Ponte di Pietra, sito all aperto del Gravettiano finale. I risultati degli scavi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ponte di Pietra, sito all aperto del Gravettiano finale. I risultati degli scavi"

Transcript

1 DELIA LOLLINI * - MARA SILVESTRINI * - ALBERTO BROGLIO ** MAURO COLTORTI *** - MIRCO DE STEFANI ** Ponte di Pietra, sito all aperto del Gravettiano finale. I risultati degli scavi LE RICERCHE 1 Il sito paleolitico di Ponte di Pietra si trova nell alta Valle del Misa, nei dintorni di Arcevia (AN). Venne in luce all inizio del secolo scorso durante i lavori di costruzione della strada che da Arcevia porta a Serra S. Quirico (Lollini 1964). In tale occasione la Soprintendenza Archeologica delle Marche recuperò vari manufatti, tra i quali alcuni nuclei e grandi lame di selce. L ampliamento della sede stradale, negli anni 60, intaccò nuovamente il giacimento: la Prof. D.G. Lollini, allora Ispettrice della Soprintendenza marchigiana, raccolse altri manufatti affioranti lungo la sezione esposta del giacimento, e tra essi qualche frammento di gravette (Lollini 1964). La Soprintendenza decise così di effettuare un primo scavo, che la Prof. D.G. Lollini realizzò nel 1964 su una superficie di 17 m 2 (Broglio e Lollini 1981). Lo scavo fu ripreso negli anni 1987 e 1989 sotto la direzione dell Ispettrice Dott. M. Silvestrini, con la collaborazione di ricercatori dell Università di Ferrara. In questa seconda fase furono indagate tre aree: una a Nord dello scavo 1964 (settore B, superficie 12,5 m 2 ); una a Sud dello scavo 1964 (settore C, superficie 24 m 2 ); una terza a Sud-Ovest dello scavo 1964, verso monte (settore D, superficie 12 m 2 ) (Fig. 1). * Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Via Giuseppe Birarelli 18, Ancona; tel. 071/202602; museo.ancona@archeomarche.it ** Università degli Studi di Ferrara - Dipartimento delle Risorse Naturali e Culturali, C.so Ercole I d Este 32, Ferrara; tel. 0532/293736; bga@unife.it, dtm@unife.it *** Università degli Studi di Siena - Dipartimento di Scienze della Terra, Via Laterina 8, Siena; tel. 0577/233814; coltorti@unisi.it 1 D.G. Lollini, M. Silvestrini e A. Broglio hanno curato la parte relativa allo scavo; M. Coltorti la geoarcheologia e M. De Stefani l analisi delle industrie.

2 82 D. LOLLINI - M. SILVESTRINI - A. BROGLIO - M. COLTORTI - M. DE STEFANI Fig. 1 - Ponte di Pietra - planimetria generale dell area di scavo e localizzazione degli ammassi litici (US 56, 56A+B e 53F) (Archivio grafico della Soprintendenza Archeologica per le Marche).

3 PONTE DI PIETRA, SITO ALL APERTO DEL GRAVETTIANO FINALE. I RISULTATI DEGLI SCAVI IL SITO Il sito si trova a 225 m di quota su un terrazzo a monte della confluenza nel fiume Misa di un suo affluente di sinistra che sorge alle pendici del Monte della Croce. Nell area indagata, sotto il suolo attuale, sono state messe in luce due grandi Unità Stratigrafiche: - II: silt con scarso scheletro calcareo di dimensioni centimetriche, di colore bruno-chiaro, in più punti concrezionato, interpretato come un banco di Loess. Esso comprende vari livelli di occupazione antropica, evidenziati da strutture di combustione, da reperti litici, da alcuni carboni, da pochi denti frammentari di cavallo e da nove conchiglie marine. - I: ghiaie di dimensioni centimetriche con scarsa matrice sabbiosa, di spessore non accertato. Nel settore B l unità stratigrafica II è stata suddivisa in 25 sottounità, in parte sulla base di osservazioni macroscopiche sui sedimenti (colorazione, scheletro, ecc.), in parte per la presenza di concentrazioni di manufatti litici o di strutture antropiche. L area è stata indagata su di una superficie di 2,5x5 m circa, con limiti posti a Sud lungo il precedente scavo e ad Est in corrispondenza della sede stradale. Lo scavo sistematico è iniziato in corrispondenza delle sottounità 15, 16 e 17 che presentavano una giacitura vergente verso la strada. Successivamente sono state asportate le sottounità 19 24, dove si è osservato un progressivo aumento delle ghiaie e delle sabbie fino alla completa sostituzione della matrice loessica in corrispondenza dell US 24, al tetto della quale sono state rinvenute aree carboniose ed una struttura di combustione. Il settore C è stato indagato su un area di 5x5 m. Inizialmente sono state asportate le sottounità 50, 51 e 52. I primi manufatti in posto furono rinvenuti in corrispondenza della sottounità 53, costituita da Loess, che presentava al suo interno lenti di calcite. La sottounità 54 mostrava allineata lungo il profilo Nord Sud una concentrazione orizzontale di manufatti litici, mentre gli ammassi 56, 56A e 56B, erano posti al di sotto di un livello sterile. Altre concentrazioni di manufatti furono identificate nei riquadri 26C-D, 25C-D e 24C (sottounità 58), 22B-E e 21B-E (sottounità 59), 22B-E e 21B-E (sottounità 60), 25E, 24C-E, 23C-E e 22B-E (sottounità 61), (sottounità 63). Alla base del deposito loessico fu rinvenuta una paleosuperficie con strutture di combustione (US 65 e 66), buche di palo (US 67) e buche (US 68) che intaccavano l unità I. 3. INQUADRAMENTO CRONOLOGICO, PALEOAMBIENTALE E CULTURALE Le analisi polliniche relative all unità II hanno messo in evidenza un associazione caratteristica di ambiente steppico, a Compositae Liguliflore e Tubuliflore, Artemisia (Cattani 1988). Tra le essenze Pinus sylvestris/mugo,

4 84 D. LOLLINI - M. SILVESTRINI - A. BROGLIO - M. COLTORTI - M. DE STEFANI certamente sovrarappresentato, suggerisce una fase di reforestazione, mentre Ephedra sottolinea l aridità del clima. Sono inoltre presenti rare Latifoglie (Quercus, Fraxinus, Carpinus). I rarissimi resti faunistici (frammenti di denti) sono riferiti ad Equus (Bartolomei et alii 1979). Su carboni raccolti durante lo scavo del 1987/89, provenienti dalle sottounità 65 e 66, presso il Centre de Recherches Geodinamiques di Thonon-les-Bains, sono state ottenute due datazioni (CRG 1018 : ±471 BP e CRG 1019 : ±618 BP) effettuate con metodo convenzionale (Broglio 1997). Queste concordano con i risultati dell analisi tipologica di strumenti ed armature, che suggeriscono un attribuzione tra Gravettiano finale ed Epigravettiano antico, per la presenza di punte a dorso del tipo gravettes, microgravettes e pointes des Vachons, di punte cf. a face plàne, e per la struttura tipologica dell insieme (Broglio e Lollini 1981). Questi dati consentono di attribuire il sito al II Pleniglaciale würmiano, forse all oscillazione di Laugerie (datata tra e anni dal presente). Ciò spiegherebbe anche la presenza di Latifoglie nella flora del sito. Ricordiamo che durante il II Pleniglaciale l Alto Adriatico, in conseguenza della regressione marina, era emerso: la Pianura Padana si estendeva fino ai rilievi dell Istria e della Dalmazia. 4. GLI AMMASSI LITICI Vengono analizzate quattro concentrazioni di manufatti litici rinvenute all interno dell Unità II (sottounità 56, 56A, 56B e 53F) nel settore C dello scavo 1987/89, ritenute significative delle operazioni di scheggiatura eseguite nel sito (Fig. 1). L ammasso 56 si trova nei riquadri 21D e 21E, ad una profondità compresa tra -34 e -57 cm. È costituito da 115 manufatti in selce, del peso complessivo di 1.915,5 g. I manufatti sono stati attribuiti a 34 categorie tecnologiche raggruppate in 4 fasi di lavorazione. I manufatti classificabili come schegge rappresentano il 43% del totale, quelli laminari il 47% e il 9 % sono indeterminati. Il 64% delle schegge e il 13% delle lame sono integri. La fase di messa in forma è rappresentata da pochi manufatti (5%), caratterizzati da superficie dorsale corticata. Alla gestione (45%) appartengono manufatti con superficie dorsale unidirezionale, bidirezionale, o a crête, faccia ventrale concava o rettilinea, talloni lisci, diedri o a faccette, bulbi estesi oppure pronunciati, punto d impatto preparato. La produzione (48,5%) comprende lame con superfici dorsali prevalentemente unidirezionali, facce ventrali concave e rettilinee, talloni lisci, bulbi estesi e poco pronunciati con punto d impatto sistematicamente preparato. La fase di abbandono è rappresentata da un nucleo prismatico (Fig. 3 n. 1) con una superficie di distacco di 8 cm di lunghezza; i due piani di percussione opposti formano angoli di 70 con la superficie di distacco, è presente una crête posteriore. È stato possibile comporre raccordi tra i fram-

5 PONTE DI PIETRA, SITO ALL APERTO DEL GRAVETTIANO FINALE. I RISULTATI DEGLI SCAVI menti di 2 lame e 4 rimontaggi: un processo di riduzione della superficie di scheggiatura (Fig. 2 n. 4), effettuato mediante l asportazione di una scheggia a crête e di due schegge a sous-crête; una lama con frattura distale e una tablette con una scheggia di ripreparazione (Fig. 2 n. 5); tre schegge di preparazione della crête su una lama a crête (Fig. 2 n. 2); tre tablettes. L ammasso 56A si trova nei riquadri 24D, 25D, 25E, 26E, ad una profondità compresa tra -49 e -62 cm. È costituito da 140 manufatti del peso complessivo di 2.350,1 g, attribuiti a 43 categorie tecnologiche raggruppate in 3 fasi di lavorazione. I supporti riferibili a schegge rappresentano il 56% dell insieme, quelli laminari il 36% (8% indeterminati). Il 57% dei supporti su scheggia e il 37% dei laminari sono integri. La messa in forma (23%) comprende manufatti con superfici dorsali corticate o con 1 o 2 stacchi precedenti, talloni lisci o naturali. Alla fase di gestione (47%) appartengono manufatti con superfici dorsali unidirezionali e bidirezionali, talloni lisci, a faccette o diedri, bulbi pronunciati, punto d impatto preparato. La produzione (10%) è costituita da 3 grandi lame (più 4 frammenti) e 3 lame (più 4 frammenti) con superfici dorsali unidirezionali, talloni lisci, i bulbi estesi e punto d impatto preparato. Per questo ammasso è stato possibile effettuare due raccordi tra frammenti di schegge di ripreparazione e due rimontaggi: una sequenza produttiva che testimonia lo sfruttamento di convessità naturali (Fig. 2 n. 1) e una serie di 7 lame di piena scheggiatura con fratture accidentali e riflessioni. L ammasso 56B si trova nel riquadro 26E, ad una profondità compresa tra -50 e -69 cm. È costituito da 52 manufatti in selce del peso complessivo di 461,2 g. L insieme è suddivisibile in 21 categorie tecnologiche raggruppate in 3 fasi di lavorazione. I supporti riferibili a schegge rappresentano il 65% del numero totale di manufatti, quelli laminari il 25%. Il 50% dei supporti su scheggia risulta integro, mentre tra i laminari il 54%. Alla fase di messa in forma (9,5%) appartengono schegge corticate. La fase di gestione (31%) è costituita da schegge generiche, tablettes, frammenti di schegge a crête e lamelle di ripreparazione della superficie di scheggiatura. La produzione (35%) è composta da grandi lame e lame con superfici dorsali unidirezionali, superfici ventrali concave, talloni lisci, bulbi estesi e punto di impatto preparato. L ammasso 53F si trova nei riquadri 25B, 25C, 26B, e 26C. L insieme litico è composto da 671 manufatti del peso complessivo di 3.965,2 g, suddivisi in 669 prodotti della scheggiatura e 2 nuclei. Il 34% dei manufatti sono integri, il 66% frammentari; sono stati attribuiti a 81 categorie tecnologiche raggruppate in tre fasi di lavorazione: messa in forma (10%), gestione (50%), produzione (24%); il restante 16% è rappresentato da débris. Sono riconoscibili tre catene operative, finalizzate alla produzione di grandi lame, lame e lamelle. Per i prodotti laminari e lamellari il carattere più ricercato era la rettitudine del supporto. Le grandi lame sono per lo più sorpassate con superficie ventrale concava, ottenute con metodo unidirezionale a partire da un piano di percussione inclinato di 70

6 86 D. LOLLINI - M. SILVESTRINI - A. BROGLIO - M. COLTORTI - M. DE STEFANI Fig. 2 - Ponte di Pietra - messa in forma: 1) sfruttamento delle convessità naturali del nodulo; 2) Tecnica di Corbiac ; gestione: 3) mantenimento della convessità trasversale; 4) récarénage; produzione + gestione: 5) ripristino del piano di percussione e della superficie di scheggiatura dopo un ciclo produttivo laminare (1/3 grand. nat.) (dis. G. Almerigogna).

7 PONTE DI PIETRA, SITO ALL APERTO DEL GRAVETTIANO FINALE. I RISULTATI DEGLI SCAVI sulla superficie di scheggiatura dotata di un cintrage mediamente di 135. La messa in forma è stata realizzata mediante lo stacco di poche schegge per la regolarizzazione delle convessità naturali, sfruttate per l inizializzazione del nucleo. La composizione dell ammasso proveniente dall US 53F è più varia rispetto a quelle degli altri ammassi studiati; infatti al suo interno sono stati rinvenuti 23 frammenti di armature (Fig. 3 nn ), 7 dei quali rimontano tra di loro formando 3 punte frammentate in corso di lavorazione (Fig. 3 nn ). Tra gli altri frammenti si riconoscono: 6 crans tecnici (Fig. 3 nn. 16, 22-23), 3 microbulini a dorso (Fig. 3 nn ), 8 frammenti distali di punte a dorso (Fig. 3 nn , 15, 17-18, 24-25) e 6 frammenti mesiali di dorsi. La lunghezza dei supporti misurata nei tre rimontaggi varia da 60 a 78 mm. Lo spessore massimo (media = 2,46 mm; Dev. St. = 0,6 mm) e il cintrage (media = 119,33 ; Dev. St. = 4,8 ) (misurabile nei cran tecnici, dove il ritocco ha risparmiato una porzione del supporto) evidenziano la scelta di prodotti con caratteristiche morfologiche idonee alla confezione delle punte. Il ritocco è prevalentemente bipolare e dai rimontaggi si intuisce come il ritocco fosse realizzato mediante più serie successive di stacchi sovrapposti, prima diretti e poi inversi. Alcune delle fratture si posizionano proprio al limite tra il ritocco bipolare, che raggiunge il massimo spessore del supporto, e quello diretto, leggermente più marginale: cioè la frattura si è verificata nel corso dell ultima serie di ritocchi, opposti a quelli precedenti, destinati a realizzare la bipolarità. Gli ammassi sono quindi accumuli di scarti di lavorazione di pochi nuclei: nell ammasso 56 si distinguono 2 catene operative distinte, una per la produzione di lame e una per le lamelle; nell ammasso 56A una catena operativa per la produzione di grandi lame e una per le lame; nell ammasso 53F una catena operativa per le grandi lame, una per le lame e una per le lamelle. 5. CONCLUSIONI La fase media del Paleolitico superiore è caratterizzata da una progressiva riduzione dell abitato nell Europa media, in conseguenza del deterioramento climatico del II Pleniglaciale würmiano, che portò ad una avanzata dell inlandsis e dei ghiacciai montani e a una grande estensione del permafrost. Di conseguenza si ebbe una tendenza alla concentrazione dell abitato in alcune regioni, come nelle foreste-tundra dell area atlantica e nelle steppe-tundra della pianura russa, e all abbandono di ampie aree, come quella compresa tra la fronte dell inlandsis e i ghiacciai alpini. Questa divisione dell abitato tra regioni occidentali-atlantiche, regioni orientali e regioni mediterranee determinò una progressiva differenziazione tipologica dei complessi litici, che tuttavia mantennero la tradizione gravettiana della tecnica a crête per la messa in forma dei nuclei, della produ-

8 88 D. LOLLINI - M. SILVESTRINI - A. BROGLIO - M. COLTORTI - M. DE STEFANI Fig. 3 - Ponte di Pietra - abbandono della scheggiatura: 1) nucleo a lame; 4) nucleo a lamelle. Supporti provenienti dalle fasi di messa in forma e di gestione: 2) bulino su scheggia di ripreparazione; 5, 7) bulini su lame sorpassate; 6) bulino su scheggia corticale; 9) bulino su scheggia generica; 8) raschiatoio laterale su scheggia semicorticale. Supporti provenienti dalla fase di produzione: 3) bulino su lama; 19-21) raccordi tra frammenti di gravettes in lavorazione; 10-11, 17-18, 24-25) frammenti di gravettes e microgravettes; 16, 22-23) crans tecnici; 12-14) microbulini a dorso; 26) microgravette (1-9, 1/3 grand. nat.; 10-26, 1/2 grand. nat) (dis. G. Almerigogna).

9 PONTE DI PIETRA, SITO ALL APERTO DEL GRAVETTIANO FINALE. I RISULTATI DEGLI SCAVI zione di lame e lamelle regolari e nell impiego del ritocco erto per la confezione delle armature (Bartolomei et alii 1979; Broglio e Kozlowski 2002; Djindjian et alii 1999). Il sito di Ponte di Pietra si trova in un area dove affiora la selce di buona qualità, reperibile in noduli e blocchi di grandi dimensioni. La ridotta distanza dagli affioramenti consentiva di trasportare i blocchi nel sito dove si realizzavano le intere catene operative. La facile reperibilità di grandi noduli di buona qualità consentiva di ottenere grandi prodotti laminari (lunghi fino a 20 cm) utilizzati come supporti per la produzione di strumenti, i quali conferiscono un aspetto macrolitico all industria (Broglio e Lollini 1981). La scelta del materiale era effettuata in base alla morfologia dei blocchi che, in alcuni casi, consentiva di tralasciare la costruzione di una crête e sfruttare le convessità naturali. Anche la qualità del materiale era importante: infatti per la costruzione delle gravettes venivano utilizzate principalmente le varietà di selce della Scaglia, mentre per le microgravettes era utilizzata anche la selce della Pietra Corniola (Fig. 3 n. 26). Per la confezione di bulini (Fig. 3 nn. 3, 5-7, 9) e raschiatoi (Fig. 3 n. 8), oltre ai prodotti laminari venivano recuperate schegge con una morfologia idonea e prodotti incidentati. L utilizzo della tecnica a crête non sempre precedeva l inizializzazione del nucleo: essa fu attuata solo quando era necessario creare una convessità ottimale per consentire la produzione di supporti laminari. I rimontaggi testimoniano l applicazione della tecnica di Corbiac (Bordes e Crabtree 1968) mediante la costruzione di una crête a stacchi bifacciali, e lo sfruttamento di convessità naturali del blocco di selce. La gestione delle superfici del nucleo era diversificata a seconda che si trattasse di una catena operativa in cui si realizzava una produzione unidirezionale o bipolare. Nelle catene operative finalizzate alla produzione di grandi lame o di lamelle, eseguite con metodo unidirezionale, il cintrage ed il carenage della superficie di scheggiatura erano regolati mediante lo stacco di lame laterali sorpassanti. Nella scheggiatura bipolare, per la produzione di lame, dal piano di percussione accessorio venivano asportate piccole lame e schegge per la costruzione della convessità distale, mentre il cintrage era mantenuto dalla stessa produzione. In entrambi i casi i lati del nucleo non venivano lavorati, permaneva il cortice fino all abbandono della scheggiatura. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI BARTOLOMEI G., BROGLIO A., PALMA DI CESNOLA A. 1979, Chronostratigraphie et écologie de l Epigravettien en Italie, in DE SONEVILLE-BORDES D., ed., La fin des temps glaciaires en Europe. Chronostratigraphie et écologie des cultures du Paléolithique final, Bordeaux, pp BORDES F., CRABTREE D. 1968, The Corbiac blade technique and other experiments, Tewiba, 12, 2, pp

10 90 D. LOLLINI - M. SILVESTRINI - A. BROGLIO - M. COLTORTI - M. DE STEFANI BROGLIO A. 1997, Considérations sur l Epigravettien italique, in FULLOLA J.M., SOLER N., eds., El mòn mediterrani després del Pleniglacial ( BP), Girona, pp BROGLIO A., LOLLINI D. 1981, I ritrovamenti marchigiani del Paleolitico superiore e del Mesolitico, Atti del convegno sui Beni Culturali e Ambientali delle Marche, Numana, pp BROGLIO A., KOZLOWSKI J. K. 2002, Il Paleolitico superiore, in AA.VV., Il mondo dell Archeologia, I, Enciclopedia Archeologica, Roma, pp CATTANI L., 1988, Steppe environments at the margin of the venetian Pre - Alps during the Pleniglacial and the Late Glacial periods, in CREMASCHI M., ed., The Loess in Northern and Central Italy: a Loess basin between the Alps and the Mediterranean region, Milano, pp DJINDJIAN F., KOZLOWSKI J., OTTE M. 1999, Le paléolithique supérieur en Europe, Parigi. LOLLINI D.G. 1964, Il sito di Ponte di Pietra presso Arcevia (AN), Rivista di Scienze Preistoriche, XIX, p RIASSUNTO. - PONTE DI PIETRA, SITO ALL APERTO DEL GRAVETTIANO FINALE. I RISULTATI DEGLI SCAVI Vengono analizzate quattro concentrazioni di manufatti in selce provenienti dalle sottounità 56, 56A, 56B e 53F del sito paleolitico di Ponte di Pietra (Arcevia, AN), la cui attribuzione oscilla tra Gravettiano finale ed Epigravettiano antico, datato attorno a BP. Già in fase di scavo le sottounità erano state distinte in quanto era evidente trattarsi di concentrazioni isolate di manufatti. In questo articolo viene proposta una loro interpretazione tecnica e funzionale. Sulla base della descrizione delle caratteristiche morfologiche e tecniche dei singoli manufatti sono state definite le categorie tecnologiche, poi riferite a quattro fasi di lavorazione, ricostruendo le sequenze operative volte alla produzione di grandi lame utilizzate come supporti per la confezione di grattatoi frontali e bulini e di lame e lamelle per la confezione di gravettes e microgravettes. RÉSUMÉ. - PONTE DI PIETRA, SITE EN PLEIN AIR DU GRAVETTIEN FINAL. LES RÉ- SULTATS DES FOUILLES Sont analysées dans ce travail quatre concentrations lithiques provenant des sous-unité 56, 56A, 56B et 53F du site paléolithique de Ponte di Pietra (Arcevia, AN), dont l attribution chrono-culturelle oscille entre le Gravettien final et l Epigravettien ancien datée de a BP. L évidence de ces concentrations lors des activités de terrain ont permis de distinguer ces sous-unités. Nous proposons ici une interprétation technique et fonctionnelle de ces vestiges lithiques. Les catégories technologiques ont été définies sur la base de descriptions morphologiques et techniques des produits, dans le but de reconstituer les chaînes opératoires. Il semble établi que les activités de taille, en ligne générale, étaient orientées vers la production de supports laminaires de dimensions et de morphologies prédéterminées. Sur la base de la description des caractéristiques morphologiques et techniques des ouvrages les catégories technologiques ont été définies, puis rapportées aux quatre phases de travail, en reconstruisant les chaînes opératoires orientées vers la production de grandes lames qui ont été utilisées comme supportes pour la construction de grattoires frontaux et burins e de lames et lamelles qui ont été utilisées pour la construction de gravettes et microgravettes.

11 PONTE DI PIETRA, SITO ALL APERTO DEL GRAVETTIANO FINALE. I RISULTATI DEGLI SCAVI SUMMARY. - PONTE DI PIETRA, AN OPEN AIRE SITE OF THE FINAL GRAVETTIAN. THE RESULTS OF THE EXCAVATIONS There are analyzed four concentrations of flint artefacts coming from the sub-unities 56, 56A, 56B and 53F of the palaeolithic site of Ponte di Pietra (Arcevia, AN), which attribution oscillates among final Gravettian and ancient Epigravettian dated around BP. They were separated during the excavation due to the fact that these concentrations of flint artefacts were evidently isolated. The technical and functional interpretation is presented in the article. On the base of the description of the morphological and technical characters of each artefact, the technological categories were defined and reported to four phases and so the reconstruction of the operational sequences, wich were directed to the production of big blades used to build frontal scrapers and burins and the production of blade and bladellettes to build gravettes and microgravettes.

12

Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti

Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti Lo scavo all interno della Rocca degli Alberti, a Monterotondo M.mo, è iniziato nel 2005, nell ambito delle indagini sulle forme del popolamento nelle

Dettagli

Analisi dei prodotti della scheggiatura del sito dell Epigravettiano finale di La Greppia II US 1 (Parco Naturale dell Orecchiella Lucca)

Analisi dei prodotti della scheggiatura del sito dell Epigravettiano finale di La Greppia II US 1 (Parco Naturale dell Orecchiella Lucca) Preistoria Alpina, 41 (2005): 5-21 Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2006 ISSN 0393-0157 Analisi dei prodotti della scheggiatura del sito dell Epigravettiano finale di La Greppia II US 1 (Parco

Dettagli

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Roma 28.07.2011 Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Nel corso degli anni 2004 e 2006, secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è stata effettuata

Dettagli

Mousterian industry, Middle Paleolithic, Tuscany.

Mousterian industry, Middle Paleolithic, Tuscany. Alli Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., Serie A, 100 (1993) pagg. 1 11, figg. 4 A. DANI (*), P. GIUNTI (**), F. MENICUCCI (***) L'INDUSTRIA MUSTERIANA DI QUERCE (FIRENZE) Riassunto - Gli autori descrivono un'industria

Dettagli

Manufatti in pietra verde da Rivanazzano (Pavia)

Manufatti in pietra verde da Rivanazzano (Pavia) Note di Ricerca - Rivanazzano - pag. di 5 25-26 (2006-2007), pp. 47-51 Note di Ricerca Rivista scientifica del volontariato archeologico www.aut-online.it Manufatti in pietra verde da Rivanazzano (Pavia)

Dettagli

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. paesaggio alpino = verde paesaggio appenninico = rosso paesaggio padano = giallo paesaggio

Dettagli

Laura FALCERI * SUPERVISOR: Federica Fontana

Laura FALCERI * SUPERVISOR: Federica Fontana Annali dell Università di Ferrara Museologia Scientifica e Naturalistica ISSN 1824-2707 Volume 6 (2010) Studio tecnologico dell industria litica dell US 301 di Riparo Tagliente (Stallavena di Grezzana,

Dettagli

La stratigrafia archeologica

La stratigrafia archeologica La stratigrafia archeologica Storia e concetti di base 01 Individuazione della vera natura dei fossili e dei manufatti Geologia: Steno (1660-70) Archeologia: Frere (1790-800) John Frere (1740-1807) La

Dettagli

Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012

Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012 Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012 Committenza: Ricerca storico-archeologica: CAL Srl Brescia CAL srl Archeologia e Conservazione Contrada delle Bassiche 54, 25122 Brescia

Dettagli

I SITI MESOLITICI DI CASCINA NA VICF,:LLA E MONTE GABBIONE

I SITI MESOLITICI DI CASCINA NA VICF,:LLA E MONTE GABBIONE «NATURA BRESCIANA» Ann. Mus. Civ. Se. Nat., Brescia, 26 (1989) 1991: 289-298 SILVIO COLOMBO* I SITI MESOLITICI DI CASCINA NA VICF,:LLA E MONTE GABBIONE (Lonato~ Brescia)** RIASSUNTO - L'Autore descrive

Dettagli

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA I GEOLOGI: Dott.ssa - Daniela Alario Dott. Ambrogio Alfieri Dott.

Dettagli

DATI AMMINISTRATIVI Comune: Como Localizzazione: Attuale Villa Stampa ed ex convento di S.Croce RIFERIMENTI CARTOGRAFICI CTR: B4A5. Scala: 1:10.

DATI AMMINISTRATIVI Comune: Como Localizzazione: Attuale Villa Stampa ed ex convento di S.Croce RIFERIMENTI CARTOGRAFICI CTR: B4A5. Scala: 1:10. CODICE ID SITO/RINVENIMENTO: COCE148 Provincia: Tipo settore: urbano DATI AMMINISTRATIVI Comune: Frazione: Localizzazione: Attuale Villa Stampa ed ex convento di S.Croce Località: Via Zezio RIFERIMENTI

Dettagli

ARCHEOCLUB D'ITALIA SEDE DI SAN SEVERO NAZIONALE. sulla. Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia. San Severo 1994 A T T I

ARCHEOCLUB D'ITALIA SEDE DI SAN SEVERO NAZIONALE. sulla. Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia. San Severo 1994 A T T I ARCHEOCLUB D'ITALIA SEDE DI SAN SEVERO 15 CONVEGNO NAZIONALE sulla Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia San Severo 1994 A T T I a cura di Armando Gravina con gli auspici della Società di Storia

Dettagli

Relatore: Fabio Mantovani Correlatore: Riccardo Salvini. Tesista : Nadia Bianconi

Relatore: Fabio Mantovani Correlatore: Riccardo Salvini. Tesista : Nadia Bianconi Ricostruzione del percorso dell acquedotto romano di Firenze rinvenuto presso il torrente Zambra (Comune di Sesto Fiorentino - FI) attraverso misure di resistività elettrica Relatore: Fabio Mantovani Correlatore:

Dettagli

Appunti preliminari sulle relazioni fra materie prime esequenze operative nell industria litica del Lavagnone settore A

Appunti preliminari sulle relazioni fra materie prime esequenze operative nell industria litica del Lavagnone settore A INDICE Marco Minoja 5 MA_net: due anni di esperienza in rete Loretta Bettari 9 La rete dei musei archeologici delle province di Brescia, Cremona e Mantova: costituzione e finalità Marco Baioni - Raffaella

Dettagli

L industria castelnoviana di Lama Lite: studio tecno-tipologico

L industria castelnoviana di Lama Lite: studio tecno-tipologico Preistoria Alpina, 45 (2011): 229-242 Museo delle Scienze, Trento 2011 ISSN 0393-0157 229 L industria castelnoviana di Lama Lite: studio tecno-tipologico Mario DINI * & Silvio FIORAVANTI Dipartimento di

Dettagli

Contadini, allevatori e artigiani a Tosina di Monzambano (Mn) tra V e IV millennio a.c. Una comunità neolitica nei circuiti padani e veneti

Contadini, allevatori e artigiani a Tosina di Monzambano (Mn) tra V e IV millennio a.c. Una comunità neolitica nei circuiti padani e veneti Contadini, allevatori e artigiani a Tosina di Monzambano (Mn) tra V e IV millennio a.c. A CURA DI RAFFAELLA POGGIANI KELLER Contadini, allevatori e artigiani a Tosina di Monzambano (Mn) tra V e IV millennio

Dettagli

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE)

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Committenza Associazione Bondeno Cultura Direzione scientifica Dott.ssa Chiara Guarnieri 1 Premessa Premessa Le indagini sono state condotte

Dettagli

Il significato del débitage Kombewa nel

Il significato del débitage Kombewa nel 2 Università degli Studi di Ferrara Master Erasmus Mundus in QUATERNARIO e PREISTORIA Il significato del débitage Kombewa nel Paleolitico medio: analisi tecno-economica dei materiali litici provenienti

Dettagli

Stazione di Vicenza Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Vicenza Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Vicenza Inquadramento territoriale Situata a 39 metri s.l.m. (da 26 a 183), la città di Vicenza è cinta a sud dai Colli Berici e a ovest dalle Prealpi. Il nucleo storico della città sorge alla

Dettagli

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento) ALLEGATO A2 TABELLE E FORMULE PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI AMPLIFICAZIONE SISMICA PER LE ANALISI DEL SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO E PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI TOPOGRAFICI. A2.1 - Tabelle

Dettagli

DIRETTRICE ORTE-CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli

DIRETTRICE ORTE-CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli DIRETTRICE ORTE-CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli Sopralluogo del Presidente Anas Gianni Vittorio Armani e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti L Italia si fa strada L Italia

Dettagli

A. SARTI (*) ALTRI RINVENIMENTI DI «HACHEREAUX" IN LOCALITÀ «STILLO" (LIVORNO)

A. SARTI (*) ALTRI RINVENIMENTI DI «HACHEREAUX IN LOCALITÀ «STILLO (LIVORNO) Alti Soc. Tosc. Sci. Nat., Ment., Serie A, 97 (1990) pagg. 247-253, figg. 3 A. SARTI (*) ALTRI RINVENIMENTI DI «HACHEREAUX" IN LOCALITÀ «STILLO" (LIVORNO) Riassunto - L'autore presenta tre "hachereaux»,

Dettagli

PALEOLITICO E MESOLITICO

PALEOLITICO E MESOLITICO PALEOLITICO E MESOLITICO ALBERTO BROGLIO * - MAURO COLTORTI ** - MARCO PERESANI * MARA SILVESTRINI *** Il Paleolitico delle Marche 1. LE RICERCHE Il territorio marchigiano divenne sede di ritrovamenti

Dettagli

PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO. Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010

PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO. Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010 PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010 Nel corso dell anno scolastico 2009-2010, la classe 3^G del liceo scientifico

Dettagli

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari Assessorato ai Lavori Pubblici PROGETTO PRELIMINARE LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL CAMPUS DELLA SCIENZA, DELLA TECNICA E DELL AMBIENTE Elaborato: RELAZIONE ARCHEOLOGICA

Dettagli

IL PALEOLITICO INFERIORE SUL TERRAZZO ALTO DI CANNALONGA (SA)

IL PALEOLITICO INFERIORE SUL TERRAZZO ALTO DI CANNALONGA (SA) IL PALEOLITICO INFERIORE SUL TERRAZZO ALTO DI CANNALONGA (SA) RIASSUNTO Gli autori descrivono il materiale ritrovato su un terrazzo alto fluviale nella zona di Cannalonga (SA) e ne danno un'attribuzione

Dettagli

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4 Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4 SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA Via della Pergola, 65 50121 Firenze SAGGI

Dettagli

L industria castelnoviana della Grotta di Latronico 3 (Potenza, Italia)

L industria castelnoviana della Grotta di Latronico 3 (Potenza, Italia) Preistoria Alpina, 43 (2008): 49-74 ISSN 0393-0157 Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2008 L industria castelnoviana della Grotta di Latronico 3 (Potenza, Italia) Mario DINI 1*, Renata GRIFONI

Dettagli

Laura Seragnoli Corso a.a L UOMO e l UTENSILE. DIFFERENZE tra UOMO e ANIMALE nell USO degli UTENSILI:

Laura Seragnoli Corso a.a L UOMO e l UTENSILE. DIFFERENZE tra UOMO e ANIMALE nell USO degli UTENSILI: L UOMO e l UTENSILE DIFFERENZE tra UOMO e ANIMALE nell USO degli UTENSILI: ANIMALE Abbandono pressoché istantaneo dell oggetto una volta utilizzato. no conservazione no miglioramento UOMO Conservazione

Dettagli

QUINTA CAMPAGNA DI SCAVO NELLA STAZIONE DEL PALEOLITICO INFERIORE A CASTEL DI GUIDO PRESSO ROMA

QUINTA CAMPAGNA DI SCAVO NELLA STAZIONE DEL PALEOLITICO INFERIORE A CASTEL DI GUIDO PRESSO ROMA .Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., Serie A, 91 (1984) pagg. 369-375, fig g. 3. A.M. RADMILLI (*) QUINTA CAMPAGNA DI SCAVO NELLA STAZIONE DEL PALEOLITICO INFERIORE A CASTEL DI GUIDO PRESSO ROMA Riassunto

Dettagli

LO SCAVO PALEONTOLOGICO PER OTTENERE TUTTI I DATI POSSIBILI DAI FOSSILI OCCORRE RACCOGLIERLI

LO SCAVO PALEONTOLOGICO PER OTTENERE TUTTI I DATI POSSIBILI DAI FOSSILI OCCORRE RACCOGLIERLI LO SCAVO PALEONTOLOGICO PER OTTENERE TUTTI I DATI POSSIBILI DAI FOSSILI OCCORRE RACCOGLIERLI MA SI DEVE CONSIDERARE IL FOSSILE, O MEGLIO, L ASSOCIAZIONE DEI FOSSILI (TANATOCENOSI), ANCHE IN RELAZIONE ALLA

Dettagli

Sistemazioni superficiali del terreno (sbancamenti, spianamenti,..) Costruzione di opere a sviluppo longitudinale (strade, canali, )

Sistemazioni superficiali del terreno (sbancamenti, spianamenti,..) Costruzione di opere a sviluppo longitudinale (strade, canali, ) ue sono le tipologie di opere che prevedono movimenti di masse terrose e che, pertanto, richiedono operazioni topografiche finalizzate a determinarne i volumi: istemazioni superficiali del terreno (sbancamenti,

Dettagli

1. L'EUROPA E L'ITALIA: CONFINI, COSTE, RILIEVI E PIANURE. Pearson Italia

1. L'EUROPA E L'ITALIA: CONFINI, COSTE, RILIEVI E PIANURE. Pearson Italia 1. L'EUROPA E L'ITALIA: CONFINI, COSTE, RILIEVI E PIANURE. L'Europa nel mondo L Europa è il quarto continente per dimensioni: solo l Oceania è più piccola. Dal punto di vista geografico è un estensione

Dettagli

Nuovi ritrovamenti del Paleolitico medio sul Monte Baldo settentrionale

Nuovi ritrovamenti del Paleolitico medio sul Monte Baldo settentrionale Preistoria Alpina, 43 (2008): 5-11 ISSN 0393-0157 Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2008 Nuovi ritrovamenti del Paleolitico medio sul Monte Baldo settentrionale Giampaolo DALMERI 1, Rossella

Dettagli

Consiglio Nazionale delle Ricerche. RAPPORTO DI EVENTO Fenomeni franosi avvenuti in Val Germanasca (TO) il 16 marzo 2011

Consiglio Nazionale delle Ricerche. RAPPORTO DI EVENTO Fenomeni franosi avvenuti in Val Germanasca (TO) il 16 marzo 2011 Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA CENTRO DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RAPPORTO DI EVENTO

Dettagli

MICHELA DANESI. Pubblicazioni:

MICHELA DANESI. Pubblicazioni: MICHELA DANESI Dottorato di Ricerca in Archeologia Preistorica presso l Università di Roma Sapienza, XXIII ciclo, con un progetto dal titolo La produzione ceramica del periodo dei Templi (3600-2300 a.c.)

Dettagli

Rapporto sulla sismicità tra Montereale e Cittareale ( ; ore 11 UTC)

Rapporto sulla sismicità tra Montereale e Cittareale ( ; ore 11 UTC) I 00143 Roma Via di Vigna Murata 605 Tel: (0039) 06518601 Fax: (0039) 0651860580 URL: www.ingv.it email: aoo.roma@pec.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Rapporto sulla sismicità tra

Dettagli

10. Lo studio palinostratigrafico e archeobotanico dei depositi archeologici e delle attività dell uomo

10. Lo studio palinostratigrafico e archeobotanico dei depositi archeologici e delle attività dell uomo Università degli Studi di Milano Corso di Laurea in Scienze Naturali Corso di Palinologia AA 2014 / 2015 Roberta Pini Laboratorio di Palinologia e Paleoecologia, C.N.R. IDPA 10. Lo studio palinostratigrafico

Dettagli

I manufatti in pietra scheggiata del Civico Museo di Capannori

I manufatti in pietra scheggiata del Civico Museo di Capannori Ilaria Rinaldi I manufatti in pietra scheggiata del Civico Museo di Capannori Storia del popolamento preistorico del territorio Le osservazioni compiute sui manufatti preistorici conservati nella raccolta

Dettagli

Il sito epigravettiano di Villa Padula - Le Sughere (Livorno)

Il sito epigravettiano di Villa Padula - Le Sughere (Livorno) Quad. Mus. St. Nat. Livorno, 22: 43-55 (2009) 43 Il sito epigravettiano di Villa Padula - Le Sughere (Livorno) FRANCO SAMMARTINO 1 RIASSUNTO: viene descritta la scoperta di un sito del Paleolitico superiore

Dettagli

CIUDAD DE LA JUSTICIA VALENCIA (Spagna)

CIUDAD DE LA JUSTICIA VALENCIA (Spagna) www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS CIUDAD DE LA JUSTICIA VALENCIA (Spagna) CIUDAD DE LA JUSTICIA VALENCIA (SPAGNA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS PROGETTO: realizzazione di uno

Dettagli

Leptis Magna: IV-V μissione (marzo e novembre 2008)

Leptis Magna: IV-V μissione (marzo e novembre 2008) Leptis Magna: IV-V μissione (marzo e novembre 2008) Da diversi anni la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, in collaborazione con il Centro di Documentazione e Ricerca sull Archeologia dell

Dettagli

climaticamente questa vasta area ed eventualmente verificare se sono stati registrati cambiamenti significativi degli stessi

climaticamente questa vasta area ed eventualmente verificare se sono stati registrati cambiamenti significativi degli stessi I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE UMIDE CON ESTATE CALDA Introduzione Con questo articolo inauguriamo una rassegna sui climi italiani iniziando da quelli identificati, nella convenzione internazionale,

Dettagli

La Grotta di Roccia San Sebastiano (Mondragone, Caserta)

La Grotta di Roccia San Sebastiano (Mondragone, Caserta) GIORGIO BELLUOMINI (1) - GILBERTO CALDERONI (2) - CARMINE COLLINA (3) MAURIZIO FEDI (4) - IVANA FIORE (5) - ROSALIA GALLOTTI (6) BARTOLOMEO GAROFALO (7) - MASSIMO PENNACCHIONI (8) MARCELLO PIPERNO (9)

Dettagli

POLO N. 5 BONDENO, SETTEPOLESINI

POLO N. 5 BONDENO, SETTEPOLESINI TIPOLOGIA DI POLO Polo esistente confermato nella pianificazione provinciale quale polo per la produzione di materiali pregiati a destinazione prevalente di trasformazione industriale. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO

Dettagli

LA TRANSIZIONE PALEOLITICO MEDIO - PALEOLITICO SUPERIORE NELLA GROTTA LA FABBRICA (GROSSETO - TOSCANA)

LA TRANSIZIONE PALEOLITICO MEDIO - PALEOLITICO SUPERIORE NELLA GROTTA LA FABBRICA (GROSSETO - TOSCANA) Atti Soc. tosc. Sci. nat., Mem., Serie A., 117-119 (2012) pagg. 17-25, figg. 11; doi: 10.2424/ASTSN.M.2012.24 MARIO DINI, CARLO TOZZI (*) LA TRANSIZIONE PALEOLITICO MEDIO - PALEOLITICO SUPERIORE NELLA

Dettagli

Introduzione e inquadramento cronologico e culturale (M. C.)

Introduzione e inquadramento cronologico e culturale (M. C.) Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., Serie A, 121 (2014) pagg. 99-107, figg. 6, tab. 1; doi: 10.2424/astsn.m.2014.19 Marco Serradimigni (*), Marta Colombo (**) L ANALISI TECNO-TIPOLOGICA DEI NUCLEI IN SELCE

Dettagli

La diffusione del primo Aurignaziano a sud dell arco alpino

La diffusione del primo Aurignaziano a sud dell arco alpino Preistoria Alpina, 47 (2013): 123-152 Museo delle Scienze, Trento 2013 ISSN 0393-0157 123 La diffusione del primo Aurignaziano a sud dell arco alpino Stefano BERTOLA 1*, Alberto BROGLIO 2, Emanuela CRISTIANI

Dettagli

Tav. 1 int Estratto di mappa catastale

Tav. 1 int Estratto di mappa catastale ELABORATI GRAFICI GEOSTUDIO settembre 2014 Integrazioni Tav. 1 int Estratto di mappa catastale Tav. 2 int Planimetria stato attuale con individuazione di vincoli ed infrastrutture (Rilievo aerofotogrammetrico

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 4 Trimestre 2015

Dettagli

COMUNI DI TORRE DEL GRECO-TORRE ANNUNZIATA

COMUNI DI TORRE DEL GRECO-TORRE ANNUNZIATA Partita I.V.A. e C.F. 07457550635 Capitale sociale uro 100.000 i.v COMUNI DI TORRE DEL GRECO-TORRE ANNUNZIATA COMMITTENTE: GORI S.p.a. OGGETTO: Riabilitazione della rete fognaria interna e collettamento

Dettagli

Fig. 51 Campioni delle tecniche murarie riconosciute nel palazzo.

Fig. 51 Campioni delle tecniche murarie riconosciute nel palazzo. LE TECNICHE MURARIE Presentiamo in questa sede i primi risultati del lavoro di ricerca e documentazione sulle tecniche murarie in S. Giovanni Valdarno, relativamente al Palazzo d'arnolfo. Tutte le murature

Dettagli

Amiternum ricerche archeologiche dell Istitutio Archeologico dell Università di Colonia

Amiternum ricerche archeologiche dell Istitutio Archeologico dell Università di Colonia Amiternum ricerche archeologiche dell Istitutio Archeologico dell Università di Colonia Rapporto sulla campagna 2010 (Michael Heinzelmann Manuel Buess) Dal 26/7 al 31/8/2010 l Istituto Archeologico dell

Dettagli

Rapporto dell evento meteorologico del maggio 2013

Rapporto dell evento meteorologico del maggio 2013 Rapporto dell evento meteorologico del 16-17 maggio 2013 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area Centro

Dettagli

Tunnel AIGUEBELLE - TUNNEL DES HURTIERES (FRANCIA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS.

Tunnel AIGUEBELLE - TUNNEL DES HURTIERES (FRANCIA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS. www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS AIGUEBELLE - TUNNEL DES HURTIERES (FRANCIA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS AIGUEBELLE - TUNNEL DES HURTIERES (FRANCIA) PROGETTO: Consolidamento

Dettagli

Villa Minozzo Comune di Villa Minozzo Lineamenti generali

Villa Minozzo Comune di Villa Minozzo Lineamenti generali Villa Minozzo Comune di Villa Minozzo 23 Lineamenti generali L'abitato è posizionato su una dorsale intensamente tettonizzata, con lineamenti a carico della Fm. di Monte Venere (MOV, Dominio Ligure) che

Dettagli

Lago Nero Report 2006

Lago Nero Report 2006 Lago Nero Report 2006 1.0 Premessa La presente relazione illustra i primi risultati di una campagna di indagini geognostiche eseguite in Località Lago Nero nel Comune di Tornareccio (CH), nell ambito del

Dettagli

Cochlodesma praetenue (Pulteney, 1799): nuovi ritrovamenti

Cochlodesma praetenue (Pulteney, 1799): nuovi ritrovamenti Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna Quad. Studi Nat. Romagna, 38: 27-31 (dicembre 2013) ISSN 1123-6787 Morena Tisselli, Piero Bazzocchi & Giancarlo Fuzzi Cochlodesma praetenue

Dettagli

ELEMENTI RICORRENTI ELEMENTI CONTRASTANTI

ELEMENTI RICORRENTI ELEMENTI CONTRASTANTI A.3 MANTI DI COPERTURA E LATTONERIE, FINESTRE IN FALDA ABBAINI E COMIGNOLI Tipologia 1 ELEMENTI RICORRENTI Strutture del tetto in legno uso fiume lavorato a mano di norma a due falde orientate secondo

Dettagli

Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO. Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina

Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO. Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina Prof Alessandro Donati Dipartimento Biotecnologie, Chimica e Farmacia Università

Dettagli

Il glacialismo Quaternario 1.1. Forme e depositi glaciali -Nomenclatura

Il glacialismo Quaternario 1.1. Forme e depositi glaciali -Nomenclatura 1.1. Forme e depositi glaciali -Nomenclatura Ghiacciaio di circo Circo con laghetto Morena laterale Morena mediana Fronte glaciale Lago periglaciale Torrente glaciale Valle ad U Morene antiche Depositi

Dettagli

Ambito estrattivo 3S - Scalello

Ambito estrattivo 3S - Scalello Ambito estrattivo 3S - Scalello Comune di: Sarsina Località: Scalello Area inserita nel PAE Comunale con sigla: Ii10 Stato di fatto: Area con attività estrattiva in corso L Area è inserita nel PIAE vigente?:

Dettagli

Applicazioni Industriali

Applicazioni Industriali Applicazioni Industriali Stampaggio a freddo - Tranciatura Marco Raimondi e-mail: mraimondi@liuc.it Lavorazione a freddo delle lamiere È il processo più diffuso per la produzione di grande serie di componentistica

Dettagli

PISTICCI (matera - ITALIA)

PISTICCI (matera - ITALIA) www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS PISTICCI (matera - ITALIA) PISTICCI (MATERA - ITALIA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS PROGETTO: Esecuzione del tratto in galleria della strada

Dettagli

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI 1 - DATI IDENTIFICATIVI N di riferimento e denominazione 1 / Sorgente Nuova Fiume Località Gesiola Comune Provincia Varese Sezione CTR A4C3 Coordinate chilometriche

Dettagli

ARCHEOCLUB D ITALIA SEDE DI SAN SEVERO. sulla. Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia. San Severo dicembre 2004 A T T I

ARCHEOCLUB D ITALIA SEDE DI SAN SEVERO. sulla. Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia. San Severo dicembre 2004 A T T I ARCHEOCLUB D ITALIA SEDE DI SAN SEVERO 25 CONVEGNO NAZIONALE sulla Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia San Severo 3-4 - 5 dicembre 2004 A T T I a cura di Armando Gravina SAN SEVERO 2005 Stampa:

Dettagli

VIGONZA. piano guida per il Programma Complesso n. 1. aggiornamento e integrazioni. aggiornamento: rev. 5.2 gennaio 2017 antonio buggin.

VIGONZA. piano guida per il Programma Complesso n. 1. aggiornamento e integrazioni. aggiornamento: rev. 5.2 gennaio 2017 antonio buggin. VIGONZA piano guida per il Programma Complesso n. 1 aggiornamento e integrazioni aggiornamento: rev. 5.2 gennaio 2017 antonio buggin integrazioni: Studio urbanistico per la riqualificazione area via Roma,

Dettagli

INDAGINE IDROGEOLOGICA

INDAGINE IDROGEOLOGICA Via Berti Pichat, 2/4 BOLOGNA Oggetto: RAPPORTO FINALE INDAGINE IDROGEOLOGICA COMPARTO IMPIANTI HERA S.p.A. S.S. N. 309 Km 2,600 RAVENNA I tecnici: Dott. Geol. Michela Lavagnoli Dott. Geol. Fabrizio Morandi

Dettagli

Struttura Semplice Siti Nucleari

Struttura Semplice Siti Nucleari DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI ATTIVITA DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL RINVENIMENTO DI FUSTI INTERRATI PRESSO IL SITO FN-SO.G.I.N. DI BOSCO MARENGO (AL) Relazione tecnica n. 8/SS21.02/2014 Redazione Verifica

Dettagli

PARTE 1 DI 2 NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA DI SOTTOSUOLO DELLA PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA ALLA SCALA 1:50.000

PARTE 1 DI 2 NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA DI SOTTOSUOLO DELLA PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA ALLA SCALA 1:50.000 Conferenza del Dott. Paolo Severi di Giovedì 18 Marzo 2010 ore 15.00 tenuta presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell Università di Parma PARTE 1 DI 2 NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA DI SOTTOSUOLO

Dettagli

NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA - 2.I

NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA - 2.I ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA - 2.I Italia settentrionale e peninsulare 2015-2.I- www.iipp.it - ISSN 2384-8758 ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA

Dettagli

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss,7 33020 Ravascletto (UD) INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA DELLA FRAZIONE DI SALÀRS IN COMUNE DI RAVASCLETTO (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE

Dettagli

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

DESCRIZIONE DEL PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il presente elaborato di valutazione del rischio archeologico, redatto in ottemperanza alla normativa sulla verifica preventiva del rischio archeologico (D.L. 109\2005 artt.2ter

Dettagli

RELAZIONE: verifica sifonamento

RELAZIONE: verifica sifonamento COMUNE DI PISA Direzione Urbanistica Ufficio Assetto del Territorio ~ Palazzo Pretorio Vicolo del Moro, 2 e-mail: urbanistica@comune.pisa.it Tel: 050 910408 Fax: 050 910456 sito internet: www.comune.pisa.it/pianificazione

Dettagli

Stazione di Treviso Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Treviso Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Treviso Inquadramento territoriale La città di Treviso sorge sulla media pianura veneta in una zona ricca di risorse idriche. Corso d'acqua principale è il Sile. L'altitudine minima è di 6

Dettagli

PONTE A SANTA CESAREA TERME LOCALITA LA FRAULA (LE)

PONTE A SANTA CESAREA TERME LOCALITA LA FRAULA (LE) PONTE A SANTA CESAREA TERME LOCALITA LA FRAULA (LE) UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GEOMETRICHE Il ponte è ubicato sulla Strada Provinciale 358 in località La Fraula a Santa Cesarea Terme (LE). Le coordinate

Dettagli

Stazione di Padova Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Padova Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Padova Inquadramento territoriale Dal punto di vista geografico la zona della città di Padova è collocata all'estremità orientale della Pianura Padana circa 1 km a nord dei Colli Euganei e

Dettagli

Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche

Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche Progetto Antica Gente di Pisa L obiettivo è completare l indagine archeologia eseguita sul

Dettagli

SERVIZIO PIANIFICAZIONE PAESISTICA E AMBIENTALE AFFIORAMENTI DI CONGLOMERATO PRESSO PORTO D ADDA (COMUNE DI CORNATE D ADDA)

SERVIZIO PIANIFICAZIONE PAESISTICA E AMBIENTALE AFFIORAMENTI DI CONGLOMERATO PRESSO PORTO D ADDA (COMUNE DI CORNATE D ADDA) AFFIORAMENTI DI CONGLOMERATO PRESSO PORTO D ADDA (COMUNE DI CORNATE D ADDA) Particolare di paleosuolo (presso Porto d Adda) NOME LOCALIZZAZIONE DESCRIZIONE INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO Affioramenti

Dettagli

Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016

Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016 Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016 Scritto da Silvia Mattoni 3 novembre 2016 Il terremoto del 30 ottobre in Italia Centrale ha prodotto almeno

Dettagli

CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELL AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA BARI/BT PARTE I INQUADRAMENTO GENERALE

CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELL AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA BARI/BT PARTE I INQUADRAMENTO GENERALE CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELL AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA BARI/BT PARTE I INQUADRAMENTO GENERALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA DOTT. ALBERTO MERIGGI DOTT. GIANPASQUALE CHIATANTE ATC BARI DOTT.

Dettagli

Il giacimento del paleolitico inferiore di Scornetta (Bologna)

Il giacimento del paleolitico inferiore di Scornetta (Bologna) Preistoria Alpina- Museo Tridentinodi Scienze Naturali VoI. 25 (1989) FRANCO BISI, GABRIELE NENZIONI, CARLO PERETTO, VALERIA VALERIANI Il giacimento del paleolitico inferiore di Scornetta (Bologna) analisi

Dettagli

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4 RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA DIRETTIVA 92/437CEE DPR 357/97 MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4 IT9210141 LAGO LA ROTONDA Dott.ssa SARLI Serafina INDICE PREMESSA Pag. 2

Dettagli

-r-'i - - Mo>ire Gardon (Tregnago), versante sud; tracce di officina da pietre focaie storiche (sec. XVIII-XIX): 2, nucleo da pietre focaie; 1-3,

-r-'i - - Mo>ire Gardon (Tregnago), versante sud; tracce di officina da pietre focaie storiche (sec. XVIII-XIX): 2, nucleo da pietre focaie; 1-3, -r-'i - - Mo>ire Gardon (Tregnago), versante sud; tracce di officina da pietre focaie storiche (sec. XVIII-XIX): 2, nucleo da pietre focaie; 1-3, lame prodotte durante una fase intermedia di "messa in

Dettagli

3.3 Il bacino del fiume Cavone

3.3 Il bacino del fiume Cavone 3.3 Il bacino del fiume Cavone 3.3.1 Il territorio Il bacino del fiume Cavone (superficie di 675 kmq) presenta caratteri morfologici prevalentemente collinari, ad eccezione che nella porzione settentrionale

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA. Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche

UNIVERSITÀ DI PISA. Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche UNIVERSITÀ DI PISA Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche Anno Accademico 2011/2012 Candidato: Sara Mariotti Titolo della tesi Architettura deposizionale dei depositi tardo-quaternari

Dettagli

Regione Friuli Venezia Giulia azienda dimostrativa MAURO ZANONE. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone

Regione Friuli Venezia Giulia azienda dimostrativa MAURO ZANONE. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone Localizzazione Legenda: azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone area di progetto (soil region di Italia: 18.7-18.8) I SUOLI DELL AZIENDA L azienda gestisce terreni in ambienti tra loro diversi per situazione

Dettagli

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione

Dettagli

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA Dott.ssa Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Giovanni

Dettagli

Esame comparato della geografia fisica. Giorgio Sonnante giorgiosonnante.altervista.org

Esame comparato della geografia fisica. Giorgio Sonnante giorgiosonnante.altervista.org Esame comparato della geografia fisica Giorgio Sonnante giorgiosonnante.altervista.org Il PowerPoint presenta i dati principali di ogni Stato L elenco degli elementi geografici, pertanto, non è e non vuole

Dettagli

ACQUAVIVA DELLE FONTI. GSV-Gruppo Speleologico Vespertilio CENTRO ALTAMURANO RICERCHE SPELEOLOGICHE

ACQUAVIVA DELLE FONTI. GSV-Gruppo Speleologico Vespertilio CENTRO ALTAMURANO RICERCHE SPELEOLOGICHE Grotta di Curtomartino Bari Curtomartino curtomartino 72 63 X X X grotta chiusa con cancello Privato. Vito abbrusci www.grottacurtomartino.it 500 Alessandrelli 11/11/1960 Alessandrelli 11/11/1960 Alessandrelli

Dettagli

La Preistoria nel Salento

La Preistoria nel Salento La Preistoria nel Salento 26/10/2014 500.000 aa.fa Primi ominidi in Puglia In Puglia, la presenza dell uomo risale al Paleolitico inferiore (500.000 anni fa) come testimoniano numerosi siti archeologici

Dettagli

INDAGINE CONOSCITIVA PRELIMINARE PER UN PROGETTO DI SALVAGUARDIA E RIPRISTINO DEL LITORALE DEL POETTO

INDAGINE CONOSCITIVA PRELIMINARE PER UN PROGETTO DI SALVAGUARDIA E RIPRISTINO DEL LITORALE DEL POETTO INDAGINE CONOSCITIVA PRELIMINARE PER UN PROGETTO DI SALVAGUARDIA E RIPRISTINO DEL LITORALE DEL POETTO (Del. G.R. n.48/11 del 18.11.2004 e n.50/14 del 30.11.2004) ALLEGATO 2 - (gennaio 2006) Cagliari, Localizzazione

Dettagli

Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n Sesamo 3 1 gennaio 2011

Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n Sesamo 3 1 gennaio 2011 Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n. 1 Nome... Classe... Data... ELEMENTI NATURALI E ANTROPICI Scrivi se gli elementi del paesaggio sono naturali o antropici. È un elemento 1. fiume...

Dettagli

: CINTA URBANA E VIABILITÀ

: CINTA URBANA E VIABILITÀ LAVINIUM: CINTA URBANA E VIABILITÀ Maria Fenelli Scienze dell Antichità 19.2-3 2013 Maria Fenelli LAVINIUM: CINTA URBANA E VIABILITÀ La cinta urbana è stata oggetto di studio dalle fasi iniziali della

Dettagli

5.12. Il ponte nella costruzione del territorio. Manufatti di ieri e di oggi. Relazioni con il sistema insediativo

5.12. Il ponte nella costruzione del territorio. Manufatti di ieri e di oggi. Relazioni con il sistema insediativo Il ponte nella costruzione del territorio Manufatti di ieri e di oggi Relazioni con il sistema insediativo 5.12 1. Ortofoto 1998 Il ponte, come elemento architettonico che collega due sponde di un corso

Dettagli

Risultati preliminari di un sondaggio stratigrafico nel Riparo Gadena (Enego, Vicenza)

Risultati preliminari di un sondaggio stratigrafico nel Riparo Gadena (Enego, Vicenza) Preistoria Alpina, 43 (2008): 125-129 ISSN 0393-0157 Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2008 Nota breve - Short note Risultati preliminari di un sondaggio stratigrafico nel Riparo Gadena (Enego,

Dettagli

Climi e ambienti. Tempo atmosferico e clima

Climi e ambienti. Tempo atmosferico e clima Climi e ambienti Tempo atmosferico e clima Il tempo atmosferico indica le condizioni meteorologiche di un luogo per un periodo di tempo molto breve. Quando in un luogo c è il sole, ad esempio, diciamo

Dettagli