MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4

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2 INDICE PREMESSA Pag. 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO Pag. 7 ASSETTO GEOMORFOLOGICO Pag. 10 CARTA DELL USO DEL SUOLO Pag. 12 BIBLIOGRAFIA Pag. 14 1

3 Premessa Il presente lavoro è stato redatto a seguito dell incarico conferitomi da parte della Regione Basilicata come geologo dell area 4, Lago La Rotonda codice IT (Foto 1). Nella presente relazione si descrivono le caratteristiche geologiche, geomorfologiche del sito ricadente nel Comune di Lauria facente parte del progetto Rete Natura 2000 dove è prevista l istituzione di aree protette ( habitat ) di rilevanza comunitaria per la conservazione della biodiversità denominate Zone di Protezione Speciale sulla base della direttiva Uccelli e Zone Speciali di Conservazione sulla base della direttiva Habitat (Fig.1). Foto 1: Lago La Rotonda. 2

4 Fig. 1: localizzazione area di studio, Lago La Rotonda. Il Lago La Rotonda è un sito SIC (Fig.2) e presenta una superficie di 70,96 ha. 3

5 Fig. 2: Lago La Rotonda, area SIC; il riquadro rappresenta l area analizzata. Il sito in esame si sviluppa da una quota di circa 920 metri sul livello medio del mare ed ha coordinate geografiche pari a N e E (Fig. 3). 4

6 Fig. 3: ortofoto Lago La Rotonda. I fogli catastali in cui ricade l area in oggetto sono E 483_008000, E483_008100, E 483_ e E 483_ (Fig.4). 5

7 Fig. 4 : fogli catastali del Lago La Rotonda. 6

8 INQUADRAMENTO GEOLOGICO Il sito è localizzato nella porzione dell Appennino meridionale nota in letteratura come Confine calabro-lucano all interno dei Monti di Lauria che costituiscono una serie di dorsali parallele collocate ad occidente del basso strutturale del Bacino del Mercure (Fig.5). Fig. 5: Schema tettonico dell Appenino meridionale e della Calabria settentrionale (Ghisetti Monaco e Tortorici, 1994). 7

9 In particolare da nord verso sud si distinguono: - la dorsale Lauria Castelluccio, costituita dai rilievi principali di Serra Rotonda, Monte La Spina e Monte Zaccana, dove affiorano terreni mesozoici e terziari rappresentati in diversa misura dai carbonati di piattaforma del Triassico superiore, Giurassico, Cretacico e Paleogene e dai sedimenti terrigeni miocenici presenti lungo la fascia pedemontana settentrionale; - la dorsale Trecchina-Laino, formata dai rilievi cretacici di Serra L Nocara Monte Rossino; - la dorsale del Monte Serramale, i cui terreni sono accavallati tettonicamente su quelli che formano la porzione meridionale della dorsale Trecchina-Laino. Dal punto di vista morfostrutturale tali rilievi, costituiti da più unità tettomiche impilate tra loro e trocate da faglie quaternarie ad alto angolo con diversi andamenti e cinematiche (Ghisetti e Vezzani, 1982; Turco et al., 1990; Schiattarella et al., 1994), rappresentano la prosecuzione verso nord-ovest della struttura della Catena del Pollino s.s. Le successioni stratigrafiche sono costituite in prevalenza da carbonati mesozoici di piattaforma, ma affiorano anche terreni dolomitici e dolomie triassiche (Monte la Spina). Sono presenti, nei pressi di Lauria, successioni paleogeniche date da calciruditi, calcareniti e calcilutiti con intercalazioni marnose (Formazione di Trentinara, Selli, 1962). Inoltre, i terreni carbonatici di piattaforma (rilevabili a serra rotonda o a Serra La Nocara), sono caratterizzati da una diffusa fratturazione. 8

10 CARTA GEOLOGICA D ITALIA SCALA 1: LEGENDA OLOCENE Fig. 6: Inquadramento geologico dell area oggetto di studio. 9

11 ASSETTO GEOMORFOLOGICO Il lago La Rotonda ricade all interno del comune di Lauria, ubicato a circa 914 metri sul livello del mare, e si estende per 70,96 ha. Dal punto di vista geomorfologico, l area di studio è caratterizzata prevalentemente da rilievi montuosi con cime aspre che raggiungo quote di circa 1300 metri (Serra Rotonda da cui il sito prende il nome). Al suo interno non sono presenti movimenti franosi. 10

12 Fig. 7: carta geomorfologica. 11

13 CARTA DELL USO DEL SUOLO Per l area oggetto di studio è stata redatta una carta dell uso del suolo (Fig.9); si tratta di una carta tematica di base che rappresenta lo stato attuale di utilizzo del territorio. La carta dell uso del suolo, elaborata in conformità delle direttive comunitarie, si fonda su tre classi principali (Aree naturali non agricole, Aree a seminativi a carattere irriguo - periodo autunnale ed Aree a campi seminativi a carattere non irriguo) e si sviluppa per successivi livelli di dettaglio in funzione della scala di rappresentazione. Inoltre, rappresenta un ausilio indispensabile per la pianificazione e gestione dei vari ambiti territoriali nonché per le scienze naturali (Fig.10) 12

14 Fig. 8: carta dell uso del suolo. 13

15 BIBLIOGRAFIA GHISETTI F. E VEZZANI L., (1982) Strutture tensionali e compressive indotte da meccanismi profondi lungo la linea del Pollino (Appennino meridionale). Boll- Soc.Geol.It., 101, MONACO C. & TORTORICI L., (1994) Evoluzione geologico-strutturale dell Appennino calabro-lucano. In: Ghisetti F., Monaco C., Tortorici L. e Vezzani L., Strutture ed evoluzione del settore del Pollino (Appennino calabrolucano). Guida all Escursione, SCHIATTARELLA M., TORRENTE M.M., RUSSO F., (1994) Analisi strutturale e osservazioni morfostratigrafiche nel bacino del Mercure (Confine Calabro- Lucano). Il Quaternario, 7, SELLI R.., (62 Il Paleogene nel quadro della geologia dell Italia centromeridionale. Mem.Soc. Geol. It., 3, TURCO E., MARESCA R., CAPPADONA P., (1990) La tettonica plio-pleistocenica del confine calabro-lucano: modello cinematico. Mem.Soc. Geol. It.,45,

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