Servizi all'infanzia: nidi dell'infanzia
|
|
- Matteo Gentile
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Servizi all'infanzia: nidi dell'infanzia Il nido d'infanzia e' un servizio educativo e sociale, aperto a tutti i bambini in eta' compresa tra i tre mesi e i tre anni, che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione. Ha finalità di formazione, socializzazione e cura dei bambini in un contesto esterno a quello familiare, attraverso l'elaborazione di progetti pedagogici specifici. I nidi possono funzionare ed essere organizzati con modalità diversificate sia relativamente ai tempi di apertura sia alla ricettività. Sono a tempo pieno quando osservano un orario di apertura pari o superiore alle otto ore al giorno e part-time quando osservano un orario di apertura inferiore alle otto ore. Nell uno e nell altro caso, i nidi d infanzia garantiscono i servizi di mensa e riposo pomeridiano. La ricettività massima (sia a tempo pieno che a tempo parziale) è di 73 posti bambino e in seguito all'applicazione del 15% la struttura non potrà comunque ospitare più di 84 bambini. Tale limite può essere derogato dal Comune in relazione a specifiche esigenze e condizioni, fermo restando il rispetto degli standard previsti dalla presente direttiva. Terminologie diverse da nido o nido d'infanzia non configurano altre tipologie di servizi; esse stanno piuttosto a indicare una collocazione del nido in particolari luoghi o situazioni (a titolo puramente esemplificativo si citano gli agrinido, nidi di condominio, nidi appartamento o nidi aziendali). I nidi d'infanzia possono essere gestiti da: Comuni, anche in forma associata; Altri soggetti pubblici o soggetti privati, accreditati, convenzionati con i Comuni; Soggetti privati scelti dai Comuni, mediante procedura ad evidenza pubblica; Soggetti privati autorizzati al funzionamento. Requisiti Disporre di strutture con le caratteristiche e gli standard previsti dalla normativa vigente; Disporre di personale in possesso di necessari titoli di studio; Applicare al personale dipendente i contratti collettivi nazionali di settore, secondo il profilo professionale di riferimento; Applicare il rapporto numerico tra educatori e bambini iscritti come indicato; Adottare, qualora siano forniti uno o più pasti, una tabella dietetica approvata dall' Ausl e prevedere procedure di acquisto degli alimenti che garantiscano il rispetto delle norme in materia di alimenti destinati a lattanti e bambini, l'utilizzo esclusivo di prodotti non contenenti alimenti geneticamente modificati e dando priorità all'utilizzo di prodotti ottenuti con metodi biologici; Provvedere alla copertura assicurativa del personale e degli utenti; Destinare una quota dell'orario di lavoro del personale, pari ad un minimo di venti ore annuali, alle attività di aggiornamento, alla programmazione delle attività educative e alla promozione della partecipazione delle famiglie. Caratteristiche generali dell'area e della struttura I Comuni con la pianificazione urbanistica programmano e individuano le aree da destinarsi ai servizi per la prima infanzia. I servizi educativi devono essere ubicati in un'area accessibile, soleggiata, prevalentemente pianeggiante, adeguatamente protetta da fonti di inquinamento, caratterizzata, solitamente, dalla presenza di ampie zone verdi e dotata di uno spazio esterno attrezzato per i bambini. Area La superficie dell area esterna del nido d infanzia deve garantire un minimo di mq. 10 per posto bambino. Lo standard dello spazio esterno è da considerarsi in aggiunta all'area di sedime dei fabbricati e al netto delle eventuali area di parcheggio.
2 Struttura La struttura deve garantire il rapporto diretto con l'esterno, essere collocata al pianterreno ed essere articolata su un unico livello. Qualora il servizio sia collocato su più piani dovranno essere adottate tutte le misure utili e necessarie per garantire la sicurezza, sia in caso di eventi eccezionali, sia per l'ordinaria gestione quotidiana; si deve comunque garantire che ogni unità funzionale minima (sezione) sia collocata su un unico piano. Occorre un ingresso indipendente ma, nel caso in cui la struttura sia aggregata a servizi scolastici o educativi, l ingresso può essere unico. La progettazione degli spazi interni ed esterni dei servizi educativi per la prima infanzia e la dotazione degli arredi e dei giochi devono tenere presente, in tutte le sue fasi, le finalità educative degli stessi. A tal fine nell'equipe di progettazione deve essere prevista la partecipazione di un coordinatore pedagogico o di un professionista in materia psico-pedagogica. Le parti strutturali e impiantistiche di tutti gli spazi devono rispondere ai requisiti di sicurezza meccanica e stabilità, previsti da normative di carattere generale, rinviando alle norme relative. La superficie interna deve prevedere gli spazi destinati alle attività dei bambini e quelli destinati ai servizi generali e alle attività degli adulti. Gli spazi destinati alle attività dei bambini non possono essere inferiori a 7 mq. per posto bambino, cui vanno aggiunti gli spazi per i servizi generali. Indipendentemente dalla capienza della struttura, i soggetti gestori potranno iscrivere un numero di bambini superiore alla ricettività della struttura nella misura massima del 15%, fatto salvo il rispetto del rapporto numerico tra personale e bambini iscritti. Gli spazi essenziali del nido, destinati ai bambini e a disposizione degli adulti, sono: Un vano di ingresso dotato di ambiente filtro. Se l accesso a ciascuna sezione avviene esclusivamente dall esterno, occorre prevedere uno spazio filtro per la tutela microclimatica. Si deve comunque evitare il passaggio attraverso i locali di altre sezioni; Unità funzionali minime (sezioni) per ciascun gruppo di bambini; Spazi comuni; Servizi generali e spazi a disposizione degli adulti; Servizi igienici per bambini e adulti; Cucina o terminale di cucina, o altro spazio, dimensionato e attrezzato in conformità alle norme vigenti in materia e alla normativa locale; Area esterna. La struttura del nido d infanzia può articolarsi su più sezioni, in relazione alla capienza della struttura stessa, all età e al numero dei bambini iscritti. Ogni sezione deve comprendere gli spazi idonei a svolgere le seguenti attività: Il gioco e le attività individuali e di gruppo; Il riposo; Il pasto; L igiene dei bambini. I servizi generali sono costituiti da: servizi igienici per il personale, un locale destinato a deposito per attrezzature e materiali di pulizia, uno spazio destinato alla conservazione dei materiali connessi alle procedure di somministrazione pasti, almeno un terminale di distribuzione o cucinetta adeguatamente attrezzato a servizio della somministrazione dei pasti in multiporzione dall'esterno. In caso di fornitura di pasti in monoporzione è sufficiente uno spazio adeguatamente disimpegnato e inaccessibile ai bambini, provvisto di acqua corrente e dotato di attrezzature minime. E' richiesta una cucina dimensionata e attrezzata secondo le disposizioni normative statale e locali in materia, per i servizi che scelgono di somministrare pasti prodotti all'interno. I pasti devono essere obbligatoriamente prodotti all'interno della struttura per bambini da 3 a 12 mesi. Inoltre uno spazio attrezzato per il lavaggio delle stoviglie qualora non venga utilizzato unicamente materiale a perdere, un locale dispensa, uno spazio guardaroba per la biancheria pulita fornita dal nido, un locale per la preparazione del materiale didattico, per i colloqui con i genitori e per le attività
3 amministrative. Lo spazio esterno attrezzato deve essere recintato e di uso esclusivo dei bambini durante l'orario di apertura del nido, salvo il caso di polo per l'infanzia. In orario di chiusura del servizio ne è ammesso l'utilizzo programmato tramite specifico progetto, da parte di altri soggetti, previa predisposizione d' infrastrutture, servizi e soluzioni specifiche e garantendo la salvaguardia dell'igiene, della funzionalità, della sicurezza e dell'organizzazione del servizio educativo. Per gli arredi, le strutture per il gioco e i giochi devono essere utilizzati materiali sicuri nell impiego, atossici, non facilmente infiammabili e che non emettano sostanze nocive, né in condizioni normali, né in condizioni critiche. Il personale Il funzionamento del nido d infanzia è assicurato dal personale educatore e dal personale addetto ai servizi generali. Un adeguato rapporto numerico tra personale e bambini iscritti è necessario per determinare la qualità dei servizi. Bisogna tener conto, per questo motivo, della natura del servizio offerto, delle caratteristiche della struttura, dei tempi di apertura, del numero, dell età e delle caratteristiche dei bambini accolti. Educatori Gli educatori si devono occupare della cura e dell educazione dei bambini, della relazione con le famiglie, provvedendo all'organizzazione e al funzionamento del servizio. I titoli di studio necessari per ricoprire il ruolo di educatore nei servizi educativi per la prima infanzia sono: Diploma di maturità magistrale; Diploma di maturità rilasciato dal liceo socio-psico-pedagogico; Diploma di abilitazione all insegnamento nelle scuole di grado preparatorio; Diploma di dirigente di comunità; Diploma di tecnico dei servizi sociali e assistente di comunità infantile; Operatore servizi sociali e assistente per l infanzia; Diploma di liceo delle scienze umane; Titoli equipollenti, equiparati, o riconosciuti ai sensi di legge; Diploma di laurea in Pedagogia; Diploma di laurea in Scienze dell educazione; Diploma di laurea in Scienze della formazione primaria; Diploma di laurea triennale di cui alla classe L19 del Decreto del Ministero dell'università e della ricerca 26/7/2007 Definizione delle linee guida per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (attuazione decreti ministeriali del 16 marzo 2007, di definizione delle nuove classi dei corsi di laurea magistrale); Diploma di laurea magistrale previsto dal Decreto del Ministero dell'università e della ricerca 16 marzo 2007 Determinazione delle classi di laurea magistrale di cui alle classi: LM50 programmazione e gestione dei servizi educativi; LM57 scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua; LM85 scienze pedagogiche; LM93 teorie e metodologie dell'e-learning e della media education e altra classe di laurea magistrale equiparata a Scienze dell'educazione vecchio ordinamento. Diplomi universitario lauree equipollenti, equiparate o riconosciute ai sensi di legge. Dal 1 settembre 2015 saranno ritenuti validi per l accesso i soli diplomi di laurea sopraindicati. Continueranno comunque ad avere valore per l'accesso ai posti di educatore tutti i titoli inferiori alla laurea validi al 31 agosto 2015, se conseguiti entro tale data. Il rapporto numerico tra educatori e bambini all interno dei nidi d infanzia è: Fino a cinque bambini per ogni educatore, per le sezioni di bambini di età compresa tra i tre e i dodici mesi, sia per i nidi a tempo pieno che per i nidi a tempo parziale; Fino a sette bambini per ogni educatore per le sezioni di bambini di età compresa tra i dodici e i trentasei mesi nei nidi a tempo pieno e non superiore a otto bambini per educatore nei nidi a tempo parziale; Fino a dieci bambini per ogni educatore nei nidi e nelle sezioni di nido sia a tempo pieno
4 che a tempo parziale anche aggregate a scuole d infanzia, che ospitino esclusivamente bambini in età compresa tra i ventiquattro e i trentasei mesi. Addetti ai servizi generali Gli addetti ai servizi generali svolgono compiti di pulizia e riordino degli ambienti e dei materiali, collaborano con il personale educatore alla manutenzione e preparazione dei materiali didattici e al buon funzionamento dell'attività del nido d infanzia. Il rapporto numerico medio tra addetti ai servizi generali e bambini, nel caso in cui tutte le attività siano svolte da personale interno, non può essere superiore a ventuno bambini per ogni addetto, escluso il personale di cucina. Tale rapporto può variare nel caso in cui le attività descritte siano svolte in tutto o in parte da personale esterno, attraverso contratti con imprese private. Modalità di presentazione della domanda Per aprire e, di conseguenza, per gestire un nido d infanzia da parte di privati, è necessario richiedere l'autorizzazione al funzionamento al Comune di competenza. La domanda è presentata dal gestore o dal legale rappresentante al Comune nel cui territorio è collocato il servizio. Il Comune rilascia tale autorizzazione dopo aver sentito il parere della Commissione tecnica distrettuale (le commissioni tecniche provinciali continueranno il loro lavoro fino alla costituzione di quelle distrettuali). L autorizzazione ha durata settennale e può essere rinnovata previa richiesta del soggetto gestore al Comune almeno novanta giorni prima della scadenza. Il Comune procede a verifiche, anche tramite sopralluogo, per accertare la permanenza dei requisiti sulla cui base è stato concessa l'autorizzazione al funzionamento. La procedura di accreditamento è istituita dalla Regione Emilia-Romagna per promuovere lo sviluppo e la qualificazione del sistema educativo integrato e prevede requisiti aggiuntivi rispetto a quelli per ottenere l autorizzazione al funzionamento, uguali per i servizi pubblici e privati. Per i servizi e le strutture private, l'accreditamento costituisce condizione per l'accesso ai finanziamenti pubblici e per stringere convenzioni con i Comuni per la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia. Al momento, la direttiva sulle procedure per l accreditamento non è ancora emanata, pertanto per accedere ai finanziamenti pubblici è necessario possedere l autorizzazione al funzionamento; per alcuni contributi è richiesto inoltre il possesso dei requisiti per l accreditamento previsti nell art 19 dalla L.R. 6/12 e il convenzionamento con il Comune. Oneri Nr. 2 marche da bollo del valore corrente (di norma) e diritti istruttori Tempo Il termine entro il quale deve essere fornita risposta alla domanda di autorizzazione non può essere superiore a 60 giorni e può essere sospeso una volta per il tempo strettamente necessario al richiedente per fornire la documentazione o i chiarimenti richiesti. Descrizione iter Il Comune verifica la completezza della domanda, la documentazione prodotta e la rispondenza alle norme ed acquisisce i pareri dei servizi e organismi competenti. L'istanza, corredata degli atti istruttori e delle eventuali osservazioni viene inviata alla Commissione tecnica distrettuale per l istruttoria di competenza. L istruttoria della Commissione si conclude con un parere positivo o negativo. Il parere positivo può essere condizionato. Qualora si renda necessario, al fine di acquisire elementi integrativi di giudizio, il Comune sospende o interrompe il procedimento come previsto dalle norme vigenti. L autorizzazione ha durata settennale e può essere rinnovata previa richiesta del soggetto gestore al Comune almeno novanta giorni prima della scadenza. Documentazione e modulistica da presentare Domanda di autorizzazione al funzionamento nido dell infanzia
5 Normative l.r. 10 gennaio 2000, n. 1 - Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia l.r. 14 aprile 2004, n. 8 - Modifiche alla L.R. 1/2000, recante Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia l.r. 22 giugno 2012, n. 6 - Modifiche e integrazioni alla legge regionale 10 gennaio 2000, n.1 delibera Consiglio regionale 20 gennaio 2000, n.1390 delibera Consiglio regionale 20 gennaio 2005, n Direttiva sui requisiti strutturali ed organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e relative norme procedurali, in attuazione dell art. 1, co. 3 e 3 bis della L.R. 1/2000, come modificata dalla L.R. n. 8/2004 delibera Consiglio regionale 27giugno 2001, n Direttiva sull'autorizzazione al funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia gestiti da soggetti privati. delibera Giunta regionale 25 luglio 2012, n.85 - Direttiva in materia di requisiti strutturali ed organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e relative norme procedurali.
1. NIDO D INFANZIA 1. 1.1. L attività 1. 1.2. Caratt eristiche generali dell'area e della struttura 1. 1.3. Il personale 4
1. NIDO D INFANZIA 1 1.1. L attività 1 1.2. Caratt eristiche generali dell'area e della struttura 1 1.3. Il personale 4 1.4. Autorizzazione al funzionamento ed accreditamento 5 2. SERVIZI INTEGRATIVI 6
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
DettagliAllegato A. 5. Servizi integrativi
Allegato A 5. Servizi integrativi Il "Nomenclatore interregionale degli interventi e servizi sociali" del CISIS (Centro interregionale per i sistemi informatici, geografici e statistici) definisce le tipologie
DettagliAllegato D. Art. 13 Titoli di studio degli educatori. Art. 13 Titoli di studio degli educatori
Allegato D Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 30 luglio 2013, n. 41/R (Regolamento di attuazione dell articolo 4 bis della legge regionale 26 luglio 2002,
Dettagli-1 unità ogni 6 bambini, di età inferiore ai 12 mesi; -1 unità ogni 8 bambini, di età superiore ai 12 mesi;
Lista di verifica REQUITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE e L'ACCREDITAMENTO 1 -REQUITI FUNZIONALI CE-INF.AU.1.1 La pianta organica del personale con funzione educativa assicura un adeguato rapporto numerico
DettagliQUESTIONI GENERALI Riscrittura integrale Nuova definizione della classificazione servizi nomenclatore interregionale Struttura didascalica
QUESTIONI GENERALI 1) Riscrittura integrale del regolamento; 2) Nuova definizione della classificazione delle tipologie dei servizi educativi per la prima infanzia, sulla base del nomenclatore interregionale.
DettagliIl contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione degli operatori
Investire nei bambini in Italia: strumenti dell'ue e opportunità di finanziamento Il contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione
DettagliProvincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434
Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434 Qualifica professionale di educatore nei nidi d'infanzia e nei servizi integrativi: criteri per il riconoscimento
Dettagli4. PROCEDURE PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO (L.R. 15/2013 - art. 14, c. 3)
4. PROCEDURE PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO (L.R. 15/2013 - art. 14, c. 3) 4.1 Autorizzazione per nido d infanzia, micro nido, sezioni primavera, servizi integrativi Tutti i servizi educativi gestiti
DettagliREGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I
REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato
DettagliCOMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE
COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia
DettagliTESTO UNIFICATO ELABORATO DAL RELATORE ADOTTATO COME TESTO BASE
Asili nido (C. 172 Burani Procaccini, C. 690 Turco, C. 891 Valpiana, C. 1783 Mussolini, C. 2003 Briguglio e C. 2020 Governo). TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL RELATORE ADOTTATO COME TESTO BASE ART. 1. (Finalità).
DettagliDGR. n. 11496 del 17.3.2010
DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER
DettagliCOMUNE DI PERUGIA. Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona
COMUNE DI PERUGIA Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona REGOLAMENTO PER L AUTORIZZAZIONE ALL APERTURA E AL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA - Approvato
DettagliIPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA
IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ
Dettagli1. NORME COMUNI PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO (L.R. 15/2013 - artt. 12, c. 4; 14)
1. NORME COMUNI PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO (L.R. 15/2013 - artt. 12, c. 4; 14) Per quanto riguarda i requisiti strutturali ed organizzativi stabiliti di seguito, si ricorda che i servizi educativi
DettagliQUESTIONI GENERALI. 1) Riscrittura integrale del regolamento;
QUESTIONI GENERALI 1) Riscrittura integrale del regolamento; 2) Nuova definizione della classificazione delle tipologie dei servizi educativi per la prima infanzia, sulla base del nomenclatore interregionale.
DettagliArt. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti)
TESTO UNIFICATO AS 3236 1928-1645 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione
DettagliALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006.
ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. Art. 1 Oggetto. I percorsi di stabilizzazione del personale
DettagliCAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.
CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
DettagliDisposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti
Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni
DettagliREGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA
REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO E REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio dell Unione N. 21 del 30/04/2013 CAP.
DettagliDECRETO N. 2863 Del 13/04/2015
DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 Identificativo Atto n. 267 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DELL AVVISO DOTE IMPRESA INCENTIVI ALL ASSUNZIONE DI PERSONE CON DISABILITÀ
DettagliC I T T À D I S A R Z A N A
1 AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO DEGLI ASILI NIDO E DEI SERVIZI INTEGRATIVI (L. R. n 64 del 5.12.1994 Deliberazione G. R. n 2624 del 11.7.1997, n 1291 del 30.10.2001) ASILI NIDO Gli asili nido devono
DettagliREQUISITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE
Lista di verifica REQUITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE e L'ACCREDITAMENTO ALO NIDO 1 ALO NIDO - REQUITI FUNZIONALI AS-NI.AU.1.1.1.1 Il personale con funzione educativa è in numero adeguato al numero
DettagliD.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art.
D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art. 9, Preambolo IL MINISTRO PER LA SOLIDARIETA' SOCIALE Visto
DettagliALLEGATO A. III - SERVIZI RICREATIVI E INIZIATIVE DI CONCILIAZIONE 6. Servizi ricreativi 7. Iniziative di conciliazione IV - SISTEMA INFORMATIVO
ALLEGATO A Requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia. Disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione Sommario I - NORME COMUNI 1. Definizioni
DettagliTABELLA A PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA (Tabella A del C.C.N.L. 24/07/03)
TABELLA A PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA (Tabella A del C.C.N.L. 24/07/03) 1.L unità dei servizi amministrativi è costituita dalle professionalità articolate e i profili di AREA del personale ATA individuati
DettagliCittà di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER
DettagliRegolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.
COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. TITOLO I - Oggetto Art.
DettagliRegolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente
Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1
DettagliAssessorato Politiche sociali, Immigrazione, Progetto giovani, Cooperazione internazionale. Leggi e normative
Assessorato Politiche sociali, Immigrazione, Progetto giovani, Cooperazione internazionale Leggi e normative TESTO COORDINATO DELLA DELIBERA CONSILIARE n. 1390/2000 CON LE MODIFICHE APPORTATE DALLA DELIBERA
DettagliCOMUNE DI SINNAI (PROVINCIA DI CAGLIARI)
COMUNE DI SINNAI (PROVINCIA DI CAGLIARI) CONVENZIONE SCUOLE DELL INFANZIA (art. 2, comma 2, L.R. 25.6.1984, n 31) CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI SINNAI E LA SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA LE GIOVANI MARMOTTE
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di
DettagliDISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 3 di TAURIANOVA. - Ufficio di Piano - Piazza Libertà 89029 Taurianova (RC) Tel. 0966/618025 Fax 0966/618056
ALL. A) DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO PER SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA Al Distretto Socio-Sanitario n. 3 di Taurianova C/o Comune di Il/La sottoscritto/a, nato/a il, residente a,
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliLINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE AL REGISTRO PUBBLICO DEGLI ASSISTENTI FAMILIARI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA
LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE AL REGISTRO PUBBLICO DEGLI ASSISTENTI FAMILIARI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 1 INDICE 1. Definizione e finalità...3 2. Soggetti che possono presentare domanda di iscrizione...3
DettagliTIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto
DettagliCOMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Approvata con delibera di CC n. 50 del 22.12.2009 CAPO I NORME GENERALI ART. 1 Oggetto
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliPreso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;
Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliREGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2009 N. 53
REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2009 N. 53 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 2 GENNAIO 2007, N. 1 (TESTO UNICO IN MATERIA DI COMMERCIO) E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI (BOLLETTINO UFFICIALE
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliArt. 1. Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale
1 1 LEGGE REGIONALE 14 aprile 2004, n. 8#LR-ER-2004-8# MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 10 GENNAIO 2000, N. 1 RECANTE "NORME IN MATERIA DI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA" (Legge di pura modifica.
DettagliCONSIDERATO CONSIDERATO VISTA VISTA VISTA PRESO ATTO VISTA VISTO
INTESA BIENNALE PER GLI ANNI SCOLASTICI 2015/2016 E 2016/2017 TRA L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA-ROMAGNA E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE COMPLESSIVA DELLE SEZIONI
DettagliCAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliCOMUNE DI TEMPIO PAUSANIA
COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA C PROVINCIA OLBIA-TEMPIO Settore Sviluppo Socio Economico e Culturale Tel. 079/679974 079/679949-9985 Fax 079/679949 I V I T A S T E M P L I BANDO DI SELEZIONE MAMMA ACCOGLINTE
DettagliREGOLAMENTO INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2. Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2
IL REGOLAMENTO REGOLAMENTO INDICE Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2 Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2 Art.3 Requisiti formatori.pag.5 Art.4 Requisiti di accesso per gli
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti
PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO AUTONOMIA DIDATTICA Legge 19 novembre 1990, n. 341 Riforma degli ordinamenti didattici universitari (G.U. 23 novembre 1990, n.274) Decreto Ministeriale 3 novembre 1999,
Dettagli2. Sezione SOGGETTO RICHIEDENTE
2. Sezione SOGGETTO RICHIEDENTE - Caratteristiche dell Agenzia Formativa - L inserimento nell elenco regionale dei soggetti abilitati a proporre e realizzare attività di formazione è riconosciuto alle
DettagliAvviso Pubblico per l accreditamento ai fini del convenzionamento di Nidi privati autorizzati all apertura ed al funzionamento nel Comune di Formia.
Avviso Pubblico per l accreditamento ai fini del convenzionamento di Nidi privati autorizzati all apertura ed al funzionamento nel Comune di Formia. Art. 1 Obiettivi È intenzione del Comune di Formia procedere
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
DettagliArt. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6
7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.
DettagliRESPONSABILE DEL SERVIZIO PILERI ANTONIO
COMUNE DI ERULA Provincia di Sassari C O P I A N. Gen. 487 Data: 06/09/2012 RESPONSABILE DEL SERVIZIO PILERI ANTONIO OGGETTO: Concorso pubblico per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di un posto
DettagliMISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.
LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO
DettagliINTESA SULLA COSTITUZIONE DELL UFFICIO SPECIALE PER I COMUNI DEL CRATERE
INTESA SULLA COSTITUZIONE DELL UFFICIO SPECIALE PER I COMUNI DEL CRATERE Il Ministro dell economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per la pubblica amministrazione
DettagliD E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E
D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E Del 10/07/2015 n. 300 IV SETTORE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO Area Formazione professionale, Borse Lavoro, Sostegno Impresa OGGETTO: FORMAZIONE
DettagliREGOLAMENTO DEL PART-TIME
REGOLAMENTO DEL PART-TIME (approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 279 del 14/11/2012, integrato con deliberazione di Giunta comunale n. 311 del 17/12/2013 e, da ultimo, modificato con deliberazione
DettagliDELLA REGIONE DELL UMBRIA
Supplemento ordinario n. 1 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 59 del 27 dicembre 2006 Spedizione in abbonamento postale Art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Fil. di Potenza REPUBBLICA ITALIANA
DettagliMIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(I).0013937.12-11-2014
MIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(I).0013937.12-11-2014 INTESA BIENNALE aa.ss. 2013/2014 2014/2015 TRA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE E REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE COMPLESSIVA
DettagliDOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione
DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558 INDICE Data di aggiornamento: Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Dicembre 2014 Articolo 2 CONDIZIONI GENERALI Articolo
Dettaglia) Per "Ministero" si intende il Ministero dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI [TRASFERIMENTO]* E DI MOBILITA' INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI
DettagliTrentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012
DettagliCittà di CERNUSCO SUL NAVIGLIO REQUISITI DI ACCREDITAMENTO PER LE UNITA D OFFERTA PER LA PRIMA INFANZIA
REQUISITI DI ACCREDITAMENTO PER LE UNITA D OFFERTA PER LA PRIMA INFANZIA Approvati dall Assemblea Distrettuale dei Sindaci deliberazione n. 3 del 9.2.2011 Premessa L accreditamento può essere richiesto
DettagliTesto coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del
Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del Senato Accademico n. 513/17630 del 26.05.2014, n. 514/17652
DettagliApprofondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre
Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola
DettagliCORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO
CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliCapo I - PARTE GENERALE
Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 27.3.1998 Modificato con deliberazioni di C.C.: n. 49 del 29.5.1998 n.
DettagliComune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA
Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.37 DEL 30/09/2011 ART. 1 - FINALITÀ DEL SERVIZIO Il Comune
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliComune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio
DettagliREGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE DEGLI STUDENTI A TEMPO PARZIALE AI CORSI DI STUDIO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA TUSCIA
Università degli Studi della Tuscia Regolamento per l iscrizione degli studenti a tempo parziale ai corsi di studio dell Università degli Studi della Tuscia (D.R. n. 637/07 del 01.08.2007) REGOLAMENTO
DettagliMinistero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico
MOBILITA PROFESSIONALE PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO ED AUSILIARIO (A.T.A.) procedure selettive per i passaggi del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (a.t.a.) dall area contrattuale inferiore
DettagliNuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte
Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte A CHE PUNTO SIAMO Nella informativa di fine dicembre 2011 sullo stato dell'arte dei decreti applicativi del Regolamento sulla formazione iniziale (DM 249/10)
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA Disegno di legge 2152 XVI Legislatura. Norme in materia di regolamentazione della figura di operatore sanitario naturopata
SENATO DELLA REPUBBLICA Disegno di legge 2152 XVI Legislatura Norme in materia di regolamentazione della figura di operatore sanitario naturopata Firmatari: Bianco, Vizzini, D alia, Pinzger, Contini, Finocchiaro,
DettagliCOMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI
COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI TESTO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 579 DEL 05/10/2012 E INTEGRATO DALLE MODIFICHE APPORTATE
DettagliUNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS
UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliRISOLUZIONE N. 65/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso. Roma 17 marzo 2003
RISOLUZIONE N. 65/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 17 marzo 2003 OGGETTO: IVA. Rette scolastiche delle scuole di lingua straniera gestite da soggetti comunitari ed extra-comunitari. Art.
DettagliLEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997
LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997 Anno legislazione:1997 Oggetto legislazione: promozione della diffusione di strumenti, metodologie e sistemi finalizzati a
DettagliREGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74
Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della D.M. N 74 VISTO il Testo Unico delle leggi in materia di istruzione approvato con il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modifiche
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE
COMUNE DI CALDERARA DI RENO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N 68 DEL 30/07/2009 IN VIGORE
Dettagli