FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE 52 DI SAN MAURO CASTELVERDE

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1 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE 52 DI SAN MAURO CASTELVERDE Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio Alfieri - Dr. Geol. Giovanni Bafumo

2 INTRODUZIONE La zona oggetto di studio ricade nella sezione della C.T.R. in scala 1: e nella Tavoletta IGM 1: III SE Sant Ambrogio, nella zona di foce del Fiume Pollina. La frana si è verificata in località Contrada S. Biagio, in corrispondenza della Casa della Vigna, ed ha coinvolto un tratto della S.P. 52, che collega la S.S. 113 con San Mauro Castelverde, dalla progressiva 0,400 alla progressiva 0,550. Dopo l evento franoso venne realizzata una pista in terra battuta che, passando sull alveo del fiume, collegava la SS 113 alla SP 52 sorpassando la zona franata; in seguito questa pista è stata asfaltata ed attualmente risulta l unico collegamento con San Mauro Castelverde e frazioni. La frana è distante poche decine di metri dai piloni del ponte autostradale direzione Palermo, ma non risulta attualmente alcun interessamento delle strutture autostradali al movimento franoso.

3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO Il territorio dove si è verificata la frana è caratterizzato dalla presenza dominante del Fiume Pollina, con una grande valle di tipo fiumara larga da 400 a 600 m, con versanti caratterizzati da una morfologia di tipo collinare asimmetrica (i versanti occidentali sono molto più acclivi di quelli orientali per la presenza di rocce rigide), costituiti, prevalentemente, da terreni di natura argillosa ed arenacea sui quali si sviluppa un reticolo idrografico costituito da piccoli valloni che confluiscono ortogonalmente nel fiume Pollina. Dal punto di vista geologico i litotipi che affiorano nell area interessata dal fenomeno franoso appartengono alla formazione denominata Flysch Numidico, di età Oligocene - Miocene inferiore, costituita nella zona prevalentemente da facies pelitiche di colore bruno, ferrifere e manganesifere, cui si alternano livelli di siltiti e quarzareniti. Sul fronte visibile nella scarpata principale della frana risultano sovrapposti ai terreni suddetti spessori variabili di terreni detritici, a luoghi spessi anche più di 10 m.

4 DESCRIZIONE DEL FENOMENO La frana è del tipo scivolamento rotazionale, attualmente quiescente, in uno stadio evolutivo avanzato. Ha una lunghezza planimetrica di circa 400 m, larghezza al coronamento di circa 250 m e al piede di circa 150 m. La quota di corona è circa 100 m s.l.m. mentre la quota al piede è circa 5 m s.l.m.; la pendenza media risulta quindi p = 0,24 corrispondente ad un angolo di circa Il pendio mostra una superficie concava sia in senso longitudinale che trasversale. Lo spessore massimo della frana è valutabile in almeno m; la superficie interessata risulta essere, in planimetria, pari a circa mq, con un volume ipotetico interessato quindi pari ad almeno mc, ipotizzando uno spessore medio di circa 6 m. Lo spostamento longitudinale è risultato pari a circa 30 m in corrispondenza della strada provinciale. La frana presenta una scarpata principale alta circa m, con un grande svuotamento sottostante; a circa metà del corpo di frana è presente un rigonfiamento disarticolato, con contropendenze e ristagni idrici nella parte bassa. In questa zona gli spostamenti verticali ed orizzontali sono all incirca della stessa entità (vedi foto 1, 2, 3).

5 Più in basso, in corrispondenza della Casa della Vigna e più giù sul greto del Fiume Pollina, predominano i movimenti orizzontali, con dislocazioni verso valle di circa 30 m e contropendenze di piccola entità, dove si trovano piccoli ristagni idrici. I danni provocati dal movimento franoso sono principalmente la distruzione della S.P. 52 tra le progressive 0,400 e 0,550 (vedi foto 7, 8, 11, 12), la rovina della Casa della Vigna che, sebbene non sia completamente crollata, risulta totalmente inagibile (vedi foto 6). I silos ed un prefabbricato rimasti in loco dopo la chiusura del cantiere autostradale risultano inclinati verso monte, ma non sembrano avere subito danni effettivi (vedi foto 5). Coltri di terra hanno inoltre invaso i locali di una officina, sfondando due muri perimetrali; la superficie di taglio infatti passa a raso di questo edificio (vedi foto 9, 10). La zona interessata dalla frana sembra essere stata in precedenza sede di altri fenomeni franosi di natura analoga a quella attuale, per la particolare morfologia acclive e tormentata dei versanti, individuabile sulle cartografie precedenti l evento e facilmente individuabile dalla ortofoto aerea.

6 CONCLUSIONI In base ai dati raccolti nel sopralluogo, alla osservazione visiva del sito, alla cartografia disponibile, e agli studi stereoscopici effettuati su foto aeree, si può ipotizzare che la frana si sia impostata su una zona già franosa. Le cause predisponenti ipotizzabili sono la natura litologica dei terreni interessati, composti prevalentemente da argille, la acclività media dei pendii, la presenza, all interno del versante interessato dalla frana, di una incisione torrentizia. I fattori scatenanti ipotizzabili sono l elevata piovosità degli ultimi anni, la presenza di una potente coltre detritica superficiale che ha appesantito il pendio, già in precario equilibrio. Va ricordato che nelle vicinanze, e negli stessi litotipi, si possono riscontrare varie frane, sia attive che quiescenti che esauste, come ad esempio quella attiva che incombe sulla SS 113 tra il km 168 ed il km 169, la quale si trova dalla parte opposta dello stesso crinale rispetto alla frana in oggetto.

7 Ubicazione frana su Ortofoto con sovrapposta C.T.R - in verde i ponti autostradali

8 Foto 1 Panoramica frana vista dal fianco destro : corona ed accumulo

9 Foto 2 Panoramica frana vista dal fianco destro : scarpata secondaria nell accumulo

10 Foto 3 Panoramica frana vista dal fianco destro: parte bassa dell accumulo con laghetto di frana

11 Foto 4 Particolare del materiale detritico dell accumulo

12 Foto 5 Silos interessati dal movimento

13 Foto 6 Casa della Vigna

14 Foto 7 SP52 franata. Tipologie deformative

15 Foto 8 SP52 franata. Tipologie deformative

16 Foto 9 Officina danneggiata

17 Foto 10 Officina danneggiata

18 Foto 11 SP 52 franata vista dalla strada in posto. Traslazione della sede stradale

19 Foto 12 SP 52 franata vista dalla strada in posto. Notare la deformazione del manto di asfalto

20 Foto 13 Frana vista dal piede

21 Foto 14 Frana vista dal piede

22 Foto 15 Panoramica della frana vista dalla strada per San Mauro

23 Foto 16 Panoramica della frana vista dalla strada per San Mauro

24 Foto 17 Panoramica della frana vista dalla strada per San Mauro

25 Foto 18 Particolare dell unghia della foto precedente

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