Caratteristiche del sistema nazionale di controllo nei programmi di Cooperazione Territoriale

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1 Seminario Tecnico per i Controllori di I livello Programma Interreg Spazio Alpino Caratteristiche del sistema nazionale di controllo nei programmi di Cooperazione Territoriale Teresa Costa Milano, 25 Luglio 2017

2 Nuovo assetto istituzionale per la politica di coesione Articolo 10 del D.L. 31 agosto 2011 n. 101/2013 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 125/2013 (G.U. 30/10/2013, n. 255) Trasformazione e riorganizzazione funzionale ex DPS (MISE) Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche di coesione Programmazione, riprogrammazione e valutazione Agenzia per la Coesione Territoriale Presidio attuazione, incluso monitoraggio, gestione del circuito finanziario e controlli di primo livello Autorità nazionali di riferimento per l obiettivo CTE 2

3 AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE Organigramma OIV NUVEC Direttore Generale Comitato Direttivo Collegio Revisori dei Conti Uffici di Staff Area Programmi e Procedure Area Progetti e Strumenti Presidenza Commissione mista Ufficio VII Centro di Competenza coordinamento ed esecuzione controlli I livello

4 Atti istitutivi: Accordo Stato Regioni del 29/10/2009 rep. 187/CSR Notatecnicaperl Intesa Governancenazionaledell attuazioneegestionedeiprogrammi di cooperazione territoriale europea ", approvata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 14 aprile 2016 Decreti del Direttore generale dell Agenzia per la Coesione Territoriale n. 139 del 6 giugno 2016 e n. 209 del 5 settembre 2016 di istituzione della Commissione mista e nomina dei componenti Coordinamento sul funzionamento generale del sistema nazionale di controllo dei seguenti Programmi di Cooperazione territoriale europea : RUOLO Alpine Space Central Europe MED ADRION INTERREG EUROPE URBACT III ENI CBC MED

5 COMMISSIONE MISTA CTE Compiti principali Trattare le questioni di carattere orizzontale riguardanti il funzionamento e la qualità del sistema: Approvare le scelte operate dai beneficiari dei programmi di CTE in merito al controllore di primo livello approvazione di manualistica, modulistica e procedure necessarie al funzionamento del sistema risoluzione di problematiche per casi specifici Validazione FLC professionisti esterni Validazione FLC società di revisione Validazione FLC interni Validazione sostituzione FLC

6 ISTANZE DI VALIDAZIONE COMMISSIONE MISTA CTE Programma Alpine Space Validazioni controllori dal 16/09/2016 al 19/07/2017 PERVENUTE APPROVATE INTERNI SOCIETA' PROFESSIONISTI FLC TOTALE BUDGET PARTNER* ,62 * Sul totale delle istanze pervenute 10% FLC 64% 25% INTERNI SOCIETA' PROFESSIONISTI 6

7 PRIORITA DI INVESTIMENTO DEI PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA La Cooperazione territoriale europea è uno dei due obiettivi della programmazione dei fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) ed è finanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il compito del FESR è quello di contribuire a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale eliminando le principali disparità regionali nell'unione tramite lo sviluppo sostenibile e l'adeguamento strutturale delle economie regionali. Gli interventi ammissibili ai Programmi CTE sono disciplinati da ciascun Programma, entro gli ambiti di intervento del FESR di cui all articolo 3 del Regolamento (UE) n. 1301/2013, i quali delimitano quindi anche le operazioni ammissibili ai Programmi CTE.

8 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il pacchetto legislativo coesione sviluppa e rafforza il ruolo legislativo assegnato alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE) nel periodo di programmazione , confermandone la natura di obiettivo generale della programmazione dei Fondi e mantenendo la dimensione finanziaria delle risorse ad esso destinate. Alla CTE è stato rivolto un regolamento specifico Il Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento e del Consiglio dell UE stabilisce disposizioni specifiche relativamente all'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" per quanto concerne l'ambito di applicazione, la copertura geografica, le risorse finanziarie, l'ammissibilità, la gestione, la partecipazione di paesi terzi nonché la gestione finanziaria.

9 MANUALE PER LA RENDICONTAZIONE ED I CONTROLLI IN RELAZIONE ALLA SPESA DEI PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Il Manuale, elaborato dal Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato IGRUE, intende fornire linee guida per il corretto espletamento delle attività di rendicontazione delle spese e delle verifiche di gestione relativamente a operazioni finanziate nell ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE). Il documento è indirizzato sia alle Autorità responsabili dei Programmi CTE e relativi Organismi Intermedi e controllori di I livello incaricati della conduzione delle verifiche di cui all articolo 23 del Regolamento (UE) n. 1299/1303, sia ai Beneficiari e Beneficiari capofila, di cui all articolo 13 del Regolamento (UE) n. 1299/1303.

10 LE LINEE GUIDA PER L EFFICACE ESPLETAMENTO DEI CONTROLLI DI I LIVELLO DEI FONDI SIE PER LA PROGRAMMAZIONE Il documento intende fornire linee guida di orientamento e di indirizzo nazionale per l efficace espletamento dei controlli di I livello, ad uso di tutti i soggetti coinvolti nell attuazione, gestione e controllo dei fondi FSE, FESR, FC, FEASR e FEAMP. Lo scopo principale è quello di illustrare le novità normative in materia, previste nei nuovi regolamenti comunitari, nonché fornire una guida operativa a supporto di tutte le attività afferenti ai controlli di I livello.

11 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

12 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO A livello nazionale è opportuno considerare in particolare i seguenti riferimenti normativi e documenti di orientamento più specifici, in materia di appalti pubblici, aiuti di Stato, ambiente, parità e non discriminazione. Legge n. 241/1990 sul procedimento amministrativo D.lgs. n. 50/2016 come modificato dal D.lgs. 56/2017 D.lgs. n. 163/2006 e DPR n. 207/2010 D. lgs. n. 175/2016 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica Linee guida ANAC Linee guida interpretative e di indirizzo del MIT D.lgs. 165/2001 in materia di conferimento di incarichi ad esperti esterni D. lgs. n. 33/2013 in materia di accesso civico e di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni D.P.R. n. 445/2000 in materia di documentazione amministrativa D.P.R. n. 196/2008 sull ammissibilità delle spese

13 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Appalti Pubblici Appalti pubblici Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture Decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (vigente sino al 19/4/2016) Direttiva 2014/23/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull aggiudicazione dei contratti di concessione Direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la Direttiva 2004/18/CE Direttiva 2014/25/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulle procedure d appalto degli enti erogatori nei settori dell acqua, dell energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la Direttiva 2004/17/CE Decisione della Commissione C(2013) 9527 del relativa alla fissazione e all approvazione degli orientamenti per la determinazione delle rettifiche finanziarie che la Commissione deve applicare alle spese finanziate dall Unione nell ambito della gestione concorrente in caso di mancato rispetto delle norme in materia di appalti pubblici Orientamenti della Commissione Europea per i funzionari responsabili degli appalti sugli errori più comuni da evitare nei progetti finanziati dai Fondi Strutturali e d Investimento Europei"

14 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Aiuti di Stato Aiuti di Stato Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti de minimis Regolamento (UE) n. 360/2012 della Commissione relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'unione europea agli aiuti di importanza minore de minimis concessi ad imprese che forniscono servizi di interesse economico generale Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato Testo rilevante ai fini del SEE Legge 24 dicembre 2012, n. 234, Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'unione europea, Capo VIII Aiuti di Stato

15 IL CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO: DEFINIZIONE L'attività di controllo di I livello è l insieme di apposite verifiche svolte in concomitanza con la gestione ed attuazione dei PO al fine di accertare il rispetto del principio fondamentale della sana gestione finanziaria e la corretta esecuzione delle operazioni.

16 IL CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO: I PRINCIPI FONDAMENTALI Il principio della sana gestione finanziaria si sostanzia nel rispetto dei seguenti principi: Economia Trasparenza delle operazioni Non discriminazione SANA GESTIONE FINANZIARIA Efficacia Efficienza

17 IL CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO: OBIETTIVI Evitare il doppio finanziamento Verifica completezza documentazione Verificare la corretta esecuzione dei progetti Rispetto normativa Aiuti di Stato Garantire l'ammissibilità della spesa Correttezza e regolarità procedure appalti Rispetto adempimenti in materia di informazione e pubblicità

18 IL CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO: TIPOLOGIE Amministrativo Contabile Svolto su base documentale sul 100% delle Domande di rimborso e dei relativi giustificativi. Obiettivo è accertare: la correttezza delle procedure di selezione, la conformità alle disposizioni normative di riferimento, il rispetto della normativa in materia di appalti, l ammissibilità e l inerenza delle spese dichiarate Fisico Tecnico Svolto presso la sede del beneficiario. Obiettivo è verificare: il corretto avanzamento fisico/tecnico dell intervento che i beni/servizi oggetto del cofinanziamento siano conformi a quanto previsto dalla normativa UE e nazionale, dal Programma, dal bando/avviso/atto di affidamento/dalla convenzione stipulata tra AdG/ OI e Beneficiario/dal contratto stipulato tra Beneficiario e soggetto attuatore; la sussistenza presso la sede del Beneficiario di tutta la documentazione amministrativo contabile in originale.

19 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE! Presidenza Commissione Mista CTE 2014/2020 Via Sicilia, n. 162 c Roma commissione.mista.cte@agenziacoesione.gov.it

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