Oggetto: Informativa n. 12. Novità legislative d immediato interesse ed applicazione. Flussi d ingresso 2013: pubblicato in Gazzetta il Decreto;

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1 Alle ditte Clienti Loro sedi Collecchio, 18/12/2013 Oggetto: Informativa n. 12. Novità legislative d immediato interesse ed applicazione. La presente per informarvi in merito a: Chiarimenti del Ministero in materia di sicurezza; Convalida delle dimissioni/risoluzione consensuale della lavoratrice madre e del lavoratore padre: nuovo modello; Flussi d ingresso 2013: pubblicato in Gazzetta il Decreto; Giurisprudenza. Certi di garantire un sempre puntuale servizio, restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e cogliamo l occasione per porgere distinti saluti. MAINI & Associati 1

2 CHIARIMENTI DEL MINISTERO IN MATERIA DI SICUREZZA Alla luce di esplicita richiesta pervenuta la Ministero del Lavoro, lo stesso con la Nota protocollo in esame (37/ del 27 novembre 2013) ha inteso fornire una serie di chiarimenti in relazione all adempimento obbligatorio a carico dei datori di lavoro in relazione alla sottoposizione dei prestatori ai prescritti corsi di sicurezza sul lavoro. Nello specifico il Ministero ha inteso chiarire come debba essere inteso l obbligo previsto nel caso in cui ci si trovi di fronte a lavoratori che risultino soggetti a trasferimento all interno della medesima azienda e senza mutamento né di qualifica, né di mansione. La norma cui fare riferimento è rappresentata dall art. 37, comma 4, del D.Lgs n. 81/2008, il quale esplicitamente dispone: La formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione: a. della costituzione del rapporto di lavoro o dell'inizio dell'utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; b. del trasferimento o cambiamento di mansioni; c. della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. Alla luce del caso oggetto di esame, il Ministero sottolinea come in presenza di trasferimento del lavoratore la necessità di integrare la formazione già impartita in materia di sicurezza, vada valutata in relazione all effettiva prestazione cui sarà destinato il prestatore, il quale potrebbe risultare esposto a rischi sui quali non è risultato precedentemente formato. In definitiva il presupposto del trasferimento del lavoratore non risulta da solo idoneo ad imporre un obbligo formativo nuovo al datore di lavoro, ciò poiché indipendentemente dal trasferimento stesso sarà necessario effettuare un approfondimento in relazione alle effettive mansioni che risulteranno assegnate al dipendete a fronte della sua nuova destinazione. Qualora queste ultime. non subiscano alcun mutamento sarà fatto obbligo al datore esclusivamente di provvedere alla programmazione dei previsti aggiornamenti, al contrario se il trasferimento comporterà anche una modifica delle mansioni, il lavoratore dovrà essere sottoposto ad una formazione specifica ulteriore rispetto a quella che risulta fare già parte del suo bagaglio. 2

3 CONVALIDA DELLE DIMISSIONI/RISOLUZIONE CONSENSUALE DELLA LAVORATRICE MADRE E DEL LAVORATORE PADRE: NUOVO MODELLO Come noto, l articolo 4, comma 16 della Riforma Fornero ha modificato l articolo 55, comma 4 del D.Lgs n. 151/2001 (T.U. della maternità); pertanto, a decorrere dal 18 luglio 2012, sia la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro che la richiesta di dimissioni presentata, dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza e dal lavoratore/lavoratrice durante i primi tre anni di vita del bambino (in precedenza era il primo anno) devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro territorialmente competente. La convalida delle dimissioni ed ora anche della risoluzione consensuale del rapporto consiste in un colloquio diretto con la lavoratrice o il lavoratore al fine di accertare la spontaneità delle dimissioni/risoluzione consensuale convalidate che, pertanto, deve presentarsi personalmente presso gli uffici della DPL e compilare il modulo di dichiarazione. Il Ministero del Lavoro, con Nota prot. n del 9 dicembre 2013, rende noto l aggiornamento del modello di convalida delle dimissioni/risoluzione consensuale delle lavoratrici madri e lavoratori padri, alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Fornero. FLUSSI D INGRESSO PUBBLICATO IN GAZZETTA IL DECRETO E stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 19 dicembre 2013 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 novembre 2013, riguardante la programmazione transitoria dei flussi d ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno Come anticipato dal Ministero del Lavoro, si attendeva tale pubblicazione per definire il termine di invio delle domande di nulla osta. Di conseguenza le domande di nulla osta possono essere presentate esclusivamente con modalità telematiche a decorrere dalle ore 9.00 del 20 dicembre 2013 ed entro 8 mesi da tale data. Si segnala inoltre che la Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del lavoro, con la Nota n del 19 dicembre 2013, ha attribuito a livello territoriale le 3

4 quote dei flussi d ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l anno GIURISPRUDENZA Sicurezza in azienda: datore responsabile anche in presenza di RSPP Corte di Cassazione sentenza n del 16 dicembre 2013 Lavoratore in distacco non licenziabile se il distaccatario chiude Corte di Cassazione sentenza n dell 11 dicembre 2013 La perizia sull hard disk fa scattare il licenziamento In tema di sicurezza sul lavoro, la Corte di Cassazione, con la Sentenza n del 16 dicembre 2013, ha ritenuto colpevole di omicidio colposo il datore di lavoro per l infortunio mortale occorso al lavoratore, anche se nell azienda è presente un dipendente con funzioni di responsabile per la sicurezza, protezione e prevenzione, così come previsto dalle leggi in materia. La Suprema Corte ha infatti precisato che la mera designazione del RSPP, per quanto socio della cooperativa in questione, non essendo datata e non contenendo una precisa delega della posizione datoriale di responsabilità in materia di sicurezza, né potere di spesa o altro potere tale da incidere sulla struttura aziendale in modo sensibile, non può esentare il datore di lavoro dalla responsabilità per la sicurezza. Nel caso in specie, pertanto, l RSPP è una figura di supporto che non può sostituirsi al datore di lavoro. La Corte di Cassazione, con la Sentenza n depositata l 11 dicembre 2013, intervenendo nel merito della liceità di un licenziamento operato da un azienda nei confronti di un lavoratore distaccato presso un terzo, ha dichiarato che il fatto che il distaccatario chiuda l attività non è condizione sufficiente a giustificare l atto espulsivo. L azienda distaccante, infatti, non può basare il licenziamento con la mera constatazione che l interesse verso l attività svolta dal lavoratore viene meno con la chiusura dell azienda terza, gestendo questi le attività commerciali del distaccatario, ma deve dimostrare che risulta impossibile ricollocare il lavoratore all interno della propria struttura organizzativa: sul datore distaccante, pertanto, ricade l onere di provare l impossibilità di repechage. Con la Sentenza n /2013 la Corte di Cassazione aveva escluso il licenziamento del dipendente che aveva installato un programma di condivisione file sul pc aziendale con lo scopo di scaricare film e musica, perché il fatto contestato al lavoratore era stato considerato generico e il provvedimento sproporzionato rispetto all illecito. Con la Sentenza n pubblicata il 6 dicembre 2013, la Suprema Corte, reinterpellata sul medesimo caso, non ha potuto fare altro che convalidare il licenziamento operato dall azienda di fronte alle prove presentate dalla stessa, che 4

5 Corte di Cassazione sentenza n del 6 dicembre 2013 tramite una perizia sull hard disk è riuscita a dimostrare che il lavoratore, non solo aveva messo a repentaglio la sicurezza aziendale con il peer to peer, ma utilizzava il programma di condivisione per scaricare illecitamente film, musica e materiale pornografico da internet, nonché per effettuare acquisti in un noto negozio virtuale. A nulla vale, inoltre, l invocazione del ne bis in idem da parte del lavoratore, in quanto i fatti contestati nel secondo provvedimento espulsivo sono ben diversi dal primo. Questa circolare contiene indicazioni generali sugli argomenti trattati, che non sono da considerare esaustive o sufficienti, al fine di adottare decisioni e, in nessun caso, potrà essere considerata consulenza. Maini e Associati risponde solo ed esclusivamente se interpellati direttamente i proprio professionisti, e si esonera da ogni responsabilità inerente. 5

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