Identificativo Atto n. 448 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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1 /07/2009 Identificativo Atto n. 448 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UN ALLEVAMENTO SUINICOLO, PER UNA CAPACITA' COMPLESSIVA DI CAPI, NEL COMUNE DI RODIGO (MN), VIA SETTEFRATI CIV. 18. PROPONENTE: AZIENDA AGRICOLA RIZZI ROBERTO - RODIGO. PRONUNCIA DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 152/2006.

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla parte seconda, titolo III; il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 - entrato in vigore il il quale ha, tra l altro, interamente sostituito la parte seconda del d.lgs. 152/2006 e disciplinato nuovamente le procedure per la valutazione d impatto ambientale (VIA); RILEVATO che l art. 4, comma 1 del d.lgs. 4/ 2008 ha disposto che ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, la VIA è in corso, con l avvenuta presentazione del progetto e dello studio di impatto ambientale, si applicano le norme vigenti al momento dell avvio del relativo procedimento, e che disposizione di analogo tenore è dettata anche dall art. 35, comma 2-ter, del d.lgs. 152/2006, così come sostituito dal succitato d.lgs. 4/ 2008; VISTE: la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle Leggi Regionali in materia di organizzazione e personale e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII Legislatura; la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; la d.g.r. 2 novembre 1998, n Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee ; la d.g.r. 27 novembre 1998, n , Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r /98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; CONSIDERATO che le sopraindicate Deliberazioni di Giunta Regionale, pur richiamando la normativa in tema di VIA a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale, in virtù dell art. 35 del d.lgs. 152/2006, come modificato dal d.lgs. 4/2008; PRESO ATTO che: a) in data è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della D.G. Territorio e urbanistica [in atti regionali prot. Z ] - da parte della Azienda Agricola Rizzi Roberto (nel seguito il proponente ) - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo nel Comune di Ròdigo (MN); b) la tipologia del progetto in esame rientra fra quelle di cui alla lettera 17.b [impianti per l allevamento intensivo con più di posti per suini da produzione (di oltre 30 kg)] dell Allegato III, elenco A alla parte seconda del d.lgs. 152/2006, come vigente al momento del deposito dell istanza; pertanto il progetto - per i motivi sopra esposti, è sottoposto alla procedura di valutazione d impatto ambientale ai sensi del d.lgs. medesimo; 1

3 c) la procedura di v.i.a. si inserisce in quella autorizzatoria di cui al d.lgs. 59/2005 (autorizzazione integrata ambientale, nel seguito a.i.a. ), di competenza della Provincia di Mantova; d) il data è avvenuta la pubblicazione dell annuncio del deposito del progetto e dello studio d impatto ambientale sul quotidiano La Voce di Mantova ; e) il proponente ha provveduto al versamento degli oneri istruttori in data , secondo le disposizioni di cui all art. 8-bis, comma 3 della l.r. 20/1999, dopo aver effettuato la valutazione economica degli interventi in parola; f) il la Struttura VIA [con nota in atti regionali prot. Z ] ha richiesto al proponente documentazione integrativa in merito al progetto ed ai suoi effetti sull ambiente; g) il il Proponente ha depositato [in atti regionali prot. Z ] la documentazione aggiuntiva richiesta; h) a seguito di tali integrazioni non è stata ritenuta necessaria la pubblicazione dell avviso dell avvenuto deposito, in quanto si tratta di elementi di approfondimento che non hanno mutato le caratteristiche del progetto e la sua comprensione da parte del pubblico; i) la procedura di via è stata caratterizzata dai seguenti passaggi amministrativi: presentazione del progetto e dello studio d impatto ambientale e sopralluogo in data ; conferenza di concertazione dei parere degli Enti territoriali il ; j) il sito di progetto è localizzato in prossimità della zona di protezione speciale (ZPS) Valli del Mincio [cod. IT 20B0009] e del sito di importanza comunitaria (SIC) Ansa e Valli del Mincio [cod. IT20B40017]; il proponente ha depositato pertanto lo studio finalizzato alla valutazione di incidenza ai sensi del d.p.r. 357/1997 come modificato dal d.p.r. 120/2003, sviluppata in sede di procedura di v.i.a.; VISTA la documentazione depositata dal proponente, comprensiva dello studio d impatto ambientale (s.i.a.) e relativi allegati, della sintesi non tecnica, degli elaborati progettuali, del piano di utilizzazione agronomica (PUA) dei reflui zootecnici, dello studio di incidenza sul SIC e sulla ZPS, e delle note integrative allo s.i.a.; RILEVATO quanto segue in merito al progetto e alla sua localizzazione: l insediamento in oggetto si trova nella pianura mantovana, a NO del capoluogo provinciale, in località Corte Colle Fiorito nel Comune di Ròdigo [fg. 17, mapp. 53, 72, 96, 104, 111, 112, 119, 121]; è composto da sei stalle, cinque vasche per lo stoccaggio dei reflui, un mangimificio, sili e locali di deposito, l abitazione e una serie di rustici; la capacità attuale dell allevamento è di capi; in rapporto al vigente PRG, l impianto ricade in zona E1- agricola normale, nella quale sono ammessi interventi legati alla conduzione del fondo agricolo; insiste su aree gravate dal vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs. 42/2004 [art : fascia di 150 m dal canale Goldone]; non rientra in aree naturali protette così come definite ai sensi della l. 394/1991; l intervento ricade all interno della fascia C del Fiume Mincio nel Piano Stralcio per l Assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po (PAI), ed è pertanto soggetto alle disposizioni di cui all art. 31 delle N.T.A. del PAI; in particolare in queste aree ai sensi del comma 4 del predetto articolo compete agli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica regolamentare le attività consentite, i limiti e i divieti; il progetto prevede la costruzione di due nuove stalle e di una ulteriore vasca per lo stoccaggio dei reflui; le stalle saranno realizzate con moduli prefabbricati, con cupolino ventilato e pavimento totalmente fessurato; i criteri di progettazione e le modalità gestionali sono coerenti 2

4 con la normativa di settore, in particolare con quanto prescritto dal d.lgs. 53/2004, che recepisce la Direttiva 2001/93/CE in materia di protezione dei suini; nella configurazione di progetto la capacità dell allevamento passerà a capi; per contrastare le emissioni in atmosfera e la propagazione di odori sgradevoli, e per una più funzionale gestione dell allevamento, è prevista l adozione di tecniche costruttive ed operative rientranti tra le migliori disponibili [MTD v. Direttiva 96/61/CE e d.lgs. 59/2005]; nel caso specifico, si tratta sostanzialmente della rimozione dei liquami con sistema a depressione ( vacuum ), che comporta una riduzione delle emissioni di ammoniaca nell ordine del 25%, nonché dell isolamento termico delle strutture e degli ambienti e del controllo della ventilazione, per favorire il risparmio energetico; riguardo alla gestione dei reflui zootecnici, l azienda dispone di terreni - in proprietà, in affitto e i convenzione d uso - per una superficie totale pari a 183,5 ha, nei Comuni di Ròdigo e Gòito; essi sono suddivisi in cinque unità di paesaggio agrario [UPA] e sono classificati vulnerabili da nitrati di origine agricola [v. d.g.r. 8/3297 del che ridefinisce le nuove aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006]; lo spandimento dei reflui avviene con carro botte con distribuzione a bassa pressione e interramento in tempi brevi; l approvvigionamento idrico dell allevamento avviene tramite emungimento dal pozzo aziendale autorizzato; per gli animali morti, l azienda è dotata di una cella frigorifera per la conservazione delle carcasse, in attesa del ritiro da parte di ditta autorizzata allo smaltimento; per quanto riguarda le ulteriori caratteristiche e dimensioni del progetto, le proposte per l inserimento paesaggistico e le misure adottate per la mitigazione degli effetti sull ambiente, si rimanda alla documentazione depositata agli atti dell istruttoria; DATO ATTO che: gli Enti locali interessati dal procedimento, convocati alla conferenza di concertazione dei pareri il cui verbale è agli atti dell istruttoria tenutasi il presso la presso la sede della Giunta Regionale, si sono così espressi: - Comune di Ròdigo, con nota prot del : parere favorevole; - Provincia di Mantova, con deliberazione di Giunta n. 9 del : parere favorevole, con condizioni e indicazioni che vertono su aspetti legati alle opere di mitigazione e compensazione ambientale; durante l iter istruttorio relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale, non è pervenuta alcuna osservazione da parte del pubblico; CONSIDERATO che in merito al progetto e ai suoi effetti sull ambiente esaminata la documentazione depositata, visti i risultati del sopralluogo, acquisiti i pareri e i contributi delle Strutture componenti il Gruppo di lavoro per l esame istruttorio, nonché i pareri espressi dagli Enti locali dall istruttoria condotta è emerso quanto segue: i potenziali impatti sulla componente atmosfera sono da ricondurre prevalentemente alle emissioni di ammoniaca, metano e protossido d azoto provenienti dalle stalle, dalle vasche di stoccaggio delle deiezioni e dalla distribuzione sui campi; la limitazione delle emissioni e della propagazione di odori è affidata all applicazione delle MTD segnalate, nonché alle tecniche di alimentazione che prevedono l adattamento della dieta e dei suoi contenuti di minerali, amminoacidi ed energia alle specifiche esigenze dei capi allevati nei vari stati di sviluppo; inoltre la tecnica utilizzata per la distribuzione del liquame evita la formazione di areosol e riduce significativamente la diffusione di odori; 3

5 relativamente alla fase di cantiere per la costruzione delle nuove strutture, si può ritenere che la limitatezza delle operazioni di scavo e movimentazione degli inerti, la buona accessibilità dell insediamento, e la distanza dalle abitazioni più prossime, riducano sensibilmente l apprezzabilità degli impatti; la tutela delle componenti ambiente idrico, suolo e sottosuolo è affidata alla rigorosa gestione dell allevamento, alla manutenzione degli impianti [in particolare le vasche] e alla corretta utilizzazione agronomica dei reflui prodotti; il potenziale inquinamento delle acque profonde, legato a tale utilizzazione, va limitato attraverso l equilibrio tra le quantità distribuite, l avvicendamento colturale e la superficie investita, e le caratteristiche di maggiore o minore vulnerabilità dei terreni stessi; pertanto l azienda dovrà adeguarsi, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa di settore - e specificamente le nuove disposizioni regionali in materia [d.g.r. VIII/5868 del ] - intermini di carico zootecnico gravante sui terreni disponibili per lo spandimento o - nel caso di indisponibilità di adeguate superfici [es. per scadenza delle convenzioni d uso] limitando proporzionalmente il numero dei capi allevati; riguardo al fattore rumore, le sorgenti emissive dell allevamento sono rappresentate dal comportamento degli animali durante la distribuzione degli alimenti, dagli impianti di distribuzione e dal limitato traffico indotto sulla viabilità locale; l allevamento è collocato a distanza adeguata da insediamenti residenziali e da altri recettori sensibili (cascine sparse); la perizia fonometrica specificatamente effettuata, in assenza di una specifica zonizzazione acustica del territorio comunale, evidenzia la compatibilità dell allevamento con l ambiente circostante e il rispetto dei limiti previsti dal d.p.c.m ; non sono rilevabili significativi elementi d impatto, sia nella fase di esercizio che in quella di costruzione delle nuove strutture in progetto; il sito di progetto è inserito in un area a consolidata vocazione agricola; la realizzazione dell intervento proposto all interno di un insediamento zootecnico già in esercizio non produce ulteriori significativi impatti sul paesaggio o sull ambiente naturale e rurale circostante; il progetto prevede interventi di mitigazione consistenti essenzialmente nella realizzazione di una fascia boscata a ridosso dell insediamento; il dettaglio di tali interventi dovrà essere sviluppato in accordo con il Comune di Ròdigo, ai fini del rilascio dell autorizzazione paesaggistica ai sensi dell art. 80 della l.r. 12/2005; nel complesso, non si rilevano significativi effetti sulla flora e sulla fauna locale in relazione all ampliamento in progetto; lo studio di incidenza sulla ZPS Valli del Mincio sul SIC Ansa e Valli del Mincio è stato esaminato in fase istruttoria dalla competente U.O. Valorizzazione delle aree protette e difesa della biodiversità della D.G. Qualità dell ambiente, che si è espressa in merito con nota prot. T del , rilevando l assenza di effetti negativi significativi determinati dal progetto sulla integrità dei siti stessi, e formulando prescrizioni e raccomandazioni che sono comprese tra quelle elencate nella parte dispositiva del presente atto; le condizioni igienico - sanitarie per la popolazione interessata potranno subire indirettamente effetti negativi, quali la diffusione di odori molesti e d aerosol, contrastati attraverso l adozione di soluzioni strutturali e gestionali riconducibili alle MTD; ciò vale anche in rapporto alla distanza dai centri abitati e dalle case sparse, nonché alla direzione dei venti dominanti; RITENUTO, per quanto sopra evidenziato e considerato, che: lo s.i.a. è stato condotto secondo quanto indicato dal d.lgs. 152/2006, risultando analizzati in 4

6 modo complessivamente adeguato le componenti ed i fattori ambientali coinvolti dal progetto e individuati gli impatti e le linee fondamentali per la loro mitigazione e compensazione; è possibile esprimere una pronuncia di compatibile ambientale positiva, con le prescrizioni ed alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto; DATO ATTO che l istruttoria finalizzata all emanazione della presente pronuncia recepisce le risultanze della valutazione dell incidenza dell intervento sulla ZPS Valli del Mincio e sul SIC Ansa e Valli del Mincio, effettuata dalla competente D.G. Qualità dell ambiente ai sensi dell art. 6 del d.p.r. 357/1997, come modificato dal d.p.r. 120/2003; DATO ATTO altresì che il presente provvedimento concorre all obiettivo operativo Valutazione degli impatti ambientali generati da progetti e programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui al titolo III, capo IV, del d.lgs. 163/2006 e attività connesse alla manifestazione di volontà d'intesa del vigente P.R.S.; DECRETA 1. di esprimere ai sensi del d.lgs. 152/ giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento dell allevamento suinicolo, per una capacità complessiva di capi, in località Corte Colle Fiorito, via Settefrati civ. 18, nel Comune di Rodigo (MN), secondo la soluzione progettuale prospettata negli elaborati depositati dall Azienda Agricola Rizzi Roberto, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto stesso: quadro progettuale e gestionale e fase di costruzione: a. durante la fase di costruzione sia perseguita la massima limitazione delle emissioni di rumore, gas di scarico e polvere, adottando macchine adeguatamente silenziate e le normali cautele previste nella corretta gestione di un cantiere edile; b. l immissione dei reflui nelle vasche di maturazione avvenga dal basso, per impedire la rottura del cappello sulla superficie del liquame e limitare la propagazione di odori; si attui inoltre, in fase di esercizio, una periodica verifica della propagazione verso recettori sensibili, valutando l opportunità di intervenire con specifici sistemi di abbattimento; c. al fine di prevenire tracimazioni è opportuno garantire il battente di sicurezza delle vasche pari a 30 cm., con l installazione di sistemi di allarme e controllo automatico che comandino il blocco delle pompe di mandata del liquame e più in generale siano atti a segnalare anomalie o guasti agli apparati di movimentazione dei reflui; l intero sistema di vasche e condotte sia sottoposto a regolare manutenzione e a periodica verifica di tenuta; d. prima di procedere all utilizzo agronomico dei reflui sia acquisita specifica autorizzazione ai sensi della normativa vigente; a tale proposito, il proponente dovrà adeguare il relativo piano operativo in termini di carico zootecnico e/o di superficie agraria a disposizione nei tempi e nei modi previsti dalle disposizioni in materia, segnatamente la d.g.r. VIII/5868 del ; nel caso di sopravvenuta indisponibilità di adeguate superfici [es. per scadenza delle convenzioni d uso] sia proporzionalmente limitato il numero dei capi allevati; 5

7 e. si rammenta che nella realizzazione del progetto dovranno essere eseguiti i criteri contenuti nelle linee guida Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale, approvate con decreto regionale n del [B.U.R.L. 3 suppl. straordinario al n. 6 del ]; f. il passaggio dei mezzi di approvvigionamento in fase di cantiere e - a regime - degli automezzi di movimentazione dei mangimi e degli animali, sia effettuato utilizzando percorsi esterni ai centri abitati; ove ciò non risultasse possibile, siano concordati con le Amministrazioni comunali interessate specifici itinerari e/o fasce orarie di transito; g. al fine di tutelare il suolo e le acque da inquinanti derivanti da reflui non adeguatamente stabilizzati e igienizzati, o spandimenti effettuati in periodi agronomicamente non corretti, l immissione degli animali nelle nuove stalle dovrà essere preceduta dalla realizzazione e dalla piena operatività delle strutture di stoccaggio previste dal progetto; quadro ambientale: h. il proponente predisponga ed attui, ai fini dell autorizzazione integrata ambientale (a.i.a): un piano di monitoraggio della soggiacenza della falda e della qualità delle acque sotterranee in piezometri stabili di tipo aperto, a monte e valle idrogeologica delle vasche di stoccaggio dei liquami, per verificare l assenza di contaminazioni dovute all esercizio dell attività zootecnica; la prima campagna di misure sia eseguita antecedentemente alla realizzazione delle opere in progetto; un piano di monitoraggio delle emissioni in atmosfera, con particolare riguardo ad ammoniaca e metano; si proceda contestualmente, in fase di esercizio, alla verifica della propagazione degli odori verso recettori sensibili; in base agli esisti del monitoraggio, il proponente provvederà all eventuale adozione di ulteriori salvaguardie [quale ad es. la copertura delle vasche] per la loro mitigazione; ad impianto in esercizio, almeno una campagna di verifica della pressione sonora e l effettiva rispondenza della situazione al calcolo previsionale; in base agli esiti del monitoraggio, il Proponente dovrà provvedere alla eventuale installazione di specifici presidi e alla loro costante manutenzione; per ridurre al minimo l impatto acustico nei confronti delle più vicine abitazioni di terzi, il funzionamento di pompe e mulini a motore sia limitato al periodo diurno; i. presupposti e modalità di conduzione delle suddette azioni di monitoraggio siano definite dal Proponente in accordo con ARPA Lombardia Sede centrale ed il Comune di Ròdigo, ai quali dovranno essere trasmessi [oltre che conservati presso l azienda stessa] i relativi risultati, per la validazione e l eventuale assunzione di provvedimenti conseguenti; j. per l ammasso e lo smaltimento degli animali morti, in caso di epidemie, si farà riferimento alle specifiche disposizioni dell Autorità sanitaria; assetto paesaggistico ed ecosistemico: k. il Committente sviluppi, in accordo con il Comune di Ròdigo - prima del rilascio degli specifici titoli abilitativi alla realizzazione dell opera - il progetto esecutivo delle opere di mitigazione ambientale ed ecosistemica, a partire dalle proposte contenute nello s.i.a., tendendo alla massimizzazione delle superfici a verde (da collocare in particolare in direzione dei recettori più sensibili), al fine di minimizzare ulteriormente l impatto visivo, contrastare le emissioni di odori, e tendere ad un aumento della potenzialità biologica locale; tra l altro, si provveda alla realizzazione di filari alberati, con essenze autoctone, lungo tutto il fronte del canale 6

8 Goldone; la realizzazione di tali interventi dovrà anticipare le opere edili o comunque essere terminata prima della richiesta di agibilità; ulteriori prescrizioni di dettaglio e MTD: l. eventuali ulteriori prescrizioni di dettaglio in particolare finalizzate al maggiore allineamento alle migliori tecniche disponibili sul piano progettuale e/o gestionale (MTD) - potranno essere emesse in sede di autorizzazione integrata ambientale; 2. di dare atto che la competente D.G. Qualità dell ambiente della Giunta Regionale ha espresso, nell ambito dell istruttoria finalizzata all emanazione della presente pronuncia ed ai sensi dell art. 6 del d.p.r. 357/1997, così come modificato dal d.p.r. 120/2003, valutazione di incidenza positiva sulla zona di protezione speciale Valli del Mincio [ZPS - IT20B0009] e sul sito di importanza comunitaria Ansa e Valli del Mincio [SIC - IT20B40017], ovvero rilevando l assenza di effetti negativi significativi determinati dal progetto sulla integrità dei siti stessi, e formulando prescrizioni e raccomandazioni che sono comprese tra quelle elencate nel precedente punto 1.; 3. la Provincia di Mantova, in qualità di Autorità competente al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale del progetto in parola, è tenuta a vigilare sul rispetto delle prescrizioni di cui al precedente punto 1, così come recepite nel provvedimento di autorizzazione/approvazione, e a segnalare tempestivamente alla Struttura VIA eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell art. 29 del d.lgs. 152/2006; 4. ai sensi dell art. 26, comma 6, del d.lgs. 152/2006, il progetto in parola dovrà essere realizzato entro 5 anni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento; 5. di trasmettere copia del presente decreto alla proponente Azienda Agricola Rizzi Roberto, al Comune di Ròdigo, alla Provincia di Mantova, e ad ARPA Lombardia U.O. VIA e monitoraggi grandi opere Milano, nonché alla U.O. Valorizzazione delle aree protette e difesa della biodiversità della D.G. Qualità dell Ambiente della Giunta Regionale; 6. di provvedere alla pubblicazione sul B.U.R.L. della Regione Lombardia della sola parte dispositiva del presente decreto. 7. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web 8. di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, si sensi del D.P.R n Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 7

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