Commissario ad acta della Camera di Commercio del Gran Sasso d Italia

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1 Commissario ad acta della Camera di Commercio del Gran Sasso d Italia Determinazione n. 2 del 19 ottobre 2017 Oggetto: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia - adozione della norma statutaria ai sensi dell'art. 10 della Legge 580/93 e ss.mm.ii. e dell art. 1 del D.M. 1 Agosto Determinazioni Il Commissario ad acta della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia Richiamata la propria precedente determinazione n. 1 del 21 settembre 2017 con la quale è stata adottata, ai sensi dell'art. 10 della Legge 580/93 e ss.mm.ii. e dell art. 1 del D.M. 1 Agosto 2017, la norma statutaria relativa alla composizione della costituenda Camera di Commercio del Gran Sasso d Italia; vista la nota del 28 settembre 2017 con la quale il Presidente della Camera di Commercio di Teramo ha evidenziato taluni dubbi in ordine alla metodologia di calcolo della distribuzione dei seggi, segnalando in particolare che: - Sono stati utilizzati i dati di cui al decreto MISE 20 febbraio 2017, riferiti al numero di imprese e diritto annuale aggiornati al e non i dati pubblicati con decreto MISE del 23 giugno 2017, aggiornati al ; - Il commissario ad acta, nell escludere il settore altri settori ha compiuto una valutazione di merito ritenendo questi ultimi non di rilevante interesse per l economia del territorio di riferimento, decisione che eventualmente andava concordata con i rispettivi Consigli degli Enti Camerali; - L art. 5, comma 3, del DM 155/2011 stabilisce la possibilità di prevedere un autonoma rappresentanza dei settori di rilevante interesse per l economia locale. Al fine di verificare la presenza di eventuali settori di interesse per l economia del territorio della costituenda Camera di Commercio meritevoli di autonoma rappresentanza, sarebbe stato opportuno fare una valutazione approfondita coinvolgendo i Consigli di entrambe le Camere di Commercio. Vista la nota MISE prot del con la quale, con riferimento alla norma statutaria adottata dal Commissario ad acta, ed alla nota della Camera di Commercio di Teramo di cui sopra fa presente quanto segue:

2 - Ai fini dell elaborazione della norma statutaria occorre far riferimento all ultima pubblicazione di dati economici effettuata ai sensi del comma 5 dell articolo 3 del D.M. n. 155/2011; nel caso in esame occorre far riferimento, quindi, ai dati pubblicati con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 23 giugno Tenuto conto che il decreto 23 giugno 2017 ha provveduto alla pubblicazione dei dati economici delle sole camere di commercio di Teramo e di L Aquila occorre procedere alla pubblicazione dei dati economici della costituenda Camera di Commercio. Il Mise, pertanto, ha provveduto, in data , all emanazione di decreto direttoriale, allegato alla nota di cui si tratta, relativo ai dati economici della costituenda Camera di Commercio del Gran Sasso d Italia. - L allegato A al decreto ministeriale n. 155/2011 individua i settori economici presenti nel consiglio camerale sulla base della classificazione ufficiale delle attività economiche definite a livello internazionale da ISIC e da NACE e a livello italiano da ATECO. In particolare altri settori è individuato dalle seguenti classificazioni ATECO: P istruzione, Q Sanità e assistenza sociale, R Attività sportive, S Altre attività di servizi e T Attività di famiglie e convivenze... L eliminazione del settore Altri settori appare, a parere di questo Ministero, specialmente in presenza di una rappresentanza significativa una scelta discrezionale che in caso di mancata considerazione comporterebbe peraltro la mancata rappresentanza in consiglio delle imprese che operano nei settori economici individuati dai codici Ateco sopra indicati. - Rispetto a quanto previsto all art. 5, comma 3, del D.M. 155/2011, la previsione di una autonoma rappresentanza per i settori di rilevante interesse per l economia della circoscrizione territoriale interessata si configura come una possibilità e non come un obbligo per la Camera di Commercio. Evidenziato che nel caso di procedimenti di accorpamento il commissario ad acta è chiamato ad adottare le attività propedeutiche alla costituzione del nuovo ente, la scelta della eventuale individuazione di settori di rilevante interesse deve essere valutata tenendo conto della nuova circoscrizione territoriale di competenza della nuova Camera di Commercio e delle relative esigenze di rappresentazione del tessuto economico al quale la nuova camera dovrà far riferimento. Trattandosi di scelta discrezionale e non obbligatoria, né vincolata a precisi e univoci criteri quantitativi, ed essendo il commissario ad acta un organo straordinario chiamato ad adempiere al compito di individuazione dei settori tenendo conto, per gli aspetti discrezionali di quanto deciso dai consigli delle camere medesime, si evidenzia la necessità che la stessa sia effettuata solo in presenza di una specifica decisione presa dai consigli delle camere interessate. Il commissario ad acta deve garantire che il nuovo consiglio sia effettiva espressione dei tessuti economici delle province interessate lasciando alle organizzazioni di categoria i necessari momenti di confronto e di composizione dei giusti equilibri che saranno la base della nascita del nuovo ente camerale. Si ritiene, pertanto che il commissario ad acta dovrà tenere conto, nello svolgimento del proprio compito, da un lato di eventuali indicazioni espresse dai consigli delle camere accorpate e dall altro, dell opportunità di favorire il massimo consenso possibile alle operazioni di accorpamento e, a tal fine, la migliore

3 composizione degli equilibri tra le organizzazioni interessate per i diversi settori e i diversi territori. Resta ferma, però, la necessità per il commissario di proseguire la propria attività al fine di giungere alla costituzione del nuovo ente camerale tenendo, comunque, conto che il commissario ad acta non ha alcuna discrezionalità del rinviare gli adempimenti di propria competenza quando sussistono tutti i presupposti necessari al loro perfezionamento. Considerato, alla luce di tutto quanto sopra esposto che: - La norma statutaria adottata con determinazione n. 1 in data 21 settembre 2017, ha tenuto conto, ai fini della ripartizione dei seggi, dei dati disponibili a quella data, ossia quelli di cui al Decreto Mise del , unico decreto che certificava i dati della Camera di Commercio del Gran Sasso d Italia, sia pure riferiti al I dati economici pubblicati con il successivo decreto in data 23 giugno 2017 infatti, erano quelli relativi alle singole Camere di Commercio dell Aquila e di Teramo e non erano riferiti alla Camera del Gran Sasso. Solo successivamente, in data 9 ottobre, è stato emanato e pubblicato il decreto direttoriale del Mise, relativo ai dati al riguardanti la costituenda Camera; - Nella ripartizione dei seggi, con la citata norma statutaria, si era ritenuto di adottare la prassi seguita generalmente dagli Enti camerali, in altri procedimenti di accorpamento di altre Camere (vedi ad esempio Milano-Monza-Brianza-Lodi, Romagna-Forlì-Cesena-Rimini, Venezia-Delta Lagunare) escludendo il comparto altri settori che comprende le attività di istruzione, sanità e assistenza sociale, attività sportive, di intrattenimento e di divertimento, altre attività di servizi, attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico, produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze, ed assegnando quindi prima i seggi pieni a tutti gli altri settori ed attribuendo, poi, i seggi residui ai settori che presentavano i resti decimali più elevati; - Nelle delibere di accorpamento adottate dai Consigli Camerali di Teramo e dell Aquila in data 22 novembre 2016, rispettivamente con atti n. 15 e n. 13, non è stato individuato alcun settore di rilevante interesse per l economia della circoscrizione territoriale ai sensi dell art. 5, comma 3, del D.M. 155/2011, né sono state fornite dalle due Camere specifiche decisioni in tal senso dal 27 gennaio 2017, data del decreto di istituzione della Camera di Commercio del Gran Sasso, al 21 settembre 2017, data di adozione della norma statutaria; Visto il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 27 gennaio 2017 con il quale è stata istituita la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia ai sensi dell'art. 1, comma 5, della legge n. 580 del 1993 e successive modificazioni ed è stato nominato il Commissario ad acta incaricato di adottare, tenuto conto dei dati pubblicati dal Ministero, la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio ai sensi dell'art. 10 L. 580/93 e ss.mm.ii; avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova Camera di commercio industria artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia;

4 richiedere in tempo utile per consentire la costituzione del Collegio dei revisori dei conti al momento della costituzione della nuova Camera di commercio del Gran Sasso d Italia, le designazioni dei componenti del Collegio dei Revisori agli Enti designandi; visto il successivo decreto dello stesso Ministro dello Sviluppo del 1 Agosto 2017, con il quale è stato nominato il nuovo commissario ad acta della procedura di costituzione del consiglio della costituenda Camera del Gran Sasso, in sostituzione del precedente commissario, dimissionario; Visto il decreto direttoriale 9 ottobre 2017 con il quale il Ministero dello Sviluppo economico con proprio decreto direttoriale ha disposto la pubblicazione dei dati della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia, relativi ai parametri "numero delle imprese", "indice di occupazione", "valore aggiunto e "diritto annuale" per i settori economici individuati dal decreto ministeriale 4 agosto 2011, n. 155 ai sensi degli articoli 10 e 12 della legge n. 580/1993 al fine di addivenire alla costituzione del nuovo Consiglio camerale, aggiornati al (numero di imprese e diritto annuale) e al 2014 (indice di occupazione e valore aggiunto), come di seguito riportati: Settori Unità locali Occupazione Valore Aggiunto Diritto annuale Agricoltura , , ,00 Artigianato , , ,73 Industria , , ,55 Commercio , , ,26 Cooperative 957 3, , ,79 Turismo , , ,28 Trasporti e spedizioni , , ,97 Credito 871 1, , ,12 Assicurazioni 823 0, , ,21 Servizi alle imprese , , ,63 Altri settori , , ,36 Totale , ,90 Ritenuto opportuno, pertanto, alla luce dei nuovi dati disponibili, di cui al Decreto 9 Ottobre 2017, revocare la norma statutaria adottata in data 21 settembre 2017; tenuto conto che, in base al citato decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo economico del 9 ottobre 2017, risultano iscritte o annotate nel registro delle imprese della costituenda Camera di Commercio n imprese e che, quindi, in base all' art. 10 legge 580/93, il Consiglio sarà composto da 25 seggi più tre componenti, di cui due in rappresentanza, rispettivamente, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti e uno in rappresentanza dei liberi professionisti designato dai presidenti degli ordini professionali; considerato che il 25 novembre u.s. è stato pubblicato il decreto legislativo n. 219 "Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il

5 riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura" che ha modificato in parte la procedura per il rinnovo dei Consigli camerali; considerato altresì che l' art. 4 comma 4 (disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 219/2016 stabilisce: " Le disposizioni dell'art. 10, comma 1, della legge 29 dicembre 1993, n. 580, si applicano alle nuove camere di commercio istituite a seguito di accorpamento a decorrere dal primo rinnovo dei loro consigli successivo alla loro costituzione... ", che legittima l'applicazione delle nuove procedure solo a partire dal primo rinnovo del Consiglio della Camera derivante da accorpamento; tenuto conto che la Relazione tecnico finanziaria contenuta nell'atto del Governo 327 bis, trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data , ha specificato che la suddetta disposizione è voluta per facilitare i processi di accorpamento lasciando lo spazio per rappresentare adeguatamente almeno nella prima fase transitoria le specificità settoriali e produttive dei territori così accorpati in un'unica e più grande circoscrizione camerale; visto in particolare l'art. 5 del D.M , n. 155, relativo alla ripartizione dei consiglieri, che prevede: - al comma 1, ai fini della determinazione del numero dei consiglieri spettanti a ciascuno settore le Camere di Commercio rapportano per ciascuno di essi la media aritmetica semplice delle quote percentuali dei quattro parametri di cui all'articolo 4, comma 3, al quorum percentuale necessario per l'attribuzione di ciascun consigliere, con la possibilità di discostarsi per un valore pari a un consigliere in più o in meno, rispetto al numero dei consiglieri risultante da tale calcolo, in relazione alle specifiche caratteristiche economiche della circoscrizione provinciale, tenendo conto anche dei criteri di cui al comma 3 del citato art. 5; - al comma 2, al fine di consentire la rappresentanza dei settori delle assicurazioni, del credito, dei servizi alle imprese, dei trasporti e spedizioni, del turismo e degli altri settori di rilevante interesse per l economia provinciale, la possibilità di fissare per i medesimi settori, quale soglia minima di accesso alla ripartizione dei consiglieri, un valore inferiore all unità nel rapporto calcolato ai sensi del comma 1 e la possibilità di stabilire per i medesimi settori l accorpamento della rappresentanza tra più di uno di essi; - al comma 3, la possibilità di prevedere una autonoma rappresentanza dei settori di rilevante interesse per l economia della circoscrizione provinciale, tenendo conto in particolare del grado di apertura ai mercati internazionali, delle integrazioni intersettoriali, delle dinamiche di crescita dei singoli settori, nonché delle specificità economiche e delle tradizioni locali; tenuto conto altresì dei seguenti vincoli di legge: nella composizione del Consiglio deve essere assicurata la rappresentanza

6 autonoma delle società in forma cooperativa (art. 10, comma 2, L. 580/93); il numero dei consiglieri in rappresentanza dei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria e del commercio deve essere pari almeno alla metà dei componenti il Consiglio, ancorché il rispettivo dato risulti inferiore all'unità, assicurando comunque la rappresentanza degli altri settori (art. 10, comma 4, L. 580/93); nei settori dell'industria, del commercio e dell'agricoltura deve essere assicurata la rappresentanza autonoma per le piccole imprese (art. 10, comma 5, L. 580/93); la rappresentanza spettante alle piccole imprese, ai sensi dell'art. 10 comma 5 L. 580/93, è computata all'interno del numero dei rappresentanti spettanti a ciascuno dei settori dell'industria, del commercio e dell'agricoltura (art. 6, DM n. 155/11); visto l art. 2 del D.M. 155/2011 sull individuazione dei settori economici, individuati sulla base della classificazione ufficiale delle attività economiche definite a livello internazionale da ISIC e dal NACE e a livello italiano da ATECO 2017, come dal prospetto allegato A al decreto medesimo, e che di seguito si riporta: Agricoltura Industria Commercio Turismo Trasporti e Spedizioni Credito Assicurazioni Servizi alle imprese Altri settori A Agricoltura, silvicoltura e pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E Fornitura di acqua: reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento F Costruzioni G Commercio all ingrosso e al dettaglio: riparazione di autoveicoli e motocicli I Attività di servizi di alloggio e di ristorazione H Trasporto e magazzinaggio K64 attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie K661 Attività ausiliarie dei servizi finanziari K65 Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie) K662 Attività ausiliarie delle assicurazioni e dei fondi pensione K663 Attività di gestione dei fondi J Servizi di informazione e comunicazione L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese P Istruzione Q Sanità e assistenza sociale R Attività sportive, di intrattenimento e di

7 divertimento S Altre attività di servizi T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze. considerato che per quanto concerne la nuova Camera di commercio industria artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia, si ritiene di assegnare, innanzitutto, i seggi pieni a tutti i settori, compresi, alla luce di quanto indicato dal Ministero anche gli altri settori e quindi procedere all'assegnazione dei seggi "residui" ai settori che presentano i resti decimali più elevati; ritenuto opportuno prevedere l'accorpamento dei due settori Credito e Assicurazioni, essendo essi - per natura e tradizione - fortemente correlati; considerato che non è individuato alcun settore di rilevante interesse per l economia della circoscrizione territoriale ai sensi dell art. 5, comma 3, del D.M. 155/2011, visto che, come più sopra specificato, né la Camera di Commercio di Teramo né quella dell Aquila hanno fornito specifiche congiunte decisioni in tal senso; considerato che al fine di dare una chiara lettura della metodologia seguita, viene qui di seguito indicata la seguente ripartizione dei seggi tra i settori economici, definiti dall'art. 10 della Legge 580/93, tenuto conto delle disposizioni di legge e dei sopra ricordati vincoli: Settori ul% Occupazione % VA % Diritto annuale % Media Numero di consiglieri Seggi pieni Seggi residui Agricoltura , Artigianato , Industria Commercio Cooperative , Turismo , Trasporti e spedizioni Credito e Assicurazioni Nuova compos izione ,49 0, Servizi alle imprese Altri settori , Totale ,00 25 D e t e r m i n a 1. di revocare per i motivi di cui in premessa la propria precedente determinazione n.

8 1 del 21 settembre 2017; 2. di adottare il seguente articolo Unico dello Statuto della costituenda Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura del Gran Sasso d Italia, e l'allegato A, parte integrante del presente provvedimento, per la ripartizione dei seggi in base ai dati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico: Composizione del Consiglio camerale 1. Il Consiglio camerale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura del Gran Sasso d Italia è composto da un numero di componenti determinato in base al numero delle imprese iscritte ovvero annotate nel registro delle imprese, ripartiti secondo la normativa vigente. L'individuazione dei settori economici rappresentati in Consiglio ed il numero di esponenti spettante a ciascuno di essi, viene stabilito nell'apposito allegato. 2. La costituzione del Consiglio avviene ai sensi dell'art. 12 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e ss.mm.ii. e dei decreti attuativi in vigore. Le organizzazioni imprenditoriali o loro raggruppamenti che partecipano al procedimento di rinnovo dell organo, ai quali spetta di designare complessivamente più di due rappresentanti, individuano almeno un terzo, con arrotondamento all'unità superiore in caso di frazionamento, di rappresentanti di genere diverso da quello degli altri. 3. Il Consiglio dura in carica 5 anni a decorrere dalla data di insediamento. 3. di inviare la presente determinazione alle Camere di Commercio dell Aquila e di Teramo ai fini della pubblicazione all Albo online ai sensi dell art. 32 della legge 69/2009. Il Commissario ad acta Fausta Emilia Clementi

9 Allegato A) alla determinazione n. 2 del 19 Ottobre 2017 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO Il Consiglio della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura del Gran Sasso d Italia è composto complessivamente da 28 (ventotto) membri, dei quali 25 (venticinque) in rappresentanza dei settori economici, secondo la ripartizione che segue: Settori economici Seggi Agricoltura 2 Artigianato 4 Industria 5 Commercio 5 Cooperative 1 Turismo 2 Trasporti e spedizioni 1 Credito e Assicurazioni 1 Servizi alle imprese 3 Altri settori 1 TOTALE 25 Del Consiglio fanno altresì parte 3 (tre) Consiglieri in rappresentanza, rispettivamente dei settori Lavoratori, Consumatori e Liberi Professionisti.

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