La valorizzazione del legno per una gestione sostenibile del Parco

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1 IL PARCO TRA STORIA E AMBIENTE 6-7 LUGLIO 2006 VILLA PRESIDENZIALE DEL GOMBO, TENUTA DI SAN ROSSORE - PISA La valorizzazione del legno per una gestione sostenibile del Parco Nicola Macchioni (IVALSA-CNR, Sesto Fiorentino)

2 L intervento illustra una serie di attività tra loro connesse sviluppate da questo Istituto in collaborazione e per conto dell Ente Parco Regionale Migliarino - San Rossore - Massacciuccoli per la valorizzazione del legname prodotto all interno del Parco stesso. Segnatamente si tratta di legname di Pino domestico (Pinus pinea L.)

3 Il pino domestico Il pino domestico è la conifera mediterranea di maggiori dimensioni. Si impone paesaggisticamente per gli effetti estetici della chioma ad ombrello. Dal punto di vista botanico è tassonomicamente distante da tutti gli altri pini Tutte le presenze attuali hanno sospetta origine colturale: si tratta di stazioni che corrispondono a luoghi portuali. Diffuso dall uomo per l utilizzazione del legno nella cantieristica navale?

4 In Italia ettari dei quali lungo il Tirreno Impiantato con le bonifiche, in seguito per consolidare le dune. Attualmente è coltivato come pineta da pinoli per taglio raso con rinnovazione artificiale. In Italia non si sono mai discussi casi di pinete di pino domestico gestite per la produzione di legno

5 Il legno di pino domestico Densità media (a umidità normale) di circa 600 kg/m 3, tessitura da media a grossolana per la presenza di grossi e frequenti canali resiniferi, durezza scarsa. Il durame è classificato come poco durabile nei confronti degli attacchi fungini. Viene lavorato senza particolari difficoltà anche se la tinteggiatura e la finitura non danno buoni risultati per la abbondante presenza di resina. Limitazioni all impiego di questo materiale come legno massiccio possono derivare dalla presenza dei nodi che talvolta sono di dimensioni notevoli.

6 In generale il legname proveniente dalle pinete litoranee è ritenuto di scarsa qualità e attualmente viene destinato alla produzione di imballaggi, oppure destinato alla produzione di pannelli di fibre e particelle o, ancora, utilizzato come combustibile. La risorsa attuale

7 La richiesta dell Ente Parco Nell inverno 1999/2000 e nell estate successiva il vento ha causato sradicamenti per un totale di circa 1 milione di quintali di legname secondo stime dell Amministrazione della Tenuta di San Rossore. E possibile sfruttare tale materiale, rimasto sul letto di caduta in attesa di essere esboscato, per utilizzi più remunerativi rispetto a quelli tradizionali?

8 Caratterizzazione del materiale Massa Volumica Resistenza meccanica Numero campioni Media d. s. C.V. Massa volumica (g/cm 3 ) Resistenza a flessione (MP a ) Modulo di elasticità dinamico(mpa)

9 Prove di durabilità Messa in opera di campo sperimentale per prove di durabilità all aperto, a contatto e fuori contatto con il terreno. Su legno massiccio e su legno trattato con preservanti a basso impatto ambientale. Durata delle prove 5 anni. Classe di durabilità Descrizione Molto Durabile Durabile Moderatamente Durabile Poco Durabile Non Durabile Risultati dei test in campo sperimentale x* espressi come x x >5 3<x 5 2<x 3 1,2<x 3 x 1.2

10 Prove di lavorazione industriale Lavorazione per segagione per produrre legno lamellare incollato Lavorazione per sfogliatura per produrre pannelli di legno compensato

11 Selezione del materiale Materiale selezionato in base a: diametro alla base superiore ai 40 cm; buona forma del fusto, ovvero sezione cilindrica e asse dritto; assenza di carie del legno o attacchi da insetti. 79 tronchi di lunghezza compresa tra 4 e 6 metri, per un volume totale di circa 40 m 3, per le prove di segagione; 52 tronchi con lunghezze predefinite 2,6 e 1,3 metri per un volume totale, sottocorteccia, di 17 m 3. per le prove di sfogliatura.

12 Produzione di legno lamellare tronchi sezionatura segagione selezione incollaggio multilamatura scorniciatura

13 Caratterizzazione del l.l.i. Numero campioni Media d. s. C.V. Massa volumica (g/cm 3 ) Resistenza a flessione (MPa) Modulo di elasticità dinamico(mpa)

14 Produzione compensato vaporizzazione scortecciatura sfogliatura Produzione del pannello taglierinatura essiccazione

15 Caratterizzazione del compensato Media d. s. CV L T L T L T Numero campioni Massa volumica (g/cm 3 ) Resistenza a flessione (MPa) Modulo di elasticità (MPa)

16 Realizzazione dei manufatti Manufatti collocati, di concerto con l Ente Parco, nell area della Riserva Naturale di Cornacchiaia. 25 segnali per sentieristica 6 bacheche 1 gazebo

17 Conclusioni il legname di Pino domestico analizzato può ritenersi idoneo per la realizzazione di manufatti per aree da gioco e arredo urbano un giudizio più articolato potrà essere fornito dopo un periodo di osservazione del comportamento dei manufatti in opera, in un ambiente sicuramente impegnativo per il legno quale quello litoraneo.

18 Aspetti a favore del legno di pino Basso costo materia prima Facilità di raccolta Dimensione e conformazione dei fusti Gradevole aspetto estetico (venatura molto evidente) Gradevole profumo di resina.

19 Condizioni da verificare Perché un processo industriale, quindi un mercato, possa svilupparsi è necessario che si instaurino le seguenti condizioni: Disponibilità Qualità Omogeneità della materia prima.

20 Aspetti tecnici innovativi Sfogliatura del legno di pino domestico, mai praticata fino ad oggi Incollaggio di lamelle non essiccate, consente di ridurre costi e tempi Impiego di trattamenti preservanti a basso impatto ambientale, ancora da verificare