5.12. Il ponte nella costruzione del territorio. Manufatti di ieri e di oggi. Relazioni con il sistema insediativo

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1 Il ponte nella costruzione del territorio Manufatti di ieri e di oggi Relazioni con il sistema insediativo Ortofoto 1998 Il ponte, come elemento architettonico che collega due sponde di un corso d acqua, è presente fin dall antichità, prevalentemente negli ambiti vallivi. Qui, per ragioni di profondità dell alveo rispetto ai terreni circostanti, di portata e di velocità delle acque, non era possibile guadare il fiume. In pianura, invece, l ampiezza del letto, la minima profondità e la modesta velocità delle acque non costituivano, per la maggior parte dei casi, un serio ostacolo all attraversamento libero. Il ponte, come attraversamento strutturato, era quindi una costruzione con una giacitura molto precisa che collegava due luoghi, due tracciati viari in corrispondenza del punto più favorevole e sicuro. Il risultato era un organismo architettonico strettamente integrato nella macchina territoriale, che dialogava a 360 con l ambiente circostante. Statue, santelle, piccoli nuclei abitati, manufatti per lo sfruttamento delle acque nascono frequentemente nelle sue vicinanze. Il ponte è un manufatto che risponde a esigenze concrete; le intrinseche attenzioni ai luoghi in cui sorge, la stretta integrazione con il territorio circostante e la sapienza costruttiva del suo impianto lo rendono nel tempo un elemento catalizzatore di insediamenti e di interessi molteplici. Per la maggior parte, i ponti con tali caratteristiche sono tuttora utilizzati (Gorle, Nembro, Cene ) I manufatti della contemporaneità, invece, sono spesso monofunzionali, rivolti alla sola viabilità, realizzati con elementi prefabbricati di scarsa qualità formale e disattenti ai luoghi che attraversano. Il nastro di asfalto è sostenuto da piloni formalmente poco curati e posizionati in modo indifferente al letto del fiume. Ne consegue, non di rado, un abbandono anche dei luoghi d intorno e in particolar modo dei fragili ambiti spondali. L unico interesse dimostrante è il collegamento viabilistico lungo una sola direzione. L esigenza viabilistica soprattutto nei territori di valle è primaria, ma questo non può e non deve fare dimenticare agli operatori le valenze e le interazioni pluriarticolate di un ponte. 267

2 Disegno planimetrico di Gio. Battista Capitanio raffigurante la presa della Roggia Serio ad Albino con i molteplici segni di organizzazione del territorio circostante. E interessante notare come il particolare del ponte mostri con chiarezza la maggiore ampiezza della seconda arcata (AA.VV.1997) Molto frequentemente il manufatto struttura ed arricchisce con la sua presenza il territorio e il paesaggio circostante; contemporaneamente la peculiarità del sito condiziona il tipo e plasma le sue forme. Questa reciproca influenza, tra l organismo architettonico e il suo contesto, tra la tipologia costruttiva e la morfologia dei luoghi, ha caratterizzato le costruzioni del passato, rendendole u- niche e ricche di significato. Il ponte antico ad Albino si presenta con un caratteristico profilo asimmetrico, con una arcata visibilmente maggiore delle altre per attraversare il ramo principale del fiume in quel punto. I ponti tra Cene e Gazzaniga sul Serio e quello di Brembate sul Brembo evidenziano con estrema chiarezza la loro giacitura in corrispondenza di un affioramento di roccia messo a nudo dalle acque del fiume. 3. Il ponte medioevale di Albino visto da valle e sullo sfondo il più recente ponte stradale 4. Il ponte tra Cene e Gazzaniga in località Bellora, tuttora utilizzato 268

3 5. Brembate e il ponte sul fiume Brembo in una cartolina degli anni Trenta (Janni E.) 6. Una veduta aerea di Brembate in cui si evidenzia la differenza tra la giacitura del vecchio ponte, suggerita dal luogo più favorevole alla costruzione, e quella dei ponti nuovi che segue le logiche della sola viabilità (2003) 269

4 7. Il ponte sul Serio a Nembro è tuttora l unico del territorio comunale 8. Il ponte vecchio ad Alzano Lombardo. Si notano sullo sfondo i piloni del ponte nuovo 9. Il ponte di Gorle, ancora fondamentale per l attuale viabilità bergamasca 270

5 Il ponte di Gorle e la statua di S. Giovanni Nepomuceno, protettore dei ponti e posto a protezione dalle inondazioni, e il ricco apparato di manufatti al contorno In passato, nelle vicinanze se non sopra il ponte stesso, venivano costruiti elementi di devozione, di memoria o di sfruttamento delle acque: santelle, cappelline, steli, statue di santi protettori o centrali idroelettriche, filatoi, piccoli agglomerati insediativi. In questa pagina è mostrata una piccola serie di queste attenzioni che si aprono a relazioni multiple con l intorno. 13. Nembro; statua di S. Giovanni, presso il ponte 14. Un particlare del ponte tra Cene e Gazzaniga, in località Bellora, con il corredo di manufatti sacri e produttivi 271

6 15. Il ponte della Strada Provinciale n. 35 nei pressi dello svincolo per Alzano Lombardo 16. Il nuovo ponte di raccordo tra la superstrada e l abitato di Alzano Lombardo 17. Il ponte sul Carso a Nembro Nelle immagini di questa pagina risulta chiaro come l utilizzo dell organismo ponte nella costruzione del territorio abbia lasciato il passo, negli ultimi anni, all elemento viadotto. La stessa etimologia del termine esplicita una vocazione monofunzionale; l impove-rimento delle relazioni con il contesto appare evidente e conduce gradualmente alla perdita del senso della storia e alla riduzione della qualità dei nostri luoghi. 18. Il ponte sul Cherio a Palosco 272

7 19. Veduta aerea di Canonica e del ponte sull Adda (2003) Si noti il Naviglio della Martesana sulla sponda milanese e sullo sfondo la confluenza del Brembo nell Adda 20. La leggera struttura del ponte tra Canonica e Vaprio è un esempio di come anche i ponti della contemporaneità possano risultare gradevoli e arricchenti se pensati anche nel loro aspetto formale 273

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