente la stabilizzazione delle concentrazioni in atmosfera di gas ad effetto serra ad un livello tale da prevenire pericolose interferenze delle attività umane al sistema climatico; Decreto Ministero dell'ambiente 4 giugno 2001, Programmi di rilievo nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra, in attuazione dell'art. 3 del decreto ministeriale 20 luglio 2000, n. 337; ARPA Campania 660

5 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Legge n. 120 del 1 giugno 2002, Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l 11 dicembre 1997; Legge n. 35 del 17 febbraio 2001, Ratifica ed esecuzione degli emendamenti al Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, adottati durante la IX Conferenza delle parti a Montreal il novembre 1997; Delibera CIPE, n. 123 del 19 dicembre 2002, Revisione delle linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra. Tabella.5 - Principale normativa di riferimento: INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 1 marzo 1991, Limiti massimi di esposizione al rumore in ambienti abitativi e nell'ambiente; Legge n. 447 del 26 ottobre 1995, Legge quadro sull'inquinamento acustico; D.P.C.M. 14 novembre 1997, Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore; D.M. 16 marzo 1998, Tecniche di rilevamento e di misurazione dello inquinamento acustico; D.M. 29 novembre 2000, Criteri per la predisposizione dei piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore. Normativa relativa a specifiche fonti di inquinamento acustico: D.M. 31 ottobre 1997, Indice di valutazione del rumore aeroportuale; D.P.R. n. 496 dell 11 dicembre 1997, Norme per la riduzione dell inquinamento acustico aeroportuale; D.M. 16 marzo 1998, Misure per la valutazione del rumore ambientale stradale e ferroviario. D.P.R. n. 459 del 18 novembre 1998, Inquinamento acustico da traffico ferroviario; Delibera Giunta Regione Campania n del 20 ottobre 1995 (integrata da D.G.R.C. n del 29 dicembre 1995 e D.G.R.C. n del 22 dicembre 2000), Piani Comunali di Zonizzazione acustica. Delibera Giunta Regione Campania n del 22 novembre 2000, Piani comunali di zonizzazione acustica: modifiche ed integrazioni alle linee guida adottate con delibere di Giunta Regionale n. 6131/95 e 8758/95; Deliberazione n del 24 aprile Area Generale di Coordinamento Ecologia, Tutela Ambiente, CIA-, Procedure regionali per il riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale (Art. 2, commi 6 e 7, della legge 447/95 e DPCM 31/3/98). Aggiornamento disposizioni adottate con delibera di Giunta Regionale N del 18/8/

6 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Tabella.6 - Principale normativa di riferimento: INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO D.P.C.M. 23 aprile 1992, Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e negli ambienti; D.M. n. 381 del 10 settembre 1998, Regolamento recante norme per le determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana; Legge n. 36 del 22 febbraio 2001, Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. L.R. n. 13 del 24 novembre 2001, Prevenzione dei danni derivanti dai campi elettromagnetici generati da elettrodotti; L.R. n. 14 del 24 novembre 2001, Tutela igienico sanitaria della popolazione dalla esposizione a radiazioni non ionizzanti generate da Teleradiocomunicazioni; Deliberazione n del 5 luglio 2002, Linee guida per l applicazione della L.R. 14/2001. Tabella.7 - Principale normativa di riferimento: NATURA E BIODIVERSITÀ - AREE PROTETTE Legge n. 394 del 6 dicembre 1991, Legge quadro sulle aree protette, e successive modificazioni ed integrazioni; D.M. 3 aprile 2000, Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciale, individuate ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE. L.R. n. 33 del 1 settembre 1993, Istituzione di parchi e riserve naturali in Campania e successive modificazioni ed integrazioni. Tabella.8 - Principale normativa di riferimento: NATURA E BIODIVERSITÀ PROTEZIONE E CONSERVAZIONE NORMATIVA COMUNITARIA Direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici; ARPA Campania 662

7 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania D.P.R. n. 448 del 13 marzo 1976, Ratifica della convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale; Legge n. 42 del 25 gennaio 1983, Ratifica ed esecuzione della convenzione sulle specie migratorie, appartenenti alla fauna selvatica, adottata a Bonn il 23 giugno 1979; Legge n. 503 del 5 agosto 1981, Ratifica della Convenzione di Berna sulla conservazione della vita selvatica e dell Ambiente naturale in Europa; Legge n. 157 del 11 febbraio 1992, Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. DLgs. n. 91 del 3 marzo 1993 recepimento della Direttiva relativa all impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati; DLgs. n. 92 del 3 marzo 1993 recepimento della Direttiva 90/220/CEE sull'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati; Legge n. 124 del 14 febbraio 1994, Ratifica ed esecuzione della convenzione sulla biodiversità, con annessi, fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992; D.P.R n. 357 dell 8 settembre 1997, Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE Habitat relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. L.R. n. 40 del 25 novembre 1994, Tutela della flora endemica e rara; L.R. n. 8 del 10 aprile 1996, Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina dell attività venatoria in Campania. Tabella.9 - Principale normativa di riferimento: PAESAGGIO E BENI AMBIENTALI D.lgs. n. 490 del 29 ottobre 1999, Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali. L.R. n. 58 del 9 novembre 1974, Programma di valorizzazione dei beni culturali della Regione Campania; L.R. n. 35 del 27 giugno 1987, Piano urbanistico territoriale dell area Sorrentino-Amalfitana; L.R. n. 19 del 22 aprile 1993, Norme di procedura per l adozione e l approvazione dei piani paesistici; L. R. n. 24 del 18 novembre 1995, Norme in materia di tutela e valorizzazione dei beni ambientali, paesistici e culturali; L.R. n. 3 del 19 febbraio 1996, Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale in attuazione della legge 17 febbraio 1992 n 179; 663

8 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Delibera Giunta Regionale n del 11 settembre 2000, Criteri ed indirizzi per la presentazione delle istanze, delle politiche di tutela e valorizzazione dei beni culturali; Delibera Giunta Regionale n del 19 ottobre 2001, Criteri e procedure per la richiesta e l erogazione di finanziamenti per azioni connesse alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione dei beni culturali; L.R. n. 26 del 18 ottobre 2002, Norme ed incentivi in materia di valorizzazione dei centri storici della Campania e per la catalogazione dei Beni Ambientali di qualità paesistica modifica alla L.R. n.3 del 19 febbraio Tabella.10 - Principale normativa di riferimento: RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE D.Lgs. n. 230 del 17 marzo 1995, Attuazione delle direttive EURATOM 80/336, 84/467, 84/466, 89/618 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti; D.Lgs. n. 241 del 26 maggio 2000, Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Tabella.11 - Principale normativa di riferimento: RIFIUTI Legge quadro: D.Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997, Attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi, 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, e successive modificazioni ed integrazioni. Disposizioni attuative e collegati: D.M. 5 febbraio 1998, Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22; D.M. n. 145 del 1 aprile 1998, Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del Dlgs 22/1997; D.M. n. 148 del 1 aprile 1998, Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m), e 18, comma 4, del Dlgs 22/1997; D.M. n. 406 del 28 aprile 1998, Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell Unione europea, avente ad oggetto la disciplina dell Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti; ARPA Campania 664

9 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania D.M. n. 350 del 21 luglio 1998, Regolamento recante norme per la determinazione dei diritti di iscrizione in appositi registri dovuti da imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti, ai sensi degli articoli 31,comma 5, 32 e 33 del Dlgs 22/1997; D.M, n. 372 del 4 agosto 1998, Regolamento recante norme sulla riorganizzazione del Catasto Rifiuti; D.M. n. 370 del 3 settembre 1998, Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti; D.P.R. n. 158 del 27 aprile 1999, Regolamento recante norme per l elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani; D.M. n. 460 del 22 ottobre 1999, Regolamento recante disciplina dei casi e delle procedure di conferimento ai centri di raccolta dei veicoli a motore o rimorchi rinvenuti da organi pubblici o non reclamati dai proprietari e di quelli acquisisti ai sensi degli artt del codice civile; D.M. n. 471 del 25 ottobre 1999, Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni; D.M. n. 124 del 25 febbraio 2000, Regolamento recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti pericolosi, in attuazione della direttiva 94/67/CE del Consiglio del 16 dicembre 1994, e ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, e dell'articolo 18, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. D.M. n. 219 del 26 giugno 2000, Regolamento recante la disciplina per la gestione dei rifiuti sanitari ai sensi dell'articolo 45 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22; Legge n. 443 del 21 dicembre 2001, Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive; D.M. n. 161 del 12 giugno 2002, Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all'individuazione dei rifiuti pericolosi che e' possibile ammettere alle procedure semplificate; D.L. n. 138 del 8 luglio 2002, convertito in Legge 8 luglio 2002 n Art 14 Interpretazione autentica della definizione di rifiuto di cui all'articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22; D.Lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti; D.P.C.M. 14 febbraio 2003, Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione all attività di smaltimento dei rifiuti radioattivi dislocati nelle regioni Lazio, Campania, Emilia-Romagna, Basilicata e Piemonte, in condizioni di massima sicurezza. Alcune disposizioni normative collegate alla situazione di emergenza dei rifiuti in Campania: D.P.C.M. 11 febbraio 1994, dichiarazione dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella regione Campania; Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. 11 febbraio 1994, interventi urgenti per fronteggiare la situazione di emergenza determinatasi nel settore dei rifiuti solidi urbani nella Regione Campania (nomina e relativa delega dei poteri commissariali al Prefetto di Napoli); 665

10 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento D.P.C.M. 16 aprile 1994, estensione dello stato di emergenza anche al settore dei rifiuti speciali; Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri 16 aprile 1994, estensione dei poteri di delega al Prefetto di Napoli anche al settore dei rifiuti speciali; Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n del 18 marzo 1996 Integrazioni e modifiche alle precedenti ordinanze concernenti gli interventi intesi a fronteggiare la situazione di emergenza nel settore smaltimento dei rifiuti nella regione Campania(nomina Commissario Delegato per lo Smaltimento dei Rifiuti il Presidente della Giunta Regionale della Campania); Ordinanze del Ministro dell Interno delegato al coordinamento della Protezione Civile che apportano integrazioni e modifiche alle precedenti ordinanze: n del 31 ottobre 1996 n del 2 maggio 1997; n del 31 marzo 1998; n del 25 febbraio 1999 ; n del 21 ottobre 1999; Ordinanza del Ministro dell Interno delegato al coordinamento della Protezione Civile n del 21 dicembre 1999 Disposizioni urgenti per l emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani, assimilati, speciali e pericolosi, nella regione Campania; Ordinanza del Ministro dell Interno delegato al coordinamento della Protezione Civile n del 22 dicembre 2000, Ulteriori disposizioni per fronteggiare l emergenza rifiuti nella Regione Campania, nonché in materia di bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti, di tutela delle acque superficiali, di dissesto idrogeologico e del sottosuolo, con particolare riferimento al territorio del Comune di Napoli Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n del 12 marzo 2001, Ulteriori disposizioni per fronteggiare l Emergenza ambientale nella Regione Campania; D.P.C.M. 15 dicembre 2002, Proroga dello stato di emergenza della situazione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili, speciali tossico-nocivi in Campania; O.P.C.M. n del 9 maggio 2003, Disposizioni urgenti di protezione civile in relazione all aggravamento dello stato di crisi nell attività di smaltimento dei rifiuti da parte dei Comuni sull intero territorio della Regione Campania. L.R. n. 10 del 10 febbraio 1993, Norme e procedure per lo smaltimento dei rifiuti in Campania; Delibere di Giunta Regionale n del 22 luglio 1998, n del 31 dicembre 1998, n dell 8 giugno 2001 e n del 6 dicembre 2002, Indicazioni sulle applicazioni del D.Lgs. n. 22 del 5 febbraio Atto di indirizzo regionale sulla gestione dei rifiuti; Delibera di Giunta Regionale n. 852 del 12 marzo 1999, Spedizioni transfrontaliere dei rifiuti; L.R. n. 18 del 3 settembre 2002, Norme per l utilizzo della carta riciclata e per la raccolta differenziata della carta di rifiuto negli uffici pubblici regionali. ARPA Campania 666

11 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Alcune disposizioni normative collegate alla situazione di emergenza dei rifiuti in Campania: Ordinanza del Commissario di Governo per l Emergenza Rifiuti n. 27 del 5 giugno 1997, Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti in Campania; Ordinanza Regione Campania n. 103 del 13 aprile 2000, Disciplina della gestione e dello smaltimento dei rifiuti prodotti nell ambito del territorio campano; Ordinanza del Commissario di Governo per l Emergenza rifiuti n. 434 del 14 agosto 2001, Piano stralcio per i rifiuti speciali da attività produttive e di servizio; Ordinanza del Commissario di Governo per l Emergenza rifiuti, bonifiche e tutela delle acque nella Regione Campania n. 319 del 30 settembre 2002, Approvazione del piano di ridefinizione gestionale del ciclo integrato dei rifiuti nella Regione Campania; Ordinanza del Commissario di Governo per l Emergenza rifiuti, bonifiche e tutela delle acque nella Regione Campania, delegato ex O.O.P.C.M. n. 2425/96 e successive, n. 391 del ; Ordinanza del Commissario di Governo per l Emergenza rifiuti, bonifiche e tutela delle acque nella Regione Campania n. 392 del Tabella.12 - Principale normativa di riferimento: RISCHI NATURALI DISSESTO IDROGEOLOGICO Legge quadro: Legge n. 183 del 18 maggio 1989, Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo; Il testo è stato modificato ed integrato da: Legge n. 253 del 7 agosto 1990, Disposizioni integrative alla legge 18 maggio 1989 n. 183, recante norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo; Legge n. 493 del 4 dicembre 1993, Disposizioni per l'accelerazione degli investimenti a sostegno dell'occupazione e per la semplificazione del procedimenti in materia edilizia- Art. 12; Disposizioni normative collegate agli eventi straordinari del 1998 (Sarno, Bracigliano, Siano Quindici, S. Felice a Cancello) D.P.C.M. 9 maggio 1998, Dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle province di Salerno, Avellino e Caserta colpito dalle avversità atmosferiche e dagli eventi alluvionali con conseguenti dissesti idrogeologici; Ordinanza del Ministro dell Interno delegato al coordinamento della protezione civile n del 21 maggio 1998, recante disposizioni sui primi interventi urgenti per fronteggiare i danni conseguenti alle avversità atmosferiche e agli eventi franosi che nei giorni 5 e 6 maggio 1998 hanno colpito alcuni Comuni delle province di Salerno, Avellino e Caserta. 667

12 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Legge n. 267del 3 agosto 1998, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania; D.P.C.M. 29 settembre 1998, Atto di indirizzo e coordinamento per l'individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all'art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180; Legge 13 Luglio 1999, n. 226, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 1999, n. 132, recante interventi urgenti in materia di protezione civile; Legge n. 365 dell 11 dicembre 2000, Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge n. 279 del 12 ottobre 2000, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, nonche' a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamita' idrogeologiche di settembre ed ottobre L.R. n. 8 del 7 febbraio 1994, Norme in materia di difesa del suolo- Attuazione della legge 18 maggio 1989, n Disposizioni collegate agli eventi straordinari del 1998 (Sarno,Bracigliano, Siano Quindici, S. Felice a Cancello) Delibera di Giunta Regionale n del 13 luglio 2001, Norme per l accelerazione della spesa per la realizzazione degli interventi di programma nel campo della difesa del suolo. Revoca Delibere di G.R. nn.6517/99 e 4891/2000; Delibera di Giunta Regionale n del 31 ottobre 2002, Approvazione disciplinare avente ad oggetto: Norme per la realizzazione e l'accelerazione della spesa degli interventi di programma di difesa del suolo da eseguire sul territorio regionale. Testo coordinato ed aggiornato. Tabella.13 - Principale normativa di riferimento: RISCHI NATURALI RISCHIO SISMICO Legge n. 64 del 2 febbraio 1974, Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche; Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 65/AA.GG. del 10 aprile 1997, Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, di cui al decreto ministeriale 16 gennaio 1996; Ordinanza del Ministro dell Interno delegato per il coordinamento della Protezione Civile n del 12 giugno 1998, Individuazione delle zone ad elevato rischio sismico del territorio nazionale; ARPA Campania 668

13 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Ordinanza del Ministro dell Interno delegato per il coordinamento della Protezione Civile n del 20 marzo 2003, Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. L.R. n. 9 del 7 gennaio 1983, Norme per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico; Deliberazione di Giunta Regionale n del 21 dicembre 2001 Programma di attività in materia di Protezione Civile, Previsione e Prevenzione dei rischi; Deliberazione di Giunta Regionale n del 7 novembre 2002, Aggiornamento della classificazione sismica dei comuni della Regione Campania; Deliberazione di Giunta Regionale n. 248 del 24 gennaio 2003, Aggiornamento della classificazione sismica dei Comuni della Regione Campania. Circolare applicativa relativa alla strumentazione urbanistica; Deliberazione di Giunta Regionale n. 334 del 31 gennaio 2003, Regolamento per la disciplina della fase transitoria di applicazione delle norme tecniche nei comuni dichiarati o riclassificati sismici con del. di G.R. n del 7/11/2002; Deliberazione di Giunta Regionale n. 335 del 31 gennaio 2003, Procedura tecnicoamministrativa per la verifica strutturale del patrimonio pubblico e l'analisi geologica in prospettiva sismica del territorio campano; Deliberazione di Giunta Regionale n del 20 giugno 2003, Linee guida per la Pianificazione Territoriale Regionale. Programma per la mitigazione del rischio Vesuvio ; Deliberazione di Giunta Regionale n del 18 luglio 2003, Procedura tecnico amministrativa per la verifica strutturale del patrimonio pubblico e l analisi geologica in prospettiva sismica del territorio campano- allegata alla delibera n. 335 del G.R. 31 gennaio Modifiche ed integrazioni ai sensi dell O.P.C.M. n del 20 marzo Tabella.14 - Principale normativa di riferimento: RISCHI NATURALI RISCHIO VULCANICO Ordinanza Ministero Coordinamento Protezione Civile n. 2140/FPC del 05 giugno 1991, Assegnazione di un contributo di lire milioni all'osservatorio Vesuviano per il potenziamento dell'attività di ricerca e sorveglianza sui vulcani attivi italiani, nell'ambito del programma per il 1991 del Gruppo nazionale per la vulcanologia del Consiglio nazionale delle ricerche;. Ordinanza Ministero Coordinamento Protezione Civile n. 2167/FPC del 5 settembre 1991, Istituzione di una commissione incaricata di stabilire le linee guida per la valutazione del rischio connesso a eruzione nell'area vesuviana, finalizzata alla pianificazione dell'emergenza; Ordinanza Ministero Coordinamento Protezione Civile n. 2169/FPC del 20 settembre 1991, Integrazione della commissione incaricata di stabilire le linee-guida per la valutazione del rischio connesso ad eruzione, nell'area vesuviana, finalizzata alla pianificazione dell'emergenza di cui alla ordinanza n. 2167/FPC del 5 settembre 1991;. 669

14 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2385/FPC del 13 giugno 94, Misure urgenti per la realizzazione di un piano nazionale d'emergenza dell'area Vesuviana, connesso a situazioni d'emergenza derivanti dal rischio vulcanico; Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 11 gennaio 1995, Misure urgenti per la realizzazione di un piano nazionale d'emergenza dell'area vesuviana, connesso a situazioni d'emergenza derivanti dal rischio vulcanico. Modificazioni ed integrazioni all'ordinanza n. 1488/FPC in data 30 giugno Tabella.15 - Principale normativa di riferimento: RISCHI TECNOLOGICI Legge quadro: D.Lgs. n. 334 del 17 agosto 1999, Attuazione della direttiva 96/82/ CEE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose; Norme attuative: D.M. Ambiente 9 agosto 2000, Linee guida per l attuazione del sistema di gestione della sicurezza (G. U del 22 agosto 2000 n. 195); D.M. Ambiente 9 agosto 2000, Individuazione delle modificazioni di impianti e depositi, di processi industriali, della natura o dei quantitativi delle sostanze pericolose che poterebbero costituire aggravio del preesistente livello di rischio; D.M. Lavori pubblici 9 maggio 2001, Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante; D.M. Ambiente 16 maggio 2001 n. 293, Regolamento di attuazione della direttiva 96/82/CE, relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Tabella.16 - Principale normativa di riferimento: SUOLO - CAVE R.D. n del 29 luglio 1927, Norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere nel Regno; Legge n. 624 del 25 novembre 1996, Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie a cielo aperto o sotterranee. ARPA Campania 670

15 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Ordinanza del Ministero dell Interno n del 22 dicembre Ulteriori disposizioni per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonché in materia di bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti, di tutela delle acque superficiali, di dissesto idrogeologico e del sottosuolo, con particolare riferimento al territorio del comune di Napoli- Art. 11 L.R. n. 54 del 13 dicembre 85, Coltivazione di cave e torbiere; L.R. n. 17 del 13 aprile 95, Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 13 dicembre 1985 n. 54, concernente la disciplina della coltivazione delle cave e delle torbiere nella Regione Campania. Tabella.17 - Principale normativa di riferimento: SUOLO SITI CONTAMINATI D.L. n. 361 del 31 agosto 1987 convertito con modificazioni con Legge n. 441 del 29 ottobre 1987, Disposizioni urgenti in materia smaltimento di rifiuti; D.M. 16 maggio 1989, Criteri e linee guida per l elaborazione e la predisposizione, con modalità uniformi da parte di tutte le regioni e province autonome, dei piani di bonifica, nonché la definizione delle modalità per l erogazione delle risorse finanziare di cui alla legge 441/87; D.Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997, Attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi, 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, e successive modificazioni ed integrazioni. Legge n. 426 del 9 dicembre 1998, Nuovi interventi in campo ambientale- Art.1, comma 3 Interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati (inserisce nell elenco dei siti di interesse nazionale Napoli Orientale e Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano); D.M. n. 471 del 25 ottobre 1999, Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni; Legge n. 388 del 23 dicembre 2000, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, capo XVII Interventi in materia ambientale, Art.114, comma 24 Disinquinamento, bonifica e ripristino ambientale (aggiunge all elenco dei siti di interesse nazionale il sito di Napoli Bagnoli Coroglio); D.M. n. 468 del 18 settembre 2001, Programma Nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati; Legge n. 179 del 31 luglio 2002, Disposizioni in materia ambientale- Art.14 Disposizioni in materia di siti inquinati (aggiunge all elenco dei siti di interesse nazionale il sito del litorale vesuviano); L.R. n. 10 del 10 febbraio 1993, Norme e procedure per lo smaltimento dei rifiuti in Campania; 671

16 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Ordinanza Commissario di Governo per l emergenza rifiuti, bonifiche, tutela delle acque nella regione Campania n. 417 del 31 dicembre 2002 del Commissario di governo per l emergenza rifiuti, bonifiche, tutela delle acque nella Regione Campania, Approvazione del Piano di Bonifica delle aree inquinate della Regione Campania - I^ Stralcio. Tabella.18 - Principale normativa di riferimento: SUOLO - INCENDI NORMATIVA COMUNITARIA Reg. CEE 3529/1986, Protezione delle foreste nella Comunità contro gli incendi, modificato e aggiornato dal Reg. CEE 1614/89; Reg. n del 23 luglio1992, Protezione delle foreste nella Comunità contro gli incendi, modificato dal Reg. CE n. 308 del 17 febbraio 1997; Reg. 1170/1993 recante talune modalità di applicazione del Reg. 2158/1992 relativo alla protezione delle foreste nella Comunità contro gli incendi; Reg. 27 giugno 2001 n. 1485, modifica del Reg. 2158/92 relativo alla Protezione delle foreste contro gli incendi. Legge n. 47 del 1 marzo 1975, Norme integrative per la difesa dei boschi dagli incendi; Legge n. 428 del 29 ottobre 1993, Disposizioni urgenti per fronteggiare il rischio di incendi nelle aree protette; Legge n. 339 del 8 agosto 1995, Disposizioni urgenti per prevenire e fronteggiare gli incendi boschivi sul territorio nazionale; Legge n. 353 del 21 novembre 2000, Legge quadro in materia di incendi boschivi, modificata dall art. 3, D.L. n. 343 del 7 settembre 2001; Legge n. 118 del 18 giugno 2002, conversione del D.L. n. 68 del 19 aprile 2002, Disposizioni urgenti per il settore zootecnico e per la lotta agli incendi boschivi. L.R. n. 57 del 5 giugno 1975, Interventi regionali per la difesa e conservazione del patrimonio boschivo dagli incendi; L.R. n. 11 del 7 maggio 1996, Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 28 febbraio 1987, n. 13, concernente la delega in materia di economia e bonifica montana e difesa del suolo - Art.5, Piano Forestale Generale Delibera Consiglio Regionale n del 23 febbraio 1998, Approvazione del Piano Forestale Generale ; Delibera Giunta Regionale n del 30 maggio 2003, Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ARPA Campania 672

17 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Tabella.19 - Principale normativa di riferimento: SUOLO FITOSANITARI Legge n. 748 del 19 ottobre 1984, Nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti ; D.M. 6 dicembre 1996, Limiti massimi di residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari tollerati in prodotti di origine vegetale in recepimento della direttiva n. 95/61/CE; D.M.13 gennaio 1997, Limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerati in o su vegetali e prodotti vegetali; D.M. 27 gennaio 1997, Limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerati in prodotti di origine vegetale e in cereali e prodotti di origine animale; D.M. 9 giugno 1997, Adozione del piano di controllo ufficiale su commercio ed impiego di prodotti fitosanitari; D.M. 5 ottobre 1998, Modificazione degli allegati della legge 19 ottobre 1984 n. 748 in materia di fertilizzanti; D.M. 17 gennaio 1998, Disciplina dell importazione parallela di prodotti fitosanitari; D.M. 16 luglio 1999, Recepimento della direttiva n. 98/82/CE concernente i limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerati nei cereali, nei prodotti di origine animale e nei prodotti di origine vegetale. Decreto Regionale Dirigenziale n. 395 del 31/12/2001 Oggetto: D.G.R. n del 7/12/2001 Piano Regionale di Lotta Fitopatologica integrata - Approvazione progetti esecutivi anno Tabella.20 - Principale normativa di riferimento: SUOLO - ZOOTECNIA D.Lgs n. 152 dell 11 maggio 1999 recante disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva n. 91/676 CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, art. 28 comma 7. L.R. n. 55 del 8 novembre 1974, Piano regionale di sviluppo zootecnico; Deliberazione di Giunta Regionale n del 3 maggio 2002, Disciplina tecnica per l utilizzazione dei liquami zootecnici, modificata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 610 del 14 febbraio 2003; L.R. n. 6 del 14 marzo 2003, Emergenze zootecniche. 673

18 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento Tabella.21 - Principale normativa di riferimento: AGRICOLTURA NORMATIVA COMUNITARIA Regolamento 1094/88/CEE, introduce la pratica del set-aside all interno dell agricoltura europea; Regolamento 2078/92/CEE, introduce i metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell ambiente e con la cura dello spazio naturale; Regolamento 2080/92/CEE, istituisce un regime comunitario di aiuti alle misure forestali del settore agricolo; Decisione del Commissione CE del 3 maggio 2001, Approvazione del Piano di sviluppo rurale della Regione Campania , in esecuzione del Regolamento CE n. 1257/99/CE. Legge n. 153 del 9 maggio 1975, Attuazione delle direttive del Consiglio delle Comunità europee per la riforma dell agricoltura; D.L. n. 220 del 17 marzo 1995, Attuazione del Regolamento CEE n. 2092/91, in materia di produzione agricola ed agro-alimentare con metodo biologico; D.Lgs. n 143 del 4 giugno 1997, Conferimento alle regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura e pesca e riorganizzazione dell amministrazione centrale; Legge n. 410 del 28 ottobre 1999, Nuovo ordinamento dei consorzi agrari; D.Lgs. n. 146 del 26 marzo 2001, Norme per la protezione degli animali negli allevamenti attuazione direttiva 98/58/CE; Legge n. 122 del 27 marzo 2001, Disposizioni modificative ed integrative alla normativa che disciplina il settore agricolo e forestale. L.R. n. 27 del 22 luglio 1974, Interventi regionali nel settore della bonifica integrale; L.R. n. 28 del 22 luglio 1974, Piano regionale di riforestazione e di bonifica montana; L.R. n. 30 del 22 luglio 1974, Piano regionale di sviluppo delle infrastrutture rurali; L.R. n. 42 del 2 agosto 1982, Provvedimenti per l attuazione del programma agricolo regionale; L.R. n. 23 del 11 aprile 1985, Norme in materia di bonifica integrale; L.R. n.24 del 12 agosto 1993, Disciplina, promozione e valorizzazione dell'agricoltura biologica in Campania ARPA Campania 674

19 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Tabella.22 - Principale normativa di riferimento: ENERGIA NORMATIVA COMUNITARIA Direttiva 2001/77/CE del 27 settembre 2001 sulla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità Legge n. 9 del 9 gennaio 1991, Norme per l'attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali. Legge n. 10 del 9 gennaio 1991, Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia; D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4 della legge 9 gennaio 1991, n. 10; D.P.R. n. 53 dell 11 febbraio 1998, Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi all autorizzazione, alla costruzione e all esercizio di impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano fonti convenzionali; D.Lgs. n. 79 del 16 marzo 1999, Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica; Decreto Ministero Industria 11 novembre 1999, Direttive per l'attuazione delle norme in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 11 del decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999; Decreto Ministero Industria del 9 maggio 2001, Approvazione della disciplina del mercato elettrico di cui all'art. 5, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79; Legge n. 39 del 1 marzo 2002, Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2001; Decreto Ministero Attivita' Produttive 15 marzo 2002, Modifiche alla tabella relativa alle zone climatiche di appartenenza dei comuni italiani, allegata al regolamento per gli impianti termici degli edifici; Decreto Ministero delle Attività Produttive del 18 marzo 2002, Modifiche e integrazioni al decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, di concerto con il Ministro dell'ambiente, 11 novembre 1999, concernente "direttive per l'attuazione delle norme in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'art. 11 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79; Legge n. 55 del 9 aprile 2002, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7, recante misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale; Decreto legge n. 25 del 18 febbraio 2003, Disposizioni urgenti in materia di oneri generali del sistema elettrico. 675

20 Allegato I Temi ambientali: La principale normativa di riferimento L.R. n. 12 del 25 luglio 2002, Norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso e del consumo energetico da illuminazione esterna pubblica e privata a tutela dell'ambiente, per la tutela dell'attività svolta dagli osservatori astronomici professionali e non professionali e per la corretta valorizzazione dei centri storici; Delibera Giunta regionale n.6148 del 15 novembre 2001, Approvazione delle procedure ed indirizzi per l installazione di impianti eolici sul territorio della Regione Campania; Delibera Giunta regionale n del 25 ottobre 2002, Approvazione delle linee guida in materia di politica regionale e di sviluppo sostenibile nel settore energetico- Formulazione dell intesa di cui al comma 2 dell art. 1 della legge 9 aprile 2002, n. 55. Tabella.23 - Principale normativa di riferimento: INDUSTRIA Legge n del 28 novembre1965, Provvedimenti per l acquisto di nuove macchine utensili; Legge n. 317 del 5 Ottobre 1991, Provvedimenti per artigianato, medie e piccole industrie. Interventi per l innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese e successive modificazioni ed integrazioni; Legge n. 215 del 25 Febbraio 1992, Azioni positive per l'imprenditoria femminile; Legge n. 488 del 19 dicembre 1992, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 22 ottobre 1992 n. 415, recante modifiche alla legge 1 marzo 1986 n. 64 in tema di disciplina organica dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno e norme per l'agevolazione delle attività produttive Legge n. 140 del 11 maggio 1999, Norme in materia di attività produttive. L.R. n. 16 del 13 agosto 1998, Assetto dei Consorzi per le Aree di Sviluppo Industriale; Delibera del Consiglio Regionale della Campania n. 25/1 del 15 novembre 1999, Individuazione dei Distretti Industriali. Approvazione degli indirizzi, criteri e priorità per la promozione e la realizzazione dei Programmi dei Distretti Industriali; Delibera della Giunta Regionale n del 18 Ottobre 2000, Istituzione del Comitato Distrettuale del Distretto Industriale n. 1 di Solofra-AV ai sensi della Delibera del Consiglio Regionale n. 25/1 del 15 novembre ARPA Campania 676

21 Seconda Relazione sullo Stato dell Ambiente della Campania Tabella.24 - Principale normativa di riferimento: TRASPORTI Legge n. 245 del 15 giugno 1984, Piano Generale dei Trasporti e successive modifiche e integrazioni; Articolo 36 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 concernente il Nuovo Codice della Strada, integrato dalle Direttive per la Redazione dei Piani Urbani del Traffico, in G.U. n. 146/95. D.L. n. 422 del 19 novembre 1997, Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, modificato ed integrato dal D.Lgs n. 400 del 20 settembre 1999; D.M. 27 marzo 1998, Mobilità sostenibile nelle aree urbane; D.Lgs n. 112 del 31 marzo 1998, Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59; Legge 27 febbraio 1998, n. 30, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo del settore dei trasporti e l'incremento dell'occupazione; D.P.R. 14 marzo 2001, Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica; Legge n. 443 del 21 dicembre 2001, Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive Legge n. 166 del 1 agosto 2002, Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti; D.Lgs. n. 190 del 20 agosto 2002, Attuazione della legge 21 dicembre 2001, n. 443, per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale; Delibera del Consiglio Regionale della Campania n. 41/3 del 27 luglio 1996, Piani Urbani di Traffico - Attuazione del primo e secondo comma dell'articolo 36 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 concernente il Nuovo Codice della Strada - Individuazione dei Comuni. L.R. n. 3 del 28 marzo 2002, Riforma del trasporto pubblico locale e sistemi di mobilità della Regione Campania; Deliberazione di Giunta Regionale n del 15 novembre 2002, Regolamento per la programmazione, realizzazione e gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto in Campania; Deliberazione di Giunta Regionale n del 5 aprile 2002 approvazione del Sistema regionale dei trasporti; Deliberazione di Giunta Regionale n del 15 novembre 2002, Linee programmatiche per lo sviluppo del Sistema Integrato della Portualità Turistica. 677

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