Sviluppo di simulazioni distribuite HLA: un caso studio in campo aeronavale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sviluppo di simulazioni distribuite HLA: un caso studio in campo aeronavale"

Transcript

1 Sviluppo di simulazioni distribuite HLA: un caso studio in campo aeronavale S. Cerutti Alenia Aerospazio - Divisione Aeronautica Laboratorio Sistemi e Simulazione - LSIT Corso Marche, Torino, Italia sc@aeronautica.alenia.it A. Rocca Cetena s.p.a. Via Ippolito d'aste, Genova, Italia attilio.rocca@cetena.it Abstract L'utilizzo di simulazioni distribuite nell'ambito dei cosiddetti ambienti sintetici è cresciuto in modo notevole negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda le applicazioni destinate all'addestramento. Gli elementi essenziali che hanno caratterizzato lo sviluppo di tali simulazioni sono il riutilizzo di risorse preesistenti, non necessariamente progettate in un'ottica distribuita, e la loro interoperabilità. Un'architettura software molto giovane ma assai promettente, ideata specificamente per tener conto dei suddetti elementi base, è costituita dall'hla (High Level Architecture), promossa dal DMSO (Defense Modeling and Simulation Office) statunitense e raccomandata dalla NATO nel suo Modeling and Simulation Master Plan. Dopo essere passata da livello sperimentale a standard IEEE in soli quattro anni, tale architettura è oggi utilizzata nei più svariati impieghi. Questo contributo descrive il progetto condotto congiuntamente da Alenia Aeronautica e Cetena, riguardante l'utilizzo dell'hla come piattaforma per realizzare simulazioni distribuite: un dimostratore tecnologico, composto da un simulatore di velivolo sperimentale (Alenia Aeronautica) collegato ad un simulatore di nave portaerei (Cetena). Verranno altresì descritte le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di tale prototipo e i principali risultati raggiunti, sia in termini di prestazioni del collegamento HLA real-time, sia per ciò che riguarda l'interoperabilità del sistema. 1 INTRODUZIONE La possibilità di disporre di un collegamento in tempo reale tra diversi sistemi di simulazione permette la realizzazione di un ambiente operativo in cui è possibile ricreare la varietà, complessità ed intercorrelazione del mondo esterno con un grado di realismo strettamente dipendente dalle simulazioni stesse. Negli ultimi anni si è andato affermando a livello mondiale il concetto di Synthetic Environment (S.E.), definito come un ambiente di simulazione integrato, comprensivo di operatori umani, sistemi reali e modelli virtuali, finalizzato ad esercizi di simulazione distribuita ed interattiva in tempo reale. P - 1

2 Nell'ambito del S.E. si tende inoltre a definire "federazione" l'insieme di più sistemi (simulati e non) connessi per svolgere un particolare esercizio con finalità proprie. Ogni sistema denominato "federato" è quindi collegato agli altri in modo da rappresentare nel complesso una simulazione realistica del mondo reale. Tra i vantaggi offerti da questa tecnologia vi sono un'elevata efficacia nelle attività di addestramento, e prove di missione simulata (mission rehearsal) sempre più realistiche. L ottimizzazione delle forniture militari in termini di prestazioni, costi e tempi di consegna e la maggiore sensibilità verso la protezione dell ambiente sono altre possibili applicazioni di elevato valore. La specializzazione del S.E. in grado di rispondere alle esigenze addestrative porta direttamente al concetto di ambiente di addestramento distribuito, ed è espressamente dedicata all addestramento individuale o collettivo. In modo più dettagliato, si può affermare che i vantaggi derivanti dall utilizzo di un S.E. per applicazioni addestrative sono due: il miglioramento del processo di addestramento e la riduzione dei costi. Le metodologie ed architetture software necessarie alla realizzazione della connessione fanno in genere riferimento all HLA (High Level Architecture); si tratta di un architettura sviluppata a partire dal 1995 dal Defence Modelling and Simulation Office (DMSO), il quale mette a disposizione gratuitamente tanto il software relativo quanto la documentazione di riferimento. Lo scopo di ciò è quello di favorirne la diffusione e stimolarne così lo sviluppo commerciale da parte di case software. Il 20 Settembre 2000 l HLA è stato approvato come standard IEEE 1516, con finalità specifiche di facilitare il riutilizzo di risorse e la loro interoperabilità. In tutti i Paesi occidentali, USA e Regno Unito in prima istanza, è in corso una significativa accelerazione verso l impiego di tale tecnologia, in sostituzione del precedente protocollo DIS (Distributed Interactive Simulation). Anche Alenia Aeronautica, quale azienda aeronautica impegnata sui più avanzati programmi internazionali, è quindi impegnata nell'acquisizione degli strumenti tecnici ed operativi necessari per fruire delle possibilità offerte dall'hla. In particolare si è considerato utile valutare l'efficacia dell'hla sia come infrastruttura per un collegamento distribuito tra siti diversi, sia per quanto riguarda il passaggio da un S.E. ristretto solamente all'interno di Alenia Aeronautica ad uno esteso all'esterno. In quest'ottica, si sono intraprese azioni per individuare partner adeguati a sperimentare un collegamento HLA tra siti geograficamente distinti e, possibilmente, in ambiti diversi da quello strettamente aeronautico, per poter dimostrare le potenzialità interforze del S.E. in via di sviluppo. In questa accezione anche per Cetena, il centro per gli studi di tecnica navale del gruppo Fincantieri, l'impiego del S.E. risulta di particolare utilità. Cetena ha infatti partecipato a progetti NATO quali NIREUS (NATO Interoperability and Reusability Study) ed il SBDVP (Gruppo di studio sul Simulation-based Design and Virtual Prototyping): nel progetto di simulazione distribuita descritto in questo articolo è stato dunque naturale procedere congiuntamente. Il presente lavoro è il risultato di un'attività di collaborazione tra Alenia Aeronautica e Cetena, ed è il più recente di una attività di sviluppo che in Alenia Aeronautica è iniziata con il collegamento tra i vari simulatori di volo disponibili presso il Laboratorio di Simulazione a Torino (in particolare AM-X, C-27J, ed i due simulatori Eurofighter di sviluppo e produzione), e successivamente proseguita con il collegamento del simulatore di volo C-27J con le sale di controllo del Centro Prove Volo di Caselle Torinese. 2 IL VELIVOLO Utilizzando le strutture presenti in Alenia Aeronautica, è stato allestito un modello di simulazione relativo ad un ipotetico velivolo ad alte prestazioni, che però potesse utilizzare cockpit, proiettori, dome e database geografico già disponibili. La struttura del programma di simulazione del velivolo è di tipo "legacy", ovverosia si tratta di un codice strutturato non pensato secondo i canoni della programmazione ad oggetti. Questa particolarità lo rende molto efficiente per quanto riguarda il funzionamento "stand-alone", ma meno adatto ad essere integrato con applicazioni strutturate ad oggetti e destinate ad un utilizzo in un'architettura HLA. E' stato dunque necessario sviluppare un front-end in linguaggio C++ che si interfacciasse con il codice del simulatore di volo, e rappresentasse in tutto e per tutto il federato velivolo nei confronti dell'rti (Run- Time Infrastructure). Quest'ultimo, che costituisce l'elemento centrale e caratterizzante dell'hla, fa parte del software fornito dal DMSO e coordina normalmente il funzionamento dell'evoluzione della federazione, riceve i valori aggiornati da parte di tutti i federati e li distribuisce ai federati che hanno segnalato un interesse P - 2

3 a ricevere tali parametri. Alcuni federati non pubblicano dati, ma ricevono solamente, e sono per questo chiamati "stealth observers", osservatori invisibili. Nel caso del federato velivolo, i dati riferentisi alla portaerei vengono ricevuti dal front-end tramite i servizi standard dell'rti, e comunicati al simulatore tramite una connessione in reflective memory, ovvero un anello in fibra ottica a bassissima latenza. Durante le attività di sviluppo del programma si sono dovuti risolvere alcuni specifici problemi. In particolare è stato necessario mettere a punto la simulazione di un carrello adeguato all'impiego in manovre di appontaggio, e garantire la compatibilità delle frequenze di aggiornamento dei modelli velivolo e nave durante le fasi di appontaggio. Il modello è dotato di un carrello triciclo, nel quale la dinamica di ogni ruota è calcolata in modo indipendente, rendendo così il modello adatto a simulare con accuratezza l'interazione con il ponte della nave, il quale si muove in maniera autonoma con sei gradi di libertà. E' stato inoltre attivato un modello di gancio e cavo frenante atto a rallentare il velivolo, permettendo così Fig. 1. L'interno del dome. Fig. 2. Il database geografico (Caselle). l'appontaggio sulla pista, alquanto corta, di cui dispone la portaerei. Il generatore di immagini possiede, oltre ad un database accurato del territorio, un modello di mare con moto ondoso, adattato in termini di frequenza, ampiezza, componenti spettrali al modello di mare disponibile presso Cetena che determina il moto della portaerei. 3 LA NAVE Il modello di nave utilizzato è stato concepito sin dall'inizio secondo una struttura ad oggetti. Il software è stato dunque semplicemente integrato nell'applicazione HLA che rappresenta il federato nave formando un'unica applicazione: nessun front-end si è quindi reso necessario. Nel campo idrodinamico vi sono due metodologie per calcolare la risposta al mare di una nave: una nel dominio del tempo, l'altra nel dominio delle frequenze (spazio di Fourier). Le tecniche lineari nel dominio delle frequenze assumono che eccitando la nave con una forma d onda sinusoidale si avrà come risposta una forma d onda con la stessa frequenza, con diversa ampiezza e fase. I calcoli delle risposte ad una singola forma d onda sinusoidale sono utilizzati per generare i Response Amplitude Operators (RAO), ossia i coefficienti di risposta della nave alla singola frequenza. Le tabelle dei RAO possono essere utilizzate per ottenere le risposte della nave a "mari reali" con spettri di frequenza completi. L approccio nel dominio del tempo può essere rozzamente descritto come una metodologia che assimila la nave ad un sistema massa più molla. La nave possiede infatti massa, rigidità (le forze di galleggiamento ad esempio), smorzamento (viscosità) e forze (le onde). Nei codici di calcolo nel dominio del tempo questo sistema è risolto per ogni passo temporale invece che per ogni risposta in frequenza. Un codice di moti nave nel dominio del tempo è più raffinato del corrispettivo nel dominio delle frequenze, ed è solitamente più impegnativo dal punto di vista computazionale. Il federato nave è stato realizzato con lo scopo di poter adattarsi sia a ricevere i risultati di P - 3

4 calcoli nel campo delle frequenze sia quelli di calcoli nel dominio del tempo. Nel primo caso il codice si interfaccia con il modulo dei moti nave attraverso un livello di standardizzazione il cui compito è quello di uniformare i risultati del codice di calcolo ad uno standard predefinito (nel nostro caso è stato adottato lo standard dell International Towing Tank). Questo modulo consente alla funzione di generazione delle storie temporali di interfacciarsi con qualsiasi tipo di codice di calcolo. Nel secondo caso le serie temporali vengono già fornite dall utente e devono essere conformi ad uno standard pre-definito, e dunque la funzione generatrice delle storie temporali non viene utilizzata. La generazione dei moti nave dai RAO richiede la realizzazione di un software più complesso rispetto al più semplice utilizzo di storie temporali pre-registrate, ma consente di avere un strumento molto più flessibile, permettendo infatti all utente, attraverso un interfaccia grafica, di controllare i parametri dell analisi e di simulare situazioni diverse in breve tempo senza dover modificare il codice di simulazione. Fig. 3. La portaerei al largo di Genova. Fig. 4. Sul ponte della portaerei. Gli input del federato nave consistono di dati pertinenti alla nave e dati che descrivono il mare. La nave viene descritta dalla sua rotta, velocità, condizioni di carico e dalle tabelle dei coefficienti di risposta. Il mare è invece identificato da altezza significativa dell onda, periodo modale e funzione di descrizione dello spettro, secondo il modello di Jonswap/Bretschneider. I coefficienti di risposta della nave sono calcolati per un predeterminato insieme di velocità, angoli d onda e condizioni di carico. L'output pubblicato dal federato è costituito dai sei gradi di libertà del centro di gravità in termini di spostamento, velocità ed accelerazione. 4 IL COLLEGAMENTO HLA Secondo i criteri di costo minimo che sono stati decisi per questa dimostrazione di tecnologia, il collegamento HLA tra Alenia Aeronautica (Torino) e Cetena (Genova) è stato realizzato fisicamente tramite un singolo canale ISDN, dunque capace di solo bit al secondo, del tutto paragonabile ai modem analogici molto diffusi per accesso casalingo ad Internet. Un collegamento di tipo "broad band" è auspicabile per il futuro, quando si vorranno svolgere missioni che richiedono un livello maggiore di interoperabilità e dunque un maggior numero di dati scambiati; per il momento è stato possibile lavorare con risorse minime grazie al fatto che i moti della nave non necessitano di un aggiornamento in tempo reale troppo elevato (20 Hz). I dati pubblicati da ogni federato includono i parametri che identificano i sei gradi di libertà e le loro derivate temporali, oltre al tempo al quale i dati si riferiscono. Questo permette l'utilizzo di algoritmi di "dead reckoning" o estrapolazione, in caso (ordinario) di ritardi sulla linea. Durante la messa a punto del front-end HLA si sono incontrati alcuni problemi relativi alla infrastruttura software fornita dal DMSO. Tale applicazione è infatti concepita come un incubatore tecnologico di iniziative commerciali a venire, più solide, maggiormente ottimizzate, e provviste di una più ampia documentazione. Pertanto si è dovuto attendere che P - 4

5 alcuni errori nel software fossero individuati e le correzioni incluse dal DMSO in una versione aggiornata. Sono peraltro già da tempo disponibili versioni commerciali dell'infrastruttura HLA che in futuro aumenteranno sempre più le prestazioni e la facilità di utilizzo: sempre secondo i criteri di costi contenuti, per questo progetto si è optato per la soluzione gratuita. In figura 5 è mostrato lo schema del collegamento HLA stabilito tra Cetena e Alenia. A Genova si è lavorato in ambiente Microsoft su PC, mentre a Torino si è preferito utilizzare soluzioni legate al sistema operativo Unix. Gli switch etichettati "LAN" e i due router sono componenti standard di ogni rete TCP/IP, e le linee nere indicano cavi Ethernet di collegamento. La componente RTI che gestisce il traffico ed il funzionamento dell'hla è indicata in figura come residente a Genova, ma è stata indifferentemente posta anche a Torino, su un qualunque processore situato sulla stessa rete. Due federati "stealth observer" fanno parte della federazione, per poter osservare dall'esterno le operazioni aeronavali in corso. A Genova è stato utilizzato uno schermo PC, Dome Simulatore Federato Viewer Federato Viewer Stereoscopico Front-end Federato Velivolo Federato Nave LAN RTI ISDN router LAN Torino ISDN link ISDN router Genova Fig. 5. Schema del collegamento HLA. mentre a Torino è stato possibile realizzare una visualizzazione stereoscopica su uno schermo retroproiettato da 67". Entrambi i visualizzatori offrono, a chi non si trova nel dome del simulatore di volo, una visualizzazione assai più eloquente di una semplice mappa bidimensionale, ciò anche grazie alla possibilità di variare a piacere il punto di vista dell'osservatore. Il visualizzatore stereoscopico risulta ovviamente più adatto per poter apprezzare la dinamica relativa tra le due entità. Come specificato nei paragrafi precedenti, il federato velivolo è costituito da un front-end che comunica con il simulatore tramite un anello in reflective memory basato su bus VME, indicato in arancione nella figura. P - 5

6 In figura 6 sono mostrate due vedute di un volo di avvicinamento: sono visibili parte della cabina di pilotaggio (in nero) e l'hud (Head-Up Display) del velivolo, in verde. Dopo aver instaurato il collegamento, si è proceduto ad un semplice sorvolo del ponte della portaerei. In un secondo momento sono state effettuate manovre in cui vi era qualche interazione tra nave e aereo, in pratica ponendo quest'ultimo sul ponte ed effettuando manovre su di esso. Solo successivamente la manovra di appontaggio è stata messa a punto. Gli appontaggi portati a termine con successo sono stati registrati, e possono essere riprodotti in ogni momento sui visualizzatori. Fig. 6. Avvicinamento (a) e (b). 5 CONCLUSIONI La valutazione d'insieme dell'esperienza acquisita è molto positiva. Per Alenia Aeronautica, il progetto si inserisce nell'ambito dello sviluppo di un Synthetic Environment, che parte da applicazioni aeronautiche ma può evolvere in ambito interforze. La struttura HLA applicata a simulazioni distribuite è stata valutata "in azione", osservandone le prestazioni e individuandone le problematiche, specialmente relative all'inclusione in federazioni HLA di federati "legacy", ovverosia preesistenti e non concepiti con architettura aperta. Per Cetena invece si è trattato di uno sviluppo della funzione di "Model Provider". Oggigiorno è ben conosciuta la figura dell Internet Provider, cioè di quella società od ente in grado di fornire accessi ad internet. Nel mondo della simulazione, soprattutto dopo l introduzione dell'hla, si può individuare la figura del Model Provider: quell attore (società, ente di ricerca, etc.) che, avendo le conoscenze necessarie per modellare un ambiente o sistema, ne crea un'implementazione e la rende disponibile ad altri con l uso di un protocollo di comunicazione standardizzato. L'architettura HLA è stata concepita proprio per facilitare il riutilizzo di risorse in questo modo. In questo progetto, Cetena ha agito come Model Provider verso Alenia Aeronautica, e lo stesso si può dire di Alenia nei confronti di Cetena. In conclusione, si è aperta la possibilità futura per entrambi i partecipanti di intraprendere progetti in cui sia richiesto un livello di interoperabilità più elevato, tale da sfruttare più pienamente i servizi offerti dall'hla. P - 6

7 6 ACRONIMI DIS DMSO NATO HLA HUD IEEE ISDN LAN NIREUS RAO RTI SBDVP SE SIMNET TCP/IP VME WAN Distributed Interactive Simulation Defense Modeling and Simulation Office North Atlantic Treaty Organization High Level Architecture Head-Up Display Institute of Electrical and Electronic Engineers Integrated Services Digital Network Local Area Network NATO Interoperability and Reusability Study Response Amplitude Operators Run-Time Infrastructure Simulation-based Design and Virtual Prototyping Synthetic Environment Simulation Network Transmission Control Protocol/Internet Protocol Versatile Module Equipment Wide Area Network P - 7

SIMULATORE INNOVARE Sviluppo Intermodale Novara e Vercelli Abilita' Risorse Umane - Equal SIMULATORE INNOVARE

SIMULATORE INNOVARE Sviluppo Intermodale Novara e Vercelli Abilita' Risorse Umane - Equal SIMULATORE INNOVARE Page 1 of 10 SIMULATORE INNOVARE Sviluppo Intermodale Novara e Vercelli Abilita' N. Issue Date Rev. Author Note 1 04/04/2007 0 Attilio Rocca Page 2 of 10 INDEX 1 SIMULARE INNOVARE... 3 1.1 Addestramento

Dettagli

I protocolli di rete. Mauro Gaspari

I protocolli di rete. Mauro Gaspari I protocolli di rete Mauro Gaspari 1 La comunicazione in rete è basata sul concetto di Standard Definizione: uno standard di rete è costituito da un insieme di regole e convenzioni che specificano come

Dettagli

Tecnologie virtuali nel processo di progettazione integrato di Alenia Aeronautica

Tecnologie virtuali nel processo di progettazione integrato di Alenia Aeronautica Tecnologie virtuali nel processo di progettazione integrato di Alenia Aeronautica Maurizio Spinoni Laboratorio Sistemi e Simulazione Alenia Aerospazio Divisione Aeronautica 1. INTRODUZIONE L industria

Dettagli

Manuale Utente Impostazione router Tele-assistenza

Manuale Utente Impostazione router Tele-assistenza Manuale Utente Impostazione router Tele-assistenza Sommario Indice Tabelle... 3 Indice Figure... 4 1. Rappresentazione struttura base LAN... 5 2. Accesso al PLC da remoto... 5 2.1 Configurazione Modem/Router

Dettagli

Reti - Concetti di base

Reti - Concetti di base Reti - Concetti di Docenti: Dott. Stefano Bordoni Dott. Francesco Guerra Facoltà di Economia, Università di Modena e Reggio Emilia Reti - Concetti di Reti - concetti di Che cos'è una rete? una rete è un

Dettagli

Una rete di computer e': Una rete di computer permette:

Una rete di computer e': Una rete di computer permette: Reti di calcolatori Le reti La nozione di rete e' un concetto molto diffuso. Una rete e' topologicamente senza gerarchia e senza centro. Si parla di rete stradale, rete elettrica, rete da pesca, rete del

Dettagli

Le reti rete La telematica telematica tele matica Aspetti evolutivi delle reti Modello con mainframe terminali Definizione di rete di computer rete

Le reti rete La telematica telematica tele matica Aspetti evolutivi delle reti Modello con mainframe terminali Definizione di rete di computer rete Reti e comunicazione Le reti Con il termine rete si fa riferimento, in generale ai servizi che si ottengono dall integrazione tra tecnologie delle telecomunicazioni e le tecnologie dell informatica. La

Dettagli

In passato, occuparsi di informatica era sinonimo di programmare computer

In passato, occuparsi di informatica era sinonimo di programmare computer Programmare =? In passato, occuparsi di informatica era sinonimo di programmare computer attività poco stimolante, atto finale di un processo dove le fasi creative - analisi e progetto - sono già avvenute

Dettagli

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 Sommario Introduzione. Il ruolo dei laboratori informatici nella didattica, formazione

Dettagli

Reti Locali LAN. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni

Reti Locali LAN. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Reti Locali LAN Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Caratteristiche delle reti LAN Nelle reti locali tutte le stazioni condividono lo stesso canale trasmissivo, generalmente

Dettagli

OMEGA CONFIGURAZIONI DISPONIBILI ANALISI COMMERCIALI

OMEGA CONFIGURAZIONI DISPONIBILI ANALISI COMMERCIALI OMEGA L APPLICATIVO PER la contrattualistica CONFIGURAZIONI DISPONIBILI CONDIZIONI DI VENDITA PREMI DI FINE PERIODO - Anagrafiche di base - Organigramma dei gruppi - Assortimenti - Condizioni ricorrenti

Dettagli

RETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici

RETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici Prof. Giuseppe F. Rossi E-mail: giuseppe.rossi@unipv.it Homepage: http://www.unipv.it/retical/home.html UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Ingegneria - Sede distaccata di Mantova MASTER DI 1 LIVELLO

Dettagli

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B Compito: Domanda 1 Per l'algoritmo fornito di seguito, qual è il valore assunto dalla variabile contatore quando l'algoritmo termina: Passo 1 Poni il valore di contatore a 1 Passo 2 Ripeti i passi da 3

Dettagli

di Alessandro Guaragni Sviluppo applicazioni Windows

di Alessandro Guaragni Sviluppo applicazioni Windows di Alessandro Guaragni Sviluppo applicazioni Windows Profilo della società Nata nel 1996 GASoft si posiziona sul mercato come partner ideale per lo sviluppo di applicativi in ambiente Microsoft Windows

Dettagli

Ingegneria del Software

Ingegneria del Software Ingegneria del Software Introduzione e Concetti Fondamentali Porfirio Tramontana, 2009 Corso di Ingegneria del Software Slide 1 Riferimenti Ian Sommerville, Ingegneria del Software, Capitolo 1 Porfirio

Dettagli

Parte I. Ibrido MPLS. Figura 1.1

Parte I. Ibrido MPLS. Figura 1.1 Parte I 1. INTRODUZIONE ALLE RETI MPLS Instradamento a pacchetto datagram Ibrido Commutazione di circuito virtuale IP MPLS ATM Figura 1.1 L MPLS (Multiprotocol label switching, commutazione di etichetta

Dettagli

Automazione senza sosta Digital Factory Division

Automazione senza sosta Digital Factory Division www.siemens.it/migrazione Automazione senza sosta Digital Factory Division SIMATIC S5: ULTIMA CHIAMATA Dopo quasi 40 anni di indiscussi successi il Simatic S5, la famiglia dei controllori logici programmabili

Dettagli

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE IL PROCESSO di PROGETTAZIONE In questa lezione vedremo: Ruolo della modellazione nella comunicazione tipi di modello nel progetto I modelli del prodotto Interpretazione delle informazioni del progetto

Dettagli

Introduzione alle reti ed al TCP/IP

Introduzione alle reti ed al TCP/IP Introduzione alle reti ed al TCP/IP Il termine rete si riferisce idealmente a una maglia di collegamenti. In pratica indica un insieme di componenti collegati tra loro in qualche modo a formare un sistema.

Dettagli

Progetto di Geometria Computazionale: simulazione del movimento ondoso di un fluido utilizzando Kass e Miller

Progetto di Geometria Computazionale: simulazione del movimento ondoso di un fluido utilizzando Kass e Miller Progetto di Geometria Computazionale: simulazione del movimento ondoso di un fluido utilizzando Kass e Miller Stefano Ceroni, Sara Toia Luglio 2011 1 Introduzione Il metodo di Kass e Miller [1] per la

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

Mariarosaria Napolitano. Architettura TCP/IP. Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche

Mariarosaria Napolitano. Architettura TCP/IP. Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche Mariarosaria Napolitano Architettura TCP/IP Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche Contesto e Prerequisiti Contesto E' rivolto agli studenti del V anno degli Istituti Tecnici Industriali

Dettagli

Tecnologia dell Informazione

Tecnologia dell Informazione Tecnologia dell Informazione Il Sistema Operativo Windows Materiale Didattico a cura di Marco Musolesi Università degli Studi di Bologna Sede di Ravenna Facoltà di Giurisprudenza Corso di Laurea in Operatore

Dettagli

- Dispensa VI - RETI DI CALCOLATORI

- Dispensa VI - RETI DI CALCOLATORI Elementi di Informatica e Programmazione - Dispensa VI - RETI DI CALCOLATORI Alessandro Saetti (email: alessandro.saetti@unibs.it) Università degli Studi di Brescia 1 Classificazione delle Reti Modalità

Dettagli

BRICKS - ANNO 2 - NUMERO 3 Il progetto è stato presentato, approvato e finanziato nell ambito del Programma Trasversale Attività Chiave 3, Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione () gestita

Dettagli

Internet come funziona?

Internet come funziona? Internet come funziona? Cos'è una rete e cos'è la Rete: Reti locali e geografiche Protocolli Architettura Client/Server Architettura P2P (Peer-to-peer) Internet ( web!) e i suoi servizi: World Wide Web

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni METODO PER IL RENDERING DEI DIAGRAMMI DI IRRADIAZIONE VERTICALI BASATO SUI DATI PREVISTI DALLE SPECIFICHE DI FORMATO DEL CATASTO AGCOM 1. Premessa Per calcolare

Dettagli

Simulazione Parallela e Distribuita

Simulazione Parallela e Distribuita Introduzione e motivazioni Gabriele D Angelo gda@cs.unibo.it http://www.cs.unibo.it/~gdangelo Dipartimento di Scienze dell Informazione Università degli Studi di Bologna Riferimenti Paralleland DistributedSimulationSystems

Dettagli

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo Metodologie Informatiche Applicate al Turismo 3. Introduzione a Internet Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://pages.di.unipi.it/milazzo milazzo di.unipi.it Corso di Laurea

Dettagli

Capitolo 11. Conclusioni

Capitolo 11. Conclusioni Capitolo 11 Conclusioni In questo lavoro di tesi sono state analizzate le prestazioni dei protocolli a pacchetto per la trasmissione sull interfaccia radio dei sistemi di comunicazione mobile cellulare

Dettagli

A cura di Valeria Valecchi

A cura di Valeria Valecchi A cura di Valeria Valecchi Libro di testo di riferimento: Cloud di Gallo e Sirsi Blocco tematico C: L azienda e le reti Unità di apprendimento 1 CHE COS E UNA RETE DI COMPUTER TELEMATICA= TELEcomunicazione+inforMATICA

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Evoluzione dei sistemi informatici Cos è una rete? Insieme di

Dettagli

INTERNET L INFRASTRUTTURA DEL COMMERCIO ELETTRONICO

INTERNET L INFRASTRUTTURA DEL COMMERCIO ELETTRONICO INTERNET L INFRASTRUTTURA DEL COMMERCIO ELETTRONICO COMMERCIO ELETTRONICO basato su elaborazione e trasmissione elettronica delle informazioni opera su un infrastruttura composta da computer, software

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA

Dettagli

CAPITOLO 1: INTRODUZIONE

CAPITOLO 1: INTRODUZIONE CAPITOLO 1: INTRODUZIONE I componenti di natura elettrica o elettronica sono presenti in molti dispositivi di uso quotidiano. Pensiamo ai controlli elettronici presenti in un'automobile. Essi aiutano il

Dettagli

Introduzione all Informatica. Fabrizio Angiulli. Reti di Calcolatori

Introduzione all Informatica. Fabrizio Angiulli. Reti di Calcolatori Introduzione all Informatica Fabrizio Angiulli Reti di Calcolatori RETI DI CALCOLATORI Cos è una rete di calcolatori? Punto di vista logico sistema di dati ed utenti distribuito geograficamente Punto di

Dettagli

MATERIALI PER LA DISCUSSIONE

MATERIALI PER LA DISCUSSIONE SETTORE TECNOLOGICO MATERIALI PER LA DISCUSSIONE ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE TELECOMUNICAZIONI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ESITI DI APPRENDIMENTO Regolamento, Art. 5 comma 1 Nota: Le Competenze,

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T1 3-Equipaggiamento di un SO 1 Prerequisiti Hardware e software Uso pratico elementare di un sistema operativo Struttura a strati del SO 2 1 Introduzione In questa Unità vogliamo

Dettagli

OGGETTO: Costi Attivazione Servizio PEC (Posta Elettonica Certificata)

OGGETTO: Costi Attivazione Servizio PEC (Posta Elettonica Certificata) epublic s.r.l. Sede Legale: Via del Tigli n.7-28066 Galliate NO) Sede Operativa: C.so XXIII Marzo n.21-28100 Novara e-mail: info@epublic.it - Http://www.epublic.it Http://www.piemonteweb.it Spett.le COMUNE

Dettagli

Integrazione tra simulazione numerica e dati reali in procedure automatiche di collaudo

Integrazione tra simulazione numerica e dati reali in procedure automatiche di collaudo Integrazione tra simulazione numerica e dati reali in procedure automatiche di collaudo Multisim Connectivity Toolkit Studente: Moreno Favaro mtr:545282 Relatore: Ch.mo prof. A. Sona Università degli studi

Dettagli

Dispositivi per il controllo

Dispositivi per il controllo Dispositivi per il controllo ordini di comando PARTE DI COMANDO PARTE DI POTENZA Controllori monolitici Controllori con architettura a bus Controllori basati su PC informazioni di ritorno PLC (Programmable

Dettagli

INFORMATICA. Prof. MARCO CASTIGLIONE. Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo - PESCARA

INFORMATICA. Prof. MARCO CASTIGLIONE. Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo - PESCARA INFORMATICA Prof. MARCO CASTIGLIONE Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo - PESCARA 1.1 Introduzione Internet è una rete di calcolatori collegati tra loro e fisicamente posizionati in tutto il mondo RETE

Dettagli

ANALIZZARE E GESTIRE IL CLIMA E LA MOTIVAZIONE. attraverso lo strumento e la metodologia

ANALIZZARE E GESTIRE IL CLIMA E LA MOTIVAZIONE. attraverso lo strumento e la metodologia ANALIZZARE E GESTIRE IL CLIMA E LA MOTIVAZIONE attraverso lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è sempre più

Dettagli

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori Operatore informatico giuridico Informatica Giuridica A.A 2006/2007 II Semestre Reti di calcolatori prof. Monica Palmirani Rete di calcolatori Le reti di calcolatori sono un insieme di dispositivi hardware

Dettagli

Misure attive e passive per la caratterizzazione dinamica di strutture: il caso del ponte di Dogna (UD)

Misure attive e passive per la caratterizzazione dinamica di strutture: il caso del ponte di Dogna (UD) XXVI Convegno Nazionale del Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida Misure attive e passive per la caratterizzazione dinamica di strutture: il caso del ponte di Dogna (UD) A.Coccolo (1), G. Peressi

Dettagli

Esercitazione Strumentazione virtuale

Esercitazione Strumentazione virtuale Esercitazione Strumentazione virtuale - 1 Esercitazione Strumentazione virtuale 1 - Oggetto Introduzione alla strumentazione virtuale. LabView: il pannello frontale e il diagramma a blocchi. Esempi: generatore

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE, DIREZIONE REGIONALE della LOMBARDIA IL CAAF CGIL LOMBARDIA

PROTOCOLLO D INTESA TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE, DIREZIONE REGIONALE della LOMBARDIA IL CAAF CGIL LOMBARDIA Direzione Regionale della Lombardia PROTOCOLLO D INTESA TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE, DIREZIONE REGIONALE della LOMBARDIA E IL CAAF CGIL LOMBARDIA LE PARTI Agenzia delle Entrate, nella persona del Direttore

Dettagli

Tecnologie dei Sistemi di Automazione

Tecnologie dei Sistemi di Automazione Facoltà di Ingegneria Tecnologie dei Sistemi di Automazione Prof. Gianmaria De Tommasi Lezione 2 Architetture dei dispositivi di controllo e Dispositivi di controllo specializzati Corso di Laurea Codice

Dettagli

"Match analysis, GPS, potenza metabolica: le bugie della verità"

Match analysis, GPS, potenza metabolica: le bugie della verità www.k-sport.it "Match analysis, GPS, potenza metabolica: le bugie della verità" Mirko Marcolini Il carico esterno Cos è Ogni grandezza fisica viene definita mediante il metodo che si usa per misurarla.

Dettagli

Il protocollo RS Introduzione. 1.2 Lo Standard RS-232

Il protocollo RS Introduzione. 1.2 Lo Standard RS-232 1 Il protocollo RS232 1.1 Introduzione Come noto un dispositivo di interfaccia permette la comunicazione tra la struttura hardware di un calcolatore e uno o più dispositivi esterni. Uno degli obiettivi

Dettagli

Tecnologia e rilievo del carico esterno nel calcio

Tecnologia e rilievo del carico esterno nel calcio www.k-sport.it Tecnologia e rilievo del carico esterno nel calcio Una mela cade dall albero. Qualcuno ci vede un frutto andato a male. Qualcun altro la legge di gravità. Mirko Marcolini 1 Cos è Ogni grandezza

Dettagli

Modulo 1 Software e Reti. Prof.ssa Francesca Rammairone

Modulo 1 Software e Reti. Prof.ssa Francesca Rammairone Modulo 1 Software e Reti Prof.ssa Francesca Rammairone SOFTWARE Insieme di istruzioni che consentono al computer di svolgere le più svariate funzioni. Queste istruzioni sono i programmi che descrivono

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di informatica Processo Sviluppo e gestione di prodotti e servizi informatici Sequenza di

Dettagli

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007-2013 ACRONIMO PROGETTO TITOLO PROGETTO OBIETTIVO GENERALE 3i plus PIATTAFORMA ITS PER L INFOMOBILITÀ INTERMODALE INTERREGIONALE

Dettagli

Informazione. Molti sono i termini legati all utilizzo delle reti che sentiamo ogni giorno

Informazione. Molti sono i termini legati all utilizzo delle reti che sentiamo ogni giorno LE RETI LOCALI 1 Informazione Molti sono i termini legati all utilizzo delle reti che sentiamo ogni giorno Diviene fondamentale, se delle reti facciamo uso, comprenderne il significato. 2 Gli obiettivi

Dettagli

Sviluppo di un banco prova per il rilievo del coefficiente di efflusso e del numero di Swilr-Tumble di testate per motori a combustione interna

Sviluppo di un banco prova per il rilievo del coefficiente di efflusso e del numero di Swilr-Tumble di testate per motori a combustione interna Sviluppo di un banco prova per il rilievo del coefficiente di efflusso e del numero di Swilr-Tumble di testate per motori a combustione interna "L architettura CompactDAQ, alla base dell applicazione,

Dettagli

Sistemi informativi secondo prospettive combinate

Sistemi informativi secondo prospettive combinate Sistemi informativi secondo prospettive combinate direz acquisti direz produz. direz vendite processo acquisti produzione vendite INTEGRAZIONE TRA PROSPETTIVE Informazioni e attività sono condivise da

Dettagli

WEB 2.0: Utilità dei Social Network Nella comunicazione sanitaria. Mauro Bonomini Medicina di Gruppo Rose Selvatiche Parma

WEB 2.0: Utilità dei Social Network Nella comunicazione sanitaria. Mauro Bonomini Medicina di Gruppo Rose Selvatiche Parma : Utilità dei Social Network Nella comunicazione sanitaria Mauro Bonomini Medicina di Gruppo Rose Selvatiche Parma 18-12-2010 Introduzione Information and Communication Technology Informazione (NON semplicemente

Dettagli

Sistemi distribuiti e reti di calcolatori

Sistemi distribuiti e reti di calcolatori Sistemi distribuiti e reti di calcolatori 1 Indice Modulazione e trasmissione dei dati Reti di calcolatori Topologia Messaggi e protocolli ISO/OSI Ethernet Architettura client/server Telefonia mobile 2

Dettagli

Calcolo numerico per utilizzare i residui di udito

Calcolo numerico per utilizzare i residui di udito Calcolo numerico per utilizzare i residui di udito Andrea Trucco, Ph.D. Dipartimento Ingegneria Biofisica ed Elettronica DIBE - Università di Genova trucco@ieee.org 1 Segnale audio Variazione della pressione

Dettagli

LE RETI DI COMPUTER. Il modello ISO/OSI Prima parte

LE RETI DI COMPUTER. Il modello ISO/OSI Prima parte LE RETI DI COMPUTER Il modello ISO/OSI Prima parte I MODELLI PER LE RETI All i izio dell era i for ati a, la gestio e delle comunicazioni tra sistemi si era rilevata uno dei problemi più grandi, soprattutto

Dettagli

CORSI DI APPROFONDIMENTO IN COLLABORAZIONE CON LE AZIENDE Autodesk Revit MEP

CORSI DI APPROFONDIMENTO IN COLLABORAZIONE CON LE AZIENDE Autodesk Revit MEP Autodesk Revit MEP 1 13-28 Gennaio 24 300,00 Il corso Certificato Revit MEP (Mechanical, Electrical & Plumbing) ha l obiettivo di far conoscere le software BIM Autodesk. Nel corso Revit MEP, verranno introdotti

Dettagli

CENTRO REGIONALE PER LO STUDIO DELLA DINAMICA DEI LITORALI

CENTRO REGIONALE PER LO STUDIO DELLA DINAMICA DEI LITORALI CENTRO REGIONALE PER LO STUDIO DELLA DINAMICA DEI LITORALI PROVINCIA DI GROSSETO PROVINCIA DI LIVORNO PROVINCIA DI LUCCA PROVINCIA DI MASSA - CARRARA PROVINCIA DI PISA COMUNE DI CECINA DIPARTIMENTO DI

Dettagli

Che cos e l Informatica. Informatica generale. Caratteristiche fondamentali degli algoritmi. Esempi di algoritmi. Introduzione

Che cos e l Informatica. Informatica generale. Caratteristiche fondamentali degli algoritmi. Esempi di algoritmi. Introduzione Che cos e l Informatica Scienza dell elaborazione dell informazione Informatica generale non si riduce all utilizzo di strumenti (e.g. linguaggi di programmazione e basi di dati); si occupa del trattamento

Dettagli

Dr. Cesare Raviglione. infravia 2001 Verona, 30 novembre 2001

Dr. Cesare Raviglione. infravia 2001 Verona, 30 novembre 2001 Dr. Cesare Raviglione infravia 2001 Verona, 30 novembre 2001 Preventive and Passive Safety Avoidance Zone Preventive Safety Normal Driving State Warning State Collision Avoidable State Passive Safety Post-Accident

Dettagli

Connessione ad Internet

Connessione ad Internet Connessione ad Per connettersi ad è necessario: Avere un provider che ci assicuri la connettività Disporre di un modem o di un router geografico (connessione alla WAN) La connettività può essere diretta

Dettagli

Sommario 1 Introduzione progetto Soluzione Integrazione Conclusioni... 10

Sommario 1 Introduzione progetto Soluzione Integrazione Conclusioni... 10 SISS SUITE Sommario 1 Introduzione... 3 2 progetto... 3 3 Soluzione... 3 4 Integrazione... 10 5 Conclusioni... 10 2 1 INTRODUZIONE L OMNICOM SISS Suite è una libreria DLL espressamente concepita per facilitare

Dettagli

SOMMARIO. cüxá wxçét wxä VÉÇá zä É wx ` Ç áàü. Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

SOMMARIO. cüxá wxçét wxä VÉÇá zä É wx ` Ç áàü. Ufficio Nazionale per il Servizio Civile Manuale Utente (Generalità) Versione 2.0.1 SOMMARIO 1. INTRODUZIONE... 3 2. HELIOS LA SOLUZIONE TECNICA... 6 3. HELIOS - L ARCHITETTURA DI SISTEMA... 8 2 8 1. Introduzione NOTA BENE: Nel sistema Helios

Dettagli

Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC - Fase 2: Confronto tra risultati numerici e risultati sperimentali

Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC - Fase 2: Confronto tra risultati numerici e risultati sperimentali Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC -

Dettagli

Architettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete

Architettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete I semestre 02/03 Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Architettura di rete architettura di rete insieme delle specifiche funzionali

Dettagli

Radar e Sistema di Puntamento con Arduino e Processing

Radar e Sistema di Puntamento con Arduino e Processing Radar e Sistema di Puntamento con Arduino e Processing ISTITUTO INTERNAZIONALE EDOARDO AGNELLI Istituto Tecnico Industriale - Liceo Scientifico Classe IV Eln. Premessa L uso della scheda Arduino è oramai

Dettagli

Strumenti per la misurazione della qualità dei servizi web

Strumenti per la misurazione della qualità dei servizi web Strumenti per la misurazione della qualità dei servizi web Questo materiale didattico è stato realizzato da Formez PA nel Progetto PerformancePA, Ambito A Linea 1, in convenzione con il Dipartimento della

Dettagli

CAE. Ingegnerizzazione assistita da calcolatore

CAE. Ingegnerizzazione assistita da calcolatore CAE Ingegnerizzazione assistita da calcolatore L ingegnerizzazione assistita da calcolatore (Computeraided engineering o CAE) si riferisce all uso di software su computer per simulare le prestazioni di

Dettagli

PROGRAMMA INFORMATIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI A MEZZO PROTOCOLLOASP, PEC E PEO CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO

PROGRAMMA INFORMATIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI A MEZZO PROTOCOLLOASP, PEC E PEO CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione generale per le risorse umane e finanziarie

Dettagli

Sicuro, flessibile e intelligente EMKA Rack Management.

Sicuro, flessibile e intelligente EMKA Rack Management. Sicuro, flessibile e intelligente EMKA Rack Management www.emka-electronics.com Controllo delle operazioni Assistenza Controllo degli accessi La sicurezza al primo posto Rack Management di EMKA Electronics

Dettagli

Router. E altri elementi di una rete LAN

Router. E altri elementi di una rete LAN Router E altri elementi di una rete LAN Scheda di rete NIC Circuito stampato che collega l host al mezzo Ogni scheda è autenticata da un codice detto mac (Media Access Control) address Ogni mac address

Dettagli

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI FORUM TEMATICO Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione Taranto, 25 Luglio 2008 1 LE NOSTRE PROPOSTE 1. FONDAZIONE PER LA R&S 2. PROGETTO TARANTO WIRELESS 2 LE NOSTRE PROPOSTE

Dettagli

FAQ. È necessaria una linea telefonica? No, Open Sky non richiede alcun collegamento telefonico o via cavo.

FAQ. È necessaria una linea telefonica? No, Open Sky non richiede alcun collegamento telefonico o via cavo. Domande frequenti 1 2 È possibile eseguire l installazione da soli? Il sistema è stato studiato per essere semplice e veloce da installare. Con il manuale d installazione (vedi Guida all'installazione)

Dettagli

Utilizzo di Tools di Simulazione per lo Sviluppo di Concetti NCW in Ambito Aeronautico

Utilizzo di Tools di Simulazione per lo Sviluppo di Concetti NCW in Ambito Aeronautico Utilizzo di Tools di Simulazione per lo Sviluppo di Concetti NCW in Ambito Aeronautico VII Convegno MIMOS Scuola Trasporti e Materiali dell Esercito Italiano Roma Cecchignola 6 8 Novembre 2007 29 10 2007

Dettagli

EEPROM SERIALI IN I2C BUS.

EEPROM SERIALI IN I2C BUS. Corso di BASCOM 8051 - (Capitolo 3 0 ) Corso Teorico/Pratico di programmazione in BASCOM 8051. Autore: DAMINO Salvatore. EEPROM SERIALI IN I2C BUS. Tra i dispositivi più utilizzati, nelle applicazioni

Dettagli

LABORATORIO DI DINAMICA DELLE MACCHINE FRANCO LOMBARDINI Padiglione Tamburini

LABORATORIO DI DINAMICA DELLE MACCHINE FRANCO LOMBARDINI Padiglione Tamburini LABORATORIO DI DINAMICA DELLE MACCHINE FRANCO LOMBARDINI Padiglione Tamburini Il Laboratorio nasce nel marzo del 2008, grazie ad una donazione della famiglia Lombardini. Il laboratorio si occupa della

Dettagli

Press release 14 marzo 2016

Press release 14 marzo 2016 AVM a Cebit 2016 - Padiglione 13, Stand C48 Sette nuovi modelli FRITZ!Box per qualsiasi tipo di connessione Internet, WiFi intelligente e smart networking Un FRITZ!Box per qualsiasi tipo di connessione

Dettagli

MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA

MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA Fase 1 Quando il Ministero della Salute ha avviato il programma di accreditamento degli eventi formativi la Regione Toscana ha pensato di cogliere questa occasione per

Dettagli

Informatica. Dipartimento di Economia. Ing. Cristiano Gregnanin. 8 novembre Corso di laurea in Economia

Informatica. Dipartimento di Economia. Ing. Cristiano Gregnanin. 8 novembre Corso di laurea in Economia Informatica Dipartimento di Economia Ing. Cristiano Gregnanin Corso di laurea in Economia 8 novembre 2016 1 / 28 Rete informatica La rete informatica è la condivisione d informazioni o servizi. un computer

Dettagli

Tecnico in meteo-climatologia operativa

Tecnico in meteo-climatologia operativa Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Area professionale Sottoarea professionale Descrizione Tecnico in meteo-climatologia

Dettagli

Architetture Client/Server. Un architettura è centralizzata quando i dati e le applicazioni (programmi) risiedono in un unico nodo elaborativo

Architetture Client/Server. Un architettura è centralizzata quando i dati e le applicazioni (programmi) risiedono in un unico nodo elaborativo Basi di Dati Architetture Client/Server D B M G Architettura centralizzata Un architettura è centralizzata quando i dati e le applicazioni (programmi) risiedono in un unico nodo elaborativo Tutta l intelligenza

Dettagli

ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI

ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SALA CONFERENZE POLO DIDATTICO INTEGRATO c/o Villaggio del Ragazzo 18 settembre 2015 S.Giroldi ELEMENTI STRATEGICI DEL COORDINATORE NEL CONTROLLO

Dettagli

Micro Servoazionamento Passo-Passo - ViX

Micro Servoazionamento Passo-Passo - ViX Micro Servoazionamento www.parker-eme.com/stepper Micro Servoazionamento Breve panoramica Descrizione La serie ViX, servoazionamenti digitali intelligenti di Parker, viene completata con l aggiunta della

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche modulo 4 Prof. Salvatore Rosta www.byteman.it s.rosta@byteman.it 1 Lo Standard TCP/IP: 1 Nasce dall esigenza di creare uno standard per le reti a livello mondiale che si possa adattare

Dettagli

Convertitore USB over IP 1 porta Gigabit 10/100/1000 Mbps

Convertitore USB over IP 1 porta Gigabit 10/100/1000 Mbps Convertitore USB over IP 1 porta Gigabit 10/100/1000 Mbps Product ID: USB1000IP Questo convertitore seriale USB-over-IP Gigabit offre un modo semplice e comodo di estendere e condividere un dispositivo

Dettagli

ISO- OSI e architetture Client-Server

ISO- OSI e architetture Client-Server LEZIONE 9 ISO- OSI e architetture Client-Server Proff. Giorgio Valle Raffaella Folgieri giorgio.valle@unimi.it folgieri@dico.unimi.it Lez 10 modello ISO-OSI e architettura client-server 1 Nelle scorse

Dettagli

REGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI TELEMATICI DEL COMUNE DI PIACENZA

REGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI TELEMATICI DEL COMUNE DI PIACENZA COMUNE DI PIACENZA Settore Affari generali e decentramento REGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI TELEMATICI DEL COMUNE DI PIACENZA 1 Art. 1 Finalità e definizioni 1. Il presente regolamento ha lo scopo di

Dettagli

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione Corso di INFORMATICA GRAFICA Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani Altre applicazioni informatiche per la progettazione Progettazione come ciclo iterativo REQUISITI/OBIETTIVO IDEA INIZIALE MODIFICHE FORMALIZZAZIONE

Dettagli

TRIENNIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Giovanni XXIII Monte San Biagio- Lenola (LT)

TRIENNIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Giovanni XXIII Monte San Biagio- Lenola (LT) I Monte San Biagio- Lenola (LT) TRIENNIO 2016-19 1. Premessa L azione #28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad animatore digitale ossia un docente che deve elaborare progetti

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

Moviri e DevOps: Case Studies. Un approccio concreto al DevOps per accelerare dialogo e risultati tra IT Operations e Quality Assurance

Moviri e DevOps: Case Studies. Un approccio concreto al DevOps per accelerare dialogo e risultati tra IT Operations e Quality Assurance Moviri e DevOps: Case Studies Un approccio concreto al DevOps per accelerare dialogo e risultati tra IT Operations e Quality Assurance Settembre 2013 Case Study 1: IT Operations Department Contesto Il

Dettagli

Utilizzo collegamento remoto

Utilizzo collegamento remoto Utilizzo collegamento remoto Introduzione Il collegamento VPN (virtual private network) consente a PC collegati ad internet ma fisicamente fuori dalla rete interna regionale, di accedere, con le credenziali

Dettagli

INDICE CHI SIAMO MISSION AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE RICERCA E INNOVAZIONE ECCELLENZA MADE IN ITALY I PRINCIPALI BRAND UMPI NEL MONDO

INDICE CHI SIAMO MISSION AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE RICERCA E INNOVAZIONE ECCELLENZA MADE IN ITALY I PRINCIPALI BRAND UMPI NEL MONDO INDICE 1 CHI SIAMO MISSION 2 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE 3 RICERCA E INNOVAZIONE 4 ECCELLENZA MADE IN ITALY 5 I PRINCIPALI BRAND 6 UMPI NEL MONDO CHI SIAMO MISSION CHI SIAMO Umpi è una realtà imprenditoriale

Dettagli

RELIABILITY MADE EASY

RELIABILITY MADE EASY RELIABILITY MADE EASY Grazie alla tecnologia Profinet MRP e stata introdotta la semplicita per la realizzazione delle architetture di controllo ad alta disponibilita DOMENICO VINCI Responsabile Divisione

Dettagli

Azienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545

Azienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione

Dettagli