(2) Comitato EvK2CNR, via San Bernardino 145, Bergamo, Italy

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "(2) Comitato EvK2CNR, via San Bernardino 145, Bergamo, Italy"

Transcript

1 Supraglacial automatic weather stations and their contribution to the study of energy and mass balance of glaciers: the case of the Forni Glacier (29 and 21 data) G. Diolaiuti (1), A. Senese (1), G.P. Verza (2), C. Smiraglia (1) (1) Dipartimento di Scienze della Terra A. Desio,, Universitàà degli Studi di Milano, Via Mangiagalli 34, 2133 Milano, Italy (2) Comitato EvK2CNR, via San Bernardino 145, Bergamo, Italy

2 Introduzione -I ghiacciai rappresentano sistemi complessi che scambiano energia e massa con l atmosfera e rilasciano acqua che confluisce nell idrosfera -Le caratteristiche che determinano gli scambi di energia e massa mutano nel corso dell anno -Le relazioni e le interazioni sono a scala locale, regionale e globale

3 Introduzione -Per determinare gli scambi energetici e di massa di un ghiacciaio è molto importante descrivere e quantificare l'atmospheric boundary layer attraverso misure dirette alla superficie. -I primi studi pionieri. ( Ambach, 1963; Björnsson, 1972; Hogg & alii, 1982; Ishikawa & alii, 1999) hanno fornito le basi dell'attuale conoscenza sul bilancio energetico superficiale di un ghiacciaio. -Negli ultimi anni, sono stati realizzati esperimenti glacio-meteorologici misurando gli elementi del flusso energetico superficiale contemporaneamente in molte stazioni supraglaciali (Oerlemans & Vugts, 1993; Greuell & alii, 1997; Oerlemans & alii, 1999). Questi ultimi studi hanno fornito dati meteorologici supraglaciali e misure di terreno dei flussi solari sebbene per periodi limitati (una o più estati).

4 Introduzione -Fino al 1987 quasi esclusivamente esperimenti in area di accumulo -Dal 1987 rilievi anche in area di ablazione e per periodi pluriennali (zone d'ablazione della calotta groenlandese, del Ghiacciaio dell'hardangerjokulen Norvegia- e del Morteratschgletscher Svizzera-, Oerlemans & alii, 24) -La serie di dati migliori è stata ottenuto dalla stazione localizzata sul Morteratschgletscher grazie alla possibilità di visitarla con regolarità ed alle condizioni atmosferiche favorevoli (i.e.: ridotto o quasi nullo congelamento di vapore acqueo e neve fusa che altrove provocano lenti di ghiaccio sui sensori, Oerlemans, 21).

5 Introduzione -In Italia la micro-meteorologia glaciale basata su acquisizioni sistematiche, permanenti e continuative dei parametri atmosferici inizia nel 25, prima di allora le Automatic Weather Station (AWS) sopraglaciali erano: -temporanee e/o -quasi esclusivamente in area di accumulo, su nunatak, infrastrutture (rifugi, bivacchi), isole perse Il 26 Settembre 25 con l installazione della AWS1 Forni parte un progetto per una rete di monitoraggio meteorologico sopraglaciale italiano La prima stazione meteorologica supraglaciale italiana ubicata a 27 m di quota sulla lingua di ablazione del Ghiacciaio dei Forni (Parco Nazionale dello Stelvio, alta Valtellina, Lombardia), il più grande ghiacciaio vallivo italiano (c. 12 km2 di area). La stazione è sorretta da un quadripode in acciaio inox, è alimentata da una batteria in tampone con un pannello solare da 4W, è dotata di un data logger a 2 canali. I sensori sono conformi alle indicazioni della WMO (World Meteorological Organization).

6 Il network italiano 13 Agosto 27: Gh. Dosdè Orientale Nord 17 Dicembre 27: Gh. del Gigante AS idrometrica AS Roccia 26 Settembre 25: Gh. Dei Forni

7 Il network italiano: AWS1 Forni /7/29 29/7/29 1/8/29 4/8/29 7/8/29 1/8/29 13/8/29 16/8/29 19/8/29 22/8/29 25/8/29 Ghiacciaio dei Forni Ortles Cevedale, 27 m

8 Il network italiano: AWS Monte Bianco - Osram Ghiacciaio del Gigante M. Bianco (343 m slm) AS Roccia

9 Il network italiano: AWS Dosdè - Levissima Ghiacciaio Dosdè Piazzi-Campo (285 m slm) AS idrometrica

10 I risultati conseguiti: identificazione di venti catabatici dominant wind direction (provenance) Frequency of dominant wind direction of provenance observed at the Forni AWS (dashed circular grid spaced by 5% probability of occurrence). On the right a sketch showing the glacier boundary layer represented by the katabatic flows (modified from Oerlemans, 25).

11 I risultati conseguiti : dati orari di temperatura dell aria Average value = C Maximum value= C (recorded on 26 th August 21 17:) Minimum value = C (recorded on 2 th December 29 4:) Temperature amplitude = 4.45 C

12 I risultati conseguiti : dati orari di albedo 29 ice ablation season from 3 th June 29 to 1 th October 29: 2 snowfalls (totally 5 days with snow covered surface) 21 ice ablation season from 29 th June 21 to 24 th September 21: 5 snowfalls (totally 16 days with snow covered surface)

13 I risultati conseguiti : dati orari di albedo Snow albedo (AGM March 21) Ice albedo (July 21)

14 I risultati conseguiti : dati di flussi energetici Net shortwave (net SW) and longwave (net LW) radiation Four components of surface energy balance (hourly values) Turbulent fluxes of sensible (SH) and latent (LE) heat

15 I risultati conseguiti : Bilancio energetico superficiale (Rs) 29 e 21 Surface energy balance (hourly values) Rs= net SW + net LW + SH + LE

16 I risultati conseguiti : Quantificazione dell ablazione superficiale estate 29 e 21 Mass loss in kg of ice or snow per surface unit (hourly values) M = Rs/ Lm Lm = latent heat of melting

17 I risultati conseguiti : Quantificazione dell ablazione cumulativa estate 29 e 21 Cumulative hourly melting M = kg m -2 or m w.e.

18 Verifica dei risultati conseguiti:melting misurato vs calcolato estate 29 Measured vscalculated cumulative hourly melting during summer 29 M measured = kg m -2 or m w.e. M calculated = kg m -2 or m w.e.

19 Verifica dei risultati conseguiti:melting misurato vs calcolato estate 21 Measured vscalculated cumulative hourly melting during summer 21 M measured = -1.2 kg m -2 or m w.e. M calculated = -1.7 kg m -2 or m w.e.

20 I progetti Nazionali ed Internazionali di afferenza della AWS1 Forni ITALY CEOP Coordinated Energy and Water Cycle Observations Project

21 I risultati conseguiti dalle stazioni satellite: i dati idrometrici Ghiacciaio Dosdè Piazzi- Campo (285 m slm) AS idrometrica 35 3 Temperatura aria Q stimate Q FILT /7/29 26/7/29 28/7/29 3/7/29 1/8/29 3/8/29 5/8/29 7/8/29 9/8/29 11/8/29 13/8/29

22 I risultati conseguiti dalle stazioni satellite: i cicli termici in roccia Ghiacciaio del Gigante M. Bianco (343 m slm) AS Roccia N min 43 N max 43 N ave 43 W min 43 W max 43 W ave /6/28 21/7/28 9/9/28 29/1/28 18/12/28 6/2/29 28/3/29 17/5/29 6/7/29

23 Conclusioni -La rete di AWS sopraglaciali ha permesso di caratterizzare quantitativamente le condizioni del boundary layer glaciale, di identificare e descrivere fenomeni come il vento catabatico -I dati raccolti hanno permesso di quantificare con elevata risoluzione temporale il bilancio energetico completo, compresi i flussi non radiativi responsabili sino al 3% dell ablazione glaciale e di calcolare a risoluzione anche oraria la fusione glaciale - I dati raccolti hanno permesso di descrive la variabilità dell albedo superficiale con elevata risoluzione temporale -I dati raccolti hanno permesso di calibrare modelli di bilancio energetico glaciale -I dati raccolti alle stazioni satellite hanno permesso di quantificare i cicli termici in roccia a diversa profondità e/o le portate di torrenti scaricatori glaciali e di correlarli alla dinamica meteorologica -La rete di AWS ha ottenuto il riconoscimento della comunità scientifica internazionale ed afferisce a tre reti importanti (SHARE, SHARE ITALY e CEOP).

24 Pubblicazioni Citterio M., Diolaiuti G., Smiraglia C., Verza Gp. & Meraldi E. (27), Initial results from the Automatic Weather Station (AWS) on the ablation tongue of Forni Glacier (Upper Valtellina, Italy). Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 3, Diolaiuti G., Smiraglia C., Verza G.P., Chillemi R & Meraldi E. (29) - La rete micro-meteorologica glaciale lombarda:un contributo alla conoscenza dei ghiacciai alpini e delle loro variazioni recenti. In Clima e Ghiacciai. La crisi delle risorse glaciali in Lombardia (a cura di C. Smiraglia, G. Morandi e G. Diolaiuti), Regione Lombardia, Senese A., G. Diolaiuti, C. Mihalcea, C. Smiraglia (21) - Evoluzione meteorologica sulla lingua di ablazione del Ghiacciaio dei Forni, gruppo Ortles-Cevedale (Parco Nazionale dello Stelvio, Lombardia) nel periodo 26-28, Bollettino della Società Geografica Italiana, 13 (3), Senese A., Diolaiuti G., Mihalcea C. and Smiraglia C. (in press). Energy and mass balance of Forni Glacier (Stelvio National Park, Italian Alps) from a 4-year meteorological data record. Arctic Antarctic Alpine Research

25 Grazie per l attenzione!

IL TERRITORIO DI SONDRIO NELLA NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA

IL TERRITORIO DI SONDRIO NELLA NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA IL TERRITORIO DI SONDRIO NELLA NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA venerdì 5 settembre 2014, 9:30 16:30 Sala Consiliare del Comune di Tirano Piazza Cavour 18 Tirano (SO) L evoluzione recente dei ghiacciai in Provincia

Dettagli

PROTEZIONE GLACIALE. MISUREdi. EFFETTIdelle. ATTIVA SUL BILANCIO ENERGETICO PUNTUALE del GHIACCIAIO PRESENA in PROVINCIA DI TRENTO

PROTEZIONE GLACIALE. MISUREdi. EFFETTIdelle. ATTIVA SUL BILANCIO ENERGETICO PUNTUALE del GHIACCIAIO PRESENA in PROVINCIA DI TRENTO EFFETTIdelle Guglielmina Diolaiuti 1,2, Antonella Senese 1, Boris Mosconi 1, Carlo D Agata 1,2, Claudia Mihalcea 1,2, Claudio Smiraglia 1,2 1 Università degli Studi di Milano 2 Comitato Glaciologico Italiano

Dettagli

APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE PER LA VALUTAZIONE DELLA RISORSA IDRICA GLACIALE E LE RELATIVE DINAMICHE EVOLUTIVE (progetto LIDARdataVAL)

APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE PER LA VALUTAZIONE DELLA RISORSA IDRICA GLACIALE E LE RELATIVE DINAMICHE EVOLUTIVE (progetto LIDARdataVAL) Saint-Vincent 25 ottobre 2006 APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE PER LA VALUTAZIONE DELLA RISORSA IDRICA GLACIALE E LE RELATIVE DINAMICHE EVOLUTIVE (progetto LIDARdataVAL) Fabrizio Diotri, Alex Théodule,

Dettagli

Donatella Spano DESA UNISS Bilancio Energetico

Donatella Spano DESA UNISS Bilancio Energetico Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it Bilancio Energetico Definizione delle dimensioni del "problema" Numeri - Spazio - Tempo Interazioni fra un singolo organismo e l'ambiente gruppi di individui e

Dettagli

Cambiamenti climatici e strategie di risposta

Cambiamenti climatici e strategie di risposta IUAV Cambiamenti climatici e strategie di risposta Parte prima: clima e sistema climatico Vincenzo Ferrara - Climatologo ENEA Venezia: 9 giugno 2012 Che cos è il clima? Per i geografi, i naturalisti e

Dettagli

Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri

Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri Roberto Seppi Dipartimento di Scienze della Terra Università di Pavia Trentino Clima 2008 Ghiacciai alpini e riscaldamento climatico

Dettagli

Azoto 78% Ossigeno 21% Argon <1% Anidride Carbonica 0.035%

Azoto 78% Ossigeno 21% Argon <1% Anidride Carbonica 0.035% ATMOSFERA Composizione dell aria secca Azoto 78% Ossigeno 21% Argon

Dettagli

Permafrost sotto osservazione: il progetto permanet nelle Alpi e in Trentino

Permafrost sotto osservazione: il progetto permanet nelle Alpi e in Trentino Cambiamenti climatici e montagna: quale futuro dopo Copenaghen Trento 4 maggio 2010 Permafrost sotto osservazione: il progetto permanet nelle Alpi e in Trentino A. Carton 1, S. Cocco 2, M. Dall Amico 3,4,

Dettagli

Le variazioni del patrimonio glaciale lombardo

Le variazioni del patrimonio glaciale lombardo Le variazioni del patrimonio glaciale lombardo Ipotesi per il futuro sulla base dei dati e delle peculiarità delle ultime stagioni. a cura di Riccardo Scotti e Paolo Pagliardi SERV IZIO GLA CIOLOGICO LOMBA

Dettagli

INDAGINI RADAR CARATTERISTICHE ENDOGLACIALI. per lo STUDIO delle

INDAGINI RADAR CARATTERISTICHE ENDOGLACIALI. per lo STUDIO delle INDAGINI RADAR per lo STUDIO delle CARATTERISTICHE ENDOGLACIALI delghiacciaio dei FORNI inalta VALTELLINA Matteo Fioletti e Luigi Bonetti ARPA Lombardia, Centro Nivometeorologico, Bormio SO m.fioletti@arpalombardia.it

Dettagli

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche Luca Mercalli, Daniele Cat Berro Società Meteorologica Italiana Giovanni Mortara CNR-IRPI, Torino Giovanni Badino

Dettagli

Bilancio di massa e di energia di un pendio montano durante fusioni repentine del manto nevoso

Bilancio di massa e di energia di un pendio montano durante fusioni repentine del manto nevoso UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO POLITECNICO DI TORINO Dipar'mento Interateneo di Scienze, Proge5o e Poli'che del Territorio Bilancio di massa e di energia di un pendio montano durante fusioni repentine

Dettagli

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA 1 / 20 ST-001 ALLEGATO I ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA 2 / 20 ST-001 DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI METEOCLIMATICHE Gli impianti di trattamento e di compressione gas della Concessione Stoccaggio

Dettagli

L'esperienza dell'università di Milano (Dip. Scienze della Terra) nel monitoraggio di elementi dinamici in ambiente alpino

L'esperienza dell'università di Milano (Dip. Scienze della Terra) nel monitoraggio di elementi dinamici in ambiente alpino Convegno: Emergenze gestite con APR in aree di difficile accesso e a rischio nelle zone montane L'esperienza dell'università di Milano (Dip. Scienze della Terra) nel monitoraggio di elementi dinamici in

Dettagli

Cambiamenti climatici in Veneto

Cambiamenti climatici in Veneto Cambiamenti climatici in Veneto Progetti in corso e primi risultati Anselmo Cagnati ARPAV Centro Valanghe di Arabba acagnati@arpa.veneto.it INCONTRO TEMATICO SCARSITA E CAMBIAMENTI CLIMATICI Parma, 23

Dettagli

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 2. Laboratorio per l Osservazione e l Analisi della Terra e del Clima, ENEA 4

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 2. Laboratorio per l Osservazione e l Analisi della Terra e del Clima, ENEA 4 H 2 O e processi radiative nell Artico: presentazione dei risultati preliminari dello spettrometro VESPA-22 ottenuti durante la campagna di misura SVAAP a Thule, Groenlandia G. Mevi 1,2, G. Muscari 1,

Dettagli

Stazioni di rilevamento in alta quota

Stazioni di rilevamento in alta quota Stazioni di rilevamento in alta quota Anno 2011 Alexandra II Rwenzory 4870m Lago di Cancano 2000m Stazioni di rilevamento in alta quota 2 srl srl ha più di vent anni di esperienza nella progettazione,

Dettagli

Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia (CIBIC) Università di Firenze 2

Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia (CIBIC) Università di Firenze 2 1 Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia (CIBIC) Università di Firenze 2 Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agro-alimentari e dell Ambiente (DISPAA) Università di Firenze 3 Istituto di Biometeorologia

Dettagli

Linea progettuale 1.3 Monitoraggio e analisi di parametri fisici dell atmosfera e meteo climatici

Linea progettuale 1.3 Monitoraggio e analisi di parametri fisici dell atmosfera e meteo climatici PROGETTO JONICO-SALENTINO KICK OFF MEETING 2 marzo 2016 Aula conferenze ARPA Puglia Corso Trieste 27 Bari Linea progettuale 1.3 Monitoraggio e analisi di parametri fisici dell atmosfera e meteo climatici

Dettagli

WHERE World HEritage monitoring by Remote sensing

WHERE World HEritage monitoring by Remote sensing WHERE World HEritage monitoring by Remote sensing L Osservazione della Terra a salvaguardia dei Beni Culturali MONITORAGGIO DEGLI ASPETTI METEO-CLIMATICI DI UN SITO DOTT. MARCO FOLEGANI (MEEO) Monitoraggio

Dettagli

Ghiacciai del Ticino, passato presente e futuro

Ghiacciai del Ticino, passato presente e futuro Ghiacciai del Ticino, passato presente e futuro Oggebio, 28 maggio 2005 Giovanni Kappenberger CH-6654 Cavigliano meteorologo a MeteoSvizzera CH-6654 Locarno Monti www.meteosvizzera.ch www.glaciology.ch

Dettagli

Evoluzione delle tecniche di osservazione e previsione meteorologica per il il sistema elettrico.

Evoluzione delle tecniche di osservazione e previsione meteorologica per il il sistema elettrico. Torna al sommario Meteorologia e sistema elettrico Mercoledì,, 19 19 marzo 2003 Evoluzione delle tecniche di osservazione e previsione meteorologica per il il sistema elettrico. Paolo Bonelli 1982 2002

Dettagli

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite Presentazione ufficiale V.E.C.T.O.R. (VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nei cicli del carbonio mediterraneo) LINEA 1 CLICOST Effetti dei

Dettagli

Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani

Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani Cabina di regia dei ghiacciai valdostani Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani Courmayeur, 12 dicembre 2014 - U. Morra di Cella ARPA VDA Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente della Valle

Dettagli

Il ghiaccio come materiale

Il ghiaccio come materiale Il ghiaccio come materiale Esistono 9 forme conosciute di reticolo cristallino del ghiaccio. Sette di queste sono stabili a pressioni superiori a 200 MPa, e un ottava, chiamata Ic, è stabile a temperature

Dettagli

Partendo dai più piccoli: dal Ticino al Mondo 1a parte Svizzera (Paradies, Bresciana, Basodino, Clariden, Allalin, Gietro) rete CH, clima 2a parte

Partendo dai più piccoli: dal Ticino al Mondo 1a parte Svizzera (Paradies, Bresciana, Basodino, Clariden, Allalin, Gietro) rete CH, clima 2a parte Partendo dai più piccoli: dal Ticino al Mondo 1a parte Svizzera (Paradies, Bresciana, Basodino, Clariden, Allalin, Gietro) rete CH, clima 2a parte mondo, rete WGMS (e NSIDC) ed alcune esperienze personali,

Dettagli

Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor

Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor Andrea Tamburini & Fabio Villa IMAGEO S.r.l. - Torino Courmayeur, 01 ottobre 2009 Indice Cenni metodologici: Rilievi GPR (Ground Penetrating Radar)

Dettagli

LO STATO DEL GLACIALISMO ITALIANO E SCENARI FUTURI RISULTATI DEL NUOVO CATASTO DEI GHIACCIAI

LO STATO DEL GLACIALISMO ITALIANO E SCENARI FUTURI RISULTATI DEL NUOVO CATASTO DEI GHIACCIAI Claudio Smiraglia LO STATO DEL GLACIALISMO ITALIANO E SCENARI FUTURI RISULTATI DEL NUOVO CATASTO DEI GHIACCIAI (Foto R. Scotti) (foto C. Casarotto) Foto R. Scotti Il ghiacciaio è l immagine più compiuta

Dettagli

corso di METEOROLOGIA E CLIMA

corso di METEOROLOGIA E CLIMA corso di METEOROLOGIA E CLIMA Presentazione Il corso è aperto a tutti: studiosi, esperti e insegnanti potranno confrontarsi con altri colleghi, gli studenti avranno la possibilità di ampliare il proprio

Dettagli

ALPI SENZA GHIACCIAI UN FUTURO POSSIBILE?

ALPI SENZA GHIACCIAI UN FUTURO POSSIBILE? CLAUDIO SMIRAGLIA Dipartimento di Fare Scienze della click Terra per modificare lo stile «Ardito Desio» Università Statale di Milano ALPI SENZA GHIACCIAI UN FUTURO POSSIBILE? (foto da drone UNIMI-Levissima)

Dettagli

Comfort termico negli spazi urbani: valutazioni, strumenti di progetto, best practices. Prof Gianni Scudo DAStU Politecnico di Milano

Comfort termico negli spazi urbani: valutazioni, strumenti di progetto, best practices. Prof Gianni Scudo DAStU Politecnico di Milano MM4 UN NUOVO PROGETTO PER LA CITTA Ex fornace Alzaia naviglio pavese 16 13 maggio 2016 Comfort termico negli spazi urbani: valutazioni, strumenti di progetto, best practices. Prof Gianni Scudo DAStU Politecnico

Dettagli

I ghiacciai alpini Evoluzione in relazione al clima che cambia

I ghiacciai alpini Evoluzione in relazione al clima che cambia I ghiacciai alpini Evoluzione in relazione al clima che cambia 1. 2. Introduzione: i ghiacciai alpini Variazioni frontali e bilanci di massa (casi di studio in Trentino) no) Corso di aggiornamento A. S.

Dettagli

Pressione atmosferica a Trieste

Pressione atmosferica a Trieste N. 135 Rapporti OM 10/1 Franco Stravisi Pressione atmosferica a Trieste 2009 Trieste 2010 2 INDICE pag. Riassunto 3 1. I dati di pressione atmosferica 3 2. Tabelle annuali 4 3. Tabelle con i dati orari

Dettagli

1. Introduzione: il permafrost, un oggetto difficile da studiare. 2. PermaNET e il catasto delle evidenze di permafrost nelle Alpi

1. Introduzione: il permafrost, un oggetto difficile da studiare. 2. PermaNET e il catasto delle evidenze di permafrost nelle Alpi Progetto PermaNET permafrost long term monitoring NETwork Dati ed evidenze di permafrost nelle Alpi Roberto Seppi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia Università di Trento

Dettagli

Caos e atmosfera. Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera. 11 giugno 2010

Caos e atmosfera. Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera. 11 giugno 2010 Introduzione Caos e atmosfera Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera 11 giugno 2010 CRMA - Centro Regionale di Modellistica Ambientale ARPA FVG Palmanova - Italy Dario B. Giaiotti

Dettagli

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI GEOTESSILI PER LA RIDUZIONE DELLA FUSIONE NIVOGLACIALE

SPERIMENTAZIONE DI NUOVI GEOTESSILI PER LA RIDUZIONE DELLA FUSIONE NIVOGLACIALE SPERIMENTAZIONE DI NUOVI GEOTESSILI PER LA RIDUZIONE DELLA FUSIONE NIVOGLACIALE risultati dal ghiacciaio del Presena nell estate 2012 Antonella Senese 1, Roberto Azzoni 1, Boris Mosconi 1, Davide Maragno

Dettagli

Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini

Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini F.Villa(¹),, M.DeAmicis(¹),, S.Sironi(¹),, V.Maggi(¹), A.Tamburini(²) (²), G.Rossi(³) fabio.villa@unimib.it (¹)Università degli Studi di Milano -

Dettagli

Meteorologia dello strato limite atmosferico

Meteorologia dello strato limite atmosferico Meteorologia dello strato limite atmosferico Giovanni Bonafè ARPA SIM Emilia Romagna Parliamo dell atmosfera. Ma di che parte dell atmosfera stiamo parlando? struttura dell atmosfera Troposfera: strato

Dettagli

Misura della radiazione solare UV nelle regioni polari: l'esperienza dell'isac-cnr

Misura della radiazione solare UV nelle regioni polari: l'esperienza dell'isac-cnr Misura della radiazione solare UV nelle regioni polari: l'esperienza dell'isac-cnr Vito VITALE e Boyan PETKOV Istituto t di Scienze dell'atmosfera e del Clima (ISAC-Bologna) Consiglio Nazionale delle Ricerche

Dettagli

Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo

Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo SMI Redazione Nimbus, 8 settembre 2009 I forti e prolungati calori dell estate

Dettagli

Pressione atmosferica a Trieste

Pressione atmosferica a Trieste Rapporti OM N. 148 Franco Stravisi Pressione atmosferica a Trieste 2011 Trieste 2012 2 INDICE pag. Riassunto 3 1. I dati di pressione atmosferica 3 2. Tabelle annuali 4 3. Tabelle con i dati orari ed estremi

Dettagli

Il contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana

Il contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana Convegno ARPAE-OGER PREVENZIONE RIDUZIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI E DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO: RIORDINO ISTITUZIONALE DELLE COMPETENZE E SOLUZIONI PER LA GESTIONE E IL GOVERNO DELLE ACQUE GEOFLUID, Piacenza

Dettagli

Analisi meteorologica mensile. agosto Bocca del ghiacciaio del Mandrone (23 agosto 2016) Efisio Siddi

Analisi meteorologica mensile. agosto Bocca del ghiacciaio del Mandrone (23 agosto 2016) Efisio Siddi Analisi meteorologica agosto Bocca del ghiacciaio del Mandrone (23 agosto ) Efisio Siddi Agosto è risultato nella norma sia per quanto riguarda le temperature che le precipitazioni. Le temperature sono

Dettagli

EVOLUZIONE GHIACCIAIO FORNI. del. dei

EVOLUZIONE GHIACCIAIO FORNI. del. dei EVOLUZIONE del GHIACCIAIO dei FORNI La possibile evoluzione del più grande ghiacciaio vallivo italiano attraverso approcci modellistici monodimensionali. Roberta Garavaglia, Alice Marzorati, Gabriele Confortola,

Dettagli

2. Bilancio idrologico e di massa del Ghiacciaio Dosdé Orientale

2. Bilancio idrologico e di massa del Ghiacciaio Dosdé Orientale 2. Bilancio idrologico e di massa del Ghiacciaio Dosdé Orientale In questo capitolo si espongono i modelli applicati per lo studio del bilancio idrologico del bacino idrologico Dosdé Viola e del bilancio

Dettagli

Monitoraggio a microonde e simulazione della dinamica del manto nevoso

Monitoraggio a microonde e simulazione della dinamica del manto nevoso Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Civile Monitoraggio a microonde e simulazione della dinamica del manto nevoso Relatore: Prof. Ing.. Roberto Ranzi Laureando:

Dettagli

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA 2015-2016 Oscillazioni frontali annuali cumulate 1997-2016 Il Ghiacciaio del Grand Etrèt dal 1997 al 2016 ha fatto registrare un arretramento di 170,5 m rispetto

Dettagli

Daniele Izzo Meteorologo Centro Epson Meteo

Daniele Izzo Meteorologo Centro Epson Meteo Le previsioni del tempo Daniele Izzo Meteorologo Centro Epson Meteo daniele.izzo@meteo.expert Le previsioni del tempo L approccio scientifico è indispensabile per poter prevedere tutti i fenomeni meteorologici:

Dettagli

Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia. Monitoraggio, scenari

Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia. Monitoraggio, scenari Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia Monitoraggio, scenari Franco Desiato Settore Clima e Meteorologia Applicata ISPRA Monitoraggio (impatti presenti e tendenze) Rete mareografica

Dettagli

FTALab Laboratori di Fisica Tecnica Ambientale

FTALab Laboratori di Fisica Tecnica Ambientale Università di Roma Tor Vergata - Giornata dell Energia Roma, 1 Luglio 2009 FTALab Laboratori di Fisica Tecnica Ambientale Attività nel campo dell Energia UltimoTriennio Angelo Spena Meteo Clima Modelli

Dettagli

Pressione atmosferica a Trieste

Pressione atmosferica a Trieste UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA O M OCEANOGRAFIA e METEOROLOGIA N. 125 Rapporti OM 08/1 Franco Stravisi Pressione atmosferica a Trieste 2007 Trieste, 2008 2 INDICE

Dettagli

Bolzano 20 Febbraio 2016

Bolzano 20 Febbraio 2016 Bolzano 20 Febbraio 2016 La presenza delle masse gelate e le loro variazioni sono una diretta conseguenza di mutamenti del clima Nella regione dolomitica vi sono molte masse gelate. Per le loro caratteristiche

Dettagli

3. Bilancio idrologico del bacino di Pantano Venerocolo e bilancio di massa del Ghiacciaio debris covered del Venerocolo (Gruppo dell Adamello)

3. Bilancio idrologico del bacino di Pantano Venerocolo e bilancio di massa del Ghiacciaio debris covered del Venerocolo (Gruppo dell Adamello) 3. Bilancio idrologico del bacino di Pantano Venerocolo e bilancio di massa del Ghiacciaio debris covered del Venerocolo (Gruppo dell Adamello) 1. Introduzione La presente parte del lavoro concerne il

Dettagli

Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani

Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani Umberto Morra di Cella ARPA Valle d'aosta A.O. Cambiamenti Climatici L'evoluzione storica dei ghiacciai in VdA (Foto L. Mercalli) Settembre 2012 (Foto UMDC)

Dettagli

Avvezioni termiche di masse d aria ricche di aerosol in una valle alpina: considerazioni teoriche ed evidenze sperimentali

Avvezioni termiche di masse d aria ricche di aerosol in una valle alpina: considerazioni teoriche ed evidenze sperimentali Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Valle d Aosta - Sezione Aria e Atmosfera Avvezioni termiche di masse d aria ricche di aerosol in una valle alpina: considerazioni teoriche ed evidenze

Dettagli

Cambiamenti climatici:

Cambiamenti climatici: Cambiamenti climatici: Conclusioni principali dell IPCC AR4 Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste IPCC WGI Bureau Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici,, Roma, 12-13 13 Settembre 2007 L Effetto

Dettagli

Faults parameters. Choice of kinematic parameters on the fault: how to constrain their variability?

Faults parameters. Choice of kinematic parameters on the fault: how to constrain their variability? Faults parameters Choice of kinematic parameters on the fault: how to constrain their variability? sensitivity analysis to test the ground motion variability for different source parameters: slip distributions

Dettagli

Il monitoraggio del sistema climatico terrestre. Federico Porcù Dipartimento di Fisica, Università di Ferrara

Il monitoraggio del sistema climatico terrestre. Federico Porcù Dipartimento di Fisica, Università di Ferrara Il monitoraggio del sistema climatico terrestre Federico Porcù Dipartimento di Fisica, Università di Ferrara qualche definizione e impostazione del problema; evidenze della tendenza climatica; osservazioni;

Dettagli

Giuseppe Onorati. 22/06/2009 Il monitoraggio meteoambientaledell'arpac

Giuseppe Onorati. 22/06/2009 Il monitoraggio meteoambientaledell'arpac Giuseppe Onorati 22/06/2009 Il monitoraggio meteoambientaledell'arpac 1 Ora, rimanendo ferma la terra, l umido attorno ad essa viene portato verso l alto, sotto forma di vapore, dai raggi solari e dall

Dettagli

I componenti Clima: generazione e stima di variabili climatiche

I componenti Clima: generazione e stima di variabili climatiche Strumenti Informatici per la Pianificazione Eco-Compatibile ompatibile delle Aziende Agrarie Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali I componenti Clima: generazione e stima di variabili

Dettagli

a colloquio con CLAUDIO SMIRAGLIA GUGLIELMINA DIOLAIUTI

a colloquio con CLAUDIO SMIRAGLIA GUGLIELMINA DIOLAIUTI FOCUS ORIZZONTI 14th Alpine Glaciology Meeting a colloquio con CLAUDIO SMIRAGLIA e GUGLIELMINA DIOLAIUTI I ghiacciai ci parlano Intervista a Claudio Smiraglia Giovedì 25 e venerdì 26 marzo si è svolto

Dettagli

IPHEN Italian Phenological Network

IPHEN Italian Phenological Network Progetto Rete fenologica italiana IPHEN Italian Phenological Network 15 Settembre 2016 2016 September 15 BOLLETTINO FENOLOGICO PHENOLOGICAL BULLETIN Olea europaea L. A cura di Gabriele Cola, Simone Parisi

Dettagli

5 - METEOROLOGIA. BREZZE Hanno origine quando ci sono differenze di riscaldamento tra mare e terraferma.

5 - METEOROLOGIA. BREZZE Hanno origine quando ci sono differenze di riscaldamento tra mare e terraferma. 5 - METEOROLOGIA BREZZE Hanno origine quando ci sono differenze di riscaldamento tra mare e terraferma. DI GIORNO - BREZZA DI MARE Nelle giornate assolate, il suolo si riscalda più velocemente del mare

Dettagli

METEOROLOGIA PARAMETRI STRUMENTI PREVISIONI

METEOROLOGIA PARAMETRI STRUMENTI PREVISIONI CENTRO NIVO METEOROLOGICO ARPA LOMBARDIA BORMIO METEOROLOGIA PARAMETRI STRUMENTI PREVISIONI A cura di Berbenni Flavio METEOROLOGIA meteoros (cose che stanno sopra) e logos (discorso) SPESSORE MEDIO DELLA

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POSIZIONAMENTO E L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI ANEMOMETRICHE DELLA RETE POWERED

LINEE GUIDA PER IL POSIZIONAMENTO E L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI ANEMOMETRICHE DELLA RETE POWERED LINEE GUIDA PER IL POSIZIONAMENTO E L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI ANEMOMETRICHE DELLA RETE POWERED Prof. Renato Ricci Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche LA RETE DI RILEVAZIONE

Dettagli

Progetto di residenze con l'utilizzo di sistemi solari passivi e di raffrescamento naturale. ad Alfonsine (RA)

Progetto di residenze con l'utilizzo di sistemi solari passivi e di raffrescamento naturale. ad Alfonsine (RA) Giampaolo Silvestri & Cristina Bucchi Architetti UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Architettura Anno Accademico 1997-98 TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA Progetto di residenze con l'utilizzo di

Dettagli

Inquinamento dell aria e riscaldamento del clima

Inquinamento dell aria e riscaldamento del clima Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera Inquinamento dell aria e riscaldamento del clima Marco Gaia Meteo Locarno meteorologo 18 settembre 2008

Dettagli

Tetto verde su un edifico della Regione Marche : dati di comportamento energetico in un anno di monitoraggio

Tetto verde su un edifico della Regione Marche : dati di comportamento energetico in un anno di monitoraggio II Convegno Nazionale Il verde pensile nel clima Mediterraneo Genova, 6 Marzo 2009 Salone Energethica Fiera di Genova Tetto verde su un edifico della Regione Marche : dati di comportamento energetico in

Dettagli

Online Resource 12: Dataset

Online Resource 12: Dataset Online Resource 12: Dataset Article Title: Temperature observations in Bologna, Italy, from 1715 to 1815; a comparison with other contemporary series and an overview of three centuries of changing climate

Dettagli

SAVE THE GLACIERS 2000 Scheda attività al 22 settembre 2000

SAVE THE GLACIERS 2000 Scheda attività al 22 settembre 2000 SAVE THE GLACIERS 2000 Scheda attività al 22 settembre 2000 ECO-AUDIT DEI GHIACCIAI Sono stati svolti gli eco-audit nei tre ghiacciai della campagna 2000: Gh. del Tonale, Gh. della Marmolada, Gh. del Plateau

Dettagli

Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA

Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 22-26 febbraio 2016 Passo Rolle (TN) COS E IL MODELLO 1 AINEVA Il modello 1 AINEVA è un modulo

Dettagli

Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini. Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino

Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini. Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino I cambiamenti climatici non sono distribuiti in modo omogeneo sulla superficie terrestre Past Climate Variability

Dettagli

REGIONE MOLISE I Dipartimento della Presidenza della Giunta Regionale Servizio di Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato

REGIONE MOLISE I Dipartimento della Presidenza della Giunta Regionale Servizio di Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato Il vasto promontorio di alta pressione, presente sul Mediterraneo centro-occidentale, determina condizioni di generale stabilità su tutto il Paese, ad eccezione dei settori alpini orientali e di confine.

Dettagli

Monitoraggio del trasporto solido: la stazione di Ponte Stelvio

Monitoraggio del trasporto solido: la stazione di Ponte Stelvio Monitoraggio del trasporto solido: la stazione di Ponte Stelvio il progetto AQUASED dott. ing. Silvia Simoni Mountain-eering srl G. Vignoli, S. Simoni, F. Comiti, A. Dell Agnese, W. Bertoldi, R. Dinale,

Dettagli

Situazione meteorologica

Situazione meteorologica Situazione meteorologica Ad integrazione della presentazione dei dati rilevati nella rete di monitoraggio della qualità dell aria, si riportano in maniera sintetica i dati relativi ai parametri meteorologici

Dettagli

Modelli road-weather: stato dell arte e prospettive future

Modelli road-weather: stato dell arte e prospettive future Modelli road-weather: stato dell arte e prospettive future Meeting Clean Roads - Trento, 15/01/2014 Ing. Gianluca Antonacci, Ph.D. CISMA Srl, Bolzano & Trento Sommario Cosa sono i modelli di calcolo road

Dettagli

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Collaborazioni in corso con Università di Torino, Pavia, Sassari

Dettagli

Il radiometro MP-3000A Caratteristiche e potenzialità nel monitoraggio del boundary layer

Il radiometro MP-3000A Caratteristiche e potenzialità nel monitoraggio del boundary layer Il radiometro MP-3000A Caratteristiche e potenzialità nel monitoraggio del boundary layer Modalità di osservazione della troposfera 35 canali di frequenza: 21 in banda K (22-30 GHz), 14 in banda V (51-59

Dettagli

CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ZONE DI ALTA MONTAGNA: LA FRANA DEL GRAN SASSO DEL 22 AGOSTO 2006

CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ZONE DI ALTA MONTAGNA: LA FRANA DEL GRAN SASSO DEL 22 AGOSTO 2006 CLIMATICI IN ZONE DI ALTA MONTAGNA: LA FRANA DEL GRAN SASSO DEL 22 AGOSTO 2006 G. Bianchi-Fasani 1 G. Scarascia-Mugnozza 1 C. Esposito 1 M. Pecci 2 1 Dipart. di Scienze della Terra Università degli Studi

Dettagli

dall energia cinetica media delle particelle.

dall energia cinetica media delle particelle. SOMMARIO Temperatura Calore Trasmissione del calore Radiazione solare Albedo Riscaldamento del suolo Riscaldamento dell atmosfera Effetto serra Temperatura della Terra Temperatura di altri pianeti del

Dettagli

ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO

ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO PM10 PM2.5 Emissioni di NO x del riscaldamento residenziale (t/a) Ripartizione % delle

Dettagli

Stazioni di rilevamento idro-meteorologiche e geotecniche

Stazioni di rilevamento idro-meteorologiche e geotecniche Stazioni di rilevamento idro-meteorologiche e geotecniche Anno 2012 Specifiche soggette a variazioni senza ulteriori comunicazioni Alexandra II Rwenzory 4870m Stazioni di rilevamento 2 srl srl ha più di

Dettagli

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITÀ DELL ARIA A SEGUITO DEGLI INCENDI SUL M.TE VESUVIO LUGLIO 2017

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITÀ DELL ARIA A SEGUITO DEGLI INCENDI SUL M.TE VESUVIO LUGLIO 2017 RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITÀ DELL ARIA A SEGUITO DEGLI INCENDI SUL M.TE VESUVIO 11-12 LUGLIO 2017 Attività dell ARPAC A seguito della sequenza di incendi che si sono sviluppati

Dettagli

Analisi dati termometrici

Analisi dati termometrici Analisi dati termometrici REPORT LUGLIO 2016 Pagina 1 di 9 Elaborazione temperature medie mensili Metodologia Al fine di valutare le variazioni delle condizioni climatiche intervenute nel regime termico

Dettagli

Dalla scala regionale alla microscala: accoppiamento di un modello fotochimico euleriano a un modello gaussiano di dispersione atmosferica

Dalla scala regionale alla microscala: accoppiamento di un modello fotochimico euleriano a un modello gaussiano di dispersione atmosferica Dalla scala regionale alla microscala: accoppiamento di un modello fotochimico euleriano a un modello gaussiano di dispersione atmosferica P. Brotto 1, F. Cassola 1, M. Burlando 3, A. Mazzino 2, Paolo

Dettagli

NextSnow: stima delle risorse nivali e dei loro cambiamenti sulle Alpi. Umberto Morra di Cella

NextSnow: stima delle risorse nivali e dei loro cambiamenti sulle Alpi. Umberto Morra di Cella NextSnow: stima delle risorse nivali e dei loro cambiamenti sulle Alpi Contributi ARPA Valle d Aosta - E. Cremonese, G. Filippa, F. Diotri, P. Pogliotti Fondazione CIMA - S. Gabellani e R. Rudari CNR -

Dettagli

PORTO DI VENEZIA - POSEIDON

PORTO DI VENEZIA - POSEIDON QUALITÀ DELL ARIA IN CITTÀ PORTUALI DEL MEDITERRANEO Venezia, 24 Novembre 214 PORTO DI VENEZIA - POSEIDON Elena Gregoris, Elena Barbaro, Rossano Piazza, Andrea Gambaro Dip. Scienze Ambientali Informatica

Dettagli

Capitolo 4. L Insolazione e la Temperatura.

Capitolo 4. L Insolazione e la Temperatura. Capitolo 4. L Insolazione e la Temperatura. L energia di cui dispone la popolazione umana deriva direttamente o indirettamente dal Sole. Il Sole emette costantemente una radiazione di tipo elettromagnetico

Dettagli

SCHEDA «H»: SCARICHI IDRICI

SCHEDA «H»: SCARICHI IDRICI SCHEDA «H»: SCARICHI IDRICI Totale punti di scarico finale N 1 (unico) N Scarico finale 1 1 Impianto, fase o gruppo di fasi di provenienza 2 Acque Nere Servizi Igienici Sezione H1 - SCARICHI INDUSTRIALI

Dettagli

! Master!Thesis!! !!!!

! Master!Thesis!! !!!! FACULTYOFINFORMATIONENGINEERING,INFORMATICSANDSTATISTICS MASTERDEGREEINELECTRONICENGINEERING MasterThesis Optimization*of*data*transmission*at*Ka*band*and*beyond*by*microwave* radiometric*techniques*for*telecommunication*and*deep*space*missions*

Dettagli

Unità A: Sistema Terra

Unità A: Sistema Terra PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA Anno scolastico 2016-2017 Classe Prima D Unità A: Sistema Terra A1: I componenti del sistema Terra - Geosfera e biosfera -La litosfera,il guscio rigido della Terra -L idrosfera:acqua,ghiaccio

Dettagli

Monitoraggio e nowcasting di. impatto

Monitoraggio e nowcasting di. impatto Monitoraggio e nowcasting di fenomeni convettivi ad alto impatto Roberto Cremonini Arpa Piemonte Dipartimento Sistemi Previsionali Orietta Cazzuli Arpa Lombardia U.O. Servizio Meteorologico e Rete IdroMeteorologica

Dettagli

Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei

Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei S e z io n e d i N a p o li 10/01/2017 17/01/2017 OSSERVATORIO VESUVIANO Aggiornamento al 17 gennaio 2017 ore 12:00 locali Via Diocleziano, 328 80124

Dettagli

Contabilizzazione Termotecnica Pompe di Industriale

Contabilizzazione Termotecnica Pompe di Industriale Contabilizzazione Termotecnica Pompe di Industriale Calore Calore Gli atti dei convegni e più di 5.000 contenuti su www.verticale.net PROBLEMATICHE DI ATTUAZIONE DEL D.LGS. 102/14 IN MATERIA DI CONTABILIZZAZIONE

Dettagli

Analisi dati termometrici

Analisi dati termometrici Analisi dati termometrici REPORT APRILE 2015 Pagina 1 di 9 Elaborazione temperature medie mensili Metodologia Al fine di valutare le variazioni delle condizioni climatiche intervenute nel regime termico

Dettagli

SICAM Sistema Centrale di Automazione dei Servizi Metereologici

SICAM Sistema Centrale di Automazione dei Servizi Metereologici Sistema Centrale di Automazione dei Servizi Metereologici Il SIstema Centrale di Automazione dei servizi Meteorologici (SICAM) è un sistema informatico progettato e sviluppato da VITROCISET per la gestione

Dettagli

LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO

LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO LE CONDIZIONI PER LA FORMAZIONE DI GROTTE SI VERIFICANO IN TUTTI I GHIACCIAI IN ZONE TEMPERATE E SUBPOLARI GHIACCIAIO

Dettagli

Summer School della Rete Agenziale

Summer School della Rete Agenziale Summer School della Rete Agenziale Cagliari, 13/10/2016: I Cambiamenti Climatici in Sardegna. Meteorologia o climatologia Processi rapidi (fenomeni alla scala dai giorni ai secondi): Processi lenti (fenomeni

Dettagli

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 27/12/ /01/2011 (data emissione 04/01/2011)

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 27/12/ /01/2011 (data emissione 04/01/2011) Rep. N 01/2011 Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 27/12/2010-02/01/2011 (data emissione 04/01/2011) INGV - Bollettino settimanale Etna del 04/01/2011

Dettagli

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo 1. CENNI DI ECOLOGIA I principali cicli biogeochimici Le catene trofiche 2. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI Caratteristiche chimico-fisiche

Dettagli