Cambiamenti climatici in Veneto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cambiamenti climatici in Veneto"

Transcript

1 Cambiamenti climatici in Veneto Progetti in corso e primi risultati Anselmo Cagnati ARPAV Centro Valanghe di Arabba acagnati@arpa.veneto.it INCONTRO TEMATICO SCARSITA E CAMBIAMENTI CLIMATICI Parma, 23 GIUGNO 2011

2 PROGETTO Variazioni copertura nevosa TITOLO PROGETTO: Variazioni copertura nevosa OBIETTIVO DELLO STUDIO: individuare le modificazioni indotte dai cambiamenti climatici recenti sull entità e durata del manto nevoso al suolo PARTNERS: Servizi valanghe arco alpino, ENEL, Ex Servizio Idrografico, Università Roma 3 COPERTURA TERRITORIALE: Dolomiti, montagna veneta COPERTURA TEMPORALE: attività continuativa dal 1985

3 PROGETTO Variazioni copertura nevosa Anni 90 Inverno

4 Variazioni copertura nevosa Durata della neve al suolo Altezza max della neve

5 Variazioni copertura nevosa

6 Variazioni copertura nevosa anni ultimi 30 anni variabilità anni Scarto dalla media dei giorni di neve al suolo nelle Dolomiti

7 PROGETTO TITOLO PROGETTO: PermaNET Permafrost Long-term Monitoring Network OBIETTIVO DELLO STUDIO: limitare i pericoli naturali dovuti al permafrost e gestire le conseguenze dovute agli impatti dei cambiamenti climatici PARTNERS: Agenzia per l Ambiente bavarese (DE), ARPA Piemonte (IT), Regione Autonoma Valle d Aosta (IT), Provincia Autonoma di Trento (IT), Regione veneto (IT), Ministero Federale Austriaco per l Ambiente (AT), Università di Innsbruck (AT), Università di Graz (AT), Istituto centrale per la Meteorologia e la Geodinamica di Salisburgo (AT), Università Joseph Fourier di Grenoble (FR), Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica di Grenoble (FR), Istituto per la Tecnologia di Grenoble (FR) Ufficio Federale per l Ambiente (CH) COPERTURA TERRITORIALE: arco alpino COPERTURA TEMPORALE:

8

9 Mappa del permafrost potenziale (modello statistico)

10 Mappa del permafrost potenziale (modello ALPINE 3D) dal al Pemafrost probabile 2,2 km 2 Permafrost possibile 5,3 km 2

11 35 Rock glaciers 12 Intatti (attivi/inattivi) 23 Relitti Inventario dei rock glaciers Area totale: 2 km km 2 intatti km 2 relitti

12 DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI RISULTATI: -Implementazione della rete di osservazione del permafrost sull arco alpino -Inventario delle evidenze del permafrost -Mappa di distribuzione del permafrost potenziale -Individuazione dei cambiamenti nella chimica delle acque da fusione -Raccomandazioni per decisori

13 PROGETTO Monitoraggio ghiacciai TITOLO PROGETTO: Monitoraggio dei ghiacciai delle Dolomiti OBIETTIVO DELLO STUDIO: monitorare l estensione e la massa degli apparati glaciali dolomitici con particolare riguardo ale variazioni determinate dai cambiamenti climatici PARTNERS: Regione del Veneto, Fondazione Dolomiti UNESCO COPERTURA TERRITORIALE: Dolomiti COPERTURA TEMPORALE: (ultima campagna9

14 Monitoraggio ghiacciai

15 Monitoraggio ghiacciai Rilievo LIDAR Cartografia su GIS

16 Monitoraggio ghiacciai La superficie campione comune ai vari rilievi è composta da 27 apparati che costituiscono gran parte dell area glacializzata 1200,0 1000,0 800,0 925,0 Variazione sup. campione 781,5 672,7 ha 600,0 515,6 512,6 475,3 400,0 200,0 0,0 Marinelli (1910) C.G.I. ( ) W.G.I. (1980) ARPAV (1999) ARPAV (2004) ARPAV (2009) Diff Diff Diff Diff ,28-29,35-7,28-48,62

17 Monitoraggio ghiacciai DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI RISULTATI: -Data base su GIS degli apparati glaciali dal 1910 ad oggi -Variazioni areali negli ultimi 100 anni -Variazioni volumetriche dei principali apparati dal Rilievo LIDAR di dettaglio 2009

18 sintesi dei cambiamenti climatici in Veneto (ultimi 20 anni rispetto a ) Temperatura min annuale Temperatura max annuale Temperatura max estiva Temperatura max invernale Precipitazione invernale Giorni di neve al suolo Quota neve sicura (100gg >30 cm) Superficie areale ghiacciai Permafrost probabile + 1,9 C + 1,5 C + 1,9 C + 1,4 C -78 mm -15/20% ( m) -5/10% > 1600 m > 1500 m - 30% dal 1980 (Dolomiti) 2,2 km 2 ( ) 4,8 km 2 ( )

19 POSSIBILE USO PER LA PIANIFICAZIONE DEL BILANCIO IDRICO RISULTATI CHE POSSONO ESSERE UTILMENTE CONSIDERATI NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE COME DATO/QUADRO CONOSCITIVO - Dati sulle variazioni climatiche recenti (precipitazioni, temperature, neve al suolo) -Estensione superficie glacializzata - Volume ghiacciai - Mappa del permafrost potenziale - Copertura nevosa ed equivalenti in acqua della neve (stato attuale e variazioni dovute ai cambiamenti climatici recenti)

20 RIFERIMENTI E CONTATTI Riferimenti (PermaNET) (monitoraggio ghiacciai) (articoli pubblicati sulla rivista Neve e Valanghe) Contatti per informazioni acagnati@arpa.veneto.it

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette Perché si parla di cambiamenti climatici? Queste sono alcune delle variazioni finora riscontrate (i fatti): Negli ultimi 150 anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0.74

Dettagli

Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani

Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani Umberto Morra di Cella ARPA Valle d'aosta A.O. Cambiamenti Climatici L'evoluzione storica dei ghiacciai in VdA (Foto L. Mercalli) Settembre 2012 (Foto UMDC)

Dettagli

Il cambiamento climatico e la risorsa nivo-glaciale del bacino del Po

Il cambiamento climatico e la risorsa nivo-glaciale del bacino del Po Il cambiamento climatico e la risorsa nivo-glaciale del bacino del Po S. Bovo, S. Barbero, R. Pelosini ARPA Piemonte Parma, 16 luglio 2007 IN COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLE AGENZIE AMBIENTALI COPERTURA

Dettagli

1. Introduzione: il permafrost, un oggetto difficile da studiare. 2. PermaNET e il catasto delle evidenze di permafrost nelle Alpi

1. Introduzione: il permafrost, un oggetto difficile da studiare. 2. PermaNET e il catasto delle evidenze di permafrost nelle Alpi Progetto PermaNET permafrost long term monitoring NETwork Dati ed evidenze di permafrost nelle Alpi Roberto Seppi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia Università di Trento

Dettagli

Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri

Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri Roberto Seppi Dipartimento di Scienze della Terra Università di Pavia Trentino Clima 2008 Ghiacciai alpini e riscaldamento climatico

Dettagli

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali Workshop Valutazione del rischio idraulico in ambito montano ed applicazione della direttiva alluvioni Libera Università di Bolzano, 3-4 maggio 2012 Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta:

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 22 settembre 2009 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n del 22 settembre 2009 pag. 1/5 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2749 del 22 settembre 2009 pag. 1/5 Schema di convenzione Regione del Veneto ARPAV SVILUPPO DI UNA RICERCA SULL ANALISI E IL MONITORAGGIO DEL PERMAFROST

Dettagli

Il Catasto ghiacciai della Regione Autonoma Valle d Aosta

Il Catasto ghiacciai della Regione Autonoma Valle d Aosta Il Catasto ghiacciai della Regione Autonoma Valle d Aosta Importanza dei ghiacciai nel contesto territoriale valdostano Estensione territoriale Contesto geomorfologico, geografico e socio-economico Necessità

Dettagli

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Collaborazioni in corso con Università di Torino, Pavia, Sassari

Dettagli

APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE PER LA VALUTAZIONE DELLA RISORSA IDRICA GLACIALE E LE RELATIVE DINAMICHE EVOLUTIVE (progetto LIDARdataVAL)

APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE PER LA VALUTAZIONE DELLA RISORSA IDRICA GLACIALE E LE RELATIVE DINAMICHE EVOLUTIVE (progetto LIDARdataVAL) Saint-Vincent 25 ottobre 2006 APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE PER LA VALUTAZIONE DELLA RISORSA IDRICA GLACIALE E LE RELATIVE DINAMICHE EVOLUTIVE (progetto LIDARdataVAL) Fabrizio Diotri, Alex Théodule,

Dettagli

La funzione Criticità valanghe in ambito CFD concetti di base, suddivisioni geografiche, prodotti e limiti informativi

La funzione Criticità valanghe in ambito CFD concetti di base, suddivisioni geografiche, prodotti e limiti informativi La funzione Criticità valanghe in ambito CFD concetti di base, suddivisioni geografiche, prodotti e limiti informativi ARPAV-DRST-Centro Valanghe di Arabba Presentazione Criticità valanghe alle Provincie,

Dettagli

Bolzano 20 Febbraio 2016

Bolzano 20 Febbraio 2016 Bolzano 20 Febbraio 2016 La presenza delle masse gelate e le loro variazioni sono una diretta conseguenza di mutamenti del clima Nella regione dolomitica vi sono molte masse gelate. Per le loro caratteristiche

Dettagli

Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte

Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno 2008-2009 in Piemonte Marco Cordola Area Previsione e Monitoraggio Ambientale La stagione invernale 2008-2009 I danni da valanghe Le misure di mitigazione

Dettagli

Impatti del cambiamento climatico sugli ambienti di alta quota della Valle d Aosta: il caldo 2015, l inverno

Impatti del cambiamento climatico sugli ambienti di alta quota della Valle d Aosta: il caldo 2015, l inverno . Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente della Valle d'aosta Effetti sul territorio dei cambiamenti climatici Agence Régionale pour la Protection de l'environnement de la Vallée d'aoste Changement

Dettagli

Impatti dei cambiamenti climatici nella Provincia di Torino

Impatti dei cambiamenti climatici nella Provincia di Torino CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici nella Provincia di Torino Rilvevanza per la vostra regione (1=interesse elevato, 2=importante,

Dettagli

Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini. Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino

Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini. Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino I cambiamenti climatici non sono distribuiti in modo omogeneo sulla superficie terrestre Past Climate Variability

Dettagli

Valanghe e cambiamenti climatici

Valanghe e cambiamenti climatici WSL Istituto di Ricerca per la Neve e le Valanghe SLF Davos, Svizzera Valanghe e cambiamenti climatici J. Veitinger e B. Sovilla Cambiamenti climatici in ambiente alpino: il nesso tra clima e valanghe

Dettagli

CORSO AINEVA Mod.. 2c per direttore delle operazioni Mod.. 2d per responsabile della sicurezza

CORSO AINEVA Mod.. 2c per direttore delle operazioni Mod.. 2d per responsabile della sicurezza CORSO AINEVA Mod.. 2c per direttore delle operazioni Mod.. 2d per responsabile della sicurezza PERICOLO VALANGHE E METEOROLOGIA: ASPETTI PROBLEMATICI CASI PARTICOLARI Modulo Formativo per Tecnici della

Dettagli

Milano, 23 aprile 2009

Milano, 23 aprile 2009 Milano, 23 aprile 2009 Il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle

Dettagli

Le variazioni del patrimonio glaciale lombardo

Le variazioni del patrimonio glaciale lombardo Le variazioni del patrimonio glaciale lombardo Ipotesi per il futuro sulla base dei dati e delle peculiarità delle ultime stagioni. a cura di Riccardo Scotti e Paolo Pagliardi SERV IZIO GLA CIOLOGICO LOMBA

Dettagli

L'utilizzo di nuove tecnologie nella valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente di montagna

L'utilizzo di nuove tecnologie nella valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente di montagna L'utilizzo di nuove tecnologie nella valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente di montagna U. Morra di Cella E. Cremonese ARPA Valle d'aosta A.O. Cambiamenti Climatici L'innovazione

Dettagli

Cambiamenti climatici:

Cambiamenti climatici: Cambiamenti climatici: Conclusioni principali dell IPCC AR4 Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste IPCC WGI Bureau Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici,, Roma, 12-13 13 Settembre 2007 L Effetto

Dettagli

Politiche e interventi di prevenzione e gestione del rischio valanghivo Stato dell arte Arco Alpino Italiano

Politiche e interventi di prevenzione e gestione del rischio valanghivo Stato dell arte Arco Alpino Italiano Politiche e interventi di prevenzione e gestione del rischio valanghivo Stato dell arte Arco Alpino Italiano Dott. Geol. Igor Chiambretti Responsabile Tecnico AINEVA Il 22,5% del territorio è ubicato a

Dettagli

EFFETTI AMBIENTALI DELLE DINAMICHE CLIMATICHE GLOBALI

EFFETTI AMBIENTALI DELLE DINAMICHE CLIMATICHE GLOBALI 10 EFFETTI AMBIENTALI DELLE DINAMICHE CLIMATICHE GLOBALI 193 BILANCIO DI MASSA DEI GHIACCIAI L indicatore rappresenta la somma algebrica tra la massa di ghiaccio accumulato da un ghiacciaio, derivante

Dettagli

Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008

Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008 Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008 Dellavedova Paola Ufficio Neve e Valanghe - Fondazione Montagna Sicura Condizioni precedenti l evento Settori Altezza neve al suolo (2000 m) Altezza neve fresca

Dettagli

3. I dati (parte prima) Dati meteorologici Dati relativi al manto nevoso Dati relativi alla stabilità

3. I dati (parte prima) Dati meteorologici Dati relativi al manto nevoso Dati relativi alla stabilità Meteonivologia e utilizzo dei prodotti previsionali 3. I dati (parte prima) Dati meteorologici Dati relativi al manto nevoso Dati relativi alla stabilità Relatore: Mauro Valt Modulo Formativo per Tecnici

Dettagli

Paolo Campedel. Servizio Geologico Provincia Autonoma di Trento. Il Progetto IFFI Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia: metodologia e risultati

Paolo Campedel. Servizio Geologico Provincia Autonoma di Trento. Il Progetto IFFI Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia: metodologia e risultati Analisi del dissesto nella Provincia Autonoma di Trento e contributo dell Inventario IFFI per la redazione della carta della pericolosità ai fini urbanistici Paolo Campedel Servizio Geologico Provincia

Dettagli

LA PREVISIONE DEL PERICOLO DI VALANGHE

LA PREVISIONE DEL PERICOLO DI VALANGHE Le attività di SNPA finalizzate alla gestione dei rischi naturali nelle aree montane LA PREVISIONE DEL PERICOLO DI VALANGHE Arabba (BL), Winter School Assoarpa 31 marzo 2017 Giovanni Peretti, ARPA Lombardia

Dettagli

METEO VETTA L informazione nivo-meteo della rete escursionistica in tempo reale

METEO VETTA L informazione nivo-meteo della rete escursionistica in tempo reale METEO VETTA L informazione nivo-meteo della rete escursionistica in tempo reale Stefano Verga, Regione Piemonte Renata Pelosini, Arpa Piemonte Come nasce l idea Il servizio: come è fatto e come funziona

Dettagli

Autorità di bacino del fiume Po

Autorità di bacino del fiume Po Analisi e proposte tecnico-scientifiche per la conoscenza e la pianificazione integrata del distretto del fiume Po: presentazione del progetto Rete di Monitoraggio del Po (Re.Mo. del Po) Lunedì, 15 maggio

Dettagli

Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani

Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani Cabina di regia dei ghiacciai valdostani Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani Courmayeur, 12 dicembre 2014 - U. Morra di Cella ARPA VDA Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente della Valle

Dettagli

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE RISORSE IDRICHE

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE RISORSE IDRICHE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE RISORSE IDRICHE Prof. Roberto Passino, Presidente del COVIRI, MATTM Roma, 12-13 settembre 2007 con la collaborazione del dott. G.Giuliano e dell ing. M. Vurro, IRSA-CNR IN

Dettagli

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Aprile 2014 In Piemonte il mese di Aprile 2014 è stato caratterizzato da temperature superiori rispetto alla norma e precipitazioni inferiori alla climatologia del periodo 1971-2000.

Dettagli

Disponibilità idriche in Lombardia

Disponibilità idriche in Lombardia Disponibilità idriche in Lombardia U.O.C. - Servizio Meteorologico e Rete Idro-Meteo regionale Aggiornamento al 02/08/2017 1 Gli afflussi della stagione Afflusso sui bacini dei corsi d acqua lombardi (pioggia

Dettagli

Il cambiamento climatico: le attività di ARPA Piemonte su stato, impatti e risposte

Il cambiamento climatico: le attività di ARPA Piemonte su stato, impatti e risposte Il cambiamento climatico: le attività di ARPA Piemonte su stato, impatti e risposte Conferenza al Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino - 13 giugno 2011 Cinquant anni anni di dati meteo-climatici

Dettagli

Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini

Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini F.Villa(¹),, M.DeAmicis(¹),, S.Sironi(¹),, V.Maggi(¹), A.Tamburini(²) (²), G.Rossi(³) fabio.villa@unimib.it (¹)Università degli Studi di Milano -

Dettagli

Rapporto sul clima Cantone Ticino

Rapporto sul clima Cantone Ticino Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera Rapporto sul clima Cantone Ticino Rapporto di lavoro MeteoSvizzera no. 239 Supplemento grafici Editore

Dettagli

Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA

Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 22-26 febbraio 2016 Passo Rolle (TN) COS E IL MODELLO 1 AINEVA Il modello 1 AINEVA è un modulo

Dettagli

SCENARI. Il previsore valanghe cerca di descrivere, senza ambiguità e in maniera chiara per gli. utenti, il pericolo di valanghe di una area montuosa.

SCENARI. Il previsore valanghe cerca di descrivere, senza ambiguità e in maniera chiara per gli. utenti, il pericolo di valanghe di una area montuosa. SCENARI dipericolo VALANGHE Individuazione degli scenari di pericolo più frequentemente utilizzati nei bollettini valanghe sulla base della scala europea del pericolo valanghe e della matrice bavarese

Dettagli

HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ. tel. +39.049.9125902 info@radarmeteo.com www.radarmeteo.com

HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ. tel. +39.049.9125902 info@radarmeteo.com www.radarmeteo.com HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ Radarmeteo srl a socio unico Via Mezzavia, 115/5 35020 Due Carrare (PD) Italia tel. +39.049.9125902 info@radarmeteo.com www.radarmeteo.com

Dettagli

Lancio del Turismo in Piemonte EVOLUZIONE DEL TURISMO MONTANO

Lancio del Turismo in Piemonte EVOLUZIONE DEL TURISMO MONTANO Lancio del Turismo in Piemonte EVOLUZIONE DEL TURISMO MONTANO Il turismo montano invernale, da sempre incentrato sullo sci, ha raggiunto una fase di maturità... Evoluzione del turismo alpino invernale

Dettagli

Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve

Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve Proposte didattiche - anno scolastico 2014-2015 Escursioni e Soggiorni Piemonte e Valle d Aosta AL.MA.TURISMO AMBIENTE Le escursioni possono essere

Dettagli

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013 Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013 I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

Fare click per modificare lo stile

Fare click per modificare lo stile COME STANNO CAMBIANDO I GHIACCIAI ITALIANI? Risultati dal Nuovo Catasto dei Ghiacciai Fare click per modificare lo stile Claudio Smiraglia Perché studiare i ghiacciai? Risorsa idrica ed energetica Risorsa

Dettagli

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche Luca Mercalli, Daniele Cat Berro Società Meteorologica Italiana Giovanni Mortara CNR-IRPI, Torino Giovanni Badino

Dettagli

BOLLETTINO IDROLOGICO

BOLLETTINO IDROLOGICO SINTESI SITUAZIONE Settimana dal 19 al 25 gennaio 215 Afflussi meteorici (pag. 2): settimana caratterizzata da precipitazioni su tutto il territorio lombardo, leggermente più intense nel settore occidentale.

Dettagli

Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo

Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo SMI Redazione Nimbus, 8 settembre 2009 I forti e prolungati calori dell estate

Dettagli

Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera

Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera Presentazione STRADA 2.0, Milano, 06.10.2015 1 Politica del clima Svizzera Elementi principali Riduzione delle emissioni di CO 2 : -20% entro

Dettagli

Monitoraggio a microonde e simulazione della dinamica del manto nevoso

Monitoraggio a microonde e simulazione della dinamica del manto nevoso Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Civile Monitoraggio a microonde e simulazione della dinamica del manto nevoso Relatore: Prof. Ing.. Roberto Ranzi Laureando:

Dettagli

Ghiacciai del Ticino, passato presente e futuro

Ghiacciai del Ticino, passato presente e futuro Ghiacciai del Ticino, passato presente e futuro Oggebio, 28 maggio 2005 Giovanni Kappenberger CH-6654 Cavigliano meteorologo a MeteoSvizzera CH-6654 Locarno Monti www.meteosvizzera.ch www.glaciology.ch

Dettagli

SITUAZIONE alle del 29/12/2017 ALPI LIGURI ALPI MARITTIME ALPI COZIE

SITUAZIONE alle del 29/12/2017 ALPI LIGURI ALPI MARITTIME ALPI COZIE DISTRIBUZIONE : DA MODERATO 2 A MARCATO 3. SITUAZIONE TIPO DI : NEVE VENTATA NEVE FRESCA SITUAZIONE alle 14.00 del 29/12/2017 QUOTA NEVE m. ALTEZZA NEVE NORD SUD NEVE cm. NEVE FRESCA QUOTA cm. ALPI LIGURI

Dettagli

CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ZONE DI ALTA MONTAGNA: LA FRANA DEL GRAN SASSO DEL 22 AGOSTO 2006

CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ZONE DI ALTA MONTAGNA: LA FRANA DEL GRAN SASSO DEL 22 AGOSTO 2006 CLIMATICI IN ZONE DI ALTA MONTAGNA: LA FRANA DEL GRAN SASSO DEL 22 AGOSTO 2006 G. Bianchi-Fasani 1 G. Scarascia-Mugnozza 1 C. Esposito 1 M. Pecci 2 1 Dipart. di Scienze della Terra Università degli Studi

Dettagli

Il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti

Dettagli

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti

Dettagli

catena operativa e risultati COLT2011 in Emilia-Romagna Pratizzoli, F. Tomei, A. Spisni

catena operativa e risultati COLT2011 in Emilia-Romagna Pratizzoli, F. Tomei, A. Spisni Previsioni stagionali e irrigazione catena operativa e risultati COLT2011 in Emilia-Romagna G. Villani, V. Marletto, V. Pavan, W. Pratizzoli, F. Tomei, A. Spisni Arpa, Servizio IdroMeteoClima, Bologna

Dettagli

Andamento Meteo 2012 rispetto al clima. Prospettive della coltura della patata in relazione al mutamento climatico. Possibili azioni di adattamento

Andamento Meteo 2012 rispetto al clima. Prospettive della coltura della patata in relazione al mutamento climatico. Possibili azioni di adattamento Andamento Meteo 2012 rispetto al clima Prospettive della coltura della patata in relazione al mutamento climatico Possibili azioni di adattamento Eventi caratteristici 2011 2012 Siccità autunno inverno

Dettagli

Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale?

Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale? Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale? Furio Dutto, Servizio Protezione Civile, Provincia di Torino Fabrizio Longo, Servizio Protezione Civile, Provincia

Dettagli

EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe

EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe 1 EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe europei ed ha permesso, negli anni, l omogeneizzazione

Dettagli

Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe. Informazioni. Che cosa è un bollettino? Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe

Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe. Informazioni. Che cosa è un bollettino? Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe Informazioni Questa presentazione è stata realizzata per le lezioni didattiche nell ambito dei corsi formazione di

Dettagli

LA PREVISIONE VALANGHE 1. UN PÒ DI STORIA 12. SCHEMA BASE DELLA PREVISIONE VALANGHE VALANGHE. Relatore: Mauro Valt

LA PREVISIONE VALANGHE 1. UN PÒ DI STORIA 12. SCHEMA BASE DELLA PREVISIONE VALANGHE VALANGHE. Relatore: Mauro Valt LA PREVISIONE VALANGHE Relatore: Mauro Valt Modulo Formativo per Tecnici della Protezione Civile Modulo AINEVA 2pc Gestione delle Problematiche ARPAV-CVA Valanghive Arabba. M.Valt di Protezione Civile

Dettagli

La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici

La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici Autorità di Bacino dell Adige La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici Segretario Generale Dott. Nicola Dell Acqua Verona, 23 ottobre 2007 Informazioni generali

Dettagli

NEU NOUVEAU NUOVO NOVO

NEU NOUVEAU NUOVO NOVO Tagung der Alpenkonferenz Réunion de la Conférence alpine NEU NOUVEAU NUOVO NOVO 08.11.2006 IX Sessione della Conferenza delle Alpi Zasedanje Alpske konference TOP / POJ / ODG / TDR 10 IT OL: DE AGENDA

Dettagli

Gestione del rischio valanghe nel comprensorio sciistico Champoluc - Gressoney - Alagna. Courmayeur 13 Marzo 2013

Gestione del rischio valanghe nel comprensorio sciistico Champoluc - Gressoney - Alagna. Courmayeur 13 Marzo 2013 Gestione del rischio valanghe nel comprensorio sciistico Champoluc - Gressoney - Alagna Courmayeur 13 Marzo 2013 TRE VALLI STRUTTURA ORGANIZZATIVA CHAMPOLUC 1 Direttore di pista 12 Pisteurs di cui 4 con

Dettagli

Il monitoraggio meteo-idrologico nella valutazione della carenza idrica in Provincia di Biella

Il monitoraggio meteo-idrologico nella valutazione della carenza idrica in Provincia di Biella Il monitoraggio meteo-idrologico nella valutazione della carenza idrica in Provincia di Biella Secondo Barbero ARPA PIEMONTE Area Previsione e Monitoraggio Ambientale INDICE il contesto climatico strumenti

Dettagli

COOPERARE PER CAMMINARE

COOPERARE PER CAMMINARE COOPERARE PER CAMMINARE Escursionismo oltre il Progetto Italia Svizzera 2007 2013 VETTA per lo sviluppo del territorio METEO VETTA Informazione Nivometeorologica a servizio degli escursionisti Renata Pelosini,

Dettagli

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE ARPAV-DRST-SNV-UPPV novembre 2013 Versione 4.0 1. Area di interesse...2 2. Struttura del bollettino Dolomiti Neve e Valanghe...2 3.

Dettagli

Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici - Consultazione Pubblica

Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici - Consultazione Pubblica Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici - Consultazione Pubblica Elementi per una Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Document Review - Comments Your details

Dettagli

Nuove tecnologie e metodologie nella conoscenza e prevenzione delle valanghe

Nuove tecnologie e metodologie nella conoscenza e prevenzione delle valanghe SULLE NEVI DELL APPENNINO IN SICUREZZA Giornata di studi sugli strumenti di prevenzione Roma, 10 dicembre 2010, ore 17.30 Nuove tecnologie e metodologie nella conoscenza e prevenzione delle valanghe Massimo

Dettagli

LE PRECIPITAZIONI ALLUVIONALI DEL 30 GENNAIO - 4 FEBBRAIO 2014 IN VENETO.

LE PRECIPITAZIONI ALLUVIONALI DEL 30 GENNAIO - 4 FEBBRAIO 2014 IN VENETO. METEO E CLIMA LE PRECIPITAZIONI ALLUVIONALI DEL 30 GENNAIO - 4 FEBBRAIO 2014 IN VENETO. Si riporta una breve sintesi della situazione meteorologica registrata con alcuni dati più significativi e confronti

Dettagli

2 Il numero di giorni piovosi in Veneto Variazioni dei valori medi evidenziate dal confronto tra i periodi e

2 Il numero di giorni piovosi in Veneto Variazioni dei valori medi evidenziate dal confronto tra i periodi e 2 Il numero di giorni piovosi in Veneto Variazioni dei valori medi evidenziate dal confronto tra i periodi 1994-2004 e 2005-2015 Francesco Rech 1, Edoardo Furlani 2 1 Servizio Meteorologico Teolo (PD)

Dettagli

Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia. Monitoraggio, scenari

Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia. Monitoraggio, scenari Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia Monitoraggio, scenari Franco Desiato Settore Clima e Meteorologia Applicata ISPRA Monitoraggio (impatti presenti e tendenze) Rete mareografica

Dettagli

La gestione delle risorse idriche in un clima che cambia

La gestione delle risorse idriche in un clima che cambia La gestione delle risorse idriche in un clima che cambia Elisabetta Preziosi IRSA-CNR Area della Ricerca Roma 1 - Monterotondo (ITALY) - preziosi@irsa.cnr.it con contributi di A.Del Bon, A.B. Petrangeli,

Dettagli

Valutazione degli effetti del caldo: esperienze a livello locale. Impatto sulla salute a Torino Estate 2011

Valutazione degli effetti del caldo: esperienze a livello locale. Impatto sulla salute a Torino Estate 2011 Cristiana Ivaldi Prevenzione e previsione dei rischi sanitari ARPA Piemonte Roma, 18/11/2011 Valutazione degli effetti del caldo: esperienze a livello locale. Impatto sulla salute a Torino Estate 2011

Dettagli

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA PRESIDENZA DIREZIONE GENERALE AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA CLIMB - General Assembly Climate Change Impacts on Water and Security (in Southern

Dettagli

La modellazione del permafrost alpino: metodologie, applicazioni e sviluppi

La modellazione del permafrost alpino: metodologie, applicazioni e sviluppi Progetto PermaNET permafrost long term monitoring NETwork La modellazione del permafrost alpino: metodologie, applicazioni e sviluppi ing. Matteo Dall Amico, PhD Mountain-eering Srl Prof. Dr. Riccardo

Dettagli

Servizio di Mappa Geoportale esistente. Geoportale Sezione Atlante digitale del PTR. Lombardia

Servizio di Mappa Geoportale esistente. Geoportale Sezione Atlante digitale del PTR. Lombardia Atlante di Sezione III Al fine di ottimizzare la pubblicazione delle banche dati regionali, di facilitarne l aggiornamento e di migliorarne la fruizione, le tavole rappresentate nella Sezione III dell

Dettagli

CLIMA ITALIA CENTRO-NORD. nel. La stagione invernale è stata una stagione dai due volti: inzialmente caratterizzata

CLIMA ITALIA CENTRO-NORD. nel. La stagione invernale è stata una stagione dai due volti: inzialmente caratterizzata CLIMA il nel CENTRO-NORD ITALIA nell'inverno 2015-2016 A cura del Gruppo di Lavoro ArCIS La stagione invernale 2015-16 è stata una stagione dai due volti: inzialmente caratterizzata da importanti anomalie

Dettagli

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Silvano Ravera Direttore Generale Arpa Piemonte Torino, 1 luglio 2009 Arpa Piemonte: facciamo

Dettagli

Rock glacier e permafrost nelle Alpi Sud orientali: casi di studio in Trentino

Rock glacier e permafrost nelle Alpi Sud orientali: casi di studio in Trentino Rock glacier e permafrost nelle Alpi Sud orientali: casi di studio in Trentino Alberto Carton Department of Geosciences, University of Padova Roberto Seppi Department of Earth and Environmental Sciences,

Dettagli

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA Cosa è già cambiato Un riscaldamento globale medio di 0,74

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2017

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2017 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 217 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41-381

Dettagli

DENSITÀ. Valori medi al suolo per la montagna veneta DEL. I valori di densità del manto nevoso vengono utilizzati in molti campi dell ingegneria

DENSITÀ. Valori medi al suolo per la montagna veneta DEL. I valori di densità del manto nevoso vengono utilizzati in molti campi dell ingegneria DENSITÀ Valori medi al suolo per la montagna veneta DEL Mauro Valt Renato Zasso ARPAV DRST Centro Valanghe di Arabba mvalt@arpa.veneto.it I valori di densità del manto nevoso vengono utilizzati in molti

Dettagli

Reggio Emilia, 8 maggio 2009

Reggio Emilia, 8 maggio 2009 Reggio Emilia, 8 maggio 2009 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle acque Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE (DQA) D.

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n. 924 del 05 luglio 2011 pag. 1/7

ALLEGATOB alla Dgr n. 924 del 05 luglio 2011 pag. 1/7 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 924 del 05 luglio 2011 pag. 1/7 PREVENTIVO CORSO DI FORMAZIONE PER MAESTRI DI SCI ALPINO 2011/2012 Numero allievi TOTALE : 72 (67 corso 2011/2012 +

Dettagli

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2015 - I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

Dr Davide Bertolo Dirigente Attività geologiche Regione autonoma Valle d Aosta Presidente CRGV

Dr Davide Bertolo Dirigente Attività geologiche Regione autonoma Valle d Aosta Presidente CRGV I dati dei ghiacciai valdostani Dr Davide Bertolo Dirigente Attività geologiche Regione autonoma Valle d Aosta Presidente CRGV Contesto attuale -crescente importanza della glaciologia a livello mondiale,

Dettagli

Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento : temperature massime +2,1 gradi e minime +0,9 gradi.

Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento : temperature massime +2,1 gradi e minime +0,9 gradi. Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2017 - Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento 1961-90: temperature massime +2,1 gradi e minime

Dettagli

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali 4.PESI PROPRI DEI MATERIALI STRUTTURALI. I pesi per unità di volume dei più comuni materiali, per la determinazione dei pesi propri. strutturali, possono essere assunti pari a quelli riportati nel prospetto

Dettagli

IL DATO LiDAR COME SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE FORESTALE

IL DATO LiDAR COME SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE FORESTALE APPLICAZIONI GIS IN CAMPO TERRITORIALE E AMBIENTALE Agripolis 14 novembre 2012 IL DATO LiDAR COME SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE FORESTALE Marco Pellegrini Emanuele Lingua - Stefano Grigolato Francesco Pirotti

Dettagli

CORSO DI SCIALPINISMO

CORSO DI SCIALPINISMO Scuola di Scialpinismo FALC CORSO DI SCIALPINISMO Preparazione e condotta della gita di scialpinismo Corso SA1 2012 Dario Naretto e Michele Stella (ISA Istruttori Regionali di Scialpinismo) ARGOMENTI 1.

Dettagli

ELEMENTI DI NIVOLOGIA. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale

ELEMENTI DI NIVOLOGIA. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale Corso Neve e Valanghe - A.A.04/05 ing M. BARBOLINI ELEMENTI DI NIVOLOGIA Università degli Studi di Pavia FORMAZIONE DEL CRISTALLO DI NEVE (1) La formazione dei cristalli di neve nelle nubi avviene in due

Dettagli

SAVE THE GLACIERS 2000 Scheda attività al 22 settembre 2000

SAVE THE GLACIERS 2000 Scheda attività al 22 settembre 2000 SAVE THE GLACIERS 2000 Scheda attività al 22 settembre 2000 ECO-AUDIT DEI GHIACCIAI Sono stati svolti gli eco-audit nei tre ghiacciai della campagna 2000: Gh. del Tonale, Gh. della Marmolada, Gh. del Plateau

Dettagli

CAMBIAMENTO CLIMATICO ED IMPATTO SUL TURISMO ALPINO

CAMBIAMENTO CLIMATICO ED IMPATTO SUL TURISMO ALPINO Workshop, Venerdì 27 Novembre,, Angolo Terme (BS) Climalptour: : un progetto europeo per guardare al futuro CAMBIAMENTO CLIMATICO ED IMPATTO SUL TURISMO ALPINO Andrea Macchiavelli CeSTIT - Università di

Dettagli

Indice. Approccio concettuale. Procedura operativa

Indice. Approccio concettuale. Procedura operativa Introduzione... pag. 1 Parte A Approccio concettuale 1 Tipi di monitoraggio... pag. 13 1.1 Stato attuale... pag. 13 2 Monitoraggio operativo finalizzato... pag. 19 2.1 Obiettivi del monitoraggio... pag.

Dettagli

La stagione invernale è stata molto nevosa su gran parte dell arco alpino

La stagione invernale è stata molto nevosa su gran parte dell arco alpino LA STAGIO INVER 1-13 Mauro Valt ARPAV-DRST-SNV Centro Valanghe di Arabba, Via Pradat 5, 3 ARABBA- BL (Italy) mvalt@arpa.veneto.it Paola Cianfarra Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze

Dettagli

Per il terzo anno consecutivo un inverno molto mite. Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media.

Per il terzo anno consecutivo un inverno molto mite. Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media. Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2016 - Per il terzo anno consecutivo un inverno molto mite. Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media. Temperature

Dettagli

I modelli climatici in pratica: come. programmazione strategica a lungo termine. Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana

I modelli climatici in pratica: come. programmazione strategica a lungo termine. Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana I modelli climatici in pratica: come utilizzare gli scenari nella programmazione strategica a lungo termine Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana www.nimbus.it www.proclim.ch U i t iù ld Un pianeta

Dettagli

Panoramica del progetto FORALPS Valeggio sul Mincio, 20 Giugno 2008

Panoramica del progetto FORALPS Valeggio sul Mincio, 20 Giugno 2008 Prof. D. Zardi Panoramica del progetto FORALPS Valeggio sul Mincio, 20 Giugno 2008 FORALPS Previsioni e osservazioni meteo-idrologiche per una migliore gestione delle risorse idriche nelle Alpi Programma

Dettagli

Il Servizio Idrologico Regionale. Alessio Turi

Il Servizio Idrologico Regionale. Alessio Turi Il Servizio Idrologico Regionale Alessio Turi INDICE Storia Attività servizio idrologico Attività CFR GIS e database Conclusioni Storia Con il decreto legge 17 giugno 1917, n. 1055, al fine di provvedere

Dettagli